Rosabelle, credi… – Parte III: Houdini e lo Spiritismo

houdini familyCome anticipato dallo spirito guida Fletcher, immediatamente dopo la divulgazione pubblica da parte di Bess della genuinità del messaggio, violenti attacchi iniziarono ad arrivare dai detrattori dello spiritismo – soprattutto illusionisti e giornalisti – sia alla moglie di Houdini, accusata di aver tradito la buonanima del marito, sia al medium Ford, accusato di fraudolenza.

L’illusionista Dunninger, contemporaneo di Houdini, dichiarò che il codice era già stato pubblicato in precedenza.

Il giornalista Rea Jaure, in un articolo intitolato “I messaggi di Houdini: Una Grande Beffa!”, scrisse che Ford stesso gli aveva rivelato nel corso di un’intervista di aver ricevuto il codice da Bess prima delle sedute. Jaure si avvalse di due testimoni che confermarono sotto giuramento la sua versione. Tuttavia tre altri testimoni giurarono a favore di Ford, dichiarando che nel giorno indicato da Jaure, Ford si trovava altrove.

Questi sono solo alcuni degli attacchi che Bess e Ford subirono.

La stampa, gli scettici e la sua stessa famiglia, convinsero Bess – che a lungo aveva sostenuto che quanto avvenuto non era una frode – a ritirare il premio pattuito. Ma Ford dichiarò sempre di essere stato lui a rifiutare ogni premio in forma di denaro e che l’unico vantaggio acquisito era stata la notevole pubblicità ricevuta dopo i fatti, pubblicità per la quale ringraziò Houdini che – a suo dire – aveva forse voluto premiarlo in questo modo dall’aldilà.

Bess riprese a tenere le sue sedute medianiche ogni notte di Halloween, fino al 1936, quando, dopo un’ultima fallimentare seduta, spense la candela che ardeva accanto alla fotografia di Houdini fin dalla sua morte, accompagnando il gesto con le parole “Houdini non verrà. La mia ultima speranza è morta. Non credo che tornerà da me, né da qualcun altro… E’ finita. Buona notte, Harry!”.

Ancora oggi, in ogni notte di Halloween, la Society of American Magicians tiene una cerimonia in memoria di Houdini con tanto di seduta medianica per tentare di evocarne lo spirito.

 



Considerazioni finali.

Lo spiritismo è una corrente spirituale, o dottrina filosofica, nata ufficialmente nella metà del 1800 grazie ad Allan Kardec che la codificò nel libro “Il libro degli spiriti”. Oggi conta milioni di credenti in tutto il mondo, ma si può dire che il suo massimo fulgore fu raggiunto a cavallo del 1900 con il fenomeno dilagante dei medium.
Il movimento suscitò enorme interesse in quanto apportatore di speranze e prove (o presunte tali) della vita dopo la morte e in particolare per la possibilità di comunicare con i propri defunti, ma suscitò anche enormi resistenze, creando in pratica due blocchi separati tra credenti e detrattori (anche la Chiesa ha sempre condannato lo spiritismo).

Houdini era un “perfetto ricercatore”: una persona che avrebbe voluto credere ma che aveva bisogno di prove; la sua passione era alimentata dalla speranza ma controllata dallo scetticismo. Quando alla morte della madre nessuno fu in grado di dargli prova convincente della di lei sopravvivenza, Houdini si convinse della fraudolenza dello spiritismo e dei medium in particolare, dedicandosi con accanimento crescente alla scoperta dei trucchi con i quali venivano truffate – secondo lui – le persone che, spesso disperate, ad essi si rivolgevano. Va detto che non sempre riuscì a spiegare ogni presunto fenomeno paranormale ai quali assisté, il che comunque non significa di per sé che il fenomeno fosse reale, ma solo che lui non sapeva spiegarlo.
Tuttavia la mia sensazione è che Houdini lasciò sempre una porta aperta, poiché in lui continuò fino alla fine a convivere, assieme allo scetticismo, anche la speranza.

