Buona fortuna… coniglietto “A” e coniglietto “B”! :-)

C’è un parco, nella periferia della città vicina, dove vado tre volte la settimana a portare un po’ di crocchette alla locale colonia felina. Questi gatti non contano su di me, c’è una gattara che li cura portando loro cibo “umido” la mattina e poi ci sono altre persone che vanno nelle sere quando non vado io. Io do solo una mano, per il puro piacere di farlo.

Qualche mese or sono, nel negozio di articoli per animali dove compro le crocchette per questi gatti, vidi due coniglietti in vendita, erano in gabbie di plastica aperte in alto, ed erano molto simpatici 🙂

Purtroppo i mesi passavano e nessuno li comprava: loro crescevano e ormai avevano raggiunto dimensioni considerevoli. A un certo punto iniziai a preoccuparmi: se la gente non compra coniglietti cuccioli, figuriamoci quelli adulti 😦 Allora chiesi alla commessa che ne sarebbe stato di loro se fossero rimasti invenduti, lei mi rispose che si sarebbe informata e mi avrebbe fatto sapere. Qualche giorno dopo mi disse che sarebbero stati restituiti all’allevatore, ma alla mia domanda “e lui che ne fa?”… non seppe rispondermi. Temendo il peggio mi misi d’accordo con lei: se nessuno li avesse comprati, prima di darli all’allevatore li avrei comprati io, al prezzo più basso possibile.

La scorsa settimana, entrando nel negozio, la commessa mi disse in tono allarmato che il proprietario le aveva detto che sarebbe passato a vederli e che, se fossero stati ormai troppo cresciuti, avrebbe chiamato l’allevatore perché li riprendesse 😦

Vi dico subito che un ex-allevatore mi ha poi detto che il destino degli animali invenduti dipende dalle esigenze che hanno: i conigli che tornano indietro possono essere utilizzati per le cucciolate oppure… venduti come materiale commestibile per altri animali! Come i serpenti ad esempio! 😦

Quei conigli li ho visti crescere settimana dopo settimana, non potevo accettare una fine del genere 😦

Così, accompagnato da Lady Wolf, sabato mattina sono passato a prenderli, con una ampia gabbia per gatti. Li abbiamo comprati, all’incirca a metà prezzo, e poi, su suggerimanto di una volontaria, siamo partiti per una località distante un centinaio di chilometri, una fattoria didattica nell’entroterra ligure di levante dove gli animali vengono allevati e custoditi per le visite di bimbi e genitori 🙂

Siamo stati ben accolti e accompagnati in una grande stalla dove vengono tenuti i conigli nani, quelli non adatti a vivere all’aperto poiché finirebbero subito in pasto ai predatori.

Qui abbiamo liberato i due coniglietti, trovate il video in chiusura del post. Il più vivace è uscito subito, l’altro è stato più titubante, probabilmente era un po’ spaventato ed è comprensibile.

Vi dirò… è comunque un peccato perché queste creature avrebbero meritato una casa, una famiglia, ma noi non potevamo tenerli con i nostri 5 gatti e Tom, il cane. La nostra casetta è piccola e già sovrapopolata. E non abbiamo trovato nessuno disponibile a prenderli. Tuttavia, pur essendo certo di aver fatto la cosa migliore per loro, mi è dispiaciuto un po’ lasciarli lì, perché mi sembravano spaventati, anche se siamo stati rassicurati sul fatto che, semplicemente, avevano bisogno di ambientarsi. Pensate che abbiamo scoperto che uno di loro era una femmina… già incinta! Le gabbie del negozio infatti sono facilmente scavalcabili da conigli cresciuti, a volte li trovavo a vagare perfino per il negozio: evidentemente i due conigli si erano già accoppiati. Pensate che sorpresa per chi avesse comprato questa femminuccia! E che rischio per lei e per i cuccioletti che sarebbero nati! 😐

Spero si troveranno bene lì, comunque sono convinto che hanno più probabilità di cavarsela che tornando dall’allevatore.

… ma questa storia della vedita degli animali di affezione nei negozi… proprio deve finire.

