Uno dei testi più famosi dell’esoterismo, più precisamente dell’ermetismo (che, non me ne vogliano i puristi, definirei “alchimia occidentale”), è la Tavola di Smeraldo, attribuita ad una figura mitica – forse
nemmeno esistita nella realtà – di nome Ermete Trismegisto (“Hermes il tre volte grande”, poiché padrone dei segreti sapienziali che coinvolgevano corpo, mente e spirito) che, mentre la tradizione toccava varie civiltà, fu di volta in volta egizio, greco (il nome “Ermete Trismegisto” gli venne assegnato qua), arabo, romano, influenzando anche la Qabbalah ebraica. In pratica ogni civiltà occidentale e mediorientale ebbe un Dio o comunque una figura sapienziale che rappresentava Ermete.
A quando risale la Tavola di Smeraldo? Ovviamente nessuno lo sa’ con certezza, ma tradizione vuole che Ermete fosse contemporaneo di Mosé; egli incise le parole su una lastra di smeraldo usando la punta di un diamante, la moglie di Abramo (Sara) rinvenne poi la lastra nella sua tomba…
Ecco la traduzione della Tavola (tratta da Wikipedia, così come la foto di Ermete):
“È vero senza menzogna, certo e verissimo.
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento. Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l’ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera se essa è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande industria. Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l’oscurità fuggirà da te. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo. Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui. È perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo.
Ciò che ho detto dell’operazione del Sole è compiuto e terminato.”
Le prime parole sono quelle che, personalmente, mi hanno sempre colpito maggiormente: “Ciò che è in basso” siamo noi e il nostro mondo materiale, “ciò che è in alto” è il mondo non manifesto, lo Spirito, e si comportano nello stesso modo perché così è la legge della cosa unica (chiamatelo Dio, Natura, Universo, Energia, come vi pare…). Ecco allora che ciascuno di noi, in potenza, ha Dio dentro di sé e può muovere le montagne con la forza della sua fede, può fare le stesse cose che fece Gesù e cose ancora più grandi (è lui stesso ad averlo detto, non è vero?); Gesù citò perfino la potenza insita in un singolo granello di senape e la fisica moderna ci ha dimostrato – in maniera anche drammatica – la potenza presente nei singoli atomi, sfruttando proprio questa unicità materia-energia, secondo il principio che esse sono solo due… punti di vista di “una cosa unica” (!).
Ecco perché, oggi, molte correnti spirituali tendono ad identificare lo Spirito con l’Energia.
Di fatto la materia, noi, saremmo solo la “precipitazione” dello Spirito, dell’Energia”, in “agglomerati pesanti”, ma sempre da essa costituita. Ecco perciò il reale tentativo dell’Alchimia, ripresa e studiata perfino da Jung per la sua psicologia – intrisa, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, di spiritualità – di ripulire la materia dai suoi elementi pesanti (il “piombo alchemico”) per ritrovarne lo spirito puro (lo “oro alchemico”), e infine portarlo – stavolta consapevolmente – sul piano materiale, ottenendo la “immortalità” (dell’anima o del corpo? Qualcuno sostiene che qualche alchimista si rese fisicamente immortale, forse è troppo
ma l’influenza della mente sul corpo è sempre più riconosciuta…).
Jung intuì la pregevolezza del lavoro degli alchimisti, capì che l’eliminazione degli “elementi pesanti” era soprattutto un processo mentale di eliminazione delle sovrastrutture psichiche, degli scarabocchi scritti sul foglio bianco di una spiritualità in noi altrimenti congenita; gli alchimisti si servivano talvolta di metafore “materiali” (piombo, oro, sole, fuoco…) per nascondere precise operazioni di pulizia mentale aventi fine di ritrovare lo spirito puro. Non è, attenzione, solamente un ritorno allo stato primordiale di bambino o animale, ma un’operazione avente lo scopo di ritrovare lo spirito originale avendone stavolta consapevolezza e dunque potendone direzionare l’incommensurabile forza. Cosa che bambini e animali non fanno…
Bé, potrei continuare per ore, ma temo di dovermi proprio fermare, cosa dite? 😀

Si, si questo blog merita!
