L’evoluzione della specie – un racconto di 28GrammiDopo

Stasera torno ad una pratica che ho lasciato in sospeso per un po’: pubblicare post di altri blogger che trovo particolarmente interessanti 🙂
Il post in questione (che personalmente catalogherei sotto la voce “buone intenzioni d’inizio anno”) appartiene ad un blogger di 20 anni, uno che però (e mi sono già scusato con lui per il “però”, come se l’età fosse un fattore negativo :-D) le idee le ha già ben chiare, evidentemente 😉

Voglio condividerlo con voi, sperando che apprezziate altrettanto 🙂
In realtà, conoscendo un po’ chi passa di qua… ne sono pressoché sicuro 😉

Il finale è la vera illuminazione: non si parli di “incapacità”, piuttosto di… libera scelta (autolesionista? Ditemelo voi… ;-)).


L’evoluzione della specie
By: 28GrammiDopo
Blog: iacopobarison

 

Sei lo spot pubblicitario di te stesso.

Brevi trailer. Il marketing t’insegna come vomitarli.

Messaggi chiari, diretti, senza gradi di subordinazione. Sei un prodotto; comportati come tale.

Devi illudere le persone, costringerle a consumarti.

Coraggio, provaci.

Io non gioco solo ai videogiochi. Guardo anche MOLTISSIMI film.

                             

Gli anni fluiscono soavi.

Gli uomini si riparano dietro a mura d’indifferenza. Quando sono protetti trovano facile ignorare. Ignorano i denti che ingialliscono. Le pupille che perdono brio. Il calo di libido che non è noia ma vecchiaia. E dentro a quelle mura s’accorgono che la loro felicità è fiction.

Ma fanno finta di niente.

Enrico ha ben impressi questi concetti.

Non ha la cultura per scriverli. Non ha amici – ma nemmeno conoscenti – a cui esporli. Però ha vagonate d’ansia che trovano in lui una stazione d’arrivo.

Guarda la sua collezione di videogiochi e scaccia i brutti pensieri. Non c’è polvere su quelle copertine. Non c’è polvere sulle sue orme. Le orme del cammino di Enrico sulla Terra, tangibile grazie alla miriade d’acquisti compulsivi che sfoggia e chiama collezione.

Vorrebbe evolversi.

Australopiteco-Genere Homo-Vecchio Enrico. Nuovo Enrico, forse.

Io non gioco solo ai videogiochi. Posso anche evolvermi.

 

Come dicevo, gli anni fluiscono. Soavi, dimenticavo.

Enrico continua a rimandare la sua evoluzione. C’è sempre qualche gioco da finire, qualche film da guardare, qualche pianto da soffocare.

Ora, ad esempio, sta mangiando.

Pennette ai quattro formaggi, si diverte a scongelarle e ad osservare il sugo che prende forma.

E voi credete che non voglia realmente imporsi un cambiamento. Che non voglia alzarsi, lasciando il piatto a metà, ed infilarsi una tuta. Che non voglia uscire a fare jogging, sconfiggendo sociopatia ed obesità in un colpo solo.

Voi che credete questo, credete il giusto.

Enrico non vuole nulla di tutto ciò. L’evoluzione deve rimanere una possibilità. Un rosario da stringere quando, al guardar la collezione, non prova altro che sconforto. Uno strumento di speranza, ecco.

Io non gioco solo ai videogiochi. So anche stritolare rosari.

 

Gli anni fluiscono.

Io gioco solo ai videogiochi. Non so fare altro.


Pacman

 

0 pensieri su “L’evoluzione della specie – un racconto di 28GrammiDopo

  1. Cribbio, mi hai mandata in crisi!
    L’alibi che ci creiamo giorno dopo giorno, settimana dopo settimana…
    e non ci accorgiamo che le settimane si portano via i mesi e i mesi si portano via gli anni….
    Viviamo consapevoli d avere la possibilità di dare un calcio a tutto quello che nella nostra vita non va, consci che sta a noi cambiare quello che non ci sta bene… ma continuiamo, imperterriti, a lamentarci (asp, come ha scritto? ah, sì, ecco: ad avere vagonate d’ansia che trovano in noi una stazione d’arrivo – sublime immagine!), ad illuderci che le cose possono cambiare, un giorno o l’altro, quando lo vorremo.
    Ma in realtà il più delle volte non lo vogliamo.
    O non ne siamo capaci.
    O non ne abbiamo la forza.
    E allora ci fa comodo continuare così.
    Ad ingannare anche noi stessi.
    Cribbio, mi hai messa in crisi.
    Perchè è chiaro che parlavo al plurale, ma avrei dovuto scrivere il tutto al singolare femminile.
    Buon venerdì.

