Anno nuovo, storia vecchia – ha ancora senso leggere la stampa?

Ci sono stati dei periodi dove, per un motivo o per l’altro, mi interessavo poco a cosa succedeva al di fuori della mia sfera personale. Magari avevo così poco tempo da non riuscire nemmeno a seguire un telegiornale o comprare un giornale, oppure avevo interessi che preferivo largamente agli stessi. Oggi c’è la stampa online, molti quotidiani pubblicano anche sul web dove, però, esistono anche altre fonti di informazione così da poter avere una pluralità di visioni. “Bene”, direte voi. E invece no, perché la pluralità di informazione permette, almeno a chi vuole, di scorgere la propaganda che la stampa odierna offre, a volte con fini nascosti, a volte per il solo piacere dello scoop o di cavalcare facilmente l’onda del momento e trovare il proprio angolino di celebrità… il panorama è davvero desolante.

A solo titolo di esempio, avrete sentito sicuramente parlare di quella povera ragazza, affetta da diverse malattie rare, che è stata insultata e minacciata sul web per aver dichiarato il suo appoggio alla sperimentazione animale. Bene (si fa per dire), è evidente che non si fa, che chi ha fatto ciò dovrebbe vergognarsi e farsi un esame di coscienza, e chi addirittura è arrivato alle minacce dovrebbe essere perseguito legalmente. Penso che ogni persona equilibrata sia d’accordo con questo e non disquisisco neanche il fatto che l’accaduto sia stato sottolineato dalla stampa, accade per fatti di gravità molto inferiori. Però si da il caso che proprio in questo periodo si stia discutendo di modificare le leggi sulla sperimentazione stessa: gli animalisti si sono mossi in tutta Europa con raccolte di firme perché ciò accada e, ovviamente, si sta muovendo anche chi la pensa diversamente, ognuna delle due parti mostra i propri dati. Siamo in un paese supposto democratico, quindi è giusto che sia così. Peccato che su gran parte della stampa nazionale il succitato fatto non sia stato riportato solo con la giusta condanna per chi ha insultato e minacciato, ma è cavalcato da giorni a giorni a favore della sperimentazione a volte con argomentazioni francamente penose quando non ilari. Se si vuole il parere di esperti, su entrambi i fronti, ce n’è a bizzeffe da trovare e riportare: di balzane argomentazioni di parte – ma sbandierate come fossero l’unica “etica corrente” – onestamente non ne sentivo la mancanza e le trovo molto scorrette quando si trovano sulla stampa pubblica.

Sono francamente stanco di questi continui tentativi di manipolazione. Questo è solo l’ultimo. Ricordo quelli, continui, contro l’eutanasia ad esempio, dove attacchi della stessa violenza venivano portati a chi faceva quella scelta… ma lì nessuno obiettava, nessuno denunciava. Almeno non sulla stampa pubblica.

Un tempo stavo alla larga dalle teorie complottiste che vedevano un disegno manipolatorio ovunque, e ancora non sono convinto che vedano sempre bene, per me la verità è ancora più squallida: non solo ci sono lobby che spingono, ci sono anche giornalisti che desiderano mettersi in evidenza e poiché, nonostante l’informazione non manchi, l’italiano medio ancora tende a prendere per buono quello che la stampa pubblica dice con zero senso critico… ahimé, ci riescono pure.

Voglio sottolineare che questo mio post non è oggi una presa di posizione pro o contro la sperimentazione animale, anche se la mia posizione è nota, ma è piuttosto una nota di sdegno nel vedere come ogni cosa, anche la più grave, venga strumentalizzata senza alcun rispetto né per il lettore né per l’argomento trattato.

Credo che quest’anno avrò di meglio da fare che perdere il mio tempo leggendo, o guardando, spazzatura.

34 pensieri su “Anno nuovo, storia vecchia – ha ancora senso leggere la stampa?

  1. Sono d’accordo con te sul fatto che, spesso, le notizie che noi riceviamo, a mezzo stampa, radio, tv…, sono ‘costruite’ in modo da suscitare determinate reazioni nel lettore o ascoltatore che sia.
    Basta vedere certe campagne ‘contro’ qualcuno o qualcosa, dall’extracomunitario cattivo, all’insicurezza sociale, all’aumento delle tariffe ecc.ecc.ecc.
    Questa volta è stato il caso della giovane Caterina (a cui, peraltro, va tutta la mia solidarietà), domani ci sarà qualcos’altro. E noi lettori, spesso, ‘abbocchiamo’..

