La disperazione del non vivere

disperazioneEssere rifiutati o respinti
può essere estremamente doloroso
ma non venire corteggiati
o non avere il coraggio di corteggiare
causa un’infelicità che
con il passare del tempo
porta alla disperazione.
(John R. Marshall)

A volte, quando non so cosa scrivere, provo a “sfogliare” la mia raccolta di aforismi e brevi racconti, raccolti via via nel tempo. Qualcosa di solito mi fa nascere una sufficiente ispirazione da farmi pensare che valga la pena di usare un po’ di tempo per scriverne e pubblicarlo. Di solito non mi colpiscono gli scritti “piu’ belli”, ma quelli che sono piu’ significativi in quel particolare momento, pensando a me oppure a persone a me care.
Stasera ho trovato questi 🙂

 

Il primo, di Marshall, mi ha fatto venire in mente tutte quelle persone che sono disperate perche’ non hanno cio’ che desiderano, ma non perche’ sono state respinte o rifiutate, bensi’ perche’ non hanno mai nemmeno provato, o non provano piu’, ad ottenerlo veramente.
L’amore non e’ l’unico esempio, c’e’ il lavoro, l’aspetto, la cultura, un posto migliore dove vivere, tante altre cose, ma l’amore e’ spesso quello che si cita di piu’.
Spesso si trovano persone con passati tremendi alle spalle, rapporti burrascosi, finali dolorosi. Eppure non chiudono mai la porta a lungo: dopo la sofferenza la riaprono e si rimettono in gioco. Soffrono, ma non sono “disperate”. Le persone davvero disperate sono quelle che la porta non l’hanno mai aperta oppure che non sono piu’ disposte a farlo… salvo aspettarsi che sia qualcun altro a forzarla dall’esterno e rimanere deluse se cio’ non accade.

Si hanno a disposizione dieci minuti per mettere in atto un’idea
prima che questa ritorni nel mondo dei sogni.
(Richard Buckminster Fuller)


Collegato a quello sopra c’e’ quest’altro aforisma. Perche’ collegato? Perche’ spesso alle persone di cui si parlava, le idee e le intuizioni che potrebbero cambiarne il corso della vita non mancano, ma… non le mettono mai in pratica. Le vedono sorgere, passare, scomparire. E rimangono piu’ vuote e piu’ disperate di prima.
Le idee, senza che si decida ad agire, non portano da nessuna parte, e rimandarle significa quasi sempre perderle. Questo dovrebbe essere scolpito nel marmo. Se ognuno di noi facesse il calcolo delle idee che ne avrebbero probabilmente cambiato la qualita’ della vita, ma che non ha seguito… probabilmente non gli basterebbe un volume di cento pagine. Provate a pensare a tutte le idee brillanti alle quali, chissa’ perche’, non avete dato seguito.

Quando ogni cosa è vissuta fino in fondo non c’e’ morte ne’ rimpianto,
e neppure una falsa primavera.
Ogni orizzonte vissuto spalanca un orizzonte più grande, più vasto,
dal quale non c’e’ scampo, se non vivendo.
(Henry Miller)


E il buon Henry arriva a chiudere il cerchio e torna a ribadire il concetto di partenza: il provare con tutto noi stessi da gia’ senso alla vita, che si vinca oppure si perda.
O, per dirla con lo Zen, la vera ricompensa sta sempre nel viaggio, non nel raggiungimento del suo termine.
Chi ha combattuto con tutto se’ stesso, e’ sempre soddisfatto di se’; poiche’ sa che ha fatto tutto cio’ che poteva fare, non ha rimpianti ne’ rimorsi.

falco

 

0 pensieri su “La disperazione del non vivere

  1. toh, sono la prima a leggerti:)))

    anche a me piacciono le frasi e gli aforismi, come avrai notato:)

    eh si, tante volte non si mettono in pratica le proprie intuizioni o idee; perché? forse, perché si ha paura di sbagliare…é una sorta di pigrizia mentale che impedisce di partire con il piede giusto ed essere positivi; mentre con ogni probabilità, credere fino in fondo ad un’idea aiuta senza dubbio la sua realizzazione…almeno mi sembra:)
    e poi, é importante non chiudersi in sé stessi, nonostante le delusioni incontrate durante la vita; perché si finisce in un vicolo cieco…:)

    morale di tutto questo: agire, sempre…meglio darsi da fare, sempre, per realizzare le proprie idee:)

