Ispirazione

"Quando sei ispirato da alcuni grandi propositi, da qualche progetto straordinario, tutti i tuoi pensieri rompono le loro catene. La tua mente trascende le limitazioni, la tua consapevolezza si espande in ogni direzione, e scopri te stesso in un nuovo, grande e magnifico mondo. Forze sopite, facolta’ e talenti prendono vita, e scopri te stesso essere una persona di gran lunga piu’ grande di quanto tu abbia mai sognato essere." – Patanjali, Filosofo indiano – Yoga-Sutras

corpiChi non ha mai provato, almeno una volta nel corso della sua vita, l’esaltante stato d’animo descritto da Patanjali? Solitamente e’ stato un evento, un incontro, qualcosa che si e’ parato fortuitamente sul nostro cammino a donarcelo. O almeno cosi’ pensiamo. Di solito ci danniamo per qualcosa che non abbiamo o che che abbiamo perso. Qualcosa che abbiamo desiderato cosi’ tanto da pensare che senza di esso la nostra vita non e’, o non sarebbe piu’ stata, degna di essere vissuta.

Eppure, se ci riflettiamo, la magia accade nella nostra mente. E’ la nostra mente. Perfino quando quel qualcosa che funge da ispirazione non e’ attorno a noi, o non e’ stata raggiunta, la nostra mente la ricrea dentro di noi; puo’ essere immagine, suono, sensazione… Il gatto e la lunapuo’ essere qualcosa che non si riesce a definire, ma quel qualcosa e’ come se fosse sempre li’, presente, a spronarci. Siamo noi, nel momento in cui abbiamo deciso di farci coinvolgere da quel sogno, da quella musa ispiratrice, chiunque o qualunque cosa essa fosse, che abbiamo acceso la forza incontenibile della ispirazione. Noi in quel momento abbiamo visto qualcosa che di solito non notiamo e raccogliamo. Noi non ne siamo di solito coscienti, ma il nostro stato d’animo, la nostra determinazione, la nostra voglia di sognare, il coraggio di affrontare le nostre paure, lo spirito di reazione nelle avversita’ e nel rompere gli schemi negativi che ci affliggono, contribuiscono enormemente al fatto che quel qualcosa di straordinario avvenga.

Ogni sogno che tramuta in realta’, parte sempre da noi e dalla nostra mente. Ogni ispirazione nasce Warming Up for the Nightprima di tutto dall’anima che la esperisce.

Coltivate i vostri sogni, lottate contro la vostra inerzia, i vostri blocchi, la paura di risultare forse ridicoli. Agite perche’ quei sogni possano divenire realta’. Forse non avverra’, e rimarranno solo bellissimi sogni, ma se non lo fate, la possibilita’ che si realizzino sara’ davvero minima.

Voi siete la vostra prima ispirazione…

"Aspettiamo tutti questi anni per trovare qualcuno che ci comprenda, pensai tra me, qualcuno che ci accetti come siamo, qualcuno con un potere magico che sappia trasformare le pietre in luce solare, che ci porti felicità nonostante le controversie, che possa far fronte ai nostri draghi notturni, che ci possa mutare nelle anime che scegliamo di essere.
Soltanto ieri ho scoperto che quel magico Qualcuno è la faccia che vediamo nello specchio: siamo noi, e le nostre maschere casalinghe.
Dopo tutti questi anni, c’incontriamo finalmente…
Pensate un po’."
Richard Bach, "Via dal Nido."

