Vivere non è peccato

VIVERE NON E’ PECCATO
di Paulo Coelho

rabbinoIl rabbino Elimelekh aveva compiuto una bella predicazione, e ora stava per fare ritorno nella sua terra natale. Per rendergli omaggio e dimostrargli la gratitudine, i fedeli decisero di seguire la carrozza di Elimelekh fino all’uscita dalla città.
A un certo momento, il rabbino fermò la carrozza, chiese al cocchiere di proseguire senza di lui e si affiancò al popolo.
“Un bell’esempio di umiltà”, disse uno degli uomini accanto a lui.
“Non c’è nessuna umiltà nel mio gesto, ma un po’ di intelligenza – rispose Elimelekh -. Voi, qua fuori, state facendo esercizio, cantando, bevendo vino, fraternizzando gli uni con gli altri, incontrando nuovi amici, e tutto a causa di un vecchio rabbino che è venuto a parlarvi dell’arte di vivere. Lasciamo, allora, che le teorie proseguano su quella carrozza, perché io voglio partecipare all’azione”.


Commento di Wolfghost: intorno ai 18 anni iniziai un percorso psico-spirituale, chiamiamolo così, fatto principalmente di libri e teorie. Fu in quel periodo che scoprì e praticai lo yoga e la meditazione e diventai vegetariano, ma soprattutto divoravo una grande quantità di libri che andavano dalla psicologia ai testi esoterici, passando per l’allora neonata New Age.
Certo, riguardando oggi la mia libreria mi accorgo che alcuni di quei testi rimangono preziose perle, mentre altri – soprattutto quelli New Age – mi appaiono adesso banali e scontati… ma ogni cosa ha il suo tempo, perfino i libri che si leggono: è l’accoppiata “livello del lettore – libro” ad essere importante, e non il libro in sé.
In ogni caso, diversi anni più avanti iniziai a percepire nuovamente il profondo senso di insoddisfazione che mi aveva da principio spinto verso quella ricerca.
Dopo lunghe – e piuttosto travagliate 😀 – riflessioni, mi accorsi che, preso dalla teoria, mi ero letteralmente dimenticato di vivere 😛
Buttai allora momentaneamente a mare (in senso metaforico naturalmente) libri & C. e mi immersi nella vita.

Al di là che certe lezioni si possono apprendere solo attraverso la pratica, è solo vivendo nella quotidianità che si ha davvero modo di mettere in pratica ciò che si è appreso dai libri e dalla ricerca interiore, sebbene a volte possiamo non essere coscienti di stare utilizzando qualcosa che avevamo imparato in precedenza.
Ci si accorge insomma che la non-applicazione dello studio, attraverso la sua utilizzazione nella vita reale, rende lo studio stesso inutile. Anche se la conoscenza ha, va da sé, anche un proprio valore e piacere intrinseco.

95 pensieri su “Vivere non è peccato

  1. Ci sono momenti nella vita in cui ci si proietta soprattutto al di fuori di sè ed altro in cui si teorizza più che vivere e si metabolizza le esperienze trascorse, magari tanto precipitosamente da non riuscire a delinearne neanche i contorni. 
    Per mia esperienza personale sono fasi che si succedono anche più di una volta nella vita,: l'equilibrio tra il  Sè e l'Altro da Sè è davvero una linea sottile ed è difficile mantenervisi…

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  2. Mi ha fatto venire in mente un film in cui il professore dice all'alunno "Tu probabilmente conosci tutto della Cappella Sistina, le misure, l'altezza, le scene ecc. ma non conosci l'odore che vi si respira dentro, l'emozione di esserci".
    Le teorie hanno naturalmente un grande valore ma, appunto, sono teorie, la vita è diversa, la vita è… vita.

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  3. x Flame: e' vero, il problema nasce infatti quando ci si finisce per cristallizzare in una posizione priva dell'altra: o tutta teoria, o nessuna interiorizzazione.

    x Happy: si', infatti l'una senza l'altra perde molto del suo valore
    Visto… ora ti rispondo…

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  4. la vita è fatta soprattutto di esperienze, solo così puoi capire ciò che insegnano i maestri.  la vita è vita perchè forse TU puoi avere qualcosa da insegnare. La vita è scambio d'idee, concetti, motivazioni. se faccio tutto da solo, non instauro un dubbio, sono come un cavallo con i paraocchi.
    buona vita.