Il contesto storico non aiuta, poiché il caso riportato fu usato da spiritisti e detrattori nel tentativo di screditarsi a vicenda. Così si spiega la battaglia feroce, perfino a colpi di avvocato, sulla veridicità del presunto messaggio di Houdini dall’aldilà.
Perché la moglie di fatto ritrattò, riprendendo le sedute di Halloween e spegnendo la candela? Era complice, poi pentita, di Ford? Oppure, presa dallo sconforto per la sua scomparsa, aveva tentato genuinamente di credere per poi rendersi conto, anche grazie alle pressioni esterne, di aver sbagliato? O, ancora, fu così intimorita dagli attacchi che continuava a ricevere, da decidere di ritrattare e tenere per sé la propria convinzione?

Ognuno può farsi la propria opinione.

Ancora oggi famosi illusionisti aiutano le associazioni per il controllo delle affermazioni sul paranormale a smascherare falsi medium, anche se – a volte – le loro affermazioni suonano non sufficienti oppure forzate, al punto da risultare a loro volta poco credibili. Allo stesso modo in cui la luce artificiale non dimostra che la luce del sole non esiste, dimostrare che e’ possibile riprodurre un evento artificialmente non dimostra che tutti gli eventi simili sono necessariamente non genuini e non naturali.
Di fatto, non essendoci possibilità di prova scientifica, non è possibile dichiarare che gli spiriti esistono, ma – ovviamente – non è possibile altresì dimostrare nemmeno il contrario, ovvero fornire prova che NON esistono…

… e nel campo dell’indimostrabile, ognuno resta libero di credere alle convinzioni che via via si è costruito, oppure di continuare a vagare nel buio in cerca di appigli e verità.

Seduta medianica

 

0 pensieri su “Rosabelle, credi… – Parte III: Houdini e lo Spiritismo

  1. x Nuvola: scherzare mai, cara Nuvola! 😉 Anche senza tirare in ballo cose strane, una persona che sia anche semplicemente sensibile e fragile potrebbe spaventarsi per il solo ambiente che si crea 🙂
    Un bacione anche a te! :*

    x Giada: no, questo non lo credo. Perfino chi non crede nell’aldilà può, avendo comprensione della caducità intrinseca della vita, “farsene una ragione” in breve tempo. Certamente però è più difficile.

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  2. Caro Lupo, il fatto che tu cerchi, vuol dire che speri di trovare una prova, ed immagino vera.
    Non le tiepie fandonie di improbabili personaggi, che si spacciano e abbondano in ogni dove.
    Ti dirò che la cosa non mi dispiace. Vuol dire che l’aldilà ha un preciso significato, anche per coloro che non hanno una fede, come la mia.
    Non mi presento come un crociato, sono uomo e qualche volta attento più a Mammona che non al buon Dio.
    La fallacità, la tengo in tasca, facendo il possibile per lasciarla lì.
    però, attento, non sottovaluteri il numero di coloro che professano e che si misurano su quella parete.
    Ho trovato persone inaspettate e un gran numero di cordate. 🙂
    In ogni caso buona ricerca è un tua sacrosanto 🙂 diritto.

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  3. Oh! Non ti preoccupare CapeH: il mio nocciolo scettico da un lato è fastidioso perché mi impedisce di credere, ma dall’altro mi ha sempre tenuto ben lontano dal cadere preda di facili entusiasmi e… frodi 😉
    “Mammona”??? 😀 Da quanto tempo non sentivo questo termine! eheheh ;))))
    P.S.: in effetti come crociato non ti ci vedo 😉

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  4. Se c’è un argomento che mi inquieta e mi fa paura è proprio lo spiritismo.
    L’indimostrabile, per una pragmatica come me, è… inafferrabile e quindi mi spaventa.
    Sono terrena, che ci devo fare?
    Spiritismo e spiritualità sono argomenti che tratto in punta di piedi, di dita, di lingua….
    Buona giornata Lupo, si ricomincia!