0 pensieri su “Ispirazione

  1. … si dice che Volere è Potere… e nonostante alle volte abbia pensato che è solo una frase fatta.. ho capito che è così.
    Solo volendo Realmente si può Ottenere. Stando fermi.. la realizzazione di un sogno si Allontana fino a divenire irraggiungibile.
    Mentre i Sogni… bè, io preferisco non farne.. per non rimaner poi delusa.. ma.. è bene averli.. perchè anche se non si realizzeranno, avranno comunque dato un senso all’esistenza.
    [ Forse, causa Ora tarda, non ho spiegato come volevo il mio pensiero… spero sia comprensibile almeno in parte.] 🙂

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  2. Come vedi è tardissimo e non riesco a leggere ma mi metterò in paro… più che altro “guardo le figure” e questo commento è motivato dal fatto di aver scelto tra le immagini di questo post quella che usavo come header del mio blog fino a che non l’ho “restaurato” 🙂 Il lupotto che ulula nel bosco 🙂 Mi hai fatto venire la nostalgia, credo che farò degli screenshot così ogni tanto mi ci coccoolo 🙂
    Ripasso presto, un abbraccio Wolf 😉

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  3. Concordo con te, bisogna crescere un po’, prima di riconoscersi in se stessi, prima di sentire che la soluzione è dentro di noi… E’ una consapevolezza maturata negli ultimi anni…
    Accostarmi a discipline orientali mi ha aiutatata…
    La percezione dell’unità mente-corpo-spirito… contribuisce a percepire l’energia dei nostri sogni, delle nostre ispirazioni, come parte reale del nostro microcosmo…

    I tuoi post meritano veramente di essere letti… mi ci ritrovo…

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  4. Ciao Cauta 🙂 Ti sei spiegata benissimo invece 😉

    Diciamo che “volere” e’ il primo passo verso l’ottenere; poi ci vogliono le idee e l’azione, ma in genere queste, se il desiderio e’ davvero forte, arrivano spontaneamente.
    La trappola piu’ forte e’ la “coperta dell’inerzia”, la tana di cio’ che gia’ conosciamo anche se non ci appaga.
    Evita la classica vita di quieta disperazione; ora sei giovane, ma un domani ti pentiresti del tempo buttato…

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  5. Gia’, LettriceM, le immagini 🙂 A differenza del forum dove scrivevo prima, il blog da la possibilita’ di associare alle parole le immagini (e perfino la musica, anche se io non la uso).
    Ti assicuro che talvolta scegliere le immagini mi porta via piu’ tempo che lo scrivere 🙂

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  6. Non e’ una presa di coscienza da poco, Daruma 🙂 E’ importante capire che abbiamo una parte nel nostro destino, che forse non potremo controllare il mondo, ma molti eventi possiamo contribuire a determinarli e ad altri possiamo reagire nella maniera piu’ opportuna possibile.
    Tutti possono inciampare, ma se cadi in una strada trafficata, il tuo tempo e capacita’ di reazione possono salvarti la vita 🙂

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  7. La mia vita è cambiata proprio quando ho consapevolizzato che quel qualcuno era proprio quel volto che guardavo allo specchio. Da allora sorrido sempre, da allora credo nei sogni, da allora so che posso creare ciò che desidero per me e che Tutto si riflette anche all’esterno a me, l’ho riscontrato, è vero 🙂 ennesimo bellissimo post ;), un caro abbraccio,
    Ele

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  8. @wolfghost

    I nostri post…sembrano l’uno la risposta dell’altro:))”

    Ho letto! Hai perfettamente ragione! Telepatia? 😀

    Ho postato ieri questo pezzo su MC e mi ritrovo a leggere quasi la stessa cosa da te stamattina. Telepatia?? Forse. Ma forse perchè seguiamo lo stesso percorso nella conoscenza dell’anima. Come avrai notato da un po’ di tempo vari sono i miei scritti che vanno in questa direzione…

    E mi trovi daccordo quando dici

    Queste persone credono di star tentando di sfuggire al loro passato, ma in realta’, ponendo l’attenzione su di esso, lo tengono in vita.

    L’unico modo di sfuggire davvero al passato non e’ continuando forzatamente ad elaborarlo… bensi’ iniziando davvero a volgerci al bello del presente…

    Hai ragione…

    un abbraccio

    dora

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  9. “Verrà un giorno che l’uomo si sveglierà dall’oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo… L’uomo non ha limiti, e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo.” (Giordano Bruno)
    Namaste Wolfghost!

