Il Regno dei Cieli e’ questa nostra terra

ormeSono sicuro che il Buddha o Dio non si offenderanno se vi svelo un segreto. Se riuscirete a lasciare passi di pace e liberi da ansia su questa nostra terra, non avrete più bisogno di andare nella Pura Terra o nel Regno dei Cieli. Il motivo è semplice: il samsara e la Pura Terra sono entrambi prodotti della mente. Se siete in pace, liberi e pieni di gioia, avrete trasformato il samsara nella Pura Terra, e non ci sarà più bisogno di andarvene via. E così, anche se avessi dei poteri magici, non avrei più bisogno di usarli.

Ho un messaggio per i praticanti del Buddhismo della Pura Terra: sedete sul Trono del Loto qui e ora, non aspettate di essere nella Pura Terra. Rinascete su un fiore di loto in questo preciso momento. Non aspettate la morte. Se riuscite a fare l’esperienza della rinascita su un fiore di loto adesso, se sedete su un fiore di loto adesso, non avrete più alcun dubbio sull’esistenza della Pura Terra.

Thich Nhat Hanh


Commento di Wolfghost: vorrei che queste parole potessero essere lette a prescindere dal contesto buddista in cui sono nate. Come potete leggere, Thich Nhat Hanh, cosi’ come i suoi “colleghi” tibetani, Dalai Lama in testa, non fanno distinzioni tra Dio e Budda, identificando parimenti “Pura Terra” e “Regno dei Cieli”, perche’ il loro messaggio e’ universale, come lo e’ quello del cristianesimo piu’ profondo. Questo messaggio, che certamente ha delle corrispondenti nelle maggiori tradizioni spirituali, e’ diretto a tutti ed e’ applicabile da tutti, indipendentemente dalla religione di appartenenza. E’ applicabile perfino da chi sente semplicemente una spinta a… cercare qualcosa che vada al di la’ della materia. La mia personale spinta, ad esempio, e’ la liberta’ dalla paura e il desiderio di tornare a credere che non sia tutto “qua”.

Queste coraggiose parole del monaco vietnamita, possono essere interpretate in diverse maniere. Questa e’ la mia personale interpretazione, ma ognuno di voi puo’ averne una diversa.
Per chi non e’ buddista di una certa scuola ne’ induista, il samsara e’ la terra dove siamo adesso, e’ la nostra vita su questa terra. Una vita che e’ sostanzialmente una “valle di lacrime”, una illusione dove tutto deve finire (l’impermanenza), l’illusione creata dalla nostra mente (maya), da tutti i nostri filtri, i condizionamenti culturali, sociali, famigliari. Non siamo normalmente in grado di percepire come la realta’ e’, vediamo pertanto accaderci eventi che ci portano sofferenza, dolore, morte. Questo “inferno in terra” insomma non esiste di per se’, esiste – e sappiamo bene che esiste – solo grazie alla nostra mente ed all’uso improprio che facciamo di essa.
La Pura Terra, il Nirvana, il Regno dei Cieli, e’ di nuovo un prodotto della mente, ed e’ altrettanto vero e verificabile del samsara. Consta semplicemente nell’eliminare i prodotti indesiderati del nostro pensiero, nel ripulire le illusioni, nel cancellare i condizionamenti, nel tornare a vedere ed ascoltare cosa e’, soprattutto ma non solo, dentro di noi.
Un tempo cercavo prove, segnali che potessero convincermi dell’esistenza di un aldila’. Pero’ ho imparato che chi crede non ha bisogno di segni, e chi non crede continuera’ a non farlo nemmeno se vedesse apparire Gesu’ Cristo in persona davanti a lui: dopo un iniziale shock, penserebbe di aver avuto un’allucinazione. Quindi cercare segni non serve a molto. L’unica risposta che vale e’, come mi disse ormai 12 anni fa un lama tibetano, quel convincimento che nasce e cresce dentro di noi. Un convincimento che diviene fede. Fede vera, perche’ sentita, non  pedissequa credenza in un dogma.
Quello che dice Thich Nhat Hanh va per me inteso in questo senso: non e’ che se uno ce la fa non muore piu’, bensi’ che non ha piu’ bisogno di farlo per essere nella Pura Terra, ci puo’ essere gia’ qua, ora. Parlando in termini cristiani, che magari ci sono piu’ famigliari, e’ come dire riuscire a dare voce e spazio alla propria anima: chi ce la fa, non ha piu’ bisogno di morire per andare in paradiso: se torna ad essere “anima” in paradiso c’e’ gia’, qua e adesso. Il suo corpo morira’ lo stesso? Certo, ma che volete che gli importi a quel punto? Potete ben capire che la morte assumerebbe in quel caso davvero solo un aspetto di passaggio momentaneo, un passaggio pero’ fatto in continuita’: come saremo dopo non sara’ cosi’ diverso da come siamo adesso. Saremo… pronti.
Il secondo paragrafo, estratto da un altro capitoletto del libro di Thich Nhat Hanh, dice che e’ possibile fare questa scoperta adesso, senza bisogno di attendere la morte. Il “loto” e’ un fiore immacolato che cresce perfino nelle acque stagnanti e sporche, e’ simbolo di purezza, per questo e’ stato scelto dalle tradizioni orientali. Il messaggio dunque e’: tramite la meditazione (“sedendo sul fiore del loto”) arrivare ad uno stato mentale di purezza che e’ gia’ Pura Terra. Ecco perche’ “si sapra’ ” senza bisogno di prove, ne’ di morte.
Per i cristiani sara’ preghiera anziche’ meditazione, guardate che le due pratiche sono molto piu’ simili di quel che potete pensare (ovviamente se eseguite con cuore, e non meccanicamente). Ma nulla cambia: il messaggio resta uguale. Le preghiera, la meditazione, sono per Thich Nhat Hanh la strada che porta al risultato, non un effetto del risultato stesso.
Insomma, aspettare di avere prove per iniziare a meditare (o pregare), è come aspettare di essere a destinazione prima di salire sul bus che a destinazione deve condurre.

