La felicità di uno non significa la tristezza di altri – I tre blocchi di pietra

I TRE BLOCCHI DI PIETRA
di Paulo Coelho

Una leggenda australiana racconta la storia di uno stregone che passeggiava con le sue tre sorelle, quando si avvicinò il più famoso guerriero di quei tempi.
“Voglio sposare una di queste belle giovani”, disse.
“Se una di loro si sposerà, le altre si crederanno brutte. Sto cercando infatti una tribù dove i guerrieri possano avere tre mogli”, rispose lo stregone, allontanandosi. E, per anni, continuò a percorrere il continente australiano, senza riuscire a trovare questa tribù.
“Almeno una di noi sarebbe potuta essere felice”, disse una delle sorelle, quando ormai erano vecchie e stanche per il tanto camminare.
“Ero in errore – rispose lo stregone -. Ma ormai è tardi”.
E trasformò le tre sorelle in blocchi di pietra. Chi visita il Parco Nazionale delle Montagne Azzurre, vicino a Sydney, potrà vederli.
La felicità di uno non significa la tristezza di altri.

 



Commento di Wolfghost:
questo post avrebbe potuto intitolarsi “Salvare capra e cavoli, ovvero come vivere infelici facendo tutti scontenti” 🙂
Spesso nella vita è necessario compiere azioni, prendere decisioni, che finiscono per scontentare qualcuno o addirittura renderlo infelice. Ad esempio, ne sa qualcosa chi vuol rompere una relazione ma soffre di sensi di colpa pensando di far male al partner, pur sapendo che continuare quella relazione sarebbe alla lunga ancora più dannoso per entrambi. Oppure ne sa qualcosa chi è abituato a prendere sulle sue spalle la tristezza e le difficoltà di chiunque abbia vicino, finendo per vivere la vita d’altri, dimenticandosi della propria.
E’ il dramma di chi ha un eccessivo senso del dovere, colui che percepisce di dover sempre “sistemare le cose”, di fare in modo che nessuno sia scontento, finendo alla fine per condannarsi all’immobilismo, temendo che le conseguenza di ogni sua azione possano danneggiare o anche solo rammaricare qualcuno.
La mia esperienza mi ha insegnato che non solo “La felicità di uno non significa la tristezza di altri” ma, ancora di più, che “La tristezza di uno, il suo sacrificio, non significa necessariamente la felicità di altri”. Quando si annulla la propria vita pensando di fare il bene altrui, quasi sempre si scopre che il benficio procurato non vale neanche lontanamente la vita che si è perso, arrivando addirittura ad avere il sospetto che anzi, perfino i presunti beneficiari di quel sacrificio, avrebbero probabilmente avuto una vita migliore senza di esso. Un esempio classico è quello del genitore iperprottettivo, che finisce non solo per non vivere lui stesso, ma per impedire anche al figlio – in nome del suo bene – la possibilità di vivere o svilupparsi pienamente.

Le Tre Sorelle delle Montagne Blu - Parco Nazionale, SidneyLe Tre Sorelle delle Montagne Blu – Parco Nazionale, Sidney

 

0 pensieri su “La felicità di uno non significa la tristezza di altri – I tre blocchi di pietra


  1. Paulo Coelho …i guerrieri della luce non sempre sono sicuri di ciò che stanno facendo. Molte volte trascorrono la notte in bianco, pensando che la loro vita non ha alcun significato. Per questo sono guerrieri della luce. Perché sbagliano. Perché si interrogano. Perché cercano una ragione: e certamente la troveranno…..

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  2. x Sofia: e sì… ma mica poteva far subito fuori il padre della sposa, eh!! 😀
    E’ vero quel che dici, anche tanaxtutti, nel commento #4, scrive “A volte si diventa un blocco di pietra proprio per l’incapacità di decidere”, mi è piaciuta questa frase e concordo pienamente… infatti in scaletta ho un’altra storia di Coelho che parla proprio della paura di prendere decisioni 🙂 Un giorno di questi la metto 🙂

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  3. x Attimi: eh, ti capisco fin troppo bene… ho fatto spesso lo stesso errore, anche se in fondo non ho mai rimpianto nemmeno quei tempi. Ma, per fortuna, mi sono tratto d’impaccio nella situazione più grave proprio ricordando a me stesso che dovevo essere coerente con ciò che avevo consigliato in precedenza ad una persona a me molto cara e… della quale stavo per compiere lo stesso errore.
    La tua chiusura di commento è sacrosanta verità 🙂

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  4. “Quando si annulla la propria vita pensando di fare il bene altrui, quasi sempre si scopre che il benficio procurato non vale neanche lontanamente la vita che si è perso, arrivando addirittura ad avere il sospetto che anzi, perfino i presunti beneficiari di quel sacrificio, avrebbero probabilmente avuto una vita migliore senza di esso”

    Non hai idea di quanto tempo io abbia passato intrappolata in questo meccanismo.
    Cercare sempre di muovermi lentamente, per non fare male agli altri. Cercare di prendere decisioni “giuste” per gli altri, per non fare male.
    Non rompere relazioni per non fare male all’ altro, mentre io soffrivo e basta.

    perchè mi era stato insegnato così.
    Ma chi era felice, alla fine ? Non io, e nemmeno l’ altra persona.
    La mia vita è iniziata quando ho rotto questo stupido meccanismo, e me ne sono tirata fuori 🙂

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  5. Mmm… fare subito fuori il suocero pare brutto, secondo te?

