Psicologia: la Johari window, ampliare la nostra parte pubblica

Un mesetto fa’ partecipai ad un corso di comunicazione interpersonale. Fu’ un corso breve, solo un paio di giorni, ma comunque molto interessante. In realtà sapevo già gran parte di ciò che fu spiegato, ma come minimo fu’ un utile ripasso. Si parlò di PNL, di rispecchiamento e tante altre cose.

Una cosa però non la conoscevo e mi colpì particolarmente: la finestra di Johari.

Chi era Johari? … nessuno! 😀 In realtà “johari” è un acronimo formato dalle iniziali degli autori di tale “finestra”. Se volete, fate una piccola ricerca su un motore di ricerca: troverete tanti siti che parlano di essa.

Johari Window 1Di che si tratta? Guardate la finestra (appunto) a fianco: essa è divisa in quattro aree, rappresentanti il grado di conoscenza che noi stessi e gli altri abbiamo sulla nostra persona:
Area Pubblica: è ciò che di noi è conosciuto sia da noi stessi che dagli altri.
Area Privata: è ciò che noi conosciamo di noi stessi ma preferiamo tenere nascosto agli altri.
Area Cieca: è ciò che noi non conosciamo di noi stessi ma gli altri vedono. Com’è possibile? Bé… pensate alla vostra nuca o alla vostra voce ad esempio: voi non le conoscete, non potete vedere la vostra nuca così come la vedono gli altri, non potete sentire la vostra voce nello stesso modo in cui la odono gli altri. Vi siete mai visti in un filmato o avete mai ascoltato la vostra voce registrata? Non è vero che siete quasi irriconoscibili da come credevate di essere? 😉 Ma la cosa non si ferma all’aspetto fisico: con noi stessi spesso non riusciamo ad essere obiettivi, non accettiamo o proprio non ci accorgiamo di nostre pecche o caratteristiche. Pecche e caratteristiche che altre persone, da fuori, vedono chiaramente e oggettivamente.
Area Ignota: è l’area dell’inconscio, ignota a noi stessi ed agli altri.

Queste aree non sono uguali come mostrato nella prima finestra che ho disegnato, sono variabili da persona a persona e perfino per una stessa persona in momenti diversi della propria vita.

Voi direte: bene, e allora?

Johari Window 2Allora la cosa che mi sorprese è che, secondo gli autori della teoria – ampiamente riconosciuta, pensate che risale agli anni ’50! – più la parte pubblica è ampia e… meglio si vive e ci si sente!

Ciò mi colpì perché io, come penso la maggior parte di voi, avevo sempre teso ad avere non solo molti segreti, ma in generale ad essere riservato ed attento, ostico alle “intrusioni altrui”. Avevo sempre pensato che meno gli altri sapevano di me, e meno avrei avuto da temere da loro.

E invece, secondo questa teoria, mi sbagliavo! 😮

La cosa mi fece riflettere parecchio, soprattutto mi ricordai di esperienze avute precedentemente, internet compreso. Alla fine capii che gli autori della Johari Window avevano ragione.

Pensateci: cos’è che vi fa’ più paura che essere “messi in piazza”? Che i vostri segreti siano scoperti e divulgati? Che qualcuno vi minacci dicendo che andrà a raccontare qualcosa di voi che tenete nascosto?
Bene… la stragrande maggioranza di cosa ciascuno di noi tiene celato… è assolutamente banale, sono cose che moltissime persone fanno o dicono. Cose normali. Eppure ci mettiamo nella condizione di avere paura che vengano divulgate. Possiamo arrivare ad avere paura perfino se, a rigore, non abbiamo nulla da nascondere.

colomba stilizzataChi è “pubblico”, invece, non ha paura di “venire scoperto”, poiché non ci sono cose che teme essere rivelate. Non solo, ma si è abituato a rintuzzare attacchi e critiche. E’ diventato abile a difendersi e non va’ più in paranoia, nemmeno di fronte alla più agguerrita minaccia di svelamento della sua privacy. Pensate ai tentativi di estorsione basati sulle minacce di rivelare qualcosa di voi. Pensate a come sarebbe bello replicare facendo “spallucce” dicendo “racconta pure, non ho nulla da nascondere”.

Ci sono persone che sono abili manipolatrici. Persone che riescono a far credere che ciò che facciamo è terribile e che, se sarà dato in pasto al pubblico, ne saremo distrutti. Ma se ci riflettiamo bene, ci accorgeremo che le cose così terribili da dover davvero essere tenute nascoste, sono davvero poche. Forse nessuna.