48 pensieri su “Il Regno dei Cieli e’ questa nostra terra

  1. Grazie Francesco,…. questa vita è l'unica che riconosco reale, cerco di portarle rispetto anche se a volte è grama. Non credo sia la vita in se ad essere ingrata, credo siano, piuttosto i nostri atti reciproci, basterebbe un pochino di rispetto e un pizzico di amore per l'altro.

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  2. Un tempo questa sarebbe stata definita pura eresia. Ma io credo in ciò, caro lupo, anche se Marguerite Porete finì sul rogo a causa di concetti simili.
    Ma si sa: sono atea (e credo nel karma).
    Baci lupeschi

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  3. x Jouy: … e il rispetto e l'amore per l'altro nascono dal nostro interno. Una persona "cattiva" non puo' essere buona con gli altri. Forse è questo il vero motivo per cui non c'è rispetto per gli altri: non l'abbiamo nemmeno per noi, e spesso nemmeno ce ne rendiamo conto.

    x Anne: un tempo erano eresie cose molto meno "forti" Se leggi bene, i concetti qui esposti non sono affatto una spallata al cristianesimo. Alla Chiesa di una volta (e a parte di quella di adesso) forse…
    Se trovi giuste queste considerazioni non puoi essere atea, agnostica forse!

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  4. amico mio bello,
    io credo solo a qualcosa….a prescidere dalle convinzioni religiose.
    se ciascuno di noi credesse nella vita non avrebbe timore della morte e viceversa.
    troppe volte le nostre azioni sono condizionate dalla paura di spirare o dalla paura di vivere.
    e tutto questo ci rende schiavi dei propri comportamenti.
    bisognerebbe solo pensare che questa vita, e solo questa, ha un senso.
    vada come vada, ma sempre secondo coscienza e con la forte consapevolezza di essere ciò che in questo momento stiamo per compiere.
    e comportarci per come vorremmo essere e non per come siamo.
    un abbraccio grande e grazie per le riflessioni che susciti.
    sei un grande, Francesco!!!!
    MAURO

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  5. Immergersi completamente nella vita è la più bella forma di meditazione, caro Mauro Purtroppo non è facile, abbiamo sempre così tanti pensieri e preoccupazioni nella nostra testa che perfino cio' che dovrebbe essere semplice e naturale diventa straordinario e quasi mistico.
    Grazie caro, un grande abbraccio anche per te

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  6. Sono sempre più convinta che la divinità ha nomi  diversi, ma che il punto di  partenza e quello finale è assolutamente uguale per tutti. Vi sono modi di vivere che sono più sani del nostro. Se uno va in certi paesi orientali – può avere la fortuna di vivere una specie di disintossicazione psicologica. Il mondo occidentale ha distrutto il momento del pensiero – con questa corsa incessante verso  il nulla e io … dopo alcune esperienze di vicissitudini personali, ormai vivo la rinascita del loto, ho imparato questa "tecnica" per sopravvivenza. Non conoscevo Thich Nhat Hanh il buddista – ma ho conosciuto Thich, xe om, che tante cose mi ha insegnato.
    I tuoi post … Wolfissimo … e sono ripetitiva, lo so …

