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Nascerà, e avrà la passione per il volo – Racconto (II / III)

wolfghost53 commenti

L’ala rotta doleva terribilmente, non solo non poteva riprendere il volo ma, dovendola trascinare sull’asfalto, faceva anche fatica a spostarsi sulle zampe.
Improvvisamente ebbe un sussulto: aveva riconosciuto il suono delle voci di quei ragazzi che inspiegabilmente ce l’avevano con lui…
“Eccolo! Ve l’ho detto che l’avevo beccato!”
Grab cerco’ per un attimo di allontanarsi ma si rese subito conto che le sue condizioni non gli avrebbero permesso di fare più di qualche metro: non ce l’avrebbe mai fatta, in luogo aperto si sarebbe anzi ritrovato alla mercé dei suoi aguzzini…
Si schiaccio’ ancora di più nel suo angolino e, per proteggerla, volse la testolina verso il basso. Qualcosa lo colpì violentemente all’ala già ferita, Grab sobbalzò, sopraffatto dal dolore.
“Sei nostro adesso! Non ci scappi più!” gridavano i ragazzi raccogliendo altri sassi.
“Giovanni!! Ancora con quel piccione? Quante volte ti ho detto che devi lasciarli perdere!”, la madre di uno dei ragazzi era intervenuta e, tirandolo per un braccio, lo stava portando via. Anche gli altri ragazzi si erano allontanati.
Grab tirò un sospiro di sollievo e sentì una profonda riconoscenza verso quella donna: anche se non capiva cosa stesse dicendo, aveva certamente un’anima benevola…
“Che schifo! Ti ho detto mille volte che devi stare lontano da queste bestie! Non lo sai portano le malattie? Ma perché non li sterminano tutti una buona volta!”.

Grab divenne in breve il più coraggioso dei piccioni del quartiere. Quanto adorava volare! Ma non era solo per il piacere del volo, gli piaceva quella possibilità di muoversi liberamente, di andare là dove la curiosità lo spingeva. Ad esempio amava planare nel parco, dove trovava sempre qualche briciola che una amabile signora lanciava a lui e ad altri piccioni. Certo, doveva mangiare in fretta, c’erano sempre i gatti pronti a cercare l’assalto, ma ormai – nutriti anche loro abbondantemente – erano troppo grassi e lenti per riuscire ad essere realmente pericolosi. Non ce l’aveva con loro, anzi capiva che agivano per un istinto nato dal bisogno di sopravvivere, dalla necessità… e meno male che portavano loro il cibo, altrimenti quegli sciocchi avrebbero potuto morir di fame tanto goffi erano diventati! In fondo quasi si divertiva a sfidarli e sospettava che anche loro si divertissero alle sue gesta.
Una volta vide la signora piangere su una panchina lì vicino. Accanto a lei ce n’era un’altra che la stava ascoltando e confortando. Grab, senza rendersene conto, si era avvicinato a passetti piccoli piccoli. Si era affezionato a quella signora così buona e gli dispiaceva vederla così anche se non capiva perché stesse piangendo…
Lei si accorse del piccione, e un flebile sorriso le rischiarò il volto.
“Guarda… sembra che capisca…”
“Ma va’! Dai, non essere sciocca. Vorrà solo qualche altra briciola.” Aveva sentenziato l’altra.
Quella fu l’ultima volta che Grab vide la sua amica umana. Tornò lì incessantemente ogni mattina sperando di rivederla, anche quando ormai tutti gli altri piccioni avevano cambiato zona in cerca di altre fonti di cibo. A poco a poco la sensazione che qualcosa di brutto le fosse accaduto si fece spazio in lui, ma non voleva arrendersi. Aveva compreso che in fondo anche quelle creature così strane e a volte pericolose, erano deboli e vulnerabili come lui, gli altri piccioni e i gatti.
Che la loro apparente cattiveria nascesse proprio dalla sofferenza che anche essi provavano?

