Diplomazia e ascolto – Shakespeare

shakespeareSi racconta che Shakespeare avesse la capacità di andare d’accordo con tutti o quasi. Egli riusciva a mettersi sullo stesso piano di chiunque gli si parasse davanti, fosse il re o l’ultimo dei maniscalchi, conversando amabilmente al loro livello.

Un giorno qualcuno gli fece malignamente notare che faceva così perché mancava di carattere e, dunque, al fine di evitare gli scontri, cercava diplomaticamente di non urtare nessuno.

William andò in crisi, temendo che ciò potesse essere vero. Si chiese – magari con altre parole 😉 – se potesse essere un uomo senza palle.

Poi diventò la persona che conosciamo…

Si narra che Shakespeare sfondò divenendo dapprima attore, grazie in particolare proprio al dono di calarsi empaticamente nei panni di chiunque.

Allora si ricordò di quel dubbio che, quella persona maligna, gli aveva messo in testa.

E ringraziò di non averle creduto.

 



Usare diplomazia nella vita di tutti i giorni non vuol dire non essere determinati o mancare di carattere. Vuol dire solo avere tatto ed empatia verso le persone che abbiamo di fronte. Perché ognuno, attraverso i propri filtri e il proprio vissuto, vede l’universo in maniera differente da noi. Rispettare tale diversità di visione, non vuol dire rinunciare alla propria, se non lo vogliamo; vuol dire anzi darsi una possibilità di percepire uno, cento, mille universi diversi, con una infinita varietà di possibilità che forse, da soli, non saremmo in grado di notare…

Dare agli altri una possibilità di esprimersi, senza pregiudizi per la loro condizione, provenienza e aspetto, significa in definitiva dare una possibilità in più a noi stessi di scoprire qualcosa di nuovo – forse di essenziale – per la nostra crescita.

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0 pensieri su “Diplomazia e ascolto – Shakespeare

  1. …liberarsi dal pregiudizio… potrebbe essere un modo utile per relazionare con gli altri… in questo modo (eliminando il giudizio) penso che potremmo ricevere “dall’altro”… e questo potrebbe essere comunque utile per la nostra crescita…
    un abbraccio
    gino

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  2. Bellissimo questo post, incontrare gli altri e lasciare loro la possibilità di esprimersi diventa una nostra ricchezza interiore.
    L’ho scritto in un mio libretto….in ogni incontro è racchiuso un messaggio prezioso per il nostro futuro.
    Baci

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  3. La mia opinione: La società moderna educa gli individui ad un modello mentale fatto di cose estreme, di dualità…riflettere su se stessi, di tanto in tanto, potrebbe far bene a chiunque…io suggerirei ai deterministi come li chiami (amorevolmente tu, Wolf), di considerare l’opportunità di essere più vicini agli insegnamenti che ci vengono suggeriti dalla Natura: Vivere in modo più analogico( più spontaneità, più semplicità, più tolleranza, ecc.), c’é sempre la Via di mezzo che é utile percorrere. Grazie per l’ospitalità, taoista.

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  4. Ho ragionato spesso su questo tema…se il mio “adattarmi” agli altri fosse segno di poco carattere o di grande intelligenza… Mi viene in mente lo Zelig di W.Allen che si traformava in chiunque avesse contatti con lui, rabbino coi rabbini, politico coi politici, francese con i francesi, ecc, ma se non ricordo male, quando, divenuto un caso nazionale, veniva intervistato si giustificava dicendo che aveva sviluppato questa sua capacità da piccolo per “piacere ed essere accettato”…

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  5. Si’, Gino. Anche perche’, potra’ anche essere vero che l’altro non ha magari nulla da aggiungere a noi stessi, ma finche’ non accettiamo perlomeno di ascoltare davvero cosa ha da dire, non potremo saperlo; potremmo anzi perderci qualche importante tassello…

