Hereafter – l’Aldilà

Tutti ci chiediamo cosa ci aspetta dopo la morte.
Possiamo raggiungere chi non c’è più?

Questa è la frase che compare nel trailer ufficiale Italiano di Hereafter, il film con Matt Damon diretto da Clint Eastwood che ho visto ieri sera con mia moglie. Inutile dire che il film in sé è, se vogliamo, solo un pretesto per riproporre una domanda da sempre vicina all’uomo ma dalle risposte controverse, ovvero se esiste qualcosa dopo la morte. E’ inevitabile che anche il film ottenga livelli di consenso molto differenti a seconda delle persone che lo visionano: si parte da chi inizia a criticarlo dopo solo un quarto d’ora per la lentezza (insomma… che non fosse un film di azione si poteva immaginare) e se la prende con il povero Clint, reo di aver “stavolta toppato”, a chi uscendo dalla sala esclama di voler comprare il libro da cui è tratta la sceneggiatura.
Personalmente nel film ho trovato tutte le posizioni che ho via via avuto sul tema ed esso mi ha anche suscitato emozioni opposte: da quelle di felicità e gratitudine per cosa ho avuto dalla vita, alla disperazione dell’immedesimazione di situazioni devastanti che, purtroppo, possono toccare chiunque… e prima o poi è molto probabile che lo facciano.
Del film non voglio raccontare di più: è uscito solo ieri nelle sale italiane e non voglio scrivere qualcosa che ne sveli troppo la trama. Comunque esso lascia più o meno il tempo che c’era nello spettatore prima che entrasse nella sala, nel senso che, proprio per stesso dire dei protagonisti, non esistono risposte sicure e chiunque è – oserei dire “purtroppo” – libero di trarre le proprie conclusioni.
Riguardo a me, scrivevo che il film ripropone le varie credenze che ho via via assunto nel passare degli anni. Si inizia con la risposta alla domanda “Secondo te che succede quando moriamo?”, data dal momentaneo compagno e collega del personaggio femminile principale Cécile De France, che sicuro di sé sostiene “Nulla, si spegne la luce, viene tolta la corrente, finisce tutto, il buio totale.” (vado a memoria) alla più o meno ampia fiducia data in passato ai più variegati resoconti di avvenuti contatti con l’aldilà (anche presentati nel corso del film), sempre però con un nocciolo di scetticismo che non è mai del tutto svanito. Qui sotto potete vedere il trailer di un film (White Noise) di qualche anno fa sulla metafonia, ovvero la possibilità di parlare con i morti.

Devo dire che di per sé non mi è mai interessata più di tanto la possibilità di entrare in contatto con i defunti, se non fosse per l’ovvio fatto che essa costituirebbe prova dell’estistenza dell’aldilà. Il personaggio che da la risposta sopra scritta, aggiunge anche una considerazione che parrebbe ovvia e che io stesso avevo pensato pochi giorni prima di andare a vedere Hereafter: se esiste davvero un’aldilà, com’è possibile che un contatto certo non sia mai stato raggiunto in tutti questi millenni?
Tuttavia è anche vero che di presunte prove, o almeno indizi, ne sono state raccolte davvero tante. La tesi conseguente che il film lascia intravvedere è che ci sia una sorta di reticenza a divulgarle o anche solo a parlarne.
Trovare prove certe, che non siano solo indizi nei quali vogliamo assolutamente credere, sia nelle nostre vite che nei resoconti ufficiali è davvero difficile, e tutto perciò rimane fatto di fede personale. Quando una cosa è indimostrabile, infatti, ognuno può asserire tutto e il contrario di tutto.
Un esempio ne è la battaglia tra il CICAP americano (il CICAP è un’organizzazione che “studia” i fenomeni paranormali cercando di fatto di dimostrarne l’infondatezza) e un avvocato australiano di nome Victor Zammit che ormai alcuni anni or sono non solo scrisse un libro liberamente scaricabile da Internet intitolato “Un Avvocato Presenta il Caso dell’Aldilà – Prove Oggettive Inconfutabili” (http://www.victorzammit.com/book/italian/Prove%20inconfutabili.pdf) ma grazie ai suoi sponsor offrì un premio di un milione di dollari a chiunque fosse stato in grado di dimostrare che le sue prove empiriche fossero false. Per la cronaca, anche il CICAP americano (CSICOP) offrì anni prima un premio della stessa entità a chi fosse in grado di dimostrare la vericidità di un qualsiasi tipo di fenomeno paranormale. Inutile dire che, a oggi, nessuno dei due premi è stato vinto. Perché? Bé, a mio avviso per il motivo che ho addotto in precedenza: nel campo dell’indimostrabile ognuno può dire la sua.

