La paga della vita

ButterworthAnni fa prendevo le figure che mi piacevano e le univo a massime che mi colpivano particolarmente ottenendo così lo “sfondo del periodo”. Esso poi campeggiava sul PC dell’ufficio a lungo, in modo da averlo davanti agli occhi per un lasso di tempo sufficiente da assimilarlo.

Questo è uno di quelli…

Ricordo una frase di Anthony Robbins che diceva “la vita ha questo di strano: se non volete che il meglio, alla fine il meglio è cio’ che otterrete”.

E’ vero: pensiamo che c’entri molto la fortuna, il caso, e indubbiamente ci sono vite così fortunate o così sfortunate da sfidare la causalità. Eppure perfino all’interno di una vita piena di eventi fortunati o sfortunati, c’è gente depressa o, al contrario, che riesce ad essere felice ugualmente.
E c’è gente che riesce ad ottenere cose impensabili nelle condizioni dalle quali era partita.

Questo post è un invito a non ritrovarci, un giorno, ad avere il profondo rammarico di Butterworth quando capisce che la misera paga che ha ottenuto è, in fondo, esattamente ciò che ha chiesto realmente. Troppe volte ci arrabbiamo con la vita perché vorremmo di più ma non siamo davvero disposti a impegnarci, cambiare o lottare, per averlo.

Non si “chiede” alla vita con le parole, ma attraverso l’azione.

E se forse è vero che non tutti avranno ciò che davvero hanno “chiesto”, almeno non avranno il rimpianto di Eric. Perché accorgersi troppo tardi che se solo si fosse voluto davvero, si sarebbe ottenuto, è peggio che aver voluto, combattuto e perso.

69 pensieri su “La paga della vita

  1. Eh si Wolf… devo darti la mia piena approvazione alle tue parole…
    L’agire…si…senza remore, per nn cadere in inutili rimpianti per nn aver tentato… quando poi sarebbe troppo tardi…
    Prendo tanto buono da questi tuoi post…e, ci son momenti come questo che praticamente arrivo qua…nello scrigno delle mie riflessioni e prendo tutto quanto c’è da prendere e lo porto con me…
    Infatti… scusami…ma ho portato un pò del tuo blog nel mio blog…
    Un abbraccio e notte serena…
    LeAAA

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  2. Bella l’idea di assimilare massime/immagini ora non lo fai più?
    Forse perchè hai il blog, un po’ desktop della tu anima giusto?

    Per commentare il post, davvero strano, non avevo mai letto questa massima né avevo riflettuto su temi simili però è una frase che mi ripeto spesso “per me voglio il meglio”. E’ una via tutt’altro che semplice, comporta sofferenze e attese, implica lasciar andar via che per noi non è il meglio, oppure aspettare pazientemente che la persona a cui vogliamo bene si decida, magari anche con il nostro aiuto, a tirar fuori il suo, di meglio…Anche con gli oggetti significa rinunciare a scorciatoie, avere pazienza nel cercare e talore rinunciare a ciò che desideriamo…
    Saprò alla fine della mia vita se ho saputo ben scegliere.
    Per ora mi sono buttata in essa a capofitto. Molto ho avuto, molto ho perso, molto ho sbagliato…e si prosegue…

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  3. Sentivo dire sempre dai miei genitori : “Per i miei figli voglio il meglio”
    E forse il problema stà proprio qui, pensiamo sempre troppo spesso al meglio per chi ci è caro, poco al nostro…
    Un abbraccio

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  4. si può chiedere tutto durante un’esistenza quindi alla vita…ma non sarebbe utile viverla senza interferire con le richieste,anche perchè a chi bisognerebbe chiedere e cosa…per poi scoprire che chiediamo a noi stessi e questa è una contraddizione in essere. Grazie per l’ospitalità.taoista

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  5. Prima di leggere la firma a fine pensiero, credevo si trattasse di un pensiero della Moric (è lei nella foto, giusto?). M’era preso un colpo al cuore: questa che sa a mala pena coniugare un verbo all’indicativo presente è capace di tanta “saggezza”? hahahahaha
    L’atteggiamento giusto è quello di sforzarci, di cimentarci anche se ci sembra difficile o irraggiungibile. “crederci sempre e arrendersi mai” ????
    Buon fine settimana 🙂

