Eutanasia e accanimento terapeutico

In queste ultime settimane c’è stato molto dibattimento, per non dire polemica, sul tema dell’accanimento terapeutico. Girano sui blog il video di Paolo Ravasin e la lettera di Marina Garaventa; testimonianze eccezionali, seppure diverse: Paolo lascia il suo testamento biologico, chiedendo che non venga attuata alcuna alimentazione o idratazione artificiale nel momento in cui non fosse più in grado di nutrirsi e bere da solo. Marina da una inestimabile dimostrazione di attaccamento alla vita, dimostrando un entusiasmo che non si è esaurito neppure nella crescente e forzata immobilità, e battendosi in luogo di chi non può più parlare.
Potete vedere il video e leggere la lettera sul blog dell’amica elenamaria, questo è l’indirizzo: unamanciatadimore

Prendo spunto da queste testimonianze eccezionali, per dire quella che è solo la mia opinione generale su eutanasia e accanimento terapeutico.

Credo che nessuno di noi sia davvero in grado a priori di sapere come reagirebbe in situazioni del genere. Ci sono persone che sanno ergersi e lasciare un segno proprio in situazioni estreme e senza speranza come queste; altre che non reggono all’idea di cosa le aspetta, che lo vivono comprensibilmente come un incubo continuo dal quel sanno non esserci uscita.
Entrambi vanno rispettati.
In ogni caso, va rispettata la scelta di ognuno.

Non solo sono personalmente d’accordo contro ogni forma di accanimento terapeutico, soprattutto quando espressamente rifiutata dal paziente, ma sarei pronto a votare “sì” ad un referendum sull’eutanasia, ovviamente con le dovute precauzioni e cautele.

Io “nasco” Cattolico, ma ci sono delle cose che proprio non riesco a comprendere… Quando un animale “non ce la fa più”, l’eutanasia è un atto d’amore; quando a non farcela più è un essere umano, una persona che prega affinché la sua indicibile sofferenza venga interrotta, l’atto di amore diviene NON concedergli di evitare una penosa ed estrema sofferenza, senza rimedio e senza speranza…
Spiegatemi voi, perché io davvero non capisco. E per favore, non parlatemi di Gesù in croce. Se ricordo bene qualcuno disse “Se sei davvero chi dici di essere, salvati!”, e lui avrebbe potuto farlo, ma non lo fece, perché lui… SCELSE! Non credo proprio che imporrebbe a qualcuno di rimanere in vita, CONTRO la sua volontà, OLTRE le sue possibilità naturali. Non sostituiamoci a Dio.
C’è qualcosa di sbagliato in tutto questo, una posizione che non è giustificabile con la religione e la spiritualità. Si dice “non cade foglia che Dio non voglia”, ma dov’è finito il tanto sbandierato “libero arbitrio”? Ad un animale è concesso morire quando non può più vivere (suona paradossale questa frase, vero?), all’uomo invece no, lui deve essere mantenuto in vita ad ogni costo, a dispetto della sua inutile sofferenza, a volte a dispetto della sua stessa volontà… ma ci chiediamo mai quanto, in Natura, vivrebbe una persona ridotta in certe condizioni? Perché il “giusto libero arbitrio” deve essere quello di chi aziona le macchine e da i medicinali, e non quello del paziente? In nome di cosa ci si arroga il diritto di scegliere al posto del malato?

Mia madre ha evitato una morte orrenda “grazie” ad un ictus che l’ha portata via in poco tempo. Mi ero documentato sui malati di cancro alle ossa o con metastasi ossee… E ne ero rimasto sconvolto. Ammetto che ho sperato che mia madre non arrivasse a quella devastante agonia, ho sperato che – come successo in precedenza con mia nonna materna – fosse proprio un ictus a portarla via, con il minimo della sofferenza possibile. E se qualcuno adesso mi dicesse che i miei pensieri sono divenuti realtà… bé, non me ne vergognerei affatto.

E ricordo anche mio padre, che, stanco di ospedali, al nuovo infarto scelse di non chiamare l’ambulanza, scelse di morire. In casa sua, con la persona che aveva amato per tutta la vita al suo fianco.

