Cogliere l’attimo – Le virtù del guerriero

LE VIRTU’ DEL GUERRIERO
di Paulo Coelho


GuerrieroUn Guerriero della Luce ha bisogno di pazienza e di rapidità al tempo stesso. I due maggiori errori sono: agire anzitempo, o lasciare che l’opportunità si allontani.
Per evitare questo, il Guerriero affronta ogni situazione che si presenta come se fosse unica, e non applica formule, ricette, od opinioni altrui. Solo lui dovrà rispondere delle proprie azioni, ed è consapevole di questa responsabilità.
Il califfo Moauiyat domandò a Omr Ben Al Aas quale fosse il segreto della sua grande abilità politica: «Non ho mai affrontato una questione senza aver prima studiato la ritirata; d’altro canto, non ho mai affrontato qualcosa e immediatamente dopo desiderato di allontanarmene di corsa», fu la risposta.

 



Commento di Wolfghost: Il “cogliere l’attimo”, l’arte di non rimandare, è da sempre uno degli argomenti a me cari e che ho proposto più spesso. Ciò che puntualmente succede è che qualcuno, sentendosi ingiustamente toccare, salta su dicendo che è giusto riflettere e non ci si può muovere prima di essere pronti. Ed è vero che “il momento giusto”, “l’attimo da cogliere”, non capitano necessariamente ai primi istanti. Certo, possono esserci dei treni che non ripassano e che bisogna assolutamente prendere al volo non appena si presentano. Ma in genere “cogliere l’attimo” non significa buttarsi allo sbaraglio, agire con incoscienza, vuol dire solo rendersi conto che il momento dell’azione è arrivato e che attendere ancora è controproducente, se non fatale, per l’obiettivo che stiamo perseguendo.
In genere si dice che il modo migliore sia valutare pro’ e contro, ma ciò non può continuare all’infinito poiché i pro’ e contro evidenti non sono difficili da vedere, e gli altri… evidentemente non sono poi così importanti da riuscire a far muovere i piatti della bilancia. Pro’ e contro ci saranno sempre, è rarissimo trovare una scelta che non comporti un po’ degli uni e un po’ degli altri. Quindi è meglio “staccare razionalmente”, cercare di non pensarci, e aspettare di “sentire” qual è la decisione migliore. Non c’è nulla di magico in questo: il nostro inconscio elabora tutte le informazioni che abbiamo ad esso fornito, e, quando è pronto, ci restituisce la soluzione sotto forma di intuizione, di forte sensazione.
Poi l’importante sarà muoversi e non ricadere, al ritorno della mente razionale, nel dubbio, bloccandosi nuovamente.
Certo, esiste la paura di sbagliare, del risultato, ma a parte che in genere l’errore più grosso, quello di cui maggiormente dovremmo aver paura, è l’immobilità, dovremmo pensare che nella vita non esiste decisione sicura, e comunque, nella maggior parte dei casi, esiste la possibilità del ritorno o di un nuovo cambio di rotta. Per cui una decisione, perfino sbagliata, è quasi sempre migliore del rimanere nell’indecisione.
Senza contare l’enorme fonte di stress intrinseca nell’indecisione stessa.

C’è un altro punto affrontato da Coelho, anche di questo ho parlato più volte: ascoltare tutti per avere la possibilità di vedere strade che magari non abbiamo scorto da soli, ma… poi decidere in autonomia, con la propria testa.

lupo osservatore

Decisionismo – di Ralph Marston

Non è mai successo che riportassi per due post di seguito uno scritto di uno stesso autore, ma diversi scambi nei commenti al post precedente ne hanno “reclamato” l’anticipazione così da chiudere il cerchio 🙂

Io aggiungo solo che, anche se è giustissimo prendersi il tempo di valutare pro’ e contro, poi una decisione e un’azione conseguente vanno prese, pena l’inerzia e l’immobilismo. E come ormai ho ben imparato, facendo mie le parole che una blogger lasciò sul mio blog tanto tempo fa, l’immobilismo diventa colpevolezza.
Coelho, in un altro scritto, sostiene che chi per paura di sbagliare temporeggia troppo, finisce poi per compiere quasi sempre una scelta sbagliata. E se consideriamo anche il non-scegliere come una scelta, sono completamente d’accordo.

Meglio decidere e correre il rischio di sbagliare, che non farlo e rimanere per sempre nelle sabbie mobili di una vita piatta ed infelice, la classica “vita di quieta disperazione”.

Ed ora le parole del buon Marston 🙂

 



DECISIONISMO
Se tu potessi rivivere la tua vita sarebbe facile evitare gli errori. Potresti semplicemente guardare indietro ai tuoi errori, vederli avanzare in modo chiaro e indubitabile e muoverti in un’altra direzione.
Nel mondo reale, dove il tempo si muove solo in avanti, evitare gli errori non e’ invece cosi’ facile da fare. Perche’ il solo modo di evitare completamente gli errori e’ di evitare completamente di entrare in azione.
Ma quello, naturalmente, sarebbe il piu’ grave errore di tutti. Perche’ sebbene tu riusciresti cosi’ a non compiere mai degli errori, non riusciresti parimenti ad avanzare, e non riusciresti cosi’ a fare nulla.
Per poter riuscire a compiere qualcosa, devi accettare il fatto che stai per commettere alcuni errori. Naturalmente non partiresti mai con l’idea intenzionale di commetterne ed e’ saggio prendere tutte le misure possibili per evitare di compierne.
Abbi quindi il coraggio di guardare avanti e di procedere, di prendere decisioni definitive, di compiere azioni specifiche, anche se qualcuna di queste si rivelera’ poi un errore. Quando gli errori arriveranno, lo stesso decisionismo ti consentira’ di lasciarteli rapidamente alle spalle.
Ralph Marston

salto gatto