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  10. Io in linea di massima la penso esattamente allo stesso modo.. ma, sono anche convinta del fatto che gli esseri umani sono tutti collegati tra loro da un filo invisibile, ogni persona è in grado di cambiare una piccola parte di un’altra persona, altri meno.. poi c’è chi lo fà in bene e chi lo fà in male..
    Ogni persona ha una sua energia, esattamente come l’iniverso ed i suoi pianeti, le stelle.. le galassie, tutto è energia.. anche l’uomo!
    Di conseguenza ogni energia scontrandosi con un’altra può avere un’effetto, le nuvole scontrandosi provocano la pioggia! Ogni nuvola potenzialmente ha in sè la pioggia, ma questa viene provocata solo dallo scontro!
    Quindi morale della favola… ogni persona dentro ha ciò che prova quando avviene uno scontro però.. lo esterna! E sembra quasi che non abbia mai vissuto o sentito tutto questo dentro… perchè lo scontro è magia… lo scontro! Ovviamente ad ogni scontro a seconda dell’energia altrui si ci può comportare in modi molto diversi e provare diversi sentimenti… (così si spiegano anche le antipatie o le simpatie a pelle, che vengono spesso criticate da chi ti conosce ma… alla fine risultano vere!! chissà perchè???)

    Spero di aver spiegato bene il concetto… io sono convinta di questo!

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  11. Sono dell’idea che quando energie affini entrano in contatto, si crea una trasformazione, una specie di inspiegabile alchimia che ci risveglia improvvisamente; con effetti alle volte dirompenti, altri di grande struggenza.
    Comunicazione di anime ?
    Lo credo possibile, così come credo possibile l’idea di un filo sottile che ci lega al Tutto (lo spirito) e che dal Tutto a tutti noi.
    Quello che noi non sappiamo è che in qualsiasi momento potremmo comunicare così, ma il più delle volte sembriamo – come dire – spenti, interruttore off.

    Ciao

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  12. x psicosomatica: bellissimo il messaggio di Giordano Bruno. Lui era un mistico e da tale parlava, ma anche senza arrivare a tirare in ballo credenze metafisiche, e’ gia’ possibile fare dei passi in avanti…
    Namaste’ a te 🙂

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  13. Fragolina, cio’ che dici e’ senz’altro vero. Tuttavia si ha sempre il potere di scegliere come reagire. Credere di avere il controllo totale sulla propria vita e’ senz’altro un’illusione; proprio per questo oltre a cercare di “direzionarci” per andare dove vogliamo andare, dobbiamo anche essere pronti a mutare rotta o, addirittura, obiettivo, se ci rendiamo conto che quello che perseguivamo non e’ piu’ adatto a noi.
    La vita e’ determinazione, e’ vero, ma tale determinazione non deve essere cieca, ci vuole anche flessibilita’.

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  14. Fleur, come sempre il confine tra psicologia e metafisica e’ sottile. Per spiegare la simpatia accesa verso certe persone e assolutamente mancante verso altre, non e’ necessariamente doveroso tirare in ballo credenze esoteriche: anche psicologicamente parlando ci possono essere motivi che affondano in un nostro passato, magari dimenticato, per spiegarci il perche’ una persona ci “attrae” ed un’altra no.

    Questa precisazione non toglie che concordo con quanto hai scritto: talvolta sembriamo “spenti”, persi cosi’ come siamo nei nostri problemi e abitudini. In questo modo, sia che si parli di psicologia che di esoterismo, e’ difficile riuscire ad entrare in empatia con il prossimo, a capirlo ed a farci capire…

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  15. Credo che dovremmo stare accesi (on) a prescindere da motivazioni psicologiche e/o spirituali, perché come dici giustamente tu, siamo sempre troppo presi da problemi, stupidaggini, fretta quotidiana.