Ricordo che un giorno qualcuno – non rammento chi – mi riportò un commento dei volontari di una associazione che assiste i malati terminali – non rammento quale – un commento che diceva “Se volete, possiamo farlo portare in ospedale, ma guardate che lì lo intuberanno…”

Riuscite a capire a che punto siamo arrivati?

 

0 pensieri su “Eutanasia e accanimento terapeutico

  1. Prima di morire mia nonna materna è entrata e uscita dall’ospedale per un bel pò di tempo.
    E’ stato lì ,che con l’ultimo ricovero,ho potuto conoscere una persona(ancora abbastanza giovane)allo stadio terminale di un cancro alle ossa.
    Ne ero rimasta sconvolta e quando andavo a trovare mia nonna cercavo di non osservarla troppo perchè mi faceva star male.Era completamente paralizzata ma capiva ogni cosa,non poteva quasi parlare ma a suo modo dialogava con chi l’assisteva.
    Qualche anno dopo quando è nato Lorenzo ,ho dovuto fare il cesareo , programmato perchè era il secondo che mi praticavano e visto che non era fatto
    come si dice d’urgenza hanno deciso per l’anestesia spinale.
    Beh non sò cosa sia successo ,non mi hanno risposto quando ho chiesto,ma qualcosa hanno sbagliato perchè invece di essere addormentata dalla vita in giù,non riuscivo più a muovere nemmeno le braccia e faticavo anche a parlare.
    Dopo che tutto era finito mi hanno trattenuto in sala operatoria un’ora e mezza finchè non mi è ritornata la sensibilità almeno negli arti superiori.
    Il tempo in quella sola ora e mezza (che non è niente!) non passava mai e mi è ritornata alla mente quella signora vicina di letto di mia nonna che in condizioni peggiori di quelle c’era stata “una vita” prima di morire.
    Io non credo che qualcuno possa decidere in quei casi quanto tenere in vita una persona in quello stato o anche in coma.
    Io credo che ogniuno di noi dovrebbe poter fare testamento e decidere in questi casi anche di mollare . E la vera misericordia sarebbe quella di poter rispettare questa decisione.

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  2. Mi dispiace molto per quello che hai dovuto passare e per la malattia e morte di tua madre.
    Riguardo a questi argomenti io la penso come te: ad un certo punto è inutile accanirsi. SOno decisioni difficili da prendere, certo.
    Ma che vita è la vita attaccata ad un tubo, non cosciente, non consapevole?… E’ vita o egoismo? Non so…
    SE a me succedesse una cosa simile spero che stacchino la spina e…se possibile che donino i miei organi..

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  3. x tanax: sono ovviamente d’accordo. Ricordo che da bambino feci un… sogno (?) ricorrente per diverso tempo: mi svegliavo ma non riuscivo a muovere nulla, nemmeno un mignolo. Eppure la mia mente era sveglia, sentiva tutto, sapeva di essere desta. Con enormi sforzi riuscivo alla fine, dopo interminabili minuti, a muovere qualcosa e allora a poco a poco mi sbloccavo.
    Successivamente scoprii che tale fenomeno era riconosciuto e catalogato nei “disturbi del sonno”.
    Bé, era un autentico incubo, eppure era davvero nulla se paragonato a malattie come quelle delle quali abbiamo parlato. Mi chiedo quale incredibile forza d’animo si debba avere per riuscire ad accettare una condizione del genere. E, soprattutto, mi chiedo come sia possibile non rispettare l’eventuale decisione del paziente in fase terminale, di farla finita.

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  4. x Aroma: bé, rimanere cosciente ma incapace di muovere anche solo un muscolo, è forse perfino peggio. Infatti la tua è la richiesta contenuta nel video di Paolo Ravasin, il suo testamento biologico consiste esattamente nella sua volontà di porre fine alla sua sofferenza nel caso non fosse più abile a nutrirsi e idratarsi da solo.

