Eternity – Racconto

L’annuncio era stato dato con grande e comprensibile clamore: l’elisir di lunga vita, quello che tutti avevano sempre sognato, sembrava funzionare. I pazienti miglioravano e guarivano, anche quelli con malattie in fase terminale; l’età si arrestava e, nelle persone anziane, sembrava anzi andare a ritroso riportando allo splendore degli anni migliori. Non parevano esserci controindicazioni, anche i più scettici sembravano non avere appigli stavolta. Il dottor Lincoln Gold, prima emerito sconosciuto, era ormai diventato il Salvatore, il Genio, colui che aveva cambiato per sempre il corso della storia cancellando la morte.
Presto anche i più reticenti si convinsero che forse per una volta sarebbe stato meglio non appellarsi al rispetto delle leggi della natura, in fondo sull’altro piatto della bilancia c’era qualcosa che pesava enormemente di più: l’eternità.

Nel giro di pochi anni tutto cambiò.
Ci si rese conto che la procreazione non era più un lusso sostenibile, bisognava arrestare la crescita demografica e, essendo i decessi ridotti al lumicino, alle sole morti violente, non restava che la sterilizzazione di massa che, per democrazia, venne applicata a tutti, senza risparmiare re, santi, presidenti.
Peccato… niente più bambini, ma per l’eternità non era questo un piccolo prezzo da pagare?

Aumentò in breve tempo il tasso dei suicidi, come se, in fondo, precedentemente la morte avesse ricoperto anche un ruolo consolatorio, dando la sotterranea idea, a chi era in difficoltà, che in ogni caso una fine ci sarebbe stata, a tutto, anche ai drammi ed ai dolori dell’anima. Cosa questa che adesso non succedeva più. Non in maniera naturale almeno. E molti impazzivano, al pensiero di restare prigionieri in eterno in una vita dalla quale non riuscivano ad emendarsi.

Ma i più semplicemente non ci pensavano, continuavano come sempre, o forse peggio, con in più l’idea che “ci sarà sempre tempo per…”.
Non avevano più lo stesso peso le sconfitte o i soprusi, prima o poi la ruota sarebbe necessariamente girata. Caspita… nell’eternità tutto deve succedere, prima o poi…

Un giorno, molti decenni più tardi, una notizia fece il giro del mondo: c’era un morto, e non era qualcuno deceduto in maniera violenta. Non era stato ucciso. Non c’era stato alcun incidente. Semplicemente il suo cuore sembrava essersi spento.
Ma in pochi diedero peso alla notizia. Faceva più scalpore il decimillesimo goal festeggiato da Del Piero nel corso della sua partita numero 12.453.
Ma pochi mesi dopo, un altro morto. Identiche circostanze. E poi un altro ancora. E un altro, stavolta a pochi giorni di distanza. E le domande e le preoccupazioni si fecero serie…

Correva il 168° giorno dell’anno numero 223 dopo la grande invenzione del dottor Gold. L’ultimo uomo stava ormai per morire, e con esso l’umanità.
Carl, così si chiamava, non era nemmeno disperato, sapevo ormai da molto tempo che sarebbe venuto anche il suo momento. Certo, pensare ad un mondo senza esseri umani, pensare di essere l’ultimo, rendeva quei momenti ancora più strani, indefinibili…
Ad un certo punto, Carl si rese conto che qualcuno lo stava osservando ed alzò gli occhi…

“Io… la conosco… ho già visto il suo volto… Sì! Lei è Gold! Il dottor Gold! Ed è vivo! Ma che è successo dottore? Perché stiamo morendo tutti?”
“Gold… che buffo nome…” disse il dottore parlando con calma, con voce profonda.
“Sai perché scelsi di chiamarmi così: Gold (Oro)? Te lo spiegherò, se avrai la cortesia di resistere ancora 5 minuti, prima di… morire”.
Carl guardava incredulo, forse non afferrando nemmeno pienamente le parole di Gold.
“Da quando siete arrivati sulla terra, pochi milioni di anni fa’, siete sempre stati una spina nel mio fianco. Vi mietevo a migliaia, a milioni, ma non vi estinguevate mai. Ho eliminato animali molto più forti, come i dinosauri, ma voi… no! Con la vostra arroganza, con il credervi protetti dal vostro ridicolo Dio, siete sempre sopravvissuti! A nulla sono servite la peggiori carestie, le epidemie più virulente… Tante specie ho fatto estinguere, a volte curiosamente con il vostro aiuto. Mi sono anche ritrovato a sperare che faceste da soli, osservando le vostre bellissime guerre! Ahahah Ma… niente, non c’era niente da fare! Incredibile… Non ci riuscivate nemmeno da voi! Non sapevo più cosa inventarmi! Ma ormai era diventata una questione di principio, una sfida tra il vostro Dio e me… la Morte. Capisci?”
Pronunciando queste parole, la Morte si tolse la perfetta maschera che ne ricopriva la testa scoprendo il suo vero volto, ovvero un bianco teschio ormai levigato da milioni di anni…
“Ho capito che potevo farcela solo quando ho notato i risibili tentativi di spodestare il vostro Creatore, volendo divenire Dio voi stessi, comandando la Natura, le stagioni, il corso della vita… Volevate l’Eternità, la Pietra Filosofale, l’Oro alchemico… ahahah Ed eccomi! Gold! Ahahah Che facile che è stato! Bastava cavalcare il vostro desiderio di onnipotenza! Se solo l’avessi capito prima… ci saremmo risparmiati migliaia e migliaia d’anni di ridicola presunzione!
Ma, per fortuna, non è mai troppo tardi…”