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    • Proprio questo è il punto, la solidarietà per l’aggressione verbale penso l’abbia dalla grande maggioranza delle persone, e mi dispiace per quei pochi che la pensano diversamente, ma quando parliamo della sua opinione il discorso cambia: non è che perché è malata allora la sua opinione vale più della nostra, eppure questo è il messaggio che hanno tentato di far passare. Questa è vergognosa strumentalizzazione, c’è poco da dire. Eppure la maggioranza delle persone non se ne accorge… anche su questo dovremmo interrogarci. Ricordo il caso di una malata terminale che andò in Svizzera per l’eutanasia, anche lei era malata, anche lei espresse la sua opinione, anche lei ricevette sui media commenti aberranti, ma non ci fu alcuna levata di scudi, alcuna indignazione, la polizia postale non si prodigò per farli cancellare. Interroghiamoci anche su questo.

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  2. ciao Wolf, prima di tutto auguro a te e a tutti buon anno! E’ molto interessante ed attuale il tuo post e proponi riflessione su molte cose, per cui ti chiedo scusa se mi dilungherò un pò.Parlando della stampa quotidiana io sto seguendo con passione quello che sta accadendo negli ultimi mesi allo storico giornale ‘L’Unità”. Il nuovo socio di maggioranza, matteo Fago è un giovane uomo che ha investito tutti generosamente tutti i suoi averi per salvare la storica testata e riportarla all’idea e all’ideale per cui era nata nel 1924 e cioè riunire i contadini martoriati ed abbandonati del Sud agli operai del Nord. Il fondatore, A.Gramsci, era una speranza, era “l’oltre” Togliatti,che ivece procurò tanti danni e confusione noti a tutti, anche con i suoi silenzi di fronte a tragedie come l’invasione dell’Ungheria e che alla fine tradì, ora si sa con certezza, lo stesso Gramsci. Ora la nuova Unità ripropone una libertà di Pensiero e di Ricerca veri e invece che succede ? Viene attaccato brutalmente e giornalmente con menzogne ed offese da un altro giornale …di sinistra come “Il fatto quotidiano” che, intuendo la trasformazione in atto, vorrebbe impedire…che cosa? Che gli uomini pensino e sperino che una politica pilita è possibile. la storia è complessa e si sta sviluppando giorno per giorno, io ti ho raccontato l’essenza. Anche la nostra realtà odierna è difficile e come ben sappiamo , molta gente che scrive, e che non oso chiamare con il nome nobile di Giornalista, è superficiale e saccente e non aiuta le persone a riflettere tanto meno cerca gli esperti anzi se può li affossa, ma non dobbiamo farci spaventare, anzi dobbiamo appoggiare questi giovani eroi ( vedi M.Fago) che con coraggio e calma comattono battaglie difficilissime per tutti noi. Mi sento in dovere anche di esprimere il mio pensiero riguardo la morte assistita o eutanasia per fare una distinzione fondamentale. Accetto con rispetto anche se con dolore, la scelta di chi , essendo malato terminale o portatore di malattie gravissime e degenerative- del corpo – (vedi P.Welby) sceglie di ‘andarsene’ perchè vivere non è più dignitoso, ma non accetto l’eutanasia di chi essendo gravemente depresso decide di ‘andarsene’ pur non avendo gravi malattie organiche (vedi il suicidio del povero L.Magri) Perchè ? perchè non nasciamo depressi e la depressione, oggi, si può curare; nessuno a provato a vermare Magri per farlo riflettere e dargli unbarlume di speranza…anzi è stato ‘accompagnato’ dalla sua migliore amica,orrore ! Questa differenza i giornalisti non la colgono ed è molto grave e superficiale.; molti non ‘pensano’ perchè, come dici tu,cercano solo il loro angolino di celebrità, a volte anche offendendo la vita degli altri. :il cchiasso è tanto vedi quello che hanno fatto attorno alla povera Caterina,(che spero ardentemente c’è la faccia a vivere e che diventi vecchia!) o sul problema della sperimentazione sugli animali.Non sono nè animalista e nè biologa; voglio bene agli animali e li rispetto anche se penso che per il momento, forse, c’è ancora bisogno di sperimentare su di essi farmaci o altro, per salvare la vita degli uomini e la loro stessa. Tutto si potrebbe fare trovando o ritrovando una altra dimensione ‘umana’ dove far vivere una Ricerca profonda ed intelligente insita negli esseri umani sin dalla nascita e che gente sensa scrupoli, continua stupidamente ma inutilmente ad ostacolare.

