Ecco un nuovo ripescaggio dai miei “antichi” post. Questo è nato nell’ottobre del 2007, il link all’articolo relativo con tutti i commenti dell’epoca è questo: Consapevolezza
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Nella tua subcoscienza dimorano note inconciliabili che ti costringono alla dissonanza. Ma perché volgi lo sguardo a ciò che è morto? Perché ti occupi di defunti?
<< Lascia che i morti sotterrino i loro morti >>, e volgiti, o Magnifico, al Bello del presente che cerca svelamento.
Se resisti a quel sibilo di cembalo discorde che affonda nella macina del tempo, hai vinto la discrepanza, per cui ti riuscira’ facile intonarti sulla nota cristallina del grande Musico.
Raphael, da “La Triplice Via del Fuoco”
La consapevolezza di se’ stessi nel momento presente e’ in pratica la chiave di ogni percorso misterico in ogni tempo e in ogni luogo. Che si parli di Buddhismo, Zen, alchimia occidentale, Cristianesimo (pensiamo a Meister Eckart ad esempio), Sciamanesimo, Sufismo, Tao, Tantra o ai Sapienti dell’antica grecia, il risvegliarsi nel “qui e ora”, l’essere presenti a se’ stessi e nelle proprie azioni, e’ l’arte fondamentale.
Al di la’ delle diverse terminologie e riti, il “Risveglio” non e’ altro che questo: essere presenti a se’ stessi. Da qui iniziano tutte le Vie, da qui inizia la propria trascendenza. Siamo abituati a pensare che questo Risveglio, questa Trascendenza, siano qualcosa di irraggiungibile, di inarrivabile, qualcosa insomma a cui solo pochi “eletti” possono aspirare. E questo ce ne spinge distanti.
Ma quando siete completamente assorbiti da un bel brano, quando siete un tutt’uno con esso, dimentichi del vostro passato, delle vostre tribolazioni, di ogni cosa, quando esistete voi e cio’ che state facendo (ascoltare musica in questo caso), be’, forse voi non lo sapete, ma siete in piena meditazione, state trascendendo voi stessi (il vostro ego). “Perdersi in cosa si sta’ facendo”, senza attenzione ai risultati, alle aspettative, e senza il disturbo del passato, e’ in realta’ un ritrovare se’ stessi.
Al posto della musica potete mettere qualunque cosa. Anche le cose piu’ inaspettate. Il lavoro riesce meglio se non siete in ansia per il risultato; problemi col sesso? Molto probabilmente non riuscite a lasciarvi andare, per condizionamenti o brutte esperienze del passato o – di nuovo – perche’ troppo concentrati sul risultato (da dove pensate arrivi la famosa ansia da prestazione?).
Non vi sto’ parlando di diventare “Eletti”, “Risvegliati”, non mi interessa. Sto’ parlando di vivere un presente che e’ li’, a vostra disposizione, che aspetta solamente che qualcuno lo sveli… e lo viva. Il piu’ grosso inganno, e’ credere che sia una cosa difficile.
Volete che accadano miracoli? Guardatevi attorno, probabilmente sono alla vostra portata e nemmeno ve ne rendete conto.
“Non è quanto si possiede, ma quanto si assapora a fare la felicità.” – Charles Spurgeon
foto mie: Madonna della Guardia (GE)
Non so quasi niente delle filosofie misteriche (Zen, Tantra, Tao ecc.)anche se spesso i capita di leggere pesnieri molto profondi e, nello stesso twmpo, di una semploità disarmante per cui tutto sembra facile, possibile, a portata della nostra mano e della nostra volontà.
Credo che il nucleo centrale sia il non guardare indietro (il passato non c’è più) né avanti (il domani non c’è ancora) e, invece di guardarsi attorno, consapevoli dell’attimo presente, senza troppoe illusioni e senza troppe aspettative.
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Probabilmente è proprio la semplicità a sfuggirgi, cara Happy 😉
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Mi pare che, tutto considerato, sia abbastanza lontano dal pensiero occidentale o, forse, dabrava europeocentrista,tendo a identificare il pensiero occidentale con il mio 😀
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Sì, anche se molto è cambiato nell’ultimo secolo. La globalizzazione ha mischiato anche le correnti spirituali delle varie parti del mondo. Se poi si un bene o un male… chissà! 🙂
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Una sola parola, caro lupo: meraviglioso!
E molto utile per me 🙂
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Bé, ne sono contento cara! 🙂
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Ciao Wolf
Ciò che descrivi mi capita quando “creo” le mie piccole arti, sono momenti senza tempo impagabili.
Meditare senza rendersene conto facendo cose che ci fanno stare bene nel presente.
La meditazione dovrebbe essere introdotta nelle scuole…oggi. 🙂
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Vero, anche se… te non hai avuto bisogno di un corso, no? 😉
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Veramente un bel post, rende chiaro il concetto.
