La musica

Questo è stato, ed è ancora, un periodo molto intenso. Il lavoro mi impegna parecchio e probabilmente lo farà ancora di più nei prossimi mesi, sia per numero di trasferte all’estero che per nuove attività delle quali non conosco molto e che perciò mi richiederanno ulteriore attenzione e studio. La salute, grazie a Dio (o a chi per lui  ;-)), è a posto, ma ho avuto momenti di tensione e timore tra piccoli interventi e attesa di analisi. hrt [“hrt” l’ha scritto Julius saltando sulla tastiera, non so cosa voglia dire ma lo lascio… :-D]

Sissi Julius TomSono molto felice invece per i miei affetti, sia quello dei miei adorati animaletti (Sissi, Tom e Julius, in ordine di apparizione in qui a lato :-D) che, naturalmente, della mia amata compagna. E’ grazie a loro se quando sono all’estero… non vedo l’ora di tornare! 🙂
Purtroppo il mio blog risente invece un po’ di questo intenso periodo, ma spero di riuscire sempre a ritagliarmi per lui un poco di spazio, anch’esso è in fondo una parte di me e della mia storia e… bé, tengo anche a lui 😉 A proposito… “L’ultima sfida” continua, eh! Non sperate di scamparla! 😀

Stasera, visto che non sono ancora riuscito ad andare avanti nel racconto, vi parlo di un potere che conoscete bene, o che perlomeno dovreste conoscere bene: il potere della musica. No, non date un’alzata di spalle dicendovi “eh, sai che novità! Conosco bene il potere della musica!”; a volte “sappiamo razionalmente”, ma non abbiamo vera consapevolezza di quanto una cosa sia importante.
La musica è… come il tempo: come c’è un tempo per ogni cosa, così c’è una musica per ogni cosa. Può essere la musica scatenata di un brano pop o hard rock che ci da il ritmo in palestra, ad esempio. Oppure un brano dolce e armonioso adatto a momenti teneri e intimi, o perfino brani new age o etnici che ci aiutano nei momenti di meditazione.
Ci sono poi i brani che entrano nella nostra storia, che fanno parte della colonna sonora della nostra vita e che sempre, riascoltandoli, ci danno e daranno emozioni, perfino vent’anni dopo.
Ad esempio un brano recente è quello che propongo qua sotto. L’avevo ascoltato per la prima volta in quel di Danimarca, mi era subito piaciuto e l’avevo quindi segnalato (via skype) alla mia compagna… con dedica, naturalmente 😉 Peccato che poi, un po’ per le trasferte un po’ perché non è stato poi passato molto dalle radio, non l’avevo più ascoltato… Venerdì scorso ero in viaggio (in auto) per andare a prendere l’aereo che mi avrebbe riportato in Italia (di nuovo, ma casualmente, dalla Danimarca) e… zac! La radio danese che stavamo ascoltando l’ha riproposta! 😉
… ci credete che mi stavo commuovendo? 😀

http://www.youtube-nocookie.com/v/vW1hv37imjw&hl=it_IT&fs=1&rel=0

Ed ecco la traduzione del testo (dal sito http://www.rnbjunk.com/traduzione-testo-just-say-yes-snow-patrol-865/)

Just Say Yes – Snow Patrol

Sto guidando fuori strada per farti vedere
Voglio che tu stia qui accanto a me
Non sarò ok e non pretenderò
Dimmi solo oggi e prendi la mia mano
Ti prego prendi la mia mano
Ti prego prendi la mia mano

Basta che tu dica sì, dire semplicemente che non c’è niente che ti trattiene
Non è una prova, né uno scherzo della mente
Solo l’amore

È così semplice e tu lo sai che lo è
Sai che lo è, yeah
Non possiamo andare avanti e indietro così
Tutte le nostre vite
Tu sei l’unica per me
Il percorso è chiaro
Che cosa devo dire a te
Per amor di Dio, cara
Per amor di Dio, cara
Per amor di Dio, cara
Per amor di Dio, cara
Per amor di Dio, cara

