Un bacio al mio, al nostro, tesoro…

Avevo deciso che non l’avrei ricordato, non qua sul blog almeno. Non perché non ci pensi, sarebbe impossibile, ma perché preferisco ricordarlo quando lo accolsi nella mia vita, piuttosto che quando, esattamente un anno fa’, se ne andò.

Preferisco ricordarlo quando lo andai a prendere all’aeroporto – perché chi me lo portava conosceva solo quello a Genova – e, da subito, mi “abbraccio” e si strinse a me, con quelle unghiettine, allontanando invece la persona che l’aveva portato e che ne rimase sorpresa.

Preferisco ricordarlo quando faceva arrabbiare Sissi, quando da piccolotto combinava simpatici disastri o rubava le brioche che poi scartava e mangiava. Preferisco ricordarlo quando portava a spasso per casa lo spolverino, come fosse chissà quale trofeo.

E quando giocava, instancabilmente, con i topolini di pezza: io glieli lanciavo, lui li correva a prendere e me li riportava ai miei piedi, con un ultima zampatina sopra come a dire “eccolo! Tira!”. Una passione che non gli è mai passata 🙂

Preferisco ricordarlo quando, quasi ogni notte, mi veniva a dormire a fianco, con la testolina appoggiata sul braccio.

Ma anche quando fui costretto ad “educarlo” con lo spruzzino, perché veniva a mordermi i piedi per giocare mentre dormivo! 😀

E lo ricordo quando accolse Tom e Lady Wolf.

Temevamo sarebbero state scintille con il cagnolotto e invece si comportò benissimo, anche se le prime notte le passava in bianco, sul chi vive, al punto che il giorno dopo, quando se ne andavano, dormiva tutto il giorno 🙂

L’unica scintilla fu sì una zampata… ma alla povera Lady Wolf, alla quale, con troppo ottimismo, lo passai subito 😀

Preferisco ricordarlo, il mio, il nostro, tesoro quando di nuovo ci stupì, accogliendo benissimo Numa, che sarebbe diventata la sua sorellina acquisita. Come giocavano assieme! Fin dal primo giorno! 🙂

Numa ci ha messo quasi un anno a tornare, più o meno, quella che era, da quando Julius morì. E poi dicono che gli animali non soffrono e non cadono in depressione.

Lo ricordo quando lo ritrovammo, dopo che si era perso cadendo dalla loggia al primo piano, nel sottoscala di una casa in costruzione. Che gioia fu’! Avevo quasi perso la speranza.

Ancora oggi non finisco di ringraziare Lady Wolf, che non si arrese mai e gli diede così ancora due anni di preziosa vita, che per un gatto sono tanti!

E lo ricordo quando arrivò in quella che sarebbe stata la sua ultima casetta… con il giardino! Finalmente! 🙂 Mi spiace se lo sia goduto solo un anno, ma almeno quello se l’è goduto, gli piaceva tanto!

No, non voglio ricordarlo negli ultimi tempi, quando si ammalò. Casomai voglio rammentare i tanti episodi… strani, che successero dopo e che è difficile non interpretare come segni che volle mandare per confortarci.

Secondo la tradizione buddhista ormai è rinato ed è altrove, in chissà quale forma. Non è detto che sia ancora gatto… magari ha fatto il salto e adesso è un bel bambino dispettoso che forse tira la coda alla gatta di casa! 😀 Se lo meriterebbe, era un gatto speciale. Ed è un’anima speciale.

O, chissà, magari è di là dal ponte che ci aspetta. L’idea di ritrovarlo mi rende meno amara perfino l’idea della morte.

Un grande bacio da tutti, Julius. Ci manchi tanto.

Manchi a tutti. A me, a Lady Wolf, a Numa e, ne sono sicuro, perfino a Perseo, anche se to ha appena incrociato, ma si era accorto di quanto tu fossi speciale, ti stava sempre vicino.

Manca quel gruppo che eravamo, anche se chi è arrivato è speciale a suo modo.

I tuoi “successori” hanno ciascuno qualcosa di te, anche se nessuno ha preso e potrà mai prendere il tuo posto, per quanto riuscivi a dimostrare di essermi vicino.

Era come se ci conoscessimo già… magari da tante, tante vite.

Ci ritroveremo ancora, lo so. E’ solo questione di tempo. Anche la tua sorellina non vede l’ora di ritrovarti. E’ stata tanto triste quando te ne sei andato…

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Season’s Greetings…

Dalla pubblicazione dell’ultimo mio post sono passati ben 14 giorni. Anche se ho fatto perfino di peggio – il record credo che sia di 24 – di questo passo rischio di andare nel 2016, quindi… bé, meglio che anticipo un po’di auguri, in particolare quelli di Natale 🙂

Voglio però anche ripercorrere questo 2015 che sta per lasciarci e tirare qualche conclusione. Per noi è stato un anno terribile, Lady Wolf, giustamente, non vede l’ora che passi. Io un po’ meno: nella mia tremenda consapevolezza dell’ineluttabile caducità della vita, so infatti che non è affatto certo che il 2016 sia migliore. In Agosto previdi che l’anno “scolastico” (cioé da settembre) 2015-2016 sarebbe stato per me un “anno horribilis”, e se il buongiorno si vede dal mattino…

Ma nel 2015 è pure arrivato anche qualcosa di buono, quindi… vediamo 🙂

Gennaio.

Lady Wolf decide di lasciare un lavoro che ormai è diventato per lei insostenibile. Starà senza lavoro quasi per tutto l’anno. Eppure c’è il rovescio positivo: in questo particolare anno il fatto che lei si trovasse libera è stata quasi una benedizione. E lo si capisce da subito. Sempre a gennaio, infatti, la sua amata nonna Olga, che per lei è stata come una madre, viene ricoverata in fin di vita. Vista l’età, 94 anni, sono un po’ tutti pessimisti. E invece si riprende e dopo un po’ torna a casa. Lady Wolf può starle vicina.

Marzo.

Marzo, ma proprio il suo primo giorno. E’ una serata serena. Siamo di ritorno da Merano, dove siamo stati in visita alla nonna di Lady Wolf. Non vediamo l’ora di essere a casa per passarci qualche ora nella nostra casetta ritrovando gli adorati gatti Sissi, Julius e Numa. Ma, appena parcheggiato, Tom si precipita giù dall’auto e per qualche motivo che non sapremo mai, si lancia in strada e viene investito. Il botto, il latrato lancinante. Lady Wolf che corre in strada e tira via il corpicino insanguinato di Tom… Per fortuna una clinica veterinaria nelle immediate vicinanze è aperta. Tom viene operato e si trova che una vena si era tranciata. Ha rischiato di morire dissanguato. Ma si è salvato. Qualche settimana e il piccolo guerriero torna in forma come se nulla fosse accaduto 🙂

Sempre a Marzo, muore Whity, la nostra deliziosa pesciolina bianchissima. Era solo un pesce, vero, ma ci aveva sorpreso. Era bellissima, cresciuta in fretta (non abbiamo mai avuto pesci che crescessero così velocemente… e pensare che era piccolissima al suo arrivo). Si era legata a Giustino, il pesce scalare “residente”, aveva perfino deposto le uova ma gli avanotti purtroppo non erano poi sopravvissuti. Un giorno perse misteriosamente una pinna. Poi, iniziò a gonfiarsi nell’addome e nel giro di pochi giorni morì 😦 In un acquario, purtroppo, capita relativamente spesso che qualche pesce “se ne vada”, ma a lei ci eravamo affezionati e la rapidità della sua scomparsa ci rattristò parecchio 😦

Luglio.

