Sincronicita’

SINCRONICITA’
di Paulo Coelho


orologiSabato sera. Vado a comprare le riviste della settimana, leggo un articolo che attira la mia attenzione e penso: “Dovrei scrivere una email ad Anabela Paiva (la giornalista che aveva scritto l’articolo), facendole i complimenti”.
Mi siedo davanti al computer, cerco il suo indirizzo elettronico, non lo trovo, e dimentico la faccenda.
Un’ora dopo, tentando di fare un po’ di spazio nella libreria per nuovi libri, noto un foglio di carta: vi erano appuntati i numeri di telefono e l’email di Anabela.
Il pomeriggio di quello stesso sabato, mi ero trovato a riflettere se avrei dovuto servirmi della colonna a me affidata per condividere con il mio lettore alcuni brani del Libro delle Coincidenze (Amir Borges Mattos, Editore Dinamica), una raccolta di fatti che si svolgono in maniera sincronica. È chiaro che quanto accaduto con l’email di Anabela dissipò qualsiasi dubbio, ed eccovi dunque alcune storie del libro in questione. Prometto di riprendere l’argomento in una delle prossime occasioni, non per vedere la coincidenza come un fatto solo curioso, ma per approfondire il nostro rapporto con il “linguaggio dei segnali”.
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Il compositore tedesco Richard Wagner nacque nel 1813 (la somma di questi numeri è 13). Compose 13 opere, di cui la prima fu rappresentata per la prima volta in un giorno 13 e una delle più famose, Tannhauser, fu terminata il giorno 13. Wagner morì in un giorno 13.
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Conan Doyle, creatore del detective Sherlock Holmes, prese alloggio in una locanda a Passo Gemmi, in Svizzera. Mentre si riposava lì, decise di scrivere una breve storia, servendosi della locanda come scenario e descrivendo un incontro fra persone che si odiano. Quando tornò in Inghilterra, decise di distrarsi con la lettura di un racconto di Guy de Maupassant, «L’Auberge». Quale non fu la sua sorpresa nello scoprire che Maupassant aveva scritto una storia simile, ambientata nella stessa locanda.
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Il chimico nordamericano Charles Martin scoprì, nel 1886, un procedimento per isolare le impurità dell’alluminio. Quando inviò il suo lavoro a una rivista scientifica, venne a sapere che in quella stessa data era arrivato un lavoro del francese Paul Heroult, in cui si descriveva lo stesso metodo. Le coincidenze non finiscono qui: Martin e Heroult morirono un mese dopo avere compiuto 51 anni.
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Lo scrittore francese Camille Flammarion stava terminando un libro del suo studio quando una folata di vento entrò dalla finestra aperta e portò via alcune pagine. Il giorno seguente, un impiegato della tipografia dove il libro sarebbe stato stampato e che si trovava a un chilometro dalla casa di Flammarion – le trovò nel cortile interno del magazzino. Fu sorpreso nel leggere ciò che vi era scritto: quella parte del libro parlava della forza del vento.
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Nel 1972, in una intervista, la scrittrice Taylor Caldwell raccontò che lei e il marito già scomparso – possedevano un arbusto di gigli che non fioriva mai. Lui, una volta, aveva scoperto che quel tipo di fiore era conosciuto con il nome di “giglio della risurrezione”.
L’arbusto era fiorito solo una volta, nel 1970, proprio nell’ora del funerale di suo marito.
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Carl Jung, lo psicanalista famoso per i suoi studi sulla sincronicità, racconta una storia: nell’entrare in metropolitana per andare all’opera, scoprì che il numero del biglietto era lo stesso di quello del teatro. Quella sera, ricevette la telefonata di un amico che parlava da un telefono il cui numero era lo stesso di quello dei due biglietti.

 



Commento di Wolfghost: credo che a chiunque siano accadute coincidenze tali da far dubitare perfino i piu’ scettici (ed io in fondo sono spesso tra quelli! :-D) sulla vericidita’
della teoria sulla “sincronicita’ degli eventi”.
Anche io ne ho diversi, a partire dalla data di nascita, i quali numeri principali si sono ripresentati molto spesso nella mia vita.