    Stare in ascolto, io dico.
    Spesso mi scopro essere la prima io a chiudermi all’interno di un bolla impenetrabile.

    Un saluto.

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  16. Sì, credo che ognuno di noi perda tantissime opportunità lungo la sua strada. Pensiamo solo a quante volte ci troviamo a camminare per strada senza nemmeno vedere veramente cosa ci capita attorno, persi nei nostri pensieri. E’ come se vivessimo una vita virtuale… e senza nemmeno un PC 🙂

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  17. è uno svegliarsi dal torpore,
    è una rinascita,
    è un cambiarsi d’abito,
    è guardarsi con altre pupille, seducenti e a tratti furbescamente infantili,
    è insipirare luce e diffonderla facendola viaggiare fino all’epidermide e farla accapponare,
    è avere visioni
    visioni e sogni
    proiettarsi nei panni del nostro immaginario
    è come piantare un seme e con pazienza vederlo germogliare, e poi crescere, osservarne ogni cambiamento, giorno per giorno, e nutrirlo, e coccolarlo, e ammirarne il colore, la forma, decorargli la sua dimora, regalargli più spazio.

    siamo esseri nati nella forza, e nella forza e nell’autodisciplina dobbiamo riconoscerci. Perdiamo l’equilibrio, ma i segni intorno a noi ci danno quotidianamente sproni per riacciuffarlo, ma se siamo temporaneamente ciechi e vaghiamo nell’ombra, si annidiano le forme oscure che sono i nostri pensieri distorti, le nostre paure, che si nutrono di noi stessi, e i piu forti altrettanto se ne nutrono favorendo al banchetto che noi serviamo su piatti di oro e perle, ragnatele vengono tessute sul corpo, e noi diventiamo anoressici nello spirito, nella volontà, costruendo un mondo effimero di illusione finta intorno a noi, giustificazioni e scuse, rimpianti e vuoti incolmabili, problemi insormontabili e pigrizia comoda. Litania infinita. Litania cosmoplanetaria.
    Maschere temporanee.
    L’altro giorno ho fatto la mia maschera in gesso, ed in gesso farò le maschere di chi conosco, e con queste maschere addobberò un albero, sarà il mio albero natalizio. Per ricordarmi che amo e sono amata, che il vuoto che spesso e volentieri bussa e rimbomba dentro devo sublimarlo e non lasciare che mi invada come una metastasi.
    Che ogni progetto merita un seme piantato.
    Che ogni atto merita due parole scritte.
    Perchè è bello ricordare da che principio si è partiti, per non perdere la traiettoria. Per poter riassaporare il momento di forza che ci spinge ad intraprendere un determinato atto. Perchè l’azione è cio che smuove e rimette in movimento, in moto continuo, come la natura nella sua maniera silenziosa perpetua il suo cammino. Per far si che la fatica non abbia il sopravvento, poichè il sudore è un autopulirsi, poichè lo sdraiarsi toglie ore allo sguardo che puo arricchirsi delle infinite sfaccettature che abbiamo intorno.

    Giuditta

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  18. Molto bello, Giuditta (perche’ non entri con la tua login? Dimenticata la password? %-) ).

    Non ho nulla da correggere, solo da aggiungere: da come scrivi, con termini come “autodisciplina”, qualcuno potrebbe pensare che tale risveglio, tale riappropiarsi di se’ stessi e della propria vita, sia qualcosa di estremamente faticoso, un gravoso impegno.
    In realta’ pero’ di gravoso c’e’ solo l’inizio, il rompere routine stabilite ormai da decenni. Routine comode, ma sterili. Routine che evidentemente, visto il malessere ed il desiderio di una vita diversa, rappresentano la classica vita di quieta disperazione.