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  7. C'è una parola che mi ha colpito "rinascita". Qui si parla di rinascita su un fiore di loto, attraverso la meditazione arrivare ad uno stato mentale di purezza, ma c'è anche una frase di Gesu' a Nicodemo che dice: "nessuno può entrare nel regno di Dio se non nasce in modo nuovo, non nasce dallo Spirito"  intendendo una trasformazione interiore che ha come conseguenza   "non riconoscere piu' nè suo padre, nè sua madre, nè i fratelli" e cioè un distacco totale da ogni condizionamento, ogni legame materiale.  Tutte e due le frasi hanno lo stesso significato,  forse è un diventare tutt'uno col proprio spirito o essenza. Allora sì avremo trovato la Pura Terra.  La strada della Conoscenza è lunga, ognuno di noi ne ha percorso un tratto e ognuno diverso.  Per chi è molto indietro non gli basta una sola vita e chi si perde nelle passioni o nell'odio?
    La meditazione o preghiera sento che mi aiuta molto perchè mi fà rientrare in me stessa e lì ritrovo la pace.
    Grazie Wolf, volevo chiedere se c'è una versione in italiano del video perchè io purtroppo, al contrario di tutti, ho voluto studiare francese….
    Buona domenica!!!! Ciao  Fulvia

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  8. x Raggio: sono d'accordo, le grandi correnti spirituali nascono dalla stessa spinta, da medesime basi. E' la cultura in cui crescono che poi le differenzia. Un caro saluto, cara Raggioluminoso

    x Fulvia: sì, sono convinto che molti messaggi provengano dalla stessa "fonte", e quelli che sono discordanti lo sono perché la cultura locale li ha influenzati e a volte stravolti.
    Secondo lo Zen si puo' arrivare all'illuminazione attraverso due strade che differiscono in particolare per i "tempi". La più comune è il lento risveglio, attraverso pratiche come la meditazione; la più rara è l'illuminazione improvvisa: accade qualcosa che immediatamente ci fa… capire. Io credo sia rara, si, ma spesso perché non le diamo seguito. Credo che a molti di noi siano capitati questi "risvegli", ma dopo uno stupore iniziale, li abbiamo semplicemente "lasciati perdere"… perdendo anche ottime occasioni.
    No, non ho trovato il video in Italiano, comunque sostanzialmente il monaco parla della "presenza mentale", ovvero della capacità – a cui si arriva attraverso la pratica – di arrivare ad essere sempre in cio' che sia fa: che sia guardare uno splendido panorama o… lavare i piatti In questo modo ogni cosa diventa un'esperienza splendida, perfino quelle che normalmente riteniamo più noiose o affaticanti.
    Buona domenica cara Fulvia!

