La bella storia Zen di Legolas, che invito a leggere 😉 , mi ha fatto venire in mente un vecchio aneddoto di diversi anni fa’…
Uno studente delle scuole superiori (forse americano, adesso non rammento) si addormento’ durante la lezione di matematica. Al risveglio, al suono della campanella per la fine della lezione, vide tre problemi scritti sulla lavagna; li ricopio’, pensando che fossero i compiti per il fine settimana.
A casa tento’ di risolverli, ma per quanto si impegnasse non ci riusciva. Alla fine, quasi al termine del weekend, riuscì a risolverne uno e lo porto’ in classe il lunedì successivo.
Con sorpresa sua – ma sicuramente con sorpresa molto più grande dell’insegnante – scoprì che quei tre problemi erano stati dati come esempio di problemi irrisolubili della matematica… uno dei quali venne risolto da uno studente delle scuole superiori. Se non si fosse addormentato, convinto della loro irrisolvibilità, non avrebbe nemmeno tentato di farlo.
Nel mio piccolo talvolta, perso nei miei pensieri, in palestra sollevo più peso di quello che normalmente è il mio limite. Solitamente mi dico “cavolo… sono proprio stanco stasera…” prima di accorgermi di aver, del tutto involontariamente, battuto un mio “record” 🙂
Quante volte ci arrendiamo, spesso senza nemmeno tentare, pensando che il problema sia irrisolubile? 😐