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  5. x Angelo: Be’, ma Houdini non era un medium (anche se, come scritto nel primo dei post a lui dedicati, qualcuno era convinto che lo fosse… involontariamente), ne’ voleva esserlo.
    Estremamente interessante il video segnalato: ne ho ascoltato una parte ma purtroppo, essendo in ufficio, dovro’ rimandare a stasera tardi un ascolto adeguato. Tra l’altro conosco bene Roll, e’ stata una delle persone del passato recente che di piu’ mi ha incuriosito e interessato, e che… mi rese antipatico Piero Angela, che lo dipinse quasi come un fenomeno da baraccone nonostante avesse assistito in privato ad alcuni dei sui “esperimenti”. Cronache dicono che Roll si senti’ molto ferito da quello che senti’ essere un vero e proprio tradimento da parte di una persona che reputava amica.
    Tornero’ ad esprimermi sul video (o meglio sull’audio) non appena ascoltato con calma 🙂 ma ti ringrazio gia’ ora per questa bella segnalazione.

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  6. x Azalea: trovo una piccola contraddizione nelle tue parole, azalea 🙂 Una persona che sia pragmatica, ovvero razione, e che dunque si suppone respingere a priori questi fenomeni non ritenendoli veri… non dovrebbe averne paura, no? 🙂
    Si ha paura di cio’ che si teme essere vero ma incontrollabile…
    Buona giornata a te, anche se in ritardo a cause delle bizze di Splinder che in questi giorni sta esagerando con i disservizi…

    x ipocondriaca: grazie cara 🙂 Buona settimana e un bacione anche a te.

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  7. La risposta ai quesiti riguardanti l’esistenza degli spiriti passa attraverso una concezione precisa del mondo, che la filosofia può inferire da particolari evidenze, ma che finora non si fonda su una sufficiente conoscenza delle leggi fisiche. In assenza di certezze scientifiche, possiamo solo basarci su esperienze e convinzioni personali. La mia è che la nostra esistenza s’inquadra in un programma universale di creazione e conservazione della materia e della vita che si forma in particolari condizioni di aggregazione dell’energia che si manifesta come materia. In questo quadro, la conservazione della personalità individuale dopo la morte non sembra essere necessaria.

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  8. x artfiddler: figurati, il tuo blog, anche se nuovo, merita 😉
    A presto!

    x Yasmine: buonanotte a te, cara! 🙂

    x Diaktros: giusta la tua “prefazione” ed anche la considerazione, che ho riportato anche io, seppure con altre parole, che nel campo dell’indimostrabile ci si può basare solo sulle proprie convinzioni (sperando che siano davvero nostre e non indotte).
    Per quanto concerne la tua visione, credo che sia una di quelle che vanno per la maggiore nella New Age di oggi e nella quale personalmente non trovo alcuna consolazione :))))) Però… è una di quelle ritenute tra le più probabili anche da me, purtroppo 🙂
    L’unico dubbio è sul termine “vita”, che in realtà per me non si conserva, ma casomai vine distrutta e ricreata… ma mai uguale. E questo è incidentalmente il motivo della non-conservazione individuale.
    Ciò che è in realtà “immortale” è sicuramente l’energia.

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  9. x Lianne: eh, Lianne, ho capito… ho all’incirca 600 contatti, anche se parecchi non più attivi; capirai che non mi è facile essere presente ovunque, mi ci vorrebbero giornate di 240 ore 😉 Comunque faccio quel che posso.
    Ciao cara, e a presto!

    x Anna: grazie cara 🙂 Sogni d’oro e bacioni anche a te! :*

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  10. x Angelo: ok, ho ascoltato la registrazione indicatami da te. Certamente è un documento eccezionale e mi servirà ascoltarlo molte volte 😀 Certamente sono d’accordo con Rol quando ripete più volte “forse” perché in questo campo bisogna andare con i piedi di piombo. E il fatto che lo dica lui è davvero significativo e gli fa, una volta di più, grande onore.
    Mi ha fatto sorridere la sua osservazione – e soprattutto il suo tono – a proposito della scienza che vorrebbe replicare a piacimento una cosa che è invece prerogativa dell’intuito 😉
    Era davvero un grande, rimasi molto male quando seppi della sua morte…

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  11. Dici? Sì, forse… ma io, che sono tutta razionalità, che non credo in quel che non si può dimostrare, che cerco spiegazioni logiche e razionali a TUTTO… ecco… non riesco a non aver paura di fronte a questi fenomeni!
    Forse proprio perchè non li so spiegare razionalmente, forse la mia mente li rifiuta proprio per questo, ma mi spaventano, e non poco…
    Se ti dico che dormo con la luce accesa? E che al minimo rumore, alla minima ombra che oscilla sobbalzo e mi sento il cuore in gola?
    Mi sa che sono da psicanalisi… 😦
    Buona giornata e buon settembre (preparati a scendere a valle, che arriva la stagione fredda!)