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  9. Eh, amico mio,
    tu scrivi poco – al di là dei pregevoli appelli che pubblichi a conforto di chi è più debole di noi, gli animali, appunto – ma quando scrivi, scrivi molto.
    Roba da rifletterci fino all’inverosimile.
    Fai bene a premettere innanzitutto, che le parole debbano essere lette al di fuori  dal contesto buddhista.
    Infatti, ad esempio, nel passaggio “Se riuscirete a lasciare passi liberi di ansia da questa nostra terra”, io riconosco una parabola importante, se non erro “Marco,16,2”, nella quale viene espressamente specificata la frase  “scopo della vostra esistenza sarà quello di diffondere la mia Parola”.
    Che ad una lettura superficiale potrebbe voler significare “raccontate a tutti quello che io ho raccontato a voi”.
    Ma purtroppo non è così.
    Diffondere la Parola di Dio vuol dire seguire precetti, regole, comportamenti e fatti quotidiani.
    Che poi si radicano nelle coscienze e che quindi liberano dall’ansia, appunto, e dallo sconforto.
    Sul fatto che “tutto non sia tutto qua”.
    Non vi è alcun dubbio.
    Io, che sono un fervente cristiano, credo nel Regno dei Cieli (che comunque me lo devo conquistare perché non regala niente neanche Gesù Redentore), ma potrei anche credere, superando il dogmatismo, in una ipotesi di rincarnazione. Perché no?
    Perché altrimenti non si spiegherebbero casi di vite giovani brutalmente lacerate da guerre inutili o da stupri sessuali in epoca infantile, piuttosto che di bambini nati morti se non in una più generale prospettiva di rinascita.
    Il fatto poi, di rinascere cane, gatto piuttosto formica, questa qui è un’ipotesi che non ci credo neanche se la vedo.
    Non per principio, ma semplicemente perché non avrebbe alcun senso neanche  quella.
    Potrei credere, piuttosto, che ciascuno di noi, in questa Terra, viene chiamato a risolvere un problema retaggio di vite precedenti e che, qualora non riesca, viene chiamato di nuovo in vita per risolverlo. E questo è già un argomento serio.
    E’ chiaro allora, che se così fosse, temere la morte sarebbe la pratica più stupida ed inutile che possiamo esercitare.
    Però sia chiaro che sia nel primo caso (guadagnare il Regno dei Cieli per rimanerci al fianco dell’Altissimo), piuttosto che nel secondo caso, evitare di tornare a soffrire su questa “valle di lacrime”, la direttrice è una sola.
    Ed è univoca.
    Vivi in pace, porta pace, sii franco, onesto,  leale e coraggioso, non offendere chi sta in posizione inferiore alla tua, rispetta il più debole, sia esso un cane o un profugo, rispetta l’intimità di una donna, e vivi, appunto, trasmettendo, per quanto lo puoi la parola di Nostro Signore Gesù.
    Un abbraccio grande, “francy”, e grazie per la riflessione, esercizio che non fa mai male.
    SHERWOOD

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  10. Sono cattolica convinta anche se non praticante . Credo nella vita oltre la vita,oltretutto ho visto il tunnel mentre da bambina ero rimasta in coma per un anno circa,i bambini sono puri e non mentono.Avevo raccontato  i particolari nel mio blog, ma rispetto anche tutte le altre opinioni.Credo nel Regno dei Cieli e pongo questa mia riflessione: Cosa sarebbe la vita se non ci fosse il mistero della morte? Sono d'accordo con Bologna 1956.
    Un punto in cui mi trovo d'accordo è che la preghiera è identica alla meditazione. Con immutato affetto

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  11. "Rinascete su un fiore di loto in questo preciso momento. Non aspettate la morte."

    E' la ricerca di questa interiore purezza, quella mirabile armonia dello sguardo di un bambino,  quell'essere "una", non divisa per convenzioni o regole nè frammentata per sfiducia nella Vita, che guida i passi dei mio giorni da qualche tempo.
    E' mio quell'appagamento lieve della foglia che pur cadendo dall'albero sa, senza uso della razionalità o senza bisogno di prove in un aldilà, che il suo scopo è raggiunto, che è stata vita che ha percorso un infinitesimo tratto di quella lunga strada che altri prima di lei e altri dopo di lei faranno, senza l'affanno che dà quella perenne 'insoddisfazione e quell'acredine di chi pensa di meritare di più ed intanto osserva come fossero invisibili gli altri e le loro emozioni.
    Non ho certezze su quello che verrà, oltre il mio Tempo, ma non è più un problema per il quale soffrire, oerchè nn sento più il bisogno di altra certezza che non sia quella di aver provato molta profonda gioia nella vita.
    Un abbraccio,caro Wolf.
    Paola

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  12. x Sherwood: credo che tutte le grandi correnti spirituali abbiano radici comuni, radici che nascono dalla capacità di ciascuno di "ascoltare" cio' che dentro di lui lo unisce all'universo intero. Poi è chiaro che i messaggi si differenziano a causa della cultura in cui ogni religione cresce. I miracoli li ha ogni religione, pero' ognuna – guarda caso – li fa recare da "figure" adatte alla cultura dove è cresciuta: noi abbiamo Gesù, Maria, o i santi; altri hanno Maometto, Buddha, Shiva, … Ognuno così si convince che la sua sia la Religione "giusta". E in un certo senso ha ragione, perché tutte le religioni sono giuste, almeno fino a quando non vengono utilizzate per fini di controllo e prevaricazione, anziché per scopi spirituali. Oggi ne vediamo alcuni tristi esempi in altre religioni, ma anche il Cristianesimo si è macchiato – e a volte lo fa ancora – di crimini orribili.
    Grazie e un caro saluto