Possono queste cose essere spiegate solo con un’attenzione particolare ad un determinato oggetto, evento, persona o numero? “La mente ossessionata scorge l’oggetto della propria ossessione ovunque” sosteneva Freud, ormai in aperta antitesi con quello che era stato il suo “discepolo” piu’ caro, ovvero Jung, il primo a usare il termine “sincronicita’” per descrivere una connessione temporale tra eventi diversi.

Ma, con buona pace di Freud, e’ indubbio che a volte si e’ proprio tentati di credere che qualcosa di vero ci sia…

zodiacoUn tentativo di spiegazione puo’ essere fatto ricorrendo alla Tavola di smeraldo, la quale recita ” Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. “; ad esempio cio’ si applica all’oroscopo: quando voi siete nati (nel piccolo), non poteva essere un caso la disposizione degli astri in cielo (nel grande), i due eventi dovevano essere legati, per cui ad evoluzione celeste deve corrispondere medesima evoluzione personale.
Tutte le cose insomma sarebbero legate tra loro…

Il vero punto pero’ e’ l’interpretazione del perche’ questi fatti accadono. C’e’ chi vuol vedere in essi dei segnali che ci vengono dati (come mi pare di capire faccia il buon Coelho) e chi invece li vede come dovuti naturalmente al fatto che “tutto e’ una cosa sola” e, dunque, un evento in un posto non puo’ non provocare delle conseguenze altrove (e a qualcosa del genere si avvicina anche la fisica quantistica).
Questa e’ per me la vera differenza, perche’ mentre la seconda interpretazione si rifa’ ad un principio di causa-effetto, seppure ad un livello a noi inusuale, e quindi non necessariamente legato ad un “disegno” o una “direzione dietro le quinte”, la prima richiede necessariamente l’esistenza di una qualche Entita’ superiore.

E voi? Avete qualche esempio di sincronicita’ avvenuto nella vostra vita da riportare? 🙂

orologio

 

82 pensieri su “Sincronicita’

  1. io ci credo eccome alla sincronicità degli eventi..ed anche a quella dei pensieri.

    ma io sono una gatta..devo per forza fidarmi delle cose extrasensoriali :-))

    ops..c’è un cane in giro..scappo miaooooooooooooooo

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  2. Io in fondo ci ho sempre creduto senza però rendermene conto.
    Solo in questi ultimi anni della mia vita ,dopo un fatto molto doloroso per me (la morte tragica di mia madre) e una conseguente crisi interiore mi sono accorta sempre più di una serie di coincidenze che mi hanno portato ad essere la donna che sono ora.
    In particolare la conoscenza di una persona di cui sentivo parlare da anni ma che,pur vivendo entrambi nello stesso piccolo paese,non avevo mai visto e con la quale ho avuto subito una sensazione di affinità profonda.
    Sono sicura che prima di quel giorno non ci saremmo mai riconosciuti perchè dovevamo incontrarci proprio quel giorno e non prima.

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  3. Personalmente sono molto scettica, e ripercorrendo la mia vita non credo di aver esempi da raccontare. Forse sono suggestioni, o come scrivi “un evento in un posto non puo’ non provocare delle conseguenze altrove”.
    Comunque sia è una teoria molto interessante.

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  4. ciao …
    mio fratello era in coma irreversibile da cinque giorni La mattina del 6°giorno il nostro parroco andò all’ospedale a Roma ……Io con tutti i suoi amici ero a casa mia e iniziammo a pregare il Santo Rosario …..appena finimmo di pregare il nostro parroco telefonò x dirci che Il caro Nando aveva ricevuto da poco l’Estrema Unzione ………
    ciao WOlf ……….

