Questo è un post un po’ particolare, drammatico e inquietante per come l’ho vissuto. Parla di… un possibile fantasma.
Mio fratello S. è scomparso poco più di un anno fa’, in maniera presumibilmente piuttosto drammatica: fu ritrovato deceduto in casa, probabilmente morto da diverse settimane. Non c’erano segni di scasso o violenza, è stato vittima di un accidente, probabilmente un infarto. Spesso mi sono chiesto come devono essere stati i suoi ultimi momenti, quando si sentì male, forse cercò di chiamare aiuto, o forse nemmeno si rese conto di cosa gli stesse capitando. Certamente, se lo visse in maniera consapevole, non deve essere stato un bel modo di andarsene, ammesso e non concesso che esista un modo bello di morire.
Noi eravamo tre fratelli, io ero il più giovane. Nonostante da bambini e ragazzi fossimo sempre insieme, o forse proprio per questo poiché era un po’ una forzatura voluta da nostro padre che non si fidava di amici e compagni di scuola, siamo cresciuti con un rapporto non proprio idilliaco.
E poi io sono sempre stato più simile a mia madre. Mio padre era quello delle grandi tavolate famigliari, d’altronde la sua famiglia di origine era sicula. Mia madre era abbastanza l’opposto… d’altronde era ligure. Quando morì suo fratello, le chiesi se, dovendo decidere cosa fare della casa dei loro genitori, volesse che cercassi l’altro suo fratello che, anni prima, si trovava a Nizza. La sua risposta fu “Mio fratello?? Ma và! Era più vecchio di me, a quest’ora sarà morto!”.
Inoltre mio fratello S. aveva un carattere molto difficile, era una persona problematica. Potrei trovare motivazioni psicologiche a queste sue difficoltà, motivazioni legate ai nostri genitori, in particolare nostro padre, ma anche a scelte di vita che si rivelarono sbagliate. Tuttavia è probabile che qualche difficoltà fosse in qualche modo genetica.
Negli ultimi anni comunque le cose si erano stabilizzate. Superati anni difficili alla morte di nostra madre, S. aveva trovato un suo equiibrio. Era molto legato alla casa dove abitava, che era anche quella dove erano scomparsi i nostri genitori.
La sera maledetta e ovviamente difficile e drammatica nella quali dovetti riconoscerlo, rientrato a casa con Lady Wolf avvenne un episodio davvero particolare: la luce della cucina si spense da sola. Pensai si fosse bruciata la lampadina, ma non era così. Pensai che l’interruttore fosse rimasto “a metà” per poi scattare da solo, ma dopo un controllo decisi che ciò non poteva accadere a quel genere di interruttore. Insomma, andai a premerlo, sicuro che non sarebbe successo nulla, e invece la luce si riaccese. Non era mai successo, né successe più. Ovviamente fummo portati a prenderlo come un “segno”.
Stanotte, un anno e due mesi (quasi) da quel terribile giorno, nel dormiveglia ho sentito la fortissima presenza di mio fratello attorno a me. Questa sensazione è diventata onirica, ovvero si è parzialmente tramutata in sogno. Ero in una specie di open space, da solo, e c’era una specie di regola per cui sotto un PC non poteva esserci spazio vuoto (… sapete come possono essere strani i sogni). Mio fratello, che nel sogno era una specie di responsabile, venne nell’open space, come se stesse controllando. Io misi una specie di libro o qualcosa del genere davanti il PC, sperando che non si accorgesse che sotto il PC non c’era nulla (tranne una specie di supporto laterale). Per non farmi “rompere” finsi di dormire, ma lui dopo essere avvicinato da un lato, mi si avvicinò dall’altro, tanto vicino da sentirne il respiro, una presenza molto intensa e in qualche modo non pacifica… al punto che mi girai di scatto per allontanarlo con un braccio.
Peccato che nel dormiveglia ho davvero compiuto quel gesto, colpendo la struttura laterale del letto e facendomi male ad un avambraccio. Il braccio è tuttora gonfio e dolorante.
Il risveglio, erano circa le cinque, non è stato bello, ero decisamente colpito, spiazzato, dalla sensazione della presenza di mio fratello nella stanza. Solo un’altra volta, almeno vent’anni or sono, mi è capitata una cosa del genere.
Proprio il modo non piacevole di vivere la cosa mi ha fatto riflettere sui possibili motivi di questa “visita”, anche se dico subito che nonostante la sensazione estremamente realistica, sono il primo ad aver cercato spiegazioni razionali. Ad esempio ci sono 5 gatti in casa, di cui 4 che girano anche durante la notte e, soprattutto al mattino, ci vengono a “trovare”. Forse la “presenza” vicino al viso era solo uno di loro e chissà per quale motivo la mia mente addormentata l’ha tramutata in un sogno e una sensazione estrememante realistica di presenza riguardante S.
Ma mettiamo che non sia così. Mettiamo che quella di stanotte sia stata davvero una visita. Perché è stata sgradevole? Forse, come direbbero i nostri nonni, mio fratello desidera una messa? Forse non è ancora riuscito a “liberarsi” da uno “stato intermedio”? O cercava di dirmi qualcosa?
Non lo so e probabilmente tra non molto non me lo chiederò nemmeno più.
Certamente dopo una sensazione del genere, capisco tutti coloro che sono convinti che una presenza aleggi nella loro casa…

Dalla pubblicazione dell’ultimo mio post sono passati ben 14 giorni. Anche se ho fatto perfino di peggio – il record credo che sia di 24 – di questo passo rischio di andare nel 2016, quindi… bé, meglio che anticipo un po’di auguri, in particolare quelli di Natale 🙂
Gennaio.
Marzo, ma proprio il suo primo giorno. E’ una serata serena. Siamo di ritorno da Merano, dove siamo stati in visita alla nonna di Lady Wolf. Non vediamo l’ora di essere a casa per passarci qualche ora nella nostra casetta ritrovando gli adorati gatti Sissi, Julius e Numa. Ma, appena parcheggiato, Tom si precipita giù dall’auto e per qualche motivo che non sapremo mai, si lancia in strada e
Sempre a Marzo, muore
Sempre a Luglio, abbiamo fatto la conosenza della cagnolina
Un giorno decido al volo di andare a passare qualche ora in un’area picnic su un monte nelle vicinanze. Il tempo di scendere dall’auto ed arrivare nell’area, e intravvediamo un gatto rosso nella zona “barbecue”. Trovando la cosa strana per il posto, piuttosto isolato, mi avvicino, portando con me un po’ di stuzzichini per Tom. Il gatto apprezza e noi decidiamo che non possiamo lasciarlo lì. Dopo aver chiesto presso le poche case vicine, decidiamo di portarlo con noi. Visita dal veterinario per i test anti Felv e Fiv (due malattie pericolose e contagiose tra gatti) e poi… dritti a fargli conoscere i gatti “residenti” 🙂 Il nome che gli daremo sarà…
Mentre siamo ancora impegnati con la tragedia di mio fratello, ci accorgiamo che il nostro adorato
importanti della mia vita. Il dolore per la sua perdita è enorme. Due mesi dopo, e nonostante la nostra famiglia si sia ripopolata di altri due “bimbi pelosi”, Lady Wolf dice che sente la sua mancanza più oggi di quando è mancato.
Sempre a Ottobre, portiamo
A inizio Novembre
Nell’ultima decade di Novembre, arriva
Nello stesso periodo la notizia che tutti aspettavamo: quello asportato a Tom non era cancro! 