La mente, meraviglia e nemica – un pensiero di Sogyal Rinpoche

Bene, il 2016 ormai è iniziato. Un saluto dai nostri animalotti (manca Sissi… lei non si schioda dal suo divano 😀 ).

Ogni anno buttiamo giù i nostri buoni propositi per l’anno nuovo di cui poi quasi sempre ci dimentichiamo. Se ci prendessimo la briga di andare a leggere quelli degli anni precedenti chissà cosa scopriremmo, non dico sui completati con successo, ma anche solo a riguardo di quelli che abbiamo almeno tentato di portare avanti, diciamo, per un paio di mesi 🙂

Il passo seguente ci ricorda come la mente possa essere il nostro paradiso o il nostro inferno, a seconda di come la usiamo. Ci sono persone che, purtroppo, versano in condizioni gravissime, eppure sono serene; altre che hanno piena salute e uno stato socio-economico invidiabile… eppure moralmente e psicologicamente sono distrutte. Ciò che fa la differenza è sempre la mente.

Da ciò si deduce l’importanza di controllarla. Ma come?

La mente è come un cane, il momento del “cambiamento” è essenziale nel suo controllo. Se il cane vede un nemico, dobbiamo essere immediati nel richiamarlo, un attimo di ritardo e, quando ormai “il sangue gli è andato al cervello”, ogni richiamo è inutile.

Chi li ha provati, sa che anche gli attacchi di panico, ma in generale gli stati emotivi, sono così. Se si riesce a “riportare la mente a casa” immediatamente, li si può evitare, altrimenti non si può che aspettare che facciano il loro doloroso percorso e passino. E poiché il successo genera fiducia nelle proprie possibilità, genera il successo futuro. Tuttavia prima che il controllo diventi un automatismo, ci vogliono innumerevoli successi, e qui sta il difficile: raramente “siamo presenti” a noi stessi, molto più spesso ci facciamo trascinare supinamente dai nostri stati emotivi e perdiamo il controllo.

Il buddhismo dice che non è pensabile riuscire ad affrontare i grandi cambiamenti senza prima aver imparato a gestire quelli piccoli, che nascono nella nostra mente, ed esorta perciò ad essere vigili sui cambiamenti di stato della propria mente, nel riconoscerli prontamente e gestirli finché è possibile.

Quando sarà diventata una sana abitudine, allora saremo pronti a gestire i cambiamenti, anche quelli dolorosi e drammatici che, altrimenti, ci devasterebbero.

Ecco, per quest’anno il mio unico proposito è questo: essere osservatore dei miei stati mentali, riconoscendone i cambiamenti agli albori e, se necessario, intervenendo prontamente per eliminare paura, angoscia, rabbia.

Ovviamente non mi aspetto di riuscirci, non sempre, anzi all’inizio sarà solo una volta ogni tanto, ma è la ripetizione, il non arrendersi, il riprendere il tentativo più e più volte senza lasciarsi abbattere dagli insuccessi, a portare alla riuscita. Soprattutto bisogna sapere che è possibile, eliminando il dubbio che non sia alla nostra portata.

La mente è malleabile, come scritto solo pochi post or sono, ma per cambiarne il funzionamento occorre innumerevole ripetizione.


 

La mente può essere meravigliosa, ma allo stesso tempo anche il nostro peggior nemico. Ci crea un’infinità di problemi. A volte vorrei che fosse come una dentiera, che si può togliere e lasciare tutta la notte sul comodino. Almeno, potremmo avere un po’ di tregua dalle sue noiose e spossanti divagazioni. Siamo così in balia delle mente che perfino quando sentiamo che gli insegnamenti spirituali fanno risuonare una corda dentro di noi, e ci toccano più di ogni altra esperienza, continuamo ugualmente ad esitare, per una sorta di radicata ed inspiegabile diffidenza. Prima o poi, però, dobbiamo smetterla di diffidare; dobbiamo lasciar andare i dubbi e i sospetti, che in teoria dovrebbero proteggerci ma non lo fanno mai, e finiscono col danneggiarci anche più di ciò da cui dovrebbero difenderci.

da “Riflessioni quotidiane sul vivere e sul morire” di Sogyal rinpoche

40 pensieri su “La mente, meraviglia e nemica – un pensiero di Sogyal Rinpoche

  1. E’ un bel proposito, e si associa con un altro che ho fatto due mesi fa per il mio corso di formazione, ovvero controllare la gestione delle mie emozioni in classe – insomma, penso che te lo copierò 🙂 Sogyal Rinpoche mi ispira molto, anche se trovo notevoli difficoltà a scriverne il nome.
    Complimenti per il vostro bel letto ma… riuscite a trovare anche un angolino per voi due? O finite regolarmente per dormire sul divano?