So, da interventi scritti in miei precedenti post su argomenti simili, che molti tra noi hanno ricevuto dei presunti “segni” dai loro cari o da entità che non possono essere collocate sul piano materiale. Segni che li hanno convinti, o perlomeno lasciati possibilisti, a riguardo dell’esistenza di una vita dopo la morte. Ma i tempi cambiano, le persone che leggono il mio blog cambiano, e io, come sempre, sono alla ricerca di questi segni, anche se so che alla fine essi hanno un reale impatto solo su chi li prova di persona, mentre per chi ascolta o legge restano solo indizi. Perché su un argomento così importante è difficile che le parole possano convincere.
Mi piacerebbe insomma che chi crede di aver ricevuto qualche segno possa riportarlo perché credo che queste cose vadano divulgate e non tenute nascoste per timore di essere giudicati visionari.
Un mio segno o presunto tale? Lo trovate qua, alla fine del post che dedicai a mia madre: Un po’ di Wolf… 2006: mia madre

volo

66 pensieri su “Hereafter – l’Aldilà

  1. Non vedo l'ora di vedere il film, dato che adoro Clint: ha realizzato autentici capolavori – "Gli spietati", "Million Dollar Baby" – e sono certa che non resterò delusa.
    Io una sera vidi una persona morta attraversare la mia stanza. Tre secondi, non di più. Lo ricordo come se fosse ora; tuttavia mi sono sempre chiesta se davvero l'avevo veduta. Però ero sobria: niente alcool, né spinelli – che peraltro non fumo più da almeno dieci anni. Un'allucinazione? E' possibile. O un segno d'amore?
    Non lo so, caro lupo: forse lo saprò un giorno.

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  2. Intanto mi rendo conto solo adesso di aver citato il fatto riguardante mia madre oggi, 6 Gennaio, a distanza di 4 anni esatti: il fatto accadde proprio il giorno dell'Epifania del 2007
    A parte questo, no, non credo che rimarrai delusa e… un altro mio ricordo è collocato in camera mia, nella casa che fu dei miei genitori. Ero al PC, con le spalle rivolte al centro della stanza e la luce del lampadario che dunque si rifletteva sullo schermo del PC. Improvvisamente un'ombra attraverso il PC da una parte all'altra dello schermo, da sinistra a destra esattamente. In teoria ciò avrebbe potuto accadere solo se qualcuno o qualcosa mi fosse passato alle spalle, frapponendosi tra me e la luce, ma nella stanza non c'era nessuno.
    Mia madre sosteneva di aver visto più volte sua madre, mia nonna, in cucina mentre trafficava con i fornelli. Diceva di sentire una presenza alle sue spalle, di girarsi di scatto e vederla per un attimo, dopodiché svaniva nell'aria. Dopo la morte di mio padre non la vide più.
    Il problema, cara Anne, sta proprio in quelle tre parole iniziali della tua ultima riga "Non lo so"…

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  3. E' una domanda che tutti ci poniamo e a cui è pressoché impossibile dare una risposta certa, perché è facile confondere i "segni" con le nostre speranze, con il nostro desiderio di rassicurazione circa l'aldilà e la possibilità di una vita futura. Anch'io ho avuto qualche "segno" che non tutto finisce con la morte terrena e ne sono rimasta sconvolta. Ma poi, a mente fredda, mi sono chiesta se fosse accaduto davvero, se fosse il segno di una presenza ultraterrena o solo un caso, una coincidenza, un'allucinazione, un sogno.

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  4. Bella tematica che necessita di approfondimento…..
    In questo caso mi trovo nella posizione socratea di "So di non sapere"
    Le speranze sono molte….un po' come quando si vuole cambiare il mondo…In fondo l'aldila' e' stato sempre rappresentato come una forma di resa dei conti,dove finalmente la giustizia divina avrebbe avuto il sopravvento con quella terrena.
    Personalmente credo che ci sia qualcosa perchè ogni tanto avverto le presenze,di chi non c'è piu' soprattutto quando sono nei grossi guai o in situazioni pericolose..forse sono un po' folle  forse si tratta solo di un'altra dimensione non lo so…
    Buongiorno caro Wolf

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  5. Non ho mai avuto segni, direi purtroppo. Perchè l'idea del taglio netto e del dopo purtroppo mi ha seguita fin da bambina, credo di avvertelo raccontato forse in un commento, quando la mia compagna di banco dell'asilo, di cui ricordo ancora distintamente il volto paffutello e i riccioli biondi,  se n'è ando', da un giorno all'altro per le complicazioni di un morbillo. Al suo posto fu posto solo un piccolo mazzo di fiori.
    E' solo una sensazione interiore, non certo una certezza, che qualcosa di noi non si fermi a quell'ultima giornata, permanga, come un'orma, riconoscibile e personale, nel vuoto.
    E' uno dei film che, visto il tema, ho intenzione questo weekend di vedere anche io.
    Un abbraccio, i post che riguardano la tua storia di vita, mi toccano sempre profondamente. C'è in essi la tua anima candida, fresca, ed il tuo cuore pieno di capacità di comprensione ed empatia per ogni altro essere vivente.

