Il bisogno di essere speciali

ReTutti, dentro di noi, ci sentiamo o vorremmo essere un po’ speciali. E’ come se ci fosse un bisogno di identificazione, di dimostrazione del proprio presunto valore, da ricavare dal confronto con chi ci sta attorno.
Probabilmente cio’ non e’ innato nell’uomo, e’ l’impostazione della nostra societa’ che genera questo “bisogno di superiorita’”. Fin da bambini ci viene inculcato che dobbiamo eccellere, essere i migliori, altrimenti potremmo non essere amati da quelle che in quel momento sono le persone per noi vitali: i nostri genitori. Questo e’ un processo che spesso non si riesce davvero a “lasciarsi alle spalle”, nemmeno quando ragazzini non lo si e’ piu’. Anzi, puo’ divenire qualcosa che col tempo si autoalimenta, distorcendosi e degenerando sempre piu’. Qualcosa che in molti si portano dietro tutta la vita, celandola di volta in volta dietro le maschere da superuomo (o superdonna) o, al contrario, con quelle da persona incompresa e non accettata.

Regina Se in una certa misura questo bisogno puo’ essere in qualche modo umano e accettabile, i suoi eccessi generano “mostri”: in alcuni sfocia nella volonta’ di prevaricazione sull’altro, talvolta in una vera e propria violenza – psichica o fisica che sia; in altri, nel non riuscire ad accettare una seppur dignitosa esistenza poiche’ si sente sempre di “meritare di piu’”, di dover dimostrare di piu’, riducendosi in un perenne stato di infelicità.
Cosi’ la vita scorre via, tra dimostrazioni di forza e di potere, di ricerca di qualcuno o qualcosa che ci dimostri che valiamo quanto crediamo di DOVER valere.

Sara’ che forse col tempo le aspettative e le mire cambiano, che si impara ad essere piu’ autoreferenziali piuttosto che dipendenti dai giudizi altrui. Mi pare oggi evidente che molta della vita che viene “persa” lungo il tragitto in tentativi di autoaffermazione, potrebbe essere goduta attraverso aspettative diverse, piu’ autentiche, piu’ ritagliate sui nostri reali bisogni e aspirazioni. Nostri, non imposti dall’esterno.

Ci rendiamo conto che spesso perfino “sapersi godere la vita” diviene un “must”? Paradossalmente ci si sforza letteralmente di divertirsi, in un modo o nell’altro. Quante volte sento qualcuno rimproverare qualcun altro perche’ “non si sa godere la vita”! Peccato che spesso chi rimprovera e’ proprio colui che piu’ degli altri ha un aspetto tutt’altro che gaudente: spesso e’ contrito, teso nella necessita’ auto-creata di “dover vivere ad ogni costo”.

Il punto e’ proprio in quella parola: “vivere”… Ma qual e’ il metro di misura? Vivere secondo chi? Secondo quali parametri? Chi ha detto che dovremmo essere tutti dei Patrick De Gayardon, dei Casanova, degli Onassis, degli Einstein, piuttosto che persone chi si sanno godere il momento magari anche davanti ad un buon film e un bicchiere di vino?

La semplicita’ non e’ banalizzazione, non e’ rinuncia ai propri sogni e desideri. E’ casomai ripudio di quei sogni e desideri che nostri non sono. Di quelle aspirazioni che non servono veramente a noi; servono, a ben vedere, solo a sentirci al pari o superiori agli altri, ad essere accettati ed ammirati dai componenti della societa’ attraverso quei parametri che la societa’ stessa ha costruito e imposto, esplicitamente o sommersamente – attraverso il richiamo anticonformista alla rottura delle regole (ipocrita, perche’ falso: e’ sempre la societa’ stessa che detta sia le regole che… le regole per trasgredire alle regole).

Non si smette mai di imparare, e’ vero. Chi crede di poter smettere e’ egocentrico e illuso. Ma dopo un po’ inizia a fare capolino il sospetto che al mondo esistano soltanto “cose puntuali” da imparare, non segreti che portano a panacee capaci di trasformarci tutti in superuomini.

