Scetticismo e paura di credere

Sono stato per lunghi anni, da quando ne avevo 18 fino ai 37, un “ricercatore dell’anima”, incuriosito tanto dall’esoterismo quanto dalla psicologia del profondo, affascinato in particolar modo quando scoprivo in essi percorsi paralleli, ma sempre con un nocciolo scettico che mi impediva di cadere preda di facili entusiasmi. In seguito a disavventure sentimentali, lutti e momenti difficili, ho avuto la mia pausa, durata quasi 4 anni. Adesso, a poco a poco, quella sete di conoscenza, quella voglia di chiudere il cerchio, si stanno di nuovo facendo strada…

Così scrivevo nel mio profilo nel “lontano” settembre 2007, in procinto di aprire il mio blog 🙂

Spesso sono stato accusato, anche qui su Splinder, di essere una specie di miscredente, colpevole di non credere ciecamente a tutti i fenomeni paranormali, ai miracoli, alle convinzioni altrui riguardo alla fede, alla vita dopo la morte, al destino, ad un… ordine superiore precostituito.
Insomma, accusato di “non comprare a scatola chiusa” 😐

Queste persone però non si rendono conto che lo scetticismo non solo non è una scelta, ma certamente non è nemmeno la soluzione più “facile”. Al contrario.
Per chi “crede”, tutto è più facile: la vita ha un senso, perfino quando ci crolla addosso e tutto va male. Perfino la morte, se la fede è vera, non fa paura e non mette angoscia: essa è solo un passaggio.

In effetti tante volte ho pensato che mi avrebbe fatto comodo – e molto – non avere questo “nocciolo scettico”; tutta la mia vita sarebbe stata più semplice, tutte le difficoltà più sopportabili.

Come se non bastasse, notate che “essere scettici” non significa “non credere”, ma semplicemente avere dei dubbi, dubbi che possono essere più o meno “sani” a seconda del bene e del male che apportano, a sé stessi e agli altri.
E’ mia convinzione che la fede, come ho scritto, non sia una scelta, non si può “decidere” di credere. Sarebbe troppo facile, ed anche illusorio. In un certo senso possiamo dire che parte del mio scetticismo è determinato proprio dalla paura che nasce dall’idea di credere in qualcosa che, più tardi, possa scoprire essere falsa.

Molti anni fa, mio padre, che fu credente per tutta la vita e che a quel tempo aveva ormai varcato la soglia dell’anzianità, stava guardando l’ennesimo film pasquale sulla vita di Gesù. Ad un certo punto la sua espressione divenne seria e greve. Ci guardò, a me ad uno dei miei fratelli, e disse “Ma… e se ci avesse preso in giro tutti quanti?” 😀
Simpatico episodio, vero? 🙂 Simpatico, ma… voi cosa fareste se davvero, verso la fine della vostra vita, vi accorgeste che ciò che avete creduto, magari per “dogma” e non per vera fede, è falso o può esserlo? Non avete un’altra vita… e tutta quella che avete l’avete passata con una convinzione che adesso vi accorgete essere erronea 😮 Vero, almeno avete vissuto con serenità fino a quel giorno. Però la scoperta sarebbe “tosta”…

E’ facile “voler credere”. La vita è dura. Ci sono la malattia e la morte. Ci sono episodi talmente racappriccianti, come la morte per malattia di un bimbo, una calamità naturale che falcia migliaia di vite in un colpo solo, la perdita dei nostri cari, che hanno l’effetto di accrescere enormemente il nostro desiderio di aggrapparci ad una speranza, di avere una risposta.
Ecco, questo io mi sono sempre rifiutato di fare: credere per dogma, oppure farlo per consolazione.
Se un giorno crederò, quel giorno la mia fede sarà genuina.
Ma per ora ho solo dubbi. E mi va bene così, perché, come ho sempre scritto, “sono meglio mille dubbi che una sola, pericolosa, certezza”.