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  6. Nemmeno io lo so ….ma spesso ho avuto la sensazione di presenze dietro di me, appena mi voltavo  ho visto come un ombra passare veloce.
    Mi succedeva specialmente la sera, mentre ero assorta o distratta da altro….
    Che dirti?'
    Io comunque credo fermamente che sono con noi, si sono solo spostati Wolf e sono certa che quando sarà la mia ora mi ricongiungerò a loro.
    Un salutone a tutti !!         

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  7. E' un argomento che tocca tutti.
    Che c'è dopo la morte fisica? C'è ancora qualcosa o tutto finisce?
    Non lo so…è di tutti, penso!

    Quello che so è che spesso avverto la" presenza" psicologica dei miei genitori e, a loro mi rivolgo nei momenti dubbi. Non ho risposte, certamente ma è un sollievo della mia anima. E' come mantenere vivo un rapporto.
    Non so…ma loro ci sono per me
    Buonagiornata

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  8. x Lory: nessuno, credo, pensa che tu sia folle. Al limite hai solo il coraggio di esprimere ciò che, almeno qualche volta nella vita, ha provato ognuno di noi.

    x Flame: eheh in effetti se non mi avessi fatto notare lo "errore" non l'avrei preso per tale, ho addirittura avuto difficoltà a capire di che stavi parlando
    Ti ringrazio per i tuoi pensieri, ma non credo di avere l'anima più candida – e soprattutto più fresca – rispetto alla tua o a quella della maggioranza dei lettori di questo blog. Ma chissà… forse questo è più un complimento a voi

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  9. x Donnaflora: mi piace la tua sicurezza, cara Donnaflora, vorrei tanto averla anche io… forse è proprio per questo che spesso torno alla ricerca di segni.
    Un salutone carissima!

    x Ilavi: … e ciò che credi tu, dentro di te, è ciò che è vero per te. Sicuramente questo è molto importante…

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  10. Se pensiamo che la filosofia ha persino tentato e tenta tutt'ora di spiegarci l'aldiquà, pensare che esista un aldilà, o che qualcuno riesca a spiegarlo sinceramente da vertigini.
    Da cristiano, posso solo adffidarmi alla fede, che mi da l'imput di crdere in una vita futura.
    Non so certo spiegare con logica e modelli empirici: paradiso,purgatorio,inferno.
    Non credo nei campi elisi, né in magme fiammeggianti che ci propone l'iconografia corrente.
    Di certo credo che nell' aldilà ci sia più spazio per l'amore nel paradiso; più indifferenza, nell'inferno.
    Contatti non ricordo di averne avuti. Qualche sensazione che é difficile descrivere, questo sì.
    Forse la morte e i temi ad essa legati sono troppo indifiniti ed indefinibili, per cui si cade facilmente nella trappola "del vale tutto"; tale é l'indimostrbilità empirica.
    Riamango come molti alla finestra, non molto sicuro di voler vedere da quella finestra.

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  11. Assolutamente d'accordo caro CapeH Se l'aldilà esiste, non crecredo proprio sia suddiviso in Paradiso, Purgatorio e Inferno. Non nei termini che ci sono stati suggeriti perlomeno.
    D'accordo anche sulla possibilità di ciascuno di dire la sua… tanto tutto è indimostrabile. Per il momento almeno.
    E… bé, che ti invidio, con sincerità, la tua fede… te l'ho già detto molte volte, e te lo ribadisco una volta di più

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  12. Non lo so davvero cosa ci sia ma me lo chiedo spesso ma la risposta
    è sempre la stessa non c'è più nulla…non ho mai avuto segni o manifestazioni come invece a molte persone capita…
    Mah sarò scettica???…Il film voglio andare a vederlo ne ho sentito parlare
    e mi incuriosisce non poco…Ne riparleremo…
    Un abbraccio grande Fra..
    Anna…

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  13. Non mi farò certo mancare la visione di questo film, pur restando persuasa che i nostri cari che non sono più con noi, vivono nel nostro animo e nelle nostre fantasie.
    Post intenso e molto coinvolgente.
    Un abbraccio.
    grazia

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  14.  

