9 ottobre 2015. Buonasera, cari amici. Questo purtroppo non è più un aggiornamento. Diciamo che è una semplice aggiunta. Parlavo con Demetra di strane “coincidenze” che già prima della morte del mio amatissimo gatto hanno iniziato ad accadere. Dopo la sua morte, ho già raccontato nei commenti a Ventisqueras, di come Perseo, stamattina presto, erano circa le sei e mezza, sia venuto a coricarsi al mio fianco e ha fatto perfino le fusa, cosa che non mi aveva mai fatto. A voler credere… sembra che qualcuno che è stato solito farlo per sette anni (bé… lui faceva anche il “pane”… ma adesso non pretendiamo troppo 🙂 ) l’abbia spinto a farlo 😉
Oggi sono andato in una nota catena di supermercati per animali a fare la solita spesa per Tom e i gatti. C’era una cassiera nuova, mai vista. Io, rivolgendomi ad una delle solite che sapeva di quanto stava accadendo, mi sono sentito di aggiornarla sullo sfortunato epilogo, al che è intervenuta anche la nuova e… incredibilmente era informatissima sulla malattia che, con ogni probabilità, ha ucciso Julius, sembrava una veterinaria. Addirittura terminava le frasi prima di quanto facessi io. Mi ha detto che “lui era così”, che non c’era nulla da fare ed anche i corticosteroidi avrebbero al massimo potuto farlo stare “un po’ su” ma non guarirlo, perché per quella malattia non c’è cura. Mi ha detto che certamente soffriva e che abbiamo fatto bene a terminargli tale sofferenza. Che se fossimo andati avanti sarebbe stato solo una cavia nelle mani dei veterinari. E, mentre stavo uscendo dal negozio, che… ora dovevo pensare ad un nuovo piccolo 🙂 Cosa anche questa di cui avevamo parlato io e Lady Wolf (ovviamente la cassiera non poteva saperlo). Ma soprattutto è stato il suo riferimento al fatto che “lui era così”, come se non si fosse trattato di una vera malattia ma piuttosto del suo stesso modo di essere, come se semplicemente fosse arrivato al termine naturale della sua esistenza… mi ha sbloccato qualcosa, perché io stesso durante il mese passato avevo “sentito” che era così. Più tardi, pensandoci e parlandone al telefono con Lady Wolf, mi sono messo a piangere… ma stavolta non di tristezza, bensì quasi di gioia… perché ho sentito che semplicemente il suo ciclo si era compiuto, e che tutti questi sette anni sono stati per lui pieni di felicità 🙂
Anche se certamente qualche lacrima ancora scenderà… credo che adesso sono pronto per lasciarlo andare… 🙂
Dicono che gli angeli a volte usano le persone che incontriamo per darci i loro messaggi… bé, io ho sentito che è così. E non mi stupirei se quella cassiera non la incontrassi più.

Stamattina, intorno alle 10, nella nostra casetta e attorniato dal nostro amore, il cuore di Julius ha smesso di battere. Ci sono volute due inizioni intracardiache, anche in questo caso ci ha dimostrato quanto era forte… o quanto, da qualche parte, è forte ancora. Anche dopo morto, alcune parti del suo corpo hanno avuto convulsioni, la veterinaria che ha praticato l’eutanasia ci ha tranquillizato dicendoci che comunque ormai era morto, ed ha detto che è normale… quando il gatto era tanto sofferente, perché l’energia che era nei muscoli si viene a scaricare. Alla domanda “Ma allora non è vero che non stava soffrendo, che era solo in uno stato di stanchezza debilitante?” ha fatto una smorfia e ci ha risposto che dubita fortemente fosse così. Quindi, sì, è stata la scelta giusta. E poi comunque stamattina non riusciva più nemmeno a reggersi sulle zampe, cadeva di lato con bocca aperta e occhi spalancati, ma era così forte che perfino in queste condizioni chissà quanto avrebbe tirato avanti… non era più accettabile.
Nel momento del trapasso, gli abbiamo letto tre volte il passo indicato nel “Libro tibetano dei morti” per accompagnarlo nel viaggio nell’aldilà… Speriamo tanto di incontrarci di nuovo tutti, un giorno…
Grazie a tutti quelli che ci hanno e lo hanno sostenuto. Siete stati preziosi! 🙂
P.S.: un’ultima cosa tengo a dirvi… pensate che anche stanotte, l’ultima, alle quattro Julius ha tentato di salire sul letto per venire a coricarsi al mio fianco, come ha fatto per questi sette anni. Non ce l’ha fatta, ma io ho sentito il suo aggrapparsi con le unghie, allora l’ho tirato su e me lo sono messo a fianco. Di una cosa sono sicuro: non ci sarà mai un altro gatto che mi abbia voluto così bene come ha fatto lui… fino alla fine. Un amore ovviamente reciproco.





Perseo era un semidio, figlio di Zeus e… ah, no, quella era un’altra storia! 😛 Perseo sono io, il gatto rosso in foto, buongiorno a tutti!
Erano tanti giorni ormai che vagavo in un’area picnic in cima ad un monte quando sono stato avvicinato e rifocillato da due gentili persone con il loro cagnolino.
Dicono che sia stato… abbandonato 😦 ma – a differenza di tanti altri amici, gatti e cani, che purtroppo non ce la fanno – sono stato fortunato: la notte stessa un temporale violentissimo si è abbattuto su quella zona, io però ero già all’asciutto!
Ora ci siamo rilassati un po’ di più, anche se resto l’osservato speciale: c’è sempre qualcuno degli altri gatti a tenermi sott’occhio… a debita distanza.
In attesa di conquistare i gatti indigeni (o farmi conquistare da loro, chissà… ), io gioco da solo, ecco! Non sanno cosa si perdono!














Eccolo qua il micione di casa, mentre festeggia il suo primo anno di vita 😛 In realta’ non so quale sia il suo giorno di nascita, ma piu’ o meno cade in questo periodo e allora… 😉
Qui a destra potete vedere la prima foto che gli ho fatto io, era il 28 luglio 2008 ed era appena arrivato a Genova. Mi commuovo sempre guardando questa foto 🙂 eheheh
