Prendersi cura della propria mente

Tom e Logan
Logan

Mentre metto alcune foto recenti dei nostri amici a quattro zampe per stemperare un po’ la drammaticità del momento che stiamo vivendo in Italia, volevo scrivere qualcosa a proposito di un argomento che per gli amanti delle filosofie orientali come me è di grande importanza, soprattutto in momenti che sì, sono duri, ma che soprattutto implicano una grandissima pressione esterna dei mass media sulla nostra personalità.

Numa (e Logan)

 

Raramente siamo consapevoli di come la nostra mente sia facilmente influenzabile. Normalmente cio’ non è una cosa brutta, è proprio grazie alla malleabilità della nostra mente che possiamo cambiare e crescere, altrimenti resteremmo sempre fermi, con le nostra fissazioni, i nostri traumi, le nostre abitudini spesso cattive.

 

Jones e la sua ombra

Il succo, il centro, il cuore del Buddhismo in fondo è tutto qua: è grazie all’interdipendenza della nostra mente (ovvero al fatto che non sia intrinseca, ferma, non dipendente da cio’ che la circonda) che possiamo imparare a direzionarla, evolvere e aspirare alla liberazione dalla sofferenza.

 

 

 

Junior

Ma la mente va diretta, altrimenti è come quella famosa storiella zen del contadino e del cavaliere: un contadino, vedendo un cavaliere in groppa al suo cavallo correre a tutta velocità e supponendo stiano andando in qualche luogo di grande importanza, gli chiede “Dove state andando??” e il cavaliere urla di rimando “Non lo so! Chiedi al cavallo!!” 🙂

 

Perseo

Così siamo noi quando lasciamo le redini della nostra mente. A volte si resta sgomenti, fermandosi a rifletterci, di vedere dove la nostra mente sia andata a parare e delle derive pericolose a cui puo’ portare. Bisogna prendersene cura.

 

 

Surya

Fino a quando non si è capaci di controllare con continuità la propria mente, non solo a sprazzi, è meglio assumere la sana abitudine di prendersi qualche pausa, staccando dal turbinio di informazioni a cui siamo sottoposti.

A volte è sufficiente spegnere la TV o cliccare sulla “X” in cima alla pagina web e immergersi, ad esempio, nella natura o in qualunque altra cosa che ispiri serenità.

Sembra una banalità ma è molto importante.

Surya galoppa
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Compleanni, è il turno di Perseo e Jones :-)

Rieccomi, dopo quasi due mesi e mezzo (direi che è un record… ma non è nemmeno così 😀 ), sul mio ormai deserto-blog. Evito di scrivere le solite cose, ad esempio che ogni tanto penso di chiuderlo, e mi do ad un contenuto leggero: i compleanni di due dei nostri mici casalinghi, Perseo e Jones 🙂

Perseo e Jones, poco dopo l’arrivo di Jones

In realtà quello di Perseo non è nemmeno un compleanno, piuttosto un anniversario, precisamente di quando lo abbiamo trovato abbandonato in un’area picnic di una collina alle spalle della nostra cittadina. Di questo episodio ho già parlato in altri post a lui dedicati, se siete curiosi potete cercare “Perseo” nell’apposito campo (con il simbolo della lente di ingrandimento), qui vi metto il link solo al primo di essi: Mi presento, sono Perseo, ovvero il Quarto Gatto 🙂. Comunque era l’agosto del 2015 e indicativamente aveva già un annetto, quindi ora ne ha circa cinque 🙂

Perseo (Persy per gli amici) in giardino

Pochi mesi dopo arrivo’ anche Mr. Jones (qui il post relativo: Sono arrivati Lara e Mr Jones! 🙂 ), successivamente “accorciato” a Jones 😉 Anche per lui potete fare una ricerca per trovare i post che lo riguardano. Jones aveva due mesi quando arrivo’ a novembre, quindi il suo è proprio un compleanno, il quarto.

Jones stile erba-gatta

Perseo stravide subito per il pargoletto, lo coccolava in continuazione (almeno non appena la madre di Jones ando’ via), giocava con lui nonostante gli attacchi “pesanti” che il piccoletto gli portava 😀 I gatti rossi hanno la fama di essere dei “duri” ma Perseo non è affatto così e persino la sua vocina ne tradisce l’indole pacifica 😛

Perseo con… il suo clone di ceramica 🙂

Jones è diventato presto il gatto-capo di casa e non ha mai smesso di esserlo, solo Junior, coetaneo, gli tiene testa nonostante la differenza di stazza, ma nonostante questo Jones non farebbe mai male a nessuno, anche con noi non ha mai tirato fuori un unghia, perfino quando lo strapazziamo amorevolmente 😉

Jones si rilassa in giardino… non è evidente che è il capo? 😀

Buon compleanno e buon anniversario ragazzi! Siamo felici di avervi a bordo! 🙂

 

Fai buon viaggio, Junior!

