Ciao, sono Sissi!

sissi 2Ciao, questa sono io, Sissi, o meglio… ero io 4 chili fa circa, ora ne peso 12 ma non parlatemi di diete: le ho provate tutte, ma non ho perso un solo etto! Gli altri mangiano cose prelibate, io sono l’unica a mangiare sempre la stessa sbobba! Uff! 😦
Piacere di fare la vostra conoscenza comunque! Vedete, mi dipingono come una asociale, che non lega con gli altri animali ne’ da troppe manifestazioni d’affetto verso i suoi cari umani casalinghi… ma non è così! Provate a conoscermi! Cercate di “vedere” davvero: i segni di affetto li do eccome! Solo ritengo esagerate certe… esibizioni! A volte la gente è strana, da retta solo a quelli che “fanno più rumore” e non si accorge di chi, semplicemente, ama fare una vita tranquilla e riservata, passiamo quasi inosservati! Oddio… veramente io non passo molto inosservata: ogni volta che arriva una persona nuova mi sento dire “Che grosso!!!” 😦 Nemmeno un saluto, un apprezzamento ai miei occhi o ai miei bei calzini bianchi… La gente si ferma sempre all’apparenza! Uff… Umani! 😐

SissiQuesta sono sempre io, è stata la mia prima foto, si vede che ero ancora piccolina, eh? 🙂 Se vedete bene però, avevo già la stessa espressione… Mi hanno detto che ce l’ho spesso: una espressione da… “punto interrogativo”, la chiamano 😐 Che volete farci? Sono curiosa! 🙂 E non dite “Bé, sei un gatto!”, non è vero che tutti i gatti sono curiosi, sapete! Non generalizzate come sempre!

Sono nata verso la metà del Giugno 2003. Ad Agosto sono stata strappata a mia madre, ma mi dissero che era meglio per me, che presto mia madre mi avrebbe allontanata comunque perché era arrivato il tempo per me di diventare indipendente. Ma non so se voi umani potete capire… spesso vedo che per voi non c’è un’età per svezzarvi dai vostri genitori 😐 Comunque, venni portata in un’altra casa, chiusa, senza giardino, ma almeno c’erano due spaziosi balconi dove spaparanzarmi al sole! 🙂

Sissi e elicotteroEra in piena città e a volte vedevo cose strane… Qui ad esempio avevo visto un enorme uccello luccicante… aveva delle strane ali, erano come pale che roteavano sulla sua testa e faceva un sacco di baccano! 😦 Che specie era più? Ah sì! La chiamavano “elicottero”! La conoscete per caso? 😐

Sentì dire che il mio compito era tenere compagnia ad una persona un po’ anziana, perché aveva appena perso il marito e non volevano si sentisse sola… In seguito il mio padroncino mi disse che era contento di me, che avevo svolto perfettamente il mio compito, ma io non so bene a cosa si riferisca: io semplicemente volevo bene a quella donna, mi dava da mangiare, mi coccolava, mi trattava da reginetta della casa. Sicuramente mi voleva molto bene anche lei… ed entrambi ce lo dimostravamo… Tutto qua! 🙂 Ancora adesso il mio  padroncino a volte mi guarda e, voltandosi verso la foto di quella donna, mi dice teneramente “Sissi, te la ricordi mia madre?”… certo che me la ricordo, che diamine!  😉 Noi non abbiamo bisogno di foto o di oggetti-ricordo.