Poi, un pomeriggio di una calda estate, proprio mentre stava tornando in volo dal parco, triste per non aver ritrovato la sua amica nemmeno quel giorno, quel dolore lancinante e improvviso all’ala, la caduta rovinosa sul duro asfalto di un marciapiede e il ricovero d’emergenza sulla porta del negozio…

Continua…

53 pensieri su “Nascerà, e avrà la passione per il volo – Racconto (II / III)”

  3. Ho letto un po di te,dei  libri  che leggi ,dei racconti,sentendomi un'intrusa,qualcuno che guarda dalla porta socchiusa.Oggi lascio un segno della mia presenza, non  più furtiva,e ti ringrazio per le molte emozioni che mi hai regalato.
    Ciao.Lunasol

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  4. x Anne: grazie cara Anne Come sai mi reputo un disastro: idee forse buone per i racconti breve, ma solo quelle, il mio italiano scritto e' "cosi' – cosi' " (e non dire di no perche' non bisogna essere dei cultori di grammatica per capirlo ) e non ho costanza per racconti lunghi, ci ho provato ma mi "oerdo" dopo poche pagine

    x Violetta: dunque, oggi e' lunedi'… direi che giovedi' o venerdi' mettero' il finale Se sara' positivo o no… non posso ovviamente dirlo

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  5. x Lunasol: Grazie per aver deciso di intervenire, Lunasol! So che ci sono diverse persone che leggono soltanto, basta comparare il contatore delle visite con i commenti reali per rendersene conto, pero' a me piace la… condivisione bilaterale, ovvero scrivere ma anche leggere le opinioni altrui!
    Benvenuta quindi!

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  12. per il momento ti sto dietro … seguendo il racconto scritto con caratteri diversi….presente ritto passato in corsivo. Vedremo1

    Comunque la frase di quella mamma è reale, spesso, ignorantemente, si esprimono così. A Carrara il mio Catilina non è più tornato! A Giglio le tortorelle si chiederanno che fine ha nuovamente fatto quel nonno che sembra Geppetto il quale due volte il giorno portava riso e briciole di pane …(i bocconi più grossi se li prendevano i gabbiani!!!!

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  13. Grazie per questa continuazione … ci sono stati dei passaggi incredibili, tanto hai saputo rendere questo racconto a livello emotivo… e ora, con ansia, aspetto il prossimo pezzo … ussignur!!!! Che succederà? …

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  15. x Jouy: la scelta del piccione come protagonista non e' stata casuale infatti, e' una specie che, piu' di altre, e' guardata "male" da molti E' l'emblema della non-tolleranza

    x Raggio: grazie cara, gentile come al solito Ovviamente non posso anticiparti nulla!

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  16. x Donnaflora: ahah infatti! Era gia' senza nasino dopo poche ore quel peluche! Tra l'altro da te ho sbagliato anche la data: il suo compleanno e' il 4 Luglio, non il 7 naturalmente Ieri sono stato poco bene (e oggi non e' che vada troppo meglio) e "non c'ero del tutto"

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  18. Quando si inizia a leggere, piano piano si è presi dalla narrazione e coinvolti nella storia, mi piace questo racconto.

    Ho visto le foto dei gatti e Tom compreso, sono simpaticissime: merito dei soggetti naturalmente!!!!
    Un saluto   Fulvia

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  23. Adesso capisco l'importanza del piccione! Hai scritto in maniera semplice di una cosa molto vera e importante. Il pregiudizio e la paura che abbiamo di conoscere la verità. Spesso adottiamo giudizi negativi e di spregio verso persone o cose di cui non sappiamo pressochè niente, per nascondere la nostra completa ignoranza. Preferiamo dire sempre qualcosa in merito a tutto, piuttosto che tacere e non sappiamo quanto certe parole possono far male. Se guardassimo con gli occhi di bambini tutto quello che ci circonda, sarebbe tutto cosi' bello. Comunque preferisco chi si accosta al mondo con occhi ingenui,probabilmente soffrirà, ma avrà modo di godersi a pieno la bellezza, quando c'è. Saraà una banalità, ma chi ha paura di tutto, si perde il MOndo.