Un saluto, tornerò a leggerti.
(per un periodo della mia vita anch’io sono stata fissata con l’alchimia XD!)
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Oh dio, arrivo e..? TROVO UN SOLO COMMENTO! O_O°
Tutto ciò mi ha shockata provocandomi la rimozione di ciò che dovevo scrivere in principio!
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Lux Obnubilata.
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Grazie MrsGodoor 🙂 e benvenuta!
ahahah Aliseys! Riprenditi e poi commenta come intendevi fare! 😉
Ludmilla, è un bel testo 🙂
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È strano il clamore dell’ufficio stampa papale,
sulla mancata visita alla sapienza,
rispetto al velo di silenzio sceso dalla santa sede,
sulla giornata della memoria…
CHI DIMENTICA E’ COMPLICE!
“Auschwitz”
Son morto che ero bambino son morto con altri cento
passato per un camino ed ora sono nel vento
Ad Auschwitz c’era la neve e il fumo saliva lento
nei campi tante persone che ora sono nel vento
Nel vento tante persone ma un solo grande silenzio
E’ strano, non riesco ancora a sorridere qui nel vento
No, io non credo che l’uomo potra’ imparare
a vivere senza ammazzare e che il vento mai si posera’
Ancora tuona il cannone ancora non e’ contenta
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento
Ancora tuona il cannone ancora non e’ contento
saremo sempre a milioni in polvere qui nel vento…
(F.Guccini/Nomadi)
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SI FERMATI COSI’ PER STASERA BASTA. UN ABBRACCIO FRANCESCA.PS. STO SCHERZANDO CMQ HO LETTO MA L’ESOTERISMO NON MI PRENDE MOLTO, IL PARANORMALE SI. CIAO
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Riprendo il commento non avevo letto circa dio che è im ognuno di noi. si è vero il regno di dio è dentro noi da sempre noi stessi siamo parti di quella forza immensa che è lui, noi siamo dio in sostanza, lui ci ha plasmato a sua immagine e somiglianza i suoi poteri dentro dii noi sono sopiti. sono consapevole e ci credo veramente anzi ciecamente che se voglio posso dividere l’acqua del mare per passarci in mezzo. credo nei miracoli con la nostra forza del pensiero. io credo molto in dio ma non sono cattolica e scusassero chi lo è ma io mi vanto di non esserlo. ciao grazie ho detto la mia. con affetto francy che poi sarei io non te. capito lupo bianco? tu non sei passato all’altra sponda voglio sperare percio’ vietato farti chiamare cosi’. by by notte
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“Come fai ad essere convinto di capire cose, che nessuno mai è riuscito a capire?”
Ammiro il tuo impegno….
b.
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Stefano, dipende dal motivo per cui non puoi ricordare… Non sempre “chi dimentica è complice”; può dimenticare per necessità, perché non sopporterebbe la sofferenza di quei ricordi.
Parlo naturalmente in generale. Sul tema della chiesa e del giorno della memoria… non lo so, si dovrebbe chiedere a loro 🙂
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Pantera nera… il confine tra esoterismo e paranormale può essere sottile 🙂
Credo che quel “Dio che è in noi”, non lo sappiamo ascoltare perché c’è troppo chiasso nella nostra mente 🙂
p.s.: no, no, tranquilla, sono ben fermo sulla mia! (di sponda, intendo! :D)
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Diana, come mai la prima frase è virgolettata? %-)
Comunque io non sono “convinto” di nulla. Tranne, forse, dei miei dubbi 😉
L’impegno nasce sempre dalla curiosità, dal desiderio di sapere o, talvolta, dal bisogno di farlo…
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io lo so ascoltare grazie anche se la mia mente è piena di altre cose ,la libero e ascolto la mia voce interiore che mi fa’ da guida nella vita. poi avrei cose da raccontare che ho vissuto veramente sulla mia pelle cose spitrituali molto potenti. mi blocco, quando ne vorrei parlare, non voglio farlo sapere a chi non sa ascoltare. e cosi’ lo so ci va’ di mezzo anche a quella persona che avrebbe interesse nel saperlo. un abbraccio ti aspetto sempre nel blog. che vive sperando disperato muore, funziona cosi’ con te? un abbraccio francesca
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post importante….ma complesso….aiuta la palestra mentale….conosco l’argomento…bacio sulla fronte…
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Be’, pantera, certo, si tratta di sospendere il chiacchiericcio mentale, almeno per il tempo che vogliamo dedicare allo spirito 🙂
Capisco la tua reticenza ad esporre il tuo percorso, molti maestri suggeriscono di non farlo poiche’ lo scherno degli altri al quale si potrebbe andare incontro, potrebbe addirittura portare ad abbandonare il proprio obiettivo.