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  5. Certo che riusciamo a capire, ho scritto sul blog qualcosa in merito tempo fa.
    L’accanimento terapeutico non è altro che un utilizzo delle competenze tecnologiche per rimandare la morte naturale di una persona….la questione è molto complessa poichè spesso si opta per l’utilizzo di questi strumenti quando già si è svolto una operazione di tentata rianimazione e quando il paziente è in stato di coma. Già parlai tempo fa del fatto che nontutti gli stati concordano su quale sia la definizione esatta di morte, in realtà a ben vedere non esiste uno stato di morte che sia scientificamente dimostrabile, ma di questo già ho scritto.
    Come te concordo sul fatto che dovrebbe essere un dato ormai acquisito quello di lasciar decidere ad ognuno sulla prorpia morte, am come sappiamo, il potere si gioca proprio si temi importanti quali la vita e la morte…..
    quidi anzicchè concudere con il “ma ci rendiamo conto dove siamo arrivati”..potremmo concludere con il “ma ci rendaimo conto come siamo manipolabili potenzialmente?”
    Un riabbraccio.

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  6. x rigirandola: Oggi qualcuno si oppone, citando casi dove magari una persona su diecimila si è risvegliata da un coma giudicato irreversibile, suscitando grande scalpore.
    Bé, a costo di apparire cinico, o se preferisci estremista, tenere artificialmente in vita altre 9.999 persone perché “non si sa mai”, mi sembra un’aberrazione. Ma sia chiaro: questo è solo il mio personalissimo sentire.
    … e ti riabbraccio anche io 🙂

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  7. Ciao Wolfy, anch’io sono contro le forme di esagerato accanimento terapeutico…perché ostacolare il corso naturale delle cose? Che senso ha tenere in vita un morto?
    Certo come sempre non si può generalizzare e la questione é molto delicata. Sono a favore di un’eutanasia terapeutica, per porre fine alle sofferenze, quando non c’è più nessuna speranza di guarigione.
    E’ vero gli animali, quando non ce la fanno più, si interviene per liberarli dal soffrire inutilmente…
    Come sta Sissi? Per il nome del gatto nuovo, se non fosse ancora decisso, voto per Jiulius.
    Un caro saluto (anche ai gatti) e buon inizio settimana. A presto Gio

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  8. Anche secondo me è un aberrazione specie se quella persona non condividerebbe quella scelta sulla sua pelle…
    Al punto in cui siamo arrivati lo stato dovrebbe informare correttamente i cittadini e le volontà di fine vita dovrebbero essere espresse da tutti e gratuitamente, dovrebbe diventare un atto consueto e non prevedere l’aggiunta di costi per il notaio…
    La chiesa non rinuncia al potere sulla vita e sulla morte.
    Io non sono cattolica e prendo le distanze dalla chiesa.

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  9. x Gio: certamente, ci vuole molta attenzione ad ogni singolo caso, non è possibile generalizzare. Ma questo vale anche per chi, come scrivevo poco fa, invoca quel caso su diecimila, di chi si è risvegliato da un coma irreversibile come dimostrazione che sia giusta la… vita artificiale.

    Sissi sta bene, non sa ancora cosa l’aspetta da qui a poche ore!! ahahah Infatti il piccoletto è in arrivo 🙂 Speriamo vadano bene le visite mediche…

    p.s.: pur rimanendo chiaro che devo vederlo… al momento il favorito è Mirmo. Ma nulla è deciso! 😀

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  10. Dici?
    Io invece credo di sì.
    Esistono all’interno della Chiesa alcune teologie, come la Teologia della Liberazione che sono sistemi teorici affascinanti e giusti, ma personalmente-e questa è una mia opinione-, credo che proprio l’istituto della chiesa debba morire….e tutto il potere che rappresenta….
    il messaggio di Cristo uomo-profeta e non so se dio, ma non mi addentro in spiegazioni alle quali non posso dare risposta. è un messaggio, a mio parere, umanissimo e centra realmente l’obiettivo della pace, ma è un messaggio che è stato iperstrumentalizzato….
    a parer mio, s’intende….
    🙂