Lungi da me l’idea di togliere la speranza a chi ce l’ha. So, anche per esperienza personale, che chi “crede davvero” continuerà a farlo, non cambierà certo idea per questo post o per qualcos’altro che ho scritto. Anzi… mi viene il dubbio che chi mi ha attaccato in passato non fosse in realtà così saldo nelle sue convinzioni. Per questo mi ha attaccato: perché ha rifiutato l’idea di qualcosa che potesse mettere in dubbio ciò in cui vuole assolutamente credere. Chi è sicuro non teme il confronto. Anzi lo usa perché vuole che la sua fede possa “contagiare” gli altri. Non credete? In fondo molti tra voi hanno fatto proprio così.

Non sono un esponente del CICAP o simili: non respingo, a priori, nessuna ipotesi. Ne’ tento di far cambiare opinione a chi esprime la sua. Io non attacco mai la vera fede, anzi, sinceramente, la invidio.
Ma… i miei dubbi vanno rispettati quanto la fede di chi ce l’ha 🙂
Altrimenti torniamo dritti al medioevo e all’inquisizione.

inquisizione

70 pensieri su “Scetticismo e paura di credere

  1. Ritengo la fede un dono e concordo con te riguardo il fatto che chi la possieda accetti, con rassegnazione e senz' altro con un altro spirito qualsiasi avversita' della vita.A volte anch' io ho dubbi, ma poi mi rispondo che se non ci fosse niente dopo, non avrebbe senso nemmeno l' essere qui e concludo dicendo a me stessa, che sia facile pensare che non possa esistere cio' che non si riesce a capire.Buona giornata           

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  2. x Donnaflora: be', io non riesco a pensarla cosi' Penso ad ogni cosa, un… cocomero, perfino: e' qui anche lui, un giorno finira' mangiato oppure marcito, ma il suo compito naturale, ovvero quello di spargere i suoi semi affinche' altri cocomeri nascano, l'avra' comunque fatto. Perche' noi dovremmo pensare di essere diversi? Di dover avere un significato piu' alto rispetto ad un animale, o… al cocomero di cui sopra?Concordo, in modo assoluto, sul fatto che sia sbagliato concludere che non esiste cio' che non si riesce a capire. Ma anche l'opposto dovrebbe essere altrettanto vero: non si puo' concludere che qualcosa esiste perche' non e' possibile dimostrare che non esiste In realta' al momento non e' possibile concludere nulla, per cui ognuno puo' credere o puo' non credere senza tema di poter essere smentito con assoluta sicurezza

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  3. x Anne: be', penso che solo uno stolto potrebbe non accettare "fatti" (oh… ce ne sono, eh! ). Pero' il problema nasce dal fatto che, come scrivevo qua sopra a Donnaflora, qui siamo nel settore dell'indimostrabile (almeno per adesso), e di fatti… c'e' ne sono davvero pochini

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  4. La tua convinzione  non è replicabile ed estremamente rispettabile…ma posso dirti che non concordo con quello che affermi…sono una persona che possiede fede…e direi incrollabile…credo che esista un grande architetto dietro a tutta la creazione un grande architetto che tira le fila di tutto l'universo..una forma di energia potente….poi il nome e' relativo…mi definisco delle religioni del mondo..pur studiando e insegnando Qabalah…( che come certo sai e' un modo di pensiero e non una religione…se vuoi una via mistica)…ad ogni modo…quando 2 anni fa e' morta mamma di cancro ( in eta' ancora giovane)…a differenza di quello che dici non mi sono attaccata alla fede…ma ho barcollato evidentemente per poco…ma ho barcollato…e bene o male la pensavo come tuo padre…il dolore ovviamente e' immenso ed e' proprio quel dolore che non ti fa ragionare e vedere lucidamente le cose…non puo' essere così banale…NULLA SI CREA E NULLA SI DISTRUGGE MA TUTTO SI TRASFORMA.. basta guardare le stelle e tutto l'universo…quando una stella muore..non muore realmente ma cambia forma…doventando una nana bruna…una stella a neutroni…piccola non luminosa e pesantissima…ma stupore dei stupore…se 2 stelle a neutroni in incontrano ricreano una stella luminosa…DECISAMENTE UNIVERSO DOCET…BACIOOOOOOOOOOOOO N.

