Season’s Greetings…

Dalla pubblicazione dell’ultimo mio post sono passati ben 14 giorni. Anche se ho fatto perfino di peggio – il record credo che sia di 24 – di questo passo rischio di andare nel 2016, quindi… bé, meglio che anticipo un po’di auguri, in particolare quelli di Natale 🙂

Voglio però anche ripercorrere questo 2015 che sta per lasciarci e tirare qualche conclusione. Per noi è stato un anno terribile, Lady Wolf, giustamente, non vede l’ora che passi. Io un po’ meno: nella mia tremenda consapevolezza dell’ineluttabile caducità della vita, so infatti che non è affatto certo che il 2016 sia migliore. In Agosto previdi che l’anno “scolastico” (cioé da settembre) 2015-2016 sarebbe stato per me un “anno horribilis”, e se il buongiorno si vede dal mattino…

Ma nel 2015 è pure arrivato anche qualcosa di buono, quindi… vediamo 🙂

Gennaio.

Lady Wolf decide di lasciare un lavoro che ormai è diventato per lei insostenibile. Starà senza lavoro quasi per tutto l’anno. Eppure c’è il rovescio positivo: in questo particolare anno il fatto che lei si trovasse libera è stata quasi una benedizione. E lo si capisce da subito. Sempre a gennaio, infatti, la sua amata nonna Olga, che per lei è stata come una madre, viene ricoverata in fin di vita. Vista l’età, 94 anni, sono un po’ tutti pessimisti. E invece si riprende e dopo un po’ torna a casa. Lady Wolf può starle vicina.

Marzo.

Marzo, ma proprio il suo primo giorno. E’ una serata serena. Siamo di ritorno da Merano, dove siamo stati in visita alla nonna di Lady Wolf. Non vediamo l’ora di essere a casa per passarci qualche ora nella nostra casetta ritrovando gli adorati gatti Sissi, Julius e Numa. Ma, appena parcheggiato, Tom si precipita giù dall’auto e per qualche motivo che non sapremo mai, si lancia in strada e viene investito. Il botto, il latrato lancinante. Lady Wolf che corre in strada e tira via il corpicino insanguinato di Tom… Per fortuna una clinica veterinaria nelle immediate vicinanze è aperta. Tom viene operato e si trova che una vena si era tranciata. Ha rischiato di morire dissanguato. Ma si è salvato. Qualche settimana e il piccolo guerriero torna in forma come se nulla fosse accaduto 🙂

Sempre a Marzo, muore Whity, la nostra deliziosa pesciolina bianchissima. Era solo un pesce, vero, ma ci aveva sorpreso. Era bellissima, cresciuta in fretta (non abbiamo mai avuto pesci che crescessero così velocemente… e pensare che era piccolissima al suo arrivo). Si era legata a Giustino, il pesce scalare “residente”, aveva perfino deposto le uova ma gli avanotti purtroppo non erano poi sopravvissuti. Un giorno perse misteriosamente una pinna. Poi, iniziò a gonfiarsi nell’addome e nel giro di pochi giorni morì 😦 In un acquario, purtroppo, capita relativamente spesso che qualche pesce “se ne vada”, ma a lei ci eravamo affezionati e la rapidità della sua scomparsa ci rattristò parecchio 😦

Luglio.

Poiché erano diversi mesi che non stavo bene, proprio il primo di Luglio ho dovuto fare delle visite approfondite. Non sono state semplici e sono state “condite” da una buona dose di preoccupazione. Per fortuna però il responso è stato buono, e questo è ciò che conta. In seguito però ho avuto problemi prolungati, ho faticato a rimettermi.

Sempre a Luglio, abbiamo fatto la conosenza della cagnolina Stella 🙂 Lady Wolf ha avuto l’idea di prendere un cane dal canile locale e portarlo con noi per qualche piacevole ora di libertà tra laghetti di montagna e passeggiate 🙂 Una cagnolina deliziosa, infatti dopo solo un paio di settimane abbiamo replicato 🙂

Era incomprensibile per noi il motivo per cui non fosse stata ancora adottata, per fortuna però a inizio Agosto Stella ha trovato casa e, dopo qualche incomprensione iniziale, ora è felice con la sua nuova famiglia 😉

Infine, a fine Luglio, ho migrato di nuovo il blog. Dopo Splinder e Logga, sono atterrato su WordPress. Ho perso qualcosa in termini di personalizzazione e lista degli argomenti, ma… va bene così, sono soddisfatto soprattutto dalla stabilità della nuova piattaforma. Purtroppo Adottauncucciolo è andato perso. Avrei potuto salvare anche quello, ma… dopo averne parlato con Lady Wolf, abbiamo deciso di lasciarlo solo su facebook, dove i contatti erano immensamente di più.

Agosto.

