Sul Destino

Your DestinyIn fatto di Riti e Miti del Destino credo di essere uno dei massimi critici del nostro tempo  😀 (scherzo).

Un tempo ci credevo, ho molti libri sull’argomento. In un certo senso l’ho studiato il Destino. Ho “studiato” la Provvidenza Cristiana, il Karma induista e buddhista, le credenze sciamaniche perfino. Ho praticato l’ipnosi regressiva alle vite precedenti e la meditazione sul futuro.

Vi faccio una semplice domanda: perché un vaso che vi cade in testa deve essere frutto del destino e non del caso? E’ semplice: perché vogliamo trovare un significato profondo a tale sventura, un significato… consolatorio. Sarebbe brutto morire “per caso”, non è vero? Ma che quel vaso fosse… destinato a cadere, che fosse scritto già da prima… come si fa’ a sostenerlo? Non si puo’ avere prove, è impossibile. Non vale nemmeno guardarsi indietro e dire “se non fosse capitato A e poi B e poi C e poi… adesso questa bella (o brutta) cosa non sarebbe successa!”: così non si stà dimostrando che “era destino”, si stà solo rileggendo la storia.

Credere nel destino è solo un fatto di fede. Ce l’hai o non ce l’hai. Ci credi o non ci credi. Ma nessuno puo’ dimostrare che esso esista.

Il destino è come un libro già scritto: arrivi alla pagina 52, prima c’è stampato il passato; poi il futuro.

Il caso e le nostre capacità – la nostra vita! – sono invece come un diario che viene scritto giorno dopo giorno. Arrivi alla pagina 52 e puoi leggere le pagine che sono state scritte in precedenza, ma… se per assurdo potessi aprire la pagina 60, essa sarebbe bianca, perché deve ancora essere scritta.

DadiOra… voi preferite essere in balia degli eventi e del fato? Accomodatevi. E’ una vostra scelta.

Io preferisco, per quanto possibile, scrivere le pagine del mio diario. E se conterranno errori… pazienza, saranno i miei errori, e non ne daro’ la colpa al Signor Destino 🙂

Ho visto troppo spesso evitare di impegnarsi o di assumersi le responsabilità delle proprie scelte ed azioni tirando in ballo il “Signor Destino”; qualcosa non funziona? Si dovrebbe fare qualcosa ma si continua a rimandare? Si è operata una scelta che ha reso qualcuno infelice? “Così ha voluto il Destino”… no, signori, così è troppo facile.

Credere nel Destino è una scelta; io trovo molto più costruttivo credere in sé stessi e al potere delle proprie scelte, seppure mediate – talvolta “purtroppo” – dal caso che fa’ ciò che vuole Ma “caso” è solo una parola che si usa per indicare un avvenimento o una serie di avvenimenti imprevisti, ma che di fatto “non esiste” come entità reale, a differenza del Destino che, per chi ci crede, esiste eccome.

Ma che il caso intervenga o meno a mettere il bastone tra le ruote, almeno si avrà fatto cosa è in nostro potere al fine di ottenere ciò che si desidera. Che si riesca ad ottenerlo oppure no.

Challenge

0 pensieri su “Sul Destino

  1. Ciao Deborah, benvenuta sul mio blog 🙂 Anche il tuo è interessante, ho già dato un’occhiata e ci tornerò.
    La tua ferma credenza riguardo al “nulla accade per caso” mi ricorda, con un po’ di nostalgia, quella che avevo anche io fino a pochi anni fa’. Ho anche un libro – molto bello tra l’altro – che si intitola proprio così, sai? 🙂
    La vita è sempre in evoluzione e così, per chi accetta sempre di mettersi in gioco, lo sono perfino le proprie personali credenze. Chissà… magari un domani tornerò a crederci…

    Ma, Deborah, il senso del post vuole essere uno sprone a non lasciarsi andare – con la scusa di un Destino immutabile – alle contrarietà della vita, a non rifiutare di assumersi le proprie responsabilità, a scegliere in prima persona e a non aspettare che qualcun altro, o gli eventi, lo facciano per noi.