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  25. x RitornoVivere: grazie caro! E buona serata anche a te!

    x Egle: non so se sia sempre paura, molto fa l'arroganza; l'uomo che non sa vedere la caducita' di tutte le cose e' facilmente arrogante e supponente, questo non riesco a legarlo alle sue paure. Forse alla sua ignoranza, questo si'. Infatti anche te citi questo aspetto
    Comunque il piccione e' si una parabola, ma non solo verso gli uomini, anche verso gli animali; verso ogni essere senziente che viene ingiustamente discriminato. La vita e' un miracolo, in ogni sua forma, e va rispettata. Questo non vuol dire necessariamente non uccidere mai, anche se sarebbe auspicabile anche questo, ma non farlo se non in caso di reale necessita', e, anche in quel caso, rispettare la vittima. L'esempio piu' classico e' l'animale da macello (gia' questa definizione fa rabbrividire, non credi?) che, oltre ad essere destinato (e non da forze 'superiori', ma da un'altra specie animale quale l'uomo) a sicura morte in giovane eta', e' spesso costretto a vivere in condizioni abberranti e condotto a morte nel suo ultimo viaggio in condizioni altrettanto spesso disgustose, senza acqua ne cibo per giorni.
    Trovo che noi occidentali siamo spesso molto ipocriti: critichiamo chi nel sud-est asiatico uccide e mangia i cani, a volte perfino lasciando che muoiano lentamente perche' – a loro dire – la carne e' piu' saporita; certo, e' giusto cercare di fermarli – sia chiaro – ma in fondo… noi non facciamo lo stesso ad altre specie?

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  26. x Ivy: ueeee'! Addirittura! Grazie, poi detto da te e' un complimento doppio Io non vedo troppe attinenze col Gabbiano, fatto salvo per la ovvia 'umanizzazione' dell'animale (poverino! eheheh ). Comunque… si', dici 'finora'… mi dirai cosa ne pensi alla fine

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  29. Non importa se siano racconti lunghi o brevi, Wolf, però l'ispirazione ce l'hai e riesci a descrivere situazioni e stati d'animo in maniera magistrale. Credimi, mi sembrava di vederlo, Grab, mentre si rincattucciava nell'angolino insaccando la testa per proteggersi, e anche quando cade di schianto con l'ala colpita. Spero tanto che i padroni del negozio gli diano aiuto!

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  31. ll proseguo del racconto mantiene il suo fascino, meritatamente!
    complimenti, vai avanti così! 🙂
    mi coinvolge molto, perchè il racconto è immediato, muove emozioni, ci riporta alle dimensione di universi paralleli che esistono davvero….
    ed infine, qualche anno fa ho raccolto un piccione ferito e l'ho curato. Mi si è affezionato, ma poi la sua natura, una volta guarito, ha preso il sopravvento, e se ne è andato. E' ritornato dopo qualche mese con una compagna!… solo per pochi momenti, ed è ripartito. Ma è stato sufficiente per scambiarci uno sguardo d'intesa… 🙂
    ….te lo dico con sincerità, sei un grande.
    Claudio

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  32. x Happy: la tua empatia con Grab ti fa onore, cara!

    x Paolo: chi ha l'opportunità di conoscere a fondo un animale – e ha voglia di farlo – è sicuro del fatto che abbiano anche loro la sensibilità di cui parli
    Salutoni a te!

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  34. Caspita, sono costretta a leggere la parte precedente, vado ma commento dopo la prima questa è molto, ma molto, umana, nel senso che la cattiveria gratuita è sempre in agguato e non esisterebbe in natura se non fosse, giustamente come hai evidenziato tu, per una necessità di sopravvivenza.
    Bacioni1

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  35. Di solito l'arroganza e l'ignoranza vanno a braccetto!
    Sono stata per due anni vegetarian, perchè ho percorso il tuo stesso ragionamento riguardo gli animali, ma poi non ce l'ho fatta, per diverse ragioni.