Poiché erano diversi mesi che non stavo bene, proprio il primo di Luglio ho dovuto fare delle visite approfondite. Non sono state semplici e sono state “condite” da una buona dose di preoccupazione. Per fortuna però il responso è stato buono, e questo è ciò che conta. In seguito però ho avuto problemi prolungati, ho faticato a rimettermi.

Sempre a Luglio, abbiamo fatto la conosenza della cagnolina Stella 🙂 Lady Wolf ha avuto l’idea di prendere un cane dal canile locale e portarlo con noi per qualche piacevole ora di libertà tra laghetti di montagna e passeggiate 🙂 Una cagnolina deliziosa, infatti dopo solo un paio di settimane abbiamo replicato 🙂

Era incomprensibile per noi il motivo per cui non fosse stata ancora adottata, per fortuna però a inizio Agosto Stella ha trovato casa e, dopo qualche incomprensione iniziale, ora è felice con la sua nuova famiglia 😉

Infine, a fine Luglio, ho migrato di nuovo il blog. Dopo Splinder e Logga, sono atterrato su WordPress. Ho perso qualcosa in termini di personalizzazione e lista degli argomenti, ma… va bene così, sono soddisfatto soprattutto dalla stabilità della nuova piattaforma. Purtroppo Adottauncucciolo è andato perso. Avrei potuto salvare anche quello, ma… dopo averne parlato con Lady Wolf, abbiamo deciso di lasciarlo solo su facebook, dove i contatti erano immensamente di più.

Agosto.

Un giorno decido al volo di andare a passare qualche ora in un’area picnic su un monte nelle vicinanze. Il tempo di scendere dall’auto ed arrivare nell’area, e intravvediamo un gatto rosso nella zona “barbecue”. Trovando la cosa strana per il posto, piuttosto isolato, mi avvicino, portando con me un po’ di stuzzichini per Tom. Il gatto apprezza e noi decidiamo che non possiamo lasciarlo lì. Dopo aver chiesto presso le poche case vicine, decidiamo di portarlo con noi. Visita dal veterinario per i test anti Felv e Fiv (due malattie pericolose e contagiose tra gatti) e poi… dritti a fargli conoscere i gatti “residenti” 🙂 Il nome che gli daremo sarà… Perseo 🙂 Ora è uno splendido gattone rosso che tanto ricorda Garfield 😉

Durante il mese di Agosto, non sapremo mai il giorno, muore improvvisamente mio fratello. Viene trovato in casa sua diversi giorni dopo, solo a fine mese. Oltre lo choc, inizia un periodo durissimo. Come parente più vicino, non forse come grado di parentela poiché c’è un terzo fratello ma come vicinanza di “contatto” e per distanza, devo occuparmi di tutto io. Il funerale, la pulizia della casa, la riconsegna delle chiavi ai proprietari della casa, la burocrazia infinita… Vi risparmio i dettagli, confusi tra scene alla Kafka ed altre alla Hitchcock…. Ma è stato un periodo terribile, nel quale la vicinanza di Lady Wolf è stata fondamentale: essendo senza lavoro, ha potuto occuparsi lei di tante cose. Senza, sarebbe stato davvero problematico.

Settembre.

Mentre siamo ancora impegnati con la tragedia di mio fratello, ci accorgiamo che il nostro adorato Julius sta male. Ma non immaginiamo quanto. Il veterinario si accorge che pelle e mucose sono gialle e gli esami del sangue sono impietosi: i globuli rossi sono già a livello incompatibile con la vita. Nonostante le cure continue di flebo e iniezioni, e un apparente miglioramento momentaneo, alla visita successiva i globuli rossi si sono ancora dimezzati. E’ chiaro che la cura lo sta tenendo su… ma è solo un palliativo. Passiamo circa due ore al giorno per un mese, curandolo nella speranza di un miracolo. Di nuovo, il fatto che Lady Wolf fosse a casa, è stato importante. Sapere che Julius non era da solo a casa nelle sue ultime settimane, è stato impagabile.

Ottobre.

Julius muore. Una mattina, vedendo che si riversava da un lato, decido che non ha più senso andare avanti e chiamo il veterinario per l’eutanasia. So che è stata la cosa giusta… ma è un peso che porterò con me per tutta la vita. Julius era il mio gatto preferito, in generale una delle creature più importanti della mia vita. Il dolore per la sua perdita è enorme. Due mesi dopo, e nonostante la nostra famiglia si sia ripopolata di altri due “bimbi pelosi”, Lady Wolf dice che sente la sua mancanza più oggi di quando è mancato.

Con lui se ne va un periodo storico nel quale i nostri quattro animalotti ci hanno accompagnato con affetto, senza lasciarci mai. Era troppo bello perché durasse, ma noi non ne avevamo la giusta consapevolezza. Se tornassimo indietro, apprezzeremmo quel periodo molto di più, ne sono certo…

Sempre a Ottobre, portiamo Tom dal veterinario per una massa sospetta su una zampa anteriore.

Il prelievo con l’ago aspirato è allarmante: potrebbe essere cancro. Tom andrà operato e si dovrà aspettare il risultato dell’esame istologico. Sembra che la sorte si stia accanendo contro di noi e i nostri animalotti…

Come vedremo però, stavolta le cose andranno diversamente.

Novembre.

A inizio Novembre arrivano Mr Jones e sua mamma Lara. Mr Jones è un tigratino delizioso, e lo è anche sua mamma ma… purtroppo lei si rivelerà troppo aggressiva con i nostri gatto residenti e sarò costretto a riportarla alla persona che ce l’aveva portata. Mi dispiace molto per lei, ma la situazione era davvero insostenibile.

Jones invece si lega tantissimo a Perseo, giocano in continuazione, si leccano a vicenda, si sono proprio scelti… è un piacere e un divertimento vederli assieme 🙂

Nell’ultima decade di Novembre, arriva Junior, il quinto gatto 🙂 Arriva da Roma, l’abbiamo scelto per la somiglianza con Julius che all’inizio riguarda solo il colore ma poi si vedrà anche nella sua affettuosità. Anche se… Julius è Julius, e non cerchiamo certo un “rimpiazzo”.

Junior ha passato molti dei suoi primi mesi in una gabbia, e quando arriva inizia a correre come un matto per la gioia 😀

Non trova un “compagno” come Perseo, ma comunque si integra nel gruppo e ora gioca con il “fratellino” Jones 🙂

E’ davvero un gatto affettuosissimo e siamo felici di averlo con noi, anche se… se proprio dobbiamo essere sinceri, cinque gatti iniziano ad essere… come dire… impegnativi 😀

Nello stesso periodo la notizia che tutti aspettavamo: quello asportato a Tom non era cancro! Tom può dirsi guarito e può tornare a correre, a sfidare i cagnoni molto più grandi di lui e… a far ancora parte della nostra famiglia 🙂

Tom è per Lady Wolf quel che Julius era per me… perdere anche lui, a così breve distanza da Julius, sarebbe stato un colpo tremendo.