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  5. Spesso mi sono trovata a constatare che lo studio di certe cose è la conferma di ciò che prima facevamo d'istinto, senza pensare….
    Direi che lo studio di questi argomenti serva più a prenderne coscienza che ad imparare qualcosa nella pratica… perchè per la maggior parte, come dicevo prima, lo stiamo già facendo…
    E quello che non sappiamo fare, al momento opportuno, una intuizione ce lo rivela…con molta praticità.
    Concordo pienamente con quanto hai detto caro Wolf, al punto che mi sento di dire che per me, che indugio ancora qualche volta alla lettura di certi testi che suscitano un grande entusiasmo nei miei processi logici e nel sentire, ho scoperto che tutto ciò è un piacevolissimo passatempo, mai soddisfacente quanto vivere direttamente, invece che lasciarselo insegnare da questa o da quell'altra dimensione 🙂

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  6. Sono d'accordo, cara Cristina. In particolare aggiungerei, a riguardo del fatto che cio' che ci mettiamo a studiare ci fornisce in realta' conferma di cio' che gia' facevamo, che probabilmente scegliamo cio' che intendiamo a studiare in base all'interesse che suscita in noi e, di conseguenza, perche' evidentemente almeno una scintilla di cio' gia' esiste in noi. Oppure ci colpisce, di cio' che leggiamo, cio' che "sentiamo nostro", e che dunque – di nuovo – gia' abbiamo. Tuttavia non e' detto che questo racchiuda cio' che a noi potrebbe essere utile, anzi ritengo che cio' che davvero ci potrebbe essere utile e' qualcosa che non conosciamo ancora e che, forse, non avremmo nemmeno mai preso in considerazione. Ovvio che cio' puo' succedere solo se ci imbattiamo in queste "lezioni" per caso, in quanto chiaramente non possono essere preventivabili. Ecco forse perche' spesso le lezioni della "vita vissuta" – a parte l'evidente fatto di percepirle "sulla pelle", anziche' leggerne – sono apportatrici di insegnamenti che non potremmo ottenere attraverso lo studio.
    Un caro saluto!

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  7. Infatti secondo la saggezza Zen non c'è valore nella sapienza se non si mette in pratica nulla."“Di cosa discutevate ?”, chiede il Maestro.
    “Di come finanziare i lavori di edificazione del monastero”, qualcuno risponde. “Non perdete tempo a discutere.
    Raccogliete le foglie, pulite le scale, bruciate incenso. Solo così arriveranno le offerte per costruire il Tempio.”

    Praticità,ok.Ma anche semplice verità.La vita va vissuta "facendo" e non teorizzando solo.Certo aiuta moltissimo crescere il livello interiore,senza conoscenza saremmo come bestie stupide(e molti lo sono purtroppo XD)..[non metto in mezzo gli animali,che spesso sono meglio degli uomini]..e non potremmo elevarci spiritualmente.Tuttavia hai fatto bene a buttare a mare i libri 😛
    Le foglie non cadono solamente sulla terra, ma anche nella nostra mente. Io raccolgo le une e le altre’. (Zen)Inoltre:"Cerca la verità nella meditazione e non nei libri ammuffiti. Per cercare la luna guarda il cielo, e non nello stagno."
    (Proverbio persiano)
    ^^Baci,grazie,Godiva.