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  5. io ci credo sineramente . mi è accaduto di avere tante date in comune con una mia amica conosciuta in chat ..lei vive in sicilia ..siamo distanti 800km non ci eravamo mai viste nè conosciute prima eppur tante cose ci uniscono:-)))ciao un forte abbraccio e buona serata

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  6. x therightchoice: si, Jung quando conio’ termine e teoria, considerava “eventi” in senso lato, quelli psichici inclusi 🙂
    Guarda che i gatti vivono gia’ benissimo con i loro 5 sensi comunque! ;D
    Dove hai visto il cane?? Non sara’ stato un lupo?? 😀

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  7. x Sofia: bene, allora ti aspetto 🙂

    x FlyAlwaysAway: mmm… difficile credere che uno non ne abbia mai avuto un esempio; piu’ facile pensare che non dandogli peso, non facendoci caso, non li abbia notati. Ma… io avuto anche eventi, e tanti, che sembravano davvero troppo strani per apparire semplici coincidenze… eppure, alla prova del tempo, si sono dimostrati tali.
    Quindi e’ difficile dire se gli straordinari eventi sincronici siano davvero indicatori di una “realta’ oltre” o se facciano parte del caso…

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  8. x tsjaaa: be’… questo e’ un esempio che avrei preferito non fosse accaduto 😦
    Non so se definirlo un “evento sincrono” pero’: se hai fede, lo definirei con una parola un po’ piu’ forte… Anche a me successe qualcosa di simile sai? Con mia madre, pero’… ed ero presente: era in coma da due giorni, ebbi come l’intuizione che stesse “resistendo” per i suoi figli. Mi avvicinai, in un momento in cui eravamo da soli e le sussurrai “Vai mamma, vai… non preoccuparti per noi, ce la caveremo. C’e’ papa’ che ti aspetta, vai…”. Pochi minuti e… non c’era piu’. Non nel suo corpo almeno. Sentii come se qualcosa di straziante, si, ma anche di giusto, fosse avvenuto e una grande pace scese su di me.
    Un carissimo abbraccio 🙂

    x Gwyneed: grazie cara 🙂 Bellissima serata a te!

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  9. vivo le sincronicità molto spesso. Sono attento ai particolari, ma credo anche di avere un’anima da sciamano. Un saluto dalla mia tenda, mentre fumo il mio grande calumet della pace… una pace che dura da tanto, ma fumare mi piace 😉

    LeoSciamano

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  10. E’ vero, a volte si dice che siano solo coincidenze….anche io insomma sposo appieno i segnali ai quali fa riferimento Coelho…..ma siamo spesso cosi distratti da non coglierli….eppur ci sono

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  11. x yasmine: Grazie per il tuo contributo, Yasmine 🙂 Sarebbe interessante valutare quante delle cose a cui accenni non siano spiegabili con casi statisticamente verosimile. Ma credo che in fondo sia più importante la nostra percezione, e se tu senti che non possono essere solo casi… allora è giusto che ci creda fino in fondo 🙂

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  12. Che bel post!
    Allora io sono una persona molto attenta a tutti i particolari, osservo molto, ricordo molto… quindi di questi eventi nella mia vita ne ho notati diversi che concatenati si snodano fino ad oggi. Credo però chq qualunque occhio attento come il mio noterebbe la stessa cosa nella propria vita.
    Il punto però, a mio parere, è un altro: queste sincronicità “significano”?… domanda a cui rispondo in maniera diversa, a seconda dei periodi… a cui in pratica non so dare una risposta.
    Ma non è un problema per me…

    Bacio di notte serena!

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  13. x Leo: ahahah Leo!!! Prima Coelho, ora sciamano! 😀 Hai mille risorse! 😉
    Però… mi piacerebbe conoscere qualche bell’esempio di sincronicità che ti è accaduto 🙂 Uno di quelli ai quali, dopo averlo ascoltato, si pensa “Cavolo… questo è davvero difficile da spiegare col caso!” 😉
    Dai, aspetto… 🙂

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  14. x ilmiomaestro: che siano davvero segni, credo che rimarrà una cosa indimostrabile ancora a lungo, sempre ammesso che prima o poi lo sarà… Temo che faremo prima a scoprirlo… ;D
    Per questo poco fa ho risposto che in fondo conta di più la nostra credenza (o scetticismo) che la… apparente verità. Molto spesso (forse sempre? …) ciò che c’è, non è cosa c’è, ma cosa crediamo esserci.
    Credo tu capisca cosa voglio dire… 😉

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  15. x Sofia: … incredibile… ero convinto di aver già risposto ad un commento simile e volevo semplicemente indicartelo, ma… non c’è! Devo averlo scritto su un altro blog! %-)
    Il succo era che concordo pienamente con quanto hai scritto 😉 Infatti non è tanto importante stabilire se questi segni esistono o meno, io sono convinto che chiunque ne ha avuti nella propria vita, è piuttosto capire se sono segnali “da seguire” o se sono una sorta di causa-effetto su un piano più ampio rispetto a quanto conosciuto da noi, perché “tutto è una cosa sola” (leggi “La Tavola di Smeraldo“): affascinante ma… una “semplice causa-effetto” e non un segno da “una fonte superiore”.