Un giorno decido al volo di andare a passare qualche ora in un’area picnic su un monte nelle vicinanze. Il tempo di scendere dall’auto ed arrivare nell’area, e intravvediamo un gatto rosso nella zona “barbecue”. Trovando la cosa strana per il posto, piuttosto isolato, mi avvicino, portando con me un po’ di stuzzichini per Tom. Il gatto apprezza e noi decidiamo che non possiamo lasciarlo lì. Dopo aver chiesto presso le poche case vicine, decidiamo di portarlo con noi. Visita dal veterinario per i test anti Felv e Fiv (due malattie pericolose e contagiose tra gatti) e poi… dritti a fargli conoscere i gatti “residenti” 🙂 Il nome che gli daremo sarà… Perseo 🙂 Ora è uno splendido gattone rosso che tanto ricorda Garfield 😉

Durante il mese di Agosto, non sapremo mai il giorno, muore improvvisamente mio fratello. Viene trovato in casa sua diversi giorni dopo, solo a fine mese. Oltre lo choc, inizia un periodo durissimo. Come parente più vicino, non forse come grado di parentela poiché c’è un terzo fratello ma come vicinanza di “contatto” e per distanza, devo occuparmi di tutto io. Il funerale, la pulizia della casa, la riconsegna delle chiavi ai proprietari della casa, la burocrazia infinita… Vi risparmio i dettagli, confusi tra scene alla Kafka ed altre alla Hitchcock…. Ma è stato un periodo terribile, nel quale la vicinanza di Lady Wolf è stata fondamentale: essendo senza lavoro, ha potuto occuparsi lei di tante cose. Senza, sarebbe stato davvero problematico.

Settembre.

Mentre siamo ancora impegnati con la tragedia di mio fratello, ci accorgiamo che il nostro adorato Julius sta male. Ma non immaginiamo quanto. Il veterinario si accorge che pelle e mucose sono gialle e gli esami del sangue sono impietosi: i globuli rossi sono già a livello incompatibile con la vita. Nonostante le cure continue di flebo e iniezioni, e un apparente miglioramento momentaneo, alla visita successiva i globuli rossi si sono ancora dimezzati. E’ chiaro che la cura lo sta tenendo su… ma è solo un palliativo. Passiamo circa due ore al giorno per un mese, curandolo nella speranza di un miracolo. Di nuovo, il fatto che Lady Wolf fosse a casa, è stato importante. Sapere che Julius non era da solo a casa nelle sue ultime settimane, è stato impagabile.

Ottobre.

Julius muore. Una mattina, vedendo che si riversava da un lato, decido che non ha più senso andare avanti e chiamo il veterinario per l’eutanasia. So che è stata la cosa giusta… ma è un peso che porterò con me per tutta la vita. Julius era il mio gatto preferito, in generale una delle creature più importanti della mia vita. Il dolore per la sua perdita è enorme. Due mesi dopo, e nonostante la nostra famiglia si sia ripopolata di altri due “bimbi pelosi”, Lady Wolf dice che sente la sua mancanza più oggi di quando è mancato.

Con lui se ne va un periodo storico nel quale i nostri quattro animalotti ci hanno accompagnato con affetto, senza lasciarci mai. Era troppo bello perché durasse, ma noi non ne avevamo la giusta consapevolezza. Se tornassimo indietro, apprezzeremmo quel periodo molto di più, ne sono certo…

Sempre a Ottobre, portiamo Tom dal veterinario per una massa sospetta su una zampa anteriore.

Il prelievo con l’ago aspirato è allarmante: potrebbe essere cancro. Tom andrà operato e si dovrà aspettare il risultato dell’esame istologico. Sembra che la sorte si stia accanendo contro di noi e i nostri animalotti…

Come vedremo però, stavolta le cose andranno diversamente.

Novembre.

A inizio Novembre arrivano Mr Jones e sua mamma Lara. Mr Jones è un tigratino delizioso, e lo è anche sua mamma ma… purtroppo lei si rivelerà troppo aggressiva con i nostri gatto residenti e sarò costretto a riportarla alla persona che ce l’aveva portata. Mi dispiace molto per lei, ma la situazione era davvero insostenibile.

Jones invece si lega tantissimo a Perseo, giocano in continuazione, si leccano a vicenda, si sono proprio scelti… è un piacere e un divertimento vederli assieme 🙂

Nell’ultima decade di Novembre, arriva Junior, il quinto gatto 🙂 Arriva da Roma, l’abbiamo scelto per la somiglianza con Julius che all’inizio riguarda solo il colore ma poi si vedrà anche nella sua affettuosità. Anche se… Julius è Julius, e non cerchiamo certo un “rimpiazzo”.

Junior ha passato molti dei suoi primi mesi in una gabbia, e quando arriva inizia a correre come un matto per la gioia 😀

Non trova un “compagno” come Perseo, ma comunque si integra nel gruppo e ora gioca con il “fratellino” Jones 🙂

E’ davvero un gatto affettuosissimo e siamo felici di averlo con noi, anche se… se proprio dobbiamo essere sinceri, cinque gatti iniziano ad essere… come dire… impegnativi 😀

Nello stesso periodo la notizia che tutti aspettavamo: quello asportato a Tom non era cancro! Tom può dirsi guarito e può tornare a correre, a sfidare i cagnoni molto più grandi di lui e… a far ancora parte della nostra famiglia 🙂

Tom è per Lady Wolf quel che Julius era per me… perdere anche lui, a così breve distanza da Julius, sarebbe stato un colpo tremendo.