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  5. La tolleranza e il rispetto del prossimo sono alla base dei rapporti umani,quando mancano questi ingredienti ogni rapporto è un non rapporto,perchè lo stesso termine rapportarsi significa mettersi in confronto percio' ha insito la natura stessa della diversita' che esiste fra individui.Francamente un mondo dove manchi il confronto è un mondo scialbo fatto di cloni,percio' poco interessante e monotono.La fede per chi la possiede è un importante capisaldo,ma bisogna credere fermamente ed allora ha valore,un Dio di comodo che ti venga in aiuto solo quando ti conviene non vuol dire essere un uomo di fede.Come sappiamo la fede ha dei dogmi e il fedele li accetta,ma c'è chi invece si pone delle domande e non accetta i dogmi,in pratica accetta quel che con l'esperienza ha imparato o quel che vede.Nella vita ognuno fa dei percorsi che possono sembrare giusti o sbagliati,credo che un credente se fino alla fine ha creduto a qualcosa comunque la sua vita non è stata vana,come credo che chi non ha creduto abbia comunque dato valore alla sua vita.Certamente la fede non si compra ne' si inculca.Mi ricordo da piccola quando si faceva la comunione e tutti si mettevano in ginocchio con le mani sul viso e volti addolorati.Mi sono sempre chiesta a cosa pensassero,a me non veniva di pensare a nulla e mi facevo dei problemi..A me comunque la figura di Cristo piace senza ombra di dubbio…Sono per il libero scambio e confronto che arricchisce comunque e vorrei tanto che ci fosse un'altra opportunita' che ci desse la possibilita' di vivere serenamente correggendo tutti gli errori commessi,,,Wolf ho fatto un post…naggia…

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  6. x Neityri: ti stupirò forse, ma concordo con quanto dici. Che ci sia "un grande architetto" dietro il funzionamento di ogni cosa è, per me, indubbio. Il punto è che non credo in un "dio umanizzato", non credo – soprattutto – al fatto che l'uomo sia il centro della creazione. L'energia che tutto crea e che tutto permea, l'energia che tutto è, si può chiamare, come dici tu, in tanti modi: Dio, Budda, Universo, l'Uno, Madre Natura… Tuttavia il fatto che essa ci sia, non significa e non dimostra che ci sia una "vita dopo la morte" come la intendiamo noi. Certo, noi ci trasformiamo morendo, ma… in cosa? Ci sono attuali correnti spirituali che sostengono, un po' volendo riprendere le moderne teorie della fisica, che alla fine la nostra energia si riunirà con l'energia universale, dunque non andrà persa. Sì. Ma ciò non dimostra assolutamente che noi "ci saremo" ancora. Che avremo ancora la consapevolezza di… riconoscere noi stessi. Il fatto che morendo la mia energia torni ad essere indifferenziata con il tutto universale… non mi è di grande consolazione.Quindi, perché il fatto che una stella si trasformi in una nana bianca o bruna, o perfino in un buco nero, dovrebbe dimostrare che la nostra coscienza sopravviva alla morte?No, queste spiegazioni non mi convincono. Piuttosto mi lasciano più incertezza i racconti – tanti – di coloro che raccontano di loro esperienze che potrebbero, potrebbero, indicare che non tutto finisce qua…

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  7. x Annaxs: grazie Anna x Lorybell: Allora, d'accordissimo sul… prologo, ovvero su quanto dici a proposito della tolleranza e del rispetto. Credo anzi che la comprensione permetta addirittura di non aver bisogno della tolleranza: se si capisce il punto di vista altrui, pur forse senza condividerlo, non c'è bisogno di "tollerarlo", vero? Sulla fede, io credo che comunque ci sia spazio per i dubbi. Credo che perfino chi scrisse le scritture fu spinto verso la sua ricerca dai dubbi che nutriva. I dubbi vanno accettati, perfino nelle religioni.Anche a me piace molto la figura di Gesù, solo… non credo che sia "unico", credo che anche Budda e altri, forse che nemmeno conosciamo, il cui nome si è perso nella storia, non siano da meno.Un sorriso

