Scienza, Universo, e l’arroganza della “specie eletta”

Da secoli, ormai si può dire da migliaia di anni, l’uomo si è autoproclamato come “specie eletta”. L’uomo è colui per cui l’universo intero è stato creato, colui che può usare e abusare di qualunque altro oggetto o forma di vita con cui venga in contatto, poiché gliene è stato dato il diritto da Dio in persona. Per difendere questa posizione, egli tira in ballo le sacre scritture o dati pseudoscientifici che ne dimostrerebbero la superiorità sul resto del creato tutto. Perché “pseudoscientifici”? Perché basati esclusivamente su quel minimo di conoscenze scientifiche spesso superate e estremamente incomplete eppure citate come, appunto, fossero la Bibbia. Peccato che oggi proprio la scienza ci dice ogni giorno di più quanto siamo trascurabili nell’universo e quanto poco sappiamo di come esso, e noi stessi, funzioniamo.

Provate a chiedere allo “uomo della strada” se l’universo è fermo o si sta espandendo. Ci sarà chi, pomposamente, vi dirà che al momento si sta espandendo ma che la velocità con cui lo fa sta via via diminuendo e, un giorno, inizierà a contrarsi fino a tornare ad implodere in un unico punto. Questa convinzione era un punto fermo della cosmologia fino a qualche decennio fa e si basava sulla logica: lo studio dei colori delle stelle diceva – e dice ancora – che le altre galassie si stanno tutte allontanando dalla nostra, dunque l’universo si sta espandendo; la logica faceva supporre che la massa delle galassie stesse, più numerose nella parte interna dell’universo che alle estremità, avrebbe un giorno invertito il processo grazie alla loro forza di gravità che avrebbe prima rallentato il processo di espansione e poi avrebbe iniziato quello della contrazione. Ma oggi, quello che l’uomo dava ormai per scontato, si è dimostrato falso. Con sorpresa ci si è accorti che l’universo non solo non sta rallentando, ma sta addirittura accelerando la sua espansione, ogni giorno di più.  Perché? Perché evidentemente non è vero che c’è più massa verso il suo centro rispetto alle periferie. Ciò è stato dimostrato quasi casualmente dallo studio delle galassie.

Ci si immaginava che le galassie, che sono ammassi di innumerevoli stelle, si comportassero come il nostro sistema solare: il punto centrale, con grande massa e perciò grande forza di gravità, si muovesse con relativa lentezza, mentre la periferia, molto meno ricca di materia, ruotasse di conseguenza molto più velocemente. Bé, l’osservazione dimostrò sorprendemente che così non era: tutto ciò che è in una galassia si muove alla medesima velocità 😮 Com’è possibile? L’unica spiegazione plausibile è che non è vero che il centro delle galassie contiene maggiore materia della sua periferia e abbia perciò maggiore forza di gravità. C’è insomma qualcosa in più delle sole stelle e pianeti, qualcosa in più della materia visibile. Da questa e da altre osservazioni sono nate le teorie della “materia oscura”, materia che non si vede ma c’è, e della “energia oscura”, qualcosa che non si vede ma c’è allo stesso modo. La materia oscura non si sa cosa sia ma gli scienziati hanno qualche supposizione. L’energia oscura… bé, non sia ha nemmeno idea di cosa sia, ma si sa che esiste per gli effetti che provoca.

Ecco perché l’universo esiste e rallenta: la materia oscura ha permesso alle galassie di consendarsi e non disperdersi, l’energia oscura di creare una forza di repulsione che si rafforza sempre più e che allontana la materia dal centro sempre più velocemente.

La cosa sconvolgente è che l’energia oscura costituisce grande parte dell’Universo, diciamo il 70%, la materia oscura un altro 25% e la materia convenzionale, quella che noi conosciamo, meno del 5%. La materia che noi vediamo, di cui pensiamo sia fatto l’universo e noi stessi, è… trascurabile nel mezzo di qualcosa che non capiamo.