Non sto’ naturalmente parlando di mettere su internet i vostri dati biografici corredati di indirizzo e numero di telefono (anche se c’è chi lo fa’… molti liberi professionisti ad esempio). Ma semplicemente di aprirvi un po’ di più verso l’esterno. Di allargare la parte pubblica della Johari Window insomma.

Vi accorgerete ben presto della differenza.

Per completezza, chiudo dicendo che non solo l’area privata può essere ridotta a vantaggio dell’area pubblica, ma anche quella cieca, chiedendo agli altri un feedback su come ci vedono o facendo esercizio di osservazione distaccata nei nostri stessi confronti (più difficile ma, se si riesce, più preciso, poiché gli altri potrebbero farsi riserve a parlarci apertamente) e perfino quella ignota, cercando di portare alla luce – col tempo – qualche pezzetto di inconscio.

Conosci e… fai conoscere te stesso, insomma! 😉

0 pensieri su “Psicologia: la Johari window, ampliare la nostra parte pubblica

  1. x Antonella: Ciao e benvenuta 😉 Quella che citi te, più che essere una nuova area, appare come un trasferimento di informazione tra due aree diverse: una informazione che faceva parte della parte pubblica (o più probabilmente, di quella privata) viene trasferita, per rimozione, in quella inconscia. Il che non toglie che un domani non possa tornare a riemergere…

    "Mi piace"

  2. x SitaRam: contento che ti sia piaciuta. Come vedi, anche a me aveva colpito molto… 🙂

    x Morgelyn: già… talvolta ci si accorge, per approssimazioni successive, che in fondo non la si pensa così diversamente 🙂

    "Mi piace"

  3. Wolf buongiorno e benalzato….hai semplicemente dato altri punti su cui riflettere, ma nn credo tu abbia risposto alla mia osservazione.
    mi spiego meglio, sono fermamente che convinta che nella mia parte privata non ci sia nessuna parte che sia solo mia….magari una è condivisa con una parte di persone, e un altra con altre…da li il mio commento di questa mattina…forse così sono stata più chiara 🙂

    "Mi piace"

  4. Ciao Wolf,
    Quella che sono oggi è il risultato di quello che sin qui ho vissuto…
    Sin da piccola sentivo in casa dire che: bisogna essere discreti educati non fare domande non parlare troppo con chi non si conosce ecc ecc…una lista interminabile…

    A guardare lo schema sopra, riconosco che sarebbe l’ideale essere in sintonia con tutte e quattro ma…come anche tu spieghi, nel secondo schema, non è così…
    Si può migliorare senza dubbio sì 🙂

    Il mio pubblico è conosciuto…
    Il mio privato è stato tale fino ad un certo punto della mia vita …convinta com’ero che fosse mio e come tale dovesse rimanere…non tanto per chissà quali segreti ma semplicemente perché pensavo che oltre a me le persone che n’erano coinvolte per rispetto andassero protette…oggi non è più così, un bel giorno infischiandomi di tutti l’ho reso pubblico spiazzando chi pensava di manipolarmi per i suoi interessi…minacciandomi su una questione delicata…
    Area cieca…sicuramente non mi accorgo e non vedo cose di me che altri notano, ma, è anche vero che le persone ci proiettano spesso addosso, guardandoci quello che non siamo…Pecche? Sì certo ci saranno, mi sforzo di capire quali sono e apro le braccia…
    Area Ignota…rimane tale…mi piacerebbe non fosse così…
    L’ignoto fa paura perché non si conosce e forse crea mistero solo perché inconscio sommerso ma, se potessi svelarlo potrei forse scoprire…che mi piace tanto 🙂
    chissà quante belle cose racchiude in se quella parte ignota ed io, non conoscerò mai di me…
    e quante altre, perché Cieca…

    Un abbraccio Paola…

    "Mi piace"

  5. Post molto interessante… non conoscevo questa finestra, ne questa teoria… ma nel mio cammino ho intuito l’utilità di ampliare la mia sfera pubblica… la mia esperienza in web va proprio incontro a questa esigenza… e il percorso, come mio solito… è estremamente graduale… ricordi che scrivevo a nome di Madame Butterfly… ed ora riesco a scrivere in prima persona… ed espormi in maniera sempre più esplicita…
    Sono convinta e l’ho scritto dai primi post… che le persone che incontriamo sono preziosi specchi per conoscere le parti ignote… e per far emergere quelle inconscie…
    Rendere conscia le parti inconscie è un processo che libera, consapevolizza, migliora la qualità della vita…
    Il tuo post è sempre di grande aiuto nel percorso di crescita personale, carissimo wolf
    Un saluto…
    Fly