                    SPERO DI NON DELUDERTI MAI

    Ti avvicino Questo fiore dell'amicizia è un regalo che vi faccio

    e viene accompagnata per irrigarla con la fiamma dell'amore

    ed affetto affinché viva in te.L'amicizia è come la musica;

     due archi dello stesso tono vibrano entrambe.
     Ps. passerò per leggerti buonanotte

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  15. x Anna: in linea di massima, purtroppo, sono piuttosto scettico anche io, come immagino avrai capito. Certo, a volte capitano cose che il dubbio lo mettono…
    Ok, mi farai sapere cosa ne pensi del film
    Un abbraccione anche a te!

    x Grazia: questo è sicuro, cara, in noi vivono. Ma… io la trovo una consolazione piuttosto magra Preferirei… qualcosa di più!
    Abbraccio anche a te!

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  16. Penso che le persone che muoiono entrtno in un'altra dimensione, come un mondo parallelo dove le molecole sono piu' leggere e non pesanti come la materia di cui è formato un corpo. Troppe volte le persone morte si fanno vedere, ho parenti stretti che spesso me lo raccontano, si vedono all'improvviso  dicono o addirittura mentre attraversano muri il che vuol dire che la loro composizione molecolare è diversa. Ogni atomo che compome l'Universo, un atomo di energia, non può finire perchè l'energia si trasforma continuamente ma non si distrugge.  Forse ancorati come siamo al materiale non riusciamo a capire o andare oltre piu' di tanto, nello studio dell'atomo si stanno scoprendo parti sempre piu' infinitesimali, semplici teorie che un tempo sembravano fantascienza ora sono state dimostrate è che la nostra ragione non riesce ancora a capire. Tutti abbiamo delle capacità che non usiamo o pensiamo che non esistano.  Se c'è anche qui da noi andrò a vederlo il film, grazie per questa riflessione, un carissimo saluto Fulvia

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  17. La possibilità di altre dimensioni è senz'altro l'ipotesi più plausibile e spiegherebbe perché non riusciamo, normalmente, a percepire chi vi abita. Per prendere l'esempio riportato su un paio di libri, uno scientifico e l'altro più filosofico, è come se noi fossimo figure geometriche a due dimensioni, come quadrati o cerchi, e fossimo in grado di vedere solo in tali due dimensioni, sostanzialmente figure che si muovono su un grosso foglio di carta. Non saremmo in tali condizioni in grado di percepire una terza dimensione, potremmo teorizzarne l'esistenza ma non vederla. Però… se una figura tridimensionale attraversasse il nostro piano, allora la vedremmo apparire e scomparire più o meno velocemente. E non solo, la vedremmo come se avesse sembianze a noi conosciute: un quadrato, un cerchio, un trapezio, mentre in realtà sarebbe ad esempio un cubo, una sfera… Ecco, è pensabile che lo stessa accada con entità che, da altre dimensioni, attraversino, casualmente o volutamente, la nostra.
    Invece non mi convince l'altra asserzione che porti. Il fatto che tutto cambia e nulla si distrugge, non significa necessariamente che qualcosa di noi sopravviva alla morte, o meglio: magari la nostra energia e  materia vengono trasformate, sì, ma forse solo in humus per piante o qualche altra forma di sostanza utile magari all'universo ma nella quale noi, come entità pensanti e coscienti, non ci siamo più. Insomma… un po' come dire che la nostra energia si è riunita al tutto ma… senza che noi, che siamo morti, ne possiamo più essere consapevoli. Una magra consolazione a mio modo di vedere.
    Con questo non voglio e non posso smentire che un'aldilà ci aspetti, ma solo che quanto scoperto fino ad oggi dalla fisica ne sia una dimostrazione.
    Ciao e grazie davvero per queste riflessioni che mi piacciono molto

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  18. La frase famosa e secolare può essere riassunta con questi termini
    " Non la vedo ma ci credo.
    E finchè non la vedo ho dei dubbi sulla mia fede"
    L'indimostrabile, penso, può avere familiarità col nostro immaginato .
    Seguo anch'io da sempre sia le antichissime che recenti querelles a riguardo.
    Per quanto nessuno ancora può scientemente avvalorare la cognizione, ergo, la dimostrazione di "prove", queste ultime riassumibili sempre e comunque a teoremi che inducono per lo più a perfino solidissime argomentazioni verbali e psicologiche
    per fortuna a ciascuno di noi vien lecito il diritto alla propria verità per cui,
    se la vita è già un 'incognita per quanto Fatto (accaduto e presente) la morte è l'altra ineluttabilità della medaglia : anch'essa Fatto (accaduto e presente) ma quanto al suo Divenire esso mi pare abbia sempre volato e voli ancora nella sfera delle Suggestioni (atto di fede, dubbi, paure ecc)

    PS è ormai scientemente provato che perfino le morti bianche non hanno a che vedere con la morte come dimensione a se stante.

