Rispettare le età della vita – con uno scritto di W. Timothy Gallway

rosaQuando piantiamo una rosa, notiamo che rimane assopita per lungo tempo nel seno della terra, ma nessuno osa criticarla, dicendo “non ha radici profonde”, “manca di entusiasmo nel suo rapporto con la campagna”. Al contrario, la curiamo pazientemente, con acqua e concime.
Quando germoglia la nuova piantina, nessuno pensa di condannarla perché fragile, immatura, incapace di rallegrarci immediatamente con le rose che stiamo aspettando. Al contrario: ci meravigliamo per il processo della nascita delle foglie, seguito dai boccioli e, il giorno in cui spuntano i fiori, il nostro cuore si riempie di gioia.
Eppure, la rosa è rosa dal momento in cui mettiamo la talea nel terreno fino all’istante in cui, trascorso il suo periodo di splendore, finisce per appassire e muore. A ogni stadio che attraversa – talea, germoglio, bocciolo, fiore – esprime il meglio di sé.
Anche noi, nella nostra crescita e nel nostro continuo mutamento, passiamo per vari stadi: dovremmo imparare a riconoscerli, prima di criticare la lentezza dei nostri cambiamenti.

W. Timothy Gallway


Commento di Wolfghost: quanti di noi non sono stati o non sono capaci di accettare le diverse fasi della propria vita? A partire dai ragazzi, dagli adolescenti, che non vedono l’ora di crescere per poter essere indipendenti, per finire a chi si vede entrare negli “anta” o arrivare all’anzianità e alla vecchiaia, chi, insomma, non sa invecchiare.
A parte che l’alternativa all’invecchiamento è ben peggiore, comunque l’avanzare dell’età è qualcosa che, almeno ancora per queste generazioni, non si può evitare, quindi meglio accoglierla con ciò che di buono ha da portare e… dimenticare ciò che di buono si porta purtroppo via.
Ogni età ha le sue cose buone e le sue difficoltà da superare. La vecchiaia porta acciacchi a volte molto dolorosi e apre la strada, purtroppo, a malattie serie. Porta però saggezza e “libertà” dalle necessità delle età precedenti; una… lentezza che permette di godersi le piccole cose che la vita offre. La gioventù, come a volte i passaggi d’età importanti, porta confusione, difficoltà psicologiche nella ricerca della propria strada e dimensione, ma anche la possibilità di costruire il proprio futuro con le proprie scelte e, naturalmente, l’energie per farlo.
I passaggi intermedi, per così chiamarli, non sono da meno: ognuno di essi porta profondi cambiamenti nelle nostre vite, cambiamenti che spesso non sono semplici ne facili da accettare e sostenerle. Ma per chi vuole vedere, esso porta anche il ricordo dei successi ottenuti e la responsabilità delle scelte che ancora si devono affrontare.
Bisogna avere comprensione e rispetto per tutte le fasi della vita, anche perché, sperabilmente, ognuno di noi sarà presto o tardi tenuto ad affrontarle tutte.

alberi

68 pensieri su “Rispettare le età della vita – con uno scritto di W. Timothy Gallway

  1. x Jouy: la vita non è mai un lusso. Vediamo persone ricche che si mangiano letteralmente l'anima, e a volte anche il corpo, perché non sanno vivere. Altre che, nonostante siano povere, sanno goderne. Certo, come diceva un mio antico mentore, meglio essere ricchi che essere poveri, ma non basta.Ciao cara

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  2. …….per il momento cerco di vivere bene l'istante che mi passa di fronte, il futuro è un'incognita imprevedibile……è comunque un cerchio che si chiude con i suoi ritorni, è strano, ci ragionavo con un amico poco tempo fa, ma torna la voglia di essere giovane dentro, di vivere certe emozioni che sembravano dimenticate e sicuramente assaporandole meglio. Del tipo dormire in un sacco a pelo in un rifugio con la neve fuori, cose che avevamo dimenticato, forse snobbato decantando un buon letto e un buon riposo!! Chi ha detto che gli anta è invecchiare, perchè non potrebbe essere un ricominciare!!!Si, ci saranno anche i ritorni dolorosi…nel frattempo intanto………