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    • Ho sempre cercato di rivolgermi a giornali indipendenti (salvo accorgermi che non ne esistono :-P), per cui non conoscevo la storia de L’Unità ma quanto racconti non mi sorprende affatto. La superficialità di molti giornalisti e presentatori TV è imbarazzante a aggravata pesantemente dalla loro tracotanza. Mi è capitato di vedere interviste o dibattiti nei quali il presentatore (RAI in questo caso) si è presentato assolutamente impreparato, senza conoscere una virgola dell’argomento e attaccare chi aveva davanti basandosi su una conoscenza da “uomo della strada” con la convinzione di un uomo di scienza. E’ già vergognoso per loro ma ancora di più è il fatto che questi personaggi abbiano il potere di esprimersi ancora nei media influenzando le menti deboli come le loro.
      Sul resto di quanto scrivi concordo solo in parte. La depressione, da quel poco che ne so, può (“può”, non sempre è così) anche avere cause chimiche o essere determinato dalla conoscenza di uno stato personale irrimediabile (come una grave malattia) che rende l’esistenza inaccettabile. Credo che non si possa generalizzare, l’eutanasia è certamente l’ultima spiaggia, questa è l’unica cosa certa, poi ogni caso fa storia a sé: come c’è il malato terminale che soffre le pene dell’inferno ma vuol vivere fino all’ultimo istante, c’è quello che all’inferno c’è già per l’assoluta angoscia che prova e che non è possibile dominare. Nel caso di chi sceglie l’eutanasia c’è sempre chi commenta “ma che si suicidi e non rompa le scatole” (non ci credi? Prova a leggere i commenti degli articoli relativi nella stampa pubblica), e allora la domanda è: perché il suicidio è più accettabile dell’eutanasia? C’è una sola risposta: l’arroganza nel credere che la propria morale sia l’unica accettabile, prima ancora della paura – del tutto irrazionale – che un giorno tale scelta venga imposta anche a lui magari da famigliari stanchi o che mirano all’eredità.
      Sul tema della sperimentazione animale, certamente il capire quanto possa essere evitato con sperimentazioni alternative è centrale, ma non unico. Il fatto di pensare che l’essere umano debba sfruttare il potere che ha infliggendo morte e distruzione alle altre specie animali per i propri scopi, anche se curativi (per sé stesso), non è l’unica scelta possibile. Ci sono culture, come quella tibetana – ma non solo, che promulgano il rispetto di ogni essere senziente, non solo dell’uomo. Ora, si può essere d’accordo oppure no, ma leggere o sentire dichiarazioni di sedicenti esperti che dicono tale scelta è “patologica” è francamente inaccettabile, è un insulto e un’offesa a chiunque non la pensi come loro. E ancora di più è che dichiarazioni come queste vengano strumentalmente proposte dalla stampa pubblica.
      Ciò che non viene accettato, che spaventa, è il fatto che il popolo possa scegliere. C’è alle porte un referendum, ci sono state raccolte firme il cui quorum è stato ampiamente superato, ma questo non viene accettato da chi ha paura di vedere il proprio potere e status messo in pericolo. Qui si tratta di un procedimento in atto per mezzo di manipolazioni giornalistiche per evitare non solo che la maggioranza vinca, ma addirittura che possa esprimersi. Ovviamente i sostenitori di questa tattica sostengono e sosterranno, che certe scelte sono troppo “tecniche” per essere lasciate all’umore popolare, ma vorrei ricordare che con questo metodo certe vittorie del passato, come il divorzio o il non-nucleare, oggi non esisterebbero.

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  3. Ormai è da tempo che ho lasciato alle spalle tg,stampa e pure in parte i complottisti…perchè? Ora qui sarebbe lungo da spiegare.
    Bene se da un lato c’è una ragazza che chiede la sperimentazione sugli animali dall’altro circola sul web la protesta di una ragazza ammalata sclerosi multipla che chiede di smettere queste inutili sperimantazioni per la ragione che un farmaco sperimentale in realtà invece di curare ha ucciso un numero x di persone, cosa abbastanza probabile,il fallimeto dei farmaci fatti su animali negli umani è quasi certo e non bisogna essere geni per fare due più due.
    Questo a parte di fatto Caro Wolf la manipolazione è sottile e infima ad un certo punto o se ne prende le distanze o si rimani imprigionati in stati d’asia e depressivi,confusi e frustrati nel non sapere più dove sta la verità.Valutare tutto è doveroso non si può stare nell’ignoranza ma è anche doveroso farlo o meglio essenziale farlo prendendo le distanza senza giudizzi affrettati e mossi solo dai nostri bisogni e dalle nostre paure.
    un saluto a tutti