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  36. x Tamango: si, esatto cara Perfino il famoso istinto dei gatti di giocare con le loro vittime ha comunque una funzione propedeutica alla caccia. Poi e' chiaro che "cattiveria" e', alla fine, solo una parola alla quale si puo' dare accezioni con sfumature diverse…
    Bacioni e buon Giovedi' anche a te!

    x Egle: "di solito", ma non sempre. Ci sono persone arroganti a cui sono stati dati i mezzi e le opportunita' per capire e conoscere, eppure non li hanno voluti cogliere. Non so se possa essere definita "ignoranza" quella che e' "per scelta": se io vengo fermato dalla stradale perche' non conosco il significato del segnale di "divieto di accesso", sono colpevole di… ignoranza procurata Diverso e' il caso di chi non ha la patente e magari abita in zone rurali dove di auto se ne vedono poche: lui "puo' " essere ignorante.
    Un arrogante puo' essere tale perche' non conosce la sua limitatezza, e dunque e' ignorante, ma puo' esserlo anche perche' – pur avendo chiara la percezione che potrebbe non sapere cose necessarie per essere obiettivo – sceglie di non informarsi e difendere tale scelta con arroganza, barricandosi dietro una forzata certezza di aver ragione. E' dunque, se vogliamo, una questione di comodita'.
    Io sono vegetariano da quando avevo all'incirca 18 anni (ora ne ho 45). All'inizio fu una scelta salutista; solo molto pu' tardi subentro' la coscienza animalista. Personalmente non tornerei indietro, ma continuo a non forzare questa scelta: ognuno dovrebbe informarsi e poi scegliere, forse provando. Oggi la maggior parte delle persone potrebbe vivere tranquillamente senza carne e pesce (piu' forzatamente senza alcun derivato dalle proteine di origine animale, come latte e uova) con tutti i prodotti vegetali ricchi di proteine che esistono. Ma… diverse persone, soprattutto donne, hanno provato e hanno dovuto rinunciare. Ritengo queste persone sensibili e intelligenti: nessuno chiede loro di immolarsi per la causa. Ci hanno provato, onestamente.
    Salutisticamente parlando, io non sono esente da disturbi, quindi certamente il vegetarianesimo non e' la panacea per tutti i mali. Pero' non ho la controprova di come starei mediamente se consumassi anche derivati animali…

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  37. Leggendo i commenti  dopo il tuo racconto mi viene da pensare come animali e uomini siamo molto simili per certi aspetti mentre per altri ci separiamo nettamente come per la rabbia e poi per quella presunzione che ci fà ritenere superiori fino al punto di decidere a nostro piacimento delle vite degli altri, animali compresi.   Ciao  Fulvia

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  38. Buongiorno carissimo Wolf, ho apprezzato come sempre, il tuo dolce passaggio nel mio blog…le tue parole hanno sempre quella saggezza che ti contraddistingue…( tu sei una di quelle rare persone che incontrerei  fisicamente per una lunga chiacchierata di fronte ad un caffè….certa che diventeresti un carissimo amico….), perdonami, ho letto pochissimo il tuo post in quanto vedo che è il seguito di un racconto che non ho letto precedentemente…
    Ti stimo tanto anzi tra i blogger miei amici sei davvero L'UNICO DEGNO di VERO AFFETTO, per il tuo comportamento appunto VERO….
    Grazie per come SEI….
    Un abbraccione…a presto
    Simona
    (PS VERY IMPORTANT…: Voglio dirtelo, ASPETTO UN BIMBOOOOOOOOOO……SONO AL SESTO MESE DI GRAVIDANZAAAAA )

    ops non mi sono loggata…..sono Simona22

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  39. x Fulvia: e' assolutamente cosi', cara Fulvia. L'uomo e' indubbiamente l'animale piu' cerebralmente evoluto sulla terra, ma resta comunque un animale, anche se cerca di non ammetterlo. Da questo punto di vista puo' essere che sia "superiore", ma "superiore" e' diverso che "essere la specie eletta". A mio modo di vedere l'uomo, proprio grazie alla sua conoscenza e consapevolezza, e' "colpevole" perche' ha, molto piu' degli altri animali, la scelta di come comportarsi. Dunque ha molta piu' responsabilita'.
    Di fatto invece cosa vediamo? Un cane che sembra preoccuparsi di un passerotto caduto (e io ho pochi dubbi che lo fosse veramente) mentre gli esseri umani tirano avanti indifferenti.

    x Simona: grazie davvero per le tue parole cara Simona, mi ha fatto piacere vedere che non avevi lasciato il blog E adesso… sono davvero felice di sapere del prossimo lieto evento!!!!!