Perseo e acquario

Anche Junior, lo scalare rossastro (da non confondere con Junior-gatto 😉 ), il pesce a destra verso il bordo superiore dell’acquario in foto, se n’è andato. Ieri sera, all’accensione delle luci dell’acquario, l’ho visto mezzo sepolto tra la ghiaetta 😦 Eppure non aveva dato segni di malessere, Jack, il pesce arancione sul lato sinistro in alto, sembrava da mesi molto più mal messo di lui: se avessi dovuto scommettere sul “prossimo” avrei certamente scelto Jack, anche perché è piuttosto vecchiotto (e con questo so di avergliela “tirata” 😊 ).

C’è sempre da imparare, perfino dai pesci di un acquario casalingo: come dice uno dei Lama che seguo (via Youtube), davvero non si può sapere cosa ci riserva il futuro, perfino quello più prossimo. Ricordo un suo video nel quale ricordava diversi suoi amici che un giorno c’erano e il giorno dopo <<schiocco di dita>> (immaginate la scena…). Naturalmente il loro scopo non è intristire la gente, ma ricordare di occuparsi delle cose importanti prima che sia troppo tardi, perché la vita passa… e lo fa prima di quanto pensiamo.

L’acquario sta diventando tirste in effetti, ci sono rimasti due pesci “maggiori”, Lucky e Jack, e un po’ di pesciolini piccini (una dozzina…) che però si notano appena. L’acquario era stato un regalo di Lady Wolf, è vero, ma sapeva che lo desideravo. Ora, tornassi indietro, non so se lo prenderei più, però continuo ad occuparmene alacramente visto che c’è vita lì dentro 😊

Non posso “ripopolarlo” con pesci maggiori perché Lucky, il pesce allungato che si vede sul fondo e che piace tanto ai gatti 🙂 , è un po’ cattivello e li stressa. Di fatto Lucky è figlio della solita mezza truffa “da rivenditore”: “Sì, sì, va benissimo per il tuo acquario, ti toglie le alghe!”. Peccato che non mi ha detto che sarebbe cresciuto molto e non sarebbe stato adatto per un acquario di 100 litri, e pure non mi ha detto che non è un pesce “solitario” ma avrebbe dovuto avere compagnia della sua specie. E’ probabile che queste concause abbiano stressato Lucky a sua volta e per questo si comporti così. Però ormai è cresciuto lì dentro, è la sua casa, e secondo me subirebbe un grande shock ad essere spostato. Così l’idea è lasciarlo lì e casomai ripopolare l’acquario di pesci piccini dei quali Lucky sembra non curarsi 😊

Così ieri sera ho accompagnato Junior nell’ultimo suo viaggio: l’ho lasciato cadere in un ruscello che corre vicino a casa, è tornato ad essere parte integrante di quella natura da cui è stato strappato, anche se a dir il vero è probabile che, come quasi tutti i pesci dei negozi, provenisse da un allevamento in cattività.

Non so se ci credo davvero, ma… io gli ho augurato una buona rinascita 😊 Sia mai…

Acquario in tempi più floridi, con Jones ancora piccino

 

Jones e Junior (gatto) che guardano l’acquario

 

Un altro Cipino

Nel lontano Giugno 2011 (cavolo come passa il tempo!) vi parlai di Cipino, un passerottino probabilmente caduto da un nido che Tom ci fece scorgere in una aiuola e che, dopo aver fatto tappa in casa nostra per qualche ora, fu portato all’ENPA (“In bocca al lupo, Cipino!! 🙂“). Bene, un paio di giorni fa ero casualmente in casa (di solito a quell’ora sono in ufficio) quando sentì una specie di squittio fortissimo proveniente dall’esterno. Immaginai, forse meglio sarebbe dire sperai, che non venisse dall’interno del nostro giardino. Tuttavia, dopo qualche istante di silenzio, lo “squittio” si ripeté. Manco il tempo di andare nella sala che da’ sul giardino, che lo squittio si fece fortissimo: era chiaro che adesso proveniva proprio dalla sala 😮 Corsi di la’ non sapendo se avrei trovato un topolino o un uccellino. L’unica cosa della quale ormai ero quasi sicuro è che qualunque cose fosse… l’avrei trovato in bocca in uno dei nostri gatti 😦 E infatti… si trattava di un passerotto in bocca a Jones 😮

Ovviamente Jones difendeva la preda, scappando qua e là ringhiandomi (alla faccia di chi dice che portano le loro prede ai padroni a mo’ di dono 😀 ). Sono stato costretto a prendere una scopa, come già mi era successo in un paio di altre occasioni, e picchiarla per terra vicino a lui, sperando così che si spaventasse e mollasse la presa.