    "Mi piace"

  6. x Betty: generalmente per “parte pubblica” si intende quella che si può rivelare, in linea teorica, a chiunque. Ciò che invece si condivide, ma solo con qualche persona, rientra, a mio parere, nella parte privata.
    Ti faccio un esempio: se io ho una relazione con una donna sposata (è solo un esempio!), potrei non volerla rendere pubblica, ma… è ovvio che almeno lei – e forse qualche amico fidato – ne sarebbe a conoscenza; resta comunque qualcosa che, generalmente, tendo a tenere nascosta e, dunque, a non rendere pubblica. Poco importa se sono davvero solo io a conoscere la verità oppure se la conosce anche qualche altra persona. Ciò che importa è il mio desiderio che non venga a galla.

    "Mi piace"

  7. x Paola: direi che condivido in linea di massima quanto scrivi. In particolare mi ha colpito il passaggio sull’evoluzione del tuo privato, evoluzione che comprendo e approvo completamente. E’ proprio come dicono gli autori della tabella: giocando sui timori che quelle che si credono essere scomode verità saltino fuori, c’è chi tenta di manipolare il prossimo. Estremizzando, ripeto l’esempio banale dei tentativi di estorsione, ma la “arte” di manipolare il prossimo attraverso la paura e i sensi di colpa, è vasta.

    A riguardo dell’area cieca, se è vero che condivido quel che dici, ovvero che non solo noi stessi ci vediamo in maniera distorta ma anche gli altri non possono essere del tutto obiettivi avendo loro stessi i propri filtri, tuttavia il suggerimento non è quello di accettare per oro colato la visione altrui, ma casomai ascoltarla e valutarla con spirito critico. Come minimo, avere più punti di vista da’ più possibilità di arrivare ad una visione il più completa possibile. La pedissequicità non è mai consigliabile.

    L’inconscio ci deve essere; se esiste vuol dire che la Natura ha ritenuto che sia cosa buona e giusta. Ad esempio l’inconscio si occupa di elaborare traumi troppo profondi per essere non solo “risolti a freddo”, ma perfino per essere immediatamente ricordati. Questi traumi vengono immagazzinati per essere smaltiti a poco a poco. C’è “rimozione” e rimozione; quella che viene utilizzata per dimenticare, almeno momentaneamente, qualcosa di troppo doloroso per essere ricordato, è a mio avviso positiva. Inoltre l’inconscio “vede” e “prende nota” di tutte le cose che vediamo o sentiamo e che, per le nostre limitate capacità consce, non potremmo distinguere per intero. La nostra parte cosciente “va’” a ciò che interessa, tutto il resto non viene normalmente da essa percepita. Perfino l’abitudinarietà, è frutto della capacità dell’inconscio di memorizzare. Sai che casino se ogni volta che dovessimo fare solo un gesto, come qualche semplice passo per esempio, dovessimo portare su di esso la nostra attenzione? Credo che impazziremmo in breve tempo 🙂

    Ci sono cose dell’inconscio che è meglio svelare, come le cose in esso immagazzinate che ci portano a compiere azioni dannose per noi stessi o per gli altri; altre che è meglio lasciare al paziente lavoro dell’inconscio…

    Ricambio l’abbraccio 🙂

    "Mi piace"

  8. x Fly: grazie cara 🙂 Condivido ciò che hai scritto.
    E’ chiaro che esistono cose che magari è meglio tenere per sé, come anche che, per quanto concerne gli aspetti di elaborazione dei traumi ed altre cose minori, è bene lasciare fare all’inconscio senza intromettersi troppo (sempre che non ci si renda conto che qualcosa non sta’ funzionando), ma qui si parla di rendersi pubblici in generale, non “in toto”. Ho tenuto a sottolinearlo a causa delle obiezioni ricevute in precedenza; per questo, nel post, avevo fatto l’esempio del numero di telefono e di internet 🙂

    "Mi piace"

  9. andare verso l’altro è raccontare di sè…se io non ti porto la mia esperienza come potremo mai incontrarci??…

    poi ci sono le teorie, ne conosco un po’ anche io…

    ma a volte è molto più semplice…

    un sorriso..
    m.

