Anche Giustino se n’è andato…

Un tempo scrivevo tanto qui sul blog. Pubblicavo ogni due o tre giorni. Oggi pubblico 2 o 3 post al mese 🙂 E’ anche questo un segno che la vita e le priorità cambiano. Sicuramente avevo tanto da scrivere, tanti argomenti, soprattutto tanto tempo. Anche se nulla resta immutato per sempre, ci sono fasi della vita dove per decenni può non cambiare nulla, ma in altre tutto cambia in continuazione. Così la mia vita è cambiata molto in questi ultimi quindici anni, è cambiata continuamente, e anche il blog ne è stato, e ne è, un riflesso. Guardando a cosa scrivo oggi, mi accorgo che lo uso per riproporre antichi post, per mettere qualche breve stralcio tratto da un libro o per… farne un uso più personale, più per me che per chi legge, ovvero scrivere di una data che, nel tempo, vorrò ricordare. E fatalmente spesso si parla di decessi, di persone o animali cari 😀

Ieri se n’è andato un altro pezzo della storia di Wolf e Lady Wolf, ovvero Giustino (Il pesce scalare più grande nella foto sotto, quello più in basso).

Due sere fa stavo cambiando i soliti due litri e mezzo di acqua (preferisco fare così ogni sera che fare il cambio di un terzo di tutta l’acqua dell’acquario ogni tanto, cosa che per me è troppo invadente per i suoi inquilini) quando ho visto Giustino che stava di traverso, rivolto verso l’alto, in un angolo dell’acquario. L’ho spostato delicatamente e lui si è raddrizzato e spostato verso il centro dell’acquario, ma si vedeva che qualcosa non andava. Dopo qualche ora era poggiato sul fondo, con Alby, un Corydoras, pesce “pulitore” da fondo, che sembrava mangiucchiarselo vivo (sembra macabro a noi, ma per i pesci è normale…). Allora l’ho tolto dall’acquario e l’ho messo in una vaschetta a parte della quale ogni tanto controllavo la temperatura. La mattina dopo, a sorpresa, era ancora vivo, e lo era ancora verso l’ora di pranzo, quando Lady Wolf è tornata a casa dalla pausa dal lavoro. A quel punto ho chiamato un veterinario esperto in acquariologia che mi ha detto di mandargli una sua foto, così ci avrebbe dato qualche suggerimento, ma… il tempo di tornare a casa e Giustino non respirava più. La cosa strana è che non presentava anomalie: non era gonfio, non aveva pinne mangiucchiate o puntini di nessun genere sul corpo. Sembrava normale. Anche i parametri chimici dell’acquario sembravano buoni. Eppure, nel giro di 18 ore, è morto.

Non era vecchio, non aveva neanche quattro anni. In teoria un pesce Scalare può vivere fino a 8-15 anni, ma di fatto ciò sembra essere vero in vasche grandi, mentre in altre più piccole, come la nostra da 100 litri, lo stress, soprattutto se ci sono altri pesci “grandi”, può ridurre di molto le sue aspettative di vita.

Giustino era arrivato nel marzo del 2013 assieme a due altri piccoli scalari, Leone e Marilù, quest’ultima morta dopo pochi mesi. E’ stato uno dei primi abitanti del nostro acquario, assieme a altri pesci alcuni dei quali ancora vivi: 4 Corydoras e 2 Trichogaster. Qui trovate il post augurale che feci all’epoca: Acquari e… carattere 😀

Credo che il suo periodo più felice fu a cavallo tra il 2014 e il 2015, quando arrivò Whity, un piccolissimo scalare tutto bianco che in breve tempo divenne la regina dell’acquario. Costruirono una coppia e… quasi una famiglia: Whity depose le uova ma gli avanotti che nacquero non sopravvissero, troppi pesci pronti a farne il proprio pasto probabilmente.

Purtroppo Whity non visse a lungo: un blocco intestinale, cosa che scoprimmo essere purtroppo frequente in questo tipo di pesce, così affusolato, se la portò via, quasi esattamente un anno fa’: Whity

Per non lasciare Giustino di nuovo da solo, presi altri scalarini, di cui uno morì ma altri due sopravvissero: Junior – quasi identico a Giustino, da cui il nome – e Nanty.