Quando non ci fu più lei cambiò tutto… quellaSissi oggi casa divenne molto più vuota e io soffrivo di solitudine. La situazione senza di lei era rimasta stabile per un po’ ma poi era degenerata: c’erano continui litigi che mi spaventavano, il mio padroncino stava spesso fuori per evitare scontri e così io rimanevo quasi sempre sola… Quando poi rientrava io ero contenta e miagolavo per giocare, ma ormai era tardi e mi veniva intimato di stare zitta! 😦
Poi per fortuna se ne andò e mi portò con lui in un’altra casa, molto più piccola e senza balconi… anche se c’era il parquet! 😀 Ci stavo bene ed ero contenta di essere con lui, ma all’inizio fu un vero e proprio choc per me, ci misi molto ad adattarmi, pensate che solo un anno dopo ripresi a tenere certi comportamenti che avevo nella casa vecchia! Si pensa che per gli animali un posto valga l’altro, ma è una sciocchezza: anche noi ci attacchiamo ai luoghi e alle persone, e lasciarli poi è dura… a volte drammatico!
Comunque non era male: eravamo solo io e lui, a volte lui si allontanava per motivi di lavoro anche per lunghi giorni ma ormai non sentivo più la solitudine: guardavo dalla finestra, dormivo in poltrona, nessuno mi disturbava, tranne una ragazza che in quelle occasioni veniva a darmi la pappa e pulirmi la lettiera…
Ma lui si preoccupo’ lo stesso per me, pensò che forse stavo troppo tempo da sola… diciamo che forse applicava il suo metro di misura a me, pensando a come si sarebbe sentito al mio posto. Ma io non ero lui… Così, dopo un anno e qualche mese, portò un altro gatto, un piccoletto un po’ pestifero che voleva sempre giocare! Ma io non ne avevo voglia, ogni età ha il suo tempo no? 😐 Così… come dire? Non lo accolsi proprio bene, eh!  😀 Oh! Non gli feci nulla di male, cercai solo di fargli capire che non mi interessava giocare e fare amicizia… L’amicizia è come l’amore: non si compra, se non c’è non c’è! Vi pare?  😐

Fu così che iniziarono a darmi dell’asociale… Come se voler condurre una vita tranquilla e riservata fosse un peccato… Bah, che strani voi umani… 😐

Per ora vi do il mio saluto e… se passate da queste parti, guardate che una carezza e una spazzolata l’accetto da tutti, mica corro a nascondermi come quegli altri due o ad abbaiare come se stesse entrando in casa un assassino!

… e poi sarei io l’asociale! 😦

Ah, dimenticavo! Io da piccola ho rischiato di morire ben due volte: la prima ero arrivata da pochi mesi e presi la 220 da dei fili elettrici lasciati incautamente liberi, c’era sì il nastro isolante… ma che ne sapevo io che non si potevano mordere? 😦 In quell’occasione dormì tutta la notte con la mano del mio padroncino poggiata su di me… forse fu per quell’episodio che legammo tanto…
La seconda… ehm… sbagliai il salto su un davanzale e volai letteralmente fuori da una finestra al quarto piano! Mi salvai solo perché c’erano delle corde elastiche per stendere: riuscì a voltarmi ed a aggrapparmi al davanzale. Poi mi tirai su… Che spavento! 😮
Cosa voglio dire? Che non dovete fare troppo affidamento sul proverbiale equilibrio dei gatti: siamo come voi… degli autentici pasticcioni! 😀 Quindi, almeno per i gatti piccini, reti alle finestre dei piani alti e… occhio ai pericoli!!!!

Sissi e pupazzo

Numa… ovvero Gatto3! :))))))))

NumaIeri sera abbiamo avuto l’esito degli esami FELV-FIV e… sono negativi  😀 Per cui la micetta che vedete in queste foto (nella prima appare la “terza palpebra” perche’ era ancora un po’ addormentata per l’anestesia) oggi pomeriggio raggiungera’ Sissi, Julius e Tom!  😛 😀 😉
Non aveva nome, cosi’ dopo un po’ di tentativi abbiamo deciso per “Numa” 🙂

E’ una gattina di strada, raccolta a Genova in zona Campasso dalle volontarie del Gattile di Genova-Quarto, dove e’ da un mese e mezzo. Avra’ dai 6 agli 8 mesi…
Curiosamente anche il mio primo gatto, Kit, veniva da Campasso  🙂 Qui trovate un post a lui dedicato: Un po’ di Wolf… Kit: incontro con la morte.

La micina e’ un po’ spaventata ma non e’ aggressiva, ed appare vispa e curiosa: Julius avra’ finalmente qualcuno con cui giocare  😉 In quanto a musona-Sissi… be’, ormai si sara’ abituata ad altri animaletti che girano per casa, almeno spero! Senno’ vorra’ dire che udiremo i suoi splendidi ed altisonanti soffi ancora una volta!  😀 E Tom… lui va d’accordo con i gatti, anzi potremmo definirlo un “pastore mancato”: pensate che se i gatti litigano… lui corre a dividerli! 😀 Speriamo semmai che sia la micina ad andare d’accordo con lui! 😐

Con questa brillante operazione abbiamo riequilibrato il numero di maschi e femmine in famiglia (umani compresi): tre maschi e tre femmine! 😛

Convinto di avervi rallegrato il pomeriggio, lascio un caro saluto a tutti e… vi terro’ aggiornati sull’integrazione della micetta! 🙂

Numa2

No all’abbandono!