Basta che tu dica sì, dire semplicemente che non c’è niente che ti trattiene
Non è una prova, né uno scherzo della mente
Solo l’amore

Di solo si, perchè sto male ed anche tu
Per il tocco della tua pelle calda
Quando ti respiro

Riesco a sentire il tuo cuore battere sotto la camicia
Questo era tutto quello che volevo, tutto quello che voglio
Questo è tutto quello che voglio
Questo è tutto quello che voglio
Questo è tutto quello che voglio
Questo è tutto quello che voglio

Basta che tu dica sì, dire semplicemente che non c’è niente che ti trattiene
Non è una prova, né uno scherzo della mente
Solo l’amore

Di solo si, perchè sto male ed anche tu
Per il tocco della tua pelle calda
Quando ti respiro

61 pensieri su “La musica

  1. Ciao Francesco ,ti metto una poesia che mi hanno lasciato,Saigyou Hoshi (1118-1190):un bonzo del buddismo, appassionato di ciliegi. Ha lasciato tante poesie sui ciliegi.Una delle sue poesie;願わくは花の下にて春死なん その如月の望月のころNegawaku wa hana no shita nite haru shinan, sono kisaragi no mochizuki no koroil significato:Se è possibile, vorrei morire sotto l'albero di ciliegi, in febbraio, quando ci sarà la luna piena(nel calendario antico, il febbraio era la primavera)

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  2. Ah, la musica ! Ha un' enorme potere, in tutti i sensi. Ci risveglia ricordi, emozioni, sensazioni. Tutto. La sua componente matematica è forte, e ascoltare della buona musica ha effetti positivi per l' organismo che vengono tutt' ora studiati.La musica.Non smetterò mai di dire che mi ha salvato la vita. La mia personalissima droga. Suonarla, ascoltarla, e, a volte comporla, o anche solo pensarla. Non potrei davvero farne a meno 🙂

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  3. Ciao Wolf, venire da te è sempre coinvolgente, mi fa tornare in gola il gusto di vivere ! Vedo che la tua vita è ottima: libri, animali, una compagna, un lavoro, viaggi, uno splendido blog… Sono felice di questo.E' stravero che esiste una musica per ogni battuta diversa della nostra vita… Perdonami ma devo assolutamente segnalarti un esempio di amore per la musica, questa magia, che secondo me è fulminante. Lo trovi a questo url nel mio vecchio blog:http://calciinculo.splinder.com/post/22663361/Il video degli Snow Patrol non mi piace molto, mi pare ammicchi un po' troppo a una tendenza grafica e gestuale (vedi Coldplay). Ma la canzone è bella, ha dell'Anima dentro, si sente.

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  4. x Azalea: Ecco… diglielo a quelli delle radio di passarla piu' spesso! Grazie, buon mercoledi' a te! x Messier: andro' sicuramente a vedere la pagina del blog che mi hai indicato In quanto alla canzone, be', certamente e' bella e orecchiabile di suo, poi l'impatto che queste canzoni hanno su ciascuno dipende anche a seconda di quando avviene il "primo incontro" con esse. Anche qua, insomma, la bellezza sta spesso piu' negli occhi di chi guarda che nella propria oggettivita'

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  5. Sono contenta, Wolf, di leggere che oltre ai tuoi affetti più cari, tieni anche al blog! Lo sai, vero che lo sai?, che anche noi teniamo a te, ed è un grande piacere leggere ogni tuo nuovo post!Ps:…E non vedo l'ora di leggere il seguito de "La sfida" 🙂 🙂 

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  6. x Happy: … e per me e' un piacere leggere che voi tenete a che io ci tenga  Grazie cara x Donnaflora: sono d'accordo, almeno cosi' pare alle orecchie di chi ascolta Dai un'occhiata a cosa ho scritto al commento #6, in risposta a Messier

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  7. lo sai che io mentre scrivo la musica c'e' sempre.ah…carini le tue canaglie…molto troppo direi.sai propio l'altro giorno sono stata a casa di una persona aveva preso un cucciolo di cane nn ti dico dove lo ha messo..in un piccolo recinto ma piccolo piccolo…ma io dico come si fa…credo che faro' una bella segnalazione.