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  3. x Evelyn: be', i ritorni dolorosi sono "ritorni" perche' evidentemente ci sono anche da giovani, no? Battute a parte, credo che tu abbia ragione: in effetti si impara a riapprezzare cose che si erano via via un po' perse, ma con in piu' uno spirito e un gusto diversi, dovuto al fatto di sapere, adsso, che la vita scorre via, e percio' apprezzare ancora di piu' il fatto di poterla vivere x Harielle: grazie cara, almeno sarebbe bene provarci

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  4. bellissimo e confortante paragonare la vita al crescere di una rosa…. a volte non ci diamo il tempo di percorrere le strade, è vero, a volte siamo  circondati da chi non rispetta i nostri tempi e ci fa sentire in colpa…..è sempre impervio il sentiero che ci porta fino alla montagna, ma molti ce la fanno…. anche se a fatica…. grazie dei pensieri che riesci a suscitare!R

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  5. Certo, non si é mai arrivati, la vita é una continua evoluzione e trasformazione fino alla fine dei nostri giorni. Non volevo sicuramente dire che mi sento "arrivata", ma solo molto più consapevole sotto molti aspetti.Ciaooooooooo

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  6. E' strano come si sia passato in un ragionevole lasso di tempo dal "fatalismo condiviso": Il tempo passa, non si può tornare indietro, ad ogni  stagione un frutto; all'opposto con il florilegio del fitness, delle diete anti età della chirurgia estetica.Ci siamo inventati un nuovo nemico: il tempo.Lo combattiamo a volte con spirito radical-fondamentlista, senza pensare che la battaglia é perduta, ma soprattutto incapaci di assecondarlo cercando nelle pieghe del tempo che passa, quei futti di cui possiamo deliziarci.In quest'epoca circuitale, non c'é spazio per il poco, masticato con giusta lentezza ed assimiliato, bensì il tutto, anzi il troppo, fagocitato ingordamente.Si forza tutto barbaramente, incuranti se le radici sono ipertofiche e senza una forza interiore.L'importante é che la pianta  dia immediatamente frutto; che importa se non sa di nulla, importante é che colpisca almeno la vista.Gli altri sensi potranno aspettare e mentre aspettano si atrofizzano e ci troveremo, malgrado tutti gli sofrzi a succhiare pappine, rimpiangendo i bei tempi durante i quali con forza addentavamo bistecche.E forse non saremo più capaci di apprezzare il colore e il profumo di una rosa.

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  7. una rosa perfetta, che ci porge un fiore stupendo solo dopo aver attraversato molti difficili passi.non l'avevo mai vista cosi, il mio carattere cupo mi porta a vedere solo le spine che mi pungono quando voglio raccogliere un fiore

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  8. Bene, speriamo allora che questo semplice scritto possa essere come la luce di una piccola candela capace però di illuminare un ambiente scuro, una candela che poi dovrai rendere ancora più potente te stessa

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  9. Che bel post Wolfghost, proprio ora che sto per andarmene in pensione (entro la fine dell’anno)!!
    Giusto giorni fa pensavo: il passato non è mai passato, perché il mio presente è frutto del passato. Io preferisco pensare quante cose belle porta ogni età, senza ignorare quelle brutte e faticose. Non sono di quelle persone che si rassegnano al tempo…, finché riesco a stupirmi sarò salva. Ho tanti progetti da pensionata, hehehe! A pensare che una volta la gente quasi “piangeva” e si sentiva “vecchia” quando doveva andarsene in pensione, oggi – con la crisi che c’è – è diventata una traguardo, un privilegiato. Ovviamente, sta alla persona di continuare a “inventarsi” ancora. Vabbe’, era tanto per dire.

    Un caro saluto ai “piccoli”.

    Carmen 🙂

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    • E’ vero, e’ proprio cosi’ cara Rondine: il timore di non arrivarci spinge oggi la gente a desiderarla di piu’ 😛 Ci si puo’ rinventare sempre, vero, ma anche il “calmo dimorare’, facendo cio’ che si vuole, senza bisogno di cose ancora da dimostrare o lavori “obbligatori”, non e’ male di per se’ 🙂
      Saluti da tutti! 😉

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