Un’altra notizia del periodo è che Lady Wolf è tornata a lavorare 🙂 Sarà “solo” una sostituzione maternità, ma è importante perché in totale durerà un annetto e poi chissà… non è detto che la persona sostituita decida di riprendere a tempo pieno. In ogni caso è stato comunque importante interrompere il lungo digiuno lavorativo 😉

 

Cosa ci riserverà il 2016? Chi lo sa… Non chiediamo tanto, ci piacerebbe un semplice anno di serenità, dopo un anno così turbolento e per lunghi tratti triste e doloroso. Purtroppo, ogni anno di più, sappiamo che davvero del doman non v’è certezza: possiamo solo fare del nostro meglio, e sperare che la sorte ci arrida…

Sicuramente Buon Natale a tutti! 🙂 Chissà, può essere che ancora un post prima del 2016 ci scappi, altrimenti… che il 2016 sia un anno felice, o almeno sereno… già tanto sarebbe! 🙂

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Nuova migrazione…

Bene, eccomi su WordPress. E’ stato un dispiacere muovermi da Logga.me ma… devo dire che apparentemente ho fatto appena in tempo: ormai quella piattaforma è indisponibile da giorni e se non avessi traslocato il blog… forse avrei perso tutto. Purtroppo è il rischio delle nuove piattaforme: anche se partono a mille, soprattutto con l’assistenza, poi non sai se dureranno e nemmeno sai se hai garanzie nel  caso succeda qualcosa: di fatto, a meno che Logga si riprenda, Adottauncucciolo è andato perso. E anche se, in fondo, ormai si appoggiava per il 95% su facebook, dove ha una pagina dedicata, mi spiace molto perdermi lo “storico” 😦

Le grandi piattaforme, come WordPress o come era una volta Splinder, hanno questo di bello: se decidono di chiudere o modificare il servizio, non puoi farci nulla, ma almeno ti danno il tempo di salvaguardare ciò che hai fatto, e non è affatto poco.

Ad ogni modo, devo ringraziare calorosamente Simone “Nobodyridesforfree” per il supporto che mi diede nella migrazione da Splinder a Logga,  era stato davvero determinante: se ero riuscito a salvare il mio blog all’epoca, e se sono riuscito a farlo oggi, visto che comunque Logga usava (o usa ancora, non so se e come stiano cercando di ripristinarlo) formati wordpress-based e quindi facilmente esportabile qui, è merito suo, e non lo dimentico.

Qui ho molto da lavorare: mancano diverse cose (come l’indice argomenti), altre sono da sistemare (come i colori del testi dei post… e ne ho più di 500! :-o), i link sono da cambiare o rimuovere e probabilmente lo stesso per diverse foto, ma posso dire che il blog è sopravvissuto! Poi, col tempo, finirò di sistemarlo.

Per il momento, un caro saluto a tutti e… se avete suggerimenti, non vedo l’ora di saperli 🙂

10 domandine… a Wolfghost :-D

No, non sono impazzito facendomi domande da solo (anche se a dire il vero di domande a me stesso ne pongo davvero tante :-D), questa è una mini intervista che mi ha fatto l’amica Happysummer  e che ho voluto riportare qua per non perderne traccia 🙂 Tra l’altro l’amica Happy è anche una delle più antiche conoscenze di blog che potete trovare qua sopra 🙂

Ecco l’intervisata, l’originale la trovate qua: 10 domandine a… Wolfghost

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D: Oggi vanno per la maggiore i Social Network, cos’è che ti spinge a tenere un blog?

R: Questa è uno domanda alla quale oggi rispondo in modo diverso rispetto a qualche anno fa’.

Entrambi, blog e social network, hanno una loro funzione: i social network sono un po’ il fast food di Internet ma sono ottimi per divulgare prontamente informazioni, notizie, annunci (un esempio è Adotta un cucciolo, il nostro sito di adozioni animali, il cui blog è ormai semi-deserto ma la cui corrispondente pagina facebook ha oltre 5.000 “amici” che ricevono puntualmente ogni annuncio); il blog è più uno slow food, più difficile da mantenere, richiede più attenzione, ma potenzialmente da’ molta più possibilità di espressione.

Un tempo alla tua domanda avrei risposto che il blog mi dava più ampiezza, più possibilità di esprimermi. Oggi ti rispondo che… è sostanzialmente perché mi spiace chiuderlo, visto che “passa sopra” parecchi anni della mia vita. E comunque non andrei verso i social network, mi allontanerei e basta.

C’è un tempo per ogni cosa, e in questa fase della mia vita esprimermi sul web non è per me una priorità.

 

D: Se dovessi partire per un’isola deserta, quale libro porteresti con te?

R: In senso letterale, un libro che parlasse di come riconoscere le piante commestibili da quelle velenose 😀

Nel senso di qual è il libro è più importante per me, inevitabilmente la risposta sarebbe diversa a seconda delle fasi della mia vita. Forse oggi porterei “Il libro tibetano del vivere e del morire”, di Sogyal Rinpoche. Ma è una scelta difficile.

 

D: A cosa associ la parola mare?

R: A “casa mia”, la Liguria 🙂

 

D: E la parola cane?

R: A Tom, il nostro canetto 😉 L’unica esperienza di cani prima di lui è troppo antica per ricordarmene significativamente; poi sono stato solo “gattofilo”: è stato Tom a farmi scoprire il fantastico mondo dei cani 🙂 (ma non tolgo nulla a quello dei gatti, eh! ;-)).