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  8. Wolf infatti,rispetto delle idee altrui,tolleranza nel senso sempre del rispetto.Sulle figure,certo ce ne sono molte,ci sono parecchi maestri,parecchie persone che io stimo e ammiro come esseri umani,che considero umani ,ce ne sarebbero molti da citare.Le traduzioni che ci sono pervenute forse non sonoo autentiche,ma alcuni pensieri umani a mio parere sono divini,che poi siano da attribuire ad uno o all'altro non lo so,so che ogni uomo all'interno di se stesso ha propria ricchezza che deve solo trovare e questo è divino.

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  9. ti potra'sembrare impossibile ma sono concorde con la tua risposta…e non credo assolutamente che DIO o ENERGIA   ASSOLUTA….o ALTRO..abbia sembianze umane e noi non siamo certo al centro di questa creazione…ma ci siamo…e mi scosto solo in una cosa…sono convinta che qualche cosa ci sia…oltre..anche solo la possibilita' che la nostra energia si uniformi all'energia universale…e certo non siamo piu' riconoscibili…questo decisamente non e' confortante…ma ho visto e sentito altro…e ti assicuro sono una con i piedini per terra….e sventro ogni cosa per comprenderla in primis rimango una figlia della chimica …fisica…e matematica…quindi estremamente razionale…ma esiste l'irrazionale…che con il tempo ho imparato ad accettare…non con poca fatica…un bacioooooo N.p.s. pero' ermete non si sbagliava poi tanto…pensa all'atomo e pensa ad una galassia…piu' in piccolo ad un sistema solare…CIO' CHE E' IN ALTO E' UGUALE A CIO' CHE E' IN BASSO.. credo che alche le galassie…o gli universi ruotino intorno ad un immenso nucleo nemmeno concepibile…ri bacio….

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  10. wolf… non mi sembri un uomo di poca fede… io credo nei dubbi e nella ricerca delle domande più che nelle risposte… ma non smetto di credere che ogni " cosa" ha la sua ragion d'essere… e la ragione di essere la si conosce quando non lo è più… così la vita la si può capire fino in fondo solo attraverso la morte e la morte solo attraverso la vita…i misteri dell'universo si schiudono se so aprire me stessa all'universo, non come parte osservante ma come piccola tessere che ne completa il puzzle…Perdona l'assenza nel web…  sono troppo presente altrove…Un abbraccio…fly

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  11. Ciao. Meno male che ognuno ha i suoi punti di vista, altrimenti saremmo come tanti robot. Poi la tolleranza e il rispetto alle idee a opinioni altrui vengono, penso, quando si è sicuri di quello che si dice… quando si hanno dei dubbi sulla propria fede o su altre cose si tende ad attaccare chi non la pensa allo stesso modo, penso sia una forma di auto difesa. Comunque, beh penso che i dubbi e le domande mai si estingueranno, e forse questo potrebbe anche essere un bene, no? Non sono forse quelle domande, quei dubbi che ci spingono ad andare avanti, a voler conoscere e sapere? C'è qualcosa di immanente, di superiore ed inconoscibile? Si c'è, di certo non il dio antropomorfo dei cattolici o delle altre "religioni del libro" come vengono chiamate. Un'energia, una spinta vitale e creatrice assoluta che permea gli Universi e al contempo ne è la fonte e la struttura. E se vuoi sapere dopo la morte dove andiamo, e se, soprattutto, conserviamo il nostro Io (dubbio che mi ha assillato per anni) beh, questi sono i dubbi e le domande che hanno tormentato l'umanità per secoli e secoli… io credo (appunto) che conserviamo il nostro Io, passando ad uno stato fenomenico più elevato, magari andando direttamente in un piano noumenale… ma appunto, è questione di fede. 

