Voglio stamattina riportare un bel post di piccolarondine, che è già stata “ospite del mio blog”, perché è ricco di positività, speranza, forza e fiducia nella vita e in se stessi 🙂 Credo che possa servire a chi si sta battendo tra le mille difficoltà della vita di oggi.
Lo scritto è seguito da una delle sue belle poesia che, anch’essa, si chiude con una nota di speranza.
Entrambi tratti dal suo blog piccolarondine
Voglio condividere con chi passa la mia gioia!
Mia figlia Eleonora è stata assunta da una BANCA a part-time e, se ho capito bene, sarà per un anno. Senza raccomandazioni. Mi è stato detto che se si comporterà bene, potrebbe essere assunta anche con un contratto indeterminato.
Io ho sempre creduto nella positività delle forze benigne, che siamo noi stesse a chiamarle.
Io ho sempre guardato avanti, anche quando gli Eventi mi vomitavano adosso tutto quello che c’era da vomitare ed è quello ho cercato di insegnare alle mie figlie. Guardate avanti.
Io credo che se un giovane accetta qualunque lavoro onesto che viene offerto, anche se non è quello che sogna, (mi figlia fa la cassiera a part time in un grande negozio con tanto di diploma) va avanti.
Io credo che la “purezza”, la “buona fede”, la “genuinità”, l’intelligenza e la rettitudine e il credere in se stessi, poi portano i suoi frutti, ma ci vuole intraprendenza e costanza.
Io non credo ma so, che ho due figlie intraprendenti, che di fronte alle difficoltà della vita hanno saputo reagire.
Ed io sono una mamma che osserva in silenzio i suoi semi dare lentamente frutti.
Questo vuole essere un messaggio di incoraggiamento, nonostante un Italia in difficoltà, qualcosa eppur si muove.
Ai tempi miei, per lavorare in una banca, prendevano informazioni non solo sulla candidata ma anche su i parenti più stretti e dovevi essere “raccomandata”.
Beh, lasciatemelo dire, raramente mi lamento, ho paura dei lamenti, penso che i lamenti portano altri lamenti, e allora guardo quel poco che ho e ringrazio Qualcuno nell’aldilà, che a volte sembra assente, invece poi si fa presente.
Adesso, sapete, guardo la “terza giovinezza” con occhi diversi e quanto mi piace seguire la mia età con quella consapevolezza che mi fa sentire madre e donna.
Pensate un po’: un collega che è andato in pensione ieri, non l’ha presa per niente bene. Ma io dico: magari a me mandassero in pensione domani, quante cose avrei da fare e sarei padrone del mio tempo!!
Comunque, ognuno reagisce a modo suo.
Vabbè, carissimi ragazzi miei poeti e poetesse e narratori, siamo in un bellissimo mondo, il nostro.
Sarebbe bello apprezzare certe cose senza passare per i dolori, io benedico i dolori miei, se questi sono stati necessari per la gioia che provo adesso.
Con affetto per chi passa.
Mammacita Carmen
Seguirai le mie orme
Inseguo la stilla silenziosa che scende lentamente a valle
con il muto rigore tra favole ed aromi, madre, annunciasti
solitudine, tanto avevi vissuto e tanto ho vissuto anch’io
e s’imbianca il tempo sull’arcobaleno tristemente sbiadito
perché polvere ero e polvere sarò, ma allora dimmi a cosa
sono valse le tempeste domate, gli schiaffi improvvisati
dalla Sorte e tutte le battaglie vinte?
Non sarò vagabonda errante senza meta, ma marinaio-peregrino
a seguire la stilla silenziosa, mi porterà all’ormeggio,
dove abbasserò la vela, ricucirò gli strappi, per poi ripartire
verso un nuovo orizzonte, a navigare sui colori di altri arcobaleni
e quando il raggio del sole avrà fermato la stilla, saprò d’essere arrivata
perché da lì m’innalzerò al tuo canto.
Rondine