Niente 😐

Così ho rincarato la dose e, nella foga, il povero Jones si deve essere preso perfino qualche ramazzata sul groppone (non si è fatto nulla, non proccupatevi 😀 ) finché, finalmente, si è rintanato nell’angolo di una finestra mollando il passerotto sul rispettivo davanzale. Purtroppo ho visto il passerotto inerme ed ho temuto di essere arrivato tardi. L’ho raccolto ed ho visto che era ancora vivo, un occhietto era chiuso ma l’altro era vispo e mi guardava.

Ho cercato una scatoletta di cartone e, dopo avergli accarezzato la testina per qualche minuto per tranquillizzarlo, l’ho portato da un veterinaro nelle vicinanze mentre mia moglie, che era al lavoro, cercava il numero di una volontaria dell’ENPA.

Il passerotto perdeva un poco di sangue, me ne sono accorto dalle macchie che lasciava nella scatola, ma il vero problema, come mi è stato detto poi dalla volontaria, è che di solito il morso di un gatto fa più danni interni che esterni. A volte il passerotto sembra avere poco o nulla all’esterno, ma la pressione sugli organi interni lo porta spesso alla morte nel giro di poche ore. Di fatto, un passero senza evidenti segni esterni, ha il 50% di cavarsela che sale all’80% se supera la notte.

Comunque il veterinario mi ha fatto sostanzialmente perdere tempo: si, l’ha visitato riscontrando la ferita superficiale e mi ha fatto la prescrizione per un antibiotico, ma poi me l’ha ridato mentre al telefono la sua assistente mi aveva fatto capire che se ne sarebbero presi cura (come facevo a tenerlo e curarlo in casa con cinque gatti??), così ho chiamato la volontaria, sono montato in auto e sono andato nella città vicina dove si trovava il centro dell’ENPA.

Oltre alla ferita superficiale, anche una zampina sembrava avere problemi (appariva inerte), ma questo sembrava preoccuparla meno.

Ieri mattina le ho scritto un messaggio via whatsapp e… non solo Cipino2 aveva passato la notte ma aveva già mangiato tre volte di buona lena 😀

Stamattina altro scambio di messaggi: il miglioramento procede e il piccolo sembra ormai fuori pericolo! 🙂

Nella sfortuna di capitare in un giardino recintato con cinque (5) gatti (ma che gli sarà saltato in mente? 😀 ), è stato fortunato che fossi in casa e che sono potuto intervenire. E probabilmente anche che Jones non abbia voluto ucciderlo subito: credo non abbia stretto forte, non per bontà d’animo ma perché probabilmente voleva prima giocarci un po’… questo mi ha dato modo di arrivare in tempo 😉

Se tutto procederà per il meglio, prima del giorno della liberazione mi piacerebbe andare a trovare Cipino2: sarebbe un’emozione vedere la sua trasformazione da esserino mezzo morto a… passero rinato alla vita! 🙂

– sì, ma se mi ricapita a tiro…

Consapevolezza, distrazioni e… buona Pasqua!

Qualche giorno fa è stato il mio cinquantunesimo compleanno, come passa il tempo eh? 🙂

Allo scopo di festeggiare ho pensato bene, lo stesso giorno, di farmi una bella distorsione della caviglia sinistra mentre tornavo da un’escursione sui monti assieme a Lady Wolf e il fido Tom. Tra l’altro ho dovuto giocoforza camminarci sopra un’altra ora e mezza per riuscire a tornare a casa, con le conseguenze che potete facilmente immaginare 😉

Al di là che ci siamo fidati (troppo) di una descrizione del percorso trovata su Internet, sebbene su un sito tematico e quindi – pensavo – affidabile, e dunque avevamo equipaggiamento inadeguato (scarpe da ginnastica, poca acqua, niente cibo – pensavamo di metterci due ore e mezza, ce ne sono volute più del doppio, come peraltro dichiarato su altri siti che descrivevano lo stesso percorso in termini diversi anche come grado di difficoltà), è davvero bastato un attimo di distrazione per mettere il piede in fallo.