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  6. Carissimo Wolf!!!!!!!!Auguroni!Mi é piaciuta l’ironica nota di mistero che mi ha lasciato il tuo “non immaginerai mai di cosa mi occupo io….”sai…é buffo,ma tuttosomato comprensibile che tu non voglia rivelare particolari della tua sfera quotidiana e personale…In fondo siamo su un blog (per quanto tuo…)accessibile a chiunque…e un po’ di riserbo é naturale…però sai, ho detto che mi pare anche buffo perché (e voglio azzardare, ma lo penso…)attraverso quello che scrivi ,soprattutto in risposta agli altri o citando alcuni su temi universali…,io ci vedo e penso di aver “sentito “chi sei…Un CHI SEI molto più profondo del :che lavoro fai, quanti anni hai, di dove sei….Che di fronte all’animo di una persona sono tutti particolari privi d’importanza…però mi piace immaginarti come una specie di osservatore dell’ animo…Forse una sorta di psicologo e scrittore di libri che tiene conferenze qua e là per il mondo circa le sue ultime scoperte sull’ io e sui rapporti umani…magari invece sarai un rampante manager oppure un insegnante di letteratura…Non lo so, ma non importa…a me basta che tu sia Wolf, l’amico con il quale mi piace confrontarmi su temi che sento vicini e che mi interessano…l’ amico che senzaltro avrà la sua vita, i suoi giorni sì e i suoi giorni no…da qualche parte nel mondo….affacciata sul nostro mar ligure…perché anch’io sono di queste parti…anche se un po’ più versiliese…
    tornando al tuo odierno post…Io ho sempre pensato profondamente che bisogna voler incontrare l’altro e ,quindi essere disponibili davvero verso chi ci sta di fronte,liberi da preconcetti, pregiudizi e proiezioni che la mente umana sempre ci conduce a trasportare su chi abbiamo accanto…Solo così l’altro davvero potrà esprimersi liberamente per ciò che é e solo così noi potremo avere l’ occasione di scoprire il suo mondo nuovo, diverso dal nostro, la sua visione diversa delle cose e magari innamorandocene farla nostra, o più semplicemente condividendola o confrontandola all’ insegna del rispetto seppur distante dalla nostro pensiero…Ma personalmente ho visto nel tuo post un altro punto importante che mi ha colpito….Quello che ci ricorda che non dobbiamo farci fuorviare dai cosidetti “grilli parlanti” che si ergono a nostra coscienza….Che dovrebbero illuminarci circa aspetti che ci riguardano tentando, invece, di allontanarci , più o meno consapevolmente,da quello che siamo davvero con la malsana convinzione di farlo per il nostro bene….perché loro ci vedono di più…perché i nostri talenti sono in realtà cosa di poco conto rispetto a una via sicura…quelli che ti dicono che avere carattere voglia dire per forza di cose andare contro, imponendosi con forza…La diplomazia spesso interpretata malevolmente come “furbizia”, non é altro che un modo più delicato e in punta di piedi di volersi approcciare all’ altro, rispettandolo perché ancora non lo si conosce oppure non si conosce fino in fondo la sua idea, non la si conosce abbastanza per dire che é sbagliata così come neanche per dire che é giusta….Perché ognuno ha la propria sensibilità, che io intendo come lente d’ ingrandimento che ci permette di vedere più o meno chiaramente le cose e le persone che la vita ci porta ad incontrare…Cerco di non giudicare mai, di essere aperta a 360 gradi, senza mai tagliare le gambe a nessuno in partenza, ma dandogli sempre la possibilità