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  12. x Julka: grazie cara 🙂

    x azalea: … e allora vuol dire che il dubbio lo hai eccome, anche se piu’ o meno consciamente lo respingi 🙂
    Vedi, se tu sai che dietro una porta c’e’ solo un’altra stanza, non avrai paura ad aprirla. Avrai paura di aprirla solo se in realta’ supponi solamente che ci sia esclusivamente un’altra stanza ma, essendo consapevole di non averne la certezza, temi di trovarci qualcosa che non conosci.
    E’ evidente, no? 🙂

    Amo ricordare un aneddoto risalente ad una decina di anni fa’… anzi, forse qualcosa di piu’…
    Stavo discutendo con un collega molto brillante ed intelligente. Il discorso ando’ a parare sulla morte e su fenomeni inspiegabili. Lui mi stoppo’ immediatamente dicendo “No, scusa, questi sono argomenti che mi spaventano e quindi non ne voglio parlare [e nemmeno affrontare n.d.r.]”.
    Questo mio collega riconobbe sinceramente che preferiva, per timore, non porsi nemmeno la domanda, ma non si nascose dietro un “non ci credo, punto”. Spesso chi si trincera dietro un “sono tutte fandonie!” non sono quelli che hanno cercato seriamente e tirato le loro conclusioni, sono quelli che hanno rifiutato e rifiutano di porsi domande per paura di trovare qualcosa che faccia crollare il loro castello di convinzioni, che tolga loro il terreno sotto i piedi eliminando in un colpo solo il loro “solido mondo”… oppure che semplicemente non ci hanno mai pensato.
    Sono certo che una persona che si sia interrogata sinceramente e profondamente su questi temi, non risponderebbe mai ridicolizzando (ovviamente non parlo di te, eh! Sto allargando il discorso) chi crede in essi o – peggio – chi cerca di capirli, e non perche’ creda a sua volta che siano veri, bensi’ perche’ sa – a qualunque conclusione sia giunto – che la faccenda e’ seria e il dubbio piu’ che lecito.
    Io piu’ a valle di cosi’… entro in acqua! 😀

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  13. Ti rispondo al commento #77 (che “coincidenza” e poi non leggo qui da te i numerosi commenti):

    La profondità non si ferma entrando in acqua ma proseguendo nelle profondità del Mare che nelle scritture rappresenta il male.

    Invece ti dico che quando si arriva a copire il senso di questo arco di vita incarnata, allora si comprende chi sorrideva mentre moriva, nonostante lasciasse figli in tenera età.

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  14. Non ho dubbi che se sia cosi’ (ovviamente ammesso che sia vero). Chi e’ convinto dell’esistenza dopo la morte, che questa vita sia solo un passaggio, perche’ dovrebbe temere la morte sua e quella dei suoi figli?

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  15. Potrebbe essere sensazione di forte speranza o dare una rassicurazione ai propri figli!
    Perciò è qualcosa di molto più profondo! Posso solo dirti che è paragonabile a una lotta con un Dio fino a farlo scomodare.
    Difficile? No!
    Basta superare il Dio del momento!
    Io so far risorgere il Padre … in me, e ora comprendo quel sogno dove mi ha detto: “VIENI!! e andando ho visto … questo momento.
    Forse è da impazzire ma io non mi meraviglio di più nulla. E’ così frequentemente quotidiano.

