Incidente a Tom :-(

Stasera Tom è stato investito da una macchina 😦

Eravamo appena rientrati da Merano e appena aperto la portiera si è precipitato incomprensibilmente dal lato opposto della piazza (rispetto a casa e i suoi luoghi abituali) attraversando la strada. Mia moglie non è riuscita a fermarlo in tempo.

Una brutta ferita e soprattutto un’importante vena della gamba che si è tranciata: ha rischiato di morire dissanguato. Per fortuna abbiamo una clinica veterinaria a 100 metri da casa e pur essendo domenica sera era aperta, l’hanno subito operato e dovrebbe essere fuori pericolo. Miracolosamente non ci sono fratture o organi interni lesionati.

Tom ha sempre vissuto da piccolo guerriero sfidando (e rischiando) cagnoni dieci volte più grandi di lui e, a volte, dandosi per interminabili minuti alla macchia per monti all’inseguimento di cinghiali, lepri e caprioli (che non raggiungerebbe mai e comunque non morderebbe mai). A mia moglie, scherzando, dicevo spesso “non capisco come ha fatto ad arrivare a 10 anni!” ed altrettanto spesso ci siamo detti che lui preferirebbe andarsene così, che di qualche malattia. Esserci quasi passati però, è altra cosa.

In questo caso francamente c’era poco da fare: sarebbe potuto sgusciare a chiunque, è questione di un attimo, però riuscire a non sentirsi in colpa è davvero difficile…

Eccolo qua il ragazzo 🙂 Ora dorme profondamente. Non resta che sperare che l’anestesia non lasci effetti, che la ferita guarisca bene e… che torni presto a correre… solo per parchi però!!!

Data astrale 17.440

Oggi sono rientrato al lavoro. Grandi cambiamenti: un incarico diverso (e “sfidante”, come oggi amano dire invece di “adesso sono tutti c… tuoi!”) e desiderio ricorrente di cambiare vita. Adesso che ci penso… forse le due cose non sono poi così slegate tra loro 😉

Quante volte io e Lady Wolf ci siamo interrogati sul significato di una vita passata per lo più in ufficio, lontano da posti, persone, animali del cuore. Vero, il lavoro dovrebbe servire a pagarsi vitto, alloggio e qualche piccolo agio, ma… a quale prezzo a volte? Allora ogni tanto ci lanciamo l’un l’altra qualche idea per una futura “exit strategy” che ci permetta di spendere più tempo tutti assieme 🙂

Certo, lavorare, ma in un modo diverso, in un posto diverso. Con più rischi? Può darsi. O forse no… con l’aria che tira nelle aziende…

Quando sono andato in ferie, prima di Natale, ho promesso a Tomino che sarei stato due settimane con lui, credo sia stato contento 🙂 O magari si è stancato tanto che oggi pomeriggio, quando è uscita anche Lady Wolf, ha fatto festa! Peccato che non abbiamo acceso le telecamerine! 😀 Quest’anno va per i dieci anni, inizia ad essere una bella età per un cane, anche se quelli di piccola taglia vivono più a lungo. Diciamo che arriverà per Luglio all’equivalente dei 56 umani 😉 In questa foto comunque non si trova a casa ma in Corsica, un po’ di anni fa’… dite che gli piacerebbe tornarci? 🙂

Ai gatti abbiamo fatto un bel regalo di Natale, un nuovo tiragraffi gigante, o, come lo chiamano adesso, una palestra per gatti 🙂 Certo… Sissi non ci và, non che non potrebbe visto che Julius pesa solo un paio di chili in meno, ma ormai non è più abituata a saltare… se non sul suo adorato divano o sulla poltrona. Lei quest’anno va per gli undici anni… l’equivalente, se ricordo bene, dei 61 umani… che strano pensare che sia già una over 60 😛