    Tuttavia, come ho scritto in altri commenti, se pur credendo nel destino, riesci a fare tutto ciò… allora non è certo un problema…

    Ricambio il sorriso 🙂

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  2. ..no, per me non si tratta di “caso”…ma del Disegno cui tutti in un modo o nell’altro contribuiamo a mettere in atto…

    finalmente abbiamo trovato qualcosa dove la pensiamo in modi differenti…

    è bello accogliersi anche nelle differenze, altrimenti saremmo tutti così banalmente simili…

    un sorriso e un abbraccio
    m.

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  3. Come ho risposto a qualcun altro da qualche altra parte… la vita è cambiamento 🙂 Un tempo credevo nel destino, come ci credi te ora e leggere la tua certezza mi mette anche un po’ di nostalgia per quel tempo che non c’è più… Ma chissà… un giorno, forse, tornerò anche io ad essere tra coloro che credono che “nulla accade per caso” 🙂
    Comunque, cara m., il mio post era più che altro uno sprone a coloro che usano il “destino” come scusa per non impegnarsi o per non assumersi la responsabilità della propria vita. A tutti gli altri, a coloro che, pur credendo nel destino, si impegnano lo stesso e si assumono la piena responsabilità delle proprie scelte… non posso che dire “continuate così, perché cambiare?” 🙂

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  4. Toucheé… mi chiedo come tu abbia potuto colpire così nel segno …. sono colei che “crede nella condivisione, nell’unità, nell’affrontare insieme onori e oneri della vita” e mi danno dietro ad un tipo che “crede nell’individualismo spinto, nella pura coltivazione di sé stesso, nel non fare mai un passo verso l’altro perché vorrebbe dire rinnegare sé stesso”.
    No! su queste basi non si può costruire 😦 ma soprattutto non si può più sperare che a 35 anni le persone cambino…
    e non si può più nemmeno dare la colpa alle circostanze avverse.
    baci e grazie
    Viv

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  5. Ricerca spirituale…
    Ciao a tutti,
    Debbo dire che ho scoperto questo Blog per puro “caso”, è molto interessante e variegato nei contenuti e negli interventi. Mai banali, ma tutt’altro… almeno da quello che fin ad ora ho potuto leggere.

    Io non so se quello che volevo segnalarvi vi potrà interessare, ma ho scoperto da pochissimo una scienza dicono antichissima, la Kabbalah ed ho ascoltato alcune lezioni e le ho trovato entusiasmanti. Questo è il link http://www.kabbalah.info/italykab/lezioni_viruali/lezioni_virtuali_info.htm
    dove potrete saperne di più dei corsi gratuiti
    Ciao a tutti 🙂

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  6. x l’utente anonimo: il sito da te segnalato è certamente interessante… pensa che sono anche andato in cerca del “trucco” perché pensavo non potesse essere gratuito 🙂
    Grazie, me lo sono segnato…

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  7. Ciao carissimo…Anzitutto Auguroni!!!!io penso come ho cercato di spiegarti…che tutti facciamo parte di un disegno divino dove ci vengono date delle possibilità positive e negative al fine di prendere l’ una o l’altra strada…e queste occasioni possono chiamarsi col nome di una persona o con quello del giorno di un particolare evento o circostanza…certo che la vita ce la costruiamo noi…Ma alcune cose ci vengono anche incontro da qualcosa che é più in alto di noi….e che muove i fili…chiaro…Questo é il mio pensiero…Non una verità universale….E’ ancor più ovvio, poi, che siamo sempre noi per mezzo del nostro personalissimo libero arbitrio che abbiamo in mano praticamente le redini della nostra vita, siamo noi che scegliamo la direzione…Poi sai credo che più o meno ognuno di noi abbia il proprio personale modo di vedere, vivere e leggere quello che ci riguarda secondo la propria sensibilità e vissuto d’ esperienze…Io ad esempio penso che sia inutile star lì ada arrovellarsi…Vita, destino sono la stessa cosa….Penso che se per caso non fossi capitata su quel forum e, credimi, veramente é stato un caso…Visto quanto usassi il pc prima in questi termini….Se non l’ avessi fatto…Non ti avrei mai conosciuto, non sarei mai approdata su questo tuo blog che mi interessa così tanto….vista l’abbondanza di contenuti interessanti e profondi…insomma io credo al fatto che se tutto accade c’é un motivo….E non riferito al caso…ma per un disegno…Poi sei libero di crederci oppure no…ma io ho avuto parecchie dimostrazioni di questo neglia anni…Non per questo però aspetto che quello che voglio mi piova da mani sante dal cielo…Mi muovo e mi dò da fare…Perché solo così si ottengono i risultati importanti….però dò valore ai fatti e alle persone che incontro…perché secondo me hanno un senso ben più profondo di una comparsata per caso nel mio percorso….Chiaro bisogna anche saper distinguere….caro Wolf mi sono persa un po’ di cose nuove che hai inserito sul blog causa giorni di ferie…ma mi rifarò….Ti posso fare una domanda?Ma di cosa ti occupi precisamente?E’ un po’ che volevo chiedertelo….Mi sono fatta un ‘ idea…ma non so…ti mando un bacione e fatti sentire!ciao layla