di sorprendermi, aldilà delle prime impressioni, di quello che potrei captare empaticamente,che conta sì ,ma fino a un certo punto, perché un essere umano può dire molto di più….Detesto le persone ottuse, che non cambiano mai strada per orgoglio se vedono che quella da loro intrapresa é sbagliata…Quelli che dicono lui o lei non ce la farà mai….ognuno di noi se ha la voglia e il coraggio di scoprirsi davvero , di andare alla ricerca dei propri talenti e della propria natura infischiandosene alla grande dei distruttori e dei grilli parlanti può trovare davvero la strada di essere felice…Viviamo in una società che ci porterebbe a mettere in evidenza sempre che siamo qualcosa di diverso da quello che in realtà siamo…Sempre vincenti, sempre brillanti, sempre sicuri, sempre tutto di tutto….tanti non si rendono conto che strada facendo non si ricordano neanche più da dove sono partiti e chi erano all’ inizio…Con le energie, i timori e la voglia di farcela che avevano e così molti…per paura di scontrarsi davvero con le proprie paure….perché se é vero che non tentando non si pùò dire di aver vinto, neanche si può dire peròdi aver fallito….così tanti si appiattiscono e si arrendono presto a una vita preconfezionata, mediocramenente abbastanza sicura…fatta sembrerebbe di pochi entusiasmi, ma anche di pochi imprevisti…non capendo che quello é il loro più grande insuccesso..proprio lo stesso insuccesso rispetto al quale avevano paura di misurarsi, sacrificando quanto di meglio potevano avere…se il povero Shakespeare avesse dato retta a chi non riusciva ad intravedere il suo talento ma che ,al contrario, era convinto di vedere al suo posto mediocrità e vigliacca paura di misurarsi davvero sulla base di un confronto ,cosa che invece probabilmente era nelle abilità del nostro William più che in tanti altri….forse oggi non potremmo deliziarci della lettura di Romeo & Juliet e di tante altre sue opere…
    insomma Wolf dentro di noi, anche quando ci sentiamo smarriti e vacanti alla ricerca di qualcosa al quale non sappiamo dare un nome, anche in quel momento, se ci ascoltiamo ritroviamo chi siamo perché é qualcosa che fa parte di noi e che non ci può abbandonare mai….Neanche quando ce ne allontaniamo….Ed é quella la strada che ci fa essere felici….Poi sai vorrei lanciarti un tema….Per un tuo prossimo post…Io e un caro amico che per me é più di un Fratello vero e proprio diciamo spesso che l’empatia ci porta davvero ,come dice il testo che hai citato tu ,a essere qualsiasi cosa vogliamo rispetto al nostro interlocutore…Qaundo nutri diversi interessi e passioni e quando riesci ad intrattenere con l’altro un rapporto davvero in sintonia puoi trasformarti anche tu in qualcosa che fa sempre parte di uno dei tuoi molteplici aspetti….Ognuno di noi diventa sempre una persona diversa a seconda dell’ interlocutore che ha davanti che stimola in noi più l’ una o l’ altra corda, pur rimanendo sempre noi stessi, perché tutto questo fa parte di noi….proprio perché l’essere umano può , se vuole accedervi, avere al suo interno una fonte inesauribile di ricchezza che gli viene empaticamente attraverso il confronto con gli altri oppure perché li ha dentro di sé , ma ancora li deve scoprire….Mi sono un po’ dilungata Wolf….Ma sai Una parola tira l’altra e poi un’altra ancora…Spero di essere stata sufficientemente chiara….e comprensibile…Un bacione carissimo e a presto….Layla