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  11. CIAO WOLF…!!:-) Sono d’accordo cn te in parte…o forse meno…!!! cioè io penso che..se il malato è capace di intendere e volere..ed è lui ad avere espresso la volontà di morire…allora si…!!!ma nessuno…dico nessuno..mancando tale facoltà del malato può decidere al posto suo…!!!!LA VITA è UN DONO SEMPRE E CMQ…., C’è DA SOFFRIRE…? SOFFRIREMO….!! BRUTTO DA DIRSI HE? OGGI SI VUOLE EVITARE IL DOLORE A TTI I COSTI…anche nelle piccole cose…!!! oggi si arriva a prendere dei farmaci assurdi…anche quando si prova una sofferenza interiore…quando si potrebbe risolvere diversamente il proprio stato di malessere!!!!! Credo..quel che basta nei farmaci…e nella medicina poichè tante cose sono successe..dove la medicina nn poteva arrivare…!!! ti porto un esempio personale….mia zia., giovane….4 anni fà..un cancro al sangue..il peggiore che mai potesse avere….i medici interdetti…nn ce la farà…!!!! bene…mia zia ha subito un solo intervento….che nn era assoltumante risolutivo…!!! dopo la terapia..e la tac..i medici sono rimasti esterefatti..il tumore nn c’era più..come nn ci fosse mai stato!!! bho…nn so..wolf…!!! fai un po’ tu…!!!! io la penso così…la medicina è opera dell’uomo..ma c’è qulacos’altro che l’uomo nn può prevedere neanche in stati terminali!!!! ti abbraccio e grazieeeeee per la riflessione…serena giornata amico mioooooooooo:-))))))))))

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  12. Tema che sento molto, Wolf. Ci sono passata in forme diverse con mio padre che per anni ha patito nel suo spegnersi via via di più e con mia madre devastata in un paio di mesi da un glioblastoma.
    Le parole di lei, finché ha potuto dirle, mi parlavano della sua disperazione per non aver potuto tirar fuori i suoi sogni nel cassetto quando avrebbe potuto e non ne aveva avuto il coraggio, i suoi occhi disperati, prima dell’agonia che ho dovuto seguire ora per ora, mi dicevano che avrebbe voluto vivere ancora ma non in quello stato. Sono contro l’accanimento terapeutico. La vita da difendere sì finché è possibile ma salvaguardando la dignità di chi sa che deve morire: e quando ne ha abbastanza bisogna lasciarlo libero di andarsene, senza inutili artifici, cercando solo di evitargli per quanto possibile il dolore.
    Siamo uomini e quindi anche animali: un animale che si sente morire si stacca dal gruppo e si rintana per andarsene in santa pace.
    E nella natura c’è molta maggiore saggezza che in tante elucubrazioni teoriche degli uomini.
    Ti abbraccio.Scusa l’emozione ma ti ho detto il tema mi toca profondamente oggi come 3 e 1 anno e mezzo fa.
    Paola

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  13. Ciao wolf, il mio parere lo conosci. Ne abbiamo parlato pochi giorni fa nel mio post a proposito della Englaro….indici pure questo referendum, muoviamoci per amore e per la conservazione della dignità di un malato e liberiamoci definitivamente dalla morsa della chiesa…..anche io sono cattolico, ma il troppo storpia.

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  14. Per me è difficile commentare questo post…purtroppo ho vissuto questa esperienza…la vita è un dono bisogna rispettarla è vero…ma sono anche d’accordo con le persone che hanno fatto una scelta e bisogna rispettare il loro volere..
    Sono cattolica ma non condivido ciò che ha detto la chiesa ultimamente…concordo con “ilmiomaestro” su alcuni argomenti….
    Buona serata Wolf..
    un abbraccio…
    AnnA..

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  15. Sono assolutamente d’accordo con te!
    Credo che ognuno dovrebbe avere la possibilità, anzi il diritto di decidere quando non ce la fa più.
    Rispetto in egual misura chi decide che val la pena vivere anche tra sofferenze atroci e chi, invece, pensa che sia meglio una morte dignitosa e “decisa” quando la sofferenza diventa tale da non poterla più sopportare.
    Ognuno ha il sacrosanto diritto di scegliere per sè. Senza essere giudicato, condannato o osannato per questo.
    In quanto alla chiesa mi astengo, che è meglio.

