Addio Julius, tesoro mio…

Aggiornamento 16 Settembre: Il ragazzo resiste. La mattina ci da’ speranze, la sera sembra spegnersi. Stasera ho scoperto con orrore di aver sbagliato per quattro giorni una parte della terapia: gli ho dato metà dose di corticosteroidi rispetto a quanto mi aveva scritto il veterinario! 😦 Tutta colpa delle diverse siringhe: alcune sono in millilitri, ma un set era in “unità”! 😦 Abbiamo avuto un momento di scoramento totale: eravamo sicuri di aver almeno fatto tutto quanto potevamo e un errore così è stato tosto da mandare giù! Ma che ne so io, non sono un medico o un infermiere! Il veterinario mi ha detto di non abbattermi, comunque la terapia sembra aver funzionato, almeno come palliativo (lui non ha mai creduto potesse farcela, già che sia ancora vivo per lui è un miracolo). Da stasera abbiamo aggiustato la dose e aggiunto un epatoprotettore e un multivitaminico. Usiamo solo l’ago della flebo inserendo gli altri preparati via via con una siringa nella flebo stessa, così il piccino prende due sole iniezioni invece di quattro (o a questo punto almeno 5!). Un piccolo appunto a questo veterinario, che pure è davvero bravo… non poteva venirgli in mente di dircelo prima? Il dubbio di poter fare così è venuto a me solo oggi… Ripeto: non siamo tutti infermieri.

Ringrazio tutti quelli che passano e lasciano un commento di conforto: ne abbiamo bisogno 🙂 Siamo entrambi esausti… Passerò anche dai blog che non riesco a visitare in questi giorni, abbiate pazienza…

Aggiornamento 14 Settembre: brevemente, perché siamo stanchi e provati: la mattina mi sveglio tre quarti d’ora prima per la flebo mattutina prima di andare al lavoro, torno a casa all’una per la prima iniezione e di corsa il tardo pomeriggio per la seconda. Stanotte poi c’è stato il temporale e Tom, come quasi tutti i cani, era inquieto e ci ha svegliati alle tre! Ci aspetta ancora l’ultimo sforzo della giornata: la seconda flebo.

Stamattina Lady Wolf si è recata alla clinica veterinaria per aggiornare sulla situazione e avere le indicazioni per il proseguimento della cura. Il veterinario è rimasto stupito del fatto che Julius sia ancora vivo ed abbia addirittura mangiucchiato qualcosa un paio di volte nel corso della mattinata. Andremo avanti con la stessa terapia, poi, giocoforza, inizieremo a ridurre le dosi del cortisone (non si può dargliene tanto a lungo) e cambiaremo anche l’antibiotico, anche se basato sullo stesso principio.

Il ragazzo ha fatto sperare un po’ stamattina, quando appunto ha mangiucchiato un paio di volte di sua iniziativa. D’altrocanto la cosa non si è ripetuta nel resto della giornata e ancora non l’abbiamo visto bere (anche se con due flebo al giorno di liquidi ne prende). Inoltre, alla luce del giorno, il colorito giallo è davvero evidente…

Insomma, preferisco non farmi illusioni… E’ già dura così piuttosto che sperare e cadere di nuovo. Comunque continuamo tutti a lottare e non cederemo fino alla fine.

Grazie davvero a tutti per le vostre parole!

… ecco un link ad un post del 2010 dove facevo la “presentazione” di Julius: Ehilà! Io sono Julius! 🙂

Aggiornamento 13 Settembre: Il “ragazzo” c’è ancora, è una roccia. E’ sempre stato un po’ cagionevole di salute, ma è anche sempre stato un “capo”, se fosse stato un gatto di strada sarebbe stato sicuramente il “ras del quartiere” 🙂

La terapia va avanti, si sta prendendo due flebo e altre due iniezioni al giorno, poverino. Ma è bravissimo! Forse perché debole.

Stamattina il veterinario si è raccomandato che deve mangiare, anche se poco. Almeno mezzo omogeneizzato al giorno. Ce ne mettiamo un po’ sul dito, gli “sporchiamo” il nasino o le labbra e lui si lecca, mandando giù (per fortuna, o per sfortuna, Lady Wolf aveva già dovuto seguire un caso del genere, con il suo gatto precedente). Poi si è anche messo in un paio di occasioni a leccare direttamente dal dito! L’operazione la ripeteremo spesso nel corso della giornata, in modo che riesca a mangiare abbastanza.