 

D: Se fossi il Genio della lampada, quale desideri vorresti che realizzasse?

R: Darmi la risposta definitiva e sicura ad una delle domande fondamentali della vita: se qualcosa sopravvive o meno alla morte. Questa risposta, da sola, è in grado di cambiare la percezione della vita stessa. Sia che sia positiva sia che sia negativa.

 

D: Quale qualità indispensabile dovrebbe avere il tuo partner?

R: Lasciarmi dormire a lungo nel fine settimana! 😀 L’ho scritto apposta perché Lady Wolf è vicino a me 😀 Battute a parte, direi la complicità, intesa anche come empatia. Un partner può avere tutte le qualità di questo mondo, può essere bello, intelligente, capace… ma se non “ti sente” o tu non “senti lui” (o lei), è come avere un robot.

 

D: Quale personaggio (cantante, sportivo, scrittore, storico ecc.) ammiri di più?

R: Tutte le persone comuni che sono riuscite a sconfiggere una grave avversità, come una malattia.

 

D: E quale di meno?

R: Hitler e tutti i dittatori come lui (e sono stati e sono molti più di quel che normalmente crediamo). Tutti coloro che non “sentono” la vita, in sé stessi e, di riflesso, nel mondo che hanno attorno.

 

D: Quale spettacolo cancelleresti subito dai palinsesti televisivi?

R: Tutti i programmi della D’Urso 😀

 

D: Cosa di bello ci auguri per domani?

R: Di avere la capacità, la serenità e la forza di poterlo apprezzare, qualunque esso sia. Perché già vivere è regalo.

 

Image du Blog confinianima.centerblog.net

“Wolfghost” ha fatto il suo tempo?

Non sto per chiudere il blog, non ancora almeno, tuttavia riconosco che Wolfghost forse ha fatto il suo tempo. Lo dico senza rimpianto e senza tristezza: ogni cosa nella vita ha una sua collocazione, una sua ragione, una sua importanza che nel tempo può cambiare.

Nel caso di Wolfghost trovo che il cambiamento si debba ad almeno tre motivi.

Il primo è il tempo che si dedica al proprio blog. Nel mio caso, la nuova occupazione in azienda ha drasticamente ridotto il mio tempo libero. In ufficio non ho nemmeno un minuto, dalla mattina alla sera è un tour de force, tra tagli aziendali che ci hanno fortemente sottodimensionati (ma c’è ancora chi riesce a “pettinare le bambole”… quelli non mancano mai) e gente ipocrita che finge di essere disponibile, per poi sparire alla prima richiesta. Quando io, Lady Wolf e i nostri animalotti avremo traslocato nella nuova e ridente cittadina, credo che farò più di un pensierino ad un radicale cambio di rotta. La sera poi, sono così stanco e tirato che il poco tempo libero generalmente preferisco dedicarlo ad altro. Alla mia famigliola ad esempio 🙂 O a un po’ di ginnastica o di Yoga. E per il blog, di tempo, ne resta davvero poco.

Se non dedichi tempo al blog, devi essere una persona famosa affinché il tuo blog continui a vivere lo stesso. Ci sono persone che possono pubblicare le previsioni del tempo e non curarsi minimamente di leggere e controcommentare i commenti ricevuti (figuriamoci contro-visitare) perché il proprio blog sia sempre pieno di visite. Io non sono tra queste. E questo è il secondo motivo.

Il terzo motivo è che ho detto tante cose in questi anni, forse tutto e il contrario di tutto. Vero che anche ripropormi, visto che in molti non hanno letto i miei primi post, mi aiuta a fare “i ponti” in periodi di stanca. Ma non mi da molto, anche se mi diverte rileggere cosa io stesso e i commentatori di allora pubblicavamo 🙂

Ci penserò. Magari troverò una formula più sbrigativa fino a quando questo periodo non sarà passato, forse in forma di “aforisma”. Chissà 🙂

Ma anche un domani dovessi decidere che il tempo di Wolfghost è finito… bé, non sarebbe una tragedia. Le tragedie, lo sappiamo benissimo, sono altre.

Addio a Facebook

Potrebbe sembrare il titolo di un remake cinematografico, invece è l’ennesima (ma diluita in diversi anni, eh!) analisi delle dinamiche del web.

Lady Wolf pochi giorni fa mi ha dato un annuncio choc. Con quella fantastica ingenuità che tanto la contraddistingue, come nulla fosse mi ha detto “Oggi mi sono cancellata da Facebook” 😮 L’annuncio è stato spiazzante perché non solo non era successo nulla che potesse farlo prevedere, ma anche perché – pur non essendone un’accanita fan – lo usava spesso. Le motivazioni sono state che si era stufata della superficialità degli argomenti che ci si trovano sopra (“ma che me ne frega a me del piatto che sta cucinando la casalinga X?”) e che tutto sembra essere scritto per… apparire, per vincere il confronto.