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  2. x Fiore: bene, purche’ non ti tolga il sonno! eheheh 😀
    Buonanotte! 🙂

    x morellina: preceduta sul filo di lana! 😀 Probabilmente solo perche’ il tuo commento e’ stato piu’ lungo 😉
    Sono d’accordo. Solo che… paura e pigrizia possono coesistere, ma non sono la stessa cosa. E’ vero che non agire per paura e’ un peccato; ma non farlo per pigrizia… e’ stupido! eheheh
    Buonanotte anche a te! 🙂

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  3. Come non essere d’accordo?
    Non resisterei al rimpianto per il non aver fatto qualcosa, può darsi che dopo debba riconoscere che qualcosa non è andato bene, che avrei potutto fare diversamente o farlo meglio, ma assolutamente non mi trattengo dal tentare….
    buona notte!

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  4. 🙂 la pigrizia mentale é una gran brutta bestia…meglio liberarsene, concordo; che poi é proprio da stupidi…insomma, meglio fare e pentirsi, che non fare e pentirsi:))))

    Buonanotte, Wolf:)))

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  5. Buon fine settimana Wolf e complimenti per il nuovo template ..che bel lupo!!!
    Il tuo post come al solito fa fermare e riflettere molto
    Io sono convinta che nella propria vita si debba essere protagonisti e non spettatori
    Si pu; sbagliare ma si deve sempre cercare di rialzarsi ed andare avanti magari dietro l-angolo troviamo quello che credevamo di aver perso…
    Buttarsi a capofitto nelle situazioni che la vita ci offre e se si prendono batoste ci aiuteranno a non commettere errori la prossima volta ..
    Spero di essere stata chiara ..
    A presto amico mio

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  6. x iovolevo: e’ certamente un modo piu’ costruttivo di pensare e di intendere la vita 😉

    x morellina: certo, “da stupidi” era volutamente un pochetto provocatorio! 😉
    Io credo che chi fa convinto… non si penta mai veramente. Si prova, si puo’ perdere o vincere, questa e’ la vita.
    Buona giornata, cara 🙂

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  7. x Lianne: sono d’accordo con la tua linea di pensiero. Certo, non buttarsi pericolosamente allo sbaraglio, ma cogliere tutto cio’ che le occasioni e le intuizioni ci offrono 🙂
    A presto 😉

    x ladyserephina: ehila’! Ciao 🙂 Se non sbaglio e’ il primo commento questo tuo sul mio blog, vero? Quindi… benvenuta! 😀
    Sul lupotto… si’, dai un’occiata al post precedente 😉

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  8. Ciao… ma che bello. Mi piace il nuovo aspetto della casina…. l’unica cosa che cambierei è il colore giallo della scritta in alto!
    :))

    Scusa l’assenza ma ho problemi di connessione… o meglio la connessione non va proprio!

    Ho letto velocemente il post e mi riservo di commentarlo dopo averlo letto bene… come mi piace fare di solito.

    Intanto ti lascio un bacio.

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  9. Sposo, senza esitazione Henry Miller.

    Non mi distolgo dal già citato.
    -far del proprio meglio-
    meglio ancora
    – lasciare il mondo un pochino megliuo di quello che abbiamo trovato-

    nel secondo caso qualcuno ci vede un piccolo di superbia…perchè non ne conoscono il senso.
    basta un piccolo gesto spontaneo e sincero. Ciao carissimo

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  10. Ma infatti! Sono d’accordo, a nessuno viene chiesta una rivoluzione 🙂
    Mi vengono in mente le parole di Emily Dickinson…
    “Se potrò impedire ad un cuore di spezzarsi, non avrò vissuto invano. Se allevierò il dolore di una vita o guarirò una pena, o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido non avrò vissuto invano.”