Non nutriamo grosse speranze. Però non possiamo non tentare. E poi ogni giorno in più che è con noi – purché senza soffrire – è un giorno regalato, sia per lui che per noi. Stamattina me lo sono messo al fianco e lui, seppure debolmente, si è messo a farmi il “pane” sul braccio, con un po’ di fusa. E’ andato avanti un bel po’… come si può rinunciare a questi momenti?

Aggiornamento 12 settembre: “esecuzione” sospesa! Proprio prima che arrivasse il veterinario… Julius si è improvvisamente scosso ed è andato a bere, inoltre ho notato che la lingua (non il resto…) è sembrata aver ripreso un minimo di colore!

Il veterinario è stato chiaro: probabilmente si tratta solo di 24 ore ed è meglio non nutrire illusioni… ma… finché c’è la possibilità di un miracolo, bisogna sfruttare perfino quella!

Chi crede che non sia una bestemmia… una preghierina per Julius è ben accetta!!!

“Spengiti, spengiti breve candela! La vita non è che un’ombra che cammina, un povero commediante che si pavoneggia e si agita, sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se ne parla più; una favola raccontata da uno sciocco, piena di strepito e di furore, ma senza significato alcuno.”
Shakespeare – Macbeth: atto V, scena V

La foto sopra è del mio adorato Julius, solo 7 anni e mezzo, che tra poco non ci sarà più. Solo dieci giorni fa’ sembrava lo specchio della salute, solo una settimana fa’ veniva ancora a dormire al mio fianco, sul letto, come ha fatto per questi sette anni.

Poi ha iniziato ad essere abulico e a non mangiare. All’inizio sembrava un’influenza che gli avesse preso la gola. Con la dovuta cura è sembrato stare meglio un paio di giorni, ma poi la situazione è precipitata, le mucose e la pelle sono diventate gialle, lui è tornato a non mangiare più. Visto che l’ecografia non evidenziava apparenti irreegolarità, si è creduto, forse sperato, in un parassita trasmesso dalle pulci, ma la situazione non è migliorata. Con sua – e di riflesso mia – grande angoscia, l’abbiamo ricoverato 24 ore in una clinica veterinaria dove hanno tentato il tutto per tutto.

Poi, stamattina, la telefonata che temevamo tutti: non c’è più niente da fare, se volete potete riportarlo a casa.

Julius è tornato a casa ed abbiamo tentato di proseguire la cura ma… non reagisce, si muove a malapena. Noi che siamo sostenitori dell’eutanasia anche per le persone sofferenti, non vogliamo un accanimento terapeutico per lui. Vederlo così, in attesa della morte, senza sapere se sta soffrendo o no (ogni tanto miagola apparentemente per la sofferenza… ma chissà se è così)… non ha senso, è stata durissima ma non posso lasciarlo così.

Così, a breve, sarà sottoposto a eutanasia. E la sua sofferenza avrà termine. La nostra angoscia no, quella durerà a lungo, per quanto mi riguarda forse per sempre.

Prima che arrivasse Lady Wolf con il fido Tom, Julius è stato tutto per me (spero che Sissi me lo perdonerà). Arrivava da Novi Ligure, era piccolo piccolo ed apparentemente già fragile allora, nonostante poi sia diventato un gattone di otto chili. In attesa del controllo del veterinario, l’avevo fatto uscire dalla gabbia e… mi si era attaccato come se ci fossimo sempre conosciuti. La volontaria che me l’ha portato era stupita, ha fatto per accarezzarlo… e lui l’ha morsa 🙂 Aveva scelto me, ancora prima di quanto io avessi scelto lui.

Se è vero che ci si ritrova, vita dopo vita, ho sempre avuto l’impressione che ci fossimo ritrovati.