Adesso, sebbene sia chiaro e evidente che molti utenti sono utenti “sinceri”, è indubbio che queste sono anche le motivazioni che me ne hanno tenuto lontano. Sono iscritto, vero, ma le mie apparizioni lì sopra sono rare, di solito limitate a quando mi arriva una e-mail che mi dice che qualcuno ha scritto qualcosa sulla mia bacheca. Il famoso tag che poi scopri non avere quasi mai a che fare con te… mah! 😐

Al di là di cosa dice qualche esperto, ovvero che l’andamento di Facebook appare virale, rapida diffusione seguito ad altrettanto rapido declino, una cosa mi appare evidente: Facebook sta invecchiando. Se prima Facebook era il Fast Foot di Internet, oggi ci sono altri Social Network che sono ancora più spicci, come Twitter e Instragram, e i giovani, sempre alla ricerca del Fast Food che più Fast Food non si può, sono inevitabilmente attratti da questi ultimi. Invece ho notato curiosamente che è in rapida ascesa la presenza di persone della “terza età”, probabilmente contente di aver trovato un modo per restare in contatto più assiduo con figli e parenti. Quanto poi questo sia da questi ultimi davvero gradito e non rischi di essere scusa per essere ancora meno presenti fisicamente, non mi è dato di saperlo.

I succitati Twitter e Instagram non li conosco personalmente ma solo per sentito dire. Addirittura ho dovuto fare una ricerca su Google per essere certo di aver scritto correttamente “Instagram”. La prima voce che è uscita è stato il link al sito. La seconda il fatto che “L’attrice X è nuda su Instagram!”… penso che la dica lunga.

Inoltre non dobbiamo dimenticarci del nuovo fenomeno dei servizi di instant messaging sugli smartphone: sempre più persone usano ad esempio WhatsApp laddove una volta, attraverso il proprio cellulare, si connettevano a Facebook. Non è certamente un caso che Facebook abbia sborsato 19 miliardi di dollari (!) per acquistare WhatsApp. Che poi… non potete immaginare l’orrore con il quale ho visto che le famose “catene”, anche vecchie di anni, iniziavano ad essere riproposte una dopo l’altra su WhatsApp 😮 😦

E veniamo al nostro caro mondo dei blog. Essendo i fast-fooddiani migrati altrove, questo mondo appare adesso più stabile e sicuramente molto più serio. Ricordo il genere di commenti che ricevevo nei primi anni: molte immaginine ammiccanti e commenti… stile facebook. Ora, quando ho il tempo di rispondere, mi tocca impegnarmi davvero perché i commenti che trovo sono tutti di spessore. Ovvio che numericamente questo cambio non ha pagato: i commenti e le visite che ricevo sono circa un quinto di quelli dei “tempi d’oro”. Ma, a parte che ciò è anche dovuto al mancato meccanismo della “visita e controvisita” – oggi non riesco a visitare i blog altrui con la stessa frequenza di una volta – sinceramente non solo non m’importa, ma è anche più adatto al mio stile di vita odierno: non avrei il tempo di essere più presente e, conoscendimi, me ne farei un cruccio.

 

Wolfghost (il blog) andrebbe alle elementari…

Mi sono ricordato proprio in questi giorni che il mio blog “Wolfghost” il mese scorso ha compiuto sei anni, dunque sarebbe pronto, se fosse un bambino, per iniziare le elementari 😀

Il primo post, la piattaforma era Splinder, è datato 7 settembre 2007 e, con grande sforzo di fantasia, si chiama “Eccomi qua…”. Siccome è breve, vediamo che diceva…

“Dopo anni di peregrinazione su siti vari e, soprattutto, forum, Wolfghost prova l’avventura del blog.

Il desiderio di esprimere cio’ che e’ dentro di me in una cornice mia, senza gli spazi angusti di un forum, forse senza la sua visibilita’, ma nemmeno la sensazione di disordine e, spesso, mancanza assoluta di controllo, e’ la molla che mi spinge in questa mia esperienza di blogger.

Sono stato per lunghi anni, da quando ne avevo 18 fino ai 37, un “ricercatore dell’anima”, incuriosito tanto dall’esoterismo quanto dalla psicologia del profondo, affascinato in particolar modo quando scoprivo in essi percorsi paralleli, ma sempre con un nocciolo scettico che mi impediva di cadere preda di facili entusiasmi.

In seguito a disavventure sentimentali, lutti e momenti difficili, ho avuto la mia pausa, durata quasi 4 anni.

Adesso, a poco a poco, quella sete di conoscenza, quella voglia di chiudere il cerchio, si stanno di nuovo facendo strada…

Spero di non perdere gli amici che, via via, mi sono fatto da altre parti e che, almeno alcuni tra loro, siano pronti ad accompagnarmi, magari assieme a nuovi, in questa avventura.

Wolfghost”

Purtroppo gli amici ai quali mi riferivo si sono via via persi, tutti tranne uno che, anche se ha cambiato nickname, ha ancora un suo blog. Tuttavia sei anni su Internet sono un’eternità, il ricambio è quasi scontato, fisiologico direi. Alcuni blogger che ho conosciuto in questi anni sono anche scomparsi… è terribile pensarci, anche se è vero che fa parte della vita ed anzi, e anche questo è incredibile da pensare, se i nostri blog vivranno abbastanza a lungo, a poco a poco i sopravvissuti inizieranno a piangere quelli che via via scompariranno, fino a restare pochi pochi. Avete mai provato a pensarci? 😐 Per parafrasare le parole del buddhismo tibetano sul principio dell’impermanenza: “Vedete tutti questi blogger? Tra cento anni non ce ne sarà più neanche uno” 😦

Per quanto riguarda la “sete di conoscenza”, ho certamente fatto più esperienza e appreso nuove nozioni, o almeno ho rielaborato nozioni che già sapevo. Tuttavia… non sono arrivato a nulla, questa è la verità, anche se è da stabilire se davvero qualcosa da raggiungere c’è o se tutta la vita è solo un processo in divenire, senza una fine, senza un traguardo. “La strada è la ricompensa” direbbe lo Zen.

