Un po’ di Wolf… Kit: incontro con la morte.

Forse un mattino andando in un’aria di vetro,
arida, rivolgendomi vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come su uno schermo, s’accamperanno di gitto
alberi case colli per l’inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me ne andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

Eugenio Montale, Ossi di Seppia

Il gatto e la lunaKit era un bel gattone, un tigrato europeo classico. Aveva una carinissima coda che finiva a “cavaturaccioli” per un difetto probabilmente congenito. Nacque in una cucciolata nel bar vicino a dove mia madre aveva il suo negozietto di parrucchiera, in un piccolo quartiere di Genova, dove, come tutti i piccoli quartieri, tutti conoscono tutti. Purtroppo non ho sue foto qua con me, quelle che vedete, sono foto “da internet” (tranne le ultime).

Kit visse 11 anni, accompagnandomi lungo la mia adolescenza. Non era il “mio” gatto, ma ero quello che… preferiva 🙂 Aveva con me un rapporto diverso che con gli altri componenti della famiglia.

Pensate che una notte, sarà stata prima mattinata, mi svegliai in preda all’angoscia… Avevo sognato di essere in bilico sul davanzale della mia camera, con la finestra chiusa alle mie spalle! 😐 Mi alzai, di solito Kit mi correva incontro, ma quella mattina non lo fece. Lo cercammo ovunque, ma, semplicemente, sembrava sparito… Andai a cercarlo anche sul terrazzo e, infine, lo vidi: si era spinto sul bordo del tetto che dava in parte sul terrazzo, ben al di là del terrazzo stesso, su quattro piani di vuoto… Aveva paura e non riusciva a rientrare… Credo sia difficile non pensare ad un caso di telepatia tra animale domestico e padrone 😮

A 10 anni si ammalò di tumore alla zampa posteriore destra. Io e i miei fratelli lo facemmo operare con i nostri pochi risparmi e contro il parere di nostro padre, che avrebbe voluto farlo sopprimere. Il veterinario spiegò che un gatto “casalingo” poteva vivere bene anche con sole tre zampe, mentre all’aperto gli altri gatti lo avrebbero massacrato (questa è la legge spietata e crudele della Natura). Così fece Kit, vivendo con tre zampe per un anno. Presto ci abituammo, era perfino simpatico il suo nuovo modo di zampettare per casa  😛

gatto neroNon ricordo se io all’epoca vivevo per conto mio – non andavo proprio d’accordo con mio padre e, soprattutto, le sue idee vecchio stampo – o se me ne andai proprio in quel periodo… Ad ogni modo, un anno dopo Kit ebbe probabilmente una ricaduta della malattia: nel giro di poche settimane invecchiò di colpo: era diventato magrissimo e non riusciva nemmeno più a masticare. Gli facevamo pezzettini di cibo piccoli piccoli e lo imboccavamo, sperando inutilmente che riprendesse le forze. Faceva una pena tremenda vederlo così, quasi immobile, con quegli occhietti sempre lucidi che sembravano piangere.

Un giorno andai a casa dai miei e… non c’era più: uno dei miei fratelli l’aveva portato dal veterinario, per l’ultimo viaggio 😦

Sentii di averlo tradito. E’ vero, a rigore non era il “mio” gatto, ma… nel momento della sua sofferenza, della sua malattia, del suo ultimo viaggio, io non c’ero… e non sono mai riuscito a dimenticarlo e perdonarmi veramente. E sono passati 15 e più anni!

Ognuno di noi, nel corso della sua vita, perde presto o tardi l’innocenza o, se preferite, l’ignoranza. Improvvisamente tutto il peso del peccato originale, del maledetto frutto dell’albero della conoscenza, si fa strada nella coscienza, e ciò che prima era solo teoria, viene compreso in tutta la sua terribile e devastante ineluttabilità. E ci accompagna, solo sommerso dalle difficoltà della vita quotidiana, o nascosto dai periodi delle gioie e degli amori, per tutta la vita. Lo neghiamo, lo affoghiamo, giriamo ad esso le spalle, ma lui è lì, come un’ombra dietro o dentro di noi; un’ombra che non vediamo, ma sappiamo esserci. Da quel giorno tutto è diverso, tutto non sorprende più. Quando non diventa, addirittura, terribile attesa.