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  8. Ciao Layla 🙂 Guarda, la tua visione del “destino” è comunque costruttiva: asserisci che certe cose vengono messe appositamente sulla nostra strada ma che la scelta di cogliere o meno, e poi di coltivarle o meno, spetta solo a noi… Questa è comunque una visione che non lascia molto spazio a quel “fatalismo” che mi è antipatico perché rende le persone incapaci di lottare. In questo tuo modo di vedere il destino si può credere o meno, naturalmente, ma certamente non è dannoso, per cui… mi guardo bene dal “bocciartelo”! 😀

    Non indovineresti mai che lavoro faccio Layla… credimi 😉

    Ricambio auguri e bacione 🙂

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  9. Quella sull’esistenza o meno del destino è una delle tante domande che da sempre tormentano gli esseri umani. Un po’ come il principio della creazione, l’esistenza di Dio (ma quale sarà poi quello ‘giusto’?), l’incognita del futuro e del “Cosa sarà dopo la morte?”.
    Discutere dell’esistenza o meno di un ‘fato beffardo’ che ci attende al varco è un esercizio teorico/teoretico che rischia di allontanarci dall’ obbiettivo più importante: vivere se stessi nel momento, cercando di godere appieno le gioie che ci vengono donate e provando ad accettare le difficoltà che ci si parano davanti come momenti di crescita personale. Senza trascurare l’importanza di cercare di raggiungere gli obbiettivi che ci poniamo. Se poi il loro raggiungimento o meno sarà determinato dal destino piuttosto che dal caso, pazienza…
    Chi crede ciecamente nel destino rischia di appassire, rendendosi schiavo di qualcosa che ritiene ineluttabile e che lo conduce ad abbandonare ogni forma di lotta.
    Al contrario, i ‘razionalisti puri’ affermano che il nostro futuro lo determiniamo noi, con le nostre scelte: “Homo faber fortunae suae”.Resta il dubbio, però…Anche il Visir decide di prendere in mano la sua vita (o, meglio, ciò che ancora ne resta) per sfuggire al proprio destino e, così facendo, non fa altro che corrergli in bocca al galoppo! Non ci è dato sapere come sarebbe cambiata la nostra vita se avessimo fatto scelte diverse, se quello che riteniamo un intoppo anche grave non ci fosse capitato, se non avessimo deciso, in un determinato momento, di prendere una strada piuttosto che un’altra.
    Quella dei razionalisti è secondo me uno dei tanti atteggiamenti ‘consolatori’ che l’essere umano prende per reagire a qualcosa che gli sfugge, che non può comprendere nè prevedere. Che lo illude di essere il solo e vero protagonista della propria vita.
    La mia nei confronti del destino è una posizione ‘di mezzo’: non sono così arrogante da pensare di potermi contrapporre a ciò che per me ‘potrebbe’ essere stato scritto in qualche libro divino, così come non rinuncio a credere ai miei sogni e a cercare di perseguirli, intimorito da teoriche inelluttabilità. Certo, da quando ho intrapreso un cammino di ricerca diverso (anche qui: chi lo avrebbe mai potuto supporre???), faccio molta più attenzione ad alcune ‘coincidenze’ – mi piace chiamarle così – che mi si presentano, anche quotidianamente, riuscendo spesso a vedere anche il lato positivo di eventi apparentemente solo negativi. La domanda che mi pongo in questi casi è “Chi ti dice, Marco, che questo intoppo non ti abbia preservato da qulacosa di ben peggiore?”. Anche questo potrebbe essere un po’ consolatorio, ma tant’è. Aiuta a sopportare meglio e forse anche questo conta in fondo in fondo…