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  2. x anne: vero? 😉

    x Anna: tengo a sottolineare che questo e’ un racconto, eh, non uno spaccato autobiografico dell’autore! 😉
    Anche se molti tra noi – se siamo onesti – possono riconoscersi, in qualche misura, nel protagonista del racconto.
    Magari non si tratta di videogiochi, forse si tratta di TV o, perche’ no, internet usato in modo improprio. Ma la “idea” rimane la medesima.
    Ciao cara, un bacione anche a te :*

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  3. x SimplyMum: ma… tu sei Adorabilissima?? 😀

    x azalea: no, invece hai fatto bene a parlare al plurare; credo che davvero molti di noi, se facessero una sincera autocritica, si potrebbero ritrovare in questo Enrico 🙂
    Grazie cara, buon venerdi’ anche a te! 🙂

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  4. Beh, evolversi è faticoso e doloroso… alcuni preferiscono passare la vita ‘aspettando Godot’… (si vede che non sono della generazione dei videogiochi, eh? eheheheheh…)
    un bacio
    come vanno le diatribe fra Sissi e Julius?

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  5. Racconto scritto da una persona intelligente,acuta e matura. Bravissimo, 28GRAMMI !
    Per quanto riguarda il finale, Wolf, io non penso che si tratti di una “libera scelta”. Enrico non vuole cambiare..in realtà crede di non volere cambiare, è stato indotto all’apatia, al non pensiero, alla non reazione. E’ esattamente questo ciò che i vari psiconani vogliono da lui (da noi).
    Ma il subconscio di Enrico gli invia vagonate d’ansia..gli dice che qualcosa non va, che “tutto” non va.
    Buon fine settimana, carissimo Wolf. 🙂 Lisa

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  6. Grandioso direi. Tira dritto al centro del problema, all’essenza del fatto e con uno stile notevole!
    Bellissimo “prestito”: bello leggerlo e non perderselo!
    Complimenti al blogger 28GrammiDopo e a te per avercelòo proposto. Io ne approfitto per un abbraccio lupesco, e per dirti “Buona serata….”

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  7. x Anna: ma certo, immaginavo 🙂 ho preferito sottolineare comunque quanto scritto a pro’ di chi, passando di qua, potesse fraintendere 🙂
    Bacione! :*

    x Julka: assolutamente 😉 Concordo in pieno con la frase 😉

    x azalea: lo è stato, grazie! 🙂
    Guarda che di “buoni propositi di inizio d’anno” se ne fanno già fin troppi, eh! 😀 Ce la farai… ? 🙂

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  8. x dalloway: eheheh guarda che sono del ’66 anche io, sai? Eppure il mio periodo dei videogiochi l’ho avuto eccome 😉 Solo che… allora erano semplici! Oggi c’è un libretto di istruzioni di 150 pagine! ahahah
    Le diatribe tra Sissi e Julius, dici? Inalterate, ma loro si divertono così! 😀

    x morellina: reputo “in certi casi” ottimistico! ahahah
    Ciao cara 🙂

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  9. x Lisa: ma appunto, Lisa 🙂 I segnali Enrico li ha eccome, solo che per comodità preferisce non seguirli. Non scusiamolo troppo, non gli faremmo un favore! 😉

    x Jouy: il ragazzo… Enrico dici, vero? 😉 Sicuramente Enrico è diverso da Iacopo, l’autore del testo 😉
    Comunque non sono d’accordo: a volte perfino una singola frase può essere il “la” alla “rivoluzione interiore”. Non dirla, sarebbe un errore.
    Tanto, sai bane che chi non vuole seguirla, non la seguirà 🙂
    Abbraccio 🙂

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  10. x Fer: il tempo, senza il nostro consenso, non sistema nulla. Anzi aggrava le cose. E’ così che nascono apatia ed inerzia ;D
    Grazie, anche dai mici 🙂

    x azalea: ahahah dipende da cosa vuol dire “ingiustificato”! ;D
    Buona settimana, cara 🙂

    x flame: oh, Flame! Brava, concordo con la tua sintesi e i tuoi complimenti a Iacopo 🙂
    Buona notte, cara! 🙂

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  11. Wolf….non tutti hanno il dono di esprimere a parole, se vuoi il coraggio immediato di farlo.
    E’ chiaro che per molti significherebbe una buona terapia. Un abbraccio, Carla

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  12. x azalea: eheheh caspita, e’ gia’ qualcosa! Anzi… a seconda del sassolino, anche “molto”! ;)))
    Buona settimana anche a te!

    x Jouy: mi sono spiegato male, Jouy 🙂 Intendevo una frase detta da “chi sa” e ascoltata da chi e’ in difficolta’ e potrebbe trarne giovamento, non una frase espressa da chi in difficolta’ e’ 🙂
    Abbraccio!