Ah… perché “A” e “B”? Mentre eravamo lì, poco prima della liberazione, una bambina mi ha chiesto come si chiamavano (vi dirò… ho perfino sperato che se li portasse a casa!) e… bé, non avevano nome, così nel momento di imbarazzo le ho risposto “ehm… si chiamano A e B!” 😀

Quindi… buona fortuna, A e B! 🙂 Spero di aver fatto una cosa buona per voi, che sia una buona casa, non sarà come una famiglia ma… avete tanti amichetti, cibo assicurato e un tetto! 🙂 E chissà che un domani qualcuno di questi bimbi che vi vengono a trovare non chiedano ai propri genitori di adottarvi 😉 Ci hanno detto che a volte capita, anche se di solito vengono scelti i cuccioletti. Però voi siete così carini… 😉

47 pensieri su “Buona fortuna… coniglietto “A” e coniglietto “B”! :-)

  1. Carinissimi, e che bella voce ha Lady Wolf!
    (sì, anche tu, ma è più o meno come immaginavo, mentre alla sua non avevo mai pensato).
    Quando andavo all’università c’era un negozio, lungo la strada, che teneva sempre dei gatti in vetrina. Sì, carini, bellini, non discuto, ma a me veniva sempre una gran malinconia e sembrava tanto una scena da mercato degli schiavi nella Capanna dello Zio Tom. O un reality.
    E son d’accordo che i serpenti han diritto a mangiare come tutti, ma forse gli piacerebbe sceglierselo e cacciarselo, il cibo.
    Comunque è una bella storia, e i vostri due coniglietti sono proprio carini. Ma, certo, prendere due coniglietti in una casa con gatti…. no, ver

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    • Pensa che Lady Wolf avrebbe voluto che togliessi l’audio perché non voleva che la sua voce si sentisse 😀
      Sì, poi questa storia dei “resi”, come fossero giornali invenduti, non si piò sentire 😦

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    • eheh vero! Sapevi che i conigli sono territoriali e che è più facile che siano loro, almeno all’inizio, ad attaccare i gatti? 🙂 Questo perché vogliono trasmettere il messaggio “Qui il capo sono io! Chiaro?”. Però, visto che tra i nostri c’è almeno un gatto “dominante” (Mr. Jones)… l’avrei vista male ‘sta faccenda 😉 E poi, eventuali scontri a parte, davvero: noi fatichiamo già così con tutti questi animalotti, con altri rischieremmo di non riuscire a seguirli come necessario. Credo sia stata la scelta giusta. Certo, peccato non ci fosse una famigliola pronta ad adottarli…

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  2. ciao Wolf, tutto?

    apprezzo tantissimo la tua vena animalista, la sento sincera, pura, vera, al contrario di tanta ipocrisia in materia che ci investe quotidianamente.
    Dici bene, i serpenti mangiano solo carne viva ma in genere quelli tenuti in casa si nutrono di ratti, per ingozzarsi un coniglio devono già essere belli grossi.
    Pare che il commercio degli animali esotici e “derivati” sia tra i primi al mondo dopo droga e armi

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    • Bé, li sento… indifesi, certamente più dell’uomo, anche se naturalmente so che questa è una percezione inesatta poiché, purtroppo, ci sono anche molti umani altrettanto indifesi. Però la natura la stiamo davvero distruggendo, e questo è un punto a nostro sfavore.
      Eh, lo so, è proprio questo che non sopporto, non solo a riguardo degli animali: non sopporto la “monetizzazione” della vita. E’ un vero squallore.

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    • Purtroppo per due salvati ce ne sono innumerevoli che finiscono male, alcuni proprio tra sofferenze assurde, “gratuite” e… inumane. Anche se davvero, usare il termine “inumano”, con quello che siamo in grado di fare solo noi umani, è ormai un termine inadatto a queste barbarie 😦

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      • Sai… ci sono tanti animali che “appaiono” crudeli, a volte sembrano, col nostro metro di “umanità” (ipocrita, peraltro), davvero cattivi. Ma… loro non hanno scelta, noi sì, e il fatto che continuamo a comportarci così, pur potendo smettere se solo lo volessimo, ci rende… colpevoli.
        Per parafrase la frase di un noto film, una grande evoluzione comporta enorme responsabilità.

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  3. Quando nel post ho letto che, se i due conigli fossero rimasti invenduti, sarebbero stati restituiti all’allevatore, ho subito pensato che costui li avrebbe uccisi per mangiarli alla cacciatora.

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  4. M sembrava una prospettiva crudele e invece la loro sorte sarebbe stata ancora più terribile: mangiati vivi! Meno male che a questo mondo ci sono persone come voi, Wolf, davvero date un po’ di fiducia nel genere umano.