La verità è che siamo sempre con la testa tra le nuvole, assorti tra mille e mille pensieri, e quasi sempre di fretta, perfino quando non ce n’è alcuna ragione, al punto di non accorgerci a volte di cosa ci accade attorno. E poi diamo alle nostre vicissitudini il nome “fatalità” 😉

Per carità, ci sono eventi che capitano e sui quali abbiamo davvero zero possibilità di prevenzione, eventi ai quali possiamo solo reagire, ma molti altri, se ci pensiamo, potremmo evitarli essendo semplicemente un poco più… presenti. Provate a farci caso, è davvero così.

E’ insomma la buona vecchia arte della consapevolezza, nell’essere qui e ora. Cosa tanto di moda… a parole, ma molto poco vissuta. Basti pensare a quanti oggi vivono più sui Social che nella vita reale 😀

Ma adesso smetto, altrimenti anche io ci ricado (opssss… )! Magari raggiungo Jones sul divano a guardare i documentari sui dinosauri.

Oh… ieri è stato incollato davanti alla TV a guardarli per quasi un’ora! 😀

Buona Pasqua a tutti! Che possiate… essere presenti! 😉

Facciamo gli auguri anche questi due :-)

perseo

Questo è Perseo. In realtà non è il suo compleanno, a dire il vero non sappiamo nemmeno quando sia il suo compleanno, ma lo trovammo un anno fa’ (bé, in realtà era Agosto, lo ammetto, siamo un po’ in ritardo) e quindi ha fatto il suo primo anno con noi 🙂

E’ una storia speciale la sua, sembra davvero un gatto mandato da cielo 🙂

Un giorno, a sorpresa, decisi di prendere moglie e cane e fare una capatina in un’area picnic su un monte alle spalle della nostra cittadina. Non era in preventivo, semplicemente mi venne l’intuizione. Una volta arrivati lì, notammo subito un gatto rosso nella “capannina” del barbecue. Ricordo il nostro stupore: “Guarda: c’è un gatto!”. E il gatto sembrava molto affamato, era magro e sornione, sembrava davvero un gatto di casa abbandonato lì. Si mangiò gli stecchini che avevo portato per Tom, dopodiché io e Lady Wolf ci consultammo e… bé, non potevamo lasciarlo lì. Cercammo nei dintorni, chiedemmo informazioni, ma nessuno ne sapeva nulla. Provammo anche con gattare responsabili di alcune colonie ma – fortunatamente 😉 – non diedero disponibilità. Così andai a casa a recuperare un trasportino e, dopo aver fatto una capatina da un veterinario per il controllo di prassi, portammo il gattonzolo a casa. Ricordo ancora come… si “risvegliò” sentendo l’odore della pappa di Tom, che divorò in pochi minuti. Ovviamente vomitò tutto poco dopo, i gatti sono fatti così, sono ingordi, figuriamoci poi questo trovatello affamato 😀

Quella stessa notte, si scatenò un violentissimo temporale, ma il nostro era ormai nella sua nuova casetta 🙂

Curiosamente il nostro caro Julius, il gatto maschio di casa, che era anche un gatto dominante, lo accettò senza riserve. Da lì a poco avremmo scoperto che era malato, morì da lì a tre mesi lasciando nella nostra casetta e nei nostri cuori un vuoto incolmabile.

Perseo fu fantastico, gli stava vicino, gli si stendeva accanto, avrebbe voluto giocare con lui ma Julius non aveva più le forze per giocare.

Il giorno che Julius morì, Perseo venne vicino a me e si mise a fare le fusa. Non le aveva mai fatte prima e non gliele avremmo mai più sentite fare. E’ un gatto speciale.

jones

Questo invece è il teppistello di casa, Jones (Mr. Jones è il nome completo) 🙂 Lui sì che compie un anno in questo periodo. E’… in piena adolescenza, e si vede: è un bel casinaro 😀 E’ un gatto dominante, si sarebbe divertito molto con Julius. Dovreste vederlo: puntualmente va a mangiare nei piatti degli altri, anche se il suo è ancora pieno 😛 Non per niente, a solo un anno, è già chiamato affettuasamente… “Panzerotto”, potete immaginare il motivo! 😛 Gli è tutto dovuto, il “fratellino acquisito” Junior gli da un sacco di “baci” e lui se li prende con aria compiaciuta, ogni tanto li rende anche ma… con l’aria di chi “vabbé, per stavolta te lo concedo ma non prenderci l’abitudine!” 😉