Non riesco, adesso, a recuperare foto di quei momenti, di quand’era piccolo piccolo: anche se ce l’ho stampati nella mente… non ce la faccio. Ma se fate una ricerca “Julius” nel campo del blog, le troverete. Se mettete “Julius gatto” su Google, le troverete. Io non ce la faccio. Mi limito a mettere una delle sue ultime foto di quand’era in salute: lui sopra, la “sorellina” Numa in basso.

Per anni è stato il mio compagno più caro. Di notte, quando qualcosa mi preoccupava o semplicemente avevo freddo, lo stringevo a me. Lady Wolf sa e non si offende quando dico che, senza di lui, la mia vita non sarà più la stessa.

E non importa se chi non ha mai avuto un animale di famiglia non capirà, se chi pensa “parla così perché non ha avuto figli” sorriderà con scherno. Non importa nemmeno se qualcuno penserà “ha appena perso un parente vicino, è così per questo”.

No, Julius per me è come un figlio. E io mi sento come se stessi per perdere un figlio.

Addio adorato Julius, se Shakespeare ha torto e c’è qualcosa… ci ritroveremo, ovunque e in ogni tempo. Te lo prometto.

 

62 pensieri su “Addio Julius, tesoro mio…

  1. Nooooooo!Lui era……..è Te!E’ vero lo ritroverai ovunque in ogni universo,lo cercherai nei sogni e lui farà altrettanto ma ti aspetta tanto dolore…..mi spiace davvero ti sono vicina anche se non serve a nulla.
    Ciao Wolf,Ciao Julius,,,,,,,,,,,,,,,,,,,

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    • Grazie, sono parole bellissime le tue e le apprezzo molto!
      Il “ragazzo” è ancora vivo (leggi l’aggiornamento in testa al post) e sta combattendo! Le possibilità sono al lumicino, ma… finché c’è vita… si combatte!

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  2. Pregherò per te e per Jiulius caro amico. Voi due vi siete già ritrovati una volta…quando era piccolino e gli avevi aperto la gabbia, vi ritroverete ancora perchè anche se può sembrare strano è così che vanno le cose. Siamo anime che entrano in sintonia con altre anime solo perchè le riconosciamo, sentiamo “l’unione” e sono care al nostro cuore.
    Shakespeare aveva torto, voi vi ritroverete. Un abbraccio immenso caro Lupo!

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    • Grazie cara, vorrei tanto fosse così. A volte lo “sento”, come per l’episodio raccontato: sembrava davvero ci conoscessimo già 🙂 Pensa che ancora prima che me lo portassero, “sentivo” che volevo lui, non altri 🙂 E quando il primo veterinario lo visitò, scosse la testa ancora prima di fare gli esami sostenendo che secondo lui era malato… Oggi ci sono test anti-FELV e FIV rapidi e quasi sicuri, all’epoca bisognava mandare il campione di sangue a Torino e poi aspettare, per giorni, i risultati. Il veterinario mi consigliò di restituirlo e che mi avrebbe fatto avere un cucciolo sano lui… Ma io dentro di me restai addirittura sdegnato da questa proposta e… attesi. Il test fu’ negativo, e finalmente liberai Julius in casa… Che ricordi! Che emozioni! In ogni caso credo che ci siamo dati 7 anni splendidi l’un l’altro… è so che non è poco…

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  3. Mi sono messa a piangere… Io non so che dire mi sono catapultata all11gennaio 2009 e il mio Macchia … È triste … È come se un pezzetto della propria vita morisse insieme a lui. Mi ha sempre consolato il fatto che quel pezzo di vita sia accanto per compagnia 😑😑mi spiace tanto. Julius… Fa un viaggio bellissimo 🎈

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    • Esatto, se leggi il mio contro-commento subito precedente, a Demetrablu, leggerai che la penso così anche io: per sette anni ci siamo dati tutto, io e lui. E so che questo non è affatto poco… anzi è tantissimo, perché tutti moriremo un giorno, l’importante è come viviamo…
      Comunque il “ragazzo” è ancora vivo (leggi gli aggiornamenti in testa al post), è forte ed aggrappato alla vita. Non nutriamo illusioni, sappiamo che ci vuole un miracolo, ma intanto… è qua con noi, circondato dal nostro affetto… e noi dal suo 🙂

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  4. La speranza è a buon mercato, stiamo a vedere cosa succede. Intanto ti sono vicina.
    Shakespeare ha sempre ragione, per definizione ma… qui Shakespeare fa parlare Macbeth, che era persona con un vissuto un po’ diverso da quello di te e Julius!