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  8. Dolcissimi pensieri per le cose davvero importanti nella propria vita: il testo della canzone ne è l aprova.Quanto alla musica, sai già, per altri miei commenti, che è parte integrante ed indispensabile, quanto l'ossigeno per la mia anima e per quelle che mi sono  elettivamente "consaguinee" …Un abbraccio, lupacchiotto, augurandoti di poter avere un poco di tempo in piu' per i tuoi affetti, nonostante il lavoro.

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  9. x Azalea: Divano? Con Julius e Tom (meno con Sissi… per fortuna, visti i suoi 12 chili!!!) e' gia' una fortuna avere un pezzo di letto libero per noi! x Flame: grazie cara Lavorare e' (purtroppo ) necessario, ma… conosco bene le priorita'!

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  10. "l'impatto che queste canzoni hanno su ciascuno dipende anche a seconda di quando avviene il "primo incontro" con esse. Anche qua, insomma, la bellezza sta spesso piu' negli occhi di chi guarda che nella propria oggettivita'"E' proprio vero. Ci sono brani assolutamente sconosciuti e forse mediocri che fanno parte della colonna sonora della mia vita, come certi brani di Radio Montecarlo, quando la si ascoltava ancora in francese, o certa new wave che sentivo a Milano a Radio Monte Stella negli anni '80. La musica ha una magia che spesso colpisce al di là del suo valore artistico o tecnico.

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  11. x Sistercesy: eheheh le Sissi sono tante, vero? Oh, di preoccupazioni ne ho avute e ne ho anche io, credimi Ma per fortuna… ho anche tante cose belle x Diaktoros: vero, è proprio così Radio Montecarlo l'ascoltavo anche io… a dire il vero ogni tanto l'ascolto ancora

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  12. Sono molto felice per te, Wolf. Per i tuoi affetti e per il tuo blog che prosegue sempre alla grande (vedo anche un racconto molto bello, oltre ad una musica bellissima, musica d'anima).Eh, la musica qui in casa mia è davvero di casa (penso all'enorme piano a coda che mi occupa la sala). Ha un grande potere, la musica, come hai ragione…ti entra dentro direttamente, come fanno gli odori e le immagini…però, pensandoci bene, anche le parole sono musica…anche se le leggi soltanto con gli occhi, risuonano dentro ugualmente..Un abbraccio.

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  13. x Riyuren: grazie davvero cara anche se in realta' il blog langue molto rispetto ai suoi "bei tempi" Purtroppo non ho molto tempo da dedicargli in questo periodo…x Azalea: eheheh non sei la prima a chiamarla cosi', povera!

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  14. x Demetra: oh, non preoccuparti! Son il primo a non vedere l'ora di tornare quando sono all'estero! x Dorame: eheh un tempo ci credevo… adesso penso che molto dipenda da noi e… dal caso! x Donnaflora: sì… gli sfugge ciò che vuole che gli sfugga!

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  15. :)è vero, la musica è importantissima…ed è proprio come la colonna sonora della vita, perchè ciascuno di noi porta dentro di sè il ricordo di qualche canzone legata a momenti particolari…eh si, proprio vero..(sospiro)la canzone che hai postato mi è piaciuta molto:)tanti complimenti per il lavoro, Wolf…se sei così impegnato probabilmente vuole dire ceh va tutto bene, e ne sono felicissima per te:)un bacione:)

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  16. E poi la musica… Mi capita di ascoltare brani che non sentivo da tempo, e di colpo mi tornano in mente fatti ed emozioni che credevo di avere dimenticato. Certo che la musica ha della capacità incredibili 🙂

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  17. E' vero,io ad esempio.ho potuto sperimentare che ci sono musiche capaci di attrarre letteralmente determinate situazioni,ovviamente ognuno ha quelle che sono in sintonia (è proprio il caso di dirlo..) con se stesso.Ti dedico questo spero ti piaccia anche l''AMV

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  18.  Molto bello, “franceschino”,

    io però ti “contropropongo”, e lo dedico anche a te, la nuova sigla musicale di apertura del mio “blog” “eric clapton – wonderful tonight (live)”, poi mi sai dire. E qui c'è da battagliare!!!!! Ahahahahah. Altro che Roma o Sampdoria. Ahahahahahahahh.