    "Mi piace"

  10. x biondograno: come ho risposto a Nuovo45, nel mio commento 27, “le teorie, anzi tutta la psicologia e, in fondo, l’esoterismo, servono per recuperare la “pagina bianca” che eravamo. E’ evidente che se non avessimo “scarabocchi” su di noi, non avremmo bisogno delle teorie psicologiche, né di quelle esoteriche, taoiste comprese.
    Perché all’acqua non spieghi come è fatta l’acqua.”
    Naturale che di per sé sarebbe tutto molto semplice… “Sarebbe”…

    "Mi piace"

  11. Io non sono così sicura di dire sono perfetta,in certe situazioni appaio come esse richiedono professionale o non e sono sicura che a volte si può dire qualcosa di sbagliato ingenuamente e ferire gli altri..come mai tu vorresti.Ma c’è anche il modo di chiedere scusa e sopratutto di sapere perdonare.
    Buona giornata vany

    "Mi piace"

  12. Io sono per un… “rischio calcolato”, ovvero per prendere le distanze da chi, con evidenza, è inaffidabile, ma non rinunciare a scoprire e scoprirsi, con una persona che – necessariamente – occorre tempo e “aperture” per conoscere veramente
    Su questo sono daccordo ma per arrivare a questo devi “soffrire”. solo dopo potrai fare delle scelte.
    A questo punto preferisco andare più che cauta anche perchè c’è gente che di proposito (o per innata cattiveria , inconscia? forse) ti si mostra in maniera diversa e, da esperienza sempre, non lo fa solo con te. Voglia di essere al centro dell’attenzione per turbe psicologiche proprie? Boh.Spara a zero cattiverie, salvo poi a chiedere perdono e scusa. Ma, come ti ho detto altre volte, io non perdono chi mi fa volontariamente un’offesa!! Non andrò in Paradiso?? Non fa niente. Sono freddolosa!!!

    So che per quel che mi riguarda prima di aprirmi ora, ci penso mille e più volte.

    Buona settimana

    dora

    "Mi piace"

  13. x SensiSidra: grazie, e’ piacevole sapere di esserti utile 🙂

    x Vany: sono d’accordo. E’ quasi impossibile riuscire a non ferire mai nessuno. Basti pensare a quelle scelte che, inevitabilmente, finiscono per forza di cose a scontentare qualcuno…

    "Mi piace"

  14. x Dora: gia’, abbiamo gia’ affrontato questo discorso 🙂 Io perdono, ma per me “perdonare” non vuol dire “permettere a chi ha nuociuto di continuare a nuocere”. Prendo le mie distanze.
    Pero’ do’ sempre la possibilita’ di conoscermi a chi vuol conoscermi, e conoscere chi mi incuriosisce a voler essere conosciuto. Non farlo significa che chi ti feri’, ha avuto successo: condizionando il tuo presente, e’ come se esso fosse ancora li’…

    "Mi piace"

  15. x iNessuno: si’, purche’ si valuti tale feedback con senso critico, non accettandolo “per buono”: ognuno ha i suoi “filtri”, magari una persona che ci dice che siamo persone crudeli, lo fa’ perche’ ha manie di persecuzione 😀
    Ascoltare tutti, ma sempre mettendoci “del nostro”.

    "Mi piace"

  16. A volte nn si riesce a trasmettere se stessi proprio perchè forse l’Area cieca ha una prevalenza sulle altre…
    Spero nn sia il mio caso…
    Ti auguro buona giornata…
    LeAAA

    "Mi piace"

  17. …ciao grazie per essere passato…sei gentile…cmq penso che anche tu abbia una grande fede..solo che forse nn lo sai…diversamente nn ti avrei messo fra i miei amici virtuali….ci sentiamo ..a prestissimo..ti auguro una giornata “luminosaaaaaa” 🙂

    "Mi piace"

  18. x Lea: mmmm… no… l’area cieca e’ l’area in cui noi “non ci vediamo”, ma gli altri “ci vedono”; il che vuol dire che, sebbene non ne siamo consapevoli, qualcosa di noi trasmettiamo. Il tuo discorso lo vedrei piu’ attinente all’area ignota, ovvero quando non solo noi non “vediamo noi stessi”, ma anche gli altri non “ci vedono”…
    Ricambio l’augurio… per il pomeriggio e la serata, ormai! 🙂