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    • Sì… Lady Macbeth poi era l’impersonificazione del male, giusto? 🙂 Lady Wolf per fortuna è diversa 😀
      Io ovviamente non ucciderei nessuno e sono certamente meno superstizioso di Macbeth. Però… non pensare che non mi ritrovi in nessuno dei sui tratti… Se ho scelto quell’estratto per aprire questo post è perché purtroppo spesso lo sento mio. Io sono da sempre un “ricercatore dell’anima”, uno che vorrebbe credere… ma che poi quando si scontra contro i drammi della vita non è affatto sicuro che “non sia tutto qua”. Chissà che Julius non mi aiuti perfino in questo…

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  5. Non sapevo che anni fa ci voleva così tanto tempo per avere risultati di test anti-FELV..il veterinario si era sbagliato, per fortuna non sono infallibili 😉
    Julius sta facendo di tutto per rimanerti vicino, è una forza della natura! 🙂

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  6. Wolf, mi dispiace tantissimo per Julius e per te che stai attraversando momenti così difficili, uno dopo l’altro! Gli animali si vogliono bene come amici e parenti o, come nel tuo caso, come un figlio, e perderli è un grande dolore!

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  7. Però leggo che Julius è ancora vivo, al di là di ogni previsione. Chi lo sa, potrebbe anche riprendersi, sia per le cure, sia per la sua voglia di vivere, sia perché sente il vostro amore, sia anche – perché no? – per le tante preghiere per lui!

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    • Lady Wolf ci spera ancora, io non me la sento. Sai cosa vorrebbe dire nutrire una flebilissima, quasi nulla speranza… per poi precipitare di nuovo? No, preferisco non illudermi, senza per questo smettere di lottare. Poi… se accadrà il miracolo tanto meglio, ma… non posso e non voglio nutrire fuochi fatui…
      Stasera reciterò qualche mantra buddista e… qualche preghiera per lui 😉

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    • Un momento, un periodo, terribile. Pensa che ad agosto lo dicevo a Lady Wolf: sento che l’anno “scolastico” che andrà dal prossimo settembre a fine agosto dell’anno prossimo… sarà per me un anno terribile. E peggio di così non poteva decisamente iniziare… Ah… aspetto il risultato di una serie di analisi che ho fatto la scorsa settimana!!

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  8. Julius, povero tesoro, è un “bimbo” bellissimo! Non si possono capire questi dolori se non ci si è passati, capisco la tua sofferenza caro amico, ne prendo un po’ togliendola da te, che qualunque cosa deve succedere succeda nel “miglior” modo possibile. Mi dispiace immensamente. Un abbraccio…

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    • Eh… sì, stupisci tutti Julius! 🙂 Anche il papà che non ci spera più… Già il veterinario stamattina era sorpreso di saperlo ancora in vita e che addirittura avesse mangiucchiato un pochino 🙂 E’ che davvero… è tanto giallo e tanto debole per sperare in una ripresa, e io non me la sento di nutrire speranze per poi avere l’ennesima mazzata. Ma continueremo a lottare per lui, fino alla fine. E… spero quando sarà il momento di riuscire ad accompagnarlo come si deve nel suo viaggio… Glielo devo sai? Per tutti questi bellissimi anni che mi ha donato…
      Grazie!

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      • I pensieri indirizzano la realtà… fino ad un certo punto, altrimenti saremmo tutti immortali 😉
        Credo che stare vicino a chi se ne sta andando, ad esempio, abbia un grande peso ed un grande valore, poiché l’angoscia è davvero una cosa tremenda, perfino quando si tratta di pochi giorni.
        Ciò – almeno credo – è ancora più vero per le persone che, conoscendo la propria sorte, si angosciano anche mentalmente oltre che fisicamente. E questo è morire due volte.
        Spero che gli animali non abbiano tale livello di consapevolezza… o magari ce l’hanno ma sanno accettarlo molto meglio di quanto sappiamo fare noi 😉