E non è finita qua. Tra le teorie cosmologiche, sono sempre di più quelle che parlano di “multiverso”. Cos’è? E’ l’assieme di più universi. Sì, perché cosa ci fa credere che il nostro universo sia il solo possibile? La’ fuori potrebbero essercene a migliaia, a miliardi, che esistono contemporaneamente in spazi-tempo differenti. C’è la teoria delle “stringhe”, stringhe di “energia” che scorrono nello spazio; due di queste stringhe si sarebbero “urtate” e il risultato sarebbe stato quello di creare “un po’ di confusione” sulla loro superficie. Cos’è questa confusione? Il Big Bang, la nascita del nostro insignificante universo 😀

Insomma, nel medioevo l’uomo si era autoconvinto di essere al centro dell’universo, oggi sappiamo che il nostro pianeta è solo uno di quelli che ruota intorno ad una piccola stella della via lattea, la nostra galassia, dove ci sono milioni e miloni di altre stelle e, certamente, milioni di altri pianeti. La nostra galassia è solo una delle innumerevoli galassie che compongono l’universo che, a sua volta, è solo uno dei, probabili, milioni di universi che esistono. E chissà quanta “roba” c’è ancora che non comprendiamo e nemmeno immaginiamo che esista. La materia è una parte trascurabile dell’universo. Dunque lo siamo anche noi, o almeno, lo è il nostro corpo. Attorno a noi, in questo momento, c’è molto, molto, di più… solo che non siamo in grado di percepirlo.

Tutto questo per dire di quanto poco conosce oggi l’uomo. Possiamo dire che conosce molto di più di quanto conoscesse nel passato, ma tutto questo lo ha portato a comprendere che soprattutto sa di non sapere.

Chi ancora vuol credere di essere la specie eletta… faccia.

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Paranormale: raccontate la vostra esperienza

cerchi nel granoCome ho scritto nel mio profilo, mi sono spesso definito il “ricercatore perfetto”: qualcuno che ha grande curiosità e che vorrebbe fortemente trovare “prove” di qualcosa che “viva” al di la’ dei cinque sensi, ma che, al contempo, ha un nocciolo scettico che non è mai riuscito a eliminare. Quel nocciolo scettico, per un “ricercatore”, non è una maledizione (magari per chi vorrebbe semplicemente “credere”, si, invece…), è anzi indispensabile per l’oggettività del riscontro, altrimenti si correrebbe il rischio di credere a qualunque cosa venga propinata.
Diciamo che se mi vedrete scrivere “miracolo!!!“, bé… è probabile che davvero di miracolo si tratti! 😉

sfera di cristalloLa mia esperienza su Internet si è mantenuta sulla stessa falsariga; già da anni infatti ho notato che esistono siti “propagandistici” e poco obiettivi da ambo i lati: chi trova spiegazioni esoteriche ardite per spiegare il più piccolo degli eventi e chi, spesso con teorie ancora più incredibili, cercano solo di smontare i primi. Non ci credete? Provate ad andare sul sito del Cicap: alcune delle loro teorie “scientifiche” appaiono più balzane che ammettere l’esistenza di qualcosa che è al di là dei nostri sensi.

Prima di tutto, pero’, cos’è un fenomeno “paranormale”?
Bene, è evidentemente qualcosa che non può essere ritenuto “normale”, non è vero? 🙂 Ma “normale” per chi? Usando quali parametri? Non era forse incredibile immaginare le forze elettromagnetiche prima che queste fossero riconosciute e dimostrate? Eppure, ovviamente, esistevano già in natura, non è così? Per non parlare della Relatività o della Meccanica Quantistica…
E allora, perché non ammettere che possa esistere qualcosa a cui la scienza non è ancora riuscita ad arrivare?

La scienza degli uomini non è, curiosamente, come le loro leggi: per la legge – almeno nei paesi cosiddetti “civili” – la colpevolezza deve essere provata, ma se non lo è non vuol dire che ci sia innocenza, possono semplicemente mancare le prove dimostranti che essa sia tale.
Eppure, per la scienza, una cosa per essere vera deve essere dimostrata, e se non lo è, allora non è vera.

Non è curioso?