Come spesso succede non volevo più sentirne parlare di animali. Iniziarono a farmi pena perfino i pesci dell’acquario di una mia amica, quando vedevo che “non ce la facevano più” o che, semplicemente… erano scomparsi da un giorno all’altro. Per non parlare dello sguardo atterrito dei vecchi piccioni, rintanati nei portoni, ormai impossibilitati a prendere il volo…

SissiMa poi, alla morte di mio padre, decisi di prendere un animaletto che tenesse compagnia a mia madre, e così… arrivo’ Sissi (foto a lato, aveva pochi mesi), che svolse egregiamente e diligentemente il compito assegnatole negli ultimi anni di lei. Era diventata il suo “animaletto adorato” 🙂 … Che ricordi…

Ora Sissi è qua, vicina a me, sul divano. Sta facendo la nanna :-)… mmm… a guardarla bene sembra davvero una “cornamusa con le zampe” 😮 come – con poco rispetto – la chiama una mia amica 😛

Dovro’ davvero metterla a dieta, prima o poi…

 

Sissi oggiSissi oggi  😉

 

gatto2
P.S.: Voglio chiudere questo lungo post con un’ultima foto, spero ben augurante: è un gattino di 3 mesi, ancora senza nome (al momento si chiama “gatto2” :-D); se tutto va bene (c’è qualche problema logistico), al termine delle visite mediche verrà a tenere compagnia a Sissi che è sempre sola tutto il giorno e che a breve dovrà tornare a sopportare le mie assenze per i viaggi di lavoro all’estero… non mi va che sia sempre sola! Speriamo vadano d’accordo!!! 😉

 

125 pensieri su “Un po’ di Wolf… Kit: incontro con la morte.

  1. Ciao Wolfy, credo di capire il tuo sentimento e senso di colpa per il tuo Kit…purtroppo anch’io ho avuto un’esperienza simile con il mio gatto.
    E anch’io mi sento in colpa ancora adesso…quando mi sono dovuta trasferire e lasciare la casa (causa matrimonioi), nel giro di pochi mesi, la mia gatta siamese Luna é crollata totalmente,sembrava avesse rinunciato a vivere….aveva già 16 anni, ma stava ancora abbastanza bene….a volte penso che le abbia spezzato il cuore, andandomene…ma?…tra l’altro era gelosissima. Se ti va di conoscerla ho postato il suo ritratto su ceramica e una poesia in suo omaggio. Comunque il tuo post é proprio bello, certo che Sissy é lievitata bene, dovresti sì metterla un pò a dieta. Un caro saluto e un sereno fine settimana. A presto Gio

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  2. x AnnA: eheheh vero?? Non mancherò di dargliela per conto tuo! 🙂

    x Gio: al momento non è stato possibile metterla a dieta dimagrante perché aveva una disturbo intestinale e i prodotti per questi disturbi non sono ipocalorici, anzi… Ma appena potò lo farò 😉 E poi arriverà il secondo gatto! Spero le farà fare un po’ di movimento 😉
    Capisco il tuo dramma… in fondo potrebbe essere successo lo stesso anche a Kit: io ho attribuito la sua “caduta” al riapparire del male, ma chissà… altro potrebbe aver contribuito.
    Ieri, girando per blog, mi è capitato il video di Colazione da Tiffany dove lei abbandona Gatto per strada… che patema!! 😦 Non avevo mai visto quel film, meno male che poi l’ha ritrovato! 😀 Anche se era solo un film…
    Un caro saluto e un buon fine settimana anche a te!

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  3. x sensualsoul: ringrazia Sissi!! E’ un’idea sua! 😀

    x Sofia: grazie cara… ricambio con una strizzatina d’occhio!! ;)))))

    x Attimi: bé… allora posso capire quella sua espressione esterrefatta!! ahahahahah
    Scherzo! 😉

    x yasmine: grazie, anche te! 🙂

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  4. x Gio: no, al momento i nomi in lizza sono i seguenti:
    – Mirmo;
    – Julius (era l’amante di Sissi ;D);
    – Freud ( ;D );
    – Gurdj.

    Dipenderà molto dall’impressione che mi darà quando lo vedrò 🙂
    Oh… magari un nome ce l’ha già, nel qual caso non glielo cambio. Anche Sissi non lo scelsi io: l’aveva già 🙂

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  5. x anneheche: ma perché povere bestiulin??? Non le apprezzate anche voi? 🙂
    E poi la morte è morte: quella che ti porta via un essere a te caro per la prima volta, è come il primo amore: non si scorda – purtroppo – mai.
    P.S.: io però il primo amore non lo ricordo! ahahah

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  6. Io voto per Mirmo… però ricordati che prima di battezzare bisogna “cogliere” qualche peculiarità!