Che ne dite di lasciare i desideri di presunta superiorita’, quando non di onnipotenza, agli altri? 😉

gatto e procione

78 pensieri su “Il bisogno di essere speciali

  1. ..essere se stessi, sembra a oggi la difficoltà più grande, perchè dovendo per un motivo o per un altro “soccombere” a ciò che ci viene propinato, alla fine è automatico diventare “altri”…

    me ne rendo conto, e parlo per me, quando vivo qui, in montagna, e quando mi sposto in città.. divento diversa io, quasi a dovermi amalgamare a un contesto per poterlo accettare e ne fuggo sempre il più veloce possibile..

    non sono capace di scendere a compromessi, non per quanto riguarda il vivere..rispetto le idee di ognuno, ma amo poterla pensare a modo mio..anche quando banalmente non auspico a nessun “regno”…

    🙂

    ps..forse, come sempre..son un po’ uscita dal tema…

    ti abbraccio..
    m.

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  2. Quello di cui parli e’ spirito di adattamento, e’ un sapere che – pur mantenendo se’ stessi – si deve rispettare il contesto nel quale si e’ calati. E’ a nostro vantaggio “sfruttare” cio’ che la societa’ ci mette a disposizione.
    E’ diverso il caso di chi della societa’ e’ schiavo, non proponendo niente altro se non cio’ che la societa’ stessa gli detta.
    Di fatto tu rispetti gli altri, ma ti mantieni stabile in te stessa; quindi, pur cambiando modo di porti, non sei una “spugna” che assorbe pedissequamente cio’ che gli viene proposto dalla societa’.
    Ricambio l’abbraccio 🙂

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  3. non ho mai vissuto esperienze dirette di questo genere e forse per questo ho sempre vissuto serenamente il mio “io”..piuttosto DETESTO chi si sente superiore ( o semplicemente vuol sentirsi superiore) agli altri e se mi capita qualche individuo del genere lo strapazzo come meglio posso…
    🙂 sempre con dolcezza, eh…;)

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  4. Grazie già fatto da molto tempo… lo so, ti sembrerò presuntuosa ma ho da tempo abbracciato quello che tu descrivi…perché ho capito ormai da tempo che la ricerca della superiorità e dell’onnipotenza non mi appartiene… adoro la semplicità ed essere quella che sono… senza bisogno di apparire esagerata o altro. Sto bene così, con i miei pensieri, le mie meditazioni e contemplazioni…fra i grandi che hai nominato ce ne uno che mi ha insegnato a essere umile… dalla sua anima ho appreso l’essenza della vita… si tratta di Einstein…ho con me e adoro la foto di lui all’ufficio brevetti… diceva che non bisogna guadagnarsi da vivere con quello che aspiriamo a fare… proprio come fece lui…eppoi ripeteva sempre che la fama lo rendeva sempre più stupido…proprio lui che era un genio…

    buona giornata, Lands

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  5. Eh, lo so, Einstein non era solo un genio della fisica, ma dovevo citare qualcuno di molto conosciuto come scienziato e allora… chi meglio di lui? 🙂
    Si, ti credo: penso proprio che tu sia realmente come ti descrivi 🙂 E non la definirei affatto presunzione, anzi, spesso e’ necessaria una certa modestia per riuscire ad accettare che cio’ che si rincorreva prima non era poi una cosa cosi’ importante 🙂
    Un abbraccione…

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  6. non ho mai avuto bisogni di superiorità, anzi, forse qualche complesso di inferiorità o inadeguatezza…
    essere speciali per qualcuno quello sì, e mi sono accorta che non sei speciale per nessuno se prima non sei speciale per te stesso, ma questo non vuol dire sentirsi superiori..
    ti abbraccio caro Wolf

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  7. Diciamo che se sei speciale per te stesso, non hai bisogno di esserlo per altri. Anche se ovviamente fa piacere che sia cosi’ 🙂
    Ti sembrera’ senz’altro strano, ma io credo che molti sensi di inferiorita’ affondino le loro radici nel senso di superiorita’: ci si sente inferiori perche’ ci si aspetta di “essere piu’ di quel che si e'”. Se non ci si aspettasse di essere “di piu'”, non esisterebbe senso di inferiorita’, pare logico 🙂
    Ricambio l’abbraccio cara occhi 😉