Quando ho visto questo video dall’amica passatorcortese (sulle sue idee politiche si può essere o meno d’accordo, ma sul suo impegno animalista non si può discutere) sul suo blog Osservatori romani, ho capito che non potevo non pubblicarlo anche io a “blog unificati” (qua e su www.adottauncucciolo.net). Purtroppo siamo entrati nel periodo caldo per gli abbandoni dei nostri piccoli amici: anche nel nuovo canile di Genova sono già entrati tanti sfortunati cani… Sfortunati, sì, per aver incontrato l’unico vero animale degno di essere chiamato “bastardo”: chi lo ha abbandonato. Per queste “persone” ho una sola parola: vergogna!
In questo video poi si vedono solo cani, ma non dimentichiamoci dei gatti, forse ancora più sfortunati perché più facili da abbandonare.
Auspico non solo pene ancora più severe, ma soprattutto che venga fatto tutto il possibile per frenare questo vergognoso costume, indegno di un paese che si vuol chiamare “civile”.

 

 

Gedeone: un angelo con le sembianze da gatto

<< Il 20 ottobre 2007 tornando a casa dopo essere stata da un’amica mi accorgo per caso di un gatto magrissimo accucciato a testa bassa sul marciapiede di una via piena di villette familiari.

Mi avvicino e lui a fatica solleva la testa e inizia a miagolare pianissimo. Ha la bava che gli scende dalla bocca , un occhio è completamente chiuso e l’altro è chiuso dalla terza palpebra.

Suono subito ai campanelli delle case lì intorno per capire di chi sia questo gatto finchè una ragazza mi apre e mi dice che è di una famiglia che all’inizio dell’estate si è comprata un cane di razza pechinese e per l’occasione ha deciso di buttare fuori di casa il gatto, di razza siamese, che fino ad allora era stato trattato come un principino ma che ormai non serviva più.

Chiedo alla ragazza chi è che si occupa di dare da mangiare al gatto, lei mi dice che ogni tanto è lei che provvede a dargli qualche avanzo ma dubito fortemente che sia vero perchè il gatto è letteralmente pelle e ossa e completamente disidratato.

Mi dice che se lo prendo gli faccio un favore e che lei non può perchè ha già due gatti. Io che in quel periodo ne avevo quattro e facevo già fatica economicamente a farli vivere il meglio possibile mi chiedo comunque come possa, chi ha gatti e si presume quindi li ami, vedere ogni giorno davanti la propria casa un gatto ridotto in quelle condizioni e decidere di non fare niente perchè ne ha già due. Anche un piatto di avanzi al giorno sarebbe bastato per non farlo deperire in quel modo.

Ma la cosa peggiore, come se non bastasse, è che lei stessa mi dice che questo gatto qualche mese prima è stato investito ricevendo un fortissimo colpo alla testa che gli ha provocato probabilmente il problema agli occhi e anche una notevole difficoltà nel muoversi, e capisco sconvolta che anche in questo caso nessuno si è degnato di dargli una minima mano di aiuto portandolo dal veterinario.

Io decido di prenderlo subito senza neanche stare ad avvisare i padroni, che probabilmente per qualche forma malata di egoismo mi avrebbero anche impedito di farlo dicendomi che è il loro, e lo porto a casa dove con moltissima fatica finisce due ciotoline d’acqua e tenta inutilmente di mangiare qualcosa senza purtroppo riuscirci. Facendomi sentire malissimo perchè mi chiedo come possa reagire così un gatto a cui gli uomini hanno fatto tanto male, invece di usare le sue misere forze per soffiarmi o respingermi, Gedeone fa le fusa ogni volta che lo tocco.

Lo porto dal mio veterinario che essendo sabato era fuori città e decide comunque di tornare di corsa per vedere questo gatto, e già dopo avergli dato la prima occhiata prende a imprecare contro chi ha avuto il coraggio di buttarlo fuori di casa e ignorarlo per tutti quei mesi, e contro chi abitando nella zona e vedendolo morire a poco a poco ogni giorno ha deciso che quel gatto non meritava neanche un misero piatto di avanzi.

Mi dice che il gatto non mangia da tantissimo, che è disidratato ha la febbre alta e i linfonodi ingrossati più chissà quante altre infezioni.