A dirla tutta… a volte mi accorgo ancora di brancolare nel buio. Ad esempio, ora come allora, non ho la minima certezza sul fatto che la vita continui o meno dopo la morte fisica. Un giorno propendo più da un lato, quello dopo più dall’altro. E lo stesso dicasi di tanti altri argomenti. Tuttavia mi diverte, mi incuriosisce, vedere il cambiamento di pensiero che in questi anni ho fatto e, se ne aggiungo qualcuno in più, includendo solo pochi anni prima del 2007, il divario diventa ancora maggiore. Alcuni post che avevo scritto, ad esempio, erano per me la “bibbia”, ci credevo ciecamente. Rileggendoli adesso… molti mi sembrano aria fritta. Non “falsi” o “errati”, ma valevoli solo in un certo periodo della vita, dopodiché… diventano inutili. A volte mi suonano perfino sciocchi.

Credo che così sia la vita: fatta a fasi. E’ chiaro che un giovane non può, non deve, pensarla come un uomo di mezza età, e immagino che un uomo di mezza età non può, non deve, pensarla come una persona ormai vecchia. Le cose cambiano e ciò che aveva valore e senso una volta, poi smette di averne, o comunque ne ha molto meno.

Bé… comunque mi accorgo che anche la platea di Wolfghost è estremamente cambiata, sul blog e ancora di più rispetto ai forum su cui scrivevo in precedenza. L’età si è alzata, e ovviamente con essa anche gli interessi che i miei lettori e io abbiamo. Però alcuni vecchi post sono ancora validi, almeno per me, quindi ho deciso che quelli che “sento ancora” li ripubblicherò saltuariamente, perché se è vero che li potete comunque trovare tutti tramite la colonna laterale, è anche vero che la grande maggioranza dei blogger raramente va indietro nei post di un blog, mi piace perciò pensare di condividere alcuni di essi con chi – oggi – è lettore del mio blog.

Un caro saluto a tutti 🙂

Un piccolo sondaggio sulla qualità del blog :-D

Visto che siamo tormentati dai sondaggi – chi non ha mai ricevuto almeno una richiesta a risponderne uno? – e che a volte l’andamento dei commenti ai miei post è piuttosto sospetto, oltre alcune esplicite “denunce” di malfunzionamenti momentanei, ho pensato di proporvi un piccolissimo sondaggio sulla qualità del blog “Wolfghost” (qualità tecnica, più che di contenuti… poiché so che a una domanda su questi ultimi in pochissimi risponderebbero sinceramente :-D). Ciò che voglio capire è se e quali difficoltà riscontrate, in modo poi da indirizzare i vostri commenti ai gentilissimi e solerti manutentori di questa giovane piattaforma per vedere se, eventualmente, riescono a porvi rimedio. Sono tra l’altro certo che anche loro apprezzeranno poiché servirà a, eventualmente, migliorare la piattaforma (sempre che non sia io a sbagliare qualcosa nelle impostazioni…).

E’ essenziale, ovviamente, che rispondiate sinceramente, altrimenti non serve a nulla e non mi aiutate! 😉

 

Ecco le, poche, domande:

1) avete difficoltà di caricamento della pagina? Per una risposta oggettiva confrontate il tempo del caricamento della pagina con altri blog simili;

2) dovete ogni volta ricaricare la pagina per essere sicuri che sia aggiornata? Credo di sì, poiché perfino io lo devo fare… ad ogni modo lascio a voi la risposta;

3) vedete comparire messaggi di richiesta di scaricamento file o qualunque altra cosa che non c’entri con il blog?

4) riuscite a commentare facilmente? Altrimenti, che difficoltà riscontrate?

5) con che frequenza il blog è fuori servizio?

6) con che frequenza è talmente lento da disincentivarvi nel commentare?

7) c’è qualche altra segnalazione che volete aggiungere?

 

Grazie a chi vorrà rispondere 🙂 Per agevolarvi… copiate la numerazione qua sotto in un commento e poi aggiungete le risposte 😉

1)

2)

3)

4)

5)

6)

7)

Blog e curiosità: l’evoluzione dei miei contatti

Questo apparirà come un post interlocutorio, prendetela come… una curiosità, in pochi giorni inserirò un nuovo post 🙂

Come la maggior parte di voi che leggete, io sono un ex splinderiano. Per chi invece non venisse da lì, “Splinder” era una piattaforma di blog alla quale si rivolgeva la grande maggioranza dei blogger italiani e che chiuse i battenti circa due anni e mezzo fa.