Verro’ a visitare i tuoi blog, non temere.
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Quello che posso dirti è che si può entrare in contatto con le energie che ti corcondano…c’è un costante dialogo..ma non a tutti è dato di accedere..sono meccanismi che partono quando in una persona si perfeziona una certa particolare sensibilità.
La sensibilità si sviluppa in parte lavorando sulle proprie doti naturali.
Un abbraccio
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Si’, Deb, me ne rendo conto. Ma voglio che il mio blog affronti un po’ tutti i temi che mi interessano, sia quelli semplici che quelli apparentemente complessi. Credo che molto dipenda in realta’ dal modo di esprimerli: si puo’ dare loro un taglio “arcano”, volutamente poco comprensibile, dedicato ad una sorte di elite. Oppure cercare di usare parole semplici e mostrare, per quanto possibile, anche il loro impatto nella vita quotidiana, cosi’ da renderli accessibili e comprensibili; in fondo, non c’e’ nulla di cosi’ misterioso da non poter essere compreso.
Certo, se spiegato bene (io non so se ci sono riuscito) e se si ha voglia di leggere davvero…
Io preferisco la seconda strada.
Ricambio il bacio 🙂
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Evelyn, ho sempre pensato che tutti, chi piu’ chi meno, abbiano “accesso”, almeno fino ad un certo punto. Certo, posso supporre l’esistenza di “livelli di sensibilita’”, ma credo che davvero non esista chi non ne ha nemmeno un po’ 🙂 Credo sia piu’ questione di “ignoranza” (non sapere di averla), paura (di affrontare l’ignoto), inerzia (mancanza di impegno) e, soprattutto, scetticismo che determina la sensazione di star buttando via inutilmente tempo.
Ricambio l’abbraccio 🙂
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Complimenti bel post, l’argomento è avvincente e l’analisi che fai è parzialmente giusta, il ritorno allo spirito “originale” avviene solo attraverso una via iniziatica, solo tale via permette all’uomo di eliminare gli elemeti pesanti.
Complimenti ancora
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Ciao freelux (bel nick :)). Mi interessa il tuo “parzialmente”… se hai correzioni in mente o qualcosa da aggiungere (ce ne sarebbe certamente per volumi, me ne rendo conto :D), mi piacerebbe davvero che tu lo facessi 😉 Piu’ si approfondiscono gli argomenti, piu’ contento sono.
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Va bene il tuo “esprimersi con parole semplici”ma esiste una questione energetica sotto che purtroppo non e’ per tutti….non per senso di elite….ma per pura scelta di vita… per conoscere certi misteri occorre una tara….equilibri…..non e’ poi cosi’ semplice…..spero tu mi capisca….
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Certo, ti capisco. Ma non lo ritengo poi cosi’ importante che cio’ che scrivo arrivi a tutti. Chi non e’ interessato e’ giusto che se ne disinteressi; ma tra gli altri ci possono essere anche persone che sono “alla prime armi”, che hanno appena iniziato il loro percorso o addirittura si accingono appena adesso a farlo, e che, percio’, non sarebbero probabilmente pronte a capire parole “pesanti”… anzi, c’e’ il rischio che queste le farebbe scappare 🙂
La complessita’ non e’ mai una buona pubblicita’ per gli argomenti trattati.
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Mi ha sempre affascinato molto questo argomento. L’ho riportato tra le mie righe un po’ di tempo fa perché credo che vi sia il senso di ogni cosa. Ma certo spiegarlo non é cosa semplice così come sentirlo dipende dal percorso personale di ognuno.