La Morte tirò fuori dal mantello la sua falce e si accinse all’ultimo fendente…

morte

 

0 pensieri su “Eternity – Racconto

  1. Inquietante.
    Dai e dai torna sempre l’antico detto cinese:
    “Attento a desiderare troppo qualcosa, potresti correre il rischio di ottenerla.”
    L’immortalità è, per molti, un pensiero fisso e un desiderio che li consuma… o meglio, che ne consuma l’anima.
    Ecco perchè la fine era inevitabile.
    Da conservare come memento.
    Buona giornata Lupo, sei da applauso. 🙂

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  2. carissimo, noto con piacere che i tuoi racconti sono sempre più avvicenti e coinvolgenti, e siccom sono un pò strega eheheheh secondo me prima o poi un bel libro….
    Inquietante davvero, bravo!

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  3. x anne: be’, forse non dieci, ma almeno due o tre 🙂 Pero’ sarebbe sembrato simile ad altri racconti gia’ scritti, prima di arrivare a quel fulcro del racconto che lo caratterizza 😀
    Sai, questo racconto lo scrissi da ragazzo, su carta naturalmente.
    In realta’ non so piu’ dove l’ho messo pero’, cosi’ l’ho riscritto da zero. Il senso del racconto l’ho certamente preservato, ma… mi incuriosirebbe molto ritrovare l’originale per poter vedere come l’avevo scritto 😀
    Grazie cara 🙂

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  4. x azalea: oh, grazie cara! 😀 Si’: l’eternita’ e’ un po’ il chiodo fisso della nostra specie 🙂 Che sia il prezzo da pagare per l’essere consapevoli? 🙂

    x missgirasole: grazie anche a te carissima 🙂 Come ho scritto altre volte… non ho le capacita’ linguistiche e, soprattutto, la costanza, necessarie a scrivere un libro 😉

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  5. Talmente terrificante da sembrare vero….non è quello che cerchiamo di fare? scavalcare Dio….cercare di vivere sempre più a lungo…ma a quale prezzo? ^____^
    Ciao Wolf e buon fine settimana

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  6. Ciao cara 🙂 Come scrivevo a anneheche nel commento #8, questo racconto lo ideai molti anni fa’ e gia’ allora mi pareva “realistico”, al di la’ naturalmente della presenza romanzesca della Morte 😀
    Buon fine settimana a te 🙂

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  7. Bravissimo, Wolf. 🙂 Secondo me questo racconto è scritto particolarmente bene. Mi è piaciuta molto la prima parte, perchè da modo di riflessione.
    Comunque noi umani ce la stiamo mettendo tutta per estinguerci, non avremo bisogno dell’aiuto del Sig. Morte in persona!
    Non so se hai visto il programma “Quarq”, ieri sera. Un servizio era dedicato alla biologia sintetica che ha sostituito la ormai obsoleta ingegneria genetica. Gli scienziati hanno scoperto il modo di inserire nuove “istruzioni” nel dna dei batteri, e stanno pensando di creare addirittura batteri finti, in grado di compiere cose che quelli veri non possono fare. Interessantissimo….ma anche terribile! Pensa se questa tecnologia dovesse arrivare nelle “mani sbagliate”!!!
    Un abbraccio grande 🙂 Lisa

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  8. Miiiiiiiiii da brivido ma bello….
    Cmq pensandoci bene pèreferisco
    vivere questa vita così com’è con
    i suoi alti e bassi tra gioie e dolori..
    e quando arriverà il momento
    sorriderò perchè sto vivendo la mia
    vita con gioia:-)))
    Dolce notte Wolf e la forza sia con te:-))baci**
    Anna..