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  7. Ciao Evelyn 🙂 Se quel messaggio puo’ davvero essere o meno importante, lo potremo scoprire solo lasciandolo libero di manifestarsi. Noi avremo poi il tempo e l’autonomia di decidere se e’ utile a noi ed alla nostra crescita.
    Restituisco i baci 🙂

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  8. Assolutamente, Nuovo 😉 E la via di mezzo e’ l’ascolto senza pregiudiziali: saremo poi liberi di valutare se quanto ci viene detto e’ utile o meno alla nostra crescita 🙂
    Non ascoltare a priori e’ dannoso tanto quanto accettare cio’ che si sente senza valutarlo criticamente.
    Grazie a te per i tuoi sempre graditi interventi 🙂

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  9. Ciao Lipodotata 🙂 Non ricordo lo Zelig di Allen… Credo che il punto fondamentale per rispondere alla domanda “e’ poco carattere o e’ saggezza?” non sia l’ascolto e l’adattamento in se’, perfino la moderna psicologia oggi valuta molto positivamente il “rispecchiamento”: esso permette di entrare in sintonia con il prossimo e cio’ e’ senz’altro utile per capire le reciproche posizioni.
    Il punto e’ casomai cosa faremo di quanto abbiamo ascoltato: se saremo capaci di valutarlo criticamente, senza darlo pedissequamente per scontato ne’ bocciandolo a priori perche’ non e’ farina del nostro stesso sacco, allora potremo essere i padroni della nostra mente, decidendo volontariamente se aprire la porta o meno, se adottare o no, quanto abbiamo ascoltato.
    Chi fa’ cosi’ ha a disposizione un enorme numero di possibilita’ donatogli dal potere della condivisione.

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  10. Cara Layla, hai scritto un bellissimo commento che personalmente approvo in ogni sua parola. Al tuo ultimo paragrafo rispondo che sono d’accordo, purche’ naturalmente ci sia vera apertura. Troppe persone quando sono impegnate in un dialogo, non stanno in realta’ ascoltando veramente. Sono troppo prese a proteggere la propria posizione, a pensare cosa altro possono dire in sua difesa, per ascoltare davvero cosa viene detto dall’altro. Per chi invece ha apertura… si’, succede cio’ che dici te; il potere della condivisione moltiplica i punti di vista e, con essi, le possibilita’ di scorgere strade che altrimenti ci sfuggirebbero…
    Ricambio il bacione 🙂

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  11. Ho adottato di recente un sistema per andare d’accordo con tutti, non si tratta di “mancanza di palle” (anche perchè cmq personalmente me le dovrei costruire eheheheh) ma di volontà interiore (la mia) di vedere un angelo in ciascun essere umano. Quando mi capita (e mi capita spesso per esempio nell’ambiente di lavoro, gli amici si scelgono, i colleghi no) di sentirmi irritata per l’atteggiamento di una persona, volto immediatamente la prospettiva. Anzichè vederne il “difetto” di quel momento penso ai suoi pregi (tutti ne abbiamo ^_^) e in questo modo riesco a sorridere e a pensare a quanto meravigliosa è o è stata quella persona in quella particolare occasione; questo mi è di enorme aiuto per non “giudicare” la persona solo da quell’attimo. E come sempre accade mi rendo conto (e tu lo sai bene perchè più volte l’hai detto ;)) che tutto parte da me, da noi. Ti abbraccio stretto stretto, hai un blog veramente stupendo, è sempre fonte di arricchimento o conferma passare da te,
    Elena

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  12. Ehi che bel post…sembra riecheggiare la garbata polemica che avemmo qualche giorno fa sulle tue pagine nel post di capodanno quando io dissi che (più o meno) andavo d’accordo con tutti.
    Sì io quando mi relaziono con qualcuno primo cerco di mettermi nei suoi panni (la famosa empatia anche se il termine è più ricco e profondo…) secondo cerco di fare mie le osservazioni che mi si fanno. Certo è percorso pericoloso perchè a volte si rischia anche di ascoltare cattiverie gratuite, però chi ha fatto un percorso interiore che porta ad ascoltare così il prossimo dovrebbe (e dico dovrebbe perchè a me è capitato anche di prenderle per buone e rimanerci male e solo dopo molto tempo ho capito che erano cattiverie allo stato puro…) anche essere in grado di capire quando sono cattiverie e quando no…

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  13. Lascio solo un piccolo inciso per Layla…Wolf non è poi così avaro di notizie di sé come parrebbe far credere il tuo commento.
    Certo non apre un blog dicendo “Sono wj, vivo a k. faccio il …. nella ditta xy”
    Ma questo, giustemente nessuno di noi lo fa.
    Sarebbe un ufficio anagrafe non un blog.
    E’ un anno che virtualmente lo frequento e giorno dopo giorno ci siamo raccontati tente cose reicprocamente…