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  16. Hei tu, che volevi fare? Indicarmelo? Voglio le risposte personali io… sono permalosa… 🙂

    Sì vero. Però questo cercare di capire non deve essere, a mio parere, affannoso o crearci instabilità.

    Ti auguro buona notte… sperando che ricambierai e non mi rimanderai alla buona notte di qualche altro commento.

    :)))

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  17. Ciao.Niente preamboli.
    Anno 1985,il 5 marzo muore in un incidente mio padre,era nato il 5 dicembre quindi muore tre mesi dopo il compleanno.
    8 mesi dopoi n un altro incidente muore mia madre era il 6 novembre,avrebbe fatto gli anni dopo tre mesi il 6 di febbraio.
    il 27 giugno muore mia nonna compiva gli anni il 27 novembre,lei era la nonna materna:coicidenze?
    Voglio crederci:un maledetto 1985 e basta?

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  18. x Sofia: credo che “cercare di capire” dipenda da una sorta di predisposizione, di curiosita’ personale, nonche’ dalla situazione contingente (leggi: piu’ casini hai, meno tempo ti resta per “filosofeggiare”)… la vita insomma e’ fatta di priorita’ 🙂
    Per la buonanotte temo sia tardi… Buona giornata!! 😀

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  19. x tamango: certamente un anno da dimenticare, per quanto possibile! Per te deve essere stato terribile! 😦
    Guarda… al di la’ delle proprie convinzioni personali, credere che ci sia un “disegno” dietro, che fatti cosi’ non accadano per caso, a volte e’ quasi una necessita’. In seguito a cose del genere o si finisce per credere davvero o si finisce per non credere piu’ a nulla.

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  20. La caratteristica predominante del mio segno è la sensibilità, ma spesso essa si confonde con la sensitività… di eventi ce ne sono tanti e affrontati con il senno di poi intravedi quell’alone impalpabile che avvolge le nostre vite…
    Non lo posso negare, questo post mi ha preso la mente e non solo…
    Aicha

    ps. se passi da me scopri il segno zodiacale… è fin troppo evidente!!!

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  21. Un mese fa ho letto il libro di Dalila di Lazzaro nel quale spiega di come suo figlio, morto a 22 anni, le faccia sentire la sua vicinanza facendole trovare, sotto varie forme, un cuore ogni giorno. Rimango piuttosto colpita da questo fatto e da come lei lo viva con intensità, di come l’abbia aiutata e l’aiuti ad accettare la scomparsa di Cristian senza farla sprofondare nella disperazione e di come le faccia credere di un qualcosa dopo la morte. Il giorno seguente, al lavoro, la figlia del mio principale, 14 anni, mi si avvicina e mi dice :”Guarda questa macchia sulla mia maglietta, hai visto che strano? Ha la forma perfetta di un cuore, sembra dipinta.” Sono rimasta praticamente ammutolita, quasi ghiacciata.

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  22. x Aicha: Pensa che in inglese “sensitive” sta per “sensibile”! %-) (mentre “sensible” sta per “ragionevole”, “sensato”) … Cosi’… tanto per aumentare la confusione! 😀 In realta’ pero’, derivando entrambe le parole dal latino, la differenza di significato nelle diverse lingue deriva proprio dalla difficolta’, a volte, di capire a fondo la differenza tra le due 🙂
    Sono contento che ti sia piaciuto il post 🙂
    Poi passo…

