“Wolfghost” ha fatto il suo tempo?

Non sto per chiudere il blog, non ancora almeno, tuttavia riconosco che Wolfghost forse ha fatto il suo tempo. Lo dico senza rimpianto e senza tristezza: ogni cosa nella vita ha una sua collocazione, una sua ragione, una sua importanza che nel tempo può cambiare.

Nel caso di Wolfghost trovo che il cambiamento si debba ad almeno tre motivi.

Il primo è il tempo che si dedica al proprio blog. Nel mio caso, la nuova occupazione in azienda ha drasticamente ridotto il mio tempo libero. In ufficio non ho nemmeno un minuto, dalla mattina alla sera è un tour de force, tra tagli aziendali che ci hanno fortemente sottodimensionati (ma c’è ancora chi riesce a “pettinare le bambole”… quelli non mancano mai) e gente ipocrita che finge di essere disponibile, per poi sparire alla prima richiesta. Quando io, Lady Wolf e i nostri animalotti avremo traslocato nella nuova e ridente cittadina, credo che farò più di un pensierino ad un radicale cambio di rotta. La sera poi, sono così stanco e tirato che il poco tempo libero generalmente preferisco dedicarlo ad altro. Alla mia famigliola ad esempio 🙂 O a un po’ di ginnastica o di Yoga. E per il blog, di tempo, ne resta davvero poco.

Se non dedichi tempo al blog, devi essere una persona famosa affinché il tuo blog continui a vivere lo stesso. Ci sono persone che possono pubblicare le previsioni del tempo e non curarsi minimamente di leggere e controcommentare i commenti ricevuti (figuriamoci contro-visitare) perché il proprio blog sia sempre pieno di visite. Io non sono tra queste. E questo è il secondo motivo.

Il terzo motivo è che ho detto tante cose in questi anni, forse tutto e il contrario di tutto. Vero che anche ripropormi, visto che in molti non hanno letto i miei primi post, mi aiuta a fare “i ponti” in periodi di stanca. Ma non mi da molto, anche se mi diverte rileggere cosa io stesso e i commentatori di allora pubblicavamo 🙂

Ci penserò. Magari troverò una formula più sbrigativa fino a quando questo periodo non sarà passato, forse in forma di “aforisma”. Chissà 🙂

Ma anche un domani dovessi decidere che il tempo di Wolfghost è finito… bé, non sarebbe una tragedia. Le tragedie, lo sappiamo benissimo, sono altre.

59 pensieri su ““Wolfghost” ha fatto il suo tempo?

  1. ciao Wolf,
    Quelli che se la tirano e non vanno a dialogare con altri blogger perché pieni di commenti sono destinati, inevitabilmente, a piombare progressivamente nel dimenticatoio, è un errore che commettono in molti, ne ho visti tanti “cadere” dalle stelle alle stalle.

    Ho il blog da tantissimi anni, non sono molto prolifero però ho sempre rispettato il tempo di chi commenta, permettimi di fare una riflessione terricola:

    “se il mio pensiero non ti interessa quando lo esprimo in casa mia, vuol dire che non ti interessa neanche quando lo esprimo in casa tua, quindi per farti una cortesia non vengo a commentare da te”. Ovvio che non mi riferisco alla tua persona, parlo in generale.

    TADS

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    • Concordo sulla sentenza virgolettata, TADS, anche senza averla espressa la sento molto mia e ho sempre aderito ad essa. Da sempre contro-commento e restituisco le visite, ma un tempo, ad essere sincero, mi proponevo molto di più “per primo”, per così dire. Il motore era la curiosità di leggere cosa pubblicavano gli altri, e credo che i miei commenti che, quando possibile, era sempre in tema con il post visitato siano stati uno dei motivi che un tempo mi avevano portato ad avere 1100-1200 blog “amici”. Troppi francamente per continuare a seguirli tutti. Nel tempo ho iniziato una politica di selettività che si basava proprio su questi due principi: chi visitavo doveva, almeno ogni tanto, restituire la visita, proprio per il motivo che hai scritto tu nella “sentenza”; il blog doveva parlare di argomenti che, almeno in parte, trovassi interessanti, è stato più raro ma diversi blog li ho abbandonati perché davvero non mi davano nulla e mi sentivo un ipocrita a visitarli, come quelli che visitano solo per ottenere una contro-visita.
      Però nel tempo lo spazio che ho avuto da dedicare agli “altri blog” si è via via ridotto, a causa principalmente del lavoro, ma non solo. Questo mi ha portato a rarefare le visita “primarie” e a rispondere sempre più solo come controvisite. Il risultato è ben visibile… ma è normale. Non me la prendo certo con utenti rei di non “venirmi a trovare” loro per primi. E’ un equilibrio di “ogni tanto passo io, ogni tanto passi tu” che si è spezzato perché, appunto, sono io ad avere poco tempo.
      Un caro saluto 🙂