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  40. Un doloroso e comune cammino unisce tutte le creature umane, inutile far finta di nulla: è un inevitabile destino da affrontare con tutta la lievità possibile ma anche con maggiore serietà e che, quindi,  dovrebbe fa sì che le anime si avvicinassero e si conprendessero maggiormente e, soprattutto, si rispettassero assai di più.
    Il mio abbraccio, caro Wolf: davvero un racconto ben scritto, tenero e pieno  della  sensibilità che ti contraddistingue.

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  42. x Flame: e' cosi'. Pensa che nel buddhismo, almeno quello tibetano, la compassione e' la piu' grande delle qualita', e' quella che davvero puo' aprire le porte all'illuminazione (credo di aver capito che c'e' un motivo… in un certo senso "tecnico" per questo). E la compassione passa – inevitabilmente – per la comprensione della sofferenza che ogni essere senziente (animali inclusi) prova.
    Grazie, e… a domani il finale!

    x leggerevolare: bene, vuoi dire che hai sensibilita' ed empatia per entrare nelle… piume di Grab e, dunque, di tutti gli "esseri senzienti"

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  44. Adoro imparare attraverso i tuoi post e le tue pillole di saggezza nei commenti, tanto di quella sensibilità particolare verso la comprensione, il rispetto  e l'accettazione dell'inevitibilità del dolore insito nella vita stessa che trovo nelle religioni orientali.
    Forse poco inclini all'autocommiserazione ma il cui tentativo di nobilitare l'essenza della vita è qualcosa con cui mi trovo  molto in consonanza.
    Certo esiste poi il discorso su quanto tale tentativo di elevare l'individuo poi si rispecchi nelle atroci disparità sociali che in quelle nazioni si vivono…  

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  45. Grazie per essere passato, è sempre un piacere ritrovarti tra i commenti a far visita al mio blog  !! Anche se ultimamente scrivo un pò più di rado, a volte il tempo sembra non bastare, ma soprattutto è sempre un piacere leggerti, riesci a dare sempre emozioni molto forti con i tuoi racconti, che siano noir o dedicati agli animali! Ti lascio un grande abbraccio e coccole ai mici di casa! 
    Ten

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  46. Piena di tenerezza e scorrevole questa storia, sei un abile scrittore Lupo
    Aggiungo che a me non sembra proprio che il tuo italiano sia così così(come hai scritto in un commento),quello appartiene ai molti scrittori che non sanno scrivere e che hanno il barbaro coraggio di farsi pubblicare i loro "libri"
    Buona serata, un bacione!

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  47. x Anne: eheheh vedo che non mollate, eh?

    x Flame: forse ti riferisci all'induismo, cara, al meccanismo delle caste in particolare. Nel buddismo e nei paesi filo-buddisti questo non accade. Per i buddisti la compassione è la strada verso l'illuminazione, come potrebbe esserci una simile disparità? Anche se, certo, in uno stato o in una qualunque organizzazione, possono nascondersi ingiustizie perpretate da singoli D'altronde abbiamo degli esempi – purtroppo – anche nella nostra religione

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  48. x Ten: grazie cara, era tanto che non ne scrivevo adesso, contento che che ti piacciano e che… sei ancora qui su Splinder

    x Demetra: ahahah grazie cara, ma… vedi una volta chiesi ad una insegnante di correggermi un mio racconto per rendermi conto di come andava il mio italiano… il risultato fu davvero poco incoraggiante La mia non è falsa modestia, so che mi manca una buona grammatica e la costanza per scrivere racconti lunghi
    Ma ripeto: va bene così, voglio che sia il senso ad essere colto, e se bastano poche "pagine" e un italiano imperfetto… bene così!
    Un bacione a te!

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