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    • Giustissime osservazioni, Carola. Probabilmente la verità sull’efficacia della sperimentazione animale sta nel mezzo: inutile che i “pro” dicano il contrario, che migliaia – se non milioni – di persone sono morte a causa di farmaci che, efficaci e innocui su animali, si sono dimostrati estremamente nocivi e pericolosi per gli uomini, è piena la storia, questo non toglie che probabilmente almeno altrettanti sono stati salvati. Che però una cosa valida e indispensabile in passato sia ancora indispensabile e non sostituibile nel presente, è tutto da dimostrare. Primo. Secondo: come scrivevo nel mio commento precedente, è anche una questione di rispetto per la vita, tutta la vita degli esseri senzienti, non solo dell’uomo. Qui si arriva al nocciolo della faccenda: c’è chi crede che l’uomo sia la “specie eletta” che come tale appia pieno di diritto di vita, morte e distruzione su ogni cosa animata o inanimata, e chi crede che sia solo un granello di un tutto che va parimenti rispettato. E’ questione di personale sentire che può anche divergere ma che non deve mai mancare di rispetto, educazione e sincerità, soprattutto da parte di chi dovrebbe informare in maniera superpartes. Purtroppo così non è.
      Di fronte all’evidenza di questi continui tentativi di manipolazione dell’informazione è ovvio che nasca la voglia di allontanarsene, di leggere al più esclusivamente le notizie “pure”, contenenti solo i resoconti e scevri da ogni tentativo di interpretazione della stampa.
      Poi, che ognuno sia libero di farsi la propria opinione.
      Un caro saluto 🙂

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  4. Sono personalmente un pò schifato da tutto il panorama informativo. L’assurdità è che chi ha la voce più grossa, pomposa, massiva, ignorante, la fa da padrone schiacciando gli altri.
    E la massa segue affannandosi la fuffa che viaggia in rete.
    Poi c’è troppa informazione ed è troppo veloce. Nulla in questo turbinio viene seguito a sufficienza. Fa scalpore nel momento ma dura solo per un frame…poi il nulla. Probabilmente tutto viene detto ma nulla interessa se non nell’immediato. Notizie che necessiterebbero continui aggiornamenti si perdono tra le altre.
    Stiamo dimenticandoci di chi siamo in favore di qualcosa che…boh, nessuno sa bene cosa potrebbe diventare.
    Riguardo ai social, sfuggono a qualsiasi umano controllo e finchè i valori saranno quelli legati al consumismo, al protagonismo, all’esasperazione, non saranno utili a cambiare il mondo in meglio.
    C’è bisogno anche di altro, meno male che ci sono blog come il tuo che traggono spunto per parlarne.

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    • Il tuo commento è perfetto, caro Guglielmo, salvo ovviamente il riferimento al mio blog che è moooooolto esagerato 😉
      Purtroppo l’informazione è manipolata e i lettori-commentatori sono tutti in stile twitter-facebook: la prima cosa che salta in mente, basta scrivere. C’è una superficialità da paura oggi, agli albori di Internet era diverso, forse perché solo pochi potevano permettersi di avere una connessione a casa o erano persone che lavoravano in uffici con connessione aperta, solitamente di livello socio-culturale non basso. Passerò per razzista-classista, ma oggi chiunque può permettersi di scrivere, e i risultati si vedono tutti. E dirò di più: la massa ha trascinato sul fondo anche quei pochi che un tempo ragionavano prima di scrivere.
      Oggi la maggior parte di Internet è pericolosamente vicina alla “chiacchiera da caffé”, c’è pluralità e questo è un bene, vero, ma a me suona tanto come un’occasione persa…

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  5. Il messaggio che doveva passare è che molti neo-animalisti non utilizzano la logica, si scagliano con rabbia contro chiunque non la pensi come loro e sono ben lontani dagli animalisti civili e vicini al dialogo. Penso che l’ opinione di quella ragazza, che ama gli animali ma che non può vivere senza cure testate su animali, valga quanto quella di chiunque altro, e in uno stato civile nessuno dovrebbe temere per la propria incolumità solo per aver espresso la propria opinione.
    Per quanto riguarda la sperimentazione animale, in Italia ormai siamo scesi nel chiunquismo, e si pensa che chiunque possa intrattenere dibattiti scientifici al pari di chiacchiere da bar. Esigere che la sperimentazione animale venga ELIMINATA dall’ oggi al domani è IMPENSABILE con la tecnologia del 2014, quindi continuare a richiedere una cosa del genere è ASSURDO. I protocolli di ricerca scientifica prevedono già, come OBBLIGO, di ricercare possibili metodi alternativi alla sperimentazione animale, e di utilizzarli là dove è già possibile, e questo in Italia. Il resto, è pure aria fritta. Con questo continuo accanimento del volersi autoproclamare esperti tuttologi, l’ unico risulta che si ha è far diventare l’ Italia un paese barzelletta per quanto riguarda la scienza. L’ unica cosa che bisognerebbe spegnere è il pc e soprattutto la connessione web, che ci da l’ illusione di saperne di tutto, pur non sapendo di niente.