La mattina mi sveglia verso le cinque perché ha deciso che a quell’ora va aperta la porta del giardino. Ho provato a “educarlo” con uno spruzzino di acqua: mi alzavo appena iniziava a miagolare e lo inseguivo per casa brandendo lo spruzzino come fosse stata una pistola 😀 Mi avesse visto qualcuno, Lady Wolf a parte, mi avrebbe preso per pazzo. Oddio… magari anche Lady wolf l’ha pensato 😀 Comunque con Julius o Numa aveva funzionato in passato… ma con lui non ce l’ho fatta. Alla fine decisi che era meno faticoso alzarmi, aprirgli la porta, e tornarmene a dormire… attendendo un’ora e mezza o due che il “tormento” tornasse perché “E’ l’ora della pappa!! Svegliaaaaaaa!!” 😀

Bé, buon compleanno e buon anniversario, ragatti!! 🙂

persy-e-jonsy

Season’s Greetings…

Dalla pubblicazione dell’ultimo mio post sono passati ben 14 giorni. Anche se ho fatto perfino di peggio – il record credo che sia di 24 – di questo passo rischio di andare nel 2016, quindi… bé, meglio che anticipo un po’di auguri, in particolare quelli di Natale 🙂

Voglio però anche ripercorrere questo 2015 che sta per lasciarci e tirare qualche conclusione. Per noi è stato un anno terribile, Lady Wolf, giustamente, non vede l’ora che passi. Io un po’ meno: nella mia tremenda consapevolezza dell’ineluttabile caducità della vita, so infatti che non è affatto certo che il 2016 sia migliore. In Agosto previdi che l’anno “scolastico” (cioé da settembre) 2015-2016 sarebbe stato per me un “anno horribilis”, e se il buongiorno si vede dal mattino…

Ma nel 2015 è pure arrivato anche qualcosa di buono, quindi… vediamo 🙂

Gennaio.

Lady Wolf decide di lasciare un lavoro che ormai è diventato per lei insostenibile. Starà senza lavoro quasi per tutto l’anno. Eppure c’è il rovescio positivo: in questo particolare anno il fatto che lei si trovasse libera è stata quasi una benedizione. E lo si capisce da subito. Sempre a gennaio, infatti, la sua amata nonna Olga, che per lei è stata come una madre, viene ricoverata in fin di vita. Vista l’età, 94 anni, sono un po’ tutti pessimisti. E invece si riprende e dopo un po’ torna a casa. Lady Wolf può starle vicina.

Marzo.

Marzo, ma proprio il suo primo giorno. E’ una serata serena. Siamo di ritorno da Merano, dove siamo stati in visita alla nonna di Lady Wolf. Non vediamo l’ora di essere a casa per passarci qualche ora nella nostra casetta ritrovando gli adorati gatti Sissi, Julius e Numa. Ma, appena parcheggiato, Tom si precipita giù dall’auto e per qualche motivo che non sapremo mai, si lancia in strada e viene investito. Il botto, il latrato lancinante. Lady Wolf che corre in strada e tira via il corpicino insanguinato di Tom… Per fortuna una clinica veterinaria nelle immediate vicinanze è aperta. Tom viene operato e si trova che una vena si era tranciata. Ha rischiato di morire dissanguato. Ma si è salvato. Qualche settimana e il piccolo guerriero torna in forma come se nulla fosse accaduto 🙂

Sempre a Marzo, muore Whity, la nostra deliziosa pesciolina bianchissima. Era solo un pesce, vero, ma ci aveva sorpreso. Era bellissima, cresciuta in fretta (non abbiamo mai avuto pesci che crescessero così velocemente… e pensare che era piccolissima al suo arrivo). Si era legata a Giustino, il pesce scalare “residente”, aveva perfino deposto le uova ma gli avanotti purtroppo non erano poi sopravvissuti. Un giorno perse misteriosamente una pinna. Poi, iniziò a gonfiarsi nell’addome e nel giro di pochi giorni morì 😦 In un acquario, purtroppo, capita relativamente spesso che qualche pesce “se ne vada”, ma a lei ci eravamo affezionati e la rapidità della sua scomparsa ci rattristò parecchio 😦

Luglio.

Poiché erano diversi mesi che non stavo bene, proprio il primo di Luglio ho dovuto fare delle visite approfondite. Non sono state semplici e sono state “condite” da una buona dose di preoccupazione. Per fortuna però il responso è stato buono, e questo è ciò che conta. In seguito però ho avuto problemi prolungati, ho faticato a rimettermi.