    Un bacio speciale per te.

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  16. … (aggiungo qualche parola al mio commento #24). E non basta: se la legalizzazione non arriva, ognuno deve avere il diritto o almeno la possibilità di decidere riguardo alla propria vita, ormai ridotta in carta straccia… continuare a stropicciare la carta finchè non si strappa per le pieghe profonde oppure strapparla, staccando una spina… Almeno così la penso io. Ciao.
    Giulio

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  17. x Simona: scusami Simona, ma il caso che porti non c’entra molto, io parlo di malati terminali che di speranza non ne hanno proprio e che stanno soffrendo le pene dell’inferno o comunque di casi dai quali non si guarisce. Tua zia aveva poche possibilità, ma le aveva, ed è stato giusto tentare, e comunque non era in fase terminale, dai! 🙂
    Scusami ma… tu dici che nessuno può decidere al posto del malato che non può più esprimersi… ma perché, il fatto di accanirsi su di lui protraendone artificialmente lo stato ormai vegetativo “ad eternum”… non è forse decidere al suo posto?

    Non la pensiamo nello stesso modo, evidentemente, ma non per questo ti faccio mancare il mio abbraccio! 🙂

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  18. x Paola: carissima… sai, mio papà e mia mamma erano molto attaccati alla vita, avevano il terrore della morte… ma ancora di più avevano il terrore di spegnersi in ospedale. Mio padre avrebbe potuto essere probabilmente salvato e andare avanti ancora un po’ se avesse lasciato mia madre libera di svegliarmi, avrei chiamato immediatamente l’ambulanza… ma… lui in quel frangente ha potuto scegliere e, nonostante la paura della morte, ha preferito andarsene, così come voleva.
    Simile discorso per mia mamma: per motivi che non sto a spiegarti, non fu ricoverata quando ebbe i sintomi dell’ictus (nota che io parlo di ictus, ma nessuno sa davvero cosa la portò via), e se non si viene ricoverati entro poco tempo, allora o si muore oppure l’ictus si “risolve” da solo (così mi disse il medico di famiglia…). Forse avrebbe potuto vivere ancora un po’… ma a quale prezzo?

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  19. x belllissima: non devi dire per forza qualcosa… basta il bacio! 🙂

    x ilmiomaestro: yes, I know! 🙂 Nonostante il fatto di essere in un paese cattolico… io credo che questo referendum sarebbe pronto a passare!

    x AnnA: grazie cara 🙂 Le voci discordi sono davvero poche al momento…

    x Giulio: io ho una mia teoria… ma è meglio che la tenga per me… non piacerebbe a troppi!

    x yasmine: ueì! Che bel gattone! 😀 Quasi quanto la mia Sissi! eheheh

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  20. “non sostituiamoci a Dio”, hai ragione… forse l’uomo, oppresso dal pensiero di essere solo UNA PEDINA vuole provare la sensazione di esimersi dagli eventi naturali, quasi a sperimentare lo stato di CREATORE.
    Concordo con te wolf, su tutto e aggiungerei alla parola eutanasia, quella che ben si sposa con il comportamento di una istituzione fatta da panciuti UOMINI (UOMINI, ripeto) che a volte si arrogano diritti che non fanno parte della natura umana… la parola che aggiungerei è IPOCRISIA.
    Funerale negato a Welbi, vogliamo parlarne?
    Dio evidentemente ha dei supplenti sulla terra, a loro spetta il diritto di decidere per Lui.
    Un abbraccio Wolf.

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  21. Il discorso non si distigue per credenti o atei.In ballo c’è la dignità di ogni persona.
    Poi magari certe cose devono accadere per rendersi veramente conto di cosa si sceglierebbe..

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  22. x Sofia: Direi che non ho altro da aggiungere! 😉
    … ma ricambio il bacio! 🙂

    x … giulio 2: … questo è uno dei punti della legalizzazione 🙂

    x menzinger: credo che sia un concetto che sta alla base della democrazia, non è vero? Almeno fino al punto in cui non si danneggia qualcun altro, o non si arrechi un danno (vero) a sé stessi.