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  23. Io appartengo un poco al mondo degli scettici, non nel senso che non credo a questi eventi o ad esperienze che, tra l’altro ho vissuto, di segno mistico, ma perchè non voglio che queste esperienze incidano nella mia vita. Sono piu’ legata ad un’idea di rapporto con la natura diretto e provo ad immaginare che le domande a cui non si puo’ dare una risposta “certa”, siano in qualche modo domande inutili….
    Chiramanete prendio con le pinze quanto dico, poichè la mia mente non è così precisa, determinata, determinabile…anzi molto variabile
    🙂
    Di eventi sincronici me ne vengono in mente pochi, ma questo post mi è piaciuto e mi ha fatto venire la voglia di ricominciare a scrivere altro sul mio blog…. 🙂
    Evento sincronico:
    periodicamente incontro uomini-non donne perchè sono ancora etero….e non sò fino a quando :)-con i queli intreccio realzioni amorose tutti dello stesso segno zodiacale….a periodi, come se in alcuni momenti esistenziali potessi comprendere quel tipo di persone e ricevere determinati comportamenti…
    Un bezio-bacio.

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  24. UUUUhhhh che bel commento
    Sensibile-sensato, ragionevole…
    Io credo che la confusione l’abbiano fatta i nostri parametri culturali…. e non la nostra natura che è molto sensata :))))))))
    Io, personalmente, sbaglio nel non darle molto credito, ma lei è sensata, molto sensata…..

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  25. IO SOSTENGO LA TEORIA PER LA QUALE, COME DICE IL NOSTRO CohELO,…” NULLA ACCADE PER CASO”……CONTRO GLI SCETTICI SOSTENGO CHE CI SIA UNA VOLONTà IN TUTTO CIò CHE FACCIAMO…pensa che io fino a novembre dell’anno scorso a malapena sapevo accendere il pc…poi scopro l’esistenza dei blog…inizio a collegarmi ad internet senza sapere neanche come si facesse, lo so è difficile da credere…, ma nn conscevo questo mondo e tutto ciò che faccio sono tentativi ed “orrori”.., nessuno mi ha aiutata…bhe questo è un piccolo segnale no??…nel percorso di ognuno di noi ci sono delle tappe da percorrere per comprendere, per interiorizzare, ma la prima tappa è la conscenza di se stessi, allora ben vengano tutti i canali che ci possono aiutare nell’acquisizione di questa consapevolezza!!!! tutto è sincronico nella mia vita e sono certa che NULLA DI CIò CHE HO FATTO, CHE FACCIO E CHE FARò, è ACCADUTO, ACCADE E ACCADRà MAI PER CASO!!!! GRAZIEEEEEEEEEE…WOLF!!!! UN SORRISO!!!!:-)))))))))))))))))))
    [Glitterfy.com – *Glitter Photos*]

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  26. Buon pomeriggio Wolf,
    ma lo sai che questo post mi piace davvero tanto?
    Ebbene sì, io sono tra quelli che crede nella sincronicità e che, in parte, la vive.
    Tanto per fare un piccolissimo esempio nella mia vita è ricorrente il numero cinque.
    La mia data di nascita (12/11).
    L’anno di nascita ( …. ).
    Il numero dell’appartamento che ho in Trentino ( 122 ).
    I civici di casa mia, che avendo due entrate da due strade diverse, sono 12 e 11.
    E così via.
    Coincidenze? Io propendo per l’ipotesi che sia dei segni.
    Ed ultimamente ne ho avuto qualche conferma.
    Comunque questo post apre la riflessione a tante altre tematiche che potrebbero essere interessanti.
    Un saluto.
    Giò

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  27. x mtm: e be’… lo capisco, probabilmente avrei avuto la medesima reazione 🙂 Il punto, come scrivevo, e’ dare il giusto significato a eventi come questo. E’ difficile stabilire quale senso abbiano, sempreche’ un senso esista. Significano che “siamo sulla strada giusta”? Siamo noi stessi a provocarli proiettandoli fuori da noi?
    Hermanne Hesse diceva “Nulla e’ fuori, nulla e’ dentro, perche’ cio’ che e’ fuori e’ dentro”… magari se il tuo subconscio rimane colpito da qualcosa, esso lo proietta “fuori”, richiamandolo nella realta’. Ma se cosi’ e’, allora esso non significa nulla, se non un’interazione tra il nostro se’ e “il resto”. Sempre per riunirci al concetto della “cosa unica” che ho menzionato spesso anche nei commenti a questo post (leggi il #20, ad esempio…).