    Un abbraccio grande dal tuo amico

    SHERWOOD

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  19. …… bello il modo in cui ti fai conoscere, sia quando scrivi un racconto sia quando posti della musica e fai partecipi gli altri di quello che vuol dire per te……. ed anche naturalmente quando esprimi i tuoi profondi pensieri sulla vita………  viene fuori la tua sensibilità e la grande energia che hai dentro…….buona giornata wolf ….. 

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  20. x Morellina: non è detto, spesso si è molto impegnati perché… non si può proprio evitarlo! Un abbraccio a te! x Happy: vero, vero. Nel bene e nel male: a volte ciò che ci viene riportato in mente può anche non essere piacevole Le canzoni, così come i posti, ad esempio, fanno questo effetto soprattutto quando non le ascolti per lungo tempo e poi… ti capitano "addosso" all'improvviso Se invece continui ad ascoltarle, o torni spesso nei luoghi del tuo passato, le smitizzi e le svuoti così dell'impatto emotivo che avevano.

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  21. x Orchis: chissà… Credo che in fondo possa essere vero: una cosa non è mai unilaterale, e se noi scegliamo le nostre canzoni in accordo al nostro stato d'animo, è molto probabile che sia vero anche il contrario, ovvero che ascoltare una determinata canzone ci porti ad un determinato stato d'animo e, di conseguenza, ci faccia incamminare in una certa direzione…Caspita che voce questa cantante! x Sherwood: ok, ascolterò e… ti farò sapere! Abbraccione!

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  22. "La musica è la stenografia dell'emozione. Emozioni che si lasciano descrivere a parole con tali difficoltà sono direttamente trasmesse nella musica, ed in questo sta il suo potere ed il suo significato."(Lev Tolstoj)Che altro aggiungere? Buoni viaggi Wolf! E buon ritorno a casa accolto da un così grande affetto, umano e animale!Una grattatina sulla pancia alle bestiole e un abbraccio a te.

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  23. eheheh ma povero micino!! Diventerà nevrotico così! Sono d'accordo con Tolstoj, aggiungo solo che non è solo la musica ad avere questo potere di trasmissione, ma l'arte e la natura tutte Grazie cara, gliela darò!