    Sì infatti intendevo più o meno quello. Ma si diventa blocchi di pietra per proteggere gli altri o noi stessi, per non assumerci responsabilità? Si tratta, in fondo, di egoismo???

    Vabbè, ti sto anticipando i commenti al tuo prox post… mi porto avanti con il lavoro in pratica!!!

    Un baciooooooooooooooooo!

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  6. x Ecate: “La mia vita è iniziata quando ho rotto questo stupido meccanismo, e me ne sono tirata fuori :-)”… Brava! Bravissima! 😀 Ci sarà il tempo che c’è voluto, ma… mai “meglio tardi che mai” fu più azzeccato!
    E poi, se leggi gli altri commenti, sei in ottima compagnia… o meglio, lo eri! 😉

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  7. x Sofia: ahahah no! Hai ragione! In fondo forse è una buona mossa… un azione preventiva “alla Bush” direi! ahahah
    Riguardo alla tua domanda, secondo me sono sempre scelte fatte con e per egoismo. Anche l’iperprotettività nasce, in fondo, da una motivazione egoistica.
    Ricambio il bacio 🙂

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  8. Credo che non sia facile essere felici e dare felicita’ sempre a chi ti sta vicino..spesso una scelta voluta fa’ soffrire gli altri..ma se non la fai soffri tu..sarebbe bello se si potesse attuare..ma non credo
    Naturalmente è un parere strettamente personale.
    Un abbraccio
    Biby

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  9. SONO D’ACCORDO CON COMM #50 è VERO QUELLO CHE DICE ,INOLTRE ASPETTERò CON ANSIA IL TUO POST DELLA PAURA DI PRENDERE DECISIONI MI INTERESSA MOLTO CIAO maestro caro mi sei mancato !!!E’ sempre bello trnare qui e rileggere tutti i tuoi post e i commenti ciao a tutti …….

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  10. x yasmine: buongiorno a te! Anche se un po’ in ritardo 🙂

    x Biby: be’, magari non sempre si puo’ fare, ne’ e’ sempre consigliabile venga fatta… Dipende dall’importanza della “posta in palio”: piu’ e’ alta, piu’ e’ necessario valutare ogni possibilita’ di salvaguardare se’ stessi, pur cercando di dare il minimo danno possibile alle persone coinvolte.
    Ricambio l’abbraccio 🙂

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  11. x AnnA: Buongiorno a te, cara! 🙂

    x tsjaaa: si’, anche io mi sono ritrovato parecchio nell’intervento che indichi. Hai visto la mia risposta al #55? 🙂
    Grazie, il tuo entusiasmo mi… coinvolge 🙂 Sei molto cara!

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  12. Oppure ne sa qualcosa chi è abituato a prendere sulle sue spalle la tristezza e le difficoltà di chiunque abbia vicino, finendo per vivere la vita d’altri, dimenticandosi della propria.

    Presente! 😀
    Io però più che altro tendo a trascinare le difficoltà e i problemi altrui nella mia vita, senza dimenticarla.

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  13. @Si certamente che l’ho letto .. cerco di leggerli tutti quando posso ed ho indicato però il comm 50 proprio perchè era più vicino a me ..a quello che pensavo …..a presto ………….

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  14. x AnnA: ma c’e’ una figura? … sai, non posso vederle da qua 😦 Non tutte, solo quelle residenti su Splinder non posso vedere… La vedro’ stasera, se c’e’ 🙂
    Un abbraccio 🙂

    x Aliseys: purche’ tu riesca a non fartici annegare 🙂 Nessuno suggerisce di divenire impermeabili alle difficolta’ altrui. Ma un conto sono le… piogge, un altro i… maremoti! 🙂

    x tsjaaa: credo che in quel commento ci si ritrovino in tanti 😉
    A presto.

    x Celine: capirebbe? Capirebbe davvero? 🙂 In fondo tu hai solo riconosciuto in questo post qualcosa che “sapevi” gia’. Be’, credimi, e’ cosi’ quasi per tutti: chi non “sa”, non ci si riconoscera’; credera’ di aver colto, ma tra un’ora… no, tra 5 minuti, avra’ gia’ dimenticato tutto…

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  15. Interessante e profondo questo tuo post, che mette alla luce come i desideri, le mete agognate, ma anche l’invidia e la gelosia di un individuo, purtroppo, provocano, certe volte, tristezza e angoscia in altri… Complimenti… ciao.
    Giulio