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    • Sono d’accordo che gli estremismi vadano eliminati, ma essi non si trovano solo dalla parte degli animalisti ma anche dall’altra, e se tu leggessi i commenti in calce a qualunque articolo sull’argomento te ne renderesti conto. Purtroppo non sono solo i “commentatori qualunque” a cadere nella trappola “insulto e mi ergo a massimo esperto” ma perfino i veri esperti ormai utilizzano retoriche ridicole anziché dati scientifici per spingere chi legge o ascolta dalla loro parte, spesso utilizzando strumentalmente proprio notizie riguardanti malati da un lato, animali torturati dall’altra. Ciò che è peggio è che tale tentativo strumentale e vergognoso passa nei mass media senza alcuna forma di vero controllo dando vita ad articoli e trasmissioni francamente indecorose. Non tutti però capiamo cosa sta succedendo, molti si fanno influenzare senza porre alcun senso critico, per questo non è accettabile che i media pubblici si comportino in questo modo.
      Su quanto poi esponi sull’argomento sperimentazione animale, bé, io non sono un esperto, quindi tecnicamente non sono in grado ne voglio controbattere. So però, ed è facile trovarli, che come molti esperti la pensano come te, ce ne sono altri che non lo fanno. Chi vuole informarsi da fonti attendibili credo non farà fatica a farlo. Inoltre ricordo che qui non si tratta solo di una scelta esclusivamente scientifica, ma anche etica, si tratta di stabilire se è giusto, e in che termini, servirsi di altre specie viventi, di fatto torturandole, per gli scopi di una sola. C’è chi ritiene che la specie umana sia quella “eletta”, o semplicemente la più forte, e che quindi abbia questo diritto. C’è chi ritiene che tutti gli esseri senzienti, per usare un’espressione cara ai buddisti, vadano parimenti rispettati e che dunque l’uomo non abbia tale diritto. Nel mezzo stanno tutti gli altri. Quale che sia la scelta espressa per maggioranza, in ogni caso tutte queste voci vanno rispettate.

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  6. La stampa sa come svolgere il suo mestiere, sa come manipolarci, sta a noi riflettere e non cadere nella trappola. Io personalmente ho le mie idee, così come in politica, meglio non subire il fascino della persuasione occulta. In questo giro di cose anche il web è un ottimo veicolo persuasivo, bisogna sempre ragionare con la propria testa.
    Interessante post.
    Buon anno, un abbraccio.
    annamaria

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    • Sono d’accordo, però c’è una differenza. Il web è libertà per definizione e sappiamo che questo significa controllo estremamente scarso dell’informazione: ognuno ormai dovrebbe sapere che ciò che lì si trova non va preso per oro colato. Diverso è il caso della stampa pubblica che, in teoria, è tenuta a controllare le informazioni ed a essere il più possibile super-partes.
      Grazie, un abbraccio e un buon anno anche a te 🙂

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  7. Ciao Wolf, intanto ti auguro un felice 2014, poi devo dire che, poichè sono nuova nel blog, mi ha intrigato molto il tuo post ed i successivi commenti, tutto molto interessante. E’ giusto farsi domande come la tua anche se io, forse un pò “bloody” come sono, dò – ormai da tempo – per scontato che no, non ha senso leggere la stampa, perchè tanto, si sa, lì ognuno vende la sua verità. A torto o a ragione i giornalisti non hanno più la mia stima (ma quanti ce ne sono che non sanno nemmeno scrivere correttamente in Italiano?! parliamone!); certo questo non vuol dire che io non legga assolutamente più la stampa, ma semplicemente che – quando lo faccio – sono ben consapevole dei limiti (anche politici) di chi scrive, di chi ospita l’articolo ecc.Io mi attesto sul web – per la notizia in se stessa – poi, dopo aver letto un pò di pareri, mi ritaglio il mio. Non saprei fare diversamente…Grazie per lo spunto che hai dato a tutti noi di fare questa riflessione. Un saluto grandissimo!