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  2. E’ una difficoltà che incontriamo in molti, a turno, a periodi alterni. Succede anche al di fuori dal web; ma nel virtuale sembra che l’affetto reciproco sia fasullo, intangibile… che non ne valga la pena… invece non è così; io e te, per esempio, ci incontriamo di tanto in tanto; ma mi dispiacerebbe non poter più passare a trovarti, leggerti e guardare le foto dei tuoi buffi coinquilini (scusa, LadyW, parlo degli altri!); Uguale col mio blog, ma se lo chiudessi, mi manchereste molto. Ti ricordi AzaleaRossa, di Splinder? Appariva due volte all’anno, oramai, ma era bello sapere di poterla trovare. Ora dov’è? Ci penso, a volte. Mi domando se lei qualche volte pensa a noi. E Giulio? Non è piacevole fare una incursione ogni tanto per arruffargli i capelli (per dire, per quel che ne so è pelato…)?
    Fai tu! Mica devi postare sempre chissà che capolavori. Un saluto agli amici ogni tanto farebbe bene a entrambe le parti, credo. Ciao!

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    • Vero, è una difficoltà che molti incontrano, chi perché cambia passioni, chi, come me, perché non ha più tempo. Molti infatti spariscono e non se ne sa più nulla. Al momento non è mia intenzione farlo, però… a volte penso che avrebbe senso 🙂

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  3. Poi, naturalmente, ci son quelli che incontro per via e leggo esclusivamente per l’alto contenuto dei post, spesso non commento, non ho tempo, o capacità. Metto un like do riconoscenza, e via.

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      • Guarda, rubo qualche ora oggi dopo un mese perché sono occasionalmente sola e mangio uno sfruguglio seduta qui, come una bestia. Ma quel ‘avevo tempo per essere curioso’ mi fa pensare, davvero: ‘una volta’ mi sembrava di essere più sveglia, aver più cose da dire, o pensare, con questa apertura sul mondo! Riciao!

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      • E’ così, le cose cambiano, noi cambiamo. Un po’ lo facciamo per scelta, molto senza rendercene conto, per doveri e eventi esterni.
        Un giorno, sempre che non subentrino problemi di salute naturalmente, avrò più tempo. E allora chissà 🙂

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  4. Non è una tragedia, dici, ed hai ragione, però è uno spazio dove poter interagire quando si può. Ho notato che lo sprint di una volta manca a tanti e i blog si sono impoveriti, questo è successo da quando ha chiuso la splinder, lì eravamo un coro in festa, un coro familiare. Io, a causa del tempo, ho diminuito le visite quotidiane e se non ci riesco pazienza, rimando al giorno successivo, non succede nulla di grave. Comunque per ora non mi tolgo la possibilità di esistere in questo spazio che ancora mi piace, ma lo faccio con più elasticità.
    Buon tutto, un affettuoso saluto.
    annamaria

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    • Una trasformazione che in molti hanno fatto, vero. Anche se per me non era così, ricordo che c’era chi mi diceva che sembrava una specie di lavoro. Era piuttosto una passione. Per un certo periodo il primo degli hobby, delle cose non “di dovere”. Sicuramente il tempo che non ho più ha un peso grande, ma certamente anche il posto, la priorità, che ha il blog per me è cambiato.
      Un salutone carissima! 🙂