Tralasciando chi decise che era l’occasione di lasciare perdere il mondo dei blog per ridirezionarsi sui più immediati Social Network (scelta che io paragono come il passaggio da un ristorante ad un fast food… niente di male, eh, sono solo diversi) e che furono tutt’altro che pochi, ci fu una diaspora di utenti che si riversò sulle altre piattaforme in circolazione: io scelsi una piattaforma neonata, Logga.me, la maggioranza si spalmò su WordPress, Blogspot e, in particolare, iobloggo che diventò un po’ l’erede naturale di Splinder per la facilità della transizione (che però a me diede un sacco di problemi e allora ci rinunciai). Non ho i numeri di allora, ma diciamo che tutti i “transitati” su altre piattaforme messi assieme (non solo quelle citate) non arrivavano neanche alla metà di quelli andati su iobloggo.

Allo scopo di non perdere i contatti, mi creai una pagina excel con i nuovi indirizzi dei blog-amici convinto che sarei rimasto in contatto con loro nonostante la diversità della piattaforma. In fondo Internet è “libertà” per definizione, no? E poi anche su Splinder avevo già diversi contatti che arrivavano da “altrove” (anche gente che un blog non l’aveva proprio).

Nel tempo i miei contatti sono scesi molto di numero, anche per via dei Social Network, della mia stessa pigrizia, e del fatto che in fondo i blog non sono più granché di moda (troppa fatica rispetto ad altri mezzi). All’epoca di Splinder ero arrivato a superare i mille contatti, con ovvi problemi di “gestione”, nel senso che anche volendo mi era impossibile visitarli tutti. Ora sono circa 120 e stimo che tra non molto arriveranno ad un centinaio. A quel punto dovrebbero essere stabili o in leggera crescita.

In particolare ho notato che i miei contatti in iobloggo stanno calando molto più in fretta degli altri; stimo che molto a breve ci sarà il sorpasso degli utenti in WordPress, mentre quelli in Blogspot si avvicineranno alla parità. Sostanzialmente le tre piattaforme maggiori adesso si equivalgono, e il mio blog è un po’… cittadino del mondo 😀

Perché i contatti di iobloggo sono calati molto? Bé, credo che molti dei nuovi suoi utenti lo usino un po’ come usavano Splinder: non escono volentieri dalla piattaforma. Ricordo che nei primi tempi qualcuno si scusò perfino, dicendomi che “non riusciva a trovarmi”… In fondo un po’ me l’aspettavo: avevo notato che molti fuori-usciti da Splinder, in procinto di chiudere, avevano trovato momentanea nuova spinta dalla nuova avventura… per poi spegnersi definitivamente. E a livello globale iobloggo non può competere con gli altri colossi: esaurita la spinta splinderiana, sta rientrando in un più “normale” conteggio numerico (visto da “fuori”, eh! Chi c’è dentro magari non nota nulla…).

La buona notizia è che ormai quasi tutti i miei contatti, da qualunque piattaforma provengano,  sono contatti “veri”, gente che legge veramente ciò che trova sugli altri blog e che non fa’, non solo almeno, visite per “proselitismo”.

Ecco… curiosità terminata! 🙂

Alla ricerca dell’anima

Alla ricerca dell’anima: questo era il titolo, o meglio il sottotitolo, che avevo dato al mio blog nell’ormai lontano – parlando in termini di WEB – settembre 2007, ben 5 anni fa 🙂 “Alla ricerca dell’anima” è incidentalmente il titolo di un libro di Larry Dossey pubblicato nel gennaio del 1991 e che ricordo come uno dei libri più belli dell’epoca, un periodo storico nel quale ero pienamente coinvolto in una personalissima ricerca spirituale che durò molti anni. Non è probabilmente un caso se a grande distanza scelsi questo sottotitolo per il mio blog.

L’anima… Per me trovare l’anima è sempre stato un obiettivo di particolare importanza, probabilmente anche per dare un senso ad una vita non sempre felice (soprattutto in quel periodo storico) e per mitigare una paura della morte che ho sempre avuto presente, perfino da bambino. Trovare l’anima, dimostrarla a me stesso, avrebbe infatto significato dimostrare che la morte non esiste, non in senso assoluto.

Non l’ho mai trovata l’anima 🙂 Anzi, purtroppo sono meno convinto della sua esistenza adesso di quanto lo fossi vent’anni fa. La mia storia e le mie convinzioni tuttavia cambiano anche profondamente nel tempo. So com’ero e come la pensavo vent’anni fa, come sono e come la penso adesso, ma non ho sinceramente idea di come sarò tra vent’anni. Naturalmente ammesso, e assolutamente non concesso, di esserci ancora 🙂

Ogni tanto ho anche avuto qualche “illuminazione”, sapete? 🙂 Di solito improvvise e non aspettate, non “preparate”. E che, purtroppo, non hanno lasciato il segno che potevano lasciare. Non hanno cambiato la storia, non con evidenza almeno: ogni esperienza ci cambia la vita in realtà, anche se forse non ne siamo del tutto consapevoli, e come siamo adesso e saremo domani dipende e dipenderà in gran parte dal nostro passato e dal nostro presente.

Il punto è che le illuminazioni sono come semi che cadono nel campo della nostra coscienza: se li curiamo con cura possono crescere e cambiare davvero il nostro giardino, altrimenti moriranno o, più probabilmente, restaranno lì, in attesa e nella speranza che ce ne ricordiamo e iniziamo ad inaffiarli con la nostra attenzione.