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  8. Post molto profondo!
    Credo che le due cose debbano andare a braccetto. Prima impari i rudimenti della musica, ti eserciti e poi sei libero di improvvisare. Lo stesso discorso vale per chi guida o per chi dipinge etc. etc.
    Confrontare il vissuto con quanto si è appreso, modificando i propri comportamenti o valutando, alla luce dell'esperienza, ciò che si è letto, credo sia una fattore determinante per la crescita.
    E per il karma

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  9. x Anne: ahahah lo fai apposta di citare sempre il karma, eh??
    Molto azzeccato il paragone musicale Brava, sono d'accordo Anche se a volte mi è capitato di incocciare in persone con una spiritualità davvero spiccata pur essendo senza nemmeno un pizzico di "erudizione". Credo che qualcosa di innato ci sia, e questo – tra parentesi – fu uno dei motivi che mi avvicinarono alla teoria della reincarnazione: troppo strano trovare questi differenti livelli di "partenza" … ah già! Il karma, no?

    x Donnaflora: esattamente cara Per quanto si possa studiare, non si è mai pronti per affrontare certe cose…
    Abbraccio!

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  10. La sapienza e l'esperienza dovrebbero andare di paripasso, siamo nati per divenire e negli anni della vita si incontrano l'esperienza con la sapienza….la sapienza con l'esperienza…a secondo della propioa storia cultura e altro…la vita non e' un caso e' meraviglioso cio' che scrivi la tua espoerienza aiuta molte anime..un sorriso e ..tanta Luce calda nel cuore..

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  11. Io penso che nella vita bisogna cercare…leggere..ma non fermarsi solo a questo. La vita è senza dubbio la scuola migliore per capire qualcosa di se e degli altri. Buonanotte ^_^

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  12. E' vero, a volte ci si concentra troppo sulla teoria, sulla lettura, sullo studio, senza preoccuparsi di tradurre in pratica ciò che si apprende, senza la curiosità di verificare le conoscenze. A volte ci si concentra più sul mondo che sta dentro la nostra stanza piuttosto che su quello che è fuori la porta.
    Tuttavia ci sono anche molte, molte persone che vivono senza la minima curiosità, immersi nella superficialità e nell'ignoranza…e questo, francamente, non è affatto meglio…
    Buona giornata.
    Carmine

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  13. x Kappadue: capisco, penso sia l'illusione di poter risolvere tutto solo grazie alla nostra razionalita'. Purtroppo a volte non e' cosi'

    x Kjya: be'… tu, con la convinzione che la vita non sia un caso – almeno in parte – sembri decisamente piu' avanti di me, cara Kjya!
    Un sorriso e un abbraccio!

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  14. x Dolcelei: usare entrambi gli aspetti insomma. Concordo
    Buona giornata a te!

    x Carmine: si', sono ovviamente d'accordo. Vivere con superficialita' – per quanto mi chiedo quanto a lungo si possa davvero farlo – non e' certo meglio che cercare anche dentro di se', anche se – almeno per determinati periodi – puo' sembrare piu' facile (e probabilmente lo e').
    Come ho appena scritto, credo che affidarsi alla sola interiorita' sia un'illusoria speranza di poter risolvere le cose solo grazie a se' stessi, di avere insomma tutto sotto controllo. Poi la prima influenza che arriva dall'esterno… rischia di mandare all'aria tutte le convinzioni cosi' duramente conquistate
    Buona giornata anche a te!

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  15. Esperienza e studio sono entrambe necessarie ed entrambe insegnano qualcosa, ognuna in un modo diverso. L'ideale sarebbe farle andare a braccetto, in sincronia… ma nella vita spesso questo non è possibile. E poi, a parer mio, ci sono dei periodi in cui l'animo ha più sete dell'una piuttosto che dell'altro o viceversa e va bene, secondo me, soddisfare i bisogni dell'animo man mano che si presentano.

    Devo farti gli auguri per un po' di cose.
    Ti lascio un bacio.

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  16. Si, Sophia… anche se a volte la conoscenza e lo studio possono avere un effetto… drogante: possiamo trasformarci in persone a cui essi non bastano mai, cosi' da perdere di vista gli aspetti della vita reale e i loro insegnamenti.
    Grazie, e un bacio anche a te!

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  17. Le esperienze sono personali e non si possono applicare agli altri individui poichè seppur fatti della stessa materia ognuno di noi è diverso dall'altro per il suo personale percorso di vita, quindi…i libri sono  conoscenza da cui a volte si attinge inconsciamente, ma che la vita deve essere vissuta in prima persona.Bellissimo il tuo racconto e interessanti le tue teorie.Ti abbraccio.
     