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  5. A me sembra che un pò di stanchezza sia presente in molti blog e blogger, anch’io mi metto nella lista, ma forse più che stanchezza è ricerca, ricerca di dare un senso a questo spazio virtuale, dove dobbiamo affidarci esclusivamente al pensiero e al cuore…e il pensiero e il cuore diventano estremamente selettivi ed esigenti…cerco di vivere il mio blog come un luogo dove trovare rifugio e riposo…e così scelgo di visitare quei blogger che regalano serenità e confronto…dove sento di poter esprimere ciò che sento anche se non proprio in linea…ma certa del rispetto…
    anche il tempo a disposizione gioca il suo ruolo…ma pensiamo che quel tempo che rimane per il blog possiamo scegliere di usarlo al meglio per noi stessi e per chi ci offre la sua attenzione.
    Spero che continuerai a scrivere o a riproporre i tuoi pensieri…per me fonte di riflessione e scoperta…
    un abbraccio
    lella

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    • Grazie Lella per il tuo sentito commento 🙂 E’ vero, nel tempo ciò che chiediamo al mondo dei blog, e al web in generale, cambia. All’inizio c’è forse una maggiore curiosità, si visitano e si stringe amicizia anche con blogger che parlano di argomenti che probabilmente nella vita di tutti i giorni non staremmo nemmeno ad ascoltare. Poi, un po’ per il tempo a disposizione che a volte si riduce, un po’ perché si da un peso diverso al blog, si diventa, come dici te più selettivi. Se pensi che all’epoca di Splinder avevo superato i mille-mille cento contatti, capirai lo sforzo e il tempo enorme che ci voleva per mantenere lo scambio 🙂
      Un abbraccione! 🙂

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  6. Vero un blog è impegnativo, un blog è un viatico del nostro mondo interiore e le cose cambiano.
    Se desideri tenerlo ancora per un po’ potresti attribuigli una funzione tipo blocco note,un breve pensiero al giorno sulla tua giornata,un allenamento che fa pur sempre quanto lo yoga.
    Un saluto e spero di leggerti ancora.

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  7. Wolf…come dice Lillopercaso, non occorre che ogni post sia per forza un succo di saggezza. E’ anche bello sapere che ci sei, ci siete, ci siamo.
    Un toccatina e fuga, almeno nel web ce la possiamo permettere.
    Certo è che se chiudessi, sarebbe un bel buco…da che so sei un pò un’icona in questo mondo; in second life potrei visualizzarti come
    “Colui a cui ti rivolgi quando hai bisogno di ragionarci su”.
    (stavolta puoi non venire su lartemista.com a scambiarmi la visita, è un pò indietro con i post; sono attualmente, estremamente concentrato su un altro progetto…artistico: etno/tecnologica).
    Ricorda, nel caso volessi , in futuro trasformeremo Tutto wolfghost.com in un ebook impaginato, scaricabile e stampabile. 😀
    Gu

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    • ahah addirittura! 😀 Bé, potrebbe essere un’idea carina, soprattutto qualora decidessi davvero, in futuro, di chiudere: mi spiacerebbe perdere tutto 🙂 Ti ringrazio per la stima, oggi comunque ci sono tanti altri blog che ricordano il mio “dei bei tempi”, blog che propongono sempre temi che coinvolgono un po’ tutti e nei quali tutti, chi più chi meno, si ritrovano. Forse io sono andato troppo “oltre” nella mia ricerca: mi piace parlare della quotidianità quando la trovo espressa altrove, ma di mio mi faccio prendere da quesiti troppo “oltre” (mi piace questa parola oggi), come il significato della vita e dell’universo, del tutto, il mistero della vita e, di conseguenza, della morte. Tutti temi a cui non c’è una risposta, non è facile scriverne, nel tempo ho già pensato tutto e il contrario di tutto.
      Un caro saluto 🙂

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  8. Non dirlo nemmeno per scherzo, Wolf, il tempo del tuo blog non è finito, assolutamente, no! E’ vero che sono diminuiti i bloggers sempre più attratti dalle sirene leggiadre e leggere dei soccila network (Facebook, in primis) e quelli rimasti spesso non leggono o dicono solo buongiorno ma… facciamocene una ragione, ci sono sempre gli amici che da anni seguono e leggono con interesse quello che scriviamo!