    Beh, forse il primo amore non lo ricordi perché è passato troppo tempo ormai… quanti anni hai???
    ahahah
    Così impari: che è stà strizzatina d’occhio!!! A me!!!

    Sono sloggata (che termine!)… c’è bisogno che mi firmi?

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  7. Bel post sull’amore per gli animali. Purtroppo non hanno una vita lunga come la nostra e inevitabilmente quando se ne vanno, lasciano un vuoto incolmabile. Ma ci lasciano il ricordo dell’amore che ci hanno donato. Grazie della tua visita.
    Buon fine settimana.
    Emme

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  8. Caro Wolf, ho letto la tua risposta numero 2 che hai dato a rigirandola….sai a me capita esattamente proprio come a te!!! Sai quante volte passo davanti alla foto di mia mamma che ho in sala….e faccio finta di non vederla….e tu non sai quanto mi manca e quanto l’ho amata!!! Ma faccio finta di non vederla….ma guai se dovessi per esempio perdere quella foto…mi capisci? Anch’io come te ho paura dei ricordi…e quindi li lascio….perchè fanno parte del passato…belli o brutti che siano…è passato e non esistono più! Sto imparando a vivere intensamente il presente, l’istante sia nel bene che nel male, sto cercando di viverlo al meglio!!!
    Ti capisco e in questo ci somigliamo parecchio!
    Ciaoo e buon fine settimana….se vieni a trovarmi ascolta quel bimbo che canta! Davvero ha una voce angelica …prova a sentirlo! Ciao!!!

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  9. x Sofia (spero di non sbagliare, senno’ sai che figura?? 😀 ): … chissà… o forse perché ne ho avute troppe per ricordare la prima! ahahah tié! ;D
    p.s.: meglio “sloggata” che “slogata” 😉

    x anneheche: Perché non mi sento speciale per il fatto di amare gli animali, ma, se è così, allora spero che speciali lo siamo tutti. O almeno la grande maggioranza 🙂

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  10. x Emme: bé ci sono animali che in fatto di lunghezza di vita ci battono, se ricordo bene… l’elefante ad esempio… come dici? ah già, non è esattamente un animale domestico! ahahah 🙂
    E’ vero… per molti, me compreso, questo è la maggiore consapevolezza che alimenta il dubbio del prendere un animaletto con sé.
    Buon fine settimana a te! 🙂

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  11. x Ronto: certi ricordi un giorno possono essere reintegrati nella memoria, non fanno più male. Per altri forse non saremo mai pronti, chissà… ma in ogni caso credo che “di là”, se sono in grado di vedere, capiscano 😉

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  12. Dici a me? Non ho capito la tua risposta… la prima? Slogata…

    Ahah… ma sì ero io! Mi sorge il dubbio che tu non possa ricordare la prima perché… non c’è mai stata!!! 🙂
    Come sono perfidella stasera!

    E comunque non tutti hanno molta sensibilità verso gli animali, almeno non la stessa che dimostri tu. Potrei raccontarti di persone deliziose che però dinanzi alle sofferenze animali sono state capaci di esclamare: ma è un gatto!!! (inutile dirti che deliziose per me non lo sono state più).

    Bacio.

    Buona notte!

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  13. x anneheche: bé…grazie 🙂

    x Sofia: è vero, purtroppo anche io vedo spesso persone che ti guardano esattamente con l’espressione da “ma è solo un gatto!”. Anche ieri dal macellaio (che non sa nemmeno che, essendo io vegetariano, se prende un po’ di miei soldi lo deve solo ad un gatto ;)), una signora che comprava la carne per il suo cane si è sentita apostrofare con il solito “eh, signora! Non lo dica in giro, che con la gente che muore di fame…”. Sì, peccato che il mangime apposito costi più della carne 😉

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  14. Racconto emozionante e tristissimo. Mi ricorda la morte delle persone a me care. Avevo 5 anni persi entrambi i genitori,forse non avevo provato dolore,perchè essendo cresciuta in orfanotrofio in realtà non li conoscevo. Venni adottata e persi la mia mamma adottiva per un infarto,fu riportata a casa iavvolta in una coperta, il doloro fu tremendo,non accettai che fosse morta, cambiai il carattere,divenni dura anche con me stessa. Ho superato dopo anni il dolore leggendo dei llibri della vita oltre la vita e la fede,le ferite di questi dolori non si rimarginano, E’ tutto, Ti abbraccio