Ciao
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Un tempo scrivevo meglio! eheheh 😛
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Bellissime le tue foto 🙂
Quello che hai scritto “Perdersi in cosa si sta’ facendo”, mi succede quando creo delle cose, (praticamente quello che succede anche a Jorkele) a quel punto si annulla tutto, sono completamente assorbita da quello che sto facendo, lo sono talmente tanto che ad un certo punto mi giunge la voce di mia madre come “da lontano” che dice “Hai mangiato?” 🙂 mi scordo anche di quello…
Forse a volte mi preoccupo un po troppo per il futuro ma in fin dei conti sono molto più concentrata a vivermi bene il presente.
Un bacio 😉
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Questo è un esempio di concentrazione “da stimolo esterno”, sarebbe bello riuscirci sempre, non è vero? 😉
Bacio 🙂
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Eh si magari 😉
Buona serata caro Lupo 🙂
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Chissà… con un po’… uhm… tanta… uhm, ancora non ci siamo… infinita pratica, chissà! 😀
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consapevolezza è sentirmi perfettamente vivi in un mondo abitato dai morti, perché dal momento della nascita il seme della morte è in noi e di questo grande mistero checché se ne dica nessuno è mai venuto a capo,ma l’amore e lo stupore per quello che si possiede ci tengono -consapevolmete- lontani dal nostro inevitabile destino
buona giornata, amico Lupo
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Vero. E in fondo forse siamo solo noi a volerci vedere un mistero… Forse non c’è manco quello 😦
Scusa il ritardo della risposta: eri finita nello spam! 😀
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basta godere ogni singolo momento come fosse sempre unico e non desiderare … ma avere il presente ed esserne felici
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Basta. E’ vero. Ma se non fosse così difficile non ne parleremmo da millenni! 😉
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vero …daiiii…
per una volta che faccio la splendida!!! ehhh
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eheh anzi, beata te che ci riesci!! I miei complimenti! 🙂
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i tuoi post sono sempre interessanti e offrono spunti di riflessione, questo dovrebbe essere lo spirito di ogni blog.
Ho una certa infarinatura sulle discipline/scuole di pensiero orientali/orientaleggianti. Razionalmente parlando credo trattasi della nobilitazione del menefreghismo concettuale, da intendersi nella sua più positiva delle accezioni.
TADS
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ahahah pensavo anche io così, sai? 😀 In realtà però ho scoperto che non è così. Ad esempio, nel buddhismo, il fulcro su cui far leva per trovare la determinazione per mantenere la concentrazione necessaria ad arrivare ad un profondo stato di meditazione è… la compassione, il desiderio di far cessare la sofferenza che si vede attanagliare il prossimo, di eliminare il dolore in tutti gli esseri senzienti. E questa non si può certo chiamare menefreghismo 🙂
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qui ci infiliamo in un piacevole ginepraio, ovviamente è “menefreghismo” di sponda, l’ho definito concettuale proprio per questo, è un prendere passando attraverso la teoria del dare, tanto per capirci, anche l’amore più bello, sincero, puro è, tecnicamente, una forma di egoismo concettuale
TADS
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Mah… se dai, dai 🙂 E comunque anche il motivo del prendere è importante, se lo fai per… insegnare agli altri la strada delle libertà, non lo trovo egoismo, nemmeno concettuale.
Hai ragione: è un ginepraio 😉
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Ahhh quanto mi piacciono questi tuoi post Wolfissimo, sono quelli che preferisco.
Io solo la mattina faccio fatica a (ri)svegliarmi, ma una volta ingranata la marcia sono sveglissima sempre e confesso di avere una gioia sfacciata a farmi compagnia, per la maggior parte del giorno. Da un bel po’ di tempo penso che se mi facessero fare la prova del palloncino, sarei arrestata perchè penso di essere alcolica e/o fumata da DNA!
E non c’è nulla di più bello che assaporare il presente – quindi confermo: per me la difficoltà del risveglio sta solo nella mattina! 😀
Grazie Wolfissimo, grazie perchè con la maggior parte dei tuoi post, mi fai ancora più presente a me stessa – meno male che c’è lo sterno, altrimenti dovrei andare sempre in giro a raccogliere il cuore che saltando dalla gioia, mi uscirebbe fuori dalle costole, nonostante tutto …!
Che la settimana ti sia splendididissima e un poco alcolicamente gioiosa, moltiplicato per tutti/e coloro a cui sei legato!
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Eh, bé… per quel tipo di ubriacatura non c’è punizione cara, tranquilla 😉
Casomai un pizzico di invidia! 😀
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la consapevolezza è sempre stata la mia scelta di vita, essa m’insegna a camminare, a vivere, ma credi, non si può vivere senza volgere lo sguardo al passato, esso è parte stretta di noi, della nostra stessa consapevolezza
buona giornata Lupo
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Il passato è sempre con noi, noi siamo il nostro passato. Questo è indiscutibile, anche se non è vero che ci si debba voltare indietro, c’è chi non lo fa. Però… personalmente trovo che non c’è nulla di male 🙂 Basta non soffermarcisi troppo 😉
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