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    • Bé, sinceramente in precedenza non avevo pensato a questa ipotesi, pensavo che avrebbero rischiato di venire uccisi, sì, ma non di essere usati come pasti vivi per altri animali…

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  5. Hai detto bene: la monetizzazione della vita è un dramma. In qualsiasi espressione quotidiana la si possa trovare. E’ lodevole quello che avete fatto e probabilmente, nelle medesime condizioni, l’avrei fatto anch’io.
    In merito ho avuto un’esperienza simile, ma con una piccola anatra.
    Durante la visione del filmato ho parteggiato per il coniglietto.
    Congratulazioni per l’audiogenìa della consorte: pensato mai a qualche programma radiofonico?
    Da agnostico ti e Vi auguro un paradiso di bontà per ogni azione umana che avete compiuto sui nostri fratelli animali.

    Un grazie anche da parte loro.
    Ciao

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    • Programma radiofonico? No, no, Lady Wolf di parole ne usa già troppe con me! 😀
      Battute a parte, la penso anche io così ma, come spesso succede, a lei la sua voce “riascoltata” non piace 🙂
      Eh, mi piacerebbe poter fare di più… salvati due, ce ne sono centinaia, forse migliaia, che fanno una brutta fine 😦
      Comunque… grazie 😉

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      • Già. Ebbi un’esperienza singolare a Milano. Ero al Maxi Zoo, in Lorenteggio perché volevo acquistare una cuccia per una Bambina, Maltese, di otto mesi con un paio di occhioni così, “figlia di una mia carissima amica” e entrando mi sono soffermato nel rettilario.

        C’era un ‘musetto” di Morph Baby (aveva dieci mesi circa) che aspettava di mangiare.
        Sapessi come sono docili.
        Adf ogni buon conto, il proprietario mi chiede di attendere perché gli erano appena arrivati i “topolini da pasto”.
        Credimi, sono rimasto interdetto.
        Mi ha spiegato che ci sono privati che si dedicano all’allevamento di topolini, detti da pasto e che ci remunerano sopra.
        A questo punto avrei rinunciato, anche, a continuare ad accarezzare il musetto color corallo di quel Morph Baby, pur di portarlo nel suo ambiente naturale e lasciarlo al suo istinto.
        Uccidere per soddisfare la vanagloria di un imbecille che vuole tenersi in casa un serpentello (odiato e vilipeso grazie ad una religione iniqua e ingiusta) che non fa male a nessuno e che, probabilmente, si spaventa più di tutti gli altri, no!

        Almeno i due coniglietti si sono salvati.
        Mah
        Ciao e grazie per aver sollevato il problema.
        Buona giornata

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      • Mi hai fatto ricordare un episodio simile. Anni fa, direi 17 o 18, entrai nel rettilario di uno zoo-safari (allora andavano per la maggiore). Iniziai ad aggirarmi tra i rettili, chiudi nelle loro gabbie-teche. Ad un certo punto sentì “cip! Ciip!”. Poi silenzio. Poi di nuovo e così via. Mi chiesi dove diavolo ci facesse un uccellino in un posto così, quando identificai da dove veniva il suono. Vidi, con un certo orrore misto a disgusto, un serpente dalla cui bocca spuntava mezzo pulcino. A tratti il povero sventurato emetteva ancora “cip” disperati, muovendo contemporaneamente le zampette. In quell’occasione scoprì che la maggior parte dei serpenti mangia solo prede vive e quindi i poveri pulcini venivano venduti a scopo alimentare per essere mangiati dai serprenti 😦 Non sapevo però che succedesse lo stesso con i coniglietti e altri piccoli animali. I “nostri”, è vero, erano già probabilmente troppo grossi ma l’ex-allevatore ha parlato di serpenti solo come esempio, evidentemente ci sono altri animali a cui vengono dati pasti vivi.
        Buon fine settimana… senza pasti vivi, possibilmente! 😉

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    • Temo sia così da tempo, semplicemente una volta non se ne aveva notizia 😦 L’uomo ha sempre disposto degli animali come voleva, non riconoscendo e non rispettando la vita in essi.

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  6. Opperbacco, non sono vegetariana e ammetto che una costata di maiale o una coscetta di pollo me le mangio volentieri. Però perché fare soffrire gli animali durante l’allevamento e poi ucciderli in modo doloroso? Non potrebbero frenare un po’ la loro smania di profitto?