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  12. x Neityri: il buon Ermete l'ho citato qua, assieme alla sua tavola: Esoterismo: La Tavola di Smeraldo, il principio dell'Alchimia Siamo in linea direi Probabilmente la differenza sta in cio' che dici di aver visto e sentito… Anzi, se puoi dirmi di piu', ne sarei moooolto contento x Fly: eheheh ma cosi' non vale! Cosi', se non ci fosse nulla da scoprire, non potremmo tornare indietro per dirlo! Pero', vediamola da un punto di vista logico: per quale strano motivo dovrebbe essere come sostieni? Perche' l'Universo – o chi per lui – dovrebbe aver fatto le cose in modo da nascondere cosa c'e' dopo? Ogni cosa deve avere la sua ragione di essere, vero, ma forse questa ragione di essere si ferma molto prima rispetto a dove vorremmo si fermasse noi: forse si ferma alla nostra funzione di aiutare la specie ad evolversi, senza per questo portarci nell'aldila'…

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  13. x Under: eheheh grazie caro Speriamo che la pensino tutti cosi' x Donnaflora: eheheh vero!! Pero' Tom ha il vantaggio di poter essere "ripreso" anche in ambienti esterni, i gatti poverini non possono Presto aggiornero' le foto!

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  14. x Affabile: sper tu abbia dormito bene! eheheh x Soul: intanto, ben arrivato Soul85  Non posso che concordare su tutta la linea, precisando solo che, quando c'e' piena comprensione, la tolleranza non serve, e che… chissa', forse un giorno davvero tutto sara' conosciuto e i dubbi saranno superflui, ma a noi poveri mortali odierni cio' non e' concesso

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  15. Mi fa tanta rabbia … vedere persone di Fede….quali preti e o suore … rinchiusi in cammini spirituali che altro non sono che cammini violenti …privi di ogni forma di umanità in nome di un Dio che non hanno mai visto…. Spesso mi sono chiesta:"Quale Padre potrebbe chiedere al figlio di vivere una vita di penitenze e di privazioni?" la mia risposta è stata sempre:"Nessun Padre"Quale mente ha mai "inventato" queste ….. dottrine…… e se pensiamo pure che…ai giorni nostri ….. di tali persone che vestono abiti talari di Fede…son venute delle verità atroci….e se pensiamo che di queste verità ne saranno venute fuori solo il 10 …20 % …di quelle che sono veramente accadute!!!!!E se pensiamo che ancora …queste persone di Fede ….. hanno delle istituzioni che accolgono bambini…che non hanno genitori…oppure bambini i cui genitori nutrono fiducia…di queste persone……

    Ed ancora…… quelle religioni che mutilano le donne …per volere di una religione….. o che le vestono dalla testa ai piedi come delle salamotte…Penso che l'Umanità sarebbe + Umana … se solo si guardasse come una Fonte di Amore …tutti noi siamo Amore…tutti veniamo da un atto d'Amore!!!Tutto il resto è…secondo me…voler cercare la luna nel pozzo…..impegnare il tempo……Ciao Wolf …. ti abbraccio 

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  16. Anche se cosi' non dovrebbe essere, tutti sappiamo che, almeno oggi, "religione" e "spiritualita'" sono due cose anche molto distanti tra loro. Ci si aspetterebbe che la religione parta proprio dalla spiritualita', in piu' organizzandola in modo da poterla seguire piu' facilmente. Un concetto simile si estende anche a chi, laico, segue comunque una religione o una corrente spirituale in maniera pedissequa e senza entrare veramente in quelle che sono le radice da cui nasce…Un caro abbraccio anche a te