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  13. x Giada: personalmente ti avrei creduta anche se il tunnel l'avessi visto a sessant'anni anziché da bambina Ti posso dire che ogni grande tradizione spirituale ha le stesse visioni: il tunnel con la luce è una di queste. A volte cambiano i "portatori" dei messaggi, perché la nostra mente li adatta alla cultura nella quale è immersa. Immagino un meccanismo simile a quello dei sogni: i nostri filtri impediscono a volte una manifestazione "in chiaro" e mediano con figure "rassicuranti". E' importante dirlo perché il rispetto per ogni religione, ma di più, per ogni corrente spirituale seria, è per me fondamentale.
    Cosa sarebbe la vita se non esistesse la morte: non potrebbe esistere, non ci sarebbe stata evoluzione, non ci saremmo noi. Per questo non serve nemmeno una religione: basta Darwin o un po' di buon senso
    Cosa sarebbe la vita se non ci fosse un aldilà… questa è una domanda più subdola, perché si rischia di rispondere a scopo consolatorio, e questo non sarebbe giusto. La vita esisterebbe ugualmente, anche senza un aldilà. Ma questo non vuol dire che un aldilà non ci sia, sia chiaro

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  14. Penso che se si avesse la possibilità di tornare alle origini (e a dire il vero basterebbe solo un po' di riflessione) e pensare a ciò che davvero costituisce la base del vero senso della vita … il mondo davvero sarebbe migliore. Alcuni popoli, sebbene schiacciati dalla miseria, continuano a possedere una dignità e una serenità d'animo che non è minimamente riscontrabile nel mondo occidentale fatto per lo più di apparenze,
    Splendida settimana per te Wolfissimo – il tutto moltiplicato

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  15. Scoprire il senso della vita, per chi e' stato sempre cresciuto nella convinzione che fosse il successo, il potere, il denaro o perfino una sicurezza effimera basata su queste tre cose, non e' affatto semplice. Non perche' sia complicato, ma perche' non si crede in esso.
    Grazie cara, e una buona settimana anche a te!

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  16. Riuscire a lasciare passi di pace e liberi da ansia… ci si può riuscire, ci sono riuscita, ma per brevi attimi, la vita è una continua trasformazione, un cammino e noi siamo imperfetti, con i nostri limiti, compresa la mortalità. La preghiera per me è indispensabile, come pure credere nell'aldilà che può esistere anche ora qui.
    Buona settimana!

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  17. x Donnaflora: grazie per la preziosa testimonianza cara!

    x Violetta: certamente, all'inizio si riesce solo per qualche attimo, poi per breve tempo, infine – continuando a… insistere senza sforzo ma con determinazione, per sempre Cosi' almeno immagino possa essere, io stesso ci sto ancora provando. L'importante e' credere che sia possibile.
    Un abbraccio e buona settimana anche a te!

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  18. ..darsi da fare per cominciare a vivere sul serio, trasformare il proprio pensiero in azione, la meditazione e la preghiera sono necessarie all'individuo per prendersi il tempo per ogni passo…

    la preghiera è intensa, è fondamentale perchè nel pensiero di una preghiera si muove il mondo, la forza della preghiera è infinita, come lo è la forza della meditazione.

    Sono cristiana non praticante…
    credo nel bene delle cose, credo nella possibilità di far del bene. Credo nella debolezza del l'uomo, ma nella sua infinità capacità di migliorarsi se solo si applicasse un po' con più convinzione…

    e credo nella Natura, in ciò che ci circonda e non ci appartiene ma è lì per tutti… abbiamo così tante cose da imparare, da aver cura…se solo smettessimo di pensare un po' di meno a noi stessi…

    solo un po'…
    un bacione.

    mi piace sempre passare dalle tue parti…

    m.

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  19. Il mio corpo sparirà mentre la mia  anima volerà in quella dimensione,forse qull'incontro mi ha dato la possibilità di capire il vero senso della vita,vorrei ritornare subito in quella luce e sentire quella gioia,quel benessere che ancora oggi ricordo ma non riesco a spiegare, certo è solamente una mia convinzione. Alcune volte mi chiedo come abbia fatto a superare  tutti i lutti che mi hanno colpito,semplicemente perchè non ho paura che non ci sia il nulla,i miei cari mi aspettano e mi danno ancora oggi la forza di continuare questa vita  che va vissuta sino alla fine. Un caro saluto

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  20. Meditazione o preghiera che sono anche azione e vita. Tutto un insieme che ti aiuta a "sedere su quel fiore di loto", a raggiungere una serenità ed una pace che va oltre le difficoltà della strada. E' difficile ma ho imparato che è possibile.
    Con alti e bassi eh!! 😉