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  16. x Sofia: ciao cara 🙂 mmm… sono troppo stanco perfino per immaginarmi una da baciare ahahah L’aria condizionate dell’ufficio mi sta uccidendo! :-/

    x yasmine: grazie! Col sonno che ho stasera non credo che avrò grandi difficoltà a sprofondare… almeno nel sonno, nei sogni… non so 🙂

    x Lands: eeeeeeeeehhh!!! Ma ciao! 🙂 Un saluto dalla terra che fu di mio papà 🙂 Thanks! 😉

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  17. E’ un argomento interessantissimo mio caro wolf… tocchi dei tasti che producono un suono che risulta sempre familiare ad ognuno di noi… di certo il vivere quotidiano non è facile per nessuno di noi… accettare noi stessi, poi, penso che sia tra le cose più difficili del nostro cammino…ed arrivare a capire che non ci si può caricare le spalle di tanto peso… anche quello degli altri, è praticamente quasi impossibile… non impossibile certo… pensiamo di fare un bene sacrificando la nostra felicità… ma poi ci accorgiamo che è stato tutto inutile… Quel padre lo capisco pure… voleva la felicità di tutte e tre… allo stesso modo… perchè amava allo stesso modo… ma non ha pensato che il suo progetto iniziale, che poi ha portato fino alla fine, non gli ha fatto vedere “oltre”… era meglio se dava in sposa la prima … chissà cammin facendo ne avrebbe trovato un altro e poi un altro ancora… Avrebbe dato differenti modi per essere felici alle sue tre figlie perchè così è il vivere umano … senza cercare invano la stessa felicità… Il suo unico obiettivo non gli ha permesso di vedere le altre opportunità ed è quello che facciamo noi ogni tanto… Sono d’accordo con parecchi commenti lasciati prima, perchè in ognuno di noi ci sono delle verità che non vanno trascurate ma approfondite… Si è fatto tardi… non so se sono stata chiara… in caso contrario a domani …
    Dolce notte mio caro Wolf! :-)))

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  18. x Sofia: ahahah no, no, ero proprio mal messo ieri! ahahah

    x Jovanne: certo che sei stata chiara, nonostante fossero le 2 di notte 😉
    Si, e poi, anche non avesse trovato uno sposo per tutte e tre… be’, sempre meglio una o due da sole che tutte quante! 😉
    E’ un po’ il monito del “Chi troppo vuole nulla stringe”, forse? 🙂 A volte ci fissiamo cosi’ tanto sull’obiettivo finale da perdere di vista tutti i passi che si possono fare nel frattempo, dimenticandoci che perfino la scalata alla piu’ alta montagna inizia dal primo metro e non puo’ essere compiuta con un… balzo!

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  19. x yasmine e AnnA: buongiorno anche a voi! 🙂

    x sofia: vediamo… Oggi potrebbe essere l’ultimo giorno di lavoro prima di qualche settimana di ferie e ho molto da fare, come sempre avviene 🙂 Sara’ piu’ probabile che lo scriva domani…
    Ricambio il bacio 🙂

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  20. “La tristezza di uno, il suo sacrificio, non significa necessariamente la felicità di altri”
    Condivido nel modo piu’ assoluto, pur se così facendo si viene tacciati di egoismo, purtroppo…
    Ululato di ritorno. 😉
    Paola

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  21. A volte è la razionalità o i condizionamenti acquisiti a portarci ad elucubrazioni mentali… e perdere occasioni importanti che la vita ci offre…
    Dovremmo a volte recuperare un po’ più di istintività…
    Seguire l’istinto spesso paga di più della razionalità…

    sorrisi…

    Fly

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  22. …condivido questo tuo commento Wolf…
    a volte però come in tante altre cose è più facile a dirsi che a farsi, e la mancanza di coraggio non è solo frutto di iperprotezione bensì di ammissione di impotenza di fronte a ciò che è più grande di noi e comunque ingestibile…come nelle verità esistono non del bugie ma delle verità semplicemente non dette o parzialmente celate e nei percorsi la giusta via di mezzo, credo che nella vita ci siano quelle piccole cose che possiamo provare a sacrificare, o quegli input che potrebbero illuminare il cammino di chi amiamo davvero (vedi i nostri figli)…
    bellissimo post,
    ciao,
    Alessia

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  23. Mi auguro che il mio ultimo post riesca ad irretire la tua mente… basta porsi con spirito aperto (e tu in questo sei un fuoriclasse!) alle possibilità che esso propone, non credi?
    Aicha

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  24. x Paola: sì, dalla gente superficiale sì: si può essere tacciati di egoismo. Ma se si danno il tempo di ascoltare e verificare, di solito capiscono di essere in errore.
    Ben tornataaaaa! ;)))))

    x Fly: sei una buona persona Fly 🙂 Io non sono così buono e ottimista: credo che molte persone sappiano, a un qualche grado di coscienza, cosa stanno facendo… Non dico che mentono agli altri, non solo almeno, ma spesso nascono proprio la testa sotto la sabbia… e non perché ci cadano per errore 😉

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