Un bacio al mio, al nostro, tesoro…

Avevo deciso che non l’avrei ricordato, non qua sul blog almeno. Non perché non ci pensi, sarebbe impossibile, ma perché preferisco ricordarlo quando lo accolsi nella mia vita, piuttosto che quando, esattamente un anno fa’, se ne andò.

Preferisco ricordarlo quando lo andai a prendere all’aeroporto – perché chi me lo portava conosceva solo quello a Genova – e, da subito, mi “abbraccio” e si strinse a me, con quelle unghiettine, allontanando invece la persona che l’aveva portato e che ne rimase sorpresa.

Preferisco ricordarlo quando faceva arrabbiare Sissi, quando da piccolotto combinava simpatici disastri o rubava le brioche che poi scartava e mangiava. Preferisco ricordarlo quando portava a spasso per casa lo spolverino, come fosse chissà quale trofeo.

E quando giocava, instancabilmente, con i topolini di pezza: io glieli lanciavo, lui li correva a prendere e me li riportava ai miei piedi, con un ultima zampatina sopra come a dire “eccolo! Tira!”. Una passione che non gli è mai passata 🙂

Preferisco ricordarlo quando, quasi ogni notte, mi veniva a dormire a fianco, con la testolina appoggiata sul braccio.

Ma anche quando fui costretto ad “educarlo” con lo spruzzino, perché veniva a mordermi i piedi per giocare mentre dormivo! 😀

E lo ricordo quando accolse Tom e Lady Wolf.

Temevamo sarebbero state scintille con il cagnolotto e invece si comportò benissimo, anche se le prime notte le passava in bianco, sul chi vive, al punto che il giorno dopo, quando se ne andavano, dormiva tutto il giorno 🙂

L’unica scintilla fu sì una zampata… ma alla povera Lady Wolf, alla quale, con troppo ottimismo, lo passai subito 😀

Preferisco ricordarlo, il mio, il nostro, tesoro quando di nuovo ci stupì, accogliendo benissimo Numa, che sarebbe diventata la sua sorellina acquisita. Come giocavano assieme! Fin dal primo giorno! 🙂

Numa ci ha messo quasi un anno a tornare, più o meno, quella che era, da quando Julius morì. E poi dicono che gli animali non soffrono e non cadono in depressione.

Lo ricordo quando lo ritrovammo, dopo che si era perso cadendo dalla loggia al primo piano, nel sottoscala di una casa in costruzione. Che gioia fu’! Avevo quasi perso la speranza.

Ancora oggi non finisco di ringraziare Lady Wolf, che non si arrese mai e gli diede così ancora due anni di preziosa vita, che per un gatto sono tanti!

E lo ricordo quando arrivò in quella che sarebbe stata la sua ultima casetta… con il giardino! Finalmente! 🙂 Mi spiace se lo sia goduto solo un anno, ma almeno quello se l’è goduto, gli piaceva tanto!

No, non voglio ricordarlo negli ultimi tempi, quando si ammalò. Casomai voglio rammentare i tanti episodi… strani, che successero dopo e che è difficile non interpretare come segni che volle mandare per confortarci.

Secondo la tradizione buddhista ormai è rinato ed è altrove, in chissà quale forma. Non è detto che sia ancora gatto… magari ha fatto il salto e adesso è un bel bambino dispettoso che forse tira la coda alla gatta di casa! 😀 Se lo meriterebbe, era un gatto speciale. Ed è un’anima speciale.

O, chissà, magari è di là dal ponte che ci aspetta. L’idea di ritrovarlo mi rende meno amara perfino l’idea della morte.

Un grande bacio da tutti, Julius. Ci manchi tanto.

Manchi a tutti. A me, a Lady Wolf, a Numa e, ne sono sicuro, perfino a Perseo, anche se to ha appena incrociato, ma si era accorto di quanto tu fossi speciale, ti stava sempre vicino.

Manca quel gruppo che eravamo, anche se chi è arrivato è speciale a suo modo.

I tuoi “successori” hanno ciascuno qualcosa di te, anche se nessuno ha preso e potrà mai prendere il tuo posto, per quanto riuscivi a dimostrare di essermi vicino.

Era come se ci conoscessimo già… magari da tante, tante vite.