Giustino era solo un pesce, la sua morte non è certo paragonabile a quella di un animale “maggiore”, come un gatto, e tanto meno di una persona. Ma era… vita. Faceva parte della nostra storia: è un altro pezzetto di essa che se n’è andato…

Fai buon viaggio, Giusty! Chissà che non ritrovi la tua Whity! 🙂

44 pensieri su “Anche Giustino se n’è andato…

  1. Ciao Wolf credo che nulla più del’ acquario mostri e ricordi come nella vita tutto sia di passaggio. Il mio compagno dopo la morte di un pesciolino rosso arrivato per caso ( fu letteralmente abbandonato dalla sua proprietaria e accolto in casa del mio compagno) prese la decisione di comprare un acquario, nel giro di due anni un certo numero di pesciolini sono arrivati ma presto andati via, lui si dispera ogni volta non si capacità di come i pesci ci abbandonano così velocemente,abituato a cani e gatti che restano con noi per molto tempo.Ho pure pensato che per uno come lui l’acquario è troppo una crudeltà e che sarebbe meglio lasciar perdere.
    Mi dispiace per i tuoi pesciolini.
    Un abbraccio

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    • Da quando abbiamo l’acquario, cara Carola, abbiamo visto morire già parecchi pesciolotti, ma spesso succede ai pesciolini neo-arrivati: è evidente che i pesci “nuovi” hanno un tasso di mortalità parecchio alto, perfino se uno segue alla lettera le buone regole per un corretto inserimento. Probabilmente non è facile per loro adattarsi al nuovo ambiente, alla nuova “chimica”.
      Quando però muoiono i “pesci storici”, bé… dispiace di più, un po’ perché ormai li senti come “di casa”, un po’ perché non te l’aspetti. E poi ti dispiace per quelli che rimangono, perché ho letto che in realtà anche loro “piangono” chi se ne va. Pensa che gli scalari sono solitamente monogami: quando il compagno muore, chi resta non si accoppia più per tutta la vita.
      Comunque, nonostante Giustino fosse il pesce più grande e uno di quelli che erano con noi da più tempo, non ne abbiamo sofferto come per altri pesci precedenti: è brutto dirlo, ma è chiaro che i lutti più gravi dell’anno scorso ci ha fatto un po’ staccare dal dolore per la morte dei pesciolini,
      Abbraccio!

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  2. Ciao Wolf, conosco bene gli scalari…anche mio padre li aveva nell’acquario. Purtroppo i pesci sono piuttosto imprevedibili e molto delicati e succedono a volte anche queste tristi evenienze, nonostante venga fatto del proprio meglio per averne cura. E’ vero, è sempre una vita che se ne va e dispiace…
    speriamo che Giusty possa davvero ritrovarsi con la sua Whity.
    Un caro saluto

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    • E’ vero, è proprio così. Non è che io faccia proprio tutto per tenere l’acquario al meglio: è comunque un acquario “commerciale”, non usa l’acqua di osmosi per esempio. Faccio raramente la sifonatura (la pulizia del fondo), anche se non tutti sono d’accordo sulla sua utilità. Però “mi sbatto” abbastanza. Certo, poi ti senti in colpa quando ne muore uno, ti fai domande, pensi a possibili miglioramenti. Ma la verità è quella che hai scritto: a volte non si può fare nulla.
      Grazie, speriamo! 🙂

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  3. Ciao Wolf, mi dispiace tanto per Giustino. Posso capirti, è sempre triste quando muore un pesciolino, io ho avuto due pesci rossi, e tutti e due purtroppo sono andati via, di cui uno a cui ero particolarmente affezionata che avevo dato il nome simpatico di Cribbio. E’ comunque triste quando anche uno solo di essi se ne va perché appunto come dici tu è una vita. 😦 Un grande saluto!

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    • Esatto, è sempre una vita, e io credo si possa definire la vita di un “essere senziente”, perché anche se ovviamente in modo diverso da noi, è evidente che a loro modo pensano, sentono, soffrono.
      Grazie, un salutone! 🙂

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      • Esatto, e’ proprio così. Diventano come parte della famiglia quando li abbiamo, e non cambia nulla a parer mio anche se sono dei pesciolini. Io li considero come il gatto e il cane, seppur ovviamente in maniera diversa, ma ci si affeziona e lì si vuole bene, e questa cosa viene anche ricambiata da loro stessi. 😀

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      • Bé, vero… però è inevitabile che ci sia più attaccamento verso chi interagisce maggiormente con te. Julius, il mio adorato gattone morto l’anno scorso a soli 7 anni, veniva a dormirmi a fianco la notte. Appoggiava la testolina sul mio braccio, faceva il “pane” sul bicipite o sul petto, e io… bé, resistevo al dolore delle unghiette perché mi dispiaceva fermarlo 🙂 La notte prima della sua morte, prima che chiamassi il veterinario per l’eutanasia perché ormai non stava più in piedi, tentò di salire sul letto come aveva fatto in quasi tutte le notti degli anni precedenti, ma non ci riuscì. Io nel dormiveglia sentì che si era aggrappato alle coperte… e allora lo tirai su, a fianco a me, per l’ultima volta 😦
        Vero che puoi voler bene ad un pesciolino, ma difficilmente ti coinvolge tanto. Anche se questo lo capisci solo… dopo. Dopo che subisci le perdite maggiori.