    Buon pomeriggio Wolf 🙂

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  21. Ho letto con piacere la tua interessante riflessione; come te sono convinto che le tre religioni monoteiste di questa terra, anche se con lingue ed usanze diverse, parlano delle stesso identico Dio, su questo non ho dubbi.
    Tutti i conflitti legati alle religioni sono solo il risultato dell'opera di persone non animate da vera fede ma da altre insane passioni.
    Altrettanto bello quello che hai scritto riguardo alla fede ed ai segnali che certe persone aspettano per credere; in effetti chi crede arriva alla fede non perchè ha avuto dei segni ma semplicemente perchè, nella sua interiorità, gli si è accesa una "luce" che gli permette di vedere ciò che prima era "nascosto" generando un sano convincimento che si tramuterà presto in fede. In ultimo reputo di vitale importanza avere l'animo libero da peccati gravi affinchè si possa vedere la verità delle cose liberi da condizionamenti di ogni sorta. L'abitudine al peccato offusca la mente.

    Un caro saluto

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  22. Volevo aggiungere Wolf che anche per me questa realtà che ci siamo costruiti  è frutto della nostra mente, così come considerare ciò che accade piu' o meno doloroso, le cose accadono e basta. Così come abbiamo costruito a nostra misura le religioni, che servono solo per controllo o come mezzo di potere o per altri fini che non hanno niente di divino. Anche le figure di persone illuminate come per esempio Gesu', sono state molto addomesticate come dice Adriana Zarri perchè era una persona molto piu' sovversiva. La materia esiste, la nostra umanità non possiamo negarla anche perchè attraverso di essa possiamo godere della bellezza di questo mondo. tutto sta  forse nel fare in modo che le passioni e la mente stessa non prendano il nostro posto e non vivano al nostro posto.  Anch'io conosco persone a cui sono capitati dei risvegli che hanno cambiato completamente la loro vita, sono persone eccezionali che sono completamente se stesse senza piu'  paura  di nulla.  Buona giornata!!!!  Ciao, Fulvia

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  23. x Giada: credo che avere tale convinzione cambi radicalmente la qualita' della vita. Il passo successivo e' rendersi conto che, ovviamente, quella anima di cui parli c'e' anche adesso, anche se c'e' pure il corpo. Le pratiche descrite dai buddisti, ma non solo, hanno proprio lo scopo di tornare in contatto con essa. Qui e ora, senza aspettare di dover morire
    Un caro saluto anche per te

    x Missi: assolutamente. Il "quieto meditare" e' condizione temporanea ma i suoi risultati devono essere portati sempre di piu' nella vita di ogni giorno. Altrimenti non ha la stessa utilita'
    Buon pomeriggio anche a te!

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  24. x Mr.Loto: vero, pero'… secondo me ci si puo' redimere in qualunque momento, come del resto insegna anche la religione cattolica, al di la' dei peccati anche terribili di cui ci si e' macchiati. Diciamo che ragionevolmente… prima lo si fa e meglio e' Aspettare di essere in punto di morte, piu' che essere comodo, rischia di essere pericolosamente inutile

    x Fulvia: diciamo che le religioni hanno inevitabilmente delle sovrastrutture culturali che come minimo le appesantiscono. E' anche vero pero' che spesso sono indispensabili: il contadino che non ha mai avuto tempo di riflettere sulla spiritualita' puo' essere spinto a farlo perfino avendo seguito una comune messa. Questo pero' non nega il fatto che la spiritualita' e' essenzialmente… un fatto universale che si trova grazie alla ricerca personale
    Grazie cara, e buona serata!

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  25. che belle cose che scrivi Wolfghost!!
    In particolare mi sono piaciute gli accostamenti tra il Buddismo e il Cristianesimo. Mi piace quando il senso della vita viene universalizzata con il benessere e la bontà !

    Grazie!

    Rondine

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  26. Grazie cara Rondine Allora ti segnalo un libro che lessi una ventina d'anni fa (gulp! ): Frammenti di una religione universale, di Annie Besant, collana I Dioscuri. Spero si possa ancora trovarlo
    L'autrice confronta i passi delle maggiori religioni trovandovi similitudini a volte inaspettate. Se lo trovi sono certo che ti piacerà
    Un caro saluto e una buonanotte!