Un’altra notizia del periodo è che Lady Wolf è tornata a lavorare 🙂 Sarà “solo” una sostituzione maternità, ma è importante perché in totale durerà un annetto e poi chissà… non è detto che la persona sostituita decida di riprendere a tempo pieno. In ogni caso è stato comunque importante interrompere il lungo digiuno lavorativo 😉

 

Cosa ci riserverà il 2016? Chi lo sa… Non chiediamo tanto, ci piacerebbe un semplice anno di serenità, dopo un anno così turbolento e per lunghi tratti triste e doloroso. Purtroppo, ogni anno di più, sappiamo che davvero del doman non v’è certezza: possiamo solo fare del nostro meglio, e sperare che la sorte ci arrida…

Sicuramente Buon Natale a tutti! 🙂 Chissà, può essere che ancora un post prima del 2016 ci scappi, altrimenti… che il 2016 sia un anno felice, o almeno sereno… già tanto sarebbe! 🙂

Julius e… Mr. Jones

Julius oggi è tornato a casa, le sue ceneri sono nel cofanetto di legno accanto alla sua foto… ed a uno dei topolini con il quale giocava 🙂

La fiammella verrà accesa ogni giorno almeno per 14 giorni. I 14 giorni hanno un significato buddista. Oggi è il decimo.

So che molti troveranno tutto ciò esagerato, ma poco importa. Che si creda o meno, è qualcosa che serve… almeno alla nostra psiche e al nostro cuore. Qualcosa che serve per… lasciarlo andare. C’è chi preferisce cancellare tutto, togliere dalla vista. Io la penso al contrario. Il modo migliore di superare un dolore è affrontarlo, non rimuoverlo. Altrimenti ogni volta che tornerà nei ricordi, attraverso un oggetto, una canzone, una espressione di un altro gatto, sarà una stilettata al cuore.

E questo non vale solo per lui, vale per ogni cosa, per ogni essere, anche per un essere umano.

Non credo che mi vedrete più parlare di lui, non perché non lo ricorderò, ciò è impossibile. Bensì perché, da ora in poi, diverrà faccenda privata. Come, salvo per un post, è stato a maggior ragione mio fratello, o – in passato – i miei genitori.

Ed ora, cari amici, vi presento… Mr Jones, per gli amici Jones 🙂 Siamo andati a trovarlo oggi, in un paesino sopra Sori, sempre in provincia di Genova ma nella Riviera di Levante. Al momento è in stallo assieme a sua mamma e due suoi fratellini, splendidi come lui, anche loro già adottati 🙂

Quando sarà svezzato, tra un paio di settimane, raggiungerà Sissi, Numa e Perseo. E, ovviamente, Tom. Non solo… la mamma, che ha poco più di un anno, è ancora senza adozione… e siamo fortemente tentati di accogliere anche lei 😐 Vedremo…

Perché “Mr Jones”? Bé… all’inizio ho pensato a Indiana… poi ho collegato Jones (Indiana Jones). Jones era il gatto di Alien, anche se in realtà nel film era rosso (di fatto assomigliava a Perseo 😉 ). Inoltre Jones inizia con la “J”, come Julius. Mr Jones è un film del 1993 con Richard Gere… indimenticabile la scena nella quale interrompe l’Inno alla gioia in un teatro stracolmo perché convinto di suonarlo meglio del direttore di orchestra 😀

Vedremo se il nostro Mr Jones sarà altrettamento matto! 😛

Mr. Jones
Mamma Lara e Mr Jones (in primo piano)

Julius, in loving memory

9 ottobre 2015. Buonasera, cari amici. Questo purtroppo non è più un aggiornamento. Diciamo che è una semplice aggiunta. Parlavo con Demetra di strane “coincidenze” che già prima della morte del mio amatissimo gatto hanno iniziato ad accadere. Dopo la sua morte, ho già raccontato nei commenti a Ventisqueras, di come Perseo, stamattina presto, erano circa le sei e mezza, sia venuto a coricarsi al mio fianco e ha fatto perfino le fusa, cosa che non mi aveva mai fatto. A voler credere… sembra che qualcuno che è stato solito farlo per sette anni (bé… lui faceva anche il “pane”… ma adesso non pretendiamo troppo 🙂 ) l’abbia spinto a farlo 😉

Oggi sono andato in una nota catena di supermercati per animali a fare la solita spesa per Tom e i gatti. C’era una cassiera nuova, mai vista. Io, rivolgendomi ad una delle solite che sapeva di quanto stava accadendo, mi sono sentito di aggiornarla sullo sfortunato epilogo, al che è intervenuta anche la nuova e… incredibilmente era informatissima sulla malattia che, con ogni probabilità, ha ucciso Julius, sembrava una veterinaria. Addirittura terminava le frasi prima di quanto facessi io. Mi ha detto che “lui era così”, che non c’era nulla da fare ed anche i corticosteroidi avrebbero al massimo potuto farlo stare “un po’ su” ma non guarirlo, perché per quella malattia non c’è cura. Mi ha detto che certamente soffriva e che abbiamo fatto bene a terminargli tale sofferenza. Che se fossimo andati avanti sarebbe stato solo una cavia nelle mani dei veterinari. E, mentre stavo uscendo dal negozio, che… ora dovevo pensare ad un nuovo piccolo 🙂 Cosa anche questa di cui avevamo parlato io e Lady Wolf (ovviamente la cassiera non poteva saperlo). Ma soprattutto è stato il suo riferimento al fatto che “lui era così”, come se non si fosse trattato di una vera malattia ma piuttosto del suo stesso modo di essere, come se semplicemente fosse arrivato al termine naturale della sua esistenza… mi ha sbloccato qualcosa, perché io stesso durante il mese passato avevo “sentito” che era così. Più tardi, pensandoci e parlandone al telefono con Lady Wolf, mi sono messo a piangere… ma stavolta non di tristezza, bensì quasi di gioia… perché ho sentito che semplicemente il suo ciclo si era compiuto, e che tutti questi sette anni sono stati per lui pieni di felicità 🙂

Anche se certamente qualche lacrima ancora scenderà… credo che adesso sono pronto per lasciarlo andare… 🙂

Dicono che gli angeli a volte usano le persone che incontriamo per darci i loro messaggi… bé, io ho sentito che è così. E non mi stupirei se quella cassiera non la incontrassi più.

Julius, Aprile 2008 + 7 Ottobre 2015

Stamattina, intorno alle 10, nella nostra casetta e attorniato dal nostro amore, il cuore di Julius ha smesso di battere. Ci sono volute due inizioni intracardiache, anche in questo caso ci ha dimostrato quanto era forte… o quanto, da qualche parte, è forte ancora. Anche dopo morto, alcune parti del suo corpo hanno avuto convulsioni, la veterinaria che ha praticato l’eutanasia ci ha tranquillizato dicendoci che comunque ormai era morto, ed ha detto che è normale… quando il gatto era tanto sofferente, perché l’energia che era nei muscoli si viene a scaricare. Alla domanda “Ma allora non è vero che non stava soffrendo, che era solo in uno stato di stanchezza debilitante?” ha fatto una smorfia e ci ha risposto che dubita fortemente fosse così. Quindi, sì, è stata la scelta giusta. E poi comunque stamattina non riusciva più nemmeno a reggersi sulle zampe, cadeva di lato con bocca aperta e occhi spalancati, ma era così forte che perfino in queste condizioni chissà quanto avrebbe tirato avanti… non era più accettabile.

