Sincronicita’

SINCRONICITA’
di Paulo Coelho


orologiSabato sera. Vado a comprare le riviste della settimana, leggo un articolo che attira la mia attenzione e penso: “Dovrei scrivere una email ad Anabela Paiva (la giornalista che aveva scritto l’articolo), facendole i complimenti”.
Mi siedo davanti al computer, cerco il suo indirizzo elettronico, non lo trovo, e dimentico la faccenda.
Un’ora dopo, tentando di fare un po’ di spazio nella libreria per nuovi libri, noto un foglio di carta: vi erano appuntati i numeri di telefono e l’email di Anabela.
Il pomeriggio di quello stesso sabato, mi ero trovato a riflettere se avrei dovuto servirmi della colonna a me affidata per condividere con il mio lettore alcuni brani del Libro delle Coincidenze (Amir Borges Mattos, Editore Dinamica), una raccolta di fatti che si svolgono in maniera sincronica. È chiaro che quanto accaduto con l’email di Anabela dissipò qualsiasi dubbio, ed eccovi dunque alcune storie del libro in questione. Prometto di riprendere l’argomento in una delle prossime occasioni, non per vedere la coincidenza come un fatto solo curioso, ma per approfondire il nostro rapporto con il “linguaggio dei segnali”.
*****************
Il compositore tedesco Richard Wagner nacque nel 1813 (la somma di questi numeri è 13). Compose 13 opere, di cui la prima fu rappresentata per la prima volta in un giorno 13 e una delle più famose, Tannhauser, fu terminata il giorno 13. Wagner morì in un giorno 13.
*****************
Conan Doyle, creatore del detective Sherlock Holmes, prese alloggio in una locanda a Passo Gemmi, in Svizzera. Mentre si riposava lì, decise di scrivere una breve storia, servendosi della locanda come scenario e descrivendo un incontro fra persone che si odiano. Quando tornò in Inghilterra, decise di distrarsi con la lettura di un racconto di Guy de Maupassant, «L’Auberge». Quale non fu la sua sorpresa nello scoprire che Maupassant aveva scritto una storia simile, ambientata nella stessa locanda.
******************
Il chimico nordamericano Charles Martin scoprì, nel 1886, un procedimento per isolare le impurità dell’alluminio. Quando inviò il suo lavoro a una rivista scientifica, venne a sapere che in quella stessa data era arrivato un lavoro del francese Paul Heroult, in cui si descriveva lo stesso metodo. Le coincidenze non finiscono qui: Martin e Heroult morirono un mese dopo avere compiuto 51 anni.
******************
Lo scrittore francese Camille Flammarion stava terminando un libro del suo studio quando una folata di vento entrò dalla finestra aperta e portò via alcune pagine. Il giorno seguente, un impiegato della tipografia dove il libro sarebbe stato stampato e che si trovava a un chilometro dalla casa di Flammarion – le trovò nel cortile interno del magazzino. Fu sorpreso nel leggere ciò che vi era scritto: quella parte del libro parlava della forza del vento.
*****************
Nel 1972, in una intervista, la scrittrice Taylor Caldwell raccontò che lei e il marito già scomparso – possedevano un arbusto di gigli che non fioriva mai. Lui, una volta, aveva scoperto che quel tipo di fiore era conosciuto con il nome di “giglio della risurrezione”.
L’arbusto era fiorito solo una volta, nel 1970, proprio nell’ora del funerale di suo marito.
****************
Carl Jung, lo psicanalista famoso per i suoi studi sulla sincronicità, racconta una storia: nell’entrare in metropolitana per andare all’opera, scoprì che il numero del biglietto era lo stesso di quello del teatro. Quella sera, ricevette la telefonata di un amico che parlava da un telefono il cui numero era lo stesso di quello dei due biglietti.

 



Commento di Wolfghost: credo che a chiunque siano accadute coincidenze tali da far dubitare perfino i piu’ scettici (ed io in fondo sono spesso tra quelli! :-D) sulla vericidita’
della teoria sulla “sincronicita’ degli eventi”.
Anche io ne ho diversi, a partire dalla data di nascita, i quali numeri principali si sono ripresentati molto spesso nella mia vita.

Possono queste cose essere spiegate solo con un’attenzione particolare ad un determinato oggetto, evento, persona o numero? “La mente ossessionata scorge l’oggetto della propria ossessione ovunque” sosteneva Freud, ormai in aperta antitesi con quello che era stato il suo “discepolo” piu’ caro, ovvero Jung, il primo a usare il termine “sincronicita’” per descrivere una connessione temporale tra eventi diversi.

Ma, con buona pace di Freud, e’ indubbio che a volte si e’ proprio tentati di credere che qualcosa di vero ci sia…

zodiacoUn tentativo di spiegazione puo’ essere fatto ricorrendo alla Tavola di smeraldo, la quale recita ” Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. “; ad esempio cio’ si applica all’oroscopo: quando voi siete nati (nel piccolo), non poteva essere un caso la disposizione degli astri in cielo (nel grande), i due eventi dovevano essere legati, per cui ad evoluzione celeste deve corrispondere medesima evoluzione personale.
Tutte le cose insomma sarebbero legate tra loro…

Il vero punto pero’ e’ l’interpretazione del perche’ questi fatti accadono. C’e’ chi vuol vedere in essi dei segnali che ci vengono dati (come mi pare di capire faccia il buon Coelho) e chi invece li vede come dovuti naturalmente al fatto che “tutto e’ una cosa sola” e, dunque, un evento in un posto non puo’ non provocare delle conseguenze altrove (e a qualcosa del genere si avvicina anche la fisica quantistica).
Questa e’ per me la vera differenza, perche’ mentre la seconda interpretazione si rifa’ ad un principio di causa-effetto, seppure ad un livello a noi inusuale, e quindi non necessariamente legato ad un “disegno” o una “direzione dietro le quinte”, la prima richiede necessariamente l’esistenza di una qualche Entita’ superiore.

E voi? Avete qualche esempio di sincronicita’ avvenuto nella vostra vita da riportare? 🙂

orologio