La festa della… femmina! :)

Sissi e pupazzoEheheh no, non e’ un attacco di improvviso maschilismo o sicula isolanita’ (mio padre nacque in Sicilia infatti 😉 ) quello per cui ho scritto “festa della femmina” anziche’ “festa della donna”, volevo solo poter includere la mia Sissi (in foto) che altrimenti ne sarebbe rimasta gravemente esclusa! eheheh 😀

Ma in fondo, si’, ammetto che un po’ vuole essere anche un richiamo ad un “modello” a volte osteggiato dalle donne stesse in nome di un femminismo che stride con lo stesso nome che porta, e che invece e’ sempre stato parte della natura intrinseca della donna. Ricordiamoci che se una donna che sa essere femminile (e notete che non ho scritto “bella”, ho scritto “femminile”) e’ in grado di far perdere la testa ad un uomo… non e’ certamente un caso, ma un preciso disegno della Natura; come del resto dimostra anche il fatto che molte donne mostrano la loro istintiva femminilita’ perfino in ambiti al di sopra di ogni sospetto di… tentativo di ammaliamento  😉

Al contrario, non vedo naturali i tentativi di “castrazione” della femminilita’, ne’ se a causarla e’ una sorta di morale pseudo-cattolica, ne’ se e’ uno spirito di ribellione contro un istinto la cui paternita’ viene attribuita erroneamente al desiderio di prevaricazione dell’uomo anziche’, come scrivevo, ad un istinto del tutto naturale.

Ovvio che gli eccessi vanno evitati, ma gli “eccessi”, come dice la parola stessa, non sono altro che un’esagerazione di una linea di principio altrimenti buona. In altre parole, le pubblicita’ o gli spettacoli ricchi di continui richiami alla sessualita’, non fanno altro che cavalcare (in modo a volte esagerato, questo e’ indubbio) un istinto primario che e’ comunque gia’ presente, e che non lo e’ certamente solo nell’uomo (e vorrei ben vedere! ;-)).

Attribuire alla femminilita’ certe aberrazioni, come le violenze sessuali subite o facili tentativi di autoaffermazione a scapito dell’integrita’ della donna stessa – cosi’ come ho letto su siti anche autorevoli – e’ davvero un allontanarsi dalla verita’, un tentativo di portare la colpa da chi commette il reato a chi lo istigherebbe mostrandosi “troppo” femminile , un negare una componente fondamentale perche’ la sua ricerca ossessiva diventa dannosa (e’ cosi’ per tutto, ma non e’ che allora dobbiamo chiuderci sotto una campana di vetro).

In un mondo di (almeno presunta) parita’ e uguaglianza insomma, certe differenze e’ bene mantenerle! 😉
femminilita

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