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  17. Non mi dilungherò troppo in questo commento, non posso, sto lavorando….. Ma mi faceva piacere dirti che sottoscrivo in pieno quello che dici in questo post. Purtroppo, e sottolineo "purtroppo", anch'io sono molto scettica su tantissime cose che riguardano la nostra vita, presente passata e futura; anche perché mi rendo conto ogni giorno di più che quello che leggiamo e vediamo viene manipolato in modo così abile e subdolo che si potrebbe essere portati a credere a qualunque fesseria. Per partito preso resto scettica su tutto, ripeto "purtroppo", perché, come dici tu, chi ha certezze incrollabili va tranquillo per la propria strada senza "farsi tante storie". Il mio scetticismo vacilla se parliamo della nostra anima, di Colui che ci ha (o dovrebbe averci) creato e dell'aldilà. Credo che l'Uomo sia inserito in un disegno molto più grande, divino nel senso di "grandioso", e che va oltre la pura e semplice corporeità. Non so se ci sia un Dio o un Gesù Cristo, che accoglierà i più fortunati in "paradiso", ma poiché la nostra mente e la nostra anima possono raggiungere altezze sublimi e profondità infernali, credo siano veramente dotate di qualità e di energie (positive e negative) che trascendono il corporeo. Sono il segno della mano di Dio, di un popolo extraterrestre che ci diede la vita e che tornerà tra noi nel fatidico 2012? Riecco lo scetticismo…..Bacioni, caro Wolf.

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  18. Ora che ci penso è proprio come dici, in quei periodi in cui ero sicura in quello che credevo avevo una grande certezza che mi rassicurava.Ora  non è più così, ma non potrei far finta di niente, i dubbi ci sono, sono cambiata, anche se in me c'è  voglia di spiritualità,  mi sento, però,  più coerente a  stare nell'atteggiamento in cui mi trovo. 

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  19. Il rovescio della medaglia, cara zeroschemi, è che chi passa per la foresta dei dubbi, se e quando ne esce, lo fa con una fede davvero incrollabile, perché è una fede che nasce tutta dalla consapevolezza.

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  20. Ciao Wolfghost.. ti ho visto qualche altra volta in altri blog, e sono anche entrata.. ma non ho mai lasciato un messaggio, mi sembra.Guardo in questi giorni decine di blog.. mi sento un'anima errante ho letto questo.. non ho capito se è come ti sentivi anni fa, o se è come torni a sentirti adesso.. però rispetto questo tuo pensiero.Avere dei dubbi è giusto, anzi giustissimo.. e uno non sceglie di averli, così come non sceglie di credere.Ti racconto in breve la mia storia..Quando ero piccola mia mamma si definiva atea e mio padre credente non praticante. In altre parole… non c'era un dogma da seguire.. insomma niente di niente.Qualcosa mi chiamava.. mi cercava.. mi attirava in chiesa la domenica. I miei non andavano, così mia mamma mi permetteva, accompagnata dalla mamma di una mia compagnetta vicina di casa. Non capivo niente sai?Cosa succedeva su quella mensa? Perchè tutti mettevano la monetina nel cesto? Cos'erano quei foglietti sulle panche?? (avevo 7 anni figurati, nessuno mi spiegava.. ma io DOVEVO andare)di pregare ..poco, anzi pochissimo.Più grande, mia mamma si ricordò di iscrivermi al catechismo (in ritardissimo) così ho fatto la prima comunione all'età di quando avrei dovuta fare la cresima..però da quel momento (dal catechismo) non ho  mai smesso Wolfghost.. è stato un bisogno incessante. Non un impegno vissuto come obbligo. E' stata un'esigenza del mio corpo, della mia anima.Spesso non posso fare la comunione perchè no sono come dovrei.. e allora aspetto di potermi cofessare.. ma stare lì, davanti al tabernacolo mi illumina come stessi sotto il sole.Non so spiegarti. E' qualcosa che mi attira.So pure che penso attiri tutti.. -non sono mica specialeAver fede cos'è?E' una certezza intima che non sai e non puoi spiegare.E' la certezza di essere amato.L'unica cosa che posso dire è… fai la prova se vuoi. Vai in una chiesa e stai lì davanti al tabernacolo.Non fermarti a guardare le statue o i quadri (ti distraggono !!)Non ascoltare chi parla (anche quello è fuorviante.. umano ma fuorviante)Resta lì, in silenzio…Parlagli se vuoi, sfogati, urla con le urla del tuo cuore tutti dubbi e le frustrazioni che hai accumulato..Resta in silenzio (se riesci) non pensare nemmen o… ascoltaun saluto

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  21. Agape, grazie per aver deciso di intervenire Onestamente credo che quello di… fare silenzio, fuori e dentro di noi, di rimanere in ascolto, sia un ottimo suggerimento. Di fatto da sempre esistono metodi simili, la meditazione buddista ne è un esempio, ma anche nella nostra tradizione cristiana abbiano tanti altri esempi.Restare in silenzio… lo faccio ogni tanto, sai?