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  28. Questa foto devo averla usata anche io tempo fa sul mio blog, parlavo se non ricordo male dell’essere fuori tempo. Qui si parla del contrario.
    Non credo nelle coincidenze… credo ad entrambe le ipotesi da te proposte: in un disegno superiore, ma anche nella naturalità di questo disegno. Più che attenzione ai “segnali”, direi sensibilità di chi li sa scorgere e apprezzare.
    Trovi terreno fertile con me su argomenti del genere. Sarebbe divertente chiacchierarne un po’ 🙂
    -Ra-

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  29. x rigirandola: direi che su questo argomento le nostre visioni sono parecchio simili 🙂 Questi eventi mi incuriosiscono e certamente mi sono spesso domandato se potessero in qualche modo poter essere usati per “vivere meglio”, per fare le scelte migliori. Ma invero qualche anno fa giunsi alla conclusione… momentanea (perche’, al pari di te, cambio idea molto spesso su ogni argomento che mi da l’opportunita’ di farlo ;D) che ti riporto qua, ricopiandola da una risposta che ho dato in pvt:
    “Cosa vogliono dire queste “sincronicita’” (non voglio chiamarle “coincidenze”)? mmm… secondo me… nulla! 😀 Oppure qualcosa di molto generale, come che “siamo al posto dove e’ giusto che siamo”. Ma non le vedo come indicazioni su una strada da seguire piuttosto che un’altra… E’ come… mmm… un sasso che cade in uno stagno: l’onda si propaga in tutto lo stagno, perche’ tutto lo stagno “e’ una cosa sola”, ma per una singola goccia di quello stagno, presa individualmente, non significa nulla…”
    Inoltre sto ben attento a che l’attrattiva di essere manlevato dalle scelte, facendo leva sui presunti segni, non abbia mai la meglio sulla ragionevolezza… anche perche’ a volte e’ la voglia di “voler vedere la spinta a seguire azioni che ci piacerebbe compiere, a farci vedere cose che altrimenti non noteremmo.
    Bacio e… d’accordissimo sulla Natura: essa e’ molto sensata… ed e’ a volte molto crudele – ai nostri occhi di esseri viventi – in questa sua sensatezza.

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  30. x gabry: grazie cara 🙂 Ricambiato!

    x Simona: ammiro la tua capacita’ di mettere l’acca di Coelho ogni volta in un posto diverso!! 😀 😀 😀 In realta’ sono convinto che lui stesso abbia aggiunto quell’acca apposta per creare confusione e curiosita’! ahahah
    Battute a parte… nell’esempio dei PC e dei blog che riporti… mi pare che piu’ che di sincronicita’, si possa parlare di tua curiosita’ e capacita’ di apprendimento, ti pare? 🙂 Perche’ vuoi dare a qualcos’altro o a qualcun altro il merito di qualcosa che in fondo e’ solo tuo?? ;D
    Sul “Niente accade per caso”… be’, sai come la penso: ho cambiato idea numerose volte nel corso della mia vita e probabilmente accadra’ ancora, ma al momento trovo piu’ utile contare sulla nostra forza, attenzione , capacita’ di reazione… lo trovo piu’ costruttivo 🙂
    Un sorrisone! 🙂