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  6. x Lea: ho visto, Lea 🙂 Se riesco, prima di scappare verro’ a commentarlo…
    Un abbraccio a te e buon WE…

    x affabile: già, talvolta ci pare di perdere quello che pareva essere il nostro obiettivo, per capire poi, ad emozioni ferme, che evidentemente quella era solo una delle tante vesti che l’obiettivo può indossare, ma non l’obiettivo. In esoterismo ad esempio (ma anche in certe forme moderne di psicologia) si consiglia di non dare un nome o un viso ai nostri desideri, perché quel nome o quel viso potrebbe non essere quello giusto.

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  7. x SelvaggiaLuna: oppure ci pensiamo fino a farlo diventare un’ossessione ma… senza fare mai nulla di concreto per ottenerlo, per chiederlo davvero alla vita.
    A proposito… benvenuta! 🙂

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  8. x Nuovo: ma vedi… perfino l’aspirazione implica una richiesta, una richiesta che dovrebbe essere spontanea e naturale: seguire tale aspirazione (che potrebbe essere lo stesso Tao, perfino ;)). Eppure, pur sentendo cosa dovremmo fare e seguire, spesso non lo facciamo.
    Questo è ciò che intendo quando scrivo che “non chiediamo veramente”. Tu lo sai meglio di me: hai dovuto fare molto per arrivare alla tua conoscenza del Tao, hai dovuto, leggere, agire, modificare il tuo modo di porti… Tu hai chiesto realmente di entrare nella Via, non è forse così?

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  9. x Ram: beh, poteva essere chiunque in quella foto, l’importante era che persona e paesaggio trasmettessero un senso di libertà, serenità, gioia e, perché no? Eccitazione.
    “Arrendersi mai” non lo so, non credo. Può anche arrivare purtroppo il momento di arrendersi, ma almeno sarà senza rimpianti.

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  10. …oppure accettare che quell’obiettivo che prima ci interessava tanto non ci va più perchè noi siamo cambiati (il motivo per cui finiscono tante storie d’amore no?). Magari questo porterà a sofferenze all’altro/a ma se anche lui/lei vuole “il meglio” per sé rapidamente lo comprenderà e proseguirà oltre…è bello non rimanere uguali a se stessi non trovi?
    Ti racconto un aneddoto, a 12 anni mi innamorai perdutamente di un 15enne conosciuto in vacanza. Lui manco mi guardava e io che sapevo che l’anno dopo l’avrei rivisto tutto l’anno a pensare a come essere carina e seducente…beh facile capire come è andata a finire no? Appena l’ho rivisto l’estate dopo mi sono detta “tutto qui? Ma lo ricordavo bene?” Pochi giorni dopo vivevo il mio primo flirt con un 14enne molto più carino dell’altro…:)

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  11. Sono del tutto d’accordo con te e con quello che dici nel post. Parlavo l’altro giorno con un amico, che si lamentava con me per aver avuto da una ragazza esattamente quello che aveva chiesto (cioè: nessun impegno a lungo termine). Poi, quando lui repentinamente cambiò idea e le disse di volere di più, la ragazza disse: spiacente, ora non voglio io.
    A questo amico ho detto: devi stare attento a ciò che chiedi alla vita, perché la vita potrebbe dartelo…
    Quando si chiede qualcosa alla vita, bisogna stare attenti, avere gli occhi bene aperti e non giocare mai al ribasso. Perché poi, come dici tu, la delusione potrebbe essere davvero amara.
    Un abbraccio, Wolf.
    V

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  12. x affabile: è la stessa cosa in fondo, perché, come dicevo, il vero obiettivo – nel caso del quel stiamo parlando – non è “quella persona”, ma è l’amore… ed evidentemente quella persona non lo era.