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  4. Mi dispiace per Giustino ma mi dispiace di più per voi perchè ho compreso che gli animali si rapportano al tempo ed alla vita in modo diverso dal nostro e quello che a te è parso un passaggio troppo breve per Giustino può aver rappresentato una bellissima esperienza.

    ………e suvvia…………………..”dopo la sfortuna viene la fortuna” proverbio zingaro

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    • Bé, voglio sperare che sia così 🙂 Quasi 4 anni possono anche non essere poco, in dipendenza anche dall’acquario ospitante. Spero direbbe che ha vissuto bene 🙂 E almeno credo di poter dire che non ha sofferto troppo!
      Grazie, un salutone anche per te! 🙂

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    • Sottoscrivo. Sempre meglio amare, questo è sicuro. Sul dolore del “dopo” però… sappiamo che non serve, e forse anche che, se volessimo, potremmo attenuarlo molto. Ma ci sentiamo in colpa a farlo.
      Buona domenica e un abbraccio anche per te 🙂

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  5. Mi dispiace per la perdita di Giustino, e sarebbe assurdo dire ‘era solo un pesce’, ci affezioniamo anche a una poltrona o a un soprammobile, oggetti inanimati, dunque è più che logico che ci si affezioni a animaletti che vediamo pieni di vita.

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  6. Quanto ai blog, essi sono un riflesso di noi, direi quasi “un’emanazione” della nostra persona e del nostro modo di essere, seguono i nostri umori ed i nostri stati d’animo e cambiano così come cambiano noi.

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  7. Ogni tanto mi capita di riciclare un post scritto negli anni passati… Magari m sembra carino o ancora attuale nel suo contesto, però, quando lo vedo tra gli altri post mi accorgo che qualcosa non va più, è ‘diverso’, stona tra i post più recenti.

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    • Lo confermo, succede lo stesso anche a me. Non che non sia più d’accordo con quanto scrivevo anni fa’, anche se a volte succede anche questo. Semplicemente… non mi “prende” più come una volta, spesso lo trovo perfino… banale 🙂

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  8. Comunque mi pare sia cambiato tutto il mondo dei blog, a volte mi capita di ricordare com’era bello Splinder ai suoi tempi d’oro… Tempi che non ritorneranno più perché, appunto, è cambiato il contesto, ed i blog hanno dovuto arrendersi all’avanzata irrefrenabile dei Social, purtroppo!

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    • Sì, il fatto che ci ricordiamo Splinder come una sorta di paradiso del web… la dice lunga 😉 In realtà non era proprio così, aveva tanti bachi, tanti personaggi ambigui che lo popolavano. Ma eravamo tanti, quindi c’erano anche tanti contatti interessanti 🙂

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    • Bé, ogni tanto ci guardavamo, noi e Giustino, ma non so quanto amore percepisse 🙂 Cercavo di tenergli bene l’acquario e di dargli un po’ di pappa e “amichetti”, inclusi i mici: qualcuno non lo degnava di uno sguardo o preferiva osservare quelli piccoli, in particolare Alby, un corydoras piccolo piccolo e di colore chiarissimo, è sempre stato il preferito dei gatti, chissà perché 😀 Comunque c’era anche chi osservava anche lui 🙂
      Sicuramente è stato molto più… interattivo con Whity, sono contento che ci sia stata per lui, anche se purtroppo per breve tempo. E peccato che non sia riuscito a diventare papà…

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  9. ciao Wolf più ti “conosco” più ti apprezzo, la tua anima trasparente e sensibilissima, il tuo donare amore ad ogni essere vivente, il preoccupartene nel modo giusto è qualcosa di molto speciale, ma purtroppo anche di sempre più raro, viviamo in un mondo che da poco spazio all’anima e alla sensibilità, anche se questo può far soffrire molto di più di coloro che passano senza guardare, senza ascoltare, credo sia il modo giusto di esistere, in un piccolo mondo dove anche i piccoli ” Giustini” hanno un grande spazio d’amore….
    pensiamo cose belle per lui, un paradiso con la sua pesciolina, in una bolla di vetro di acqua trasparente che non abbia mai bisogno di essere cambiata nè ossigenata
    🙂