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  24. ricevuta oggi per email-penso possa interessarti-segni particolari-un papiro…..L’INFLUENZA DEL SUONO SULLA PSICHE (PARTE PRIMA)Collaborazione tra Università degli Studi di Siena e Centro StudiBhaktivedanta.http://psicologiaespiritualita.blogspot.com/Intervista a Marco Ferrini.1) Ascoltare è una questione di atteggiamento interiore che non vieneinsegnata nelle scuole di musica. Eppure l’arte di ascoltare vale quantoquella del compositore o dell’interprete poiché è un mezzo con cuil’ascoltatore scopre la propria creatività. Un vero ascoltatore è qualcosadi estremamente quieto e silenzioso. In questo silenzio e attraverso diesso, giungono all’anima i profondi contenuti della musica. L’abilità nelpercepire o osservare le forze spirituali nascoste nella musica, è ciò checi manca. Cos’è per lei l’ascolto?L’ascolto attiene a vari stati di coscienza. Esistono diversi modi diascoltare. L’ascolto è una modalità dell’essere. Quando noi vogliamo chequalcosa entri profondamente dentro e ci pervada, ascoltiamo in un modo.Quando invece cerchiamo solo un’informazione banale, di limitata utilità,ascoltiamo superficialmente. Se vogliamo cogliere un insegnamento profondo,una verità sulla quale siamo pronti a strutturare la nostra vita, per dareun senso alla nostra esistenza, allora ascoltiamo con differente attitudine.L’ascolto dunque ha varie profondità che corrispondono all’interesse che cianima. Quando l’interesse è alto, sicuramente l’ascolto è molto profondo.C’è un ascolto di informazioni che vengono dall’esterno, che pur essendopreziose non sono quelle di massimo pregio, quanto invece quelle cheprovengono dalla nostra interiorità, ascoltando le quali capiamo che cosaveramente ci interessa, quali fra le tante nostre possibilità desideriamofar crescere e quali invece potare, sacrificare, affinché crescano i ramipiù importanti. Nelle scelte importanti c’è un ascolto profondo e quellodella nostra voce interiore è sicuramente l’ascolto più significativo.Purtroppo vediamo che la gente ha perduto non solo l’arte dell’ascolto, maanche l’opportunità di essere educata ad ascoltare. La preghiera è ascolto,la meditazione è ascolto, più meditiamo in profondità, più ascoltiamo inostri bisogni veri che sono quelli spirituali, ontologici e un minuto opochi minuti di questo ascolto possono trasformare la vita e donarciquell’orientamento illuminato che noi cerchiamo da sempre verso la felicità.2) Gorge Balan, fondatore della musicosofia, sostiene che più che chiedersiqual è il messaggio della musica dopo l’ascolto, bisogna chiedersi cosa èrimasto nella memoria. A volte qualche tratto della melodia torna in mente eil posto dove scompaiono le melodie è in stretta relazione con l’iosuperiore. Ricordare le melodie è esercitarlo. Dice inoltre che i primisuoni che restano in noi sono i primi fiori della comprensione. I Veda, lesacre scritture indiane, parlano di questo luogo? E a cosa corrisponde?I Veda sono per definizione Ascolto. Il loro nome tecnico è Shruti che vuoldire: ciò che si ascolta. Il Veda quindi si ascolta, non si legge, lo siapprende ascoltando. Le Upanishad, che sono il corpo filosofico dei Veda,sono ciò che si ascolta ai piedi del Maestro. L’ascolto ha sicuramente unruolo di primo piano. Il luogo è l’Atman, il Sé, per dirla in terminijunghiani. Le Upanishad dicono che l’orecchio non ascolta, come l’occhio nonvede e come la pelle non sente: è il Sé che compie tutte queste funzioni. IlSé è immobile, non fa attività, è definito testimone. Il luogo dell’ascoltoè sicuramente il Sé, è anche il luogo dove le dinamiche si mettono in moto efanno succedere gli accadimenti, è la qualità di coscienza che fa accaderele cose. Nel bene e nel male i filtri del Sé, i filtri mentali, la strutturapsichica, possono riflettere dal mondo distorsioni o raggi di luceimperfetti. Il luogo della memoria, dove possono rivivere e vengono evocatie quindi fatti germinare i semi della conoscenza, sia essa artistica,scientifica, filosofica o religiosa, è il Sé, l’unico centro creativo che simanifesta nel mondo attraverso il piano immanente con l’ausiliodell’intelletto, dell’ego, dei sensi. La centrale è il Sé, l’Atman, o ilBrahman per utilizzare una terminologia vedica.3) La musica ci addormenta o ci sveglia. Quali sono le “stampelle” che cipossono aiutare per un ascolto consapevole?La musica può essere arte quando è fornita sottoforma di esperienzaestetica, oppure può essere conoscenza quando è sottoforma di insegnamento.L’atteggiamento è quello di recepire con attenzione alta che colga anche ciòche non va, parlo quindi di attivare lo stato critico in cui si operaquell’importante discernimento fra ciò che è reale e non reale, corretto enon corretto, giusto o ingiusto. Bisogna riconoscere le stonature, glierrori, le strutture fallaci, sia in arte, sia nelle scienze, nellareligione, in filosofia, in psicologia. Apertura al massimo ma anche con ilmassimo di attenzione perché chi ascolta sia consapevole non solo di ciò chesta ascoltando, ma anche di se stesso e dell’operazione che sta facendoascoltando. Non si può essere addormentati, storditi, narcotizzati, sarebbecome lasciarsi andare ad uno stato di abbandono inferiore, pericoloso, chescivola nell’oblio. L’ascolto deve essere attento e rapito. Questaattenzione non compromette e non minaccia lo stato di rapimento, anzi losalvaguarda dall’infiltrazione di condizionamenti, di virus che lodisturberebbero.4) Con Mozart non si sa mai se il cuore piange o ride. Nella sua musicaquesta ambiguità è sempre presente. Il genio, in questo caso Mozart, si alzain regioni dove non penetra la nostra razionalità che distingue ciò che ègioia da ciò che è dolore. La musica produce emozioni, ma non è emozione.Lei cosa ne pensa?Non sono un esperto di Mozart, ma studio da oltre trenta anni il fenomenoemotivo; secondo l’antica filosofia, psicologia e scienza dei Veda, che leemozioni appartengono ad una realtà superiore: si chiamano Rasa ed è solo laloro distorsione che sperimentiamo attraverso il nostro sistema nervoso.Qualsiasi artista ci proponga un’opera d’arte, suscita in noi degli astatid’animo e la vera arte ha proprio lo scopo di portarci al livello più altonel ritrovare quelle emozioni che sono vicine ai rasa, ovvero alle emozionispirituali. E’ chiaro che quelle emozioni, essendo appartenenti non a questomondo, ma al mondo delle idee, direbbe Platone, sono fuori dal tempo e dallospazio, quindi non si può dire che il pianto e il riso, la gioia e il doloresiano veramente in contraddizione, perché non esiste un prima e un dopo. Lamia esperienza è: queste coppie di apparenti opposti non sono incontraddizione, su livello di esistenza trascendente, sono complementari nelprodurre una gioia di tipo superiore. Ovvero: dolore e gioia cessano diessere opposti e vengono ad armonizzarsi su di un piano che li trascendeentrambi. E’ per questo che nei grandi artisti si passa dalla gioia aldolore, dal riso al pianto senza percepire un contrastante stato d’animo, maun’ispirazione sempre crescente, perché a quel livello gli opposti servonol’uno all’atro per lanciarci sempre più in alto .