    Ciao cara 🙂

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  11. “…si hanno a disposizione dieci minuti per mettere in atto un’idea…”
    In macchina o sui mezzi pubblici, ogni mattina scrivevo con la mente il primo capitolo di un romanzo che non avrebbe mai avuto un secondo capitolo. Poi aprii un blog e timidamente lo scrissi lì, la mattina dopo riuscii a scrivere il secondo capitolo e quella ancora dopo il terzo. Nessuno se ne accorgeva ed io ero felicissimo. Alla fine mi resi conto che la storia era già dentro di me, doveva solo essere scritta!

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  12. E’ vero, non puo’ che essere cosi’: le storie devono nascere prima dentro di noi che su “carta” 🙂
    Pero’ se non le “buttiamo giu”” una volta nate, presto vengono dimenticate. E probabilmente per molte di loro e’ un vero peccato…

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  13. bello questo post di riflessioni e aforismi, soprattutto a proposito del primo, mi ha colpita questa riflessione

    Il primo, di Marshall, mi ha fatto venire in mente tutte quelle persone che sono disperate perche’ non hanno cio’ che desiderano, ma non perche’ sono state respinte o rifiutate, bensi’ perche’ non hanno mai nemmeno provato, o non provano piu’, ad ottenerlo veramente.
    L’amore non e’ l’unico esempio, c’e’ il lavoro, l’aspetto, la cultura, un posto migliore dove vivere, tante altre cose, ma l’amore e’ spesso quello che si cita di piu’
    ciao:-)

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  14. La terza citazione è quella che amo veramente, probabilmente perchè c’è stato un momento di vita vissuto così alla ricerca di qualcosa che va oltre ogni limite e che sei consapevole di non poter avere allora ti butti nella disperazione più nera e solo quando ti ravvedi che pensi se veramente ne vale la pena o se vale la pena di vivere ogni istante ogni giorno ciò che la vita ti propone e sinceraente ogni giorno nuovo si ha sempre cose stupende da scoprire e allora si che bisogna viversi fino in fondo senza rimpianti…..
    Splendido post di riflessione…..
    Buona serata Wolf…
    abbraccione:-)
    Anna…

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  15. x goodnight: credo sia la storia di molti, piu’ comune di quanto si pensi 🙂 Solo che di solito ci si concentra sul problema, piu’ che sui possibili modi di risolverlo 😉

    x Anna: io credo che una persona ragionevole, quando si accorge che cio’ che insegue e’ davvero irraggiungibile, riesca ad abbandonarne l’inseguimento. Di solito e’ il dubbio che divora. Non succede forse cosi’, ad esempio, quando una persona che viene lasciata impazzisce quasi per scoprirne il motivo? Sicuramente il desiderio di capire nasce anche dalla necessita’ di capire se quella decisione e’ definitiva o se ci sono margini di recupero 🙂
    Un abbraccione anche per te! 🙂

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  16. bellissimi questi aforismi. Eh si, molte persone si racchiudono in questi schemi. Io stessa in alcuni periodi mi ci sono ritrovata. E’ molto brutta la disperazione, il sentirsi intrappolati in una situazione senza poterne vedere la via d’uscita solo perchè si ha paura. Aspettare che altri ti offrano la felicità senza renderti conto che solo tu puoi aprire la porta per raggiungerla; senza rendersi conto delle proprie paure e della propria gabbia ( perchè quando si diventa consapevoli c’è la possibilità già di poter fare qualcosa..) già.. brutte situazioni…. Forse se imparassimo a prenderci le noste responsabilità in modo maggiore invece che pensare alla “mala sorte” riusciremmo di più ad arrivare dove desideriamo.
    buon we
    Kat

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  17. Sono splendide tutte e tre, ma la terza è quella che sento di più. Certo, è inutile dire che il risultato non conta, sarebbe una bugia. Ma è meno importante di quello che pensiamo. La cosa che conta veramente è averci provato, aver osato, aver giocato al gioco della vita come giocatori non come spettatori (tutta sta filosofia dopo una giornata di lavoro non vorrei mi mandasse in fumo la materia grigia 😀 Ahhh). Ad ogni modo, è vero che ciò che conta è quello che si prova mentre si corre verso la meta. Altra cosa saggia, è di metterle in pratica le idee, non pensarci troppo sù…poi vada come vada.
    Buon week-end :)))

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  18. Le persone davvero disperate sono quelle che la porta non l’hanno mai aperta oppure che non sono piu’ disposte a farlo… salvo aspettarsi che sia qualcun altro a forzarla dall’esterno e rimanere deluse se cio’ non accade.