Sempre a Luglio, abbiamo fatto la conosenza della cagnolina Stella 🙂 Lady Wolf ha avuto l’idea di prendere un cane dal canile locale e portarlo con noi per qualche piacevole ora di libertà tra laghetti di montagna e passeggiate 🙂 Una cagnolina deliziosa, infatti dopo solo un paio di settimane abbiamo replicato 🙂

Era incomprensibile per noi il motivo per cui non fosse stata ancora adottata, per fortuna però a inizio Agosto Stella ha trovato casa e, dopo qualche incomprensione iniziale, ora è felice con la sua nuova famiglia 😉

Infine, a fine Luglio, ho migrato di nuovo il blog. Dopo Splinder e Logga, sono atterrato su WordPress. Ho perso qualcosa in termini di personalizzazione e lista degli argomenti, ma… va bene così, sono soddisfatto soprattutto dalla stabilità della nuova piattaforma. Purtroppo Adottauncucciolo è andato perso. Avrei potuto salvare anche quello, ma… dopo averne parlato con Lady Wolf, abbiamo deciso di lasciarlo solo su facebook, dove i contatti erano immensamente di più.

Agosto.

Un giorno decido al volo di andare a passare qualche ora in un’area picnic su un monte nelle vicinanze. Il tempo di scendere dall’auto ed arrivare nell’area, e intravvediamo un gatto rosso nella zona “barbecue”. Trovando la cosa strana per il posto, piuttosto isolato, mi avvicino, portando con me un po’ di stuzzichini per Tom. Il gatto apprezza e noi decidiamo che non possiamo lasciarlo lì. Dopo aver chiesto presso le poche case vicine, decidiamo di portarlo con noi. Visita dal veterinario per i test anti Felv e Fiv (due malattie pericolose e contagiose tra gatti) e poi… dritti a fargli conoscere i gatti “residenti” 🙂 Il nome che gli daremo sarà… Perseo 🙂 Ora è uno splendido gattone rosso che tanto ricorda Garfield 😉

Durante il mese di Agosto, non sapremo mai il giorno, muore improvvisamente mio fratello. Viene trovato in casa sua diversi giorni dopo, solo a fine mese. Oltre lo choc, inizia un periodo durissimo. Come parente più vicino, non forse come grado di parentela poiché c’è un terzo fratello ma come vicinanza di “contatto” e per distanza, devo occuparmi di tutto io. Il funerale, la pulizia della casa, la riconsegna delle chiavi ai proprietari della casa, la burocrazia infinita… Vi risparmio i dettagli, confusi tra scene alla Kafka ed altre alla Hitchcock…. Ma è stato un periodo terribile, nel quale la vicinanza di Lady Wolf è stata fondamentale: essendo senza lavoro, ha potuto occuparsi lei di tante cose. Senza, sarebbe stato davvero problematico.

Settembre.

Mentre siamo ancora impegnati con la tragedia di mio fratello, ci accorgiamo che il nostro adorato Julius sta male. Ma non immaginiamo quanto. Il veterinario si accorge che pelle e mucose sono gialle e gli esami del sangue sono impietosi: i globuli rossi sono già a livello incompatibile con la vita. Nonostante le cure continue di flebo e iniezioni, e un apparente miglioramento momentaneo, alla visita successiva i globuli rossi si sono ancora dimezzati. E’ chiaro che la cura lo sta tenendo su… ma è solo un palliativo. Passiamo circa due ore al giorno per un mese, curandolo nella speranza di un miracolo. Di nuovo, il fatto che Lady Wolf fosse a casa, è stato importante. Sapere che Julius non era da solo a casa nelle sue ultime settimane, è stato impagabile.

Ottobre.

Julius muore. Una mattina, vedendo che si riversava da un lato, decido che non ha più senso andare avanti e chiamo il veterinario per l’eutanasia. So che è stata la cosa giusta… ma è un peso che porterò con me per tutta la vita. Julius era il mio gatto preferito, in generale una delle creature più importanti della mia vita. Il dolore per la sua perdita è enorme. Due mesi dopo, e nonostante la nostra famiglia si sia ripopolata di altri due “bimbi pelosi”, Lady Wolf dice che sente la sua mancanza più oggi di quando è mancato.