Un abbraccio, Wolf :o*
Chiara
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Eh, certo Chiara, hai ragione, ma almeno ci si prova, no? 😉 Altrimenti sarebbe come decidere consapevolmente di fallire in partenza…
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Vedi caro Wolfghost fai bene a trattare certi argomenti ed ad interessarti ad essi, ma credo che tu stia prendendo la cosa per il verso sbagliato, il cammino di cui parli non è un cammino semplice, non è un cammino per tutti, non è un cammino facile da percorrere per nessuno, ci sono anni di studi e cosa importantissima anni di “esperienze ” estramamente complesse. Esperienze che vanno vissute in prima persona, esperienze che “segnano” tappe fondamentali, non serve apprenderle sui libri o ascoltare qua e la persone che ne parlano, queste non sono esperienze ma sono “metalli”.
Non basta leggere la tavola smeraldina per apprendere, essa altro non è che una traccia a cui attingere, ma per attingere ad essa occorre fare un percorso, altrimenti tutto risulta vano, quello che si dice “tempo sprecato”.
Soto questo punto di vista ha ragione deborahD nel suo ultimo post.
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E BRAVO LUPO BIANCO !!!!BELLO IL TUO BLOG BOTTA E RISPOSTA BACI E ABBRACCI!!!!!
CON AFFETTO FRANCESCA
PS. INNOCUA BATTUTA TANTO PER SCHERZARE.
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Bel lupacchiotto che bel post! ^_^
Anch’io credo che l’Alchimia riguardi la trasformazione dell’Essere e non della materia, in quanto ad Ermete.. Non è un mito.. ^_^
Una grattatina dietro all’orecchietta destra!
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Ma freelux… guarda che sono d’accordo 🙂 Non basta certo leggere per “sapere”. Pero’… dimmi… tu come hai iniziato? Voglio dire, come e’ nata in te la curiosita’, la molla che ha fatto scattare il desiderio di ricerca verso la conoscenza della quale parli? Vedi, anche se rispondi che era “innata”, c’e’ sicuramente stato un momento, un evento, che ha fatto capire alla tua anima che c’era qualcosa di piu’, qualcosa che valeva la pena di approfondire…
Bene, questo qualcosa, questa scintilla, puo’ essere stato anche un semplice scritto; qualcosa che certamente non bastava da solo ad “illuminarti”, ma che senz’altro ha avuto il merito di darti il “la’”.
Non sottovalutate il potere delle parole. Una singola parola, capitata nel momento giusto, puo’ essere l’elemento scatenante di una successione di eventi che cambia una vita; un elemento di per se’ insignificante… come lo sono stati quelli che hanno fatto intuire a tanti “ricercatori della verita’” che, dietro il velo, c’e’ qualcosa che vale la pena di cercare.
Bisogna fare attenzione sia ai pericoli “dei facili successi” (ed io non ho mai scritto che fosse “facile”), delle “ricette pronte”, sia a quello del settarismo, di credersi parte di un elite che non si vuole mischiare col volgo.
Personalmente non miro a nulla, se non a “incuriosire”; poi e’ lo spirito e la mente di ognuno che deve scegliere liberamente se approfondire e partire per la sua personale ricerca o… passare oltre.
“Ma non pretendere, o tu che tenti di modulare l’arpa, che altri si accordino con te. Le anime devono essere lasciate libere di vibrare come vogliono, perché ogni musica è adatta all’espressione di quella coscienza.” – Raphael
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x Panteranerah: be’, insomma… qualche volta capita anche qualche “spintone”, non solo baci e abbracci! 😀
x CredoInTe: uff!! Come vi odio (scherzo!) quando gettate il sasso e nascondete la mano… Che sai di Ermete? 🙂
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A proposito di quanto tu scrivi, vorrei contribuire, esponendo un principio base proprio del Tao, a proposito di Alchimia interiore: L’essere che esiste per se stesso si chiama il grande Tao, il senza forma, il senza nome.
Esso é l’essere unico, lo spirito primordiale. Il Grande Uno é chiamato ciò che non ha nulla
al disopra di Sé.