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  22. E chi non vorrebbe avere la Fede? Ma è difficilissimo, non per niente anche la Chiesa diche che è un dono, una grazia!La coscienza di essere caduchi e mortali, granellini nel vento, vorrebbe farci aggrappare a delle certezze, ma la ragione…Ribaltando Cartesio, direi: sono dunque penso, penso dunque dubito.                              

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  23. Io credo nello sbocciar di un gesto, di una carezza, in un sorriso che illumina il viso, nella magia che può darti uno sguardo….in tutte quelle piccole cosine che mi fanno credere che ci sia altro e perchè no, anche un mondo terreno, ma meno "terrestre".Grazie wolf per queste riflessioni e assolutamente rispetto il tuo "sano" scetticismo che poi, a mio avviso è solo la manifestazione in "sordina" della tua inconsumabile voglia di credere e credere ancora…BacioMary

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  24. x Happy: eheh niente da aggiungere al tuo commento x Mary: e' vero cara Mary Se leggi la storia di Houdini, che ho cercato di ricostruire in alcuni post precedenti (a partire da qui: Rosabelle, credi… – Parte I: Biografia romanzata), capirai come io mi senta molto simile a lui, uno che voleva credere con tutte le sue forze, ma il cui dovere di restare il piu' possibile fedele alla "ricerca della verita'", lo porto' a scontrarsi contro una certa corrente di "semplicistica spiritualita'" che vigeva all'epoca. Non importa se avesse torto o ragione, importa che cerco' fino alla fine, e sulla propria pelle, di arrivare alla verita'.

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  25. E' proprio qui che sta la forza del manicheismo, esso non si fonda su dogmi o su ati di fede, ma sulla pura evidenza: il mondo materiale è ontologicamente violento, il dolore e la sofferenza regnano incontrastati.I dualisti non saranno mai delusi dalla loro "fede", che non è fede, ma lucida analisi del mondo in cui viviamo

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  26. Può anche esserci qualcosa sfugge a ciò che per noi è evidente, ma finché nell'universo ci sarà un solo essere senziente che soffre, per quell'essere la sua sofferenza è tutto; e poiché tale essere è esso stesso parte dell'universo, tramite di lui l'intero universo è corrotto dalla sofferenza.Ora se consideri che solo sul nostro pianeta vi sono milardi di creature (dai batteri agli uomini) che ogni giorno vengono predati, muoiono o si ammalano capisci che la verità deve cedere il passo alla ribellione.

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  27. Molto bello questo post.. perchè anche io ho molti dubbi come te… ma c'è un qualcosa che non so definire che mi porta a pregare, ad'andare alla messa la domenica , non frequento la chiesa, i preti.. ma la domenica sento il bisogno di andare a messa ,cerco sempre i primi banchi ,e ascolto con fede è attenzione, prendo la comunione.sempre…  molto raramente mi confesso ,ma devo dire che non mi piace.. sono più per chiedere perdono direttamente .. Si credo  in Gesù, Maria..  ma anche al mio Angelo custode…altrimenti non vedo perchè sono il mio rifuggio  nei momenti di sconforto, ma anche di gioia mi ritrovo a ringraziare .