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    • Sì, stanotte non ci sono stati temporali. A svegliarmi, esattamente alla stessa ora, le tre, è stato proprio Julius! Venendo, come faceva sempre, a farmi il pane sul fianco, mentre dormivo 🙂 Ovviamente è più debole e l’ho sentito anche in questa – gradita – sorpesa.
      Però… sono davvero uno straccio! 😉

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  9. E se me ne andrò,
    mentre tu sei ancora qui…
    Sappi che io continuo a vivere,
    vibrando con diversa intensità,
    dietro un sottile velo che il tuo sguardo
    non può attraversare.
    Tu non mi vedrai:
    devi quindi avere fede.
    Io attenderò il momento in cui di nuovo
    potremo librarci assieme in volo,
    entrambi sapendo che l’altro è lì accanto.
    Fino ad allora, vivi nella pienezza della vita.
    E quando avrai bisogno di me,
    sussurra appena il mio nome nel tuo cuore,
    … e sarò lì.

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  10. Sai io non ho mai avuto animali in casa, però ricordo il dolore quando morì il pesciolino rosso, pensa che gli salvai la vita diverse volte: lo trovavo appiattito sull’acqua, lo prendevo, lo mettevo in nuova acqua e si rianimava, i miei bambini a mia insaputa gli davano troppo mangime e l’acqua diveniva torbida. Cani e gatti mai, ma credo che il tuo dolore sia simile alla perdita di un figlio, in tenera età :gli animali sono bambini perenni ed è per questo che donano tanto affetto, ma richiedono le stesse cure. In quell’altrove vi ritroverete: lì c’è un posto speciale anche per gli animali.
    Affettuosità
    annamaria

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    • In effetti noi abbiamo anche un acquario e ne conosciamo ogni abitante 🙂 Quando ne muore uno, soprattutto tra quelli più grandi, è un dispiacere. In particolare quando morì Whity, una bellissima scalare bianca… lì provammo proprio dolore. Ma… la differenza è enorme. Julius per me, ma anche per Lady Wolf che in fondo se l’è “perso” solo il primo anno, è proprio come un figlio e il dolore è a tratti insopportabile. Ti dico… il fatto che resista, che ci sia ancora, ci sta stremando da un lato, perché vederlo così è terribile, ma dall’altro probabilmente ci permette di… “abituarci” alla sua probabile prossima scomparsa, in modo da soffrire meno quando accadrà.
      Spero davvero che sia come dici… Il mio “nocciolo” è scettico, ma non ti nascondo che a tratti c’è qualcosa che mi spinge a credere che un giorno… ci rincontreremo…

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  11. Non preoccuoparti se non lo vedi bere, già il gatto è un animale che beve poco tende a “bere” più che altro quando mangia cibi morbidi, poi come giustamente hai detto con le due flebo al giorno non ne sente il bisogno. Spero proprio che la forza d’animo di Julius abbia la meglio e che si rimetta presto!

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    • Francamente il veterinario al telefono mi ha detto che è già stato un miracolo che sia ancora vivo oggi 😦 Sai cosa c’è? Non vorrei che il suo essere forte gli giochi contro, facendolo durare più di quanto dovrebbe. Questo non lo vorrei. Ogni giorno è un regalo, da un lato, ci permette in qualche modo di… accettare che tra un po’ non ci sarà più. Dall’altro è estenuante e demoralizzante vederlo così… Ma ovviamente, finché non soffre… teniamo duro!