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    • Il buddhismo, in particolare quello tibetano, mi piace proprio come “metodo”, prima che come filosofia o religione. Metodo di controllo della mente e delle emozioni che sono assolutamente i principali attori del nostro benessere e, soprattutto, malessere. Anche quando abbiamo dolori fisici, infatti, il carico dell’angoscia e della sofferenza psichica diventa spesso preponderante. Ho visto persone “scomparire” dietro la diagnosi di malattie infauste, morire non una, non due, ma molte volte sotto il peso dell’angoscia, della disperazione, della paura. Il buddhismo promette la libertà da tutto questo e, perfino se reincarnazione e nirvana fossero fantasie… bé, già la liberazione da paura e angoscia valerebbero il prezzo del biglietto.
      ahah 😀 in realtà i “ragazzi” erano tutti lì (tranne Sissi) perché il giardino era impraticabile causa pioggia e eravamo stufi che zampettassero sul pavimento della sala mentre lo lavavamo, così li avevamo chiusi in camera 😀 Altrimenti, di solito ce ne trovi “solo” due o tre 😉

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  2. Bellissima la foto dei pelosi, teneri proprietari del lettone ❤️ Ottimo il tuo proposito, Wolf, che è un suggerimento valido è importante per tutti…da tenere a mente. Buon inizio di settimana a tutta la family 😀

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  3. Innanzitutto buongiorno e tanti carissimi auguri di buon anno, che il 2016 possa portarti tanta serenità, salute e voglia di fare, di gioire e altro ancora.
    La mente, già… complesso argomento, potrebbe sembrare semplice ma non lo è. Le emozioni, i pensieri, i ricordi, le paure, le angosce, partono dalla mente che non sempre è controllabile, lo è quando siamo così forti da poterlo fare e quando abbiamo i giusti riferimenti, ossia quando siamo amati. E dobbiamo esserlo sin dalla nascita: è in quel periodo che vengono gettate le fondamenta del nostro benessere interiore, in seguito potremo affrontare qualunque dramma, in quanto l’amore iniziale e quello che viviamo ci rende battaglieri e capaci di soffrire con il sorriso sulle labbra.
    Interessantissimo post, grazie per questa riflessione.
    un caro saluto
    annamaria

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    • Buongiorno e ancora buon 2016 anche a te, cara Annamaria 🙂
      Se sulla mente filosofie come il buddhismo studiano e insegnano da 5000 anni… bé, evidentemente facile non lo deve essere 😉
      Sicuramente la partenza, come dici te con l’esempio della famiglia amorevole, è importante, eppure non è determinante, infatti ci sono fratelli nati e cresciuti nella stessa famiglia la cui strada si è drammaticamente divisa, nel bene e nel male. Partire “male”, in una famiglia incapace di trasmettere amore, è certamente un handicap pesante, ma perfino questo si può superare nel tempo, con pazienza, applicazione, passione. Con metodo, insomma.
      Non credo in un “destino segnato”, altrimenti non avrebbe senso lottare, non avrebbe senso cercare di migliorarsi. Non credo al ruolo di “vittima predestinata”. Credo che ci siano persone che partono in discesa, altre che partono in salita. Ma nessuna è “segnata”. Solo la morte, almeno in questa vita, in altre non lo so, mette la parola “fine” al nostro percorso.
      Grazie a te 🙂

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  4. Non intendevo quello che hai recepito, “vittima predestinata”, no. Intendevo che l’amore che si riceve è importante: con esso siamo in grado di affrontare anche le tragedie.
    Buona serata

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    • Ho ben capito, Annamaria. Ma non è sempre vero. C’è chi ha ricevuto tanto amore e potrebbe contare su tante persone, eppure non ce la fa ad uscire dalla tragedia nella quale è immerso. E c’è chi può contare solo su se stesso… e ce la fa. L’amore è importantissimo, ma se usiamo male la mente… non può nulla neppure quello. La storia è colma di esempi, come sanno tanti genitori e figli.
      Credo che l’amore agisca sulla mente, la aiuti. Ma è sempre la mente ad essere determinante.