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  10. Ciao Marco 🙂 Bello e convincente questo tuo commento. Concordo in larghissima parte. Non vorrei ti fosse sembrato che abbia un atteggiamento eccessivamente razionalista, non e’ cosi’. So bene che non e’ possibile preservarsi dalle “sorprese” della vita, positive o negative che siano. So che crederlo sarebbe una pia illusione. Diciamo che che c’e’ una spada di Damocle sulla nostra testa, una spada che pero’ possiamo continuare a guardare con terrore, dimenticandoci, nel frattempo, di vivere. Oppure possiamo immergerci nel nostro vivere, perseguire cio’ che riteniamo giusto cercare di ottenere, senza portare – e soprattutto mantenere – la nostra attenzione su quella spada. Non preoccuparti: gia’ la vita ci ricorda in continuazione dell’esistenza di quella spada, impossibile dimenticarla.
    Mantenere pero’ l’attenzione su di essa, non e’ costruttivo, e – a meno di avere un’elevata consapevolezza – puo’ addirittura portare ad una china pericolosa, forse perfino alla follia.
    E’ la vita stessa che, se da un lato continua a rammentarci della caducita’ della nostra natura, dall’altro ci invita a non pensarci ed a cogliere invece quanto di bello essa ci offre.
    Perche’ se non si puo’ scegliere di non morire, si puo’ almeno scegliere di vivere.

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  11. Ciao! Come promesso sono venuta a visitare il tuo blog .. e devo dire molto interessante..
    Leggendo la parte dedicata al DESTINO mi sono sentita molto coinvolta. Io credo nel destino e non credo nel cosidetto FATO; il fato non esiste.. e nulla accade per caso .. ogni avvenimento, ogni cosa è concatenata l’una all’altra, per ogni cosa che accade c’è sempre una spiegazione, una causale e una sua evoluzione, che magari non si svela subito.. ma nel tempo capiremo..
    Questo è un brevissimo riassunto del mio pensiero..tornerò con piacere a scrivere ancora e a curiosare tra altri argomenti nel tuo blog. Ciao ciao!!! Ilaria

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  12. Ciao Ilaria! 🙂 Benvenuta 😉
    Il tuo e’ un concetto… a meta’ tra destino e non-destino, non facile da cogliere. Credo che il tuo pensiero sia un po’ come da definizione “da dizionario” del commento di Dora (commento #4: “Il destino ha la stessa radice di “destinazione”: destinare, dirigere qualcosa verso una data meta (“è destinata a diventare un capo”). Senza una voluta partecipazione del soggetto non c’è destino. Il destino non può essere costretto ad agire su qualcuno; se si viene costretti dalle circostanze, allora si tratta di fato” – da WiKipedia); in questa accezione, come gia’ scritto in un altro commento, sono d’accordo perche’ c’e’ la nostra “partecipazione”: noi partecipiamo al nostro destino, contribuiamo a formarlo, non ne siamo “vittima”.
    Anche sul tuo “nulla accade per caso”, se e’ inteso con lo stesso ragionamento “causa-effetto” (il mio modo di “coltivare” qualcosa mi portera’ frutti piu’ o meno buoni), posso essere d’accordo.
    Non lo sono pero’ sul “per ogni cosa che accade c’è sempre una spiegazione” poiche’ cio’ vorrebbe dire voler trovare “per forza” una spiegazione a tutto, anche alle cose che semplicemente “capitano” ma non nascondono alcun significato. Un vaso che ti cade in testa, e’ un vaso che ti cade in testa. Che significato recondito puo’ avere? Che e’ “giunto il tuo tempo”? Eh, ma cosi’ si puo’ spiegare tutto e rischiare percio’ di cadere proprio in quel fatalismo che tanto odio nelle persone, quello per la serie “alzata di spalle” e “e be’, si vede che cosi’ doveva andare!”…
    Un salutone a te 🙂