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  13. Splendidamente vera, anche se talvolta hai desiderato tanto qualcosa che quando arriva dici: ma era tutto qui !, ho desiderato tanto una cosa non così importante..
    Capita, come di accorgersi che pian piano ciò che desideri davvero rimane e ciò che ancora non c’è in qualche modo misterioso arriva da te …
    Un abbraccione grande
    Vale

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  14. Buon pomeriggio Wolf,
    sono sempre stata un’assertrice di questo assunto che oggi ci proponi.
    E talmente ci ho creduto con tutta me stessa che anche quando stavo per entrare nella fossa dei leoni ho pensato che era proprio questo che desideravo dalla vita.
    Ma non avevo ben calcolato l’altrui punto di vista che ha fuorviato inevitabilmente la traiettoria dei miei intenti.
    E mi sono ritrovata con il sedere per terra.
    Dopo l’impatto cruento mi sono arrabbiata parecchio e mi sono detta: “cara Gio ma non era assolutamente questo quello che avevi chiesto alla vita”!!!
    Ora come ora, sinceramente, sto rivedendo un pò il concetto.
    Forse lo avevo capito male.
    Ti auguro un buon fine settimana.
    Un saluto.
    Giò

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  15. x Perla: sicuramente lo sono, ma non quando possono essere evitati. Come per l’aforisma, se quei rimorsi ti vengono quando ormai è troppo tardi… non vi è crescita in essi, vi è il raggiungimento di una conoscenza ormai sterile, che non serve più. Meglio non arrivare a questo, potendo…

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  16. x Aroma: chiedi e agisci per ottenerlo. Senso e valore ne ha senz’altro. Futuro anche, pure se forse non sarà esattamente ciò che speri. Certezza del risultato non si può avere, in questa vita. Ma già combattere per esso le darà un senso.
    Un abbraccio a te…

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  17. x vale: non importa, vuol dire che poi procederai per il desiderio successivo 🙂 Meglio poter arrivere ad accorgersi che quel desiderio non era poi così importante, che restare col rammarico di non averlo raggiunto continuando a ritenerlo chissà ché 😉
    Su quanto “misteriosamente” arriva da te… chissà, forse il mistero sta solo nel non capire come abbia fatto, eppure è probabile che sia stato grazie al fatto che non ti sia arresa…
    Un grande abbraccio a te!

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  18. In molti lo siamo, cara Gabry 🙂 Chiediti intanto se davvero stai facendo tutto quanto è nelle tue possibilitàper ottenerlo. Chiediti se davvero stai “agendo”, facendo qualcosa di concreto per raggiungere cosa desideri. Esprimere i propri desideri a voce o con i pensieri aiuta… ma poi bisogna agire.

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  19. x Giò: ahahah cara Giò! 🙂 Premesso che purtroppo certezza del risultato non si può avere, tuttavia spesso non indirizziamo con precisione i nostri desideri e sforzi per ottenerli. A volte basta poco, dettagli, per arrivare là dove volevamo arrivare o per ritrvarci da un’altra parte. Come nel caso di insegue il denaro nell’illusione che esso, da solo, possa dargli felicità. Poi, quendo lo raggiunge, si guarda attorno, magari scoprendo di essere solo, di non avere veri amici o compagnie, che siano lì per lui, non per il suo potere di acquisto. E non ha nemmeno il conforto di una spiritualità che magari ha sacrificato da lungo tempo. E forse, in ultimo, non ha nemmeno più la capacità di divertirsi, di lasciarsi andare, di fare le cose per… farle, qualche volta, senza dover sempre dare ad esse un prezzo in termini di soldi, vantaggi, conoscenza.
    Forse allora capirà che non era il denaro ciò che inseguiva davvero, ma ciò che credeva sarebbe arrivato assieme ad esso…

    E’ solo un esempio, tra l’altro magari nemmeno tanto di “moda”, visti i periodi di “vacche magre” 😉

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  20. x belllissima: grazie cara 🙂 Spero davvero di poter a breve tornare ad avere il tempo e la serenità di nutrirmi dei vostri blog. Che tu e gli altri ci crediate o meno… mi mancano davvero! 🙂

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  21. Ciao Wolf a volte mi sfuggono certe sottigliezze, sarà perché di tanto in tanto mi fermo e rientro in quelle contraddizioni che fatico ad estinguere…hai ragione tu, della Via quando sembra ad un lasso dalla meta, quello è il momento della regressione. Ti saluto amico Wolf.taoista

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  22. Agire, mettersi in gioco…é essenziale…a meno che non si voglia andare a far parte di quelli che preferiscono lamentarsi…
    Buona domenica Wolf e a presto
    Gio
    P.S. Ho firmato per i gatti Ciaoooo

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  23. Wolfghost, ho stampato questa bellissima pagina ed intendo regalarla ad Elisa, ed anche a me stessa. Voglio prendere tra le mani questa vita, finchè posso, e farla completamente mia. Grazie…Mary.