Gli fa iniezioni di antibiotici antinfiammatori e quant’altro e lo mette sotto ossigeno perchè ha grandissime difficoltà respiratorie.

Il 22 ottobre decide di fargli i test per verificare la positività di filv e felv, perchè qualora ne fosse affetto sperare di salvarlo diventerebbe se possibile ancora più difficile per via delle difese immunitarie ridotte a zero.

Dopo un’ora di angoscia i risultati ci danno una flebile speranza perchè risulta negativo a entrambe le malattie, si può quindi tentare tutto il possibile sperando che si aggrappi alle pochissime forze rimastegli.

Gedeone, che aveva solo cinque anni, muore letteralmente di stenti il 23 ottobre dopo una crisi respiratoria, il veterinario mi dice che ormai non aveva più polmoni. Dopo aver atteso per mesi qualcuno che lo notasse e lo aiutasse, ha deciso di smettere di lottare proprio quando qualcuno aveva deciso di prendersi cura di lui.

Per non rendere vana la morte di Gedeone e dei tanti altri come lui che ogni giorno muoiono nella totale indifferenza della gente, che a me spaventa quasi più della cattiveria, nasce il Gruppo Gedeone che ogni mese raccoglie fondi da destinare a canili gattili o qualsiasi persona che abbia bisogno di aiuto per gli animali più sfortunati.

Non pretendiamo di salvarli tutti perchè purtroppo è una cosa impossibile, ma siamo dell’idea che sono le piccole gocce a fare il mare e che il nostro piccolo contributo possa essere in realtà enorme per gli animali che ne beneficiano. >>

Gedeone

Il piccolo angelo Gedeone

 


 

 

La presente testimonianza è di un’attivista del Gruppo Gedeone (www.gruppogedeone.splinder.com/).

Grazie al piccolo Gedeone, decine e decine di gatti e cani sono stati salvati dalle attiviste dell’omonimo Gruppo che continuano ogni giorno la battaglia per questi piccoli e sfortunati animali.

Quando vedo Sissi e Julius, e li immagino improvvisamente abbandonati per strada dopo anni di vita in casa (soprattutto nel caso di Sissi), non riesco a immaginare come possano ragionevolmente essere in grado di adattarsi e sopravvivere. Li immagino mentre, spaventati, scappano a cercare rifugio. Li immagino quando, spinti dai morsi della fame, implorano con i miagolii e i loro disperati musetti, i passanti che fingono di non vederli. Li immagino deperire rapidamente. Li vedo spegnersi lentamente, mentre ancora sognano e sperano di vedere comparire da dietro un angolo il viso della persona che li aveva allevati, curati e coccolati. Perché certamente non potrebbero concepire che quella stessa persona li abbia abbandonati. 

Non riesco a comprendere e perdonare chi si macchia di questa infamia, di un tradimento del genere, verso creature che esso stesso ha reso totalmente dipendenti.

Esistono tante tragedie nel mondo, bambini che muoiono di stenti, guerre con vittime innocenti. Ma, ancora una volta, mi chiedo come ci si possa aspettare che questo non avvenga, se già tra di noi, che ci reputiamo così “evoluti”, si nasconde una tale viltà.

Voglio ringraziare pubblicamente tutti i componenti del Gruppo Gedeone, così come ogni altro gruppo animalista che senza alcun fine di lucro si batte per riparare i danni dell’inciviltà di uno dei tanti popoli che civile si reputa, senza però averne diritto.

E voglio ringraziare il piccolo angelo Gedeone che, dando la sua vita, ha risvegliato la coscienza di tante persone, salvando così una moltitudine di piccole vite.

Mi auguro che la sua opera possa continuare, come una piccola palla di neve che rotolando divenga via via una valanga sempre più grande e irresistibile.

Grazie, piccolo Gedeone

p.s.: vi invito sempre a guardare anche il blog in condivisione www.adottauncucciolo.net, nel quale c’è tra l’altro il link permanente a quello del Gruppo Gedeone.

Sissi e JuliusSissi e Julius

 

Umanizzare la Natura

Sissi e JuliusOsservando i due mici, mi sono reso conto della tendenza che abbiamo a dare un “volto umano” ad ogni cosa che ci circonda.