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  14. x Elena: andare d’accordo proprio con tutti e’ davvero difficile, Elena… Ci sono persone che hanno costruito limiti invalicabili, che sono chiuse a qualunque forma di dialogo. Con persone come queste a nulla valgono i tentativi che elenchi al fine di “andarci d’accordo”; al limite, capendone comunque gli umani problemi che hanno causato la loro condizione, si puo’ solo accettarle per cio’ che sono (talvolta la parola giusta e’ proprio “sopportarle” :D), almeno per il tempo per cui ci si ha a che fare.
    Questo pero’ non toglie che il tatto e il rispetto, vadano usati anche verso queste persone, che forse non diverranno mai nostre amiche e nemmeno valenti interlocutrici, ma perlomeno avremo trattato con umanita’, cosi’ come ci aspettiamo facciano gli altri con noi 🙂
    Poi e’ chiaro, se diventano anche moleste, e’ giusto prendere le distanze…

    Restituisco l’abbraccio e… grazie per il complimento sul blog 🙂

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  15. x affabile: sull’andare d’accordo con tutti, guarda cosa ho appena risposto ad Elena, qua’ sopra… 😉
    Sul commento a Layla… tu non lo sai, ma io e lei ci “incontrammo” nello stesso posto virtuale dove ci incontrammo noi due 😉
    Come giustamente dici, non avendo nulla da nascondere non ho problemi a fornire notizie sul mio conto (non bancario! 😀 ), semplicemente preferisco – al momento – non farlo cosi’ in chiaro su un blog pubblico 🙂

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  16. Secondo me la parolina magica e’:UMILTA’ che non significa annullamento ma il giusto contenimento dell’EGO.Confrontarsi senza prevalicarsi ma per costruire insieme e’ fondamentale per la ricerca del proprio Se interiore.Imparare a disciplinarsi significa anche “tenere sotto controllo”se stessi….al fine di evolvere,quindi mutare,cambiare….. azz ho parlato troppo…un sorriso Deb

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  17. “Ma tu, che sei una persona così intelligente, cosa ci fai con tre scemi come noi? Perché proprio non lo capisco…”
    E’ una frase pronunciata dopo una notte insonne, cui non risposi.
    Mi ferì profondamente.
    Ciò che è diverso da noi non ha valore? L’esperienza umana altrui non ha valore?
    Disprezzo chi ha pronunciato quella frase, perché ci credeva… e perché sapeva di far male, agli altrui due soprattutto.

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  18. Si’, Zuli’… hai ragione 🙂 Non e’ strano avere opinioni divergenti, in fondo. Peccato pero’ che spesso manchi il tatto e il rispetto nel farle presenti. Molti esprimono le loro opinioni non come se fossero soggettive, ma come se dovessero essere la verita’ assoluta.

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  19. Ciao Seilenes, e benvenuta 🙂
    Che dire… dipende molto dal tono con cui quella frase e’ stata pronunciata. Ovvio che mi piacerebbe pensare che sia stato un disastroso tentativo di complimento nei tuoi confronti… Ma immagino che, visto che ti ha cosi’ colpito, non sia cosi’… e di cio’ non posso che dispiacermi.

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  20. Io ho fatto della diplomazia un’arte, e ancora mi sorprendo notando quanto sono brava a destreggiarmi con i casi più difficili. E’ un modo anche questo per contribuire all’armonia nel mondo. A volte basterebbe davvero poco per potere stare meglio tutti…
    un abbraccio

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  21. Ah si’, Dalloway! E’ vero 🙂
    Ho letto poco finora del tuo blog, ma ho come l’idea che potresti darmi qualche lezione in merito a “come trattare gli altri” 😉 Talvolta ammetto che, nonostante la buona volonta’, incontro qualche difficolta’! 😀

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  22. Non è sempre stato facile essere diplomatica, soprattutto per una permlosa come me 😉
    Ma cercare di essere in pace con se stessi, porta a migliorare i rapporti anche con gli altri (e a fregarsene dei giudizi di poco conto).
    Un caro saluto e buon pomeriggio …

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  23. Un attacco diretto mascherato da mezzo complimento. ^_- Nulla di irrimediabile.
    Mi ha permesso di farmi la stessa domanda e di trovare tante, ottime risposte per cui, come persone, apprezzo… 😛 gli altri due.