    Una volta capito il meccanismo, una volta trovata l’ispirazione in se’ stessi, non vi e’ piu’ fatica. Si puo’ essere stanchi fisicamente, certo, ma non c’e’ piu’ quella stanchezza mentale che svuota, che uccide lentamente. L’ispirazione da’ entusiasmo, e sfido chiunque a trovare un entusiasta stanco della propria vita.

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  19. claro que si, mi hai beccata in pieno….persa la password…..perso il profilo…..che ci vuoi fare???? per fortuna si entra anche cosi, poi tanto come vedi sono riconoscibile dagli erroroni arghhhhh…..

    autodisciplina, intesa come forza in sè stessi per portare anche per perpetuare cio che abbiamo cominciato. A volte, la fatica e la pigrizia, o momenti di sconforto poichè non coronati da successo sperato, o immaginato, portano a mollare le redini, ad un rallentamento e purtroppo in alcuni casi all’abbandono.

    bisous

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  20. Non e’ un argomento banale quello dell’abbandono, sai? 🙂
    Credo molto nella “determinazione accompagnata dalla flessibilita’”: e’ giusto insistere e non mollare… ma bisogna farlo sapendosi addattare alle circostanze che capitano e non “caricando a testa bassa”.
    E, al limite… si deve anche saper rinunciare ed reinvestire su altri obiettivi, allorche’ ci si rende conto che la strada che si era intrapresa non ci sta’ portando laddove speravamo di arrivare.

    “E’ meglio tornare indietro che perdersi nel cammino.” – Proverbio Russo

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  21. @FleurDeProvence
    ma siamo sorelle??? ;-D
    bacione.
    @Wolfghost
    concordo… ma tu mi insegni che quando ci si trova nel mezzo di un tornado è difficile muoversi coerentemente a quello che si ci era prefisso … lasciarsi andare nel vento… come ha fatto quel neonato nell’occhio del ciclone.. secondo me è il segreto… alla fine l’evento stesso ti salva da una morte sicura!
    l’avete sentita la notizia.. no?

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  22. Infatti in quel caso cosa succede? Si capisce che non e’ il momento di opporsi alle circostanze o, meglio, che comunque esse non possono essere cambiate. Dunque, ci si adatta ad esse e si reagisce ai loro effetti di conseguenza…

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  23. Rifacendomi al tuo commento #17 e, in special modo, a questo passaggio
    (…) Per spiegare la simpatia accesa verso certe persone e assolutamente mancante verso altre, non e’ necessariamente doveroso tirare in ballo credenze esoteriche: anche psicologicamente parlando ci possono essere motivi che affondano in un nostro passato, magari dimenticato, per spiegarci il perche’ una persona ci “attrae” ed un’altra no. (…) mi viene in mente quando un bambino ti si butta addosso, dimostrando sin da subito una profonda simpatia per te. Simpatia non dovuta ad esperienze o incontri precedenti: dal primo secondo scatta qualcosa in lui.
    Di fronte a simile atteggiamento sincero e di genuina simpatia, mi sono sovente posto domande. Senza trovare risposte esaudienti.

    O.