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  23. x Legolas: grande Legolas! Come al solito 😉

    x Paniko: … non si distingue per credenti o atei, ma necessariamente ci andiamo sempre a sbattere contro. Temo sia inevitabile 🙂
    Ah, non ho dubbi! Infatti io non parteggio per una scelta o per l’altra, ma solo per la libertà di compierla 🙂

    x Jovanne: tranquilla, capita…
    A presto 🙂

    x Sofia: vedi? L’essere “troppo d’accordo” toglie la parola! ;D

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  24. Non ero ironica.
    Il problema è che son d’accordo anche adesso… che faccio? Fingo?

    Ma no!
    Ti becchi un altro bacio e la buonanotte.

    (Toglierà la parola ma ti conviene…)

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  25. Grazie 🙂 Tra poco chiudo e… prima di andare a letto, vado a tenere un po’ di compagnia a Julius, che è “recintato” in bagno e poi a Sissi, perché non si ingelosisca 🙂
    Ma guarda te che mi tocca fare… eheheh 🙂

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  26. Si, poverino… è arrivato con 40,4 di febbre! :(((( Temo per la sua vita, piccolino! :….( Dovresti vedere com’è dolce: mi si è aggrappato subito addosso non appena ha potuto e ronfa ogni momento che gli vado vicino. Spero proprio che ce la faccia… lo merita, piccolo Julius…

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  27. Anche i miei erano attaccatissimi alla vita,e terrorizzati dalla morte, tanto che a mia madre non abbiam potuto dire cosa aveva e per quanto poco avrebbe potuto andare avanti con un briciolo di coscienza. Anche questa decisione, il non comunicare ciò che l’aspettava purtroppo, pur essendo contraria al mio tipo di approccio di fronte alla vita e alla malattia, è stata una scelta necessaria per darle qualche giorno in più di sogni, di speranza e non di disperazione.
    Un abbraccio e cogliamo e spargiamo tutti i colori del mondo finché riusciamo a farlo.

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  28. sì, è davvero un argomento difficile e delicato. perché potremmo cambiare le nostre convinzioni su mciò che vorremmo o non vorremmo in determinate situazioni. ma io sono assolutamente contro ogni accanimento terapeutico fine a se stesso. e soprattutto sono per la libertà di scelta. devo anche dire che eutanasia per me significa aiutare a morire, non lasciar morire d’inedia…è una cosa che mi fa orrore.
    argomento impegnativo così di “prima” mattina!
    felice giornata :o)

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  29. …CIAO WOLF…; ti rispondo qui da te,…sia sul tuo post che sul commento che hai fatto da me…!!!!si…, tu parli di accanimento terapeutico…ok!!..di malati allo stato terminale…ed io forse volevo cogliere l’occasione per parlare della medicina e dei medici che di incoerenze..ne fanno..e ne hanno fatte tanto…, inoltre CI SONO SITUAZIONI che cn la medicina spesso nn c’entrano nulla…, lo so, forse la differenza tra me e te è che io ho una profonda FEDE!!!!!… il confronto è sempre positivo,…penso io..!!!!(per entrambi!!!!)SEI D’ACCORDO?… Il compito di un dottore è tenere in vita il malato…nn è decidere al suo posto…ma noi che ne sappiamo che cosa potrebbe accadere?…NOI NN LO SAPPIAMO!!!! IL FUTURO è UN’INCOGNITA PER TTI ANCHE PER UN MALATO ALLO STATO TERMINALE….!!!!!:-)
    Venendo invece al mio post…dove parlo della qualità della vita…., tu dici se sei bello è meglio…., aggiungo io..purchè tu sia felice…., se sei ricco è meglio…purchè tu sia sereno…ecc…, sai avere questi elementi concomitanti insieme non è semplice…., fortunato chi ce li ha…IO PERSONALMENTE NN SONO Nè BELLA, Nè RICCA, MA SAI ,SONO MOLTO PIù FELICE DI MOLTE PERSONE CHE CONOSCO CHE SONO BELLE…RICCHE…ECC….
    TI LASCIO UN SORRISO SINCERO….A PRESTO…GRANDE WOLF………:-)))))))))))))))))))))))))))))))))

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