Ci ritroveremo ancora, lo so. E’ solo questione di tempo. Anche la tua sorellina non vede l’ora di ritrovarti. E’ stata tanto triste quando te ne sei andato…

Facciamo gli auguri anche questi due :-)

perseo

Questo è Perseo. In realtà non è il suo compleanno, a dire il vero non sappiamo nemmeno quando sia il suo compleanno, ma lo trovammo un anno fa’ (bé, in realtà era Agosto, lo ammetto, siamo un po’ in ritardo) e quindi ha fatto il suo primo anno con noi 🙂

E’ una storia speciale la sua, sembra davvero un gatto mandato da cielo 🙂

Un giorno, a sorpresa, decisi di prendere moglie e cane e fare una capatina in un’area picnic su un monte alle spalle della nostra cittadina. Non era in preventivo, semplicemente mi venne l’intuizione. Una volta arrivati lì, notammo subito un gatto rosso nella “capannina” del barbecue. Ricordo il nostro stupore: “Guarda: c’è un gatto!”. E il gatto sembrava molto affamato, era magro e sornione, sembrava davvero un gatto di casa abbandonato lì. Si mangiò gli stecchini che avevo portato per Tom, dopodiché io e Lady Wolf ci consultammo e… bé, non potevamo lasciarlo lì. Cercammo nei dintorni, chiedemmo informazioni, ma nessuno ne sapeva nulla. Provammo anche con gattare responsabili di alcune colonie ma – fortunatamente 😉 – non diedero disponibilità. Così andai a casa a recuperare un trasportino e, dopo aver fatto una capatina da un veterinario per il controllo di prassi, portammo il gattonzolo a casa. Ricordo ancora come… si “risvegliò” sentendo l’odore della pappa di Tom, che divorò in pochi minuti. Ovviamente vomitò tutto poco dopo, i gatti sono fatti così, sono ingordi, figuriamoci poi questo trovatello affamato 😀

Quella stessa notte, si scatenò un violentissimo temporale, ma il nostro era ormai nella sua nuova casetta 🙂

Curiosamente il nostro caro Julius, il gatto maschio di casa, che era anche un gatto dominante, lo accettò senza riserve. Da lì a poco avremmo scoperto che era malato, morì da lì a tre mesi lasciando nella nostra casetta e nei nostri cuori un vuoto incolmabile.

Perseo fu fantastico, gli stava vicino, gli si stendeva accanto, avrebbe voluto giocare con lui ma Julius non aveva più le forze per giocare.

Il giorno che Julius morì, Perseo venne vicino a me e si mise a fare le fusa. Non le aveva mai fatte prima e non gliele avremmo mai più sentite fare. E’ un gatto speciale.

jones

Questo invece è il teppistello di casa, Jones (Mr. Jones è il nome completo) 🙂 Lui sì che compie un anno in questo periodo. E’… in piena adolescenza, e si vede: è un bel casinaro 😀 E’ un gatto dominante, si sarebbe divertito molto con Julius. Dovreste vederlo: puntualmente va a mangiare nei piatti degli altri, anche se il suo è ancora pieno 😛 Non per niente, a solo un anno, è già chiamato affettuasamente… “Panzerotto”, potete immaginare il motivo! 😛 Gli è tutto dovuto, il “fratellino acquisito” Junior gli da un sacco di “baci” e lui se li prende con aria compiaciuta, ogni tanto li rende anche ma… con l’aria di chi “vabbé, per stavolta te lo concedo ma non prenderci l’abitudine!” 😉

La mattina mi sveglia verso le cinque perché ha deciso che a quell’ora va aperta la porta del giardino. Ho provato a “educarlo” con uno spruzzino di acqua: mi alzavo appena iniziava a miagolare e lo inseguivo per casa brandendo lo spruzzino come fosse stata una pistola 😀 Mi avesse visto qualcuno, Lady Wolf a parte, mi avrebbe preso per pazzo. Oddio… magari anche Lady wolf l’ha pensato 😀 Comunque con Julius o Numa aveva funzionato in passato… ma con lui non ce l’ho fatta. Alla fine decisi che era meno faticoso alzarmi, aprirgli la porta, e tornarmene a dormire… attendendo un’ora e mezza o due che il “tormento” tornasse perché “E’ l’ora della pappa!! Svegliaaaaaaa!!” 😀

Bé, buon compleanno e buon anniversario, ragatti!! 🙂

persy-e-jonsy