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  27. tra le tante cose meravigliose del buddismo c'è quella che tantissimi mistici o predicatori finiscono per dire le stesse cose, per me significa che vi è davvero una forza comune che li accomuna. Il fatto che non bisogna aspettare la morte è ciò che rende il buddismo l'idea più affascinante di tutti i nostri millenni di reliigione …. sai bene caro wolf che la via per raggiungere l'illuminazione di gautama è la meditazione, tu hai iniziato questa strada ?
    aggiungo: con decisa convizione ?

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  28. ahahah caro Isaac, mi hai strappato un bel sorriso
    Sono assolutamente d'accordo con te: anche se non credo che davvero il buddismo sia "superiore" alle altre religioni, è pero' – almeno per me – la più affascinante per il tipo di approccio prettamente psicologico o, se preferisci, mentale. Un approccio pragmatico, un metodo per allontanarsi dalla sofferenza, non un atto di fede. Si potrebbe addirittura seguirlo solo per stare meglio, indipendentemente dal nostro desiderio di avvicinarci all'anima e all'assoluto.
    Io facevo meditazione, al termine delle sedute di yoga – principalmente da autodidatta, già quando non avevo nemmeno vent'anni. Pero' ho avuto una lunga pausa: solo recentemente sto riniziando… blandamente per il momento, è vero, ma intanto ho riniziato

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  29. Sai, Wolf, io non vado a Messa, ma una volta che c'ero e mi annoiavo, lessi accuratamente il foglietto illustrativo della Messa (o come si chiama…), così, per fare passare il tempo e mi colpì una frase (di S. Paolo, forse) che non ho iù dimenticato: i miracoli sono inutili perché se hai fede non ne hai bisogno, e se non hai fede non crederai al miracoli che vedi.
    Mi sono capitate alcune volte, due in partiicolare, esperienze che possono definirsi miracolose o comunque che io non riesco assolutamente a spiegare con la ragione, però… Però, quanto è difficile credere!

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  30. eheheh dunque S. Paolo ha copiato da me! In realta' credo che il fulcro della questione sia… la fede. Cos'e' la fede? E' qualcosa che si ha o non si ha? E' qualcosa che puo' essere "appresa" oppure non esiste scelta ed e' effettivamente un dono? Io ho a lungo optato per la seconda, perche' a logica non si puo' arrivare ad averla. Ma… non avevo mai considerato il suo ottenimento per "altre vie". Il lama tibetano di cui ho parlato nel post, suggeriva infatti un'altra strada: medita, alla fine la convinzione e la fede arriveranno, le sentirai nascere dentro di te e non avrai bisogno di "prove".
    Puoi ragionare in termini simili con la preghiera cattolica, ma il risultato penso che non cambi…
    Quindi, che dici, non resta che provare, no?

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  31. Ciao, da ieri non rieco più a entrare in Splinder: il mio pc funziona, Internet pure, ma non mi apre nemmeno la schermata Splinder.
    Se sta capitando anche a te e si tratta di problemi temporanei della piattaforma, scusami, se per te è invece tutto regolare, per favore aiutami!
    Grazie di cuore.
    (sono riuscita a entrare dalla postazione lavorativa)

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  32. x Paolo: per il buddismo non esiste un punto di arrivo e, in teoria, non esiste nemmeno il desiderio di arrivare. Puntare alla "illuminazione" e' il modo migliore di non centrarla mai Il concetto e' di meditare con serieta', senza mollare alla prima inevitabile difficolta'. Il premio e' immediato: il senso di pace, di stacco dai problemi quotidiani, la serenita' che si prova, valgono gia' il "prezzo del biglietto" Il sentire attraverso la meditazione la vera mente, che non e' quella del "chiacchiericcio" continuo, percependola come qualcosa di non limitata e nemmeno "propria" in senso stretto (secondo i buddisti la "mente" e' universale ed ogni cosa ne e' permeata), e' in un certo senso un graditissimo effetto collaterale. Ma cercare di cogliere lo "universo" o Dio, guardando dentro di se', pone troppe aspettative per cui non si riesce a raggiungere quello stato di "quieta meditazione senza sforzo" che e' quella necessaria.
    "Fede", "convinzione", sono solo parole. Il lama mi disse "medita, poi capirai" Io allora non capi', mi servivano prove. Oggi ho capito che nemmeno una prova ragionevole potrebbe convincermi; non resta che dare retta al lama. Che si ha da perdere caro Paolo? Come minimo la meditazione dona pace e tranquillita' mentre la si fa. Gia' questo sarebbe di per se' un motivo sufficiente per farla