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  9. beh, paura della morte l’abbiamo tutti, inutile negarlo; troppo difficile concepire di non esserci più materialmente…il più delle volte si cerca qualche stratagemma per non ricordarlo…eppure la morte è sempre, costantemente presente nella nostra vita, se ci facciamo caso; ogni giorno, qualche fatto ce lo ricorda…
    Vivere per sempre? non so se mi piacerebbe, in realtà…ci devo pensare:)

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  10. x Lisa: nelle mani “sbagliate”? Basterebbero mani “incompetenti” a quel punto, e prima o poi… Il rischio è concreto :/
    Abbraccione anche a te! 🙂

    x yasmine: buonanotte anche a te, cara! 🙂

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  11. x Anna: eheheh già, la forza sia con te! 😀
    In realtà la penso anche io come te… ma se davvero in prossimità di quel momento sarò pronto… proprio non mi azzardo a dirlo! 😀
    Dolce notte 🙂

    x morellina: esattamente… infatti ho già affrontato questo problema, eccolo qua: Un po’ di Wolf… Kit: incontro con la morte.

    p.s.: incredibile… il post segnalato è esattamente di un anno fa’: 24 luglio 2008! *-)

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  12. Prima ho saputo una cosa sui gatti (leggendo un’ansa): i mici maschi sono spesso mancini. Le micie in genere sono invece destrorse. Chissà se il tuo bellissimo Julius è mancino! Ci hai mai fatto caso?
    Lo so, questa notizia non c’entra niente col post ( e meno male!). Buonanotte Lupo 🙂 Lisa

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  13. x Aura: ahahah condivido! Mi si stanno chiudendo gli occhi pure a me! 😀

    x Lisa: 😮 Interessanteeee! No, non ci ho mai fatto caso… finora sapevo solo che i gatti con 3 o più colori possono solo essere femmine (il contrario però non vale: possono esserci femmine anche con 2 o un solo colore).
    Curioserò sicuramente! 😀
    Buonanotte Lisa! 🙂

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  14. wolf x la lettura rimando..
    ma il saluto mi soffermo un istante…
    Ecco prima che mi dimentichi:
    x la lingerie ..mi piace variare..
    tra la semplicità di Intimissimi
    al sofisticato che xò ^_* top secret
    mi vien sempre donato..(ah xò anche la rima;) x essere in piedi dalle 4..mica male ah ah ah)…
    Un bacione a te & tribù felina^_^

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  15. x azalea: dolce serata a te, azalea! 🙂

    x yasmine: non preoccuparti 🙂
    Va bene, l’importante è che la sua “importanza” nella tua vita, non ti impedisca di farti una nuova, piena, vita 🙂

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  16. Non è la morte a fare paura, si dice sia la sofferenza, in parte è vero, ma quando sai che c’è qualcuno vicino a te che soffre e che aspetta il momento.. diventa tragica e la paura di perderlo e il vuoto è una cosa allucinante… ti abbraccio amico mio

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  17. x Anna: grazie cara, buona domenica anche a te! 🙂

    x SensiSidra: “si dice”… tante cose si dicono 🙂 Io sono certo che la morte in sé faccia paura eccome. La malattia è solo un richiamo ad essa, poche cose più della malattia richiamano alla morte. Noi non sopportiamo veramente la morte, come potrebbe essere d’altronde? Allora ne mascheriamo il terrore dando ad essa delle maschere, ed una delle più comuni è proprio quella della malattia.
    Il fatto che poi succeda quello che descrivi, non può fare altro che ampliare ancora di più quel terrore, perché la morte la vedi, da vicino, fuori da te… Leggi questo, è un post che ultimamente sto citando spesso…
    Un po’ di Wolf… Kit: incontro con la morte.

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  18. … scritto da ragazzo, eh?
    quante cose sappiamo fin dall’inizio senza saperlo…

    il tema della morte è un bel lievito per scoprire come vivere meglio, ora, qui…
    hai mai letto “Un lavoro sporco” di Jonathan Moore?… spassoso e profondo!

    buona domenica

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  19. Però…davvero bello il tuo racconto, ed altrettanto il tuo interesse per la ricerca dell’anima. Sono affascinata da tutto ciò che di misterioso c’è da scoprire in questo mondo e non…e di certo di cose non mancano!
    A presto…mille grazie per il tuo passaggio!

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  20. x gloria: eh, chi lo sa se non lo sappiamo o se… ce ne dimentichiamo dopo 😉
    No, non l’ho letto… ma sono certo che merita! Grazie per la segnalazione e buona serata a te! 🙂

    x Perla: eh, ma tempo fa’ passavo sai? Solo che poi il lavoro e le varie attività hanno ristretto il mio peregrinare per blog, cosa che mi è sempre piaciuta molto: ci sono un sacco di cose interessanti da scoprire 😉
    Grazie 🙂

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  21. x emme: cavolo! 😉 Oggi ho battuto il record dei bagni in mare: 4 in tre ore e mezza! 😉

    x rossoscarlatto: mmmmmm… mi vuoi tutto ciccia e brufoli? eheheh

    x yasmine: buon per te cara! 😉 Così va bene… 🙂

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