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  24. Finalmente sono riuscita a leggere bene :-), poi mi metterò in pari anche con i post precedenti. Avevi proprio ragione, sembrava un abbinamento fatto apposta e, invece, guardando l’ora di pubblicazione del tuo post ti posso dire che proprio in quegli stessi attimi stavo facendo pace con la tastiera e decidendo di scrivere 🙂
    Noi siamo la soluzione, noi come persone, come anime, come nutrimento per noi stessi. Cerchiamo spesso affannosamente e invece basta ascoltarsi. L’ispirazione è tutta intorno a noi, l’ispirazione è la nostra capacità di vibrare e di sentire il sussurro dell’apparentemente impercettibile 🙂 Capita a volte, poi, che non sia l’ispirazione a mancare ma la voglia di renderla creazione. Il passaggio è fondamentale. Si crea e poi si è costretti a guardare ciò che si è creato e a farci i conti… Noto spesso siti e blog in cui l’autore scrive solo cose “positive” ( e, mi raccomando, le virgolette non sono un caso), sono bellissimi messaggi d’amore, inviti al sorriso e alla serenità. Altri scrivono solo quando sono arrabbiati. Poi ci sono le persone che, come nella migliore tradizione, scrivono sulla scia del dolore. E parlo di scrivere perché siamo su un blog ma il discorso vale per qualsiasi tipo di creazione. A quale categoria appartengo io? Mah, a tutte e a nessuna. Scrivo quando ne ho voglia fondamentalmente e scrivo quello che mi passa nella testa, cavolate, scherzi, riflessioni, giochi, momenti di vita, non mi importa quale sia l’argomento, non mi importa nemmeno che sia in linea o meno con l’andamento del blog, so che è il momento, so che ho voglia di comunicare e lo faccio 🙂
    E tu? Il tuo blog è molto giovane e nonostante questo molto frequentato, le discussioni sono interessantissime e i visitatori affascinanti, insomma “complimenti” 😉
    Riguardo le immagini ti capisco perché anche io passo ore e ore a cercarne da abbinare ai miei scritti, altre volte trovo prima l’immagine e da lì nasce il post, il più delle volte nell’immagine è racchiuso il non esplicitamente detto dello scritto e così camminano insieme, completandosi a vicenda, e mutando con le interpretazioni di chi guarda e legge.
    Un abbraccio e grazie della tua costante e gradita presenza.

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  25. “voi siete la vostra prima ispirazione”..

    mi piace molto questa cosa.
    Anche io credo che credere in qualcosa aiuti molto a raggiungerla, come aiuti il fatto di non sognare la luna se non si ha disposizione il materiale idoneo per raggiungerla…

    la perfezione è oltre noi, ma la possibilità di migliorarci sempre è accanto a noi…

    e poi la positività ci rende più belli..sempre!!!

    una carezza
    m.

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  26. Ohhh siiii che ho provato questa sensazione!!!! ;))

    Ora sono assonnatissima e ci sono letture che mi chiamano, ma domani voglio leggere con maggior attenzione questo tuo!

    Buona Vita!
    Namastè!
    SitaRam

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  27. x Camosciobianco: non sono uno che opta “per forza” per la psicologia a dispetto dell’esoterismo, per la scienza “ufficiale” contro la parapsicologia: talvolta ho trovato più inverosimili e maldestri i tentativi di spiegazione “pseudoscientifici” che non quelli esoterici 🙂
    Pero’… se qualcosa è spiegabile con la scienza e la psicologia, non si dovrebbe per me ricorrere all’esoterico. Perché? Perché crea illusioni, illusioni che quando cadono, fanno cadere tutto il castello di credenze e di fede sulle quali una persona puo’ aver basato la sua vita. Con contraccolpi talvolta devastanti.
    Meglio arrivare con fatica alla fede, che “convincersi” di averla.

    In questo caso, O., pur non avendo dati statistici, sono pressoché sicuro che il 90% dei bambini si “butta” quasi sempre su un 10% di persone, ovvero quelle sorridenti, che “emanano” sicurezza e simpatia. Senza contare che anche il bambino – anche se piccolo – puo’ avere già le sue tendenze e preferenze, per la psicologia, infatti, la mentalità di un bambino si forma prestissimo, fin dai primi mesi di vita. E d’altronde non è poi difficile crederlo, basta notare come a 5 o 6 anni “scimmiottano” palesamente i genitori o chi hanno intorno.