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  24. a volte non basta essere “determinati” ad ottenere quel che si vuole, poichè ci sono situazioni che, oggettivamente, bisogna prendere in considerazione e che, realmente, sono quelle che ti impediscono di realizzare pienamente i tuoi desideri.

    così, ho imparato a cogliere ogni attimo, perchè in fondo, anche gli attimi, sono piccoli desideri realizzati.
    e voluti.

    🙂 buona domenica!

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  25. è verissimo quello che hai scritto. vedi, a me basterebbe poco per essere felice, in fondo ho “quasi” tutto quello che mi serve. tranne una cosa, che purtroppo non dipende da me. l’armonia in famiglia…

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  26. …se pensiamo ad un livello più alto del materiale… pensiamo alla energia come forza che agisce sulla nostra intera vita… materiale e spirituale… se si chiede nel giusto modo… si ottiene… perchè la nostra energia si unisce all’energia universale… e può tutto… ma ci vuole molta fede… come qualcuno ha detto più di duemila anni fa… con la fede si possono spostare anche le montagna…
    sempre puntuali e profonde le tue riflessioni… grazie…
    un abbraccio
    gino

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  27. Questo tuo post lo sento molto mio.
    Chiedere sempre alla vita il massimo. Ma il chiedere non basta.
    Nessuno ti dà niente per niente e la vita non fa eccezione.
    Chiedere per me significa agire al massimo, pormi degli obiettivi alti
    Se poi non riesco ad arrivare fino in cima, non avrò rimpianti nè rimorsi.

    Certo che per agire così, devi avere stima di stessa, caparbietà e decisione e devi mettere in conto, spesso, contrasti e in qualche caso la possibilità di essere lasciato solo.

    Ma questo è un non problema.

    Chi ti comprende a fondo sa che cosa vali e perchè agisci in quel modo

    buona settimana

    dora

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  28. x Aly: grazie, anche per la massima di Gibran… anche se, come scrive Montale e cito spesso, “Il tempo degli eventi è diverso dal nostro.”
    Non sempre alla primavera climatica, risponde quella dell’anima…
    Un sorriso a te…

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  29. x Gio: esatto… anche se poi non dovesse andare come speriamo. Tante volte ho fallito in vita mia, ma sono comunque sempre stato contento di aver almeno provato.
    Grazie per i gatti 🙂

    x AnnA: Buon inizio settimana e abbraccione a te…

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  30. x 4ever: per questo ho scritto l’ultimo paragrafo del post (“E se forse è vero che non tutti avranno ciò che davvero hanno “chiesto”, almeno non avranno il rimpianto di Eric. Perché accorgersi troppo tardi che se solo si fosse voluto davvero, si sarebbe ottenuto, è peggio che aver voluto, combattuto e perso.”), so che è così. Ma se c’è anche solo una possibilità e ciò di cui si tratta è davvero importante… bé, ci si prova…
    Buon inizio settimana cara!

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  31. x Fioredautunno: purtroppo ti capisco fin troppo bene… Fai ciò che puoi.

    x Giò: credo di capire… ma guarda che i “dettagli” comprendono anche gli interlocutori che ci scegliamo o che siamo costretti ad avere…

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  32. x Gino: fu mica quella stessa persona che disse “voi potete fare le stesse cose che faccio io, e cose ancora più grandi”? 😉
    Vedi, la mia fede è un po’ in crisi, non mi sento al momento sicuro che davvero tutto sia ottenibile. Ma qualcosa senz’altro lo è. E se è qualcosa che può cambiare la nostra vita… bé, allora è giusto combattere. Comunque vada.

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  33. x Dora: perfetto il tuo riassunto. Aggiungo che per agire, a volta “basta” anche la consapevolezza che l’alternativa, la non-azione, sarebbe disastrosamente peggio. Tanto vale perciò superare le paure e tentare, vada come vada.
    Il problema è trovarlo chi ti comprende 😉 A parole sono tutti bravi a farlo, ma poi basta poco e…

    Buona settimana a te!

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