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    • Quello che dici te è sicuramente vero. Un tempo i blog erano la moda, ora sono stati decisamente sorpassati da format molto più… usa e getta, per così dire. Di fatto blog i “leggeri” quando non “inconsistenti” sono quasi spariti, e questo non è certo un male. Tuttavia è parecchio tempo che ciò è in essere, il mio “malessere da blog” non è legato a questo, ma piuttosto alla consapevolezza di non avere più il tempo, e forse nemmeno la voglia, di seguire Wolfghost così come meriterebbe di essere seguito.
      Comunque, come ho scritto in altri commenti e anche nel post principale, non ho intenzione di chiuderlo, non per ora almeno 🙂

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  9. Peccato, se decidessi di chiudere il tuo blog……ti ho conosciuto da poco ma trovo molto interessante quello che scrivi, ottimi spunti di riflessione.
    Io penso che un blog sia anche un modo di fare ordine nei propri pensieri (intendo nei pensieri di chi scrive) e quindi resti in qualche modo un po’ “terapeutico”! Certo che poi le priorità della vita reale e i cambiamenti che immancabilmente avvengono in noi e nella nostra vita possono portare alcuni periodi in cui seguire il blog può diventare un peso, ma forse basta ridimensionare momentaneamente e poi chissà….
    Certo pubblicando con minore frequenza, visitando meno gli altri blog e commentando un po’ meno le visite diminuirebbero, ma alla fine forse non è così importante la popolarità, se si considera il blog uno spazio di espressione e condivisione dei propri pensieri, quando ne hai voglia……fosse anche due volte l’anno! E chi apprezza veramente quello che scrivi resterà e continuerà a leggerti, anche solo quelle due volte l’anno!
    Spero di poterti leggere ancora, ma ti auguro di poter scegliere il meglio per te, qualunque cosa significhi!
    Buona domenica ^_^
    Serena

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    • Assolutamente Serena 🙂 Concordo appieno con quel che scrivi, in particolare sul fatto che se “sentito” seriamente il proprio blog è sempre un modo di fare ordine, o almeno cercare di farlo, nei propri pensieri, perfino quando apparentemente si trattano temi non direttamente collegati alla propria vita 🙂 Per me è sempre stato così. Ultimamente però non lo è più tanto, forse perché diventerei ripetitivo se insistessi a scrivere di ciò che frulla nei miei pensieri.
      Sulle visite l’ho sempre pensata esattamente così. Certo, ammetto che quando ricevevo molte visite e commenti ne ero contento, ma era sempre un “di più”. Però l’azzeramento o quasi delle visite è un indicatore del… senso, più che dell’apprezzamento, del blog: ti fa capire che in fondo se anche lo dismettessi… non sarebbe poi quel “dramma” (tra virgolette perché i drammi sono altri) che fino a qualche tempo prima pensavi sarebbe stato.
      Buona domenica 🙂

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  10. Certo che sarebbe una tragedia se tu chiudessi il blog! 🙂 io dove lo ritrovo un altro “amico virtuale” come te??? mica è facile sai? 🙂
    Scherzi a parte sarebbe veramente un peccato fare a meno di te che scrivi post tanto interessanti, molti fanno riflettere, è la maniera in cui scrivi, così chiara e scorrevole che è un piacere leggerti. E’la maniera in cui ti proponi,scrivendo gli articoli e rispondendo ai commenti,che fanno apprezzare non solo il tuo blog ma anche te caro Lupo.
    Tu lo sai io non riesco più a seguire i miei blog come prima, però mi dispiacerebbe troppo chiuderli perchè li sento parte di me, penso che ci saranno sempre anche se scrivessi un articolo all’anno 🙂
    Ciò che hai scritto mi pare una buona soluzione: “troverò una formula più sbrigativa fino a quando questo periodo non sarà passato” così avremo sempre il piacere di leggerti 🙂
    La cosa più importante però è che tu segua sempre il tuo cuore, ciò che senti, perchè dirti di non farlo sarebbe sbagliato, anche se questo porterebbe alla tua assenza, non posso anteporre il mio egoismo personale al bene che voglio a un amico.
    Buona serata caro Lupo, un abbraccio! 🙂

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  11. Sì, sono spariti i blog leggeri leggeri, quelli che magari postavano solo una vignetta o un mazzo di fiori con scritto “buogiorno a tutti”, sono spariti anche blo “intellettuali” come quello dell’eccelasa poetessa che chiuse perché aveva il cane ammalato (non riesco a “perdonarle” questo pretesto…)e poi vidi “folleggiare” su Facebook alla faccia (è proprio il caso di dirlo…) del cane 😀 Malgrado Grillo e il potere trascinante del suo blog, essi sono passati di moda, ma… a noi cosa importa? 😀