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  12. Ecco, leggo tutto questo e un’emozione mi prende il cuore. Un’emozione forte che non fa respirare.
    Mi ero appena separato, dopo un matrimonio non brutto (il precedente era, proprio, pessimo), ma piatto. In comune, con la mia ex moglie, avevamo la dolcezza più dolce della nostra vita a due, il piccolo Joe.
    Joe, detto “il piccolo Joe” era un Labrador miele, 41Kg di dolcezza, bontà, senso della famiglia e spiccatissima intelligenza.
    Un piccolo Raimondi che, con la propria presenza, offriva amore, compassione e suggerimenti.
    Le sere, dopo il lavoro, lo studio e/o quant’altro erano piene della sua presenza e del suo gusto.
    Famose le sue scelte dei programmi televisivi.
    Seguiva, volentieri, la Boxe, il Wrestling e le telenovela. E bisognava vedere con quale gradimento.
    La vita scorreva amabile e felice, anche grazie alla sua presenza.
    Poi, un giorno, ero via per lavoro a Kabul (Afgh), ricevo una telefonata tramite telefono satellitare: Joe, piccolo Joe, è stato avvelenato con una polpetta. Ovvero con l’unica cosa che lo faceva “sorridere”.
    Incredulo telefono al consolato italiano e sfruttando la voce “gravissimi motivi di famiglia” riesco a trovare un posto, scomodo e senza assistenza, dentro un C130 dell’Aeronautica Militare in servizio di avvicendamento.
    Milano, Bologna non ricordo di averle viste.
    Ricordo due cose:
    Le unghiate di piccolo Joe nello strenuo tentativo di arrivare alla ciotola, mentre il curaro faceva il suo effetto mortale, in giardino;
    La mia denuncia al M.llo dei Carabinieri, contro ignoti, dove con aria minacciosa e totalmente dissennata, lo diffidavo dal frapporsi fra me e l’uccisore, nel caso lo avessi scovato!
    Mia doveva essere la vendetta nel più atroce dei modi.
    Joe piccolo, però ci aveva lasciati.
    La tristezza delle sere e la solitudine, segnò una nuova partenza piena di dolore e angoscia.
    Io so cosa vuol dire avere un “congiunto” che se ne va.
    Irrimediabilmente.
    Permettimi, amico mio, di poter ricordare Julius con un articolo nel mio umilissimo Blog.
    Buona serata

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    • Potendo l’avrei fatto anche io, tutta la vita! 🙂 Se adesso mi chiedessero di andare all’estero per lavoro (fino a qualche anno fa’ mi capitava abbastanza spesso, ma con il “nuovo” incarico per fortuna mi sono fermato)… gli farei “una leva”, a costo di dovermi licenziare.
      Noi abbiamo altri tre gatti, oltre al vero amore di Lady Wolf, Tom, il cane 🙂 , si potrebbe pensare che è più facile quando hai tanti animali… ma per me Julius è speciale, è unico, e comunque li amiamo tutti 🙂 Tanto che l’altro giorno, pensando alla prospettiva di veder ripetuto questo dolore ogni volta… mi sono scoperto a pensare “Che stupidata che abbiamo fatto ad averne così tanti!” 😀 In realtà però ci danno tantissimo, non riusciremmo a immaginare una vita senza di loro. E’ che il dolore di quando si ammalano e muoiono è troppo concentrato rispetto alle gioie che danno nel corso degli anni…
      Certo che potrai ricordare Julius, aspetta però… è ancora vivo! Anche se probabilmente non a lungo…
      Buona serata e grazie, soprattutto da parte sua 🙂

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  13. Non ti angosciare caro amico, Julius è ancora li con voi magari un po debole, però non soffre e cerca di starti accanto, vivi giorno per giorno con lui che fa di tutto per rimanere con te.
    Pensa soltanto all’amore che vi unisce.

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    • Oh… lo faccio, lo facciamo, non temere! 🙂 Pensa che da almeno dieci giorni. il pomeriggio mi sale la febbre. Ho fatto le analisi del sangue per verificare che non ci sia nulla di serio e sono in attesa dei risultati, ma il mio medico di famiglia propendeva già per lo shock della scomparsa di mio fratello. Essendo uno psichiatra stava perfino per suggerirmi di prendere “qualcosa”… Se mi vedesse adesso penso che mi farebbe internare subito!! 😀

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  14. Eh, i veterinari sono prima di tutto medici, e medici, lo sai… semplicemente non si rendono conto. Quello che per noi è un evento eccezionale, intorno al quale magari ruota la nostra vita, per loro è uno tra tanti. Sono talmente abituati a fare iniezioni con questa o quella unità di misura che è facile per loro dimenticare che noi, di iniezioni, ne facciamo qualcuna ogni tanto.

    Per il resto: auguri a tutti voi e tenete duro: è normale che la creaturina sia più vitale la mattina che la sera, anche perché in questo momento è tanto tanto tanto debole.
    E non preoccuparti di passare o non passare dai nostri blog perché quello che ci preme al momento è avere notizie di Julius – e anche di voi, visto come vi state riducendo!

