Da quando ho preso Julius e ampliato così la famiglia (lui, Sissi ed io ) sono entrato maggiormente in contatto con persone che si battono per i nostri piccoli amici. Sul blog adotta un cucciolo siamo in diversi a mettere annunci ormai, ma ci sono tanti altri blog che parlano sia di animali domestici di casa nostra che delle cose terribili che accadono nel mondo anche a specie “esotiche”.
Un blog che ultimamente si sta battendo per questo scopo è ad esempio landscape dell’amica mylandscape.
“In Cina esistono anche le FUR FARMS. Cosa sono? Sono delle “fattorie” dell’orrore dove quei dolcissimi animali chiamati procioni (ovvero gli orsetti lavatori, qui a sinistra in foto) (vi giuro che mentre sto scrivendo sto piangendo) vengono massacrati per la loro pelliccia. […]”.
Lei sta cercando un metodo per fare veramente qualcosa che vada al di là di qualche intervento “mirato” (anzi, se volete partecipare al suo dibattito ne sarà senz’altro contenta); questo è tutt’altro che facile in un mondo pieno di problemi, dove – soprattutto chi non è sensibilizzato dall’avere esso stesso animali, percependoli davvero come esseri viventi, con emozioni, sentimenti, gioie e dolori, al pari di noi – ne considera l’abbandono e il maltrattamento come un problema di secondaria importanza.
Mi piace riportare anche qua l’aforisma di Yourcenauer che ho già usato recentemente…
“Ci sarebbero meno bambini martiri se ci fossero meno animali torturati, meno vagoni piombati che trasportano alla morte le vittime di qualsiasi dittatura se non avessimo fatto l’abitudine ai furgoni dove le bestie agonizzano senza cibo e senza acqua dirette al macello.”
Al di là dell’amore degli animali è la sensibilità che conta. Non ci vuole molto per capire che chi tortura un animale arriverà più facilmente a fare lo stesso ad un essere umano, rispetto a chi degli animali ha il massimo rispetto.
Ma oltre le terribili storie di cui parla mylandscape e che si trovano anche su tanti altri blog, ci sono poi le storie di “ordinaria amministrazione”; ad esempio storie di animali cresciuti con il proprio padrone e che poi l’hanno visto morire, diventandone orfani. Leggete questa storia apparsa su adotta un cucciolo…
“Cleopatra è una gattina di 7 anni e fino a poco tempo fa ha vissuto con la sua padrona.
Purtroppo la sorte ha voluto che la sua mamma umana morisse troppo presto e lei così affezionata alla signora si è ritrovata senza il suo affetto oltre che senza la sua casa e le sue abitudini. Spostata temporaneamente nel “gatto alloggio” patisce tantissimo questa nuova situazione. Fa veramente tanta tenerezza povera piccolina. Immaginate che trauma sia stato per lei!”
L’evidente dolore di questi animali ci fa capire la nostra arroganza nel crederci “animali superiori” perfino nel dolore. Scoprire che questo non è vero, che non siamo gli unici ad avere un cuore, a soffrire, dovrebbe sensibilizzarci. Io credo che ci sia qualcosa di strano, di innaturale, in chi rimane indifferente a tutto questo. Mi sono state riportate terribili storie di gatti lasciati morire di fame e di sete in case in cui la proprietaria era mancata e i famigliari non lasciavano entrare nessuno per paura che qualcosa fosse rubato dall’appartamento prima che ne avessero spartito i beni tra di loro e venduto! Ma vi pare si possa parlare di persone normali? E poi ci stupiamo se ci sono bande di ragazzi che tagliano le zampe a cuccioli neonati usando fili di nylon? Si, succede anche questo, di nuovo da adotta un cucciolo:
“La mostruosità umana non ha limiti… ecco la mamma cagna a cui hanno torturato e uccisi tre dei suoi cuccioli a 20 giorni, staccandogli i piedini con un filo, forse di naylon , li hanno visti erano dei mostri travestiti da ragazzi che se li sono portati con loro e non si sono trovati ne morti ne vivi, si è salvato solo lui (Fortunato) che è stato raccolto da Marilina, lo ha trovato in strada fuori casa sua, quasi esanime. […] …. quando ecco ai nostri occhi svelarsi la triste e atroce realtà… anche al piccolo Fortunato è stato staccato un piedino,una corsa in clinica veterinaria dove ci hanno detto che fra due mesi dovrà amputare tutta la zampina… Sarà un cane a 3 zampe , ma salvo!”
Credete davvero che persone come queste avrebbero la minima remora a danneggiare anche esseri umani se solo trovassero il modo di farla franca?
No, la malvagità, l’indifferenza, l’egoismo sono gli stessi… e non voglio sentire polemiche sul fatto che ci sono bambini che muoiono di fame o di malattie che sarebbero curabili: dobbiamo capire che sono due aspetti della stessa medaglia. Non è che aiutare gli animali significhi dimenticare i bambini e le persone in difficoltà.