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  16. Ciao caro “vecchio ” amico virtuale sono passata solo per un saluto! Ho passato una bellissima e intensa estate densa di fatti (anzi “un” fatto) privati che mi piacerebbe raccontarti, spero non mancherà occasione nel frattempo ti lascio un abbraccio, Lidia

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  17. Sarà allora l apura di sapere che mi blocca? Mah…, può darsi…
    Le mie paure risalgono a quando, bambina, sentivo zie e nonne raccontare storie paurose per farci stare buoni: sembrano sciocchezze, ma le paure che ti inculcano da bambini te le porti dietro tutta la vita. Ecco perchè io non ho mai minacciato mia figlia con uomini neri e morti usciti dalle tombe, mani scheletriche trovate alla mattina sul comodino o luci che ti seguono per strada… sono traumi dai quali non guarisci. E risalgono all’infanzia, mentre oggi, da grande… pardon, da adulta (con 154 cm non posso dire “grande”, assolutamente no!), cerco di essere razionale. Mi frega l’inconscio, o sub-conscio, che essendo appunto inconscio non puoi controllare, ma perchè riemerge dalle profondità in cui cerco di relegarlo quando sono… cosciente.
    (ma quando sono veramente “cosciente”?)
    Grazie comunque per il tempo che mi dedichi per chiarirmi le idee, sappi che lo apprezzo molto.
    Buona notte, Lupo della valle… no, in acqua no, non è il caso!! 😀

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  18. x Angelo: bé, si sente dall’entusiasmo che ci metti, quanto importante sia per te! 😉

    x Lidia: spero e credo che il fatto sia positivo, vero? 😉 Quando riesci, fammi un bel riassunto! ;D
    Sempre bello ritrovarti qua 🙂

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  19. x Anna: grazie cara, buonanotte e dolci sogni anche a te! 🙂

    x azalea: è possibile. Certamente l’idea di trovarsi uno spirito davanti… spaventa i più! 😀 Ma perché? Dovrebbe essere una cosa bella in fondo, no? Il fatto è che non sappiamo cosa sarà, temiamo potrebbe essere “maligno” (questa ammonizione è in fondo quella con cui la chiesa tenta di dissuadere gli “aspiranti spiritisti”). Di più… temiamo già ciò che semplicemente non abbiamo mai visto, che non fa parte del nostro abitudinario tran-tran…
    Quanto pesano i condizionamenti? mmm… io penso tanto…
    Buonanotte anche a te 🙂

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  20. Io credo un po’ a tutto, compresi i miracoli e gli asini che volano . E’ una cosa che ho codificato quando mi sono messa a leggere vite di santi per ragioni di studio: era gente che di mestiere aveva scelto di viaggiare in regioni sconosciute ai comuni mortali, e spesso aveva vissuto esperienze particolari.
    Di conseguenza non nego che lo spiritismo possa esistere e magari funzionare, ma anche avendone l’occasione non credo mi ci avvicinerei mai nemmeno con la tradizionale pertica lunga dieci metri perché son convinta che può essere pericoloso.
    Cerco di spiegarmi: magari io vorrei mettermi in contatto con la buonanima dello zio Evaristo. Però.
    Se lo zio Evaristo si è dissolto nel nulla e dopo la morte non c’è niente, io e il medium perdiamo semplicemente tempo – che non è poi un gran danno. MA se c’è (e io credo che ci sia, in qualche forma) una vita dopo la morte, lo zio Evaristo la sta vivendo e se davvero lo raggiungo rischio di interferire o di disturbarlo. Soprattutto, rischio di mettermi in comunicazione con forze che con lo zio Evaristo non hanno nulla a che vedere, e che magari sono pericolose per me.
    Magari posso pregare per lui (se sono credente) o mandargli dei pensieri amichevoli, cose di questo genere. Non rischio di fare danni e l’ho ricordato.
    Ecco, credo che, anche se i morti possono mancarci, difficilmente noi possiamo mancare a loro, perché sono passati in un altro ordine di idee. Magari possiamo ritrovarci dopo, quando anche noi siamo morti.
    Nei primissimi tempi dopo la morte magari è diverso. Forse Houdini si mise davvero in contatto con la moglie per mandarle il messaggio, poi si staccò e passò ad altro.
    Nella Commedia di Dante questi passaggi sono spiegati molto bene, probabilmente la mia visione dell’aldilà viene da lui – cioè dopo la morte c’è un passaggio evolutivo molto forte.

    Ah, e mi piacciono molto quelle teorie, o credenze o come si vogliono chiamare, sui giorni canonici in cui i morti tornano in contatto con i vivi perché si riaprono le porte per qualche giorno.