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  15. Sai, Wolf, che avevo un po’ di timore a entrare nel tuo blog? Temevo di leggere che Julius era morto, mi sarebbe dispiaciuto moltissimo sia perché mi pare di conoscerlo un po’ attraverso le tue parole, sia perché immagino il tuo forte dispiacere.

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    • Bé, sta diventando un “malato cronico” (anche se in realtà sembra solo tanto tempo che è così… ma è poco! O almeno è poco che tutto è iniziato…). E’ brutto da dire, ma… questo ci dando modo di abituarci all’idea che con ogni probabilità presto non ci sarà più. E’ importante…

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  16. Se e quando dovesse morire, sforzati di non sentirti assolutamente in colpa, Wolf, chiunque avrebbe sbagliato le dosi, il veterinaria avrebbe dovuto dare indicazioni più precise. E comunque, tu e Lady Wolf avete fatto tutto il possibile, con amore e per amore, “solo per amore”.

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    • Francamente non credo che questo errore abbia avuto un impatto determinante. Certo, forse ora starebbe un poco meglio, ma non sarà questo ad ammazzarlo o tenerlo in vita… Lo so, non preoccuparti 🙂
      La cosa dura sarà prendere la… decisione terribile nel caso vedessimo che inizia a soffrire… Ma sappiamo che in quel caso dovremo farlo.
      Grazie carissima per la tua presenza 🙂

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  17. Caro Lupo anche io avrei sbagliato con le siringhe, se non si è abituati a fare un certo tipo di mestiere come il medico o simili è facile fare errori, a meno che chi è del mestiere non ti avvisi prima..
    La tua febbre molto probabilmente è data da tutto quello che stai passando, quindi penso che dagli esami del sangue non risulti nulla.
    E’ normale che Julius sia più in forze la mattina, chi sta poco bene in genere sta meglio la mattina che la sera.
    Rimettetevi presto mi raccomando, sia tu che lui! 😉

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    • Pensa chi il dubbio mi è venuto per il confronto tra due siringhe di tipo diverse… altrimenti non me ne sarei mai accorto! 😦 Comunque non sembra aver fatto grossi danni: Julius parrebbe stare un poco meglio ora! Difficile dire perché e, ovviamente, difficile dire come andrà nel seguito… Vietato farsi illusioni, ma a questo punto non è possibile che non faccia capolino un po’ di speranza…

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    • eheheh certo!!! 🙂 Volevo mettere un aggiornamento con un paio di foto ma devo caricarle dal cellulare 🙂 E… Lady Wolf mi ha consigliato di mettere un nuovo post: “Basta con questo ‘Addio Julius’ “, mi ha detto! 🙂 “E’ ora di cambiare titolo!” 🙂

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  18. Ha ragione Lady Wolf! 🙂
    Sai caro Lupo, io un bel po di tempo fa, diciamo qualche anno fa ho avuto problemi di salute non proprio piccoli..e penso che mi abbiano aiutato più la speranza e la forza d’animo che i medici, magari può sembrare strano sentirlo da chi non ha vissuto certe situazioni, secondo me la speranza dovremmo sempre averla nel cuore 😉

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    • Sì, infatti più tardi metterò un nuovo post 🙂 Secondo me il ragazzo è in ripresa, anche a voler essere pessimisti è difficile non accorgersene 🙂 Certo, ora dovremo iniziare a ridurre le dosi dei medicinali e sarà una specie di prova del nove… speriamo bene! Può essere che i medicinali, soprattutto i corticosteroidi, siano un palliativo: ovvero migliorano lo stato di salute momentaneamente, agendo sui sintomi, ma… che la cura vera e proprio stia funzionando, lo scopriremo solo nel tempo…
      Comunque puoi avere ragione, anche se non mi sento di affermarlo con certezza. Credo che tutto stia contribuendo: tra le varie cure che gli stiamo dando, c’è sicuramente tanta attenzione, amore e… perfino preghiere e una specie di pranoterapia (fatta da me) su mantra buddista tibetano 🙂
      Insomma… credo che le stiamo proprio tentando tutte! 🙂

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