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  33. x Happy: non preoccuparti, e' successo anche a me  infatti ieri sera volevo mettere un nuovo post ma non mi e' stato possibile
    Oggi pare funzionare tutto correttamente, spero sia lo stesso anche per te
    Sul tuo commento "a tema", bisogna stare attenti a non confondere l'istinto con… altro, ad esempio le proprie convinzioni. Credo che abbiamo per cosi' tanto tempo pensato che qualcosa non possa esistere da esserne ormai inconsciamente convinti, cosi' che, quando ci diciamo "chissa', forse…", interviene subito il nostro inconscio (o meglio il Super Io, che e' quella parte di pensiero che ha subito i condizionamenti culturali, famigliari, …) a dire "ma che sciocchezze!". Ma questo non e' istinto. Il fatto e' che qualunque pensiero o sensazione ci sorga all'improvviso lo attribuiamo all'istinto. Ma non e' cosi'. Solo i pensieri "innati", impressi nel nostro DNA, sono istinto. Gli altri sono semplicemente inconsci
    Un salutone

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  34. Ammetto che non so distinguere ma, se tu mi chiedessi di punto in bianco: "Credi in Dio?", io risponderei subito "No".
    Però, ragionandoci sopra, mi dico che tutto è troppo perfetto, dal più minuscolo al più immenso, che forze ignote sollegano i pianete (le maree, ad es.) e che non può essere frutto di un puro caso, che deve esserci un Qualcuno che ha dato origine a tutto.
    ________________________________________

    Ps : Tutto risolto… Sono troppo ansiosa 🙂

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  35. Pero', cara Happy, ripeto: sono convinto che non e' una cosa alla quale possiamo arrivare tramite "ragionamento razionale", non mi ha mai convinto vedere che tutto "sembra perfetto" (davvero poi ci appare cosi'? ). Dai un'occhiata al mio ultimo post…

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  36. ho condiviso questo tuo post anche su f.b…affinchè possa essere uno spunto di riflessione anche per gli amici nn bloggher.
    Credo molto nei passaggi della vita, senza quei timori estremi o anche quella fede..che quasi implora di approdare sul pianeta eden!! Faccio tesoro delle esperienze sia mie che delle persone che amo  e rappresentano la forza di credere in me stessa senza avere appigli ai vari credo…anche se non mi definisco atea, ma a mio modo, ho una visione di dio!! Così come ce l'ho delle mie risorse e dei miei limiti. I nostri pensieri, ovvero la mente, hanno un potere incredibile su tutto il ns essere quindi capaci di condizionarci totalmente. Sta a noi impostare quando e come lasciarli agire, e ogni giorno mi offre la possibilità di sperimentarne i risultati, grazie ad una volontà mia che mi sn imposta…o filosofia di vita(cm ognuno la voglia intendere).
    Un grande caro saluto a te, a tua moglie e amici pelosi…..

    Serena

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  37. Ti ringrazio, Serena, per la tua condivisione.
    Personalmente penso che la grande differenza stia nel credere o nel non farlo, al di la' della religione: Dio e' Dio, in qualunque modo lo si voglia chiamare. Anche se ultimamente (ma anche in altri periodi nel mio passato), il Buddhismo "storico" e' quello che mi affascina di piu', credo che la vera risposta possa provenire solo da dentro di noi; gli altri, i religiosi e mistici di qualunque religione, possono solo indicarci mezzi che possono indicarci il percorso, ma quel percorso alla fine possiamo farlo solo noi.
    In genere credo che cio' che ci allontana dalle religioni organizzate siano tutti gli "orpelli" che ci stanno attorno: i livelli, le gerarchie, le teorie e gli schematismi. Tutte cose che cozzano contro una spiritualita' che ci e' probabilmente difficile perche'… troppo semplice per il nostro modo di pensare
    Grazie, un grande e caro saluto anche a te ed a tutti i tuoi cari

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  38. […] 3) La possibilità di avvicinarsi a Dio come esperienza personale, e non tramite la Chiesa: l’uomo può diventare una cosa sola con Dio già nel corso di questa sua vita terrena e la religione è il processo per cui la luce divina prende possesso dell’anima e la eleva e trasforma in Dio. Non è necessario insomma attendere la fine del mondo perché ciò si realizzi, può accadere anche adesso (confrontate questo con la visione del monaco buddhista Thich Nhat Hanh: Il Regno dei Cieli e’ questa nostra terra). […]

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