Vi faccio un esempio. Mi dicevano “Vedrai che Sissi ce l’avrà anche con te, perché le hai portato un altro gatto in casa!”. E in effetti ci sono dei momenti in cui Sissi sembra proprio “avercela” con me; soffia, mugula…

Ma… sarà davvero un sentimento tipo il nostro? Un ragionamento “Cattivo, mi hai portato un altro gatto in casa?”.

Ho fatto un semplice “esperimento”.

Avevo Julius in braccio e, dopo averlo posato, sono andato ad accarezzare Sissi… reazione arrabbiatissima! Soffi, mugulii furenti… Mi sono alzato, mi sono andato a lavare le mani col sapone, e sono tornato dalla gattona… Basta! Sparita ogni traccia di ostilità! Nel giro di una manciata di secondi era tornata la miciona di sempre.

Non ce l’aveva affatto con me… semplicem
ente sentiva l’odore di un altro gatto 😉

Da quel giorno, quando voglio accarezzare Sissi e se ho prima toccato Julius, mi lavo, e – a parte quando sta poco bene – non ha più reagito male.Zeus

Noi partiamo a dare il nostro volto agli altri: una persona fa una certa azione? “Vuol dire che… ” e, al posto dei puntini di sospensione, mettiamo il motivo che noi avremmo se agissimo così. Poi passiamo a mettere il nostro volto agli animali.

Infine, molti molti secoli fa, qualcuno diede un volto umano anche a Dio. Già dai tempi di Zeus, il Re degli Dei, che, dall’alto dell’olimpo, guardava con occhi umani il resto del mondo…

Del resto, un… pizzico di arroganza nell’uomo, è sempre stata presente 😉

P.S.: ci sono parecchi annunci nuovi dall’ultimo mio post su www.adottauncucciolo.net, mi raccomando: divulgate a chi può essere interessato! 😉

 

Con un gatto in braccio…

festeggiamento

ULTIMA ORA: E’ ARRIVATO IL RISULTATO DEL TEST ANTI-FELV: JULIUS E’ SANOOOOOO!!! 😀 😛 😀

… è davvero difficile scrivere e concentrarsi, anche quando questo dorme 🙂
Julius dormeSpero domani (anzi… ormai oggi!) di avere buone notizie e che finalmente riesca a fare avvicinare i due mici in modo da… avere un po’ di respiro io! 😉

E’ una storia complessa. Per chi non la conoscesse, Sissi era la gatta di mia madre, io gliela presi quando morì mio padre per tenerle compagnia, compito che svolse egregiamente per tre anni (ora ne ha 5). Ha avuto problemi di dissenteria a lungo, al punto di aver temuto qualcosa di grave; poi si è ripresa, con una lunga cura e un’alimentazione apposita, ma oggi – dopo un mese che non ne aveva più – ha avuto una ricaduta e appare visibilmente infastidita.

Sissi caldoJulius sarebbe arrivato proprio per lei: per tenere compagnia a questa gattona quando io non ci sono, soprattutto quando dovrò (a breve) tornare a viaggiare all’estero per lavoro; ma… questo micino di neanche 3 mesi è arrivato con la febbre alta, perciò sono scattati gli esami anti-felv (l’AIDS felino) per proteggere Sissi da un eventuale contagio. Così Julius è stato tenuto rigorosamente separato: da ormai 8 giorni è chiuso in un piccolo bagno diviso da una rete da giardino dal salotto quando la porta aperta (cioé quando l’ho sotto occhio), con ovvi problemi logistici.

Non so nemmeno se, se i risultati saranno negativi, Sissi lo accetterà davvero, oppure tenterà di farne carna tritata di micino D.O.C. 😐
So solo che… per stare dietro a loro mi sarò bruciato le ferie, forse per nulla! 😦

Sissi e pupazzoJuliusMa quando vedo gli occhi di questa gattona, un po’ sofferente, e quelli di questo micino, che ormai scalpita per essere membro effettivo della famiglia con diritto di… rovesciare la casa da capo a piedi, capisco che in ogni caso è stato giusto tentare 🙂

Questo post è un po’ strano, lo so, ma… accettatelo così: come dicevo, fare di meglio con un gatto che ti si addormenta sulle gambe… è davvero difficile! 😀

Julius dorme2

 

Un po’ di Wolf… Kit: incontro con la morte.