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  15. x Ronto: mi stupisce il tuo “se”… ero convinto che tu dubbi non ne nutrissi! 😉

    x Paola: ho come l’impressione che non fosse questa l’immagine che intendevi lasciarmi… sbaglio? 🙂

    x yasmine: oh… che carino il cagnetto… ma secondo me è un fotomontaggio… insomma, le rose hanno le spine, poro can!! 😀

    x AnnA: 😉 Un abbraccione anche a te! 🙂

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  16. x Giada: Ho scritto anche a proposito dei miei genitori, se ti interessa, nella colonna di sinistra trovi i link: si intitolano “Un po’ di Wolf…”.
    Hai avuto un’infanzia e una età giovane molto difficile; quelle come le tue, quelle che non si rimarginano, vengono chiamate “ferite sacre”. Per fortuna… anzi, grazie a noi stessi, con l’aiuto del tempo, riusciamo a volte ad “andare oltre”, a convivere con quelle ferite, ritrovando una certa serenità 🙂

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  17. Bel post, molto condivisibile. Quando mio padre arrivò alla fine (dai polmoni,metastasi alle ossa) vivevo in un incubo senza fine. Scegliemmo di tenerlo in casa, di assisterlo noi di famiglia, non c’era nulla da fare e chiedemo solo la terapia anti dolore. Fu dura. Aveva solo 63 anni ma son serena nel sapere che morì nel suo letto, tenendoci per mano, pure se in coma.
    Fai molto bne a prendere un altro gatto, vedrai che Sissi si abituerà. Io neho tre, gli inserimenti non sono facili ma danno soddisfazione. In bocca al lupo.

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  18. Commento 2:
    la verità? E chi lo sà se rispetto a ciò sarà possibile pervenire ad una verità. La verità serve se la sua non scoperta porta malessere, se, non pervendendo alla consapevolezza di qualcosa si vive male tutto il resto….
    Io, ad esempio, rispetto alla possibile morte di uno dei miei genitori non credo che soffriroò tanto, nè prima e nè dopo e questo lo sò e lo sento, entrambe le percezioni e ne conosco anche le motivazioni.
    Aver accettato la mia realtà mi ha aiutata ad essere piu’ serena e potenzialmente piu’ felice, ma, come al solito e ci tengo a sottolinearlo, parlo solo di me senza fare riferimenti non chiari a nessuno….
    Un abbraccio.

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  19. x elenamaria: sì, posso immaginare. A mia madre si erano rotti prima un omero e poi un femore, probabilmente avrebbe fatto lo stesso percorso. La scintigrafia aveva rivelato focolai ovunque, perfino nel cranio.
    Deve essere stata molto dura.

    Riguardo al gatto, il mio timore è che possa risultare positivo ai test anti FELV e FIV, darlo indietro dopo averlo tenuto due giorni mi spiacerebbe molto, ma dovrei farlo per Sissi.
    Grazie 🙂

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  20. x rigirandola: Io penso lo stesso di me; credo che il sapere che non ci fossero speranze, vedere che comunque la loro era diventato un trascinarsi penosamente, mi hanno aiutato ad accettare meglio la loro morte. Ma non posso essere sicuro che sia così, un domani i ricordi potrebbero dolorosamente ricordarmi che ho solo rimosso.
    Abbraccio ricambiato 🙂

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  21. Ciao! Arrivo quì grazie ad Anneheche…
    Inutile dirti che il tuo post mi ha commossa fino alle lacrime…gli animali hanno una forza pazzesca anche con un handicap, bisognerebbe prendere esempio da loro…mi dispiace per il modo in cui è volata via, come mi dispiace per tuo padre…
    La tua Sissi è bellissima e fari bene a prendere una compagnia per lei! Io ho fatto lo stesso per il mio Artù,lo vedevo troppo solo e annoiato…

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  22. x Gabry: gatto2 è arrivato, il suo nome è Julius. Purtroppo ha la febbre molto alta, temo che non ce la faccia. Vedi cosa succede a farsi coinvolgere troppo? Avrei potuto avere un micetto sicuro, proveniente dalla mia stessa città, che avrei preso solo dopo aver avuto i risultato di tutti i test del caso. Invece mi sono fatto commuovere da un MMS e dalle parole della proprietaria, che mi avevano dato per “persona affidabile”… ed ora rischio di veder morire lui e di veder contagiata anche Sissi! I due mici sono divisi almeno da una rete (quando esco chiudo la porta che separa le stanze), ma io non posso non fare avanti e indietro tra le due camere, potrei portare a Sissi qualcosa di molto dannoso.
    Sono molto triste e arrabbiato stasera.