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    • Benvenuta Macy 🙂
      Solitamente ho poco tempo da dedicare alla stampa, di solito “volo” sui titoli, leggo solo gli articoli che più mi colpiscono per un motivo o per un altro, quasi mai vado ai commenti. Probabilmente anche per le feste che ormai sono quasi finite, ultimamente ho avuto un po’ più di tempo e sfortunatamente ne ho buttato troppo sulla lettura di articoli e visione di dibattiti TV altamente deliranti e chiaramente “guidati”. Altrimenti mi comporto come te: leggo le notizie, non le opinioni, né tanto meno i commenti. Pensa che a volte ho perfino tentato di pubblicare… sai che i miei commenti sulla stampa pubblica non compaiono quasi mai? Chissà perché… 😉 E secondo te (è una domanda retorica) dovrei continuare a farlo? 😉
      Grazie a te per essere intervenuta 🙂

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  8. Il caso di Caterina, come no! Le persone pensano di accedere a una informazione libera ma non è così. Inoltre, vorrei vedere e chiedere a coloro che hanno minacciato Caterina se usano cosmetici, saponi, etc, etc, etc … perchè anche moltissimo di ciò che fa parte dell’estetica viene testato su animali. Vorrei dire anche che qualche cosa di più si potrebbe fare, se è vero che ancora la ricerca non può andare avanti senza sperimentazione animale (e di mezzo metto anche l’uomo – perchè ci sono anche volontari “umani”) mi risulta che possono essere espiantati organi, ma non si possono prelevare parti che non si possano utilizzare per trapianti. Nel caso di certa ricerca, questo potrebbe molto aiutare a non “infierire” sugli animali e forse lo studio di certe patologie, sarebbe più efficace. Sempre argomenti interessanti!
    Approfitto per gare i miei migliori auguri!

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    • Benvenuta anche a te, Freawaru 🙂
      No, infatti, non è così, e basta avere qualche “connessione” (cerebrale) accesa per rendersene conto 😉
      Sui cosmetici in realtà gli animalisti più convinti sono agevolati dal fatto che la lista di quelli testati su animali – se non erro – è nota già da tempo. Sono abbastanza certo che effettivamente li evitano. Tuttavia, anche rimanendo in un campo più strettamente medico, faccio notare spesso che è sbagliato dire “dovresti sapere che anche le medicine che prendi sono state testate su animali”, poiché anche se fosse vero non vorrebbe dire che dovrebbe essere vero per sempre. Anche lo schiavismo era una pratica diffusa ed accettata, per fortuna oggi non lo è più. Pensa a cosa sarebbe successo se si fosse applicato il medesimo ragionamento: bé, lo schiavismo si è usato fino ad oggi, è giusto continuare ad usarlo 😛
      Ciò che manca, poiché ognuna delle due parti presenta dati che sostengono la propria parte, è la chiara visione di quanto è ancora vero che la sperimentazione animale è insostituibile. Immagino che ci siano casi in cui è davvero così, ma non è dato di sapere quanti e quali effettivamente sono. Inoltre c’è anche un problema di etica, solo che anche questa diverge a seconda delle credenze delle persone.
      Non è un tema semplice, per questo mi si accappona la pelle quando leggo o vedo di come viene trattato con superficialità dai media, più intenti a “creare il caso” che a presentare i fatti.
      Grazie e auguri anche a te! 🙂

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  9. Non entro nel merito della notizia se non per dire quanto già detto da altri commentatori.La questione grave è che l’informazione somiglia sempre più ai vecchi cantastorie di paese,i media prendono la notizia la colorano ad uso della piazza,la stravolgono se ritengono utile,la ingigantiscono per qualche giorno o qualche ora e poi è il silenzio,non un prima né un dopo,e via verso altre notizie…
    Dare la notizia nella sua essenzialità,lasciando il giudizio ed i commenti a chi legge,sarebbe più logico.Gli approfondimenti sono storia a parte e dovrebbero essere seri,a più voci ed autorevoli.
    ma non vedo miglioramenti nella qualità,nonostante la