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  24. Ciao passaggi 🙂 Sicuramente essere in pace con se’ stessi aiuta, ma senza la volonta’ di essere disponibile al dialogo, non basta. Tu evidentemente hai entrambi… 🙂
    Un caro saluto a te…

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  25. Seilenes, che dirti? 🙂 Se sei sicura che sia stato un attacco… e’ un tuo diritto tutelarti.

    x Rose: comprendendo che anche gli altri, non solo noi stessi, sono esseri umani; fallaci e condizionati – a modo loro – come noi 😉
    E’ chiaro poi che, ripeto, se si rivelano dannosi, e’ piu’ che giusto tutelarsi prendendo le dovute distanze.

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  26. Ottimo: è ora che si rivaluti la diplomazia!Io non credo che dire a uno che ha una faccia da culo, per esempio, faccia il suo bene. bisogna anche sapere come dosare le opinioni. E’ bene dire le cose in modo da non ferire l’altra persona. In quanto poi ad accettare le diversità altrui, è una cosa che tutti dovremmo imparare se non sappiamo farlo.ciao.

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  27. Rispettare e condividere i punti di vista altrui… è proprio come hai scritto, un grande arrichimento per noi stessi, la possibilità di vedere il mondo da angolazioni diverse… e spesso scoprire lati inesplorati… indossare abiti mai indossati prima…
    crescere… e fin qui va tutto bene…
    Sai qual è il momento in cui perdo questa visione? quando la figlia adolescente sembra quasi faccia apposta ad postentare la visione opposta alla mia… mi va in tilt tutto… e divento intollerante… della peggiore specie!!!!
    un caro saluto…
    Fly

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  28. …sono diplomatica 🙂 anzi molto, qualche volta ho temuto di esserlo persino troppo…da un po di tempo però non ho piu nessun dubbio…ho consapevolezza che così come sono va bene…

    Buona serata Wolf…

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  29. Grazie Psico… Tanti auguroni anche a te 🙂

    x Fly: ahahah ma certo! Deve essere per forza così… altrimenti andare d’accordo con tutti sarebbe troppo facile 😀 E’ proprio in questi casi che bisognerebbe fare esercizio di virtù… ma lo so fin troppo bene: non è facile 😉

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  30. Ciao Pdesideria 🙂 Il “troppo” in diplomazia esiste solo quando essa prende il posto di una “dovuta” reazione “più forte”… Ma finché non si arriva a questi punti… ben vengano tatto e ascolto! 😉

    Buona serata a te 🙂

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  31. Ehhh… Io ero un pò come Shakespeare una volta… Troppo diplomatico… E passavo per scemo. Ora le cose sono leggermente cambiate… Resto sempre diplomatico ma con l’aggiunta di uja soglia limite, insuperabile! Grazie per l’augurio carissimo conterraneo! Sappi che contraccambio con piacere e mi godo LA STANDING OVATION!!!! 😉

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  32. La sincerità è una qualità, nessuno lo mette in dubbio, però spesso viene usata per ferire. L’ascolto degli altri, il cercare di capire le loro ragioni, le loro motivazioni, non può che essere positivo.