Forse un mattino andando in un’aria di vetro,
arida, rivolgendomi vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come su uno schermo, s’accamperanno di gitto
alberi case colli per l’inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me ne andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

Eugenio Montale, Ossi di Seppia

Il gatto e la lunaKit era un bel gattone, un tigrato europeo classico. Aveva una carinissima coda che finiva a “cavaturaccioli” per un difetto probabilmente congenito. Nacque in una cucciolata nel bar vicino a dove mia madre aveva il suo negozietto di parrucchiera, in un piccolo quartiere di Genova, dove, come tutti i piccoli quartieri, tutti conoscono tutti. Purtroppo non ho sue foto qua con me, quelle che vedete, sono foto “da internet” (tranne le ultime).

Kit visse 11 anni, accompagnandomi lungo la mia adolescenza. Non era il “mio” gatto, ma ero quello che… preferiva 🙂 Aveva con me un rapporto diverso che con gli altri componenti della famiglia.

Pensate che una notte, sarà stata prima mattinata, mi svegliai in preda all’angoscia… Avevo sognato di essere in bilico sul davanzale della mia camera, con la finestra chiusa alle mie spalle! 😐 Mi alzai, di solito Kit mi correva incontro, ma quella mattina non lo fece. Lo cercammo ovunque, ma, semplicemente, sembrava sparito… Andai a cercarlo anche sul terrazzo e, infine, lo vidi: si era spinto sul bordo del tetto che dava in parte sul terrazzo, ben al di là del terrazzo stesso, su quattro piani di vuoto… Aveva paura e non riusciva a rientrare… Credo sia difficile non pensare ad un caso di telepatia tra animale domestico e padrone 😮

A 10 anni si ammalò di tumore alla zampa posteriore destra. Io e i miei fratelli lo facemmo operare con i nostri pochi risparmi e contro il parere di nostro padre, che avrebbe voluto farlo sopprimere. Il veterinario spiegò che un gatto “casalingo” poteva vivere bene anche con sole tre zampe, mentre all’aperto gli altri gatti lo avrebbero massacrato (questa è la legge spietata e crudele della Natura). Così fece Kit, vivendo con tre zampe per un anno. Presto ci abituammo, era perfino simpatico il suo nuovo modo di zampettare per casa  😛

gatto neroNon ricordo se io all’epoca vivevo per conto mio – non andavo proprio d’accordo con mio padre e, soprattutto, le sue idee vecchio stampo – o se me ne andai proprio in quel periodo… Ad ogni modo, un anno dopo Kit ebbe probabilmente una ricaduta della malattia: nel giro di poche settimane invecchiò di colpo: era diventato magrissimo e non riusciva nemmeno più a masticare. Gli facevamo pezzettini di cibo piccoli piccoli e lo imboccavamo, sperando inutilmente che riprendesse le forze. Faceva una pena tremenda vederlo così, quasi immobile, con quegli occhietti sempre lucidi che sembravano piangere.

Un giorno andai a casa dai miei e… non c’era più: uno dei miei fratelli l’aveva portato dal veterinario, per l’ultimo viaggio 😦

Sentii di averlo tradito. E’ vero, a rigore non era il “mio” gatto, ma… nel momento della sua sofferenza, della sua malattia, del suo ultimo viaggio, io non c’ero… e non sono mai riuscito a dimenticarlo e perdonarmi veramente. E sono passati 15 e più anni!

Ognuno di noi, nel corso della sua vita, perde presto o tardi l’innocenza o, se preferite, l’ignoranza. Improvvisamente tutto il peso del peccato originale, del maledetto frutto dell’albero della conoscenza, si fa strada nella coscienza, e ciò che prima era solo teoria, viene compreso in tutta la sua terribile e devastante ineluttabilità. E ci accompagna, solo sommerso dalle difficoltà della vita quotidiana, o nascosto dai periodi delle gioie e degli amori, per tutta la vita. Lo neghiamo, lo affoghiamo, giriamo ad esso le spalle, ma lui è lì, come un’ombra dietro o dentro di noi; un’ombra che non vediamo, ma sappiamo esserci. Da quel giorno tutto è diverso, tutto non sorprende più. Quando non diventa, addirittura, terribile attesa.