Io questo non l’ho mai fatto veramente 🙂

L’ultima di queste illuminazioni l’ho avuta verso la fine della scorsa estate. E’ stata un’illuminazione, una intuizione, che mi portò a coniugare ateismo e spiritualità, ovvero a comprendere come si possa essere spirituali non credendo in un vero o proprio Dio e, soprattutto, non credendo nella “salvezza”, cioé in qualcosa che, arrivando dall’interno o dall’esterno, ci conceda la “vita eterna”.

Facciamo parte di una energia universale, da essa siamo formata – lo dice ormai da cent’anni anche la scienza, siamo “energia condensata”, fatta materia, ma ancora energia – e ad essa ritorneremo. O meglio, saremo sempre, perché non abbiamo mai smesso di esserlo.

Sappiamo che tra cento anni nessuno di noi esisterà più e molto probabilmente nessuno si ricorderà veramente di noi. Perfino i più famosi saranno ricordati come un nome ed un cognome, al più per qualche gesta e tratto caratteristico, ma non certo per come erano veramente. Questo probabilmente ci spaventa perché non siamo abituati ad un mondo che gira senza di noi. Ciò che di solito dimentichiamo di pensare è che anche cento anni fa non esisteva nessuno di noi, non c’eravamo, semplicemente. Eppure il mondo esisteva.

Siamo parentesi trascurabili nell’eternità e nell’infinito. O meglio è la nostra coscienza ad esserlo, perché ciò di cui siamo fatti è esistito da sempre e sempre esisterà.

Questo in fondo mi diede conforto e pace. Se non c’ero cento anni fa e non ci sarò tra cento anni… perché preoccuparsi? Non cambia nulla in fondo. Non cambia nemmeno quanto si campa in fondo. Credete che quando non ci sarete più vi dispiacerà se sarete campati 100 anni o 50? No. Forse lo penserete prima. Irragionevolmente penserete “che peccato, potevo vivere cent’anni!”, ma un attimo dopo semplicemente non sarete lì a dispiacervene.

A volte è il pensiero per chi resta a tormentare. Ci si preoccupa perché chi ha vissuto con noi dovrà vivere senza di noi e con il ricordo di qualcuno che non c’è più. E’ vero. Eppure a rigore sappiamo tutti che questa è la vita. Sappiamo che a quella o quelle persone, perfino a quegli animali, la Natura richiede di superare il trauma e continuare a vivere. E’ la vita. Certamente non è colpa nostra e non dovremmo essere tormentati per questo.

In fondo anche per chi la pensa così esiste una “entità superiore” che risponde al nome di Energia o Universo. Una Unità alla quale tutti apparteniamo da sempre e non lasceremo mai. Anche chi la pensa così potrebbe dargli il nome “Dio”. Un Dio che è sempre presente, in quanto è ovunque e in ogni cosa, e attraverso il quale si possono fare chissà quali cose, solo conoscendone regole e leggi ed applicandole.

Forse è proprio questo che cercavano gli antichi alchimisti, forse è questo lo “oro alchemico”: le leggi della natura e dell’universo. Si narra che qualcuno l’abbia anche trovato e che, con spoglie sempre diverse, vaghi per questa o per altre “terre” da centinaia di anni.

Ma queste sono solo leggende… o no?

 

Rieccomi!

Dopo aver battuto… no, stracciato 😛 il mio record di assenza dal blog (13 giorni dal precedente post :-D) rieccomi qua, stavolta spero in maniera un po’ più duratura e continua 🙂

Non posso dire che sia stato un periodo duro, difficile o brutto, è stato semplicemente lavorativamente intenso. Capita, certo, però devo dirvi che mi è dispiaciuto diradare le mie visite, sia qua che sui “blog amici”. Ora riprenderò e spero di recuperare 🙂

Lunedì scorso ho incontrato, assieme a mia moglie e a Tom, “una di noi” che era di passaggio a Genova: Donnaflora, una delle più grandi fan di Tomino 😀 Abbiamo parlato di tante cose, più o meno personali, tra cui anche il modo di “fare blog”. Devo dire che mi sono riconosciuto molto nelle sue parole: dopo aver dato un’impronta “non generalista” al blog, ovvero averlo specializzato su un determinato argomento, ad un certo punto l’argomento stesso si esaurisce e diviene difficile continuare a trovare di che scrivere. Più facile se il blog è usato per ciò per cui è nato, ovvero un diario online: finché abbiamo giorni, abbiamo di che scrivere, anche se ciò può annoiare qualcuno 😛

Nel mio caso penso di aver scritto, in questi quasi 5 anni, un po’ di tutto ciò che mi stava a cuore e a volte ri-trattare gli stessi temi mi pesa un po’. Anche se credo che in pochi “sfoglino” il blog all’indietro nonostante l’indice degli argomenti che ho messo, dunque in pochi si accorgerebbero di eventuali ripetizioni 🙂

Comunque… vedremo, qualcosa mi inventerò 🙂 Per il momento un saluto a tutti e in particolare a Donnaflora con un ringraziamento per l’interessante serata 😉

Tom e Julius