Nel momento del trapasso, gli abbiamo letto tre volte il passo indicato nel “Libro tibetano dei morti” per accompagnarlo nel viaggio nell’aldilà… Speriamo tanto di incontrarci di nuovo tutti, un giorno…

Grazie a tutti quelli che ci hanno e lo hanno sostenuto. Siete stati preziosi! 🙂

P.S.: un’ultima cosa tengo a dirvi… pensate che anche stanotte, l’ultima, alle quattro Julius ha tentato di salire sul letto per venire a coricarsi al mio fianco, come ha fatto per questi sette anni. Non ce l’ha fatta, ma io ho sentito il suo aggrapparsi con le unghie, allora l’ho tirato su e me lo sono messo a fianco. Di una cosa sono sicuro: non ci sarà mai un altro gatto che mi abbia voluto così bene come ha fatto lui… fino alla fine. Un amore ovviamente reciproco.

Julius… è la notte critica :-(

Aggiornamento 5 ottobre: il calvario di Julius è iniziato ormai più di un mese fa’, la prima visita è stata il 4 settembre… è incredibile pensare che un esserino così piccolo stia sopportando tutto questo. Già il 10 settembre ci sentimmo dire che era un miracolo che fosse ancora vivo!

Oggi abbiamo avuto il responso dell’analisi citologica del sangue. Non sembrano esserci parassiti. Quindi il ragazzo si è fatto un mese di antibiotici… per niente o quasi. Anche se incredibilmente in questo campo la certezza non è mai data: il parassita potrebbe avere dei periodi dove resta “nascosto” e non si vedrebbe nel sangue.

Se questo già vi sembra strano, non è nulla in confronto alla faccenda della presunta leucemia. Questo veterinario ha detto che, pur la certezza non essendoci (ma va’?) perché servirebbe un prelievo dal midollo che non si può fare, visto le condizioni di Julius, quasi sicuramente è leucemia perché compaiono “cellule atipiche” nel sangue. Però abbiamo contattato un altro veterinario, una veterinaria esattamente, che cura solo gatti e che ha buona fama. Per lei… non ci sono motivi, leggendo gli stessi risultati, di ritenere che ci sia leucemia! 😐 Ovviamente, va da sé, la certezza della smentita non c’è, per il medesimo motivo sopra esposto.

Questa veterinaria ritorna all’ipotesi della anemia, anche perché nelle analisi si parla di “anemia rigenerativa” e non “non-rigenerativa”: ciò significa che il povero corpicino di Julius i globuli rossi li produce (molto peggio sarebbe il contrario) ma qualcosa poi li distrugge. Questo qualcosa sarebbe lo stesso sistema immunitario di Julius. Si tratterebbe perciò di una malattia autoimmune.

Visto che in un mese non c’è stato modo non solo di venirne fuori ma nemmeno di avere una diagnosi certa (sono state dichiarate via via 6-diagnosi-6 diverse), abbiamo deciso di seguire questa ultima veterinaria.

La terapia non è molto diversa: stop all’antibiotico (che era già stato proposto dal veterinario precente), continuazione degli altri farmaci ma cambio del cortico-steroide in un altro di categoria diversa.

L’idea è che il cortico-steroide giusto sia in grado di sopprimere il sistema immunitario che sarebbe reseponsabile della distruzione dei globuli rossi. Questa nuova terapia è già iniziata (siamo corsi subito in farmacia).

Successivamente, o meglio parallelamente, deve essere indagato il motivo che ha provocato l’anemia autoimmune, perché anche nel caso che Julius rispondesse alla terapia, non può farla in eterno. Verrà perciò fatto un nuovo prelievo di sangue allo sventurato animale 😦 Il campione sarà inviato a Torino in un laboratorio altamente specializzato. Sempre che Julius risponda al nuovo farmaco, cosa che sapremo in pochi giorni.

Ci spiace sottoporlo ad un nuovo viaggio (questa veterinaria sta ad una quindicina di chilometri, anziché di fronte a casa) ed a un nuovo prelievo, ma se davvero ha una speranza di sopravvivere… non possiamo lasciarla perdere 😦

Aggiornamento 4 ottobre: Metto come aggiornamento il contro-commento dato a Demetra, così da non ripetermi… purtroppo non sono buone notizie: Alla fine l’ho tirato fuori dalla cuccetta “di peso” [si era rintanato lì e sembrava voler solo dormire senza alcuna reazione all’ambiente esterno], gli abbiamo dato la pastiglia (e non è purtroppo un caso se è stato facile, quando invece solo un mese fa’ era un’impresa disperata), l’abbiamo messo in lettiera per fare pipì e l’ho portato a fare un giro nel giardino che ama tanto e che, purtroppo, si è goduto solo due estati (nemmeno complete, perché l’anno scorso ci eravamo trasferiti a luglio inoltrato e quest’anno ha iniziato a star male a fine agosto/inizio settembre. Solo pochi giorni fa’ potevamo lasciarlo lì da solo, poteva salire nelle “zone giardino” (il resto è pavimentazione) e scenderne da solo… ora lo devo tenere in braccio e praticamente si “lascia andare” tra le mie braccia 😦 Ha difficoltà di respirazione, lacrima, ha muco dal naso e la mascella sembra gonfiarsi (forse per il cortisone), ma soprattutto… non mangia più 😦 Credo che ormai non ci siano più possibilità e che sia questione di ore, al massimo di giorni, ma almeno abbiamo tentato…

 

Aggiornamento 3 ottobre: Julius ha passato la notte, anzi a sorpresa stamattina è saltato sul letto (non senza difficoltà) ed è venuto a stendersi vicino a me 🙂 Ovviamente non è guarito, è sempre in condizioni critiche, ma… oggi siamo riusciti a dargli un’altra dose di antibiotico via bocca. E’ l’extrema ratio: dopo 20 giorni di un altro antibiotico, difficilmente questo, anche se più specifico, può fare il miracolo. Ma almeno avremo tentato il tutto per tutto. Ovviamente ci vorrebbe tempo, i globuli rossi ci metterebbero comunque tempo per risalire, e non è detto che Julius questo tempo ce l’abbia. Sempre che, e non è affatto detto, siano davvero i parassiti a provocargli tutto questo.

Per noi è evidente ormai che ogni giorno può essere l’ultimo. Oggi, visto che essendo sabato sono a casa, ce lo siamo coccolati tutto il pomeriggio e, vedendo che a un certo punto ci cercava con gli occhi, gli ho sussurato “Siamo qua, ci proveremo fino alla fine, non temere!”.

 

Cari amici… temiamo davvero che sia giunta l’ora della verità… Stasera il ragazzo sembra davvero essere al limite… 😦

Abbiamo chiamato il nostro vecchio veterinario, che adesso è piuttosto distante da noi, per chiedere un secondo parere. E’ stato molto disponibile, si è fatto mandare gli esami via e-mail e poi ci ha richiamato. E’ stato cortese… ma deciso: per lui avremmo dovuto insistere con la terapia per i parassiti da pulci, perché la sintomatologia è quella.