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  31. x Gio’: anche io, come scrivevo ho diverse ricorrenze legate ai numero che compongono la mia data di nascita.
    Ma anche altri esempi, eccone uno: sono nato in via XXXX al numero civico 34/3 (ho cambiato i numeri per privacy! eheheh), ovvero 34 interno 3. Successivamente cambiai casa diverse volte, direi almeno 4. Qualche mese fa andai a vivere nella mia attuale casetta; per me – per situazioni contingenti che non sto qui a scrivere – fu come rinascere alla vita.
    L’indirizzo dell’appartamento aveva qualcosa di familiare ma all’inizio non ci feci caso. Solo in un secondo tempo mi resi conto che l’indirizzo dell’appartamento e’ via YYYY… numero 34/3!
    Adesso, volendo assegnare un significato a questa coincidenza, mi verrebbe ovviamente da pensare alla nascita ed alla rinascita… ovvero a un segno di “essere nel posto dove e’ giusto che sia”. Avrebbe questo evento potuto dirigere in qualche modo la mia scelta? Ovvio che sarebbe stata una pazzia… La mattina di quello stesso giorno, visitai un altra casa, completamente diversa da questa: questa e’ vicina al mare, l’altra tra i monti; questa e’ in citta’ con le comodita’ che ne derivano, seppure nell’estrema periferia, l’altra era in un paese di montagna con la tranquillita’ del posto; questa e’ piccola e senza “uscite” per il gatto (niente poggioli o terrazzo), l’altra aveva il giardino (si… sull’aperta campagna e con gli animali dei vicini (galline, cavalli… chissa’ che fine avrebbe fatto Sissi! hihihi).
    Se avessi deciso sulla base del numero civico… be’, a quest’ora mi sarei messo in cura! 😀 Voglio dire, mi sta bene notare i segni a posteriori, ma prima non so se sarei pronto a seguirli se andassero contro la mia logica e sensazione.

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  32. Non c’è dubbio Wolf. Non c’è dubbio.
    Dimenticavo un’altra coincidenza, forse la più importante, in famiglia siamo cinque. Io, mio marito e le nostre tre splendide bambine!!!
    Quanto al tuo commento da me Wolf….questa volta l’amore non c’entra purtroppo. Ben altro bolle in pentola.
    Un salutino di inoltrato pomeriggio.
    Giò

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  33. x Attimi: grazie, ho letto e risposto 😉 Ti riporto la risposta anche qua: “Anche a me sono successe cose simili 🙂 A volte ho provato addirittura a “chiamare” io la telefonata: prendevo un oggetto regalato da “lei” tra le mani e mi concentravo… A volte, apparentemente, funzionava, il cellulare suonava ed era “lei” 🙂 eppure… be’, se parlo al passato un motivo ci sara’: la storia e’ successivamente finita comunque 😉
    E allora… che siano “chiamate” vere o che siano solo palliativi… mi chiedo quale ne sia l’utilita’, se essa e’ cosi’ temporalmente limitata.”

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  34. x Ra: si, avevo pensato anche io, naturalmente, alla possibilita’ che le due possibilita’ fossero “una cosa sola” 🙂 Ma la differenza e’ in realta’ notevole: una non ha un vero disegno per ognuno di noi, ha una realta’ in evoluzione, che si crea e disfa’ in continuazione. In un certo senso, e’ consona al “Qui e ora” (parlo di quella “naturale”). E’ una… continua mutazione che ha solo direzione “globale” (l’evoluzione delle specie e dell’universo in genere) ma scarso interesse per le singole entita’ che compongono il sistema.
    L’altra, prevede una… Entita’ senziente, ragionante, in grado di vedere e provvedere per ciascuno di noi. Qualcuno che e’ assimilabile al Dio dei Cristiani, piuttosto che qualcosa che si potrebbe definire Uno indifferenziato o Energia universale, qualcosa che non ha “pensiero”, non come lo intendiamo noi; questa energia non “pensa”, reagisce solo a leggi naturali.

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  35. x Aicha: no, non sono io “buono”, è tutto da te meritato 😉

    x tsjaaa: io credo molto nel potere della condivisione: per chi ha l’umiltà di “ascoltare” davvero, può dare un sacco di utili suggerimenti e, a volte… arrivare a salvare la vita! 🙂

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  36. x yasmine: sperare non è un “dovere”… ma è stupido non farlo! 😀 Almeno fino a quando ci sono davvero chance.
    Ma quando non ce ne sono più… la speranza può divenire il peggiore dei nemici, facendoti inseguire autentici miraggi…

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  37. x Giò: ah… mi spiace! Comunque il concetto è lo stesso: sostituisci “amore” con “emotività” 🙂
    Buonanotte…

    x belllissima: bé… sarebbe il sogno di molti avere il genio sulla spalle che ti suggerisce all’orecchio cosa fare 🙂 Purché naturalmente non sbagli! 😉
    … non sbaglia mai? *-)

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