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  8. x quanto riguarda l’essere speciali e diversi sono d’accordo…oppure vogliamo essere tutti perfetti come le makkine? faccio un esempio che tutti conosciamo…le modelle…tutte uguali…magre, tristi, a volte anoressiche, che sfilano camminando tutte nello stesso modo…oppure tutte veline? nella vita reale siamo tutti speciali…siamo diversi…ed è questo il bello…e per buttarla sul filosofico e sulle frasi fatte:

    scusami wolf se mi sono allungata al riguardo ma è un tema e un’idea che difendo fino in fondo…ciao

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  9. ritento:
    “se ognuno di noi è uno nessuno e centomila anche la realtà perde la sua oggettività e si scompone all’infinito nel vortice del relativismo. l’uomo è un’artificiale costruzione ligia alle convenzioni sociali e contrapposta alla natura, priva di componenti artificiali”

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  10. sai io sono felice di quello che sono e come sono con i miei difetti e pregi sono le cose che mi accompagnano nella vita e mi insengnano molte cose si sbaglia si chiede scusa si ha ragione e la vogliamo ed è giusto essere così ma mai peccare di presunzione altrimenti non si và da nessuna parte…..mi piace venire quì e leggerti anche questo è un insegnamento di vita….
    un grande abbraccio..
    AnnA..

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  11. Carissimo in questa nostra vita ognuno ritrova, se riconosce gli strumenti a sua disposizione, la prpria originalità. Liberarsi dalle catene culturali è faticoso, ma ne vale la pena, molto probabilmente il tentativo di autoaffermazione è anche un dato culturale, ma non solo….
    Nasce comunque da una problematica di base…
    Ora è un po’ tardi, poi ritorno con calma…..ora il sonno mi ruba….
    un bacio

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  12. Aimè sono fortemente convinta che tutti i desideri (a prescindere dalle dimensioni) siano uno dei mali peggiori per l’uomo. Spesso (per non dire sempre) alterano le nostre azioni e ci portano troppo lontani da noi stessi .. Imparassimo semplicemente a stare bene ORA e QUI, che pace e serenità avrebbe la nostra esistenza.

    Buona notte 🙂

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  13. x gabry: è chiaro che ognuno è speciale nel senso che è diverso da ciascun altro. E’ il volerlo essere, che rovina tutto 🙂
    Chi davvero è speciale, non ha bisogno di volerlo: lo è già.

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  14. x AnnA: sono d’accordo. Non c’è bisogno di voler essere superiori per voler crescere. Anzi, chi davvero cresce, capisce che nessuno è davvero superiore a qualcuno altro. Qualcuno può correre più veloce, ad esempio, questo sì. Ma nel complesso non può dire di essere superiore a chi corre più lento.
    Grazie, il tuo è un bellissimo complimento 🙂
    Ricambio il grande abbraccio!

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  15. x rigirandola: per il momento sono d’accordo con quanto hai scritto 🙂 Aggiungo che riconoscere gli strumenti a nostra disposizione, non può prescindere dal voler vivere “con gli occhi aperti”, intendendo con l’umiltà di sapere che c’è sempre da imparare. Da tutto e da ognuno.
    Aspetto il resto allora… 🙂

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  16. x amabilepensiero: il tuo è un pensiero molto buddista 🙂 anzi, molto orientale, almeno nella concezione della parola “desiderio” che abbiamo noi occidentali.
    Buona notte a te 🙂

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  17. Non si smette mai di imparare, e’ vero. Chi crede di poter smettere e’ egocentrico e illuso. Ma dopo un po’ inizia a fare capolino il sospetto che al mondo esistano soltanto “cose puntuali” da imparare, non segreti che portano a panacee capaci di trasformarci tutti in superuomini.