    "Mi piace"

  19. Ciao cara Simona 🙂 mmmm… no, la mia fede e’ come le nuvole: il mio cielo in un periodo ne e’ pieno, in un altro ne vede solo un po’, in un altro ancora ne e’ completamente sgombro…
    Domani… chissa’! 🙂

    "Mi piace"

  20. Favoloso questo post!
    Davvero bello, e completo, ma sopratutto comprensibile.

    Ho avuto la possibilità di scoprire un po’ del mio inconscio, ani fà, in un paio di corsi di IPNOSI.
    I risultati sono stati stupefacenti, e grande stupore ho avuto nel vedere con i miei occhi come l’ inconscio parli, come trasmetta e come, con i dovuti metodi, si possa con lui dialogare!

    Serena giornata
    Ezio

    "Mi piace"

  21. …SI! infatti domani nn si sa mai che cosa accadrà..perchè ho imparato che le cose avvengono quando devone avvenire cioè c’è un tempo per ogni cosa….e se in questo tempo riscoprirai la tua fede, vedrai sarà bellissimo!! te lo auguro dal profondo del cuore..perchè tutto sarà più bello, ogni nuovo giorno avrà un altro aspetto..aspettiamo? vedrai…un sorriso!!! :))

    "Mi piace"

  22. x Ezio: sì! Il nostro inconscio è una scatola meravigliosa… ma anche un vaso di Pandora: bisogna stare attenti a come lo si esplora! 😉

    Io purtroppo con l’ipnosi (ho fatto persino quella alle vite precedenti :D) ho sempre avuto risultati scarsi, in compenso però mi sono trovato bene con l’autosuggestione e, soprattutto, con la meditazione…

    "Mi piace"

  23. x Dora: io credo che tu abbia ormai un grado di consapevolezza tale che non ti occorra poi molto tempo per capire di chi ti puoi fidare e di chi no…
    Un po’ di rischio, è vero, lo si corre sempre… ma la sicurezza non fa’ parte della vita 😉 Molto peggio sarebbe non voler correre nessun rischio. Ma l’ho capito che non è da te 😉

    "Mi piace"

  24. x Seilenes: sono d’accordo sul fatto che il bello della vita sia molto più bello se si può condividere 🙂
    Riguardo alla “selezione del pubblico”, dipende cosa vuoi condividere: un’area privata – non aperta ai più ma magari solo a qualcuno – è chiaro che rimarrà sempre, ma è bene che non sia troppo estesa…

    "Mi piace"

  25. Sono uno studente liceale di passaggio (il prof di italiano ci ha dato come compito la ricerca di nuove forme letterarie), mi ha colpito il tuo nick ed eccomi a leggerti. Trovo le tue argomentazioni interessanti poiché invitano al coraggio e alla libera espressione del sé. Qui spingi all’apertura e alla rivelazione pubblica e interiore supportandone la necessità con abbondanza di teorie psicoanalitiche e altro. Giusto! La democrazia si vuole più capace di trasparenza e di discussione pubblica. MA ANCHE DI INIZIATIVE CONCRETE E DIFFUSE. “Se mancano l’amore e le sue dimostrazioni a poco varranno gli insegnamenti e le parole, perfino se tecnicamente corretti”. Sei sempre tu a DICHIARARLO. Già. Perché ne predichi di cose! Anche se poi il razzolare è altra cosa, no? Naturalmente. L’incongruenza fa parte dell’essere umano. Perlomeno di alcuni. Sarà per questo che noi giovani preferiamo fidarci e af-fidarci alle nostre personali visioni? Forse perché i poteri baronali, le loro trasmissioni ereditarie, il carattere classista delle varie “scuole” di pensiero e delle loro selezioni sono i bersagli più chiari e immediati della nostra rivoluzione? Tu sarai lupo. Ma noi non siamo agnelli. IL DISPOTISMO NON SI ADDICE AL FUTURO. E se vuoi essere un filino credibile MOSTRA e AGISCI secondo il tuo credo. Finché ti resta tempo. C U

    "Mi piace"

  26. Aprire il blog è stata una sfida con la mia timidezza e riservatezza ed ora i miei amici (quelli reali che vedo in carne ed ossa) mi trovano più sicura e forte….è importante per me il confronto con gli altri perchè mi fa crescere ed è importante scaricare le mie emozioni nelle vibrazioni di una penna.. è come mi sgravasse…….per capirsi è come le mie uscite in bike da cui torna stanco il corpo ma la mente è rinnovata, libera e sollevata.
    Un abbraccio