Come spesso succede non volevo più sentirne parlare di animali. Iniziarono a farmi pena perfino i pesci dell’acquario di una mia amica, quando vedevo che “non ce la facevano più” o che, semplicemente… erano scomparsi da un giorno all’altro. Per non parlare dello sguardo atterrito dei vecchi piccioni, rintanati nei portoni, ormai impossibilitati a prendere il volo…

SissiMa poi, alla morte di mio padre, decisi di prendere un animaletto che tenesse compagnia a mia madre, e così… arrivo’ Sissi (foto a lato, aveva pochi mesi), che svolse egregiamente e diligentemente il compito assegnatole negli ultimi anni di lei. Era diventata il suo “animaletto adorato” 🙂 … Che ricordi…

Ora Sissi è qua, vicina a me, sul divano. Sta facendo la nanna :-)… mmm… a guardarla bene sembra davvero una “cornamusa con le zampe” 😮 come – con poco rispetto – la chiama una mia amica 😛

Dovro’ davvero metterla a dieta, prima o poi…

 

Sissi oggiSissi oggi  😉

 

gatto2
P.S.: Voglio chiudere questo lungo post con un’ultima foto, spero ben augurante: è un gattino di 3 mesi, ancora senza nome (al momento si chiama “gatto2” :-D); se tutto va bene (c’è qualche problema logistico), al termine delle visite mediche verrà a tenere compagnia a Sissi che è sempre sola tutto il giorno e che a breve dovrà tornare a sopportare le mie assenze per i viaggi di lavoro all’estero… non mi va che sia sempre sola! Speriamo vadano d’accordo!!! 😉

 

Cina e Olimpiadi: maltrattamenti sui gatti

Sissi e elicotteroDi solito non apro post di questo tipo, usando e-mail e massaggi che talvolta appaiono come le famose “catene”, ma questa fonte – che gia’ appariva attendibile – e’ adesso ripresa anche dalle testate giornalistiche on-line…

 



Il Governo cinese, per presentarsi al mondo con una facciata “pulita” – non moralmente, ma solo esteticamente – sta catturando tutti i randagi e portando avanti una politica del terrore in modo che i cittadini abbandonino anche i propri animali domestici. Tutti vanno a finire imprigionati in gabbie all’interno di veri e propri lager e lasciati morire di malattie. Il Daily Mail ha dedicato a questo un lungo articolo con foto scioccanti.

Il governo cinese sta portando avanti una campagna dis-informativa che racconta ai cittadini che i gatti sono pericolosissimi portatori di malattie, li invita a liberarsi dei propri gatti domestici, e ordina a tutti di dare una mano agli addetti alla cattura dei gatti che si trovano per strada (randagi, o appena abbandonati dai vigliacchi proprietari).

I proprietari dei gatti, stupidamente terrorizzati dalla paura delle malattie, abbandonano per strada gli animali, che vengono poi presi dalle “squadre di raccolta”.

Guardate questa foto che mostra come i gatti vengono catturati e trasportati verso i lager:
www.dailymail.co.uk/pages/live/articles/news/worldnews.html

La paranoia e’ giunta a livelli tali che sei gatti randagi – tra cui 2 femmine incinte – sono stati picchiati a morte da alcune insegnanti nei pressi di una scuola materna, per paura che potessero trasmettere malattie ai bambini. Ignoranza, insensibilita’ e malvagita’ dei cittadini ben si combinano con il desiderio di massacrare i gatti del loro governo.

Ma in realta’ non ci sono pericoli di malattie, dicono gli animalisti locali, il governo vuole soltanto fare pulizia per le Olimpiadi.

Riportano alcuni testimoni: “In questi posti, abbiamo visto circa 70 gatti tenuti in gabbie impilate l’una sull’altra in due piccole stanze. […] Le malattie si diffondono velocemente, e gli animali muoiono soffrendo una leta agonia. Non vengono nemmeno uccisi con un’iniezione letale quando stanno male, vengono lasciati li’ a morire lentamente. […] Sono i gatti domestici quelli che soffrono di piu’ e che muoiono prima. Molti rifiutano il cibo e l’acqua e si ammalano prima dei gatti randagi.”

Christie Yang, dell’Associazione Animals Asia, ha dichiarato: “Siamo molto preoccupati. Abbiamo capito che il governo cinese vuol far apparire Pechino in una buona luce, ma catturare i gatti in un modo cosi’ inumano avra’ l’effetto contrario”.