Il segreto dell’arte della vita consiste nel Non-Agire e nella pratica del Vuoto; il principio trasmesso é di porre mano al cuore.
Quello che importa é di discernere la giusta Via.
La Via dell’Elisir di Vita o,(La Via della Longevità ), considera tre elementi magici fondamentali: l’ acqua seminale, il fuoco dello
spirito, e la terra del pensiero.
Il Liquido seminale é l’energia dell’antico Cielo. (Qi)
Il Fuoco dello Spirito é la Luce.
La Terra del Pensiero é la Sostanza.
Volutamente mi fermo quì…
Riprendendo su Ermete Trimegisto é interessante citare:” Se osservi quel movimento estremo quando si giunge per attrito frequente a far versare il prodotto dell’una natura nell’altra, vedrai come l’una avidamente rapisce quello dell’altra e lo nasconde in sé, e in quel momento per commistione reciproca le femmine si procurano le virtù dei maschi ed i maschi illanguidiscono di femminea torpidezza. “; che mi pare metta in evidenza il gioco tra elementi costitutivi e lo spirito…(il Tao ed il movimento di Jin e Yang).Grazie per l’ospitalità, un saluto da taoista.
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Assolutamente, caro Nuovo 😉 Le connessioni tra l’antica alchimia occidentale e quella orientale (con la quale anche il Tao ha numerosi intrecci, come anche quanto scritto da te dimostra), mi hanno sempre affascinato…
Grazie per il tuo pregevole contributo 🙂
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MOLTI VEDONO LE COSE COSI’ COME SONO E SI DOMANDANO IL PERCHE’. IO SOGNO DI COSE CHE NON SONO MAI STATE E MI DOMANDO PERCHE’ NO?
G.B.SHAW. CON AFFETTO FRANCY
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carissimo Wolfghost vedi da quello che tu dici tutti noi potremmo diventare sacerdoti, monaci e quant’altro !!!!!
Poichè è sufficiente la teoria!!!!!
Occorre l’esperienza, solo quando l’uomo avrà impararato a riconoscere la propria anima, sarà ingrado di migliorarla.
Credo che la spiritualità sia un’altra cosa, che va ricercata al di là delle nostre misere condizioni.
Ogni cammino rappresenta una strada, ogni strada conduce ad un bivio….ecc ecc. ciò che è giusto per me non puo esserlo per altri.
Questo tipo di esperienze non possono essere condivise con gli altri, puo trapelare solo ed esclusivamente il risultato dell’esperienza.
Tutto qui
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Cara Pantera, gia’ riuscire a sognare di cose che non sono mai state, e’ davvero gran cosa 😉
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Freelux, di nuovo: nessuno si pone ne’ come sacerdote, ne’ come monaco. Si parla semplicemente di argomenti: si da’ una brevissima “introduzione”, una goccia. Poi sta’ al desiderio e alla volonta’ di ognuno (secondo te anche alla capacita’, per me no: la spiritualita’ accetta tutti, secondo il livello di ciascuno) se approfondire l’argomento o meno.
Che poi l’approfondimento passi necessariamente per l’esperienza, non lo metto in dubbio. La teoria, da sola, non porta da nessuna parte. Ma ogni esperienza “cercata” nasce da un’idea: no idee, no esperienze.
Io non credo che tu “ti sia fatto da solo”, anche tu avrai avuto un input iniziale, che sia arrivato da qualche lettura o dalle parole “vocali” di qualcuno. Che poi abbia imparato a camminare per conto tuo, grazie anche all’esperienza, questa e’ un’altra faccenda, una faccenda che non metto in discussione.
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Wolf ma non capisci che freelux ti ci sta portando…. per mano… deve esserci un inizio……bacio Deb
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Vedi, non voglio creare uno scontro, ti voglio spiegare,
Se vedi dell’acqua che bolle in una pentola sai che scotta !!!!!!
Se te non hai mai immerso la tua mano in quell’acqua che bolle, come fai a sapere quanto fa male?
Se non fai l’esperienza non puoi sapere quanto fa male e quali sono poi le conseguenze.
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Si,ma freelux ci vuole cmq un inizio… che poi si chiami esperienza…. ma ci vuole un punto di partenza….