    bè….se non sei uno psicologo sei di certo uno che ne ha piante tante….la frase estrapolata è fantastica e la sento mia….grazie, ciao un salutino, un’altra che sdrammatizza alla fine del blog ma che lo iniziò col piangersi addosso….ogni tanto ci casco ancora…ma poche volte, un abbraccio…take5

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  18. Bé, ma questa è una grande notizia: vuol dire che di piangerti adosso hai finito 😉 Le ricadute non contano, i momenti di debolezza ci sono e ci saranno sempre: siamo esseri umani, non robot. Altrimenti ricadiamo nell’arroganza di chi si crede intoccabile 🙂
    Benvenuta Take5! 🙂

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  19. x Legolas: ho ascoltato il lungo pezzo proposto, interessante 🙂 Gia’ il titolo lo era, d’altronde 😉

    x AnnA: Qui e’ nuvolo, ma non piove al momento 🙂 Grazie, sorriso e carezza a te…

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  20. No. Sono speciale solo nel senso di unico, come lo e’ ciascuno di noi.
    Dipende da cosa tu intendi per essere speciale 🙂 Mi auguro e ti auguro che tu lo sia nell’accezione che dai a quel termine.

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  21. speciale x me significa essere dolci, simpatici, divertenti, ironici, amanti (nel senso di saper amare), e chi piu ne ha piu ne metta….essere tante cose assieme…essere speciali x una persona significa che l’altro accetta tu come sei…accetta i tuoi pregi e i tuoi difetti e non ti cambierebbe x nulla al mondo….io so di essere speciale e spero di incontrare la persona giusta che se ne accorga e alla quale piaccio x come sono…..

    sono stata chiara???? ehehehehe 🙂

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  22. Troppa fatica! ahahah Credo che piu’ che avere tutte le caratteristiche che citi in generale, capiti piu’ spesso di trovare chi, essendoci simile, le “veda” in noi, tirandocele fuori nei suoi confronti 🙂
    Ho imparato che per quanto tu sia o faccia, non potrai mai piacere a tutti.

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  23. Il desiderio di cui hai parlato mi ha sempre portato a farmi in quattro per “apparire agli altri” come super e speciale, a discapito del tempo per me stessa; e la cosa più negativa era che che quello che facevo, lo facevo perchè mi piaceva davvero.
    Su questo concetto ci sto lavorando da qualche mese, e sono felice di essermene accorta da sola… un giorno. =)
    Ora ho dimezzato i miei interessi ma almeno me li godo di più, e alcuni li sto anche affinando.
    Sono soddisfazioni…!!

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  24. Il tempo cambia le cose, o meglio, siamo noi che cambiamo col tempo, volenti o nolenti. Se lo facciamo in maniera costruttiva o casuale, dipende poi da quanto viviamo con gli occhi aperti, ovvero senza far finta di non accorgerci di cio’ che accade a noi ed attorno a noi.
    Certo, sono soddisfazioni 😉

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  25. ciaooooooo wolf..ben tornato….!!!! caro il mio saggio amico…post a dir poco eccezionale….!!! ogni volta che passo da te..lo sai che mi accade?(immagino tu lo voglia sapere!!!!!)..che trovo sempre le parole di cui ho bisogno..perle di saggezza che ti nascono dal cuore…RINGRAZIARTI è POCO!!!!!!UN GROSSISSIMO ABBRACCIO E…BEN TORNATOOOOOOOOOO…MI MANACAVIIIIIIIIII:-)

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  26. Wow! Che saluto e che commento caloroso! 🙂 In realta’, cara Simona, ho continuato a scrivere sul mio blog, seppure a ritmo ridotto, quello che per ora non ho potuto fare e’ stato tornare a leggere i blog degli altri, il tuo ovviamente compreso. Ma lo faro’ a breve 😉
    Abbraccione a te! 🙂