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  13. Vedi, io non intendo il destino come “tutto è già scritto”, no.
    Intendo il destino come una possibiltà che viene offerta, ma siamo sempre noi a scegliere.
    Non so se hai letto, ma c’è un post su questo all’inizio del mio blog… ti rimando lì.

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  14. La vita stessa ci offre tante possibilita’, tante scelte. Ecco… io la chiamo vita, questa, piuttosto che destino 🙂 Ma e’ solo questione di terminologia…
    Ok, ci guardero’ 🙂

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  15. Ciao premetto che solo adesso ho potuto leggere il tuo post sarà colpa del Destino?? Scherzo….Complimenti x il post ,ma voglio comunque farti una domanda
    sono d’accordo con gli errori x carità tutti sbagliamo e continuamente xchè nella vita non si finisce mai di imparare e è da stupidi dare la colpa al signor destino indubbiamente ma…..dom Come la metti su quegli eventi che ti piombano addosso e certo non è colpa di nessuno tipo morte di un caro ,abbandondo di un padre ,una malattia ….cavolo c’è da prendersela con qualcuno che dici???’Spero mi aiuterai a capire sappi che non sono una che da la colpa al signor destino ma mi chiedo xchè accadono certe cose !!!!!!!!!!!!!!!presto a rileggerti Lupo……..

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  16. Ciao 🙂 Bé, la tua domanda è stata la domanda che in tanti ci siamo fatti, sì, anche io, a suo tempo 🙂
    Ma nel post io non ho scritto che noi “possiamo tutto”, ho scritto che “Il caso e le nostre capacità – la nostra vita! – sono come un diario che viene scritto giorno dopo giorno”. Quindi, ho ben detto che nella vita c’è una componente casuale che nulla a che vedere col destino o il fato.
    Perché un evento, seppur drammatico, come quello che descrivi, non potrebbe essere un evento casuale? Io ho fatto nel post l’esempio di un vaso che cade, ma potrebbe essere una malattia, una guerra, qualunque cosa. Non trovi che “volerci vedere la mano del destino” abbia un qualcosa di consolatorio? Noi non riusciamo ad accettare la morte di un bambino innocente – che certamente non ha fumato, ne bevuto, né commesso qualcosa che possa averlo condannato – come un evento naturale (perché la natura è imperfetta per definizione, altrimenti non avrebbe bisogno dell’evoluzione), noi siamo spinti a dover credere, a voler credere, che certamente ci sia un disegno più grande che ha causato questa terribile sciagura. E’ comprensibile, è umano, ma… a costo di suonare cinico, la disperazione umana non può essere accolta come una prova.

    Certe cose accadono perché ci sono comportamenti nostri o di chi abbiamo attorno che le provocano. Altre accadono e basta. Perché questa è la vita.

    Io non sono sicuro che non ci sia nulla a guidarci, bada bene, ma so che non voglio cadere nella trappola di crederci per paura, o per consolazione. Preferisco credere nel nostro potere di far accadere le cose che vogliamo e di rialzarci da quelle che non avremmo mai voluto accadessero.
    Ce ne sono altre, purtroppo, dalle quali non ci si può rialzare, ma questo non ci deve portare alla disperazione o ad una vita fatta di sconforto per una fine ineluttabile.
    Anzi, proprio dal sapere che il nostro tempo può non essere eterno, dobbiamo trovare la forza per immergerci nei secondi che ci rimangono.
    Perché questa è l’unica cosa che davvero possiamo scegliere di fare: vivere, finché è il nostro tempo.