Julius andrà per i 6, l’equivalente di 41 umani, e Numetta 5, ovvero 37 equivalenti… supererà Lady Wolf, anche se solo verso fine anno, che così sarà la più giovane della casa… pesci esclusi naturalmente 😉 Io invece arriverò a 48 (almeno spero :-P)… siamo tutti piuttosto coetanei insomma, o forse mi piace pensarlo 😉

Buon nono compleanno, Signor Tomino! :-D

Volevo lasciare ancora per qualche giorno il post con la prima puntata dell’autobiografia in evidenza, ma… oggi è il 4 di Luglio ed anche super-Tomino (a scrivere tutti i suoi aggettivi e nomignoli si farebbe sera :-D) è nato il 4 di Luglio! 😉

Che dire di lui? Per chi lo conosce, come noi di famiglia o chi ci è diventato amico, è un… burbero dal cuore d’oro 🙂 Uno che raramente sopporta nuovi arrivati, è scontroso con tutti, almeno all’inizio, ma che poi si ammazzerebbe per voi, che non esiterebbe un attimo a sfidare cani molto più grossi di lui… anche perché probabilmente la sua percezione è di essere altrettanto grosso 😀 Potrebbe essere incoscienza, vero, però ha qualcosa di coraggioso, di eroico perfino. Qualcosa che personalmente gli invidio 😛

Mi racconta  Lady Wolf che una volta Tom si prese con un pastore tedesco (che lo conosceva, per fortuna, sennò temo che l’avrebbe ucciso). Questo pastore, ovviamente, aveva la meglio e lo sbatteva sempre a terra. Tom mugolava dolorante, ma… appena si rialzava riprendeva ad attaccare come un maledetto! 😀 Sì… forse il nostro ha visto troppi “Rocky”… 😐 😛 Quando ci penso, dico a Lady Wolf che mi pare quasi un miracolo che sia arrivato a 9 anni senza che qualche pitbull gli abbia staccato una zampa 😀 Comunque adesso segue abbastanza i miei… gentili richiami verbali, diciamo così! 😛

Tom è nato in un piccolo paese dell’Alto Adige, tra Merano e Bolzano. Apparteneva ad una cucciolata di Shih-Tzu, o meglio simil-Shih-Tzu, poiché il padre era di un’altra razza (non abbiamo mai scoperto quale). Lady Wolf aveva perso da poco il suo adorato Totò, questo sì uno Shih-Tzu originale, un cane sfortunato perché ammalatosi molto giovane di tumore eppure vissuto, con innumerevoli interventi, fino a 14 anni! Sfortunato, sì, ma con la fortuna di avere qualcuno che pensava e teneva a lui. Molti l’avrebbero fatto sopprimere oppure lasciato alla sua malattia. Così i colleghi di Lady Wolf decisero di regalargli un nuovo cucciolotto e… arrivò Tom, cucciolo in saldo, per citare un famoso film, dato che costò soli 50 euro 🙂

Lady Wolf non scorderà mai il primo giorno che, nel giardino sotto casa, poi fatto sparire per far posto ad una scuola di dubbio gusto, si vide questo scricciolino grosso come un pugno correrle incontro 😀 E poi i due non si allontanarono più, seguendosi fedelmente in tutte le loro avventure 🙂 Pensate che Tom si abituò per qualche mese a passare anche 12 o 14 ore da solo in una camera, mentre la “mamma umana” doveva lavorare, ma, conoscendolo, avrebbe detto anche lui che preferiva così piuttosto che essere affidato a qualcun altro nell’attesa.

Adesso posso dire che più di metà della sua vita l’ha passata anche con me, e credo e spero (in realtà ne sono ragionevolmente sicuro), che se potesse intervenire vi scriverebbe che è un canetto felice, anche se il pomeriggio deve passarselo in casa da solo…. o meglio, in compagnia di tre gatti con i quali c’è reciproco rispetto 🙂