La storia è che anche il veterinario che ha in cura Julius ci aveva direzionato sull’antibiotico specifico, ma purtroppo esiste solo in pastiglia e non c’era stato modo di fargliela prendere; non solo la sputava, ma quando finalmente credevamo di avercela fatta, l’ha vomitata. Perfino il veterinario non c’era riuscito. Purtroppo in quel periodo Julius era inappetente e non si poteva nemmeno dargliela con altro cibo: non mangiava nulla. Allora il veterinario gli cambiò l’antibiotico con un uno che esiste anche in versione iniettabile. A suo dire, anche se il principio era diverso, avrebbe dovuto funzionare comunque. Ma il nostro vecchio veterinario non è d’accordo: secondo lui quel primo antibiotico era l’unico specifico, l’unico giusto, ed è stato un errore cambiarlo. E l’ipotesi della leucemia non regge, perché la bilirubina alta non c’entava nulla in quel contesto.

Sono corso alla farmacia di turno notturno, distante una quarantina di chilometri (nel genovesato ne esistono solo due, entrambe nel centro di Genova), ho ricomprato l’antibiotico e stasera gliel’abbiamo dato (non senza grosse difficoltà) e non l’ha vomitato. Ma… primo: non sono affatto sicuro che il veterinario di Julius si fosse sbagliato, in Internet abbiamo trovato che, sebbene non sia forse basato sul principio più valido, il farmaco sostitutivo avrebbe dovuto funzionare lo stesso. Anche se altri siti non sono così d’accordo. Secondo: anche il vecchio veterinario ha detto chiaramente che i valori dell’ematocrito “non sono compatibili con la vita”, ergo è un miracolo che sia ancora vivo.

Ora Julius è nella sua cuccetta e il respiro sembra essersi un po’ calmato ma… ha un aspetto che non ci piace, sembra si stia addormentando con gli occhietti aperti 😦

Sentiamo che questa sarà la notte decisiva: se la passa… chissà, magari davvero l’antibiotico avrà il tempo di fare effetto (e pazienza se Julius mi sforacchierà a dentate le mani quando cercherò di dargli le successive dosi), ma da come è messo… sinceramente non crediamo che ce la farà 😦

Voglio chiudere questo post con uno scritto che Lady Wolf ha postato su un gruppo di “gattofili” a cui partecipa e con una foto del ragazzo prima del crollo di stasera… Le preghierine sono quanto mai benvenute!! 🙂

Cari a-mici, grazie a tutti per il sostegno morale in queste settimane così dure..  il ra-gatto dimostra una tenacia e una forza da leoni, mangia, dorme, sembra nemmeno soffrire, ogni tanto prova a fare qualche salto, ma riesce solo nei mobili bassi perché al mimimo sforzo si affatica e gli viene il fiatone.. il veterinario dice che è normale, dato che è senza globuli rossi che trasportano ossigeno ogni minimo sforzo gli dà l’affanno… aspettiamo i risultati per martedì ma è quasi certa leucemia neoplastica.. in questo periodo ci sta insegnando tanto, sta cercando in tutti i modi di fare le cose che faceva prima, noi a volte lo aiutiamo, ma sembra quasi che si arrabbia se lo aiutiamo troppo.. questi felini, hanno una dignità… dovremmo imparare da loro tante cose soprattutto la cosa più difficile per tutti come affrontare la morte con coraggio.. grazie Juliussino, ci stai insegnando tantissimo in questo periodo.. finché non soffrirai ti godrai la tua casa e le nostre cure.. poi se sarà il momento ti aiuteremo a non soffrire, sappiamo che ci tieni amore..”

Julius oggi

Come cambia in fretta il cielo… e, ovviamente, aggiornamenti su Julius!

Aggiornamento 1 ottobre: stasera siamo stati dal veterinario perché nel pomeriggio Julius sembrava di nuovo in difficoltà. E’ stato bravissimo! Mentre aspettavamo il risultato delle analisi del sangue, lo portavo a spasso per lo studio tenendolo in braccio, lo facevo guardare fuori dalle finestre e lui era decisamente interessato… Un vero tesoro 🙂

Purtroppo le analisi sono state impietose. I globuli rossi sono così bassi che il veterinario si è detto stupito che sia ancora vivo 😦 Lady Wolf è molto abbattuta, perché visto il colorito e il fatto che mangia di gusto, iniziava a sperarci… La nuova diagnosi, la quinta a questo punto, è leucemia, non quella infettiva classica dei felini, la FELV, bensì il tumore del sangue. Attendiamo l’esito di altri esami che il veterinario ha mandato a far analizzare, ma si è detto quasi sicuro. E comunque, anche non fosse quella la causa, i valori sono così bassi che le speranze sarebbero quasi zero comunque.

Julius tornato a casa è andato nella sua cuccetta e poi ha mangiato 🙂 E’ un vero guerriero e… sì, certamente è ancora con noi per tutte le attenzioni amorevoli che gli diamo 🙂 Ho detto a Lady Wolf di non essere abbattuta per non essere riuscita a salvarlo: ogni giorno che passa con noi senza soffrire, con il nostro affetto, è un regalo grande che gli facciamo… e un regalo grandissimo che lui fa’ a noi 🙂

Aggiornamento mercoledì 30 settembre: stasera Julius ci preoccupa molto… è peggiorato nel giro di due giorni, è tornato a sembrare raffreddato, peggio di qualche giorno fa’… e pensare che sembrava averla passata, inoltre è molto molto debole 😦 Nonostante il colorito sia ancora buono, ovvero molto meno giallo rispetto a 15 giorni fa’, è ora evidente che effettivamente qualcosa non va’ nell’apparato respiratorio. Avremmo l’appuntamento in clinica sabato, ma a questo punto rischiamo di non arrivarci 😦 E’ probabile che domattina chiameremo il veterinario affinché venga a dargli un’occhiata…

Julius oggi, in giardino

Era il pomeriggio inoltrato del 30 di agosto. Io, Lady Wolf e Tom stavamo per terminare qualche bellissima ora lungo uno dei laghetti formati da un torrente alle spalle della nostra cittadina. Tom si era divertito tanto e noi eravamo contenti di terminare l’estate, almeno ai laghetti, con una bella giornata.

Mentre ci stavamo preparando per rientrare, mi è squillò il telefono… e in un attimo cambiò tutto. Nel giro di qualche ora trovammo mio fratello defunto. Oltre allo shock, che probabilmente è stata la causa di uno stato di malessere durato quasi un mese, iniziò un periodo di inferno, con mille cose da sistemare, problemi da risolvere, lutto da affrontare. Quasi subito ci si è messo anche Julius che sembrava dover essere spacciato solo una settimana dopo.

Per quanto cerchiamo di rendere la nostra vita stabile, tutto può cambiare nel giro di un attimo, lo spazio dello squillo di un telefono. Lo sappiamo tutti, eppure tiriamo avanti come nulla fosse. Un tempo pensavo che così volesse la vita, non ci si può fermare. Ma ora non ne sono più certo, forse è più la nostra società a volere che lo show vada avanti, qualunque cosa succeda.

Dice il maestro Sogyal Rinpoche:

“Quanti di noi sono trascinati via da ciò che mi viene da chiamare ‘attiva pigrizia’? Ci sono molti stili di pigrizia, orientali e occidentali. Lo stile orientale consiste nello starsene tutto il giorno al sole senza fare nulla, evitando qualunque lavoro o attività fruttuosa, bevendo il tè e spettegolando con gli amici.