    Ecco perché il tuo tentativo di far passare questo come dimostrazione dell’incarnazione di un’anima in un corpo… non mi convince, o meglio, non mi basta 🙂

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  28. x LettriceM: Sono d’accordo, l’ispirazione non è poi difficile da trovare, ma per una serie di ragioni, ce la facciamo spesso sfuggire 🙂 Oltre a quelle che hai elencato te, ne metto una molto semplice, forse la più banale: il Tempo. Quante volte mi è capitato di avere qualcosa “di bello” (almeno per me) da scrivere, ma non avendo il tempo di farlo, magari perché ero fuori o perché impegnato in altro, rimandavo con l’intenzione di farlo più tardi. Ma “più tardi” non è la stessa cosa. Quel bel flusso di parole che si aveva lì lì, pronte per passare alla tastiera, sono svanite e sarebbero sostituite da frasi che “tecnicamente” vorrebbero dire la stessa cosa, ma che sono “prive di poesia”. C’è modo e modo per raccontare una storia, non è vero? 🙂

    Io nella vita affronto qualunque argomento in genere, passo dalle battute alle discussioni sull’aldilà con la massima facilità, ma su internet, dopo un po’ che scrivi (è vero che il mio blog è giovane, ma precedentemente scrivevo altrove) tendi ad assumere una direzione, una “preferenza” 🙂

    Poi è chiaro, dipende anche dal periodo nel quale uno si trova, siamo tutti un po’ come i grandi pittori in fondo: abbiamo via via le nostre fasi, con i diversi colori, dal bianco al giallo, dal rosso al verde e, per molte persone purtroppo purtroppo, anche parecchio nero.
    Per fortuna si riesce a compensarlo anche con un po’ di bel rosa 😉

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  29. x Biondograno: sono d’accordo 🙂 I sogni possono anche essere “enormi”, tante grandi invenzioni e successi sono stati fatti da persone che hanno creduto in cio’ che veniva giudicato impossibile da molte altre, ma nella vita, assieme alla determinazione, non deve assolutamente mancare la flessibilità: forse non siamo sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo che ci siamo fissati, ed allora dobbiamo essere abbastanza flessibili da accorgercene e cambiare; forse l’obiettivo si rivela via via una chimera davvero irraggiungibile, ed allora si deve anche essere pronti a cambiarlo, anche volesse dire rimettere in gioco tutta la propria vita.

    Restituisco la carezza 🙂

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  30. per @Fragolina83

    forse un sentire che ci accomuna.
    Un sorriso.

    E un saluto anche al padrone di casa.
    Fleur

    p.s.: ti dirò poi le cose interessanti che sto leggendo sulla simbologia del lupo, che possiede molta forza positiva se ben utilizzata.
    Suppongo ti siano note le caratteristiche di questo animale avendo scelto di dedicargli il tuo nick.
    Certo è che presso tutte le popolazioni antiche italiche e non, il lupo e la lupa avevano un posto di tutto rispetto nel pantheon degli dei…

    A presto.

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  31. Sì è vero, capita che “non sia il momento giusto”… quando mi succede cerco di fissare bene in mente le emozioni e l’afflusso di parole e concetti, poi non appena posso mettermi a scrivere cerco di richiamare in me le sensazioni che provavo, devo dire che funziona. All’inizio faccio fatica, ma una volta che le parole hanno preso il via tutto riemerge e, anzi, a volte il tutto risulta arricchito da qualcosa che nel frattempo è capitato 😉
    BUona giornata!

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  32. …:-D 😀 il mio non era un tentativo per dimostrare la possibilità di incarnazione…Mi ponevo semplicemente delle domande. 🙂

    Sì, fino all’età di circa 4 o 5 anni i bambini non sono ancora “plasmati” dall’educazione ricevuta e dalle regole del quieto vivere.

    Ciao 🙂

    O.

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  33. Allora… vedi che capito sempre al momento giusto?? ^___^
    Questo post è in sintonia con il mio di oggi… e mi scopro completamente d’accordo con il pensiero di Patanjali! E’ un po’ come dire: *noi siamo gli artefici del nostro destino* no?

    (E comunque, per sicurezza, mi leggerò anche il post precedente, così vediamo se rientro invece in quella casistica… eheh!).