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  5. ciao ragazzo, tanti auguri anche a te

    hai scritto:
    “essere osservatore dei miei stati mentali, riconoscendone i cambiamenti agli albori e, se necessario, intervenendo prontamente per eliminare paura, angoscia, rabbia.”

    pensiero profondo sintetizzabile in una sola parola: “MATURITA'”

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    • Ciao caro TADS 🙂
      Probabilmente “maturità” è un termine troppo generale, credo che se chiedessimo il significato del termine a cento persone avremmo cento risposte diverse 😀
      Tuttavia chi riesce ad agire sui propri pensieri prima che essi prendano il sopravvento, una persona matura lo è sicuramente.
      Io ancora no, eh! 😀

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    • Impegno e costanza che, uniti al giusto obiettivo, danno la “presenza di spirito”. Chi riesce ad essere sempre “presente” a sé stesso, non può non essere anche impegnato e costante verso il giusto obiettivo; altrimenti non è “distratto”… bara con sé stesso! Che è peggio 😉
      Un caro saluto 🙂

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  6. Carissimo Wolf, io a volte baro davvero, lo sai? so che se non agisco su una determinata situazione il mio stato mentale peggiorerà, ma non ho la “forza” per cambiare. in me ogni cosa dipende dall’energia, dalla forza che mi ritrovo in quel momento. sono peraltro certa e d’accordo con te che, con la giusta forza si possano affrontare tutte le situazioni, prima di tutto cambiando/correggendo o meno il nostro atteggiamento, poiché tutto dipende da quello. forza quindi: incoraggiamoci a vicenda per portare avanti i nostri obiettivi ed essere forti, maturi e determinati volta dopo volta, senza arrenderci mai.
    un abbraccio!

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    • Nel corso degli anni mi sono fatto l’opinione che il coraggio è determinante… perché non siamo determinati. Chi è consapevole e determinato non ha bisogno di coraggio: fa quello che deve fare perché va fatto, punto. “Purtroppo” sono come te: non ho, di base, questa qualità di “fredda” determinazione, per cui mi serve il coraggio – che segue uno stato di timore o paura, altrimenti non faremmo nulla – per muovermi 🙂
      Bella cosa quindi il coraggio, ma secondo me… è utile “per errore”, perché non siamo capaci di muoverci “a freddo” 🙂
      Un abbraccio anche per te! 🙂

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  7. ciao caro,
    un po’ in ritardo faccio anche a te i migliori auguri per uno strepitoso 2016.
    Ho di nuovo abbandonato il blog, un po’ per tempo, un po’ perchè non ho molto da dire e un po’ perchè è cambiato il mio modo di vedere il mondo e raccontarlo.
    Vedo che tu e la tua famgliosa a 4 zampe andate sempre a gonfie vele… nella vostra meravigliosa terra ligure che appena posso visito con piacere!
    Ancora auguri
    Isaac

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    • Grazie caro, “strepitoso”… mi accontenterei di “sereno” 😀
      Che tu non abbia molto da dire non ci credo, è che forse eri abituato a scrivere di grandi viaggi o grossi eventi, così la “normalità” non ti sembra importante 🙂 Però che sia cambiato il modo in cui vedi il mondo e lo racconti, può senz’altro essere: sei una persona molto riflessiva, non mi stupisco che possa passare attraverso cambiamenti, anche importanti e frequenti. Non importa per il blog, importa che tu stia bene 🙂
      “Sempre a gonfie vele”… bé, non direi, si è appena chiuso un anno drammatico in realtà 🙂 Ma speriamo che… un po’ di vento giusto ci sia in questo 2016, qualche cosa di buono è già successo 😉
      Un caro saluto! 🙂

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  8. Innanzitutto vorrei scusarmi per essere venuta così in ritardo nel tuo blog, ma è dal 2 gennaio che sono senza connessione, per cui utilizzo il pc di parenti e amici ma, naturalmente, sempre per poco e sempre di fretta.

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    • E’ successo anche a me, e più di una volta 😉 Ricordo ad esempio quando ci siamo trasferiti in questo paese: prima di avere la connessione funzionante… ce n’è voluta, e tanta! 😀 Spero che risolverai in fretta 😉

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  9. Un post molto interessante, che fa riflettere sul grande potere della mente, praticamente noi siamo quello che pensiamo, ogni emozione, sensazione, stato d’animo derivano dalla mente e dal modo in cui è impostata. Occorre davvero molto coraggio e molta forza per cambiare, e non sempre se ne è capaci.