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  10. Da un po’ di tempo mi rendo sempre più conto di quanto la manipolazione nei nostri confronti sia imponente ed è su ogni aspetto della vita. Guarda per esempio i vaccini e le epidemie improvvise che arrivano, milioni di persone vengono convinte ad usare vaccini che “loro” ci assicurano di avere il potere di preservarci da queste malattie, io non ci credo, ma ti ricordi le farmacie in quei periodi come erano prese d’assalto e la gente impazzita perchè le notizie sui telegiornali e sui giornali l’aveva resa inferocita. Come pure i vaccini per i bambini, sto vedendo mio figlio quanti ostacoli si ritrova davanti e che lavaggio del cervello! Dico che anche a livello mondiale ci fanno credere quello che vogliono. Il giornalista dovrebbe essere quella persona che mostra i fatti per quello che sono,chissà se è anche questo un mestiere ormai in disuso perchè ci sono altri modi d’informazione che sono velocissimi ed i giornali sembrano sempre arrivare in ritardo. Ogni notizia od opinione va rispettata, è chiaro che ognuno può dire la sua ma senza mancare di rispetto perchè non conosciamo le storie altrui. Sembra che ci sia anche tanta superficialità, si prende e si insulta qualcuno e poi tutto finisce lì non volendo nemmeno aprire un dialogo e forse non avendone nemmeno voglia. Un caro saluto Wolf, buon 2014 a te e famiglia!

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    • Soprattutto per quanto riguarda la medicina il discorso è molto delicato. Sicuramente i passi avanti che ci sono stati sono stati dovuti alla competizione tra case farmaceutiche a scopo lucrativo; è grazie alle loro sovvenzioni, soprattutti, se i ricercatori possono compiere i loro studi e ricerche. Tuttavia il sospetto che ci sia anche qualcosa di sporco dietro, che qualcosa venga tenutio nascosto, sempre a scopo lucrativo, c’è eccome. Già è un peccato che in un settore così delicato si debba procedere non per cuore ma per soldi, se poi viene il sospetto di lucro sporco sulla pelle dei malati…
      I media seguono queste logiche, sono guidati e, a volte, anche scadenti.
      Grazie, ricambio di cuore 🙂

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  11. Io ho sentito per caso la notizia della “ragazza minacciata dagli animalisti” e solo perchè era finito un film che stavo guardando e mi sono messa un po su internet, neanche mi ero accorta che era iniziato il tg…appena ho sentito e fatto attenzione a ciò che trasmetteva la tv…ho spento e mi sono detta..pure questa…mah.. Ovviamente se veramente ci sono state delle minacce alla ragazza chi le ha fatte ha sbagliato, ma questo secondo me era più che altro un attacco agli animalisti, a quello che si sta cercando di fare per proteggere gli animali. Il problema non è tanto ciò che trasmette la tv o scrive la stampa..ma chi ci crede ciecamente senza ragionarci un po sopra.
    OT: sto facendo varie prove per sistemare il tuo datario, appena è pronto ti avviso 😉

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    • Vero, cara Demetra, però, sebbene sia vero che bisognerebbe comunque metterci del proprio, si sa che in molto non lo fanno, o per comodità (è faticoso pensare con la propria testa piuttosto che adeguarsi bovinamente) o per incapacità. Il fatto che ci sia chi cerca di sfruttare questa mancanza manipolando l’informazione è quindi comunque vergognoso.
      Bene, grazie! Comunque anche dallo smartphone android, si vede bene il datario, è proprio I.E. che non appare compatibile 😐

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  12. Tutto giusto, Wolf. Eppure, da sempre, informare è un po’ manipolare, e non solo via stampa. Con un po’ di lavoro in rete di solito è possibile ritornare alle origini e capire com’era inizialmente una notizia. Mi dirai che non tutti hanno tempo o voglia di farlo, e d è verissimo. Personalmente da diversi anni accetto “con riserva” qualsiasi notizia mi arrivi. Qualche volta indago, molto spesso no. Ho anche una vita da vivere, come tutti.
    E’ scomodo? Sì, è scomodo. Ma la situazione italiana è quel che è, sul piano dell’informazione. Certo, se sai l’inglese va un po’ meglio. Ma tra tanti motivi per imparare questa bella lingua, questo è davvero triste.

    Esistono però delle realtà diverse: per esempio Radio Radicale, per principio, manda in onda le fonti (per esempio le sedute del parlamento, le conferenze stampa di vari personaggi ecc.) e ha anche delle buone rubriche dedicate ad argomenti specifici – come le economie emergenti asiatiche, o i lavori del parlamento europeo. Ma è una piccola realtà e copre solo alcuni settori. Cito Radio Radicale perché la conosco bene e la seguo, ma ci sono altre realtà di questo tipo. Un po’ sommerse, faticose da trovare, con l’iniziale diffidenza da superare…

    Le notizie strillate sono molto più facili da recepire.

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    • Sì, lo so: ho scoperto l’acqua calda. Anzi, in realtà la conoscevo già e l’ho semplicemnete esposta con questo post. Però l’ostentazione del giornalista o del presentatore riesce a urtarmi al punto da farmi scappare, perfino sapendo che in ogni caso tutti i messaggi vanno soppesati prima di darli per buoni.