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    • Ahah a noi nulla! Anzi, una “pressione” come quella dei tempi di Splinder non avrei tempo di sostenerlo. In un certo senso meglio così 🙂 E poi, come scrivevo, c’è, in proporzione, molta più qualità 🙂

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  12. Si è vero si arriva ad un momento di stanca,a me succede per il poco tempo,e alla sera a volte sono stanca,ma senza niente non mi piace,voglio avere un angolo dove mettere qualche pensiero.
    Spero trovi la soluzione,così ogni tanto poter passare e poter riflettere su qualcosa che hai scritto.
    Un caro saluto a te alla tua Lady e una carezza ai tuoi pelosi.
    Ciaoooooooooo!!
    Magda

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  13. Mi ero posto anch’io il problema, wolf, ma poi ho preferito resistere, anche se dedico sempre più tempo a scrivere che non a bloggare. Però ho già in cantiere, oltre ai soliti racconti, anche recensioni e idee da esporre. Insomma, finché ho qualcosa da dire, mi sforzo di continuare.

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  14. Eh, gli assurdi e imprevedibili giochi della mente: dopo avere scritto il mio commento precedente, praticamente sono sparita io… Non riesco più a scrivere niente, nemmeno uno straccio di post, però non ce la faccio a stare a lungo lontana dagli amici 😀

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  15. Riprendersi se stessi o continuare a stare in contatto con se stessi è l’essenziale. Hai aiutato tante persone, con le tue riflessioni. Me compresa (e di questo ti ringrazierò sempre).
    Dovunque andrai e qualunque cosa tu scelga di fare, ti auguro una buona vita.

    Un abbraccio grande a te e alla tua bella famigliola,

    Antartica. 🙂

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  16. Ciao Wolf, anche se non ci vediamo spesso come una volta, mi dispiacerebbe che chiudessi il blog…sei uno dei primi amici che ho avuto da Splinder…anche per me, è un momento di minor partecipazione al blog e spesso ho pensato di chiudere, ma mi dispiace…tenere un blog è impegnativo e spesso manca proprio il tempo e a volte la motivazione. Tra poco attiverò la pausa estiva e poi si vedrà…ma sicuramente andrò avanti, anche se con minor presenza.
    Un caro saluto e buona settimana!

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    • Bene cara, ci rileggeremo allora! 🙂 Come ho scritto, la mia è al momento solo una considerazione, ma non penso ad una chiusura, non a breve almeno!
      Un caro saluto e buona settimana anche per te 🙂

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  17. Ti capisco caro Wolf, credo che sia una situazione che si sta diffondendo: il tempo a disposizione per i nostri blog è sempre più risicato: il lavoro e le complicazioni della vita, specialmente in certi periodi, ci impediscono di essere presenti come vorremmo, ma sarebbe un errore “mollare” io cerco di non farlo e spero che gli amici come te, che ho incontrato in rete
    non mi lascino, perchè credimi non volgio perdere il piacere di leggerli.
    Spero che tu continui, con affetto
    SPECCHIO

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    • In effetti è probabile che il successo dei social network fast-food (facebook, twitter, …) sia dovuto proprio alla irrisoria velocità con i quali si aggiornano. Un blog certamente richiede più tempo. Al momento comunque non ho intenzione di lasciare 🙂
      Grazie per il tuo appoggio 🙂

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  18. Leggo sempre molto volentieri il tuo blog, anche se commento abbastanza raramente, ma sono della scuola di pensiero che tenere un blog è un piacere, non un dovere, e nel momento in cui non ti interessa più tenerlo non c’è motivo per starci ancora dietro. Probabilmente in questo periodo non ti serve più come prima, perché stai cambiando pelle – lo dici anche tu, che sono cambiate molte cose. Ecco, mi sembra importante che tu faccia quello che è più conveniente per te, in tutto e per tutto. Forse anche il blog dovrebbe cambiare pelle con te, o forse per qualche anno (non so perché, ma me la immagino come una fase transitoria – ma ci sono fasi transitorie che durano secoli, pensa al “medio evo”, nota età-del-passaggio che è durata 1000 e passa anni, secondo molti storici, e comunque durerà quanto ti pare a te, né più né meno) lo riprenderai, magari in forma diversa.
    Insomma fai tu, perché i blog, al contrario dei diamanti, non sono per sempre – e non è obbligatorio tenere un blog aperto solo perché ogni tanto vuoi passare a trovare qualche amico di rete, quello lo puoi fare comunque ^__^