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  18. Appunto, e' quel "quasi" che ogni tanto lascia sfuggire qualcosa… tipo persone che sembrano illuminate di loro, pur non avendo mai fatto studi particolari, o – al contrario – grandi eruditi con una "intelligenza emotiva" talmente disastrosa dal condursi all'autodistruzione

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  19. La teoria serve, ma senza la pratica quotidiana tutto ciò che si studia e legge diventa totalmente inutile.
    A scuola, nella vita è la stessa cosa.
    penso tu conosca questa storiellina:
    Una volta un giovane professore stava compiendo
    un viaggio per mare. Era un uomo assai colto,
    pieno di titoli accademici,
    ma con poca esperienza della vita. Nell’equipaggio
    della nave su cui stava viaggiando
    c’era un vecchio marinaio analfabeta. Ogni sera
    il marinaio faceva visita al giovane
    professore nella sua cabina per ascoltarlo dissertare
    su diversi argomenti. Era molto
    impressionato dalle conoscenze del giovane professore.

    Una sera, mentre il marinaio stava
    lasciando la cabina, dopo alcune ore di conversazione,
    il professore gli chiese:
    “Dimmi, hai mai studiato la geologia?”
    “Che cos’è?”
    “La scienza della terra”
    “No, signore, non sono mai stato a scuola”
    “Allora hai proprio sprecato
    un quarto della tua vita”
    Il vecchio marinaio se ne andò rattristato.
    “Se una persona così istruita dice questo,
    certamente deve essere vero”, pensava.
    “Ho sprecato un quarto della mia vita!”.

    La sera seguente di nuovo, mentre il marinaio
    stava per lasciare la cabina, il professore gli chiese:
    “Dimmi, hai mai studiato l’oceanografia?”
    “Che cos’è, signore?”
    “La scienza del mare”
    “No, non ho mai studiato niente”
    “Allora hai sprecato metà della tua vita”
    Il vecchio se ne andò, ancora più triste:
    “Ho sprecato metà della mia vita, così dice quest’uomo
    tanto istruito”.

    La sera seguente, ancora una volta il giovane professore
    chiese al vecchio marinaio:
    “Dimmi, hai mai studiato la meteorologia?”
    “Che cos’è? Non ne ho mai sentito parlare”
    “Ma come? È la scienza del vento, della pioggia, del tempo”
    “No, non sono mai stato a scuola. Non ho mai studiato”
    “Non hai mai studiato la scienza della terra in cui vivi,
    non hai mai studiato la scienza del mare su cui ti guadagni
    da vivere, non hai mai studiato la scienza del tempo
    che incontri ogni giorno? Vecchio, hai sprecato tre quarti della tua vita”.
    Il marinaio era molto infelice:
    “Quest’uomo istruito dice che ho sprecato
    tre quarti della mia vita! Deve essere senz’altro vero”

    Il giorno seguente, fu il turno del vecchio marinaio.
    Arrivò correndo nella cabina del giovane e urlò:
    “Signor professore, avete studiato nuotologia?”
    “Nuotologia? Che vuoi dire?”
    “Sapete nuotare, professore?”
    “No, non so nuotare”
    “Professore, avete sprecato tutta la vostra vita!
    La nave ha urtato contro una roccia e sta affondando.
    Quelli che sanno nuotare possono raggiungere la spiaggia vicina,
    ma quelli che non sanno nuotare annegheranno.
    Mi dispiace signor professore, avete sicuramente
    sprecato tutta la vostra vita”.

    Se non impariamo a nuotare…tuttii libri sul nuoto saranno stati inutili;))

    buon proseguimento di giornata

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  20. Tutto ciò che noi siamo lo dobbiamo a ciò che il nostro spirito è stato in grado di comprendere. La comprensione arriva anche [a volte, soltanto] attraverso l'esperienza.