    Splendido spunto di riflessione

    Ammirato

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  19. Andrò a vedere questo film, perchè mi attrae l'argomento.
    Credere o meno nell'aldilà..la risposta io la trovo nella fede. Io ci credo e ho la speranza che l'aldilà esiste e mi attende. Buon fine settimana ^_^

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  20. x Saganne: sì, finché non ci saranno prove, temo sia inevitabile che ricada nella sfera della suggestione. Ma attenzione: suggestione non vuol dire illusione, non perché qualcosa ha a che fare con le nostre suggestioni allora è falsa…
    Uhm… Il discorso delle morti bianche non l'ho colto bene…
    Gìrazie caro, un salutone!

    x Dolcelei: eh, come dicevo, la fede è fuori discussione… e invidio bonariamente e sinceramente chi la ha
    A te ormai solo buona domenica

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  21. Non andrò a vederlo e lo eviterò in seguito ….almeno per ora questa è la mia volontà.
    Penso che tutti ci si ponga quella domanda. Io lo faccio spesso, più un desiderio che una certezza.
    Nel 2006 non ci si frequentava, però il Post della tua Mamma lo lessi dopo.
    Conosci già il racconto del "contatto" con la Nonna Ida, avvenne (penso) non dopo ma durante il trapasso e non "poi". Energia del pensiero verso chi ami e in quel momento è lontano kilometri e ignaro di ciò che sta accadendo.
    Conosci anche la "strampalata" convinzione che interessa il dove potrà andare l'enorme massa energetica prodotta dal nostro cervello durante quell'estremo trauma.
    Nell'ultimo commento da te scrivevo del come collocavo e restringevo il sogno. 
    Dopo la morte del Babbo ricorse per anni lo stesso.

    Domenica, vestita di un bel abitino mi recavo al Cimitero di Turigliano, sulla soglia del cancello c'era il Babbo ad aspettarmi, ci scambiavamo un bacio poi mano nella mano andavamo in giro … la sera lo riaccompagnavo.

    Un risveglio diverso da quello della Piccola Fiammiferaia … ero serena.

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  22. clint mi piace in tutte le salse anche regista di film simili.
    c'è il libro? uhmmmm appena lo vedo in giro me lo prendo.

    beh..  sì ho avuto parecchi segni e anche forti… ma ne ricordo volentieri due perchè legati alla stessa persona.. l'adulto a cui ero più legata in assoluto morto quando avevo 17 anni, mio zio.. spesso lo sogno ma una volta mi è apparso in sogno felicissimo, eravamo in una stanza bianca con sua sorella, mia zia, ancora viva, sorrideva anche lei felice ed era strano perchè nella realtà era demente da anni e non sapeva più sorridere… mi ha abbracciato e mi ha detto "sono venuto a farmi un regalo", in effetti mancavano pochi giorni al 24 giugno il suo compleanno. Mia zia il 24 giugno è morta e non ho mai creduto che il sogno fosse una coincidenza.
    altro fatto, molto più recente, sempre con mio zio.
    ero in ospedale, da mio padre (sarebbe morto da lì a due mesi) e vedo entrare in stanza mio zio… lo guardo sbalordita ma razionalmente comincio a pensare che sia solo una persona che eccezionalmente gli somiglia. però è strano.. lo stesso berretto, gli stessi occhiali e pure mi sorride. Esce e si mette a camminare avanti e indietro…
    resto a dare il pranzo a mio padre con un po' di tremarella, perchè cavoli, mi sembrava proprio mio zio. poi finite le visite mi vedo con mia figlia e le racconto il fatto "mamma sarai stanca" commenta. ma poi va lei dal nonno a dargli la cena e il nonno le racconta che era stato a trovarlo suo fratello (mio zio) che lo aveva visto appoggiato sullo stipite della porta e gli aveva chiesto "costè fa qua?" e lui "ti aspetto, no?" e che poi si era messo a camminare avanti e indietro.
    io a papà non avevo detto niente quindi abbiamo visto mio zio/ suo fratello (defunto) lo stesso giorno e nello stesso posto.
    papà non era per niente contento del suo "ti aspetto"… anzi era piuttosto seccato perchè sperava di farcela…
    poi ovvio ciò che è spirituale non lo puoi provare scientificamente perchè gli esperimenti si fanno con materie ed oggetti… si può solo raccontare non provare  