La pigrizia occidentale è piuttosto diversa. Consiste nell’imbottarsi di attività compulsive, che non lasciano il tempo per occuparsi delle cose serie.

Se consideriamo la nostra vita vedremo quanti impegni inutili, le cosiddette ‘responsabilità’, accumuliamo per riempirla. Un maestro lo paragona a “sbrigare le faccende domestiche in sogno”. Diciamo a noi stessi di voler dedicare il nostro tempo alle cose importanti della vita, ma non c’è mai tempo.

Guardiamo inermi le nostre giornate riempirsi di telefonate e programmi irrilevanti, di tali e tante responsabilità… o dovremmo vorse chiamarle ‘irresponsabilità’?”

E ora le novità su Julius.

Julius, ieri pomeriggio, torna a godersi un po’ di sole 🙂

Ieri sera il ragazzo ci ha fatto preoccupare. Ci siamo accorti che il respiro era ancora più pesante e difficile dei giorni precedenti, come se avesse l’asma. Inoltre i battiti del cuoricino erano davvero velocissimi. Sperando che fosse solo un raffreddore, che nel suo stato debilitato avesse “picchiato duro”, ho chiamato il veterinario e ci siamo accordati di aspettare un paio di giorni a meno che la situazione non peggiorasse ulteriormente. il suo sospetto infatti è che potesse esserci qualcosa di più, come un versamento polmonare del quale controllare le cause (con una radiografia).

Oggi il ragazzo è sempre molto stanco, ma il respiro, almeno fino a quest’ora del tardo pomeriggio, sembra un po’ migliore. Quindi aspetteremo la visita già precedentemente stabilita continuando con la terapia che, francamente, spero di poter alleggerire un po’ nei prossimi giorni.

Cosa pensiamo? Non lo diciamo… non per evitare di essere pessimisti, ma perché davvero nel giro di qualche ora la situazione cambia molto. Prima ad esempio Julius è andato in giardino e appena ha sentito che arrivavo con i pacchetti degli stecchini (sono “snack” per gatti) mi è venuto incontro ed ha mangiato di gusto (ovviamente secondo le sue possibilità attuali).

Attendiamo e… speriamo 🙂

Le foto precedenti sono di Julius oggi, quella a chiudere risale al 2008 quand’era ancora un giovanissimo gatto 🙂 Gli stavo costruendo il suo primo tiragraffi e lui ne era visibilmente entusiasta! 😀

Julius nel 2008, esplora il suo primo tiragraffi

Riportare la mente a casa e… aggiornamenti su Julius

Aggiornamento Julius, 22 settembre: oggi il ragazzo non ha quasi mangiato, tuttavia il veterinario è venuto a visitarlo e… si è detto soddisfatto: ricordando com’era dieci giorni fa’, con tre zampette su quattro nella fossa, il miglioramento è evidente, anche se ci sarà tanto da lottare. Pare che Julius non mangi quando la febbre sale sopra i 39 gradi (che non corrispondono ai nostri 39, per fortuna: la temperatura basale dei gatti è più alta), e stasera gli ha trovato 39,4. Abbiamo deciso di tornare a terapia piena con i corticosteroidi poiché il veterinario pensa che la temperatura sia salita per la riduzione della dose. Anche la diagnosi è cambiata: essendo al momento sopravvissuto, il veterinario pensa a questo punto che sia un problema autoimmune (anemia emolitica autoimmune) che probabilmente aveva da tempo e si è via via aggravato. E’ meno grave di un tumore e si può tentare di curarla con la stessa cura che abbiamo iniziato ormai undici giorni fa’. Poi, a seconda dei risultati, la cambieremo, perché i medicinali che prende non si possono assumere per lungo tempo. Adesso la prossima pietra miliare sarà giovedì: per allora, grazie al ripristino della dose di medicinali, si spera che la temperatura si sia abbassata. Vedremo… Buonanotte a tutti, noi adesso iniziamo la terapia serale a Julius 😉

Ieri sera pensavo di mettere un aggiornamento su Julius; Lady Wolf però mi ha suggerito “Sì, ma basta col post ‘Addio Julius’! E’ vivo: mettine uno nuovo!”. Ed aveva ragione: è ora di andare avanti e… cambiare post 😉

Così stasera vi metto un brano del maestro buddhista tibetano Sogyal Rinpoche, del quale ho parlato pochi post or sono, e… vi aggiorno sul ragazzo 🙂

Partiamo con Julius.

Julius, 19 settembre 2015

Questo era Julius stamattina. La foto è la più… bella, ce ne sono altre nelle quali si nota lo sguardo ancora… diverso, ma abbiamo scelto di mettere questa. Non fosse per il segno della rasatura sotto collo, per il prelievo di sangue di una settimana fa’, non si noterebbe granché, vero? Bé… in realtà si può vedere che è dimagrito dallo “svuotamento” di ciccetta sulla coscia. Ma chi non è abituato a vedere Julius spesso… non può accorgersene. Inoltre si intravede il colorito giallastro dell’interno-orecchia (fate il raffronto con la foto sotto).

Julius è tornato a mangiare, seppure con moderazione. Mangiucchia l’umido (tonno in gelatina), pezzi di stecchino (prima ci provava ma a causa della masticazione difficile sputava quasi tutto) e, mi dice Lady Wolf (io non l’ho visto), perfino qualche crocca. Inoltre la sera gli diamo un po’ di omogeneizzato. Come? Bé, a forza di tentativi abbiamo trovato la chiave: mi poggio Julius sulle cosce, come se fosse “seduto”, mettiamo un po’ di omogeneizzato tra pollice e dorso della mano e, avvicinandogliela al muso… lecca da solo! 🙂

Come medicinali, la novità “pesante” è che da stasera dimezziamo il corticosteroide… speriamo bene! Stava reagendo bene e non vorrei che il merito fosse di questo prodotto! Per gli altri medicinali – flebo, antibatterico, epatoprotettore e multivitaminico – continuamo così.

Lo stato del “gatto-capo” è migliorato: a tratti è tornato ad aggirarsi per casa e giardino, anche se riposa molto a lungo ed ha comprensibili difficoltà a saltare. Il colorito di lingua, mucose e pelle, appare meno giallo. Tuttavia è evidente che non è fuori pericolo, si ha come la sensazione che… la situazione possa cambiare rapidamente. O sono le parole profetiche del veterinario che ci fa’ pensare che c’è poco da sperare.

Noi andiamo avanti.

Julius con la “sorellina” Numa, 2010

E ora il brano di Sogyal Rinpoche.

“Quando insegno la meditazione incomincio spesso dicendo: “Riportate la mente a casa. Allentate la presa. Rilassatevi”.

Riportare la mente a casa significa portare la mente nello stato di dimorare nella calma mediante la pratica della presenza mentale. Al livello più profondo, riportare la mente a casa significa rivolgerla verso l’interno e farla riposare nella natura della mente. Questa è la forma più alta di meditazione.

Allentare la presa significa liberare la mente dalla prigionia dell’afferrare, riconoscendo che la paura, il dolore e l’angoscia derivano dall’avidità della mente che afferra. A livello più profondo, la fiducia che nasce dalla sempre maggiore comprensione della natura della mente ispira quella profonda e naturale generosità che vi rende capaci di lasciare andare tutti gli attaccamenti che sono nel vostro cuore. Così il cuore si libera, sciogliendosi nell’ispirazione della meditazione.