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  28. x Albedo: devo dire che davvero questa "filosofia" assomiglia in modo impressionante a quella del buddismo tibetano e al suo concetto di "compassione" x Katia: bé, non sei l'unica persona che conosco che agisce in questo modo Di primo acchito mi verrebbe da dire che quando si segue una confessione si dovrebbe sposarne tutta la sua filosofia in toto (ad esempio… la comunione senza confessione non so quanto sia corretta), ma poi mi dico… e perché? Probabilmente nemmeno le religioni stesse sono rimaste fedeli ai principi che le avevano originate

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  29. Sono stata assente per qualche giorno, torno, e che ti trovo?Un post da Oscar, meraviglia delle meraviglie!Bravo, bravo, bravo!!!!Quando, poco prima del diploma, in collegio dalle Canossiane, parlando con Madre Angelica, direttrice del collegio, Le chiesi "Madre, ma…. e se fosse tutta una bugia? Un'invenzione? Se non ci fosse niente di tutto ciò che ci raccontano?", Lei, una Grande, una che aveva capito che da un po' io cominciavo ad avere dei dubbi, che mi stavo allontanando, ma che non per questo mi aveva isolata o guardata in modo diverso da come aveva fatto fino ad allora, mi rispose "Allora, le prime ad essere fregate, siamo noi! (suore)", e lo disse con un sorriso.A volte ci penso, La penso: chissà…. adesso Lei sa. O forse no, perché non c'è nulla da sapere.Grazie per questo bellissimo post, caro Francesco, grazie davvero!Buona notte e buona domenica.

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  30. le fede è sicuramente un dono, ed aiuta molto, nella vita..personalmente sono abbastanza vicina al tuo modo di pensare; ho mille e poi mille dubbi; in realtà probabilmente sento di poter dire che in fondo mi manca "qualcosa" in cui credere ciecamente… ma, come dicevo appunto, la fede è un vero e proprio dono:)un bel post…proprio un bel post, Lupo:)

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  31. x Azalea: che bello il tuo entusiasmo, cara Azalea L'episodio che hai raccontato ti è rimasto impresso, eh? x Morellina: ti capisco, cara, spesso anche io ho sentito la medesima mancanza

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  32. Sì, anche se sono trascorsi 34 anni, mi ricordo ancora dove eravamo sedute, il periodo, i discorsi…. e la sua serenità, nonostante i miei dubbi e il mio evidente progressivo allontanamento dalla fede….

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  33. Eccomi tornata come promesso.Dunque condivido del tuo post alcune cose cioè chi crede non può essere turbato dai dubbi altrui anzi semmai li accoglie con serenità anche come approfondimento interiore alla propria fede.Condivido, in parte, quel che dici che non si 'crede' a tavolino, non può essere solo un'esperienza razionale, bensì autorevoli pensatori credenti, lo hanno affermato con certezza. E' un po' come innamorarsi…a volte è un processo che guidiamo razionalmente ma poi per coinvolgersi dobbiamo anche abbandonarci all'irrazionale…senza nulla criticare a chi invece dice che si innamora a tavolino. Sono invece completamente in disaccordo laddove affermi che credere è "più facile". Per me è stato l'esatto contrario…come si fa a credere ancora quando magari stesso spinto dalla tua fede, vedi le situazioni miserrime in cui il male del mondo sembra imperare? Quando vedi morire in giovane età persone che sempre si erano affidate a Dio? E lì che la sfida della fede si fa dura e il credente è messo a prova (non so quanto ami i salmi…ce ne sono moltissimi che si pongono questi problemi).

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  34. "il suo compito naturale, ovvero quello di spargere i suoi semi affinche' altri cocomeri nascano, l'avra' comunque fatto. Perche' noi dovremmo pensare di essere diversi?"Potrei sottoscrivere ogni parola. Penso che noi (uomini) apparteniamo a una delle tante specie possibili nell'universo, che non siamo necessariamente al livello più elevato. Alre forze simili o superiori alla nostra potrebbero esistere, nella stessa scala o in una scala di grandezza diversa. La straordinaria razionalità che assicura la trasformazione e l'autoconservazione del sistema possono far presumere che il tutto sia retto da una mente o che sia una mente, che può avere o meno coscienza del suo essere. Il tutto è però ampiamente indimostrabile; può solo essere ritenuto probabile. Non potremo mai esaminare e misurare fenomeni infiniti e soprattutto fenomeni che si realizzano su scala diversa e quindi non potremo mai elaborare una teoria che giustifichi non solo i fenomeni noti ma anche quelli possibili, che si possano solo ipotizzare.

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