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  23. Il film non l'ho visto, ma l'argomento è molto affascinante.
    Ho letto anche l'altro tuo post, quello di cui al link che hai messo.
    Non so che cosa potrei pensare e/o rispondere.
    Di certo questa questione è trattata un po' come quella degli UFO – se non è troppo fare questo accostamento, ma se non altro una cosa c'è in comune: il non parlare per essere presi per visionari.
    Personalmente non ho avuto mai segni tangibili come quello che è successo a te, e quindi non ho nessuna testimonianza valevole da portare.
    Volevo mettere un video, ce ne sono moltissimi. E mi chiedo: fotomontaggi, trucchetti, semplici illusioni ottiche o verità?
    Sincerametne trovo affascinanti tutti i temi da te trattati.
    E' sempre meraviglioso leggere le tue riflessioni.
    E vedi che allora … sei tu la persona speciale
    Una splendida settimana per te

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  24. Ciao Wolf !!
     l'amica comune Jouy, mi ha segnalato il tuo post.
    Anche io sono andata a vedere il film, non tanto per l'argomento che poco mi interessa da alcuni anni non mi pongo nemmeno la domanda.. sono andata per Clint, un regista che mi emoziona positivamente.
    (Facile dirai tu, sei una persona emotiva,.. vero, tutto mi "bagna"  anche l'utimo film di Muccino mi hab emozionato irritandomi: un brutto film.)

    La trama secondo me è un fumettone, o se vuoi tre fumettoni…
     MA ciò che mi avvinta è come il regista ha dimostrato che la ricerca del RAZIONALE nell'IRRAZIONALE è = SOLITUDINE.
    Ognuno di noi conosce questo percorso ed è così per tutti, professionisti ricchi poveri adulti e bambini: le cose importanti le troviamo in solitudine, si nasce si muore ..soli.!!
    Altra cosa che mi è piaciuta come il regista presenta la figura del giovane sensitivo, cito a memoria" Voglio vivere per la vita non per cercare nella morte", la giornalista che abbandona il progetto ben remunerato per inseguire la risposta alla sua domanda..
    Il bambino che cresce nel momento che vive da protogonista non da ombra, cosa che accade fra gemelli.
    Per  le proprie EPIFANIE si riunucia al benessere e ad altro.. chi trova un tesoro… etcetec.
     scusa la lunghezza, ma attraverso questo film ho generalizzato e RISPOLVERATO alcuni mei principi..
     Auguri per ogni giorno dell'anno !!

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  25. Io penso che tutto il "problema" della morte e dell'aldilà  nasca da un fraintendimento o ,se vogliamo da un errore di "prospettiva"! Non è che non sappiamno solamente cosa avvenga  dopo la morte :in realtà non è nemmeno chiarissimo il senso della  vita e cosa essa rappresenti realmente .
    Segni ne ho avuto diversi ed alcuni,OGGETTIVAMENTE sono di natura tale da non potersi iscrivere nè nella categoria dell'autosuggestione,nè in quella delle coincidenze,ma non ho cercato in essi la "prova" della sopravvivenza dopo la morte,perchè ,in sintesi,mi chiedo persino se esista veramente qualcosa …….che poi dovrebbe morire……………………

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  26. x Ilavi: grazie cara Sì, a differenza vostra (credo), qui l'unico sole oggi poteva essere ricercato dentro di noi
    Buona serata!

    x Jouy: cavolo… sono sicuro che tu fossi serena, non mi sorprende affatto! Pensa che mi è difficile ricordare un sogno nel quale mia madre apparisse serena o in salute, e i risvegli erano, di conseguenza, sempre poco positivi…

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  27. x Ivy: sì, il libro però non credo abbia lo stesso titolo… personalmente ho trovato il nome dell'autore della sceneggiatura, poi ho sentito che la storia è tratta da un libro, ma onestamente non ho trovato quale. Ho anche il dubbio che in realtà si tratti della sceneggiatura stessa, acquistata dalla casa di produzione che poi ha realizzato il film.
    Comunque, come dicevo all'uscita dalla sala, anche se il film non è tratto da una (presunta) storia vera, basta fare una ricerca su questi temi per trovare quanti fonti si vogliono.
    Sono d'accordo, il sogno con la visita di tuo zio non è casuale. Tuttavia la motivazione può essere ("può", non è detto che lo sia) diversa da quella che puoi pensare: potrebbe essere che tu sapessi – o percepissi – che la morte di tua zia era imminente, e la tua mente ha creato il sogno con la visita di tuo zio. Perché? Boh… forse a scopo consolatorio, i meccanismi della mente sono davvero complicati. Ripeto, io non sostengo che sia così, ma sono certo che gli scettici "studiosi" del CICAP ti addurrebbero una motivazione del genere, e il fatto di riportartelo qua è solo per dimostrarti che nemmeno questa può essere considerata una prova.
    Il secondo fatto che racconti è decisamente di altro genere e onestamente difficile da smentire o spiegare razionalmente. Inizialmente mi sono detto "bé, potrebbe essere stato davvero qualcuno che somigliava a suo zio", ma è la dichiarazione di tuo padre a rendere difficile questa ipotesi, esattamente è la frase che ad esso tuo zio (o presunto tale) ha detto (non "avrebbe", perché non mi pare giusto né corretto mettere in dubbio le parole di tuo padre… forse il CICAP lo farebbe, non io) e che dimostrerebbe che quella persona lo conosceva… e bene anche.
    Che abbiate avuto la stessa allucinazione quasi contemporaneamente… difficile da credere.
    Ovviamente nessuno può dire cosa sia successo veramente, ma certamente è un fatto che – soprattutto per chi lo ha vissuto – deve aver lasciato un bel segno…
    Grazie davvero per averlo riportato