    Sempre saggio, Wolf… e adesso ti linko!
    Bellissime anche le immagini…

    Nuvola*

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  34. x Fleur: in realta’ si pensa che il lupo sia l’animale “solitario” per definizione, in realta’ pero’ non e’ cosi’, dato che solitamente vive in branchi 🙂
    Si’, ok, mi fara’ piacere conoscere la tua sintesi sulla simbologia che rappresenta questo animale 🙂

    x LettriceM: ci provo anche io a fare cosi’ 🙂 Di solito pero’ e’ piu’ facile che mi venga casomai l’ispirazione su qualche altro argomento… E’ un po’ come se “Paganini (in questo caso la mia mente 😀 ) decidesse di non ripetere” 😀

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  35. x Camosciobianco: da un lato i bambini non sono ancora “plasmati” dall’educazione che riceveranno, dall’altro pero’ hanno certamente gia’ subito l’influenza del comportamento delle persone – tipicamente i genitori, ma non solo – che hanno attorno a loro. E’ facile ad esempio, che un bambino con genitori chiusi o che litigano in continuazione, sia a sua volta gia’ “chiuso” e diffidente a quell’eta’… 🙂

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  36. x Nuvola: “noi siamo gli artefici del nostro destino”… si’, diciamo “in linea di massima”: non possiamo “controllare ogni cosa”, ma possiamo cercare di impostare almeno gli obiettivi e reagire in modo il piu’ costruttivamente possibile agli imprevisti 🙂

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  37. ma non si puo rispondere direttamente sotto al paragrafo di interesse? bho, non capisco mai una mazza di sti meccanismi.

    ti rispondo al proverbio russo:

    meglio continuare a camminare e prendere altre strade, piuttosto che tornare indietro.
    non ho mai detto che l’abbandono è proibito in un cammino intrapreso, bensì è proprio l’evolversi su questo cammino che non porti al punto di partenza bensì a cogliere cio che si puo sviluppare, anche se lontano dal proposito originario. Questa è evoluzione.

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  38. Come a dire che da tutto si puo’ imparare e trarre qualcosa di utile, perfino dalle “disfatte” 🙂
    Sono d’accordo.

    Quando gli veniva chiesto come aveva resistito alla tentazione di desistere nei 999 fallimenti che avevano preceduto l’invenzione della sua lampadina, Thomas Edison rispondeva che non li considerava affatto fallimenti, semplicemente “invenzioni di come NON funziona una lampadina” 🙂
    Anche queste hanno contribuito al suo successo finale 🙂

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  39. …Io toglierei il “perfino” per sostituirlo con “soprattutto”.

    Il migliore apprendimento lo si ottiene confrontandosi in modo aperto con le difficoltà. Anche le sconfitte forniscono informazioni utili. Tutto sta nel notarle….

    🙂

    O.

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  40. Ich bin total einverstanden!

    penso che a volte le difficoltà siano anche uno stimolo per trovare una soluzione che ci faccia stare ancora bene o meglio. Le sconfitte insegnano e ci si puo sempre tirare una pacca sulla spalla e dirsi ok, vecchio mio ci hai provato, vuol dire che non era cosa, in tutti gli ambiti. L’autoironia è un gran bell’antidoto.
    Credo anche che se non ci fossero` delle difficolta o delle prove da superare ci sarebbe una gran noia, latenza di stimoli. Invece credo che appunto il gioco della vita, confrontato con un gioco da tavola, sia quello di poter trovare strategie per fare tornare il sereno.

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  41. x entrambi: mantengo il mio “perfino” riguardo all’imparare nelle difficolta’, lo preferisco al “soprattutto”. Sono sempre convinto che le persone che “vivono con gli occhi aperti”, non hanno bisogno delle difficolta’ per imparare, anche se – naturalmente – sono in grado di farlo anche da quelle.
    Trovo che frasi come “L’uomo è un apprendista; il dolore e’ il suo maestro” (Alfred de Musset) abbiano un qualcosa di consolatorio.

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