    Grazie del racconto ^__^

    Murasaki

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  21. Bé, ma l’intenzione dello Spiritismo non è quella di “disturbare” gli spiriti dei defunti! 😀 Se non vogliono (e tanto meno se non possono), non rispondono.
    La tua posizione suona un po’ come: se credo, non ne ho bisogno; se non credo, perché farlo?
    La risposta è semplice: per tutto quanto sta nel mezzo, ovvero l’incertezza di sapere o meno cosa ci aspetta. E credo che in fondo i dubbiosi siano molti di più dei… sicuri, da qualunque delle due parti (scettici o credenti) essi siano.

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  22. E’ un argomento molto delicato.
    Ma sono certa che in Houdini,grandissimo,ci fosse la speranza di fondo.
    Certo il tutto è avvolto nel mistero.
    Io credo xò che in mezzo a tante cialtronate possa esserci un fondo di verità.
    Non approvo lo spiritismo decantato e fatto spettacolo…la ricerca scientifica dall’altro canto nn sarà mai obbiettiva..sono prevenuti.
    Il vero aldilà è un regno segreto,x pochi eletti e per tutti noi dopo la morte;)
    Baci,Ethel^^

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  23. Bel commento cara! Brava! 😉 In effetti concordo su tutto… o quasi! 😀
    Oggi sono andato ad ascoltarmi le parole (segnalatemi da Angeloanonimo) di Gustavo Rol, grande medium italiano scomparso di recente. Lui asseriva che in realtà un certo grado di medianità è in ognuno di noi… evidentemente o non lo sappiamo usare, o non ci crediamo – e dunque non lo usiamo, oppure nemmeno sappiamo di averlo…
    Chissà! 😉
    Baci a te! :*

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  24. finalmente sono riuscita a leggere il finale… e l’unica cosa che mi vien da scrivere ( usando tue parole) è:una persona che avrebbe voluto credere ma che aveva bisogno di prove; la sua passione era alimentata dalla speranza ma controllata dallo scetticismo…
    Credo che la maggior parte sia in questa situazione… un saluto sincero a te…

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  25. Ciao Wolf ,grazie per essere passato dal mio blog …canino…ed ora….lupesco….
    Che dirti interessantissimo l’argomento che proponi,strano ma vero,sia nel lato materno della mia famiglia sia in quello paterno il vizio di….far ballare i tavolini…l’avevano proprio tutti!!
    Io mi sono fatta i miei percorsi,anche perchè ,come ti sarà facile immaginare,i testi di esoterismo abbondavano…ma forse sono giunta a conclusioni diverse dalle loro.
    Mi spiego:i miei non si sono mai liberati dal giogo del “dio personale” per cui hanno sempre tentato di coniugare cose non sempre coniugabili io dalla “necessità” del dio personale mi sono liberata a 16 anni (uffa davvero moooooooooooooolto tempo fa!!!) ,Sono arrivata al punto che non credo in una sopravvivenza dopo la morte…semplicemente perchè penso la morte e la vita in un modo totalmente diverso diciamo che le concepisco come un inganno percettivo.Tutto qui!
    Ora come ti ho detto,le sedute a casa mia ,spesso dettero anche risposte sul futuro che poi si sono puntualmente verificate (fra cui la mia nascita del tutto inattesa per vari motivi…) erano i “morti ” a parlare? già…ma cosa significa essere “morti? e cosa significa essere “vivi?
    e che cos’è REALMENTE il tempo ?
    Sicura di averti annoiato…………
    Bau

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  26. x orchismoria: Non scherzare, non mi hai annoiato per nulla, anzi!
    Quindi tu dici che la morte non esiste perché non c’è una vera discontinuità tra la “vita di adesso” e “quella di dopo”, è così? E’ molto interessante in realtà.
    Parli di testi esoterici… vediamo se indovino… “Noi” saremmo solo la “materia pesante” precipitata in un corpo, in materia, eppure presente anche in “modi più fini” e “immortali”.
    Qualcosa di simile? 🙂

    x Angelo: la condivisione avviene a vari livelli. Se mi aspettassi di condividere solo con persone a me affini (diciamo così…), mi perderei certamente apporti importanti…

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