In una delle ultime visite una delle veterinarie è rimasta sorpresa dei muscoletti del cagnetto! 😀 Infatti spesso gli Shih-Tzu sono considerati cani da appartamento, ma Tom non ha mai disdegnato escursioni e giochi all’aria aperta, anzi… secondo me se li sogna la notte! E noi, quando possibile, cerchiamo di accontentarlo. Che poi… dice mia moglie che sembra che mi diverto più io di lui 😀 L’ultima volta, alle Cascate del Saent in Trentino, c’era un piccolo parco giochi dedicato ai bambini, ma a quell’ora, verso sera, non c’era nessuno. C’era anche un piccolo labirinto per bambini. Allora a turno ci nascondevamo, e il compito di Tomino era correre a scovarci! ahahah uno spasso! 😛

Per un cane di piccola taglia, nove anni significano circa 52 anni umani, più o meno come per un gatto. Ma vi assicuro che il venerabile Tomino (un altro dei suoi appellativi) ne dimostra non più di 30! 😀

E’ lui che ci lascia indietro, altro ché! 😉 … se non si rimpinza troppo, ovviamente! 😀

Iperprotettività: Devozione Filiale, da “la Tazza e il Bastone”

sul sentiero verso Castel Gavone

Bene, direi che è ora di fare una pausa nei post “pesanti” che, tra l’altro, non è che riscuotano un grande successo (ma nel mondo “fast food” di Internet la cosa non mi sorprende affatto 😉 ). Comunque li riprenderò sicuramente 🙂

Oggi io, Lady Wolf e il buon Tom (“buon” si fa per dire, anche oggi è stato autore di alcune notevoli e simpatiche “esternazioni” nei confronti di altri cani :-D), siamo andati a fare una piccola escursione nei pressi dell’incantevole paese di Finalborgo, sopra Finale Ligure dove poi abbiamo terminato il pomeriggio nella spiaggia locale. Le foto che vedete sono riferite proprio a questa gitarella 🙂

 

esausti all’aperitivo a Finalborgo

Ora veniamo al tema del post con la breve storia Zen “Devozione Filiale”…

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C’era una volta un brav’uomo che aveva un figlio. Entrambi erano un po’ sempliciotti. Il figlio era onestissimo e devotissimo al padre: le seguiva ovunque egli andasse.

Un giorno d’estate, in montagna, mentre i due dormivano distesi sull’erba della foresta, una zanzara si posò sulla testa del padre. Il figlio si svegliò. Sollecito com’era nei confronti del genitore, prese un bastone e assestò un gran colpo per schiacciare la zanzara. La zanzara volò via, ma il padre era morto.

Questa storia è un koan.

sopra il mare di Finale Ligure

da “la Tazza e il Bastone – Storie Zen”, narrate dal maestro Taisen Deshimaru

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Commento di Wolfghost: l’amore filiale è qui usato come esempio di amore che si vorrebbe idealmente assoluto, al posto però del rapporto “figlio – genitore” si può utilizzare qualunque altro rapporto d’affetto. Il koan, a mio avviso, punta l’indice contro l’iperprotettività, che spesso vediamo esercitata anche nella nostra società odierna. L’esempio più evidente è il comportamento di molti genitori che, tentando di difendere i figli da qualsivoglia pericolo, o cercando di evitargli gli errori che magari loro stessi hanno fatto nel corso della loro vita, li proteggono eccessivamente e spesso inutilmente: a parte infatti che certe lezioni si imparano veramente solo se ci si “scotta” sulla propria pelle, l’iperprotettività finisce per creare un clima di proibizionismo che spesso sortisce l’effetto opposto a quello che i genitori desiderano, ovvero i figli – per reazione – vanno a cercare proprio quello che viene loro impedito… e magari se la squagliano da casa non appena possibile.

divertirsi in spiaggia a Finale Ligure

Noi e l’infinito, l’universo, la vita, la morte

The Big Snow è arrivata anche qua: auto sepolta e strada impraticabile, per cui ho lavorato da casa per quanto ho potuto 🙂 Abbiamo cercato di replicare la passeggiata nel bosco innevato fatta a dicembre, ma… la neve era troppo alta e il povero Tomino, che è vigoroso ma pur sempre un tappetto :-P, in certi punti sprofondava e non riusciva ad andare avanti, così lo dovevamo prendere in braccio, allora abbiamo deciso di accorciare la passeggiata 🙂

L’amica Fulvia1953 (blog http://cieloterrafuocoacqua.iobloggo.com/) mi ha chiesto in uno dei commenti al post precedente di andare a vedermi i filmati con le conferenze di Vittorio Marchi e di darle un mio parere. Così ho fatto. Il titolo di questo post riflette il nome di una di queste conferenze.