    "Mi piace"

  27. x l’utente anonimo: il tuo e’ un messaggio stile “Another brick in the wall” dei Pink Floyd, conosci? 🙂
    Il fatto che tu non conosca l’autore di questo blog (ovvero me) pero’ dai per scontato che sia uno che predichi bene e razzoli male, lascia intendere (che tu abbia ragione o torto, non importa) che ti poni di default in antitesi. Fai l’anticonformista insomma 🙂 Il che va’ bene, eh, se non lo fai tu alla tua eta’, chi lo deve fare? Pero’ cosi’ sei te stesso a creare le classi di cui parli: distingui, di fatto, la classe di “voi giovani” dagli altri, dando per scontato che questi ultimi siano ipocriti. Se vuoi una societa’ senza classi, inizia te per primo…
    “Tante persone pensano a come cambiare l’umanita’, pochi pensano a come cambiare se stessi.” – Lev Tolstoy

    "Mi piace"

  28. x Evelyn: esatto Evelyn, non ti sei “messa in piazza”, non hai scritto i tuoi dati personali, non hai svelato i tuoi segreti… hai semplicemente ampliato la tua area pubblica, riducendo almeno qualcuna delle altre. E l’effetto positivo lo vedi te stessa e chi ti e’ vicino.
    E’ questo cio’ che intende il post e la teoria: non si tratta di azzerare, ad esempio, l’area privata (nessuno ha un area privata uguale a zero); basta ridurla…

    "Mi piace"

  29. Ho detto di “alcuni”, Wolf. Perchè ti senti “attaccato”?????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    "Mi piace"

  30. Sei C U? 🙂 Be’, il tuo messaggio era interpretabile in questo senso (prova a rileggerlo); contento di essermi sbagliato naturalmente, anche perche’ il tuo era e resta un bel messaggio, sia chiaro! 😉

    Perche’ non ti iscrivi a Splinder? Non sei costretto ad aprire un blog se non vuoi farlo 🙂 Almeno poi ti riconosco dall’avatar…

    "Mi piace"

  31. Guarda, sono stato interessato alla psicologia per due decenni almeno, eppure, “in chiaro” (che non facesse parte di qualche risposta), non avevo ancora postato granché qua. Se l’ho fatto con questa teoria è proprio perché mi ha colpito molto…

    "Mi piace"

  32. sono sconcertata..
    qui cadono le mie difese e il muro che ho costruito intorno a me!
    poche cose da nascondere..banali forse..
    quindi la mia teoria non regge..esser di “poche parole”…/devo riflettere…

    "Mi piace"

  33. Io proprio di “poche parole” non lo sono mai stato… ma ebbi comunque una reazione simile alla tua… Più che il numero di parole, conta l’apertura verso l’esterno. Riflettici… lo feci anche io 😉

    "Mi piace"

  34. mmm… questa teoria non fa una grinza, eppure non mi convince del tutto… va bene essere aperti, non nascondersi… eppure credo che ci siano i giusti momenti per ogni cosa… cioè, meglio, ognuno deve aspettare il suo momento… altrimenti ci si fa violenza da soli.
    … e poi, sarà che sono donnina, ma il mistero? vuoi mettere? ;))

    "Mi piace"

  35. Ma se noti io mica ho messo numeri di telefono o indirizzi 🙂 Nemmeno il mio nome, e neppure informazioni particolarmente delicate.
    L’essere trasparenti non significa necessariamente svelarsi completamente (quello lo si fa solo a letto, a talvolta nemmeno lì! ahahah); anche perché, come spiega la teoria stessa, non saremmo nemmeno capaci di farlo: ci sono zone d’ombra che non conosciamo nemmeno noi 🙂
    Significa solo rimanere in stato di apertura, nei limiti del possibile…

    "Mi piace"

  36. “camaleonte” sarebbe adatto se inteso come la natura dell’animale che – in maniera naturale – si adatta al contesto nel quale si trova; però spesso si usa “camaleonte” come a dire “trasformista”, “colui che, per convenienza, si adatta alle situazioni”, in quest’ultima accezione non mi piace molto…

    "Mi piace"

Scrivi una risposta a Dupont Cancella risposta