Osservando i due mici, mi sono reso conto della tendenza che abbiamo a dare un “volto umano” ad ogni cosa che ci circonda.
Vi faccio un esempio. Mi dicevano “Vedrai che Sissi ce l’avrà anche con te, perché le hai portato un altro gatto in casa!”. E in effetti ci sono dei momenti in cui Sissi sembra proprio “avercela” con me; soffia, mugula…
Ma… sarà davvero un sentimento tipo il nostro? Un ragionamento “Cattivo, mi hai portato un altro gatto in casa?”.
Ho fatto un semplice “esperimento”.
Avevo Julius in braccio e, dopo averlo posato, sono andato ad accarezzare Sissi… reazione arrabbiatissima! Soffi, mugulii furenti… Mi sono alzato, mi sono andato a lavare le mani col sapone, e sono tornato dalla gattona… Basta! Sparita ogni traccia di ostilità! Nel giro di una manciata di secondi era tornata la miciona di sempre.
Non ce l’aveva affatto con me… semplicemente sentiva l’odore di un altro gatto 😉
Da quel giorno, quando voglio accarezzare Sissi e se ho prima toccato Julius, mi lavo, e – a parte quando sta poco bene – non ha più reagito male.
Noi partiamo a dare il nostro volto agli altri: una persona fa una certa azione? “Vuol dire che… ” e, al posto dei puntini di sospensione, mettiamo il motivo che noi avremmo se agissimo così. Poi passiamo a mettere il nostro volto agli animali.
Infine, molti molti secoli fa, qualcuno diede un volto umano anche a Dio. Già dai tempi di Zeus, il Re degli Dei, che, dall’alto dell’olimpo, guardava con occhi umani il resto del mondo…
Del resto, un… pizzico di arroganza nell’uomo, è sempre stata presente 😉
P.S.: ci sono parecchi annunci nuovi dall’ultimo mio post su www.adottauncucciolo.net, mi raccomando: divulgate a chi può essere interessato! 😉