Il tempo di Splinder è ormai agli sgoccioli, poco più della metà dei miei contatti lì sopra si sono sistemati altrove, altri non se la sono sentita e hanno colto l’occasione per abbandonare il mondo dei blog, oppure lo avevano già fatto prima. Pezzi di vita, scritti vari e testimonianze che andranno persi per sempre. Un valido esempio è il breve scritto che riporto, tratto dal blog di Tata Sissi La bottega dei pensieri. Tata Sissi (nome a me particolarmente simpatico, visto che la gattona di casa si chiama Sissi :-D) ha scritto solo quattro post, poi ha abbandonato il suo neonato blog, per cui non penso che lo trasferirà altrove. Peccato perché era partita bene. Chissà quanti altri blog verranno fagocitati nel nulla… 😐 Comunque ho mandato un pvt a Tata Sissi, chissà che non riesca a leggerlo in tempo e a passare di qua! 🙂
Ed ora ecco lo scritto…
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Che cosa cerchi?
da “Vivere, Amare, Capirsi” di L. Buscaglia
Un giorno, un amico vede il Mullah inginocchiato per la via e intento a cercare qualcosa.
Si avvicina e gli chiede: “Mullah, che cosa cerchi?”
E il Mullah risponde: “Ho perduto la chiave”
“Oh, che peccato. Ti aiuterò a cercarla”. L’amico s’inginocchia e domanda: “Mullah, dove l’hai persa?”
E il Mullah risponde: “L’ho persa in casa”
“Allora perchè la cerchi qui fuori?”
E il Mullah: “Perchè qui c’è più luce”
E’ esattamente cio’ che facciamo noi con la nostra vita!
Crediamo che tutto ciò che si può trovare sia là fuori, alla luce, dove è più facile cercarlo.
Invece le uniche soluzioni per noi sono in noi!
Cercate, cercate pure, ma non le troverete là fuori. Nessuno ha le risposte che vi servono… le avete voi soltanto.
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Commento di Wolfghost: Nessuno qua ce l’ha con i viaggi, sia chiaro 🙂 Sono ben cosciente che a volte le rinascite passano per un viaggio di particolare importanza. Tuttavia, pure in questi casi, tali viaggi assumono importanza solo perché trovano terreno fertile all’interno di noi stessi. In altre parole il viaggio esterno innesca e accompagna un viaggio interiore che eravamo preparati, e solitamene desiderosi, di fare. Senza questo terreno fertile, ogni viaggio esteriore è inutile. Medesimo discorso vale per le nostre ricerche. Certo, le letture, i discorsi e gli esempi altrui possono essere di straordinaria importanza, ma… credo che ognuno di noi sappia che in fondo ciò succede perché c’è già una nostra ricerca interiore in atto, un desiderio di crescita, di avere risposte, che ci spinge ad una sincera ricerca globale che puo’ includere mezzi esterni a noi.
I viaggi e le ricerche esteriori insomma, sono solo mezzi, sbaglieremmo se ci affidassimo completamente ad essi come fossero la panacea di tutti i mali. Senza un nostro sincero desiderio di crescita, senza un atto di consapevolezza, di presenza mentale, di applicazione reale nella nostra vita, questi mezzi non servono a nulla, salvo forse a “farci belli” della nostra ricerca, delle nostre conoscenze puramente fisiche, mnemoniche o intellettuali.


La Corsica è ormai territorio francese dal 1769, un sacco di tempo che tuttavia non ha cancellato le tracce dei popoli che in precedenza avevano occupato l’isola (ultimi prima di loro proprio i genovesi) né, tantomeno, il popolo “indigeno”, ovvero i corsi.
Questa invece è fatta vicino alla “Costa Verde”, nella parte est dell’isola. Quelle che vedete si chiamano Cascate dell’Uccellina nella zona della Castagniccia.
Guardate qua se questo posto, la Valle della Restonica, non potrebbe essere scambiato per un pezzo del nostro appennino, o, perché no, perfino delle Alpi…
Perfino Tom sembrava perplesso osservando il panorama… 😛
Molto… genovese (molte vie sono ancora dedicate a personaggi genovesi), Bonifacio è piena di viuzze che salgono e scendono, molto simili ai carruggi della mia Genova, e infatti anche il loro nome è molto simile: carrughju 😉


Comunque Tom preferisce di gran lunga le spiagge sabbiose, dove può correre libero e felice… ad esempio questa, è la Baia della Rondinara, lo riuscite a vedere Tom che galoppa? 😀








Stoccolma e’ ricchissima di chiese bellissime, splendidi musei (la foto e’ del National Museum, ma sono passato davanti a diversi altri, tutti con temi diversissimi tra loro), giardini… Non ho idea di quanti giorni occorrerebbero per vederla “decentemente”.
Finalmente attraverso anche il ponte che mi porta all’isola prescelta (non e’ quello in foto…) e, per la prima volta e non senza un certo stupore, vedo una scena da noi molto conosciuta: una coda di automobili! 😮 Credo ci fosse un evento proprio quel giorno ma non so dirvi cosa: ero troppo “ansioso” di arrivare a Skansen…
… e ne valeva la pena, al suo interno c’e’ davvero di tutto, da sagre in costume d’epoca a animali di ogni tipo, nordici certo, ma non solo… Il tutto immerso nel verde. Ho visto e fotografato anche un lupo 😉 oltreche’ orsi, alci, una volpe (simpaticissima!) e questi graziosi animaletti che vedete in foto… Si tengono tutti aggrappati l’un l’altro, come vedete, ma non disdegnano affatto di avvicinare i turisti: uno di loro e’ stato fermato mentre, “levatosi in piedi”, stava per frugare nello zainetto di una signora 😮 😛
Al lupo e’ riservata anche una sezione speciale, con la sua storia e i dati della sua presenza in Europa. Purtroppo, un po’ come le streghe di Triora, anche i lupi hanno subito una caccia indiscriminata. Qui potete vedere la riproduzione di una stampa datata 1724 riproducente la “tattica” di caccia al lupo: gli animali venivano accerchiati e poi… 😦
Avro’ visto non piu’ di un quarto di questa vasta isola, ci si potrebbe passare due giornate piene, sanza mai fermarsi. Anche qua ci sono diversi musei, tra cui uno molto famoso, quello di Vasa (
altre foto, ma credo di avervi tediato abbastanza…