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  28. x Tittidiruolo: la trama del film ha il solo scopo di far incuriosire sull'argomento, almeno io ho avuto questa impressione. E' un po' come uno di quei tanti libri di New Age (mi scusi Eastwood per questo paragone) che appaiono banali e insulsi a chi si è, almeno per un periodo, interessato di esoterismo, eppure… una ragione di essere la hanno: quello di incuriosire chi non si è mai interrogato su argomenti spirituali. Poi saranno queste persone a proseguire il loro percorso… se lo vorranno.
    Non so se si sia vero che si muore "soli"… Cercherò di spiegarti cosa voglio dire. Entrambi i miei genitori hanno fortemente desiderato andarsene in "casa" loro, circondati dalla loro famiglia. Questo perché, è ovvio, la presenza di persone care è comunque di sollievo, piuttosto che essere davvero da "soli". In tutte le grandi tradizioni religiose ci sono pratiche spirituali che servono ad accompagnare il morente nel suo ultimo viaggio; al di là di crederci o meno, questo dimostra quanto importante sia, evidentemente, sentire di avere "qualcosa" attorno a sé in quell'ultimo momento… possibilmente l'amore delle persone care. Purtroppo non sempre le cose stanno così, e non è infrequente andarsene davvero da soli… perfino se attorno ci sono tante persone.
    Ultima cosa, pensa a come è strano: il sensitivo vuole allontanarsi dal paranormale per vivere; la giornalista finisce per allontanarsi dalla propria vita precedente per… capire cosa è successo e cosa c'è dopo.
    Due percorsi opposti, ma che nel finale coincidono. Chi dei due è andato in direzione dell'altro? Secondo me è il sensitivo, poiché non credo che la giornalista smetterà di cercare…
    Grazie, il tuo è un augurio che ricambio di cuore!

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  29. x Raggio: la grande differenza secondo me è l'importanza dei due campi: che esistano davvero gli UFO o no, potrebbe non essere poi così interessante. Se esiste o meno una vita dopo la morte, è argomento che, penso, prima o poi tocca davvero tutti. Anche se in molti preferiscono non ammetterlo.
    Grazie cara, e buona settimana anche a te!

    x Orchis: capisco, tuttavia questo mi sembra un falso problema. Infatti i due aspetti sono evidentemente legati e la risoluzione di uno dei due non può non avere un impatto anche sull'altro, non credi?
    Il senso della vita… perché dovrebbe esserci? Perché la vita dell'uomo non dovrebbe poter essere iscritta in un solo contesto legato alla biologia ed alla evoluzione? Se per te ha un senso, per cui è inutile… anzi superfluo cercare prove della vita dopo la morte, per molte altre persone questo senso ancora non c'è e la prova della vita dopo la morte può servire a dargliene.
    Un caro saluto

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  30. Mi  hai  lsciato un commento molto perspicace.
    Hai  un'incantevole intelligenza e una vecchia scrittrice può dirlo, perché – per limiti di età raggiunta – è al di sotto di ogni sospetto.
    Grazie da Grazia

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  31. ho visto il film….il finale nn mi piace molto….e avrei intrecciato un pò meglio le 3 storie se fossi stato il regista….cmq c'è la parte dello tzunami che è stupendo….anche quella della metropolitana….inaspettata…sn saltata dalla poltrona….baci

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  32. …morire soli…
    penso a Terzani e al figlio che lo ha accompagnato ….
    Ricordo la trasmissione di Lerner , la felicità di un figlio per il padre….