Questa pero’ non deve essere una buona ragione per credere a tutto…

CorvoEsempio 1: Premessa: le teorie animiste dicono che quando una persona muore, la sua anima ci mette tre mesi (mi pare…) per poter tornare a manifestarsi nel mondo come spirito.
Qualche mese dopo la morte di mio papà, iniziai a percepire uno strano suono in camera mia. Ogni volta che andavo a dormire… sentivo distintamente un rumore metallico, una sorta di “tlang!”, come se quell’asticella di metallo usata per tenere ferma una finestra aperta, sbattesse ogni volta contro il muro. Controllai tutto più e più volte: finestre aperte o chiuse, correnti d’aria, oggetti fuori dalla finestra che potessero produrre un rumore simile… tutto!
Ma non trovai nessuna spiegazione razionale… apparentemente.
Passarono i mesi e quasi mi convinsi che quello fosse un segnale di mio papà, una sorta di “buonanotte” prima della nanna 🙂
Divenne un suono amico e familiare.
Solo un anno e mezzo dopo, capii all’improvviso – chissà per quale strano collegamento mentale – che quel rumore era dovuto alla lampadina al neon che era vicina al mio letto: pochi minuti dopo che la lampadina veniva spenta, essa produceva quel rumore (un relè interno, forse?). Probabilmente gli addetti alla fabbricazione di tali lampadine sono perfettamente a conoscenza di questa cosa, ma tra gli altri… chi l’avrebbe detto?

gatto neroEsempio 2: Sempre anni fa’, direi una decina, considerando che ero in possesso del mio primo telefono cellulare, ero pronto per dormire. Ero già a letto e stavo per spegnere la luce. Improvvisamente mi voltai di scatto verso il telefono cellulare che era posato nel suo caricabatteria da tavolo a due-tre metri da me.
Sapevo che sarebbe squillato.
Non ricevevo mai telefonate a quell’ora ma… qualcosa mi costrinse ad aspettarmi quella chiamata. Pochi secondi dopo, il telefono squillò: era una mia amica che aveva subito un tentativo di stupro e che mi pregava di andarla a recuperare perché era scappata a piedi dalla casa in cui aveva subito il tentativo di violenza.
So che i telefoni cellulari GSM usano frequenze “sensibili” ad altri elettrodomestici (avente presente i classici disturbi a radio, televisioni… ?), ma quella sera… era già davvero tutto spento.

Potrei elencare tanti altri “piccoli” avvenimenti (e qualcuno grande…) che non sono mai riuscito a spiegare col buon senso. Ciò non vuol dire dover credere necessariamente all’aldilà purtroppo: ci possono essere spiegazioni comunque paranormali ma che non hanno bisogno di tirare in ballo la vita dopo la morte.
Quello della vita dopo la morte è il passo più difficile, perché di importanza capitale; per questo è più difficile crederci per chi non ha una “fede donata”: ammettere che esista la telepatia può non cambiarmi la vita; essere sicuro che non finirò assieme alla morte del mio corpo… è davvero altra cosa e… sì, potrebbe farlo.

Un esempio. Avrete tutti (ok… “quasi” tutti! :-P) sentito parlare dei fenomeni poltergeist, ovvero di quei rumori “impossibili” e quegli oggetti che si spostano e volano per le camere apparentemente da soli. Bene, essi sono spesso citati come prova dell’esistenza degli spiriti. Ma esiste una teoria, altrettanto “possibile” (o “impossibile”, secondo il Cicap :-D), che li spiegherebbe con l’energia telecinetica (la telecinesi è la capacità, volontaria o non volontaria, di spostare gli oggetti con la sola forza del pensiero); in effetti la grande maggioranza dei casi raccolti accade in case dove ci sono adolescenti, tipicamente irrequieti, e con perciò una grande e “disordinata” energia mentale. Non è “prova”, no, ma può essere già un indizio…
Sempre di fenomeno paranormale si tratterebbe. Ma mentre l’esistenza degli spiriti dimostrerebbe la vita dopo la morte… la telecinesi è ben lunga dal farlo.

Ma adesso, signori e signore, tocca a voi!!! Vi esorto a raccontare le vostre esperienze, con dovizia di particolari, se possibile! Sarò un opinionista (giudice non mi piace) severissimo… ma, prometto, possibilista! 😉

albero e luna