Come ho anticipato a Fulvia sul suo blog, non ho trovato grandi novità su quanto già avevo avuto modo di incontrare in precedenza. Se vedete uno dei miei post recenti (A ruota libera, del 30 novembre scorso), ci ritroverete buona parte di queste riflessioni.

Il punto fondamentale è che tutto è energia, questo ormai è vero anche per la scienza, e l’energia, che tutto forma e tutto permea, è ciò che da sempre viene chiamato “Dio” (o in altri modi a seconda della cultura di appartenenza). La materia, incluso il nostro corpo, non è altro che “energia condensata”, ed è energia pure il pensiero. L’energia è contemporaneamente Una, dato che è un continuum senza interruzione, e miliardi di miliardi di particelle quando queste si presentano nel loro aspetto “condensato”. Quando moriamo, quando qualunque animale, vegetale o oggetto, si disgrega, finisce, la sua energia torna nella forma “libera”, non addensata, da cui è partita e non si è mai staccata veramente. Marchi fa l’esempio del pezzetto di ghiaccio (ma anche dell’onda) nel mare che è contemporaneamente individuale ma anche facente parte integrante del mare tutto. Quando il ghiaccio si scioglie torna ad essere indifferenziato nel mare.

Fino a qua niente di nuovo sotto il sole, quanto detto da Marchi si ritrova sia nelle antiche scritture esoteriche, nelle varie religioni – seppure a volte mediato da influenze culturali, e perfino dalla moderna scienza.

Il punto fondamentale però è… che fine fa la nostra consapevolezza? Ovvero, quando moriamo, va bene che la nostra energia torna ad essere indifferenziata con quella universale, ma… di noi come individualità che ne è? Perché se può sembrare consolante – nemmeno tanto a volte 😀 – che la nostra energia non va persa, ben altro sarebbe sapere che “noi” restiamo ancora noi, che non tutto ciò che siamo stati e che abbiamo fatto in vita, va perso. Diciamocelo, siamo un po’ egoisti anche in questo: se non saremo più coscienti di esserci, non ci interessa molto sapere che la nostra energia ci sarà ancora 🙂

Qui Marchi innesta però un’altra scoperta scientifica recente, ovvero che ogni particella “sa” in qualche modo cosa fanno tutte le altre miliardi di miliardi di particelle dell’Universo (in realtà non è proprio questo ciò che la meccanica quantistica ha dimostrato, ma per astrazione ci si può arrivare). Quindi non è strano, ma anzi ragionevole, supporre che la nostra consapevolezza è contemporaneamente “noi” ma anche tutto, cosa di cui non siamo coscienti a causa della limitatezza dei nostri cinque sensi. L’unico modo per rendercene conto è attraverso quella che chiama “tecnologia della mente” (o “interna”, adesso non ricordo le esatte parole), cosa che immagino si leghi ai concetti di meditazione delle antiche pratiche esoteriche, che vengono anche richiamate allorché Marchi fa finta di domandarsi “come facevano gli antichi, ad esempio i profeti, a sapere già certi concetti che la scienza ha scoperto solo millenni dopo?”.