Con lui se ne va un periodo storico nel quale i nostri quattro animalotti ci hanno accompagnato con affetto, senza lasciarci mai. Era troppo bello perché durasse, ma noi non ne avevamo la giusta consapevolezza. Se tornassimo indietro, apprezzeremmo quel periodo molto di più, ne sono certo…

Sempre a Ottobre, portiamo Tom dal veterinario per una massa sospetta su una zampa anteriore.

Il prelievo con l’ago aspirato è allarmante: potrebbe essere cancro. Tom andrà operato e si dovrà aspettare il risultato dell’esame istologico. Sembra che la sorte si stia accanendo contro di noi e i nostri animalotti…

Come vedremo però, stavolta le cose andranno diversamente.

Novembre.

A inizio Novembre arrivano Mr Jones e sua mamma Lara. Mr Jones è un tigratino delizioso, e lo è anche sua mamma ma… purtroppo lei si rivelerà troppo aggressiva con i nostri gatto residenti e sarò costretto a riportarla alla persona che ce l’aveva portata. Mi dispiace molto per lei, ma la situazione era davvero insostenibile.

Jones invece si lega tantissimo a Perseo, giocano in continuazione, si leccano a vicenda, si sono proprio scelti… è un piacere e un divertimento vederli assieme 🙂

Nell’ultima decade di Novembre, arriva Junior, il quinto gatto 🙂 Arriva da Roma, l’abbiamo scelto per la somiglianza con Julius che all’inizio riguarda solo il colore ma poi si vedrà anche nella sua affettuosità. Anche se… Julius è Julius, e non cerchiamo certo un “rimpiazzo”.

Junior ha passato molti dei suoi primi mesi in una gabbia, e quando arriva inizia a correre come un matto per la gioia 😀

Non trova un “compagno” come Perseo, ma comunque si integra nel gruppo e ora gioca con il “fratellino” Jones 🙂

E’ davvero un gatto affettuosissimo e siamo felici di averlo con noi, anche se… se proprio dobbiamo essere sinceri, cinque gatti iniziano ad essere… come dire… impegnativi 😀

Nello stesso periodo la notizia che tutti aspettavamo: quello asportato a Tom non era cancro! Tom può dirsi guarito e può tornare a correre, a sfidare i cagnoni molto più grandi di lui e… a far ancora parte della nostra famiglia 🙂

Tom è per Lady Wolf quel che Julius era per me… perdere anche lui, a così breve distanza da Julius, sarebbe stato un colpo tremendo.

Un’altra notizia del periodo è che Lady Wolf è tornata a lavorare 🙂 Sarà “solo” una sostituzione maternità, ma è importante perché in totale durerà un annetto e poi chissà… non è detto che la persona sostituita decida di riprendere a tempo pieno. In ogni caso è stato comunque importante interrompere il lungo digiuno lavorativo 😉

 

Cosa ci riserverà il 2016? Chi lo sa… Non chiediamo tanto, ci piacerebbe un semplice anno di serenità, dopo un anno così turbolento e per lunghi tratti triste e doloroso. Purtroppo, ogni anno di più, sappiamo che davvero del doman non v’è certezza: possiamo solo fare del nostro meglio, e sperare che la sorte ci arrida…

Sicuramente Buon Natale a tutti! 🙂 Chissà, può essere che ancora un post prima del 2016 ci scappi, altrimenti… che il 2016 sia un anno felice, o almeno sereno… già tanto sarebbe! 🙂

Tom: ottime notizie!!!! :-) E… sorpresa Junior! :-)

Tom

Cari amici, una ottima notizia!! 🙂 Oggi siamo andati a far togliere i punti a Tom e ci è stato comunicato il risultato dell’esame istologico: ciò che è stato asportato a Tom non era cancro, bensì un tumore benigno di nessuna pericolosità se asportato interamente, come è successo 😉

Insomma… Tom può essere considerato guarito!!! 🙂

Ora potrà tornare a correre spensierato per il suo adorato parco…

… o andare a giocare in riva al mare 😀

Ora speriamo che il Nostro possa stare un po’ distante dagli studi veterinari: ormai al solo salire in auto trema come una foglia e nella sala d’aspetto “piange” tutto il tempo 😐 In quelle occasioni non sembra proprio lo stesso canetto che cerca di assalire cagnoni dieci volte la sua taglia 😉

 

Inoltre, lo scorso giovedì, 19 novembre, è arrivato direttamente da Roma il quinto (e ultimo, lo prometto!! :-D) gatto: Junior, ex Bizet 😉