    Questa frase vale dieci post, caro lupo!

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  19. x kat: be’, non posso che concordare con le tue parole 🙂 Poi, “di piu'” non significa sempre, e’ vero… ma almeno ci si prova 🙂
    Buon weekend anche a te, cara 🙂

    x goodnight: e’ vero, infatti se fosse facile… non staremmo qua a scriverne 😉

    x Nimiel: bravissima! 😉 Citazione perfetta, cosi come le conclusioni 😉

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  20. x Rossana: esatto, concordo pienamente 🙂
    Buon weekend anche a te! 🙂

    x anne: eheheh bene, allora vado in ferie per un po’! 😀

    x ilmigliorosa: Grazie 🙂 Purtroppo ne ho viste troppe… perche’ possa essere un’invenzione :-/
    🙂

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  21. Certamente uno ci tenta finchè può
    ma arrivare al distruggersi quello mai…E poi sai come si dice….
    SI CHIUDE UNA PORTA MA SI APRE UN PORTONE..e dietro c’è oltre da vivere…Penserai che son matta ma l’esperienza insegna e molto…
    Buon sabato tesoro…
    un bacione:-)
    Anna..

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  22. …” la vera ricompensa sta sempre nel viaggio, non nel raggiungimento del suo termine”.

    Queste frase descrive benissimo il percorso interiore di chi affronta un’ascensione in montagna.
    Io ho sempre considerato le ascensioni alla stregua di un viaggio introspettivo, di un continuo scoprire nuove capacità.

    Aiuta a rafforzare la propria autostima mantenendo, al tempo stesso, una salutare obiettività. Può capitare anche di non riuscire al primo tentativo l’ascensione desiderata. Ma questo aumenta la volontà…

    Ciao 🙂

    P.S.: grattatina sotto il mento ai due gatti 🙂

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  23. Le idee che non si trasformano in azione, probabilmente non sono buone idee…
    A me ad esempio viene sempre in mente di colpire con una sciabolata tutti quelli che si infilano dalle traversine nella strada principale senza neanche guardare… eppure lascio che questa rimanga una bella idea senza trasformarla in azione…
    mmmhh ma forse è solo perché non ho una sciabola… ahahahahah

    ma no… in verità sono d’accordo con te…
    un bacio carissimo

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  24. belli ed interessanti aforismi che vorrei commentare…
    non adesso…
    guarda che ora è?
    gli uccellini già cinquettano…
    a presto, intelligente e sensibile amico “permanente”
    buona domenica per te
    aura
    scusa gli eventuali errori di battitura… 🙂

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  25. I nostri fantasmi, che diventano accidia prima e nei casi più crudeli, odio. E ancora accidia, quella di non capire che le storie sono in noi e la paura di non sapercele raccontare. Il viaggio che diventa esperienza di racconto.
    Ci raccontiamo le nostre storie per capire finalmente che siamo, per non avere rimorsi e rimpianti.
    Per avere la forza di aprire quella porta e scoprire il primo orizzonte.

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  26. x Anna: perche’ dovreipensare che sei matta? 😀 No, no, concordo invece: finche’ c’e’ vita… c’e’ sempre da vivere! 😀
    Buona domenica Anna 🙂

    x camoscio: un discorso molto simile a quello che fece il protagonista di “7 anni in Tibet”, spiegando, ad inizio film, cosa c’e’ di bello nelle scalate… lo hai visto? 🙂

    x ladyserephina: ciao cara 🙂 Ieri non c’ero e in serata Splinder non mi lasciava accedere… Non mi rimane che augurarti buona domenica 🙂