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Post dopo post, mi rendo conto che è sempre un piacere…con il tuo blog il desiderio di apprendere e crescere viene sicuramente soddisfatto..silenziosamente ma ti seguo sempre.
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Mi ha sempre affascinato questo riflessioni! Se – come sembra – noi siamo energia pura intrappolata dentro la materia pesante, quando… questa materia si dissoverà, noi non ci dissolveremo con essa ma ridiventeremo energia pura: Sì, davvero interessante!…
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Freelux e Debora… qui non c’e’ nessuno scontro, solo comprensioni o incomprensioni 🙂 In particolare, quella del fatto che prima debba venire la teoria (o meglio l’idea) oppure l’esperienza, mi pare davvero un arenamento su un fatto di poco conto.
Freelux, stai tranquillo che chi non e’ “portato” a determinate esperienze, di questo post non sapra’ proprio che farsene, quindi nessuna scottatura: avra’ letto solo una pagina di storia su Ermete e l’ermetismo.
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Ecco… brava Sonoluce, te hai ben compreso lo spirito col quale scrivo queste cose 😉 Mi riferisco al dialogo con Freelux dei commenti precedenti.
Un abbraccio 🙂
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Cara happysummer… lo spero 🙂 Io riporto cio’ che so, ma, sul tema della vita dopo la morte, molte persone hanno certamente piu’ fede di me.
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Cara deborahD proprio di questo parlavo, intendevo che bisogna fermare i piedi sul nastro di partenza e guardare aventi con lo sguardo, fidarci ciecamente della nostra guida, e muovere i primi passi in ciò che ci è ignoto ed oscuro……..
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Non è un argomento “mio”. So che le origini erano filosofiche (platone, Aristotile ecc) ma che poi è stato integrato…
So che l’etimologia è più o meno “interiore” opposto ad esteriore, penetrare nell’interiore attraverso l’esteriore…ma mi fermo qui.
Leggo comunque ed imparo.
E questo è uno degli aspetti dei blog che preferisco
un bacione
dora
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Ciao Dora 🙂 Caspita, finalmente qualcosa che non conosci meglio di me! 😉 Ma non ne sono poi così sicuro: in realtà questa delle origine filosofiche non la sapevo… La “leggenda” vuole che Ermete fosse contemporaneo di Mosé, dunque molto antecedente ai filosofi che citi. Però è anche vero che il mito di Ermete passò per la Grecia (infatti lì assunse questo nome, gli egizi in precedenza lo chiamavano Thot) e chissà… forse i suoi testi furono adottati e “adattati” proprio qua…
Ricambio il bacione 🙂
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Io mi riferivo al significato etimologico del termine esoterismo che si rifà al verbo greco eisoteo, che significa far entrare, quindi “aprire una porta, offrire agli uomini la possibilità di penetrare nell’interiore attraverso l’esteriore; simbolicamente, è rivelare una verità nascosta, un senso occulto. E’ una dottrina segreta, un’iniziazione, una spiegazione del mondo rivelata in un consesso scelto, isolato dall’esterno e dalla moltitudine e spesso tramandata in forma orale.
L’esoterismo è da sempre la tendenza ad un insegnamento estremamente riservato, a cui venivano ammessi soltanto alcuni individui che avevano ricevuto una preparazione specifica.Insegnamenti che nell’antichità greca i filosofi come Pitagora e Aristotele e in un certo modo Platone ( e qui il discorso si f più complicato)impartivano ai soli discepoli.