    CE L'HAI FATTA' BABBO

    Ciao

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  33. Sapessi quanto mi farebbe piacere dirti di aver ricevuto qualche segno di questo genere, ma purtroppo non sono stata così fortunata. So che c'è chi dice di averlo avuto e sono felice per loro, ma non riesco a crederci, io credo solo a ciò che succede direttamente a me, almeno per quanto riguarda questo argomento. Certo che se sapessimo cosa e se c'è qualcosa dopo la morte forse non ne avremmo così paura e forse riusciremmo a capire anche il senso della vita, in questo ultimo periodo, per motivi personali, mi continuo infatti a chiedere che senso ha vivere, che senso ha mettere al mondo dei figli, e non so darmi una risposta e probabilmente è questo mistero, che nessuno in vita riuscirà mai a svelare, che dopo la morte ci farà capire a cosa ci è servito vivere!
    Non ho visto il film, vedo se lo fanno ancora nella mia città e se sì andrò a vederlo, questi temi, devo essere sincera, mi hanno sempre affascinato, perchè non ci credo a certe cose, ma vorrei tanto crederci!
    Un abbraccio

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  34. Salve, grazie del tuo intervento e della tua risposta
    si muore soli nel senso che chi muore è lui/lei, nessuno può farlo al  suo posto, è lui/lei che abbandona la vita, pur circondato dall'affetto dei cari.
     Come hai detto tu è un film che ha tanti spunti di riflessione, per tutti..

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  35. Io credo che certi legami forti come l'amore per un figlio o per una moglie o per marito restano indissoluti e che nemmeno la morta ha il potere di disolvere, l'energia non muore, semmai si trasforma.

    Ho riletto di tua madre e della scrittura simile alla malattia che poi l'avrebbe colpita, non mi meraviglia.

    Credo nei "segni" , che solo le persone coinvolte e dotate di una particolare sensiblità sanno percepire, in particolare che questi segni precedono un grande evento. A questi segni sanno dare un significato

     

    Grazie Wolfghost e a presto!

    Rondine

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  36. x Gabry: be', pero', per quanto bene siano ricostruite, quelle due scene non sono il nocciolo del film. In quanto all'intrecciare meglio le 3 strorie, immagino Clint si sia attenuto alla sceneggiatura. In fondo trovo giusto che la matassa delle tre storie si sciolga solo nel finale. Ma… sarei curioso di sapere come l'avresti modificato te
    Un bacione!

    x Jouy: non ho visto la trasmissione di Lerner, ma conoscendo un po' la storia di Terzani posso immaginare a cosa ti riferisci…
    Ciao cara

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  37. x Dupont: inizio dalla fine dicendoti che il film e' forse piu' per "gli scettici che vorrebbero credere" che per chi crede gia'. In quanto al senso della vita, io ritengo non sia strettamente necessario credere in un'aldila' per trovare alla vita un possibile significato, anche qua sul mio blog mi e' capitato spesso di discuterne. Se per un attimo ammettiamo che l'unico disegno e' quello evolutivo della natura e dell'universo, cio' che ad essi interessa e' l'evoluzione delle specie, ottica in cui i singoli individui che le compongono sono necessari… ma necessariamente sacrificabili: senza la morte non sarebbe possibile alcuna evoluzione della specie infatti.
    Ovviamente spero, e penso speriamo tutti, ci sia anche un altro tipo di evoluzione, di carattere spirituale, che vada oltre la morte. Ma qui, almeno al momento, interviene la fede molto piu' che la ragione.
    Un caro abbraccio!

    x Rondine: … e che quello potesse essere un segno l'ho creduto anche io, altrimenti non l'avrei riportato Tuttavia non sono segni cosi' eclatanti da cambiare per sempre lo stato di fede di una persona  e nel tempo, se restano isolati, finiscono spesso per essere rimodulati come casualita'… per quanto strane e tempestive.
    Vorrei credere sia come dici

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  38. Anche io ho visto il film che mi è piaciuto proprio per quella saggezza di non voler né risolvere misteri né uccidere speranze. Come dici giustamente tu questo è un argomento nel quale tutti possono avere torto o ragione. Io personalmente non credo che ci sia niente dopo, dovrebbero esserci stati e continuare ad esserci segni di un'altra vita, perché no? se così fosse. Ma si esorcizza la paura ipotizzando paradisi vari e questo a tanti serve. Sempre interessante qui da te. Ciao.

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  39. Però quello che magari è piaciuto a te ha deluso altri, pensa a chi cercava risposte o, più sensatamente, almeno una posizione decisa sull'argomento: uscire dal cinema con i medesimi dubbi di quando si è entrati può essere in qualche modo deludente.
    Vero quel che dici a propositi dei segni continui che logicamente si dovrebbero ricevere dall'aldilà, se esistesse. Come scrivevo, anche nel film è espressa questa posizione (da parte del collega scettico della protagonista femminile), tuttavia se ammettiamo l'esistenza di una diversa dimensione nel quale si finisce "dopo", non è così irragionevole pensare di non poter normalmente comunicare con essa. Leggi anche il mio commento #23 in risposta all'intervento di Cieloterrafuocoacqua (#22).
    Insomma… dubbi su dubbi, più che risposte

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