    Abbiamo dimenticato gli auguri, vero? Splendidissimo anno Wolf! 🙂

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  21. è proprio vero, hai ragione, amico mio
    Vi sono lacrime bianche che nascono dalla teoria
    e gocce d'oro nero che fuoriescono dalla pratica
    Scrivi sempre con saggezza
    non posso che imparare da te
    Ammirato

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  22. x Katia: ne sono certo, cara E dovendo e potendo scegliere tra le due, e' molto meglio la pratica della vita reale

    x Anna: anche se ci sono persone che si sentono realizzate per le conoscenze che hanno raggiunto, in genere e' quando si mettono le cose in pratica e si ottengono risultati tangibili che ci si sente maggiormente realizzati
    Un abbraccio!

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  23. x Missi: sono d'accordo… qualunque cosa sia per noi lo "spirito"
    Bene, augurissimi anche a te allora!

    x Saganne: bella la tua immagine metaforica, caro Saganne! Con tutto il rispetto che posso avere per me stesso… dubito che tu abbia da imparare da me, almeno non piu' di quel che puoi imparare dal… tuo edicolante o dal lattaio, ad esempio!

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  24. si tratta di un binomio indissolubile credo… d'altra parte anche la scienza si basa su teorie che poi vanno verificate nell'applicazione pratica…
    tuttavia rimane sempre una parte in sospeso, un aspetto della conoscenza che proviene da regioni remotissime che abbiamo dentro e che non necessariamente dobbiamo "vivere" per "sentirle"…

    ma per uno scrittore divorare libri è un atto di cannibalismo? eheheh…
    un bacio

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  25. Brava! Esatto! Con la tua seconda asserzione, hai espresso perfettamente il mio dubbio sul fatto che esistono persone che, pur senza avere un filo di cultura, dimostrano una saggezza invidiabile
    Come scrivevo in un altro commento, questo aspetto e' uno di quelli che mi avevano un tempo spinto a sostenere la teoria della reincarnazione
    Bacione

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  26. Ciao Wolf, è da molto tempo che non ci si incrocia, mondo strano il web(?)…una sorpresa la tua visita accolta con piacere.

    Sì! la via é un modello di vita che va indagata e una volta scelta va seguita, e non è possibile diversamente.
    Proprio come scrivi tu nel commento  " non può essere delegata, né seguita per induzione ". Grazie per la tua visita che ricambierò appena possibile ed impegni permettendo.

    taoista

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  27. …prima vivere poi filosofare …. preferisco scriverlo nella lingua corrente e viva, forse meno dotta   ….

    new age talequale alla new economy: )))))))

    Comunque sia i nostri extesti di riferimento li dobbiamo conservare ….. essi parlano e ci ricordono, a volte, quanto eravamo ingenui o superbi. Ciao!

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  28. Ciao Wolf,
    finalmente un blog dove vedo persone nuove… anche questa variante vorrei che facesse parte del mio "rinnovamento" 🙂
    Grazie per la tua visita e per adesso ti lascio un saluto, poi con calma leggerò qualche post e ti lascerò un commento.

    A presto!
    Nadia

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  29. x Taoista: sì, non ho problemi a credere che tornare indietro da una scelta di vita così sarebbe difficile. E' come abbracciare una fede e poi abbandonarla.
    Ok, a rileggerci allora!

    x Leggerevolare: eheheh bella la metafora alimentare!

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  30. Il tuo post mi ha ricordato quando a 20 anni ho iniziato un percorso di autoanalisi, grazie ad un corso di psicologia infantile che stavo seguendo.
    Quelle teorie mi aprirono la mente.
    Mi riportarono alle mie esperienze dell'infanzia ed ai suoi sviluppi.
    In quel caso, la teoria mi rivelò un'esperienza già avvenuta, della quale non capivo gli effetti successivi.

    Grazie dei tuoi passaggi

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  31. x Specchio: vero quel che scrivi Però riguardo a me non lo puoi sapere: hai solo le mie parole, non le mie azioni!

    x Jouy: "new age talequale alla new economy : )))))))" eheheh
    Vero, soprattutto ci ricordano quanto eravamo ingenui… e ignoranti!

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