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  17. E’ PROPRIO QUELLO DI CUI HO BISOGNO ADESSO ORA IN QUEST’ATTIMO……gRAZIE FACCIO TESORO DI TUTTO QUELLO CHE MI DICI XCHE’ GRAZIE ALLE TUE PAROLE HO LA POSSIBILITA’ DI CRESCERE GUARDARE AVANTI E PRENDERE IL DOLORE CHE E’ RACCHIUSO DENTRO ME E TRASFORMARLO IN CORAGGIO ……
    PER PERCORRERE LA MIA VITA SENZA LA PAURA DI DOVER ANCORA UN VOLTA SOFFRIRE …….INFATTI OGNI GIORNO X ME E’ CARPE DIEM ……ANCHE SE DA ESSERE UMANO FINISCO OGNI TANTO x INGRIPPARMI LE MENINGI sui tanti xhcè???!!!!ciao lupo è bello scambiare due chiacchiere con t
    e

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  18. buon pomeriggio wolf….ma è una tu citazione ????Bella e credo che si arrivi a questo quando si è cresciuti e dentro e fuori da tutte le situazioni di vita che ci hanno plasmanto nel corso degli anni ….ma credo che x come sono io non riuscirei a non fare ciò….se non lò farò sarà x via della vita poichè non sò quanto avrò di tempo x viverla e quindi non so se riuscirò a capire tutto ma almeno ci provo …ehhhhhh sono complicata vero???’

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  19. … onestamente non ricordo, mi pare che sia di un anonimo 🙂 L’ho “fatta mia” da cosi’ tanto tempo ormai da sentirla davvero mia, ma non lo e’ 😀

    Be’, ma anche capire questo e’ qualcosa che va capito, no? ;)))) Quando ad esempio capisci che i motivi per cui la gente risponde sgarbatamente possono non aver nulla a che fare con te, e non hai comunque alcun modo di verificarlo… perche’ perdere tempo ed energie preziose tentando di capire? Che sia perche’ ha avuto una infanzia difficile o perche’ questa e’ la sua vera natura… cosa cambia se non abbiamo i mezzi per scoprirlo? Giusto sara’ comunque impedirgli di continuare a danneggiarci, senza rancore o odio, ma per pura salvaguardia.

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  20. Il Signor Destino__:
    Ecco io Credo che tutto sia scritto,ma che parte di quello scritto siamo noi che lo costruiamo..Siamo noi che cerchiamo mille strade e mille modi per riuscire nella vita..Io non credo che credere nel destino sia sfuggire alle responsabilità,può esserlo nella mente di tanti,ma non di molti e soprattutto non nella mia..
    Ho costruito io quello che ora ho,io sono stata libera di scegliere se ridere o piangere…ho scelto il mio destino,anche se nel destino c’è la fatalità…Tu scrivi che crediamo nel destino per consolarci..probabile che sia cosi’,ma ci aiuta a capire meglio noi stessi..le nostre forze e i nostri limiti…Ci aiuta a rialzarci dopo una caduta di quelle rovinose..ci aiuta a sognare..
    Probabile tu non accetti questo mio pensiero,ma credimi Wolf…io sono cosi’..non sono costruita quello che penso e che ho nel cuore dico…a rischio di farmi male o di farmi voler male…ma rimango fedele a quella che sono,ma che sento!!…
    Ho letto questo tuo post con molto piacere e interesse…l’unico problema è che scrivi tanto…hahahhaha….non so quando terminerò di leggere tutti i tuoi post..che come questo saranno sicuramente meravigliosi….ci sarà pane per i miei denti…lo sento__
    Ancora una dolcissima domenica…
    Bacio___Anima

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  21. Leggere tutti i miei post??? 😮 Ma vaaaa! C’è sicuramente di meglio da fare! ;)))))
    Io non ho motivi di avere dubbi che tu sia così, semplicemente trovo difficile coniugare il pensiero di aver costruito da te il tuo presente (sono certo che così è) con il fatto di aver seguito un destino già scritto.
    Bacione :*