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  27. x rossoscarlatto: secondo me l’ideale e’ che… vadano d’accordo, cuore e ragione, e… guarda, non lo ritengo impossibile 🙂
    Un abbraccione anche a te! 🙂

    x Anna: grazie per il pensiero 😉

    x dalloway: ahahahahah un concetto simile lo uso per spiegare perche’ Dio (o chi per Lui) non ci ha dato la possibilita’ di compiere qualunque cosa con il solo potere della mente: ci saremmo gia’ estinti da un pezzo! eheheh
    Comunque e’ vero che “Le idee che non si trasformano in azione, probabilmente non sono buone idee”, ma cio’ vale solo per chi le idee, se e’ il caso, sa metterle in pratica… ma guarda che sono davvero pochi, eh! Nella grande maggioranza si tratta di incostanza o pigrizia ;D

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  28. Spesso la razionalità e la responsabilità impediscono di mettersi in gioco e di provare. A volte il gioco non è innocente e la realizzazione delle tue aspirazioni può costituire un danno alle esigenze di qualcun altro. Cambiare lavoro o cambiare partner, per vivere la tua vita con più libertà, è sempre come lanciare i dadi. Sto scrivendo un racconto in cui il personaggio principale sceglie di seguire la sua libertà e le sue inclinazioni, a danno di altri. Si tratta di scelte difficili e per questo spesso si aspetta che il destino intervenga in qualche modo, che qualcuno ti dia la spinta o la motivazione necessaria, fino a quando il tempo è trascorso e non si possono più fare delle scelte.

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  29. x messier: eheheh 😉 Quando vuoi: e’ qua! 🙂

    x phases: ciao cara, che piacere rileggerti! 🙂 Lo so, certamente non ho scritto che e’ facile, altrimenti, come ho gia’ avuto modo di scrivere, non saremmo qua a… scriverne 😉
    Tuttavia se non si inizia nemmeno a rifletterci… non cambiera’ mai nulla, non pensi? 🙂
    Un caro saluto 🙂

    x Aura: si… anche io alle 5 del mattino avrei di meglio da fare, fosse anche dormire! eheheh 😉
    Buona domenica, cara 🙂

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  30. x rossoscarlatto: addirittura “una catastrofe”?! mmm… chissa’ quali pensieri ti sono passati per la testa… sono curioso! 🙂

    x CapeH: come spesso accade, sono d’accordo 🙂 Meglio sarebbe non aspettare troppo per iniziare a raccontarle… 😉

    x ladyserephina: Buongiorno cara 🙂 E come gia’ augurato (mi pare) buona domenica! 🙂

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  31. x Diaktros: ho scritto altre volte su questi argomenti, ogni volta aggiungevo la precisazione “ovviamente senza che questo faccia del male a se’ o ad altri, va da se’!”; stavolta l’ho omessa, ma era implicita 🙂
    A volte comunque non e’ possibile non far del male a nessuno, ma cio’ puo’ essere necessario se la causa e’ una causa “maggiore”. Tu dici che lasciare il partner e’ come lanciare i dadi, ma io la vedo proprio al contrario: non lasciarlo, quando senti che l’unica cosa che ti lega e’ il non volergli far del male, e’ il vero e unico “lanciare i dadi”: non si sta con una persona perche’ “si teme il futuro”, ed anzi questo e’, al contrario, procurargli un danno molto maggiore di quello, momentaneo, dato al momento di lasciarlo.
    Ovviamente non sono scelte facili, e’ vero, ma questo non deve trasformarsi in uno dei veri killer del benessere odierno: l’immobilita’, il fatalismo.
    Guai ad applicare l’arte del continuo procastinare!

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  32. Il nuovo make-updel tuo blog… è carino… il lupo mi sembra più riflessivo in bianco e nero…
    Gli aforismi che hai propostoisono estremamente interessanti e collegati tra loro… a me piace soprattutto il primo…
    Un abbraccio e un saluto…
    Fly

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  33. Grazie cara 🙂 Diciamo che il primo aforisma e’ piu’ “mirato”, circostanziato; gli altri sono piu’ generali. Comunque sono tutti interessanti e, appunto, legati in qualche modo tra loro 🙂
    Abbraccione!

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