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  27. Ciao bello questo tuo post io credo che ognuno di noi debba essere se stesso e che come tale deve rimanere…ovvio se si sa di avere qualche neo di troppo caratterialmente e magari disturbare con questo qualche amico o qualche persona a noi cara ci si può modificare ma l’impronta della nostra anima dovrebbe restare quella che è nella sua semplicità…chi si distorge per apparire diverso spesso e volentieri poi appare finto e questo non è gradevole neanche per interagire…meglio essere umili…veri e se stessi questo credo che nel rispetto altrui può pagare e portare lontano..ti abbraccio Sun

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  28. In genere e’ una scelta che finisce per pagare sul lungo periodo; comunque non c’e’ sicurezza del risultato, cosi’ come non c’e’ in nulla nella vita… ma almeno ci si prova 🙂
    Ricambio l’abbraccio…

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  29. Ciao. Per quanto mi riguarda non ho bisogno di essere speciale… Se mi guardo dentro vedo che lo sono, per quello che ho vissuto e per le cose piccole e grandi che ho superato nella mia piccola vita.
    Solo che a volte, nel raffronto con gli altri, butto alle ortiche tutto ciò che io penso di me stessa mettendo invece in primo piano quello che gli altri pensano di me, e modificando un po’ il mio modo di essere in base all’opinione che sento di suscitare negli altri.
    Questione di insicurezza forse… Per me, voglia di essere amata e apprezzata NONOSTANTE… A PRESCINDERE… O come dir si voglia…

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  30. Uhm… Secondo me si tende a desiderare di essere speciali nel momento in cui si smette di riconoscere sè stesso e l’altro come un essere unico ed irripetibile..
    Dico “si smette” perchè da piccoli certe cose le sappiamo benissimo, poi, crescendo, iniziano i condizionamenti e moltissime cose si perdono per acquisire illusioni.
    Tornando al tuo post.. Io credo che nessuno saprebbe essere me bene come riesce a me, dunque sono speciale, no? Se ognuno rapporta questo esempio su sè stesso, il gioco è fatto, si riconosce non solo di essere “speciali” come si desidera essere, ma si riconosce anche che speciali lo siamo tutti! ^^
    Una grattatina dietro ad un’orecchietta a scelta al bel lupacchiotto!

    LaSciamana

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  31. x Tenderly: certamente, è questo che intendevo quando ho scritto che “in una certa misura questo bisogno puo’ essere in qualche modo umano e accettabile”; sono sempre gli eccessi a non andare bene… ma guarda che sono eccessi piuttosto frequenti…
    Sorriso 🙂

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  32. x Yaila: se tu davvero volessi essere amata “a prescindere”, non modificheresti nemmeno quel poco il tuo modo di essere 🙂 Semplice… ma non è facile, affatto. Per questo ho scritto che in una certa misura volersi sentire speciali va bene, è umano, almeno per persone che non aspirano ad essere dei guru o qualcosa di simile.
    Come ho appena scritto a Tenderly, sono sempre gli eccessi a creare danni.

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  33. x LaSciamana: se leggi il mio breve commento #17 vedrai che non la
    Credo anche io che sia giusto riconoscere sé stessi come unici e irripetibili, a patto, come già scritto da te, di capire e accettare che questa unicità è di ciascuno di noi e che perciò, se per noi essere speciali vuol dire questo, allora speciali lo siamo tutti.
    Vorrei prolungarmi ma Sissi (la mia gatta, vera padrona di casa ahahah) miagola da mezz’ora, devo dedicarle un po’ di attenzione 🙂

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  34. Grazie 🙂 Le tue visite sono sempre graditissime 😉
    Al momento la situazione è questa: sto aspettando la linea fissa da infostrada, ma ci vorrà ancora molto tempo (30-60 giorni, ed è passata solo una settimana da quando l’ho chiesta). Mi sto arrangiando usando il videofonino come modem, ma c’è una soglia giornaliera (piuttosto bassa) che è meglio decisamente non superare! ;D Ecco perché ho bloccato per un po’ le visite al tuo blog ed a quelli degli altri amici di web 🙂
    Tuttavia mi sto accorgendo che qualcosina riesco a fare nonostante la soglia (che è di 50Mbyte…). Ergo… penso che tornerò a visitarvi presto 😉

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