Prendersi cura della propria mente

Tom e Logan
Logan

Mentre metto alcune foto recenti dei nostri amici a quattro zampe per stemperare un po’ la drammaticità del momento che stiamo vivendo in Italia, volevo scrivere qualcosa a proposito di un argomento che per gli amanti delle filosofie orientali come me è di grande importanza, soprattutto in momenti che sì, sono duri, ma che soprattutto implicano una grandissima pressione esterna dei mass media sulla nostra personalità.

Numa (e Logan)

 

Raramente siamo consapevoli di come la nostra mente sia facilmente influenzabile. Normalmente cio’ non è una cosa brutta, è proprio grazie alla malleabilità della nostra mente che possiamo cambiare e crescere, altrimenti resteremmo sempre fermi, con le nostra fissazioni, i nostri traumi, le nostre abitudini spesso cattive.

 

Jones e la sua ombra

Il succo, il centro, il cuore del Buddhismo in fondo è tutto qua: è grazie all’interdipendenza della nostra mente (ovvero al fatto che non sia intrinseca, ferma, non dipendente da cio’ che la circonda) che possiamo imparare a direzionarla, evolvere e aspirare alla liberazione dalla sofferenza.

 

 

 

Junior

Ma la mente va diretta, altrimenti è come quella famosa storiella zen del contadino e del cavaliere: un contadino, vedendo un cavaliere in groppa al suo cavallo correre a tutta velocità e supponendo stiano andando in qualche luogo di grande importanza, gli chiede “Dove state andando??” e il cavaliere urla di rimando “Non lo so! Chiedi al cavallo!!” 🙂

 

Perseo

Così siamo noi quando lasciamo le redini della nostra mente. A volte si resta sgomenti, fermandosi a rifletterci, di vedere dove la nostra mente sia andata a parare e delle derive pericolose a cui puo’ portare. Bisogna prendersene cura.

 

 

Surya

Fino a quando non si è capaci di controllare con continuità la propria mente, non solo a sprazzi, è meglio assumere la sana abitudine di prendersi qualche pausa, staccando dal turbinio di informazioni a cui siamo sottoposti.

A volte è sufficiente spegnere la TV o cliccare sulla “X” in cima alla pagina web e immergersi, ad esempio, nella natura o in qualunque altra cosa che ispiri serenità.

Sembra una banalità ma è molto importante.

Surya galoppa

28 pensieri su “Prendersi cura della propria mente

    • Possiamo dire che il buddhismo originario è in realtà lo studio della mente piuttosto che una religione. Ricordo che anche la moderna psicologia occidentale rimase sorpresa dalla vastità degli studi fatta dal buddhismo. Tuttavia il buddhismo da’ solo gli “strumenti”, poi sta… nell’intelligenza delle persone usarli 😊

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      • Grande Jung 😊 Saprai certamente che era un grande studioso del pensiero orientale, scrisse addirittura la prefazione ad uno dei più bei libri del i-ching. L’ho sempre apprezzato molto e alcuni dei suoi libri sono per me “cult”, tra cui “Ricordi, sogni e riflessioni” 😉

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  1. Guarda fondamentalmente credo sia importante il rispetto verso i propri ritmi … e avere la consapevolezza di prendere una pausa quando siamo andando troppo veloci.

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    • Questo è un aspetto senz’altro molto importante, Elisa, fa parte del controllo della propria mente, ne è conseguenza. Per riprendere la metafora del cavaliere e del suo cavallo: il cavallo (la nostra mente) inizia a correre (ovvero noi perdiamo il nostro ritmo salutare) quando il cavaliere (noi) smette di controllarlo 🙂

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  2. È importante trovare un punto di equilibrio: guai se fossimo impermeabili alle influenze altrui, guai se lo fossimo troppo. Per noi che viviamo per diverse ore al giorno a contatto con quelle simpatiche pile atomiche che sono i ragazzi è molto importante imparare a staccare i collegamenti. Va bene la natura, va bene anche un bel giardino da guardare, magari stando sotto un albero (adesso che ce l’ho vedo la differenza) e vanno molto bene anche i gatti. I social invece hanno una singolare capacità di forare le barriere…
    Buona giornata a te e a tutto il clan, e aspettiamo con fiducia il tempo che verrà ^_^

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    • Vero quanto dici. Il problema della maggior parte di noi è che non abbiamo capacità di discernimento. Assorbiamo acriticamente qualunque cosa, qualunque notizia, sia quelle ufficiali che quelle evidentemente sciocche vengono sparate online. Per questo a volte è più facile, e più saggio, “spegnere” anziché fare affidamento su un filtro che in tanti non solo non usano, ma non sono nemmeno consapevoli di avere.
      Già, aspettiamo… con una sana attenzione 🙂

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  3. Che belle le foto, una carezza ai pelosi 🙂
    Carina la storia zen purtroppo ci sono troppi cavalieri sui cavalli 🙂
    Questa storia del virus ha seminato il panico totale.. Sarebbe il caso di ragionare un po e non credere ciecamente a tutto quello che si legge o si sente.. i supermercati sono stati presi d’assalto.. chissà quanta roba andrà buttata..
    Spero che si risolva presto questa situazione.
    Un caro saluto 🙂

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    • Bé, bisogna dare retta alle fonti ufficiali e sicure, anche se ogni tanto non sono d’accordo nemmeno tra di loro. Sicuramente la paura e il panico sono una gran brutta bestia anche se capisco che non sia sempre facili controllarle… proprio come il cavaliere sul cavallo 😉
      Un carissimo saluto a te! 🙂

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  4. Difficile immergersi nella natura, caro Wolf, quando non si può quasi uscire di casa. Per fortuna le piante sui terrazzini fioriscono. Inoltre mi basta andare dal fruttivendolo per farmi venire voglia di starnutire, una volta a casa, il che di questi tempi terrorizza. Per cui si sta qui, a Milano, a sentire scienziati e politici a cui tutti chiedono risposte per problemi per cui nemmeno loro possono dare responsi. Capita a volte che non ci siano risposte.