    L’INFLUENZA DEL SUONO SULLA PSICHE (SECONDA PARTE)Collaborazione tra Università degli Studi di Siena e Centro StudiBhaktivedantaIntervista a Marco Ferrinida http://psicologiaespiritualita.blogspot.com/5) La musica agli inizi era un fatto assolutamente spirituale, elevatissimoe culturale, mentre oggi conosciamo e sentiamo musica a tutti i livelli, pertutte le occasioni, riguardanti però il modo esteriore di vivere in questaciviltà. La musica occidentale non opera con i suoni. Non si preoccupa delleemozioni dei suoni, ma solo delle emozioni del pubblico che ascolta. Credeche questo accade perché in occidente abbiamo sottomesso la natura?Questa domanda apre una finestra su un panorama molto interessante che, selei crede vada oltre le dimensioni di questa intervista, ne farà l’uso cheriterrà più opportuno. Io non rinuncio a darle l’aspetto ulteriore perché laformulazione stessa della domanda presuppone un aspetto trascendente. E’vero che la …

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  25. ma ciao,come ti capisco, da buon pendolare sto fuori casa tutto il giorno e la sera mi accascio sul divano e a  stento riesco a teneregli occhi aperti alle 22,,, (Che brutta immagine! 🙂 )teniamo duro!buona domenicaIsaac

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  26. x Fer: in genere i koan Zen non vanno spiegati, devono essere… capiti intuitivamente, al volo Questo per me potrebbe voler dire che quando incontri un "uomo che sa", è inutile usare le parole, "parlano" più la presenza e l'esempio. Ci sono molti modi di… non restare in silenzio! x Orchis: Grazie, che tempismo!  Leggerò con calma  Ho dato un'occhiata anche al blog segnalato: molto interessante! 

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