Junior

La caratteristica di Junior, quella che ci ha fatto puntare gli occhi su di lui, è che assomiglia tanto a Julius, scomparso un mese e mezzo fa’, è un grigetto come lui! E anche il carattere è simile: dolcissimo, un vero “trattorino” (cioé può fare le fusa per ore già al solo prenderlo in braccio), fin dal giorno dopo ha iniziato a dormirmi sulle gambe mentre lavoravo al PC 🙂 Vero che non sembra “un capo” com’era Julius, ma tanto qua abbiamo già Jones che promette bene, e, come si sà, due galli in un pollaio non possono starci 😛

Junior

L’ambientamento è stato complicato solo per, diciamo, ventiquattro ore. Probabilmente anche a causa del lungo viaggio che ha dovuto compiere nel trasportino (penso non meno di sette ore tra auto e treno) e alla “euforia” di avere tanto spazio per correre (a Roma era normalmente tenuto in una gabbia), Junior “volava” come un pazzo da una parte all’altra della casa innervosendone comprensibilmente gli abitanti quattrozampe residenti 😉

Poi, via via i ragazzi si sono “normalizzati” 🙂 Solo Jones sembra non apprezzare ancora: diventa una tigre (di pochi etti) e soffia e ringhia di brutto, d’altronde avendo conosciuto mammina Lara… 😀 Tuttavia non si azzuffano, è solo scena 😉

Perseo, che all’inizio sembrava incavolato, è adesso già in fase di “che mi frega a me?” 😀

Numetta… è lei ad essere infastidita da Junior, probabilmente perché lui ha già sei mesi e ancora non è sterilizzato. Vero che Numa è sterilizzata, ma visto che è l’unica femminuccia appetibile (Sissi… vabbé, con tutto il cuore non possiamo considerarla tale 🙂 )…

Niente di serio comunque, solo qualche soffiata qua e là, tutto procede bene stavolta! 🙂

Intanto Jones si distrae guardando la sua TV personale… canale “Acqua”! 😀

Mr Jones

Julius e… Mr. Jones

Julius oggi è tornato a casa, le sue ceneri sono nel cofanetto di legno accanto alla sua foto… ed a uno dei topolini con il quale giocava 🙂

La fiammella verrà accesa ogni giorno almeno per 14 giorni. I 14 giorni hanno un significato buddista. Oggi è il decimo.

So che molti troveranno tutto ciò esagerato, ma poco importa. Che si creda o meno, è qualcosa che serve… almeno alla nostra psiche e al nostro cuore. Qualcosa che serve per… lasciarlo andare. C’è chi preferisce cancellare tutto, togliere dalla vista. Io la penso al contrario. Il modo migliore di superare un dolore è affrontarlo, non rimuoverlo. Altrimenti ogni volta che tornerà nei ricordi, attraverso un oggetto, una canzone, una espressione di un altro gatto, sarà una stilettata al cuore.

E questo non vale solo per lui, vale per ogni cosa, per ogni essere, anche per un essere umano.

Non credo che mi vedrete più parlare di lui, non perché non lo ricorderò, ciò è impossibile. Bensì perché, da ora in poi, diverrà faccenda privata. Come, salvo per un post, è stato a maggior ragione mio fratello, o – in passato – i miei genitori.

Ed ora, cari amici, vi presento… Mr Jones, per gli amici Jones 🙂 Siamo andati a trovarlo oggi, in un paesino sopra Sori, sempre in provincia di Genova ma nella Riviera di Levante. Al momento è in stallo assieme a sua mamma e due suoi fratellini, splendidi come lui, anche loro già adottati 🙂

Quando sarà svezzato, tra un paio di settimane, raggiungerà Sissi, Numa e Perseo. E, ovviamente, Tom. Non solo… la mamma, che ha poco più di un anno, è ancora senza adozione… e siamo fortemente tentati di accogliere anche lei 😐 Vedremo…

Perché “Mr Jones”? Bé… all’inizio ho pensato a Indiana… poi ho collegato Jones (Indiana Jones). Jones era il gatto di Alien, anche se in realtà nel film era rosso (di fatto assomigliava a Perseo 😉 ). Inoltre Jones inizia con la “J”, come Julius. Mr Jones è un film del 1993 con Richard Gere… indimenticabile la scena nella quale interrompe l’Inno alla gioia in un teatro stracolmo perché convinto di suonarlo meglio del direttore di orchestra 😀

Vedremo se il nostro Mr Jones sarà altrettamento matto! 😛

Mr. Jones
Mamma Lara e Mr Jones (in primo piano)