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  10. Anch’io ho fatto i miei buoni propositi per l’anno nuovo, niente di eccezionale, riguardano soprattutto me stessa e la necessità di cambiare atteggiamenti e modi di essere perché non mi piaccio e non mi accetto così come sono.
    Siamo al 10 gennaio, e già sono venuta meno almeno alla metà dei buoni proposti… “Alleluia” 🙂

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    • Cambiare sé stessi non è un obiettivo di poco conto, né è facile 😉 Non importa se qualche intoppo l’hai già avuto, è inevitabile: la costanza sta nel rimettersi sulla buona strada ancora e ancora, ogni volta che si cade 😉
      Un caro saluto 🙂

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    • Vedi Elisabetta, Tom è cresciuto con un gatto, era piccolo, sette settimane, quindi li conosce e li rispetta (finché non esagerano :-D). Insomma… non fa testo 🙂
      Esistono cani e gatti che si rispettano reciprocamente “naturalmente”, altri che… apriti cielo! 😀 Alcuni poi non sono proprio recuperabili. Ma vale anche per animali della stessa specie, eh!
      Per concludere… agisci con cautela 🙂 Soprattutto se il cane risponde ai richiami, hai buone probabilità di riuscita, ma credo che nessuno sensato ti possa dare la certezza.

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  11. Sono sempre ammirata dalla tua capacità di trovare argomenti che aiutino a riflette sulla capacità positiva della mente che non viene sempre ritenuta il motore fondamentale di tutte le nostre attività. Se non si arriva a rendersi conto delle sue meravigliose possibilità non si riuscirà mai a controllarla e inquadrarla verso atteggiamenti positivi. Grazie per la tua “mente” che sa essere
    così indagatrice…:-)
    SPECCHIO

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    • Sono d’accordo, quasi tutto parte dalla mente. Molti di noi non se ne rendono conto, altri sono semplicemente troppo svogliati per sfruttare le sue potenzialità. Io faccio parte della seconda categoria 😛

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  12. Ciao Wolf,buon anno a te Lady Wolf e animalotti.
    Per quanto riguarda i buoni propositi quest’ anno non se ne parla,ho deciso di non farne,andavano sempre a vuoto,e durante l’anno me ne saltavano in mente altri,sono passata a diversa strategia.
    Per quanto invece riguarda l’osservare gli propri stati mentali,è un esperienza molto interessante,se ne scoprono di cose,L’inizio è difficile,io alternavo periodi di attenzione e altri in cui se ne andava per gli affari suoi,oggi dopo un sacco di tempo mi viene più facile,quasi in automatico, e non solo l’osservare lo stato della mente ma anche lo stato dell’emozioni.Ne vale la pena,anche se ci saranno sempre casi in cui si farà resistenza,o un po’ stanchi si lascia la presa.

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    • Bé, Carola, complimenti! Non è certo facile restare a lungo in stato di attenzione, anzi credo proprio che poche persone ci riescano. Indubbiamente ci riesci proprio grazie ai continui tentativi, come si dice: non importa quante volte si inciampa, ma quante volte si riprende il cammino, ogni volta è sempre un poco più facile.

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  13. Niente da fare, il mio pc è ancora senza connessione, l’ennesimo tecnico se n’è andato alle 17.30 e alle 18.00 la connessione era di nuovo sparita. Comincio a scoraggiarmi, anche a me è capitato spesso di avere problemi col pc ma mai così tenaci e duraturi 😦 😦

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  14. Naturalmente, hai ragione, la cosa più difficile è riuscire a cambiare se stessi. Non mi ricordo nemmeno quante volte ho fatto gli stessi buoni propositi, ogni volta convinta e determinata a portarli avanti e invece sono poi crollati al primo intoppo.

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    • Infatti, sei certamente in buona compagnia 🙂 Ma a forza di riprovare, senza scoraggiarsi, qualche passo avanti si finisce per farlo… anche se a volte non ci si rende nemmeno conto di averli fatti 😉

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  15. Davvero, com’è scritto nel tuo post, certe volte vorrei che la mente fosse come una dentiera da potere togliere dalla testa, è nella mente che risiedono tutti i nostri dubbi, i nostri più o meno giustificati tormenti, la nostra incapacità di essere sereni. Dici che la serenità è un obiettivo realizzabile?

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    • Non lo dico io, lo dicono i “grandi”, in ogni religione “seria”. Secondo me è difficilmente realizzabile completamente, ma già fare passi avanti è un successo da non sottovalutare 😉

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