Platone, nel IV secolo a.C. parla di Thot per spiegare come le autorità egiziane intralciassero la nascita di una scrittura dotata di un alfabeto facile da imparare; semplicemente non volevano che fosse alla portata di tutti, ma un’esclusiva degli scribi e della classe sacerdotale, come succedeva infatti con i geroglifici: “Udii che presso Naucrati, in Egitto, visse un tempo uno dei loro vecchi dei, a cui è sacro l’uccello che chiamano ibis; questo dio aveva nome Thot. E aggiungono che egli inventò i numeri, il calcolo, la geometria, l’astronomia e anche i giochi del tavoliere e dei dadi e per di più la scrittura. Faraone dell’Egitto era allora Thamus. Thot venne a trovare costui, gli mostrò le arti e disse che conveniva farne dono agli altri egiziani. Il sovrano s’informò dell’utilità di ciascuna arte, e mentre l’altro gliene faceva l’esposizione, egli approvava ciò che gli pareva ben detto e disapprovava ciò che gli pareva negativo. Così Thamus fece a Thot, per quel che si narra, pro e contro ciascun’arte molte osservazioni che sarebbe troppo lungo ripetere. Il dio Thot fu anche un dio creatore. La leggenda dice che sotto forma di babbuino, stava originariamente seduto su uno sperone di roccia che emergeva dalle acque primordiali. Le lacrime che scendevano dai suoi occhi caddero ai quattro angoli del mondo e formarono quattro coppie di divinità che aiutarono a popolare la Terra.”
Nel Novecento si è affacciata l’ipotesi di un Platone esoterico, autore di dottrine non scritte (àgrapha dògmata) comunicate in segreto agli allievi più preparati. Queste dottrine erano incentrate sul Bene come idea suprema e culmine della realtà, da identificarsi con l’attività demiurgica e creativa di Dio
Quando si parla di Platone esoterico si indica un Platone che parla per quelli che sono dentro, nel senso di dentro l’Accademia, non nel senso religoso-misterico (da eso= dentro), mentre è un Platone essoterico quello dei dialoghi (da esso= fuori).
L’autentica filosofia di Platone è orale e dunque esoterica; il testo scritto serve solo per la divulgazione e la propaganda
il testo scritto è utile per trasmettere nozioni e aiutare la memoria; ma il sapere, in quanto discussione e critica, non può essere fissato in uno scritto, o in un lungo discorso monologico, senza tradire se stesso
In questo senso intendevo esoterismo nei filosofi…
Ma forse ho complicato la questione e mi sono allontanata dall’argomento:))
Chiedo venia
dora
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Perdonami se non ho letto tutto il tuo post,di certo spessore,ma un mio zio appassionato del genere mi ha sempre riempito la testa del grande Ermete hihi…
Un abbraccio,notte,Godiva:-)
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x Dora: E’ incredibile come talvolta accadano eventi sincronici… difficile tenersi dal dire “allora è vero!” 🙂 Pensa che la differenza tra essoterico e esoterico è stata spiegata proprio stasera nel laboratorio teatrale da una delle persone che lo dirigono (David)… Ovviamente è concorde con quanto riporti tu. Ammetto la mia ignoranza: la cosa mi ha un po’ stupito, poiché io credevo che “esoterico” si riferisse solo a ciò che è dentro di noi, nel nostro animo, al contrario di essoterico, ma non pensavo che volesse dire “qualcosa da celare volutamente ai non iniziati”…
Il tuo commento prosegue in maniera ancora più interessante! Di nuovo: proprio stasera dicevo a uno degli attori (nonché maestro di scuola, Luca), che cercavo l’anello di congiunzione tra i filosofi e/o i sapienti e l’ermetismo (ero certo ci fosse)… ed ecco che poche ore dopo arrivi te e me ne fornisci la chiave! 😉
Inoltre, a riguardo di Platone e la trasmissione della sapienza, mi ha detto – con altre parole – la stessa cosa che hai scritto tu (“il testo scritto è utile per trasmettere nozioni e aiutare la memoria; ma il sapere, in quanto discussione e critica, non può essere fissato in uno scritto, o in un lungo discorso monologico, senza tradire se stesso”) 🙂
So che, soprattutto quest’ultima cosa, sarà banale per voi, ma per me che non ho un’impostazione classica… non lo è affatto 🙂
Altro che chiedere venia! 😉
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ahahah Godiva! La tua immagine è capitata proprio in mezzo ad un interessantissimo scambio su ermetismo e filosofia con Dora 🙂
Non so se ritenere un evento sincronico anche questo! ;D Una sorta di invito a non separare sacro e (apparente) profano :))))
Un abbraccio e buonanotte a te 🙂
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Caspita la tavola smeraldina, sul tuo blog ritrovo spesso le mie ossessioni!
🙂
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