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    • Eh, che belle parole le tue, anche immeritate, almeno un po’: certamente si potrebbe fare di più, se non per gli animalotti di casa almeno per quelli fuori. Mi limito ad andare in un parco cittadino dove c’è una colonia di gattonzoli e due o tre sere la settimana per portar loro un po’ di crocche. Naturalmente non ci sono solo io, io sono un libero cittadino che si alterna con altri a questo scopo e… contro alcuni dei soliti “rompiscatole” per i quali qualunque forma di vita che non sia umana andrebbe spazzata via o almeno non dovrebbe essere considerata.
      Purtroppo il tempo è tiranno… e lo è davvero!

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  10. piesse, non è obbligatorio scrivere post, lo si fa solo quando questo ci porta verso un tipo do relax positivo, o solo magari per conservare un ricordo e condividerlo con chi può comprenderti

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    • Sono d’accordo, infatti solitamente è proprio quando si inizia a sentirlo come un obbligo, il fatto di mantenere il proprio blog, che in genere si compie il primo passo verso la sua fine. Che poi… ogni cosa ha una fine, è questione di priorità, non ci sarebbe nemmeno bisogno di trovare una motivazione.

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  11. Quanto ai blog, continuo a pensare che iobloggo siail migliore in circolazione… Cioè, potrebbe esserlo se solo i webmaster curassero di più la piattaroma che è piuttosto fragile, ma è il più vivace e, se si può ancora dire, il più”vivace” 😀

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    • Può darsi, comunque dipende da cosa cerchi in un blog. WordPress è certamente… meno simpatico, ma d’altronde non è nato per esserlo, è nato per offrire professionalità. Poi ognuno usa entrambi come vuole 🙂

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  12. Comunque nei Social non mi ci ritrovo, Facebook mi sembra un’immensa finestra sul cortile, pettegolezzi e chat senza fine… o forse sono io che non ho copito il suo funzionamento e la sua utilità?

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    • Facebook può essere molto utile, ad esempio per chi vuole far arrivare un messaggio a più persone possibili. Un annuncio per l’adozione di un animale ad esempio raggiunge centinaia o addirittura migliaia di utenti laddove su un blog ne raggiungerebbe al massimo qualche decina. Questo è tra parentesi uno dei motivi per cui Adottauncucciolo esiste ormai solo su facebook: quando è finita la piattaforma che ospitava Adottauncucciolo, oltre che Wolfghost, decisi, pur avendolo salvato, di non ripristinarlo su un’altra piattaforma, così come fatto per Wolfghost. Tanto era letto da ben pochi utenti che non ne leggessero gli stessi post anche su facebook.
      Però sono d’accordo: i social network sono estremamente dispersivi, e un messaggio, se non viene colto presto, non lo sarà più perché sommarso da centinaia di altri messaggi.
      Pro e contro… 🙂

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  13. Per un po’ ho provato anche Twitter, all’inizio mi sembrava abbastanza soddisfacente, poi mi sono accorta che le persone che lo popoliamo costituiamo esattamente un insieme che corrisponde alla realtà: un altro immenso villaggio, per globale che sia.

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  14. Insomma sono rimasta legata ai blog, volte mi sento un po’ come una degli ultimi Mohicani, o come i dinosauri che si estinsero per non essere stati capaci di adattarsi al cambiamento 😀

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    • Io credo che i blog continueranno ad esistere, almeno per un po’. E’ troppo diverso cosa puoi esprimere su un blog rispetto a cosa puoi esprimere su un social network. Non dico migliore o peggiore, solo… diverso 🙂

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  15. Mi dispiace: è successo anche a me, non avevo un acquario ma qualcosa di più modesto, eppure mi ci ero affezionata, gli avevo salvato la vita un paio di volte, poi l’ultima fu letale, quando lo scoprii piatto sull’acqua. E a nulla valse spostarlo in un’altra vaschetta pulita. Soffrii: mi ci ero affezionata.
    Dici che non scrivi come prima, comunque quando lo fai, lo fai molto bene, si avverte la tua grande sensibilità e autenticità.
    Buona serata
    un caro saluto
    annamaria

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