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  13. Non credo che Enrico non segua i segnali per “comodità”. Enrico forse non ha un punto da cui partire, qualcuno a cui rivolgersi. Non ha amici. Non ha una rete di sostegno. Capisci quello che intendo dire? Enrico è solo.
    Bentornato Wolf 🙂 🙂 Lisa

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  14. Io nelle parole di Iacopo “E voi credete che non voglia realmente imporsi un cambiamento. Che non voglia alzarsi, lasciando il piatto a metà, ed infilarsi una tuta. Che non voglia uscire a fare jogging, sconfiggendo sociopatia ed obesità in un colpo solo.
    Voi che credete questo, credete il giusto.
    Enrico non vuole nulla di tutto ciò. L’evoluzione deve rimanere una possibilità. Un rosario da stringere quando, al guardar la collezione, non prova altro che sconforto. Uno strumento di speranza, ecco.” non leggo questo, Lisa; leggo di una persona che “sa”, ma non “vuole”…

    Grazie cara! 🙂 Un abbraccio!

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  15. Sì, certo, Jacopo scrive chiaramente che il suo personaggio non vuole cambiare. Ma tra le righe ci sono anche termini quali “sconforto”, “brutti pensieri” e la frase “Vorrebbe evolversi”. E infine “strumento di speranza”.
    Allora mi viene da interpretare il testo e pensare che tra il non voler cambiare e il volerlo c’è di mezzo una semplice cosa: l’aiuto di un altro essere umano.
    Chiaramente questa è una mia interpretazione 🙂
    Un abbraccio grande a te. 🙂 Lisa

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  16. Davvero interessante questo post, complimenti al blogger autore e a te che l’hai proposto, uno stile arguto, ironico e intelligente… amara verità…
    ora pare che l’unica speranza sia nell’evoluzione dei videogiochi…
    Un abbraccio…sorrisi…
    Fly

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  17. x Lisa: eh! Ma allora tornano in voga le parole della canzone del post precedente! ;D
    Vedi… certamente avere un aiuto è… di aiuto 😀 ma… quando esso non c’è, dobbiamo darci da fare noi stessi. Anche se chiaramente, mi rendo conto, è più difficile. Ma… c’è chi è uscito con le proprie forze da situazioni che apparivano ben più disperate di quelle di Enrico.
    “Nessuna resa, mai” cantava qualcuno negli anni ’80… le condizioni difficili non devono essere una scusa per lasciarsi andare.
    Abbraccione anche a te, cara Lisa 🙂

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  18. x Fly: eheheh sono d’accordo 🙂
    Speriamo però che esistano anche altre strade… io credo che sia così 😉
    Abbracci e sorrisi! :))))

    x Anna: ehm… credo che la luna non si veda dalle mie finestre stanotte 😦 Il tuo sorriso me lo immaginerò soltanto 🙂
    Buonanotte…

    x Eomer: … certo, ma si può anche imparare a fare altro, no? 🙂 Altrimenti non crescerebbe mai nessuno 😉
    Un caro saluto anche a te!

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  19. Bisognerebbe far sapere ad Enrico che c’è un bellissimo blog di un certo Wolfghost, che sprona continuamente la gente a non arrendersi mai :)))))) A me quel blog ha fatto ( e continua a fare) un gran bene! Buonanotte,carissimo Wolf. 🙂 Lisa
    p.s. Non tutti hanno la tua forza e il tuo spirito di reazione, non tutti riescono a farcela da soli.
    p.p.s. Wolf, scusami per tutti questi commenti a ripetizione!

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  20. x Lisa: ahahah credo che potremmo discuterne all’infinito 😀 Lo so che “non tutti…”, ma il nostro “compito” e’ fare in modo che tutti credano, si convincano, di poterci riuscire! Solo in questo modo infatti attingeranno a tutte le loro forze per venirne fuori, evitando di accasciarsi al suono di “me tapino!” 😉
    Giustificare e’ qualcosa che… quasi va fatto dentro di noi, ma bisogna essere molto ponderati nell’esternarlo ai diretti interessati, poiche’ troppo spesso nel mondo si cercano queste giustificazioni per tirare i remi in barca ed accusare la malasorte o la societa’ avversa 🙂
    Grazie per i complimenti, cara 😉

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  21. Anche qua, cara! Manco a farlo apposta! 😀 Ho anche lasciato le finestre aperte, pensa te… Trovero’ i gatti a galleggiare in un lago? :-}
    Be’, buona giornata comunque! 🙂

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  22. s’accorgono che la loro felicità è fiction.
    Ma fanno finta di niente.

    Solo questo passaggio mi lascia perplessa, secondo me chi si accorge di questo o si dispera o getta il costume di scena alle ortiche. Acquisire consapevolezza è già un passo per uscire dalle secche.
    Un saluto 🙂

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