Facciamoglielo capire anche noi, per quanto possiamo, che quel che stan facendo e’ vergognoso e incivile. Innanzitutto evitiamo tutti i prodotti cinesi (e’ difficile, perche’ e’ tutto “made in China”, ma proviamoci) e i ristoranti cinesi, e poi possiamo scrivere all’ambasciata cinese in Italia, via mail e fax (mandate anche fax, se potete, o lettere di carta) e firmare questa petizione:
www.firmiamo.it/sterminiogatticinesixolimpiadi

I recapiti dell’ambasciata per scrivere email, lettere, fax, o telefonare:

Ufficio Consolare dell’Ambasciata della Rep. Pop. Cinese, via Bruxelles 56, 00198 Roma
email: chinaemb_it@mfa.gov.cn
Tel. 06-8419942 / 06-97611440
Fax 06-8413467

Fonte:
Daily Mail, Olympics clean-up Chinese style: Inside Beijing’s shocking death camp for cats, 10 marzo 2008
www.dailymail.co.uk/pages/live/articles/news/worldnews.html

 



Ora, come ho risposto all’amica malteaa che per prima mi ha segnalato questa demenziale situazione, non credo davvero che a questa gente gliene importi qualcosa di petizioni o e-mail di protesta.
L’unico modo sarebbe quello di minacciare il boicottaggio delle olimpiadi, ma… se appena l’altro giorno perfino gli Stati Uniti hanno tolto la Cina dall’elenco dei paesi “canaglia”, si puo’ davvero sperare che qualcuno abbia intenzione di inimicarseli per i nostri cari amici?
La Cina e’ la potenza economica (e non solo temo) del domani, tutti lo sanno e nessuno, nessuno! le andra’ mai contro per questo motivo.
Ricordiamoci cos’e’ successo col Tibet! Li si trattava di esseri umani, e nessuno ha fatto nulla. Crediamo davvero che le nazioni si muoveranno per gli animali?
Io non lo credo. Tuttavia potrei anche sbagliarmi, e se c’e’ anche solo una possibilita’ che le pressioni facciano cambiare registro al governo di Pechino… be’, e’ giusto provarci.

Altrimenti credo che perfino Sissi (qua sotto e nella foto in alto) non mi guarderebbe – giustamente – piu’ in faccia! 😉

sissi 2

Siate come animali…

Siate come animali, come gatti, come gabbiani.

gabbianoAvete mai visto lo spettacolo offerto da un gabbiano (foto a lato non mia) che vola controvento? A volte, se il vento è forte, sembra percorrere solo pochi metri a fronte di uno sforzo immane, tanto da far sorgere a chi lo guarda stupefatto la domanda "ma chi glielo fa’ fare?". Con un affascinante, imperioso e silenzioso sbattere di ali, incurante di chi lo sta’ a guardare, il gabbiano arriva d’istinto dove sa’ dover arrivare, e la’ puo’ finalmente cogliere il frutto del suo sforzo, lasciandosi improvvisamente trasportare e cullare dal vento, facendosi accompagnare senza più fatica alcuna, ma mantenendo sempre grande attenzione perché qualche piccola variazione puo’ essere necessaria.
Il gabbiano non vuole premi o ricompense, non chiede il prezzo del biglietto, né si lascia distrarre da chi assiste affascinato al suo volo. Non gli importa di avere o meno ammiratori.

Sa’ cosa deve fare. E lo fa’, semplicemente.

SissiAvete mai osservato attentamente un gatto? Osservato davvero? Quello sguardo attento, un momento addormentato, il momento dopo pronto al gioco o alla guerra… L’espressività a volte sorprendente del muso e del corpo già non avrebbero necessità di suono, ma i loro variegati miagolii completano la capacità di farsi capire. Un gatto puo’ essere spaventato, incuriosito, divertito, addormentato, riflessivo perfino, ma anche quando si nasconde per compiere un agguato, la sua espressione non finge mai: gli occhi sono lo specchio delle sue intenzioni. Sissi e elicotteroI gatti, perfino i nostri mici casalinghi, non "nascondono" nulla, sono sempre sé stessi, accada quel che accada. Vivono sempre, anche negli ultimi mesi della loro vita; quando noi, terrorizzati, abbiamo già smesso di vivere, loro continuano a farlo, incuranti, ignoranti forse di cio’ che li attende.

Non si fanno domande, non cercano risposte.
Fanno cio’ che possono. Sempre e comunque.

Il gatto in foto è la mia Sissi. Nella prima foto aveva pochi mesi; io stavo facendo colazione, lei salto’ sulla sedia a fianco e mi guardo’ come dire "Che fai?"  😛 La seconda è uno scatto curioso: stava guardando, stupita (e si vede!  ;-)), il passaggio di un elicottero.

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