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  22. Secondo me esiste la classica via di mezzo ovvero forse certi momenti, certi intoppi, forse sono scritti ma siamo noi che, al bivio, prendiamo una strada piuttosto che un’altra. In termini di karma poi, il discorso non è tanto basato sullo scritto o non scritto quanto sul nostro ‘perfezionamento’ attraverso ‘lezioni’ da apprendere e quindi difficoltà e ingombri che ci arrivano per darci un’opportunità per ‘evolverci’ più che punirci ed inchiodarci come comunemente si pensa. A me piace vederla in questi termini, e sottolineo PIACE,volendo con questo intendere che è un’adesione volontaria. Perchè è l’unico modo per dare un senso a ciò che senso non ha, ovvero accettare dure prove che altrimenti sarebbero intollerabili. Invece prese come occasioni per apprendere e migliorare diventano più lievi e si colorano di un qualche senso. Destino invece mi fa tristezza nella sua immobilità incombente. Riguardo al post sugli USA: era ironico l’articolo, ed insensato il questionario giacchè nessuno sano di mente, anche se lo avesse fatto, mai risponderebbe SI a quelle domande :).

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  23. Il tuo e’ un punto di vista che, pur se ancora contenendo “tracce di credenza a scopo consolatorio”, mi sento di appoggiare in quanto costruttivo. Non e’ infatti tanto importante la credenza che si nutre, quanto la sua costruttivita’, e la tua, lasciando a te stessa la scelta o perlomeno il modo di reagire ad una scelta non tua, e’ una modalita’ certamente costruttiva 🙂

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  24. Certo, che se metto un vaso in bilico sul balcone è ovvio che non è "un caso" o "il destino" che poi cada, ma è opera mia, così come se lo poso in un posto sicuro, resta, a meno che non succeda un terremoto e cade addiruttura il  balcone.

    Quindi, non credo nè al caso nè al destino, ma negli eventi e nelle circostanze, che spesso "decidono" per noi, sono al di sopra del nostro volere o potere. Non credo nell’onnipotenza dell’uomo, in quanto è un essere abbastanza vulnerabile, se ci rifletto bene.

    Un caro saluto e a rileggerti!
    Rondine 🙂

     

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  25. Bé, io con "caso" identifico proprio gli eventi e le circostanze delle quali parli
    Anche stando attenti al massimo, non si è mai sicuri al 100%. Ma il destino non c’entra…
    Un caro saluto anche a te 

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  26. ciao, io penso che il destino sia già scritto. bisogna pensare alla vita come un percorso di crescita, dovremmo tutti essere migliori, rispettare ogni cosa che abbiamo di visibile e non e sostengo che tutto cio' che succede sia necessario per evolvere. (ognuno un grado diverso di crescita) guardiamo il quadro della nostra vita nell'insieme, amori irraggiungibili perche' dovete giudicarli? esiste anche un amore puro o incondizionatio. finche' si ama tutto è giusto, se ti fa andare fuori di testa, ehhii sei tu che vuoi vuoi vuoi, allora impara ada amare anche cosi', forse è una cosa che in questa vita ti è data da imparare e le difficolta' della vita il lavoro la litigata il vaso che cade ecccc si hanno un senso. siamo qui per evolvere migliorarci. invece tutti vorrebbero avere. ma siamo pronti per ricevere quella gioia? penso che prima di giudicare bisogna imparare conoscersi perche' questo è un altra grandissima meta da raggiungere per la felicità senza ansia, quindi con amore, qualsiasi amore. ciaooooo. e ci saranno altre vite. il mondo non finisce cosi' che senso avrebbe e che senso avremmo noi che siamo energia cosmica.

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  27. Non posso dirti di essere d'accordo, come non posso dire di non esserlo. Perché? Perché siamo in un campo ove niente puo' essere dimostrato. Se è certamente vero che da ogni cosa si puo' imparare, dire che siamo qua per farlo, che esistiamo con lo scopo di imparare singolarmente, è una ipotesi che non è dimostrabile né confutabile. Certo, crederci – così come credere in altre vite – puo' essere di conforto, poiché ogni cosa che accade, anche la più brutta e devastante, avrebbe una ragione costruttiva per capitare. Ma non esiste prova che le cose stiano così, percio' non si puo' dire a chi non crede che sbaglia a non farlo. Siamo nel campo della fede, non della ragione.
    Un saluto e grazie per il commento

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