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  33. Chi sa interpretare i drammi esistenziali è un artista della vita. Saper vedere nell’altro una possibilità espressiva da rispettare ed onorare è un vero e proprio dono. La chiave è sempre la percezione che, se ampliata, plasma e potenzia l’anima ed i suoi poteri. L’energia unisce tutti noi come fossimo aggrappati alla stessa ragnatela. Tutto questo non può più essere ignorato. L’uomo nuovo ha imparato ad essere umile per potere conoscere meglio i propri limiti ed anche il mondo che lo circonda. Flessibilità, sensibilità ed apertura mentale offrono una nuova prospettiva per l’era che sta arrivando, ovvero la possibilità di compiere un immane salto evolutivo. Si comincia da qui.
    Buona giornata e grazie per il commento e l’augurio. ;))

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  34. Io credo che l’empatia sia la chiave che ci possa permettere un sereno rapporto con ogni tipologia di persone e ho sempre cercato nel mio piccolo di attuare questo modo di porgermi agli altri
    Devo dire che con successo mi trovo bene con tutti e poi il rispetto è anche un mezzo per stare bene con le persone …
    Un caro saluto Wolf…
    Giada

    Mi spieghi per favore che vuoi dire con il tasto on/off

    Ciao

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  35. x happysummer: solitamente non e’ la sincerita’ a ferire, bensi’ la mancanza di tatto con la quale viene esposta. Sai, la gente ha spesso paura di ascoltare davvero, perche’ cosi’ facendo teme di dover mettere in discussione le credenze che ha via via maturato negli anni…

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  36. x Galahadrys: sempre interessanti i tuoi commenti 🙂
    Da buon “scettico” non mi esprimo sul salto evolutivo della nuova era, pero’ concordo certamente col resto del tuo messaggio. Anche perche’ “rispettare ed onorare” non significa “dare per scontato che cio’ che si sente sia vero”, semmai accettare che e’ semplicemente il punto di vista di un’altra persona, e pertanto – perfino se, dopo valutazione critica, decidiamo che non fa’ per noi – rispettarlo, ricordandosi che cio’ che e’ “meglio” per noi puo’ non esserlo per chi abbiamo di fronte. Parli di umilta’, e in effetti e’ per me una parola chiave: credere che la propria sia la “strada giusta per tutti”, e’ una credenza erronea, presuntuosa e, spesso, arrogante.
    Buona giornata a te…

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  37. Be’, Giada, ti faccio i miei complimenti 🙂 Io credo che rispetto e tatto siano mandatori per tutti, e che l’ascolto sia un bene, ma non ho scritto che cosi’ riesco ad andare d’accordo con tutti 🙂 Ti invito a leggere il mio commento #15…

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  38. DIRE CHE SONO D’ACCORDISSIMO CN TE…è DIRE POCO..SAI A VOLTE SONO STATA CRITICATA ANCHE DA PERSONA CHE MI VOGLIONO BENE, PERCHè A DIRLA TUTTA DALLA LORO PARTE IO..PARLO “anche cn le pietre della strada”, mi è stato detto che a volte dovrei guardare dall’alto in basso..nel mio lavoro a volte è facile!!(sono un’insegnante di scuola elementare)..ma sinceramente nn ho mai e poi mai ascoltato questi consigli, saranno venuti anche dal cuore di chi mi vuole bene, perchè a volte ho ricevuto anche bei torti per questo mio modo di essere!! mah che importanza ha? i genitori dei miei bambini devono obbligatoriamente darmi del tu, compreso tutto il personale che lavora nella scuola…poi vedo colleghe che pretendono il “lei”, nn le capisco e…potrei dilungarmi ma..devo rientrare a scuola…grazie caro pee questo post!! ti abbraccio!!! b.pomeriggio!! spero di risentirti!!

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  39. Che meraviglia poter parlare con tutti, di qualunque “rango”, senza fare differenza, ascoltando con orecchie, occhi e pelle aperti…
    Chi ci riesce sempre è una persona davvero speciale, come Shakspeare. Chi non ci riesce sempre ma ci prova, sa quanto questo paga.
    E’ chi nemmeno ci prova che senza volerlo s’intossica, perdendosi a rimuginare, ipotizzare, immaginare e tenendosi incautamente a distanza dalla vita…
    grazie delle tue visite sempre gradite
    glZ

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