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    • Già, esserini tanto minuscoli che a rigore non sono nemmeno considerate forme di vita, ci stanno ricordando che in fondo non siamo al di sopra del regno animale come amiamo considerarci. Ma neppure questo servirà: una volta terminata questa epidemia, torneremo tutti egocentrici ed egoisti come prima.
      Altro che “senso civico”, la grande maggioranza delle persone rispettano le regole per paura.
      Se non ci fossimo dentro, crederei di star leggendo uno dei tuoi splendidi racconti.

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  5. Grazie per gli “splendidi”, wolf. In realtà sto scrivendo poco, in questo periodo, e quello che scrivo esprime spesso un desiderio di fuga. L’ultimo racconto, che nasce come tanti altri da un sogno, parla di kabbalah e di ricerca di una soluzione al vivere malato dei nostri tempi. La nostra mente è ampiamente sbalestrata, in questi giorni, dopo aver perso ogni fiducia nella scienza. Magari bisognerebbe continuare a riflettere seriamente sui concetti di realtà e di verità. Insomma, si rischia di tornare alla filosofia, dopo aver riconosciuto i limiti costitutivi ed essenziali della scienza.

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    • Bé, devo dire che vedendo le mascherine che usavano durante la “Spagnola”, in effetti tutti questi grandi progressi forse non li abbiamo fatti 😐
      Coronavirus o no, la filosofia, la spiritualità e il rispetto della Natura avremmo dovuto averli sempre. Probabilmente anche questa calamità è stata in qualche modo causata anche dalla nostra caduta di valori.

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  6. sempre interessanti le tue riflessioni,
    hai ragione, “panta rei”, quando tutto sarà finito niente sarà cambiato, queste esperienze collettive non rendono migliori e nemmeno più intelligenti, quando va bene rendono (peggio ancora) più furbi.
    un salutone

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    • eheh purtroppo temo tu abbia ragione 😛
      Chi era sulla strada giusta non aveva bisogno di questo virus; chi non lo era… non resterà così o addirittura peggiorerà. Ma… io spero nelle eccezioni 😉

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  7. No, non è una banalità, assolutamente.
    Mi spavento quando non ho pensieri positivi e la malinconia prende il sopravvento. Cerco di trovare una nuova o vecchia strada che mi faccia avere un po’ di serenità, l’importante è non cedere alla paura. Comunque questa lunga pausa ci ha dato tanti tanti momenti per stare da soli a pensare. Tante cose di riordinano con la dovuta calma o semplicemente con la nostra volontà di farlo.
    In tutto questo mi aiuta molto pulire e riordinare o stare ferma a pensare e leggere, ma sono soprattutto le cose abitudinarie a salvarmi. Forse troppo… by by

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    • Bé, in realtà io ho continuato a lavorare in smart working (mi ritengo molto fortunato per questo) quindi ho avuto sì più tempo, ma non tantissimo più di quanto ho normalmente.
      Vero quel che dici, la paura la si puo’ affrontare in diversi modi, quello più semplice ma anche tra i più efficaci è proprio la “distrazione” delle faccende ordinarie, come le pulizie. In realtà poi è più la paura ad essere “distrazione” dalla routine, piuttosto del contrario.
      L’ideale sarebbe prendere di petto la paura e imparare a conviverci senza sprofondare in essa. La paura di per sé è un segnale, più che evitato va gestito per evitare che diventi angoscia o panico. Va… sfruttata per quello che ha da dirci: “stai attento a…” e poi lasciata andare.
      In genere pero’, ben pochi di noi sono capaci a farlo.
      La grande totalità di noi non sa muoversi a “freddo”, ha bisogno di emozioni forti – quale la paura – per decidersi.

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      • Mah caro Lupo se a Mantova sono riusciti a guarire casi di Covid-19 grazie al plasma iperimmune estratto dal sangue di persone guarite dal virus… Non vedo dove sia il problema.. non so perché dobbiamo passare chissà quanto tempo ancora con sta paura del contagio.. fra mascherine.. file al supermercato.. multe ingiustificate e altro..
        Non so se sia più pericoloso il virus di per se o il plagio psicologico su cui giocano. Oltretutto lo stato non sa gestire per niente sta situazione troppa confusione.. Riaprono cinema e teatri.. Girano mezzi pubblici ma se devo andare a Roma e affittare una casa non posso farlo ne prendere un caffè al bar. C’è un gran caos.. Scusa lo sfogo ma in giro vedo cose assurde.. Speriamo si muovano e usino la cura..
        Un abbraccio a te, a Lady Wolf e ai vostri animaletti

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    • Purtroppo questa storia del virus durerà parecchio.. Sai con il fatto che nei supermercati si deve entrare uno alla volta e tutti bardati sto evitando il più possibile di andare a fare la spesa. Ormai è un problema anche andare a comprare una lampadina dal ferramenta.. Mi sento più libera a casa anche se i miei vicini sono peggio del virus 🙂

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      • Adesso le cose sono un poco migliorate, dai. Certo, siamo lontani dalla libertà che avevamo 4 o 5 mesi fa, ma… almeno si puo’ tornare a fare una bella passeggiata 🙂 Io spero che il virus si tanchi presto di noi 😉

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    • Ciao caro Stefano 🙂 Sì, me l’avevi detto, sono già passato “da te” una volta 😉 Purtroppo ultimamente scrivo molto poco e… non ti dico che tornero’ presto a farlo perché l’ho già detto così tante volte… 😀

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