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  13. ciao wolf
    🙂 🙂 🙂
    Augurissimi per un 2014 splendido splendente!!!
    🙂
    Mi spiace arrivare solo ora ma
    my blog è un vero disastro con la migrazione
    e io non riuscivo a entrare nel tuo blog nel solito modo
    finchè tu non ti registravi
    Grazie di cuore di averlo fatto e scusa il disagio sei un vero amico
    🙂
    sono pienamente in accordo con te tanto è vero che da un po’ rifuggo da certi giornali e da certi giornalisti…
    a volte mi pare che l’informazione corretta non sia più la loro priorità etica o un valore da rispettare ma sia una misera ribalta manipolata da lobby o peggio da pennivendoli in cerca di gloria spicciola. vero che esiste qualche eccezione..ma che fatica trovarla

    Un saluto grande grande wolf
    🙂
    dolce

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    • In realtà so che molte piattaforme costringono a registrarsi per poter commentare, altre ci stanno pensando. Questo non mi piace perché mina la libertà intrinseca in Internet. Non ti nascondo che determinate piattaforme le ho proprio abbandonate poiché non era facile riuscire ad entrarci, e poi non si può costringere la gente a ricordarsi 10428 username e 10428 password. Ma Myblog funziona proprio male, ha delle lacune per cui, perfino se ti registri attraverso facebook, devi poi comunque scegliere un’altra login e un’altra password. Insomma… un disastro 🙂 Mi pare di capire che questo succede perché sta passando a WordPress, spero sia solo un problema momentaneo 🙂
      Grazie a te, un caro saluto 🙂

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  14. … quello che è in gioco è la credibilità dell’intero sistema di informazione. Come ritenere affidabile un’informazione parziale, ovvero poco attenta nel fornire dati obiettivi e del tutto privi di commenti personali dell’autore?

    L’attuale informazione (disinformazione??) può essere assimilata al drappo rosso che il torero agita davanti al muso del toro. Il drappo non è altro che un diversivo, uno strumento di per distrarre l’attenzione dal vero pericolo … nel nostro caso, per distrarre l’opinione pubblica da informazioni troppo pericolose per gli assetti politicieconomici al governo.

    Buon inizio di anno 🙂

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    • Non ti so dire se il motivo è quello che asserisci, penso che lo sia… ma non sempre. A volte gli scopi sono più “mirati”, soprattutto ad uso lobby. Però concordo totalmente su quanto dici 😉

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    • Grazie cara 🙂 Ovviamente ho le mie idee, e sono certo che te le conosci, ma cerco di rispettare chi ha opinioni diverse e mi urtano molto gli atteggiamenti quasi intimidatori di buona parte dei media su chi è reo di non pensarla come qualcuno vorrebbe…

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  15. Ciao, sono di nuovo nel giro, in verità’ non ancora in giusta forma,ma meglio cosi che peggio!
    Condivido del tutto quello che scrivi nel tuo post che trovo molto obiettivo e saggio.
    Comincio ad avere una vera e propria nausea di tutte le fonti di informazioni, specialmente di quelle di larga divulgazione, i tg trattano le notizie come merci da banco, le incartano nella loro carta intestata e ce le propinano come se non fossimo in grado di saperle valutare. Sono sempre le stesse con gli stessi personaggi e sempre manipolate per fare audience. Ho smesso di comprare giornali mi creavano solo l’impegno di smaltirli, tra poco eliminero’ i tg!
    Un salutone

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  16. sono sempre più sconcertata e disattenta alle notizie che rimbalzano diverse da una parte all’altra, ed anche se l’informazione globale è sempre più necessaria, spesso mi limito ad ascoltare solo le previsioni del tempo, siamo tempestati oltre che da bugie macroscopiche da fatti di cronaca nera sempre più sconvolgenti, quando non si hanno cose positive da dire meglio tacere allora
    notte, notte

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    • Mah… i fatti di cronaca nera ci sono sempre stati, direi da quando c’è l’umanità 😉 Solo che oggi non sfugge più nulla e tutto è globalizzato. Prendiamo l’esempio aberrante della ragazza stuprata e bruciata viva in India: se fosse accaduto un secolo fa non ne avremmo saputo nulla. Ma non solo: anche omicidi avvenuti in altre città italiane non venivano alla luce, a meno che non fossero personaggi importanti. Il risultato è che siamo tempestati di notizie così e il mondo sembra una fogna. Sicuramente ci sono, purtroppo cose del genere, ma esistono anche tante persone per bene… solo che difficilmente fanno notizia…

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