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  23. x ceinwyn: grazie cara, benvenuta! 🙂
    Sul secondo gatto purtroppo sto avendo dei problemi seri, leggi il mio commento subito precedente a questo…
    C’è molta superficialità riguardo alle persone… figurati riguardo agli animali!
    Bel nome per un gatto, Artù! 🙂

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  24. mi dispiace tantissimo e ti capisco xke anche io ho un gatto che amo molto e ormai è come un componente della famiglia…da cosa è dovuta la febbre? insomma come è iniziato? l’hai portato dal veterinario? cosa ti hanno detto?

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  25. Non si sa niente Gabry, se si sapesse, le giuste azioni sarebbero già state compiute. Il veterinario adesso mi suggerisce di restituirlo, pensando prima di tutto alla salute di Sissi. Povera bestia… lo vedo molto male piccolino! Non ho chiuso occhio tutta la notte 😦

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  26. Caro Wolf, no, io non ho mai avuto pretese di non avere dubbi, io credo e non credo…..solo nella mia anima credo profondamente in Dio!!!
    Ciaooooooooo lupo de lupis…non farci caso è che sono contenta e ho tanta voglia di ridere e scherzareeeeeeeee!!!

    …..mi sa che ci somigli un pochino…no?

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  27. Sei davvero meraviglioso. Sapere che esistono persone come te rende la vita meno amara. Grazie per questo post da una che ama tutte le creature viventi allo stesso modo, grazie per queste tue testimonianze che fanno capire , anche a chi non lo sa, cos’è la sensibilità vera. Un bacio *danj

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  28. p.s. mi spiace tanto per gatto 2, spero che ce l’abbia fatta… E se anche non fosse così, tu hai fatto tutto quel che potevi, sapessi quanti trovatelli ho sistemato, non sempre ci riesce di fare tutto, non scoraggiarti e rimane come sei che sei bellissimo! *danj

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  29. Che bel post, mi ha fatto inumidire gli occhi!
    Sapessi quanti animali ai quali ho voluto un sacco di bene ho dovuto far sopprimere e per me era una vera tragedia. Ogni volta dicevo a tutti che non volevo più animali. Ora, come tu sai, ho un cane ed un gatto e quando non stanno bene mi viene un’ansia terribile, non mi preoccupo nemmeno per me così tanto!
    Ciao, un abbraccio 🙂

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  30. x Gabry: non lo so, il flaconcino di sangue per i test sono partiti, a giorni avrò il responso. Poi deciderò.
    Grazie stella! 🙂

    x danj: come “che hai sistemato”? Sei una gattara, forse? 🙂
    Oggi è stato fatto il prelievo, domani sarà spedito in centro specializzato dove verrà testato (analizzano addirittura il DNA!). A giorni, forse tra una settimana, avrò il responso. Certo che tenerlo in bagno mi fa molta tenerezza… dovresti vedere com’è contento quando entro :))))))) Non sono sicuro che avrò il cuore di restituirlo perfino fosse positivo, forse potrei vaccinare Sissi e tenerlo… Però devo chiedere al veterinario, perché pare che il vaccino non “copra” completamente e che nel punto dove viene fatta l’iniezione possa svilupparsi un sarcoma (un tumore). Nel caso mi farò consigliare.
    Grazie davvero per i tuoi complimenti e per il tuo interessamento a Julius (Gatto2 ;)).
    Un bacio a te!

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  31. x Dupont: sorrido 🙂 Sì, lo so… è che li vediamo indifesi, fragili, innocenti… Stasera pensando a Julius, il micetto che mi è arrivato con la febbre alta e che non accenna a scendere (il veterinario teme sia FELV), all’ipotesi di doverlo dare indietro, con il rischio che finisca in un gattile, continuavo a dirmi “ma che colpa ne ha lui?” :-/
    Rendo l’abbraccio… 🙂

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