Quindi, secondo Marchi, quando moriamo continuamo ad avere la limitata consapevolezza del “noi” che eravamo, ma contemporaneamente acquisiamo la consapevolezza del tutto. Di Dio insomma. Anche di questo si trovano già tracce nelle antiche scritture, ma è interessante come a questo punto, come presunta prova, Marchi tira in ballo la N.D.E., la Near Death Experience, ovvero l’esperienza di pre-morte. Secondo lui il famoso tunnel con in fondo la “luce” rappresenta – no… non “rappresenta”, “è” – il passaggio della nostra energia e consapevolezza dal limitato contenitore corporeo all’esterno, al tutto. E’ questo ciò che vediamo e percepiamo in quel momento. Testimonianze ne sarebbero le visioni da fuori del corpo che chi le ha vissute dice non essere localizzate: si sa cosa si vede, ma non da dove, poiché è come vederla da ogni luogo. Queste visioni tra l’altro sarebbero la prova che smentirebbero alcune teorie medico-scientifiche (sostenute dal famigerato CICAP) che sostengono che le visioni di premorte sarebbero legate a sostanze – le endorfine – che il cervello rilascia al momento della morte allo scopo di “addolcire” la fine: la sensazione di benessere sarebbe ad esse legata, e così anche la “allucinazione” del tunnel. Questa teoria però non spiega come sia possibile che chi torna (non tutti, ovviamente, si parla sempre di piccoli numeri) sia in grado di riferire cosa è successo non solo attorno al suo corpo ma anche in altri luoghi.

Insomma, Marchi non mi ha personalmente aggiunto molto di nuovo, ma ha costruito dei legami, dei richiami, che – ci si creda oppure no – finiscono per costituire una “teoria globale” quantomeno interessante.

Mi chiedete se personalmente ci credo? Trovo che sia una spiegazione affascinante, ma ritengo che chi non ci passa, chi non fa eseprienza di una NDE o di un qualche altro clamoroso avvenimento del genere (come una “illuminazione”), se era scettico rimarrà scettico. Perché le teorie, molto più in questo campo che in altri, da sole non bastano. Lo stesso Marchi infatti fa capire che lui ha anche vissuto, è stato testimone, di eventi di questo tipo (che non cita, non almeno in questi video). Per questo per lui e per persone come lui è facile credere, “sentire” come vera, questa comunque affascinante teoria 🙂

Una giornata di riposo… grazie alla neve! ;-)

La neve nelle città non di montagna porta sempre disagi anche piuttosto forti, lo sanno quei miei colleghi che oggi hanno tentato di recarsi al lavoro facendosi due ore di coda per poi scoprire che la strada in salita che porta alla collina dove c’è l’azienda era impraticabile! 😮 Paradossalmente ho avuto la fortuna di abitare un pizzico nell’entroterra genovese… un pizzico che però è bastato per ritrovarci stamattina praticamente isolati, così che non ho nemmeno provato a mettermi in viaggio. Ne ho così approfittato per riposare tutto il giorno! 😉 Finalmente, perché ne avevo proprio bisogno, questo è un periodo di grande lavoro, di salute “un po’ così” e di altre poco piacevoli rotture 😐

L’unico sforzo, assieme a Lady Wolf, è stato quello di portare a spasso Tom per i sentieri innevati tra i boschi circostanti, e… vi assicuro che lui si è divertito un mondo! 😛

L’ultima foto è l’ingrandimento di quella precedente, come vedete Tom corre orecchie al vento! 😀

… e i gatti??? A loro sarà dispiaciuto non poter seguire Tom? 😐 Uhm… mi pare preferissero il caldo termosifone! 😀

 

Fine vacanze :-)

In attesa che il mio mal di schiena mi permetta di poter stare seduto a lungo – mi è difficile star tanto al PC al momento – ecco qualche foto che avevo promesso sull’ultimo viaggetto rilassante a Limone Piemonte. Rilassante sì, almeno fino a quando siamo stati lì: non appena ci siamo abbassati di quota per tornare verso casa il caldo ci ha fatto rimpiangere di essere ripartiti 😐 E’ possibile che il mio mal di schiena sia nato proprio lì, complici l’aria condizionata o i finestrini abbassati… chissà!