Infine, rilassarsi significa essere spaziosi e rilassare la mente da tutte le tensioni. A livello più profondo, vi rilassate nella vera natura della mente, lo stato di Rigpa. E’ come colare lentamente una manciata di sabbia su una superficie piatta: ogni granello trova spontaneamente il suo posto. Lo stesso accade se vi rilassate nella vostra vera natura, lasciando che i pensieri e le emozioni si calmino naturalmente dissolvendosi nello stato naturale della mente.”

Sogyal Rinpoche – Riflessioni quotidiane sul vivere e sul morire

Addio Julius, tesoro mio…

Aggiornamento 16 Settembre: Il ragazzo resiste. La mattina ci da’ speranze, la sera sembra spegnersi. Stasera ho scoperto con orrore di aver sbagliato per quattro giorni una parte della terapia: gli ho dato metà dose di corticosteroidi rispetto a quanto mi aveva scritto il veterinario! 😦 Tutta colpa delle diverse siringhe: alcune sono in millilitri, ma un set era in “unità”! 😦 Abbiamo avuto un momento di scoramento totale: eravamo sicuri di aver almeno fatto tutto quanto potevamo e un errore così è stato tosto da mandare giù! Ma che ne so io, non sono un medico o un infermiere! Il veterinario mi ha detto di non abbattermi, comunque la terapia sembra aver funzionato, almeno come palliativo (lui non ha mai creduto potesse farcela, già che sia ancora vivo per lui è un miracolo). Da stasera abbiamo aggiustato la dose e aggiunto un epatoprotettore e un multivitaminico. Usiamo solo l’ago della flebo inserendo gli altri preparati via via con una siringa nella flebo stessa, così il piccino prende due sole iniezioni invece di quattro (o a questo punto almeno 5!). Un piccolo appunto a questo veterinario, che pure è davvero bravo… non poteva venirgli in mente di dircelo prima? Il dubbio di poter fare così è venuto a me solo oggi… Ripeto: non siamo tutti infermieri.

Ringrazio tutti quelli che passano e lasciano un commento di conforto: ne abbiamo bisogno 🙂 Siamo entrambi esausti… Passerò anche dai blog che non riesco a visitare in questi giorni, abbiate pazienza…

Aggiornamento 14 Settembre: brevemente, perché siamo stanchi e provati: la mattina mi sveglio tre quarti d’ora prima per la flebo mattutina prima di andare al lavoro, torno a casa all’una per la prima iniezione e di corsa il tardo pomeriggio per la seconda. Stanotte poi c’è stato il temporale e Tom, come quasi tutti i cani, era inquieto e ci ha svegliati alle tre! Ci aspetta ancora l’ultimo sforzo della giornata: la seconda flebo.

Stamattina Lady Wolf si è recata alla clinica veterinaria per aggiornare sulla situazione e avere le indicazioni per il proseguimento della cura. Il veterinario è rimasto stupito del fatto che Julius sia ancora vivo ed abbia addirittura mangiucchiato qualcosa un paio di volte nel corso della mattinata. Andremo avanti con la stessa terapia, poi, giocoforza, inizieremo a ridurre le dosi del cortisone (non si può dargliene tanto a lungo) e cambiaremo anche l’antibiotico, anche se basato sullo stesso principio.

Il ragazzo ha fatto sperare un po’ stamattina, quando appunto ha mangiucchiato un paio di volte di sua iniziativa. D’altrocanto la cosa non si è ripetuta nel resto della giornata e ancora non l’abbiamo visto bere (anche se con due flebo al giorno di liquidi ne prende). Inoltre, alla luce del giorno, il colorito giallo è davvero evidente…

Insomma, preferisco non farmi illusioni… E’ già dura così piuttosto che sperare e cadere di nuovo. Comunque continuamo tutti a lottare e non cederemo fino alla fine.

Grazie davvero a tutti per le vostre parole!

… ecco un link ad un post del 2010 dove facevo la “presentazione” di Julius: Ehilà! Io sono Julius! 🙂

Aggiornamento 13 Settembre: Il “ragazzo” c’è ancora, è una roccia. E’ sempre stato un po’ cagionevole di salute, ma è anche sempre stato un “capo”, se fosse stato un gatto di strada sarebbe stato sicuramente il “ras del quartiere” 🙂

La terapia va avanti, si sta prendendo due flebo e altre due iniezioni al giorno, poverino. Ma è bravissimo! Forse perché debole.

Stamattina il veterinario si è raccomandato che deve mangiare, anche se poco. Almeno mezzo omogeneizzato al giorno. Ce ne mettiamo un po’ sul dito, gli “sporchiamo” il nasino o le labbra e lui si lecca, mandando giù (per fortuna, o per sfortuna, Lady Wolf aveva già dovuto seguire un caso del genere, con il suo gatto precedente). Poi si è anche messo in un paio di occasioni a leccare direttamente dal dito! L’operazione la ripeteremo spesso nel corso della giornata, in modo che riesca a mangiare abbastanza.

Non nutriamo grosse speranze. Però non possiamo non tentare. E poi ogni giorno in più che è con noi – purché senza soffrire – è un giorno regalato, sia per lui che per noi. Stamattina me lo sono messo al fianco e lui, seppure debolmente, si è messo a farmi il “pane” sul braccio, con un po’ di fusa. E’ andato avanti un bel po’… come si può rinunciare a questi momenti?

Aggiornamento 12 settembre: “esecuzione” sospesa! Proprio prima che arrivasse il veterinario… Julius si è improvvisamente scosso ed è andato a bere, inoltre ho notato che la lingua (non il resto…) è sembrata aver ripreso un minimo di colore!

Il veterinario è stato chiaro: probabilmente si tratta solo di 24 ore ed è meglio non nutrire illusioni… ma… finché c’è la possibilità di un miracolo, bisogna sfruttare perfino quella!

Chi crede che non sia una bestemmia… una preghierina per Julius è ben accetta!!!

“Spengiti, spengiti breve candela! La vita non è che un’ombra che cammina, un povero commediante che si pavoneggia e si agita, sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se ne parla più; una favola raccontata da uno sciocco, piena di strepito e di furore, ma senza significato alcuno.”
Shakespeare – Macbeth: atto V, scena V

La foto sopra è del mio adorato Julius, solo 7 anni e mezzo, che tra poco non ci sarà più. Solo dieci giorni fa’ sembrava lo specchio della salute, solo una settimana fa’ veniva ancora a dormire al mio fianco, sul letto, come ha fatto per questi sette anni.

Poi ha iniziato ad essere abulico e a non mangiare. All’inizio sembrava un’influenza che gli avesse preso la gola. Con la dovuta cura è sembrato stare meglio un paio di giorni, ma poi la situazione è precipitata, le mucose e la pelle sono diventate gialle, lui è tornato a non mangiare più. Visto che l’ecografia non evidenziava apparenti irreegolarità, si è creduto, forse sperato, in un parassita trasmesso dalle pulci, ma la situazione non è migliorata. Con sua – e di riflesso mia – grande angoscia, l’abbiamo ricoverato 24 ore in una clinica veterinaria dove hanno tentato il tutto per tutto.