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    • Tieni conto che questi del post non sono conigli da allevamento per scopo alimentare, sono conigli nani, animali cosiddetti da affezione, come cani e gatti. Qui i confini diventano ancora più sottili. Non ci farebbe orrore dare un cagnolino o un gattino in pasto, vivo, ad un altro animale? 😦
      Purtroppo è tutto e solo guadagno ed economia. Nent’altro 😦

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  7. Avete fatto la cosa migliore per la sorte di questi coniglietti…senza di voi temo avrebbero fatto una brutta fine. Per loro siete stati degli Angeli intervenuti al momento giusto. E’ bellissimo questo amore che avete per gli animali! Ce ne vorrebbero di più di persone come voi.
    Quando imparerà l’uomo a capire che gli animali sono suoi fratelli e vanno rispettati ed amati e certamente non usati come oggetti per suo uso e consumo….
    Un caro saluto e buon fine settimana!

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    • Bé, loro, gli animali, interagiscono con noi, sono vivi e lo fanno capire. Quando ci guardano, fanno cose buffe, ma anche quando soffrono. Credo si tratti semplicemente di riconoscere la vita a rispettarla, non solo in noi stessi. In fondo la grande differenza è solo questa: percepire la vita che scorre in un animale, oppure non farlo e vederli solo come oggetti.
      Grazie, un caro saluto anche a te 🙂

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    • Basta anche meno, caro Mr Loto, basta ad esempio evitare di voler far loro del male o danneggiarli. Sarebbe già un ottimo punto di partenza.
      Grazie e buona domenica, visto che il sabato è ormai quasi andato 🙂

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    • Sì, avevo capito, per questo ho precisato. Il tuo discorso è già giusto per gli animali da allevamento intensivo (già il termine la dice lunga…), figuriamoci quando coinvolge animali che non sono nemmeno intesi… per scopo alimentare 😦

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  8. Invece a poco a poco stiamo scoprendo o per lo meno lo sto scoprendo io, che vengono maltrattati in modo incredibile, rinchiusi in spazi soffocanti, che strappano loro le unghie perché altrimenti, arrabbiati come sono, gli animali farebbero del male agli altri poveracci come loro.

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    • Sì, è per questo che ultimamente si fa sempre più riferimento agli allevamenti “intensivi” e quelli che non lo sono: per diversificarli. Quelli che non sono intensivi, almeno nominalmente, allevano gli animali in modo… più naturale, diciamo. Questo è già un passo avanti. Mi piaerebbe infatti che tutti diventassero almeno vegetariani, ma lo trovo difficilmente realizzabile, almeno per per qualche generazione ancora. Tra 50 o 100 anni chissà… Fino ad allora, seppure alcuni tra noi non riescano a concepire come si possa allevare un animale per poi tirargli il collo o sparargli in fronte (e io sono uno di quelli), è almeno di qualche conforto l’idea che non vivano troppo male fino a quando qualcun altro decide che la loro ora è giunta.

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  9. Ad esempio, ho scoperto che non fanno camminare i polli, stanno sempre rinchiusi, stretti stretti e fermi, perché così ingrassano meglio e più velocemente. Ecco, questa io la considero un vera e propria tortura!

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  10. ma che carini! ma che tenerezzaaaa! siete una coppia adorabile la tua Lady e tu! ah quanto vorrei che almeno una minima parte degli esseri umani comprendessero e amassero tutti gli esseri viventi in difficoltà! Non so se ti ho già raccontato, ma ho infastidito un pastore sardo che portava le pecore al pascolo nel volterrano tenendo due cagnoni legati ad un unico guinzaglio fin quando non arrivavano a destinazione per far pascolare gli ovini. Mi sono fermata,ero in auto, e gli ho domandato perché facesse questo ai suoi collaboratori, mi ha risposto in malo modo…per nulla scoraggiata ho fatto il numero di un amico del wwf e glio descritto la situazione e indicato la località…subito li ha lasciati liberi…ok ma ho ugualmente invitato il mio amico a passare da quelle parti
    e pensare che stavano lavorando per lui
    ancora un saluto ad a e B e per carità non in bocca al lupo 🙂 ma in c..o alla balena ha ha ha, molto più improbabile, no?!

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    • Bé, c’è tante gente che si batte per i poveri bistrattati animali, molti fanno tanto di più rispetto a quanto abbiamo fatto noi. Certo, ne occorrerebbero tanti altri. Chissà… col tempo. Stimo dovranno passare ancora almeno un paio di generazioni prima di vedere un nuovo cambio evidente, ma… nel frattempo ognuno faccia nel suo piccolo cosa può fare 🙂
      Grazie, in effetti il lupo è proprio da evitare, nell’entroterra ligure qualcuno che gira c’è! 😀

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