In realtà, conoscendo l’apprezzamento dei lettori per lui, la maggior parte delle foto sono sempre per lui… Tomino! 😀

Ecco il nostro agriturismo, alle soglie di Limone. Cercavamo riparo dalla calura estiva e, pure se solo a mille metri di altitudine, qui l’abbiamo trovata, anche se solo un paio di giorni. Non abbiamo molte foto di Limone paese, ma in fondo è questo agriturismo immerso nel verde il posto che volevamo. Pensate che nelle stanze (splendide!) delle casette non c’è, volutamente, ne TV né copertura internet.

Ecco il nostro Tom già perfettamente ambientato, non si fa troppi problemi lui… 😉

Un’amichetta inaspettata per Tom! Si tratta di Fiamma, splendida Border Collie a pelo corto e con occhi di colore diverso 🙂 Qui erano pronti a scattare… per cosa?

Ma per rincorrere la palla, naturalmente! 😛 A volte, come in questo caso, tiravamo due palle separatamente per evitare che i due si… scontrassero inavvertitamente! 😀 Comunque, nonostante I Border siano notoriamente scattanti e agili, anche quando la palla era una sola… il Tom è riuscito in diverse occasioni ad arrivare per primo! 😉

Infine… un po’ di meritato riposo per il nostro! 🙂

Un paio di giorni di stacco :-)

Dopo essere stati tre giorni (e due notti) al Rifugio Passo Sella, in Alto Adige più o meno di fronte alla Marmolada, ripartiamo giusto per un paio di giorni per Limone Piemonte, meta per noi molto più vicina e adatta ad una vacanzina mordi e fuggi 🙂 Non so se lì c’è connessione, per cui… io vi saluto adesso, poi magari ci si legge lo stesso! 😀

Vi lascio con poche foto dei giorni passati sulle Dolomiti 😉

Il nostro rifugio

Ansioso di partire

Tomino al passo marziale… davanti agli yak!

Panorama

Tom scalatore

Una traccia sulle Dolomiti

 

Mici nella notte! :-)

Ieri pomeriggio siamo tornati dall classica due-giorni pasquale (dal sabato al lunedi’ pomeriggio) con visita parentale in  quel di Merano, cosi’ abbiamo anche provato la nuova pandina sul percoso lungo con risultati piu’ che soddisfacenti 😉

Stavolta non abbiamo chiamato la cat-sitter per star dietro ai gatti, abbiamo messo due bei e semplicissimi distributori di acqua e di crocchette, raddoppiato la lettiera mettendone una seconda e… attivato un sistema di videosorveglianza a basso costo monitorabile da un qualunque PC o smartphone remoti connessi a Internet 😉

In pratica si tratta di tre videocamerine IP connesse al router-modem ADSL di casa (il PC puo’ anche stare spento, serve solo per la configurazione iniziale). Queste videocamerine possono essere ruotate orizzontalmente e verticalmente sempre da PC remoto e hanno la vista a infrarossi per la visione notturna. Nonostante il loro basso costo (in seguito ad offerta speciale) la qualita’ e’ sufficiente per una utilizzazione simil-sistema di sorveglianza, infatti in teoria sarebbero anche capaci di mandare una e-mail o un sms in caso di rilevamento di movimento, ma noi tale funzione non l’abbiamo impostata.

Lo scopo era, visto che sarebbero stati due notti e tre giorni da soli, verificare che i gatti non avessero impellenti necessita’, tipo mancanza d’acqua per distributore rovesciato o simili. Inoltre serve anche per quando Tom, il cane, e’ solo a casa quando lavoriamo entrambi.