Poi, stamattina, la telefonata che temevamo tutti: non c’è più niente da fare, se volete potete riportarlo a casa.

Julius è tornato a casa ed abbiamo tentato di proseguire la cura ma… non reagisce, si muove a malapena. Noi che siamo sostenitori dell’eutanasia anche per le persone sofferenti, non vogliamo un accanimento terapeutico per lui. Vederlo così, in attesa della morte, senza sapere se sta soffrendo o no (ogni tanto miagola apparentemente per la sofferenza… ma chissà se è così)… non ha senso, è stata durissima ma non posso lasciarlo così.

Così, a breve, sarà sottoposto a eutanasia. E la sua sofferenza avrà termine. La nostra angoscia no, quella durerà a lungo, per quanto mi riguarda forse per sempre.

Prima che arrivasse Lady Wolf con il fido Tom, Julius è stato tutto per me (spero che Sissi me lo perdonerà). Arrivava da Novi Ligure, era piccolo piccolo ed apparentemente già fragile allora, nonostante poi sia diventato un gattone di otto chili. In attesa del controllo del veterinario, l’avevo fatto uscire dalla gabbia e… mi si era attaccato come se ci fossimo sempre conosciuti. La volontaria che me l’ha portato era stupita, ha fatto per accarezzarlo… e lui l’ha morsa 🙂 Aveva scelto me, ancora prima di quanto io avessi scelto lui.

Se è vero che ci si ritrova, vita dopo vita, ho sempre avuto l’impressione che ci fossimo ritrovati.

Non riesco, adesso, a recuperare foto di quei momenti, di quand’era piccolo piccolo: anche se ce l’ho stampati nella mente… non ce la faccio. Ma se fate una ricerca “Julius” nel campo del blog, le troverete. Se mettete “Julius gatto” su Google, le troverete. Io non ce la faccio. Mi limito a mettere una delle sue ultime foto di quand’era in salute: lui sopra, la “sorellina” Numa in basso.

Per anni è stato il mio compagno più caro. Di notte, quando qualcosa mi preoccupava o semplicemente avevo freddo, lo stringevo a me. Lady Wolf sa e non si offende quando dico che, senza di lui, la mia vita non sarà più la stessa.

E non importa se chi non ha mai avuto un animale di famiglia non capirà, se chi pensa “parla così perché non ha avuto figli” sorriderà con scherno. Non importa nemmeno se qualcuno penserà “ha appena perso un parente vicino, è così per questo”.

No, Julius per me è come un figlio. E io mi sento come se stessi per perdere un figlio.

Addio adorato Julius, se Shakespeare ha torto e c’è qualcosa… ci ritroveremo, ovunque e in ogni tempo. Te lo prometto.

 

Data astrale 17.440

Oggi sono rientrato al lavoro. Grandi cambiamenti: un incarico diverso (e “sfidante”, come oggi amano dire invece di “adesso sono tutti c… tuoi!”) e desiderio ricorrente di cambiare vita. Adesso che ci penso… forse le due cose non sono poi così slegate tra loro 😉

Quante volte io e Lady Wolf ci siamo interrogati sul significato di una vita passata per lo più in ufficio, lontano da posti, persone, animali del cuore. Vero, il lavoro dovrebbe servire a pagarsi vitto, alloggio e qualche piccolo agio, ma… a quale prezzo a volte? Allora ogni tanto ci lanciamo l’un l’altra qualche idea per una futura “exit strategy” che ci permetta di spendere più tempo tutti assieme 🙂

Certo, lavorare, ma in un modo diverso, in un posto diverso. Con più rischi? Può darsi. O forse no… con l’aria che tira nelle aziende…

Quando sono andato in ferie, prima di Natale, ho promesso a Tomino che sarei stato due settimane con lui, credo sia stato contento 🙂 O magari si è stancato tanto che oggi pomeriggio, quando è uscita anche Lady Wolf, ha fatto festa! Peccato che non abbiamo acceso le telecamerine! 😀 Quest’anno va per i dieci anni, inizia ad essere una bella età per un cane, anche se quelli di piccola taglia vivono più a lungo. Diciamo che arriverà per Luglio all’equivalente dei 56 umani 😉 In questa foto comunque non si trova a casa ma in Corsica, un po’ di anni fa’… dite che gli piacerebbe tornarci? 🙂

Ai gatti abbiamo fatto un bel regalo di Natale, un nuovo tiragraffi gigante, o, come lo chiamano adesso, una palestra per gatti 🙂 Certo… Sissi non ci và, non che non potrebbe visto che Julius pesa solo un paio di chili in meno, ma ormai non è più abituata a saltare… se non sul suo adorato divano o sulla poltrona. Lei quest’anno va per gli undici anni… l’equivalente, se ricordo bene, dei 61 umani… che strano pensare che sia già una over 60 😛

Julius andrà per i 6, l’equivalente di 41 umani, e Numetta 5, ovvero 37 equivalenti… supererà Lady Wolf, anche se solo verso fine anno, che così sarà la più giovane della casa… pesci esclusi naturalmente 😉 Io invece arriverò a 48 (almeno spero :-P)… siamo tutti piuttosto coetanei insomma, o forse mi piace pensarlo 😉

Eccolooooooooooooooo!

Aggiornamento: ed ecco il figliol prodigo ieri, attorno a mezzanotte! Si è accasciato nel bel mezzo del letto ed è sprofondato in un sonno profondo pieno di sogni… o incubi, chissà! Nel sonno si muoveva tutto: orecchie, palpebre, zampe… chissà cosa sognava. E vicino il fido Tom, che pare quasi vegliarlo preoccupato… Era stanchissimo anche lui, eh! Ci siamo fatti tutti e tre non so quanti chilometri anche sotto il sole rovente per trovare il disperato!

Eccoloooooooooooooo!!!!!! E’ stata durissima! Il ritrovamento è stato tutto merito di mia moglie che ha voluto fortemente guardare anche all’interno di una casa/cantiere – una casa in costruzione che però è ferma da molti mesi. Abbiamo iniziato a cercarlo con le torce e chiamarlo finché Lady Wolf ha sentito un miagolio, il suo inconfondibile; sono arrivato anche io dov’era e chiamandolo ha “risposto”. Era in un sottoscala di legno. Nonostante tutto è scappato e non riuscivamo di nuovo a trovarlo. Stavolta è servita la mia logica, sono tornato indietro ed ho ragionato: non poteva che essere in una intercapedine tra un muro e una lamiera, apparentemente troppo stretta (anche il foro nel muro) così che ad una prima occhiata l’avevamo scartata. Ci ho infilato la testa e… l’ho visto in fondo, schiacciato tra le pareti e il fondo! Abbiamo mandato via tutti, mi sono fatto portare anche l’umido e ho continuato a chiamarlo dolcemente. Mi ero attrezzato per passare lì la notte, se fosse stato necessario, facendo casomai a turni con Lady Wolf. Ma non è servito: dopo solo una mezz’oretta in totale ha iniziato a rinculare (non poteva girarsi) e quando è stato a tiro ed ho visto il primo segno di dubbio, l’ho afferrato e messo nel trasportino. Ed ora, eccolo qua! 😀
Domani Leroy Merlin per comprare reti e quanto serve per “murare” la nostra loggia e le finestre, pazienza se saranno 30 metri quadrati! 😉