Un post un po’ diverso dai soliti oggi 🙂 Mi è venuto in mente venerdì, leggendo un articolo di una testata giornalistica on-line tra le più lette, nella quale veniva dato l’allarme della Confcommercio sulla "Crisi strutturale" dell’economia. Simili articoli sono apparsi altrove, telegiornali compresi.
Ebbene… devo dirvi che la sorpresa che traspariva dall’articolo mi ha fatto sorridere, sebbene di un sorriso amaro. Ma… questi signori si rendono conto che il prezzo del petrolio, e conseguentemente dei carburanti, è quasi raddoppiato in un anno? 😮 Ci voleva davvero un simposio di illustri economisti internazionali per prevedere cosa sarebbe successo e cosa ancora succederà? ahahah 😀 Scusate, ci sarebbe da piangere in realtà, ma la risata sarcastica nasce spontanea.
Ma… veniamo all’oggetto del post.
Non mi è mai piaciuto il "complottismo", ovvero l’arte di scorgere complotti più o meno internazionali dietro disastri di varia natura. Quando lessi la teoria che dipingeva gli americani stessi come autori dell’attentato alle torri gemelle per avere la scusa di attaccare l’Afghanistan e l’allora regime talebano, la trovai davvero di cattivo gusto e molto poco credibile.
Ma proviamo un po’ a divertirci anche noi adesso 🙂 senza, naturalmente, alcuna pretesa di vericidità.
L’aumento del prezzo del petrolio è ovviamente ingiustificato. Non si può certo credere che le riserve nei giacimenti si siano dimezzate in un anno e nemmeno che la causa siano le tensioni internazionali… durano da cent’anni 😉 usarle oggi come scusa mi pare poco credibile, non è vero?
Adesso… mi sono chiesto "come può andare in porto una speculazione così globale?", "chi è così potente da promuoverla?"
Dunque, qual è lo stato maggior produttore di greggio? L’Arabia Saudita. Chi è a capo della nazione più potente al mondo? Un signore che guarda caso è petroliere e il cui mandato volge al termine, cosa che spiegherebbe l’improvvisa accelerazione del processo: spremere quanto più possibile finché si può farlo. L’Arabia Saudita è, di nuovo guarda caso, alleato di quella nazione, nonostante sia – per certi versi – più fondamentalista di tante altre nazioni. Preciso che non sono assolutame
nte anti-americano, anzi, devo dire che ho diversi colleghi e contatti americani che non vedono di buon occhio, loro stessi per primi, il governo che eppure ha vinto le elezioni. Tempo fa parlavo con un cliente Texano, mi diceva che il Texas stesso, patria dell’attuale presidente, è spaccato in due, e che negli States la sfiducia nello stato centrale fa sì che molti siano più attenti alla crescita economica della Cina che alle decisioni del loro stesso governo in ambito di politica internazionale.
Non che noi europei non abbiamo le nostre colpe eh! I nostri governi studiano leggi, come la famosa Robin Tax, che colpiscono petrolieri e banche… ma non toccano al ribasso le accise – le tasse spropositate sui carburanti – di un solo punto percentuale, perché? "Perché deve essere una politica comunitaria". Così, tutti i governi europei – di sinistra o di destra poco importa, perché quando c’è da arraffare si accodano tutti – hanno la scusa per non fare assolutamente nulla di davvero concreto. Perché le accise, essendo una percentuale sul prodotto finito come tutte le tasse, danno più guadagno quanto più alto è il prezzo del prodotto al loro netto. Chi glielo fa fare di toccarle?
Preciso che questi sono solo miei pensieri, non c’è alcun dato dimostrabile, né tantomeno prove, è solo un gioco. Sia chiaro 🙂
E adesso… se volete divertirvi anche voi… 😉