Mi ci son picchiato per un mese buono per riuscire a farle funzionare quelle benedette videocamere! Un po’ perche’ io di router non ne capivo granche’, un po’ perche’ poi ho scoperto che il software fornito con le videocamere non funzionava da remoto; cambiato quello e’ andato faticosamente tutto a posto. Pero’ adesso siamo soddisfatti del risultato! 😀

Abbiamo potuto vedere che i gatti sono, come ci aspettavamo, molto piu’ attivi nelle ore serali, mentre in quelle pomeridiane dormono o, come nel caso di Numa, spariscono letteralmente (in realta’ sappiamo che va a dormire nell’armadio ;-)). Inoltre non e’ vero che non gliene importa nulla dei padroni: gli abbiamo beccati spesso a guardare per lunghi minuti ed apparente apprensione la porta di casa, come a vedere se rientravamo o no, soprattutto nella fascia di orario nella quale normalmente torniamo a casa 🙂 Ci facevano una tenerezza! 😦

Comunque eccoli qua, in qualche fotogramma anche in notturna 😛 E in fondo c’e’ anche Tom, in un fotogramma di pochi minuti fa. Lui, poverino, sta quasi sempre accanto alla porta, in attesa del nostro rientro 😦

Sissi e Julius (che fa il pane sul maglione! ;-))

La simpatica Numetta spunta da dietro i cuscini

Gatti fantasma!! 😀 Sissi sul divano, Julius sul tavolo, Numa dalla porta

Tom all’ingresso di casa, in paziente attesa del nostro rientro…

 

Grazie da Tomino :-)

Aggiornamento di mercoledì 14 settembre: come promesso, vi aggiorno sulla visita dal veterinario specializzato in oftalmologia. L’occhio è stato aperto, adesso la congiuntiva sull’ulcera è ben visibile e fa anche un po’ di impressione a chi la vede per la prima volta (vedi foto). Il veterinario ha detto che l’andamento è quello aspettato, anche se la pupilla sembra non dilatarsi come dovrebbe. Purtroppo non si puo’ ancora dire se l’occhio è salvo, bisognerà attendere almeno un’altra decina di giorni 😐 Comunque Tom tiene l’occhio bene aperto, come quello sano, e questo è già bene. Dovrà portare ancora il collare elisabettiano. La prossima visita è fissata presto: già sabato prossimo.
Grazie a tutti per l’interessamento dimostrato 🙂

Tom convalescente

Nonostante non abbia pubblicato un post apposito, si è sparsa un po’ la voce che Tom è stato operato e diversi amici di blog gli hanno fatto pervenire i loro auguri di pronta ripresa  🙂
Per chi invece non lo sapesse, lo scorso mercoledì Tom ha subito un intervento ad un occhio da parte di uno dei maggiori esperti italiani, che abbiamo avuto la fortuna di scoprire qua a Genova. Il problema era un’ulcera che nonostante la cura e una prima apparente remissione, aveva ripreso ad allargarsi, ancora mezzo millimetro e il nostro avrebbe perso l’occhio 😦 Così, intervento d’urgenza: l’ulcera è stata coperta da un “flap congiuntivale” nella speranza che l’irrorazione del sangue riprendesse e l’ulcera si riducesse. Anche la “terza palpebra” e la palpebra sono state cucite a protezione dell’occhio.

Qui potete vedere il Tom atomino operatol suo rientro a casa, con la processione dei fratellini gatti che continuavano ad andare a vedere cosa gli fosse successo 🙂
Mercoledì ci sarà la visita di controllo e se tutto andrà bene la terza palpebra verrà riaperta, mentre per la palpebra ci vorrà ancora un po’. Il fastidioso collare elisabettiano dovrà restare lì ancora una settimana 😐
Il “paziente tedesco” (essendo altoatesino di famiglia di lingua tedesca :-P) si sta comunque moralmente riprendendo: ha già riniziato a brontolare e ad abbaiare a bambini fracassoni e cani avversari 😀 E se fosse per lui, occhio in meno e collare elisabettiano non gli impedirebbero di riprendere le sue amate risse 😉
Ha un carattere da combattente il nostro  😉 anche se si stanca rapidamente, probabilmente anche per via degli antibiotici. La foto sotto è stata fatta il giorno dopo l’intervento e, come vedete, il Tom era già in piedi, anche se un po’ traballante 😀
Vi faro’ sapere… 😉

tom il secondo giorno