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    • Sono assolutamente, cara 🙂 Il blog non deve essere percepito come un lavoro o un dovere… a meno che non siano un lavoro e un dovere che piaccia fare, va da sé. Però non ho mai creduto a chi dice che scrive su un blog solo per sé stesso: perché pubblicare online se non si cerca la condivisione, basterebbe un file word o la cara vecchia carta e penna, no? 🙂 Sono cose che si dicono, o meglio si scrivono, ma se uno scrive online è per essere letto. Poi, il motivo per cui vuole essere letto può essere diverso: desiderio di raccogliere opinioni, di trovare aiuto magari nelle proprie scelte, di aiutare chi legge e così via. Ma un blog ha senso solo se viene letto.

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  19. Anche per me il tempo da dedicare al mio blog, ed ancor più a curiosare ( e spesso a sorprendermi positivamente e a tornare in quelli altrui) è drasticamente sparito a causa della mole di lavoro che mi si è accumulata sulle spalle a causa dei tagli, della mancanza di ricambio di chi è pensionato, e al tempo per la vita familiare. Eppure è importante per me, ogni volta che posso, tornare a condividere ( anche se ormai temo di fare monologhi a me stessa) certe sensazioni, certe emozioni o qualcosa di bello che ho scoperto in rete. Altrettanto importante è però tornare in pochi ( ma buoni) blog da cui ho attinto linfa vitale per il mio animo. Tra questi quello di Anna ( http://widepeak.wordpress.com/)pur se ormai lei è “altrove” così come tornare a leggere brani del tuo, anche i suoi link del passato. C’è una storia privata, la mia, che pure è stata affiancata da certi pensieri, da riflessioni, da suggerimenti e spunti e, anche nel caso di Anna, di profondi insegnamenti che fanno ormai parte della mia stessa vita, del mio percorso spirituale. Nel suo caso il marito ha voluto lasciare aperte le porte della sua casa- anima, anche “dopo” il suo passaggio per non lasciarci “orfani” delle sue parole. Se tu chiudessi il tuo blog i tuoi esempi e racconti, le orme della tua ricerca mi mancherebbero…

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    • E’ sempre terribile quando qualcuno che non ha ancora vissuto la sua vita fino ad almeno una età “normale” ci lascia. Ricordo sempre il primo stupore quando lessi del primo blogger che non c’era più, era una novità all’epoca dato che il mondo del web e dei blog era molto giovane. Purtroppo, come avevo previsto e come era facilmente prevedibile, i casi sono diventati numerosi e lo saranno ancora di più. Per la generazione dopo la nostra, tutta la vita sarà passata parallelamente sul web ed ogni perdita del mondo “reale” sarà riflessa su quella “virtuale”. Tra l’altro, poiché le persone anziane sono diverse ma ancora una minoranza nel mondo dei blog, succede che quasi sempre chi non c’è più ha una età troppo giovane per essere scomparso. E questo addolora ancora di più, poiché se è vero che la morte è certa, nessuno dovrebbe morire giovane.
      Cara amica, la chiusura di un blog perché non si ha più tempo, o voglia, può dispiacere, ma non è un dramma. Complimenti al marito di Anna, non sono uno di quelli che pensa che una persona scomparsa vive ancora nei ricordi e nelle memorie, ma comunque ricordarla, tenere in vita qualcosa a cui teneva, è sì un modo per renderle onore.
      Un caro abbraccio!

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  20. Caro Wolf, come stai?
    È successo pure a me, non una svoglia di scrivere. Il mio vero scopo continua a 1000. Continuo a studiare la bella lingua e la cultura italiana.
    Ti saluto.
    Fatima

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    • Bé, devo dire che è uno scopo molto nobile 🙂 A volte penso che l’Italia non si merita tanta attenzione, ma il suo passato senz’altro sì, e così facendo tu la onori 😉
      Un caro saluto 🙂

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