Beyond the Scole Experiment, domande e risposte

Continuando a cercare aggiornamenti sul tema del post precedente, ovvero sugli esperimenti del “Gruppo di Scole”, ho trovato che esiste un gruppo, a grandi linee

formato dagli stessi componenti del precedente, che ha ripreso il lavoro, è il “Gruppo di Norfolk” che ha creato anche una pagina facebook che si chiama “Beyond The Scole Experiment” e che trovate qua: https://www.facebook.com/beyondthescoleexperiment?ref=stream

Nella pagina trovate descritta la nuova procedura di sperimentazione che, secondo i componenti del gruppo, è stata suggerita dai “contatti” delle altre dimensioni. Si tratta di fotografie scattate ad un cristallo sotteso ad una luce con una determinata angolatura,

nella quali compaiono volti umani e non umani.

Dovreste trovarne qualche esempio nel corso del post. Dico “dovreste” perché non so se, essendo linkate a facebook, riuscirete a vederle senza essere ad esso connessi.

Ahimé, io non sono un gran fan di facebook, così ho fatto parecchio casino per riuscire a porre qualche semplice domanda, ma alla fine ci sono riuscito ottenendo le risposte di Grant Solomon, co-autore del libro del post precedente.

Nel seguito trovate la versione inglese e la mia traduzione in italiano.

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Wolfghost

Hi there! 🙂 I read your book in Italian language (the title is “Le prove scientifiche della vita dopo la morte”) and saw the relevant documentary of “the afterlife investigations” series. I also published a post on your job: http://www.wolfghost.com/2013/04/07/le-prove-scientifiche-della-vita-dopo-la-morte-il-gruppo-di-scole/ … Unfortunately it is in Italian 😉

I discovered you were continuing your job in another group only after the post publishing; I was really happy for that!

I have some questions for you:

1) Also in the new “Norfolk group” there are some people acting as mediums, right? Have you ever obtained any result without any medium?

2) Why do spirits or other-dimension entities find often easier to show images through crystals, mirrors, films, radio or video equipment rather than, let’s say, explicitely?

3) What do you think about “orbs” phenomena? Do you think at least some of the orbs can be tied to spirits or “entities”? I ask this because Orbs are the only phenomena we (my wife and I) got up to now (not through photo images but through infrared cameras).

4) In the end of your book, it was written that the sudden stop of Scole experiments avoided you to state definitely if the achieved phenomenas were due to afterlife’s spirits or rather to medium extraordinary mind capacities. Have you achieved any further results to solve this dilemma?

5 – and last) Does anyone know if there is any group in Italy following similar experiments?

Thank you for your attention and for all your important job!

Francesco

Beyond The Scole Experiment

Hi Francesco,

Thanks for your comments.

My name is Grant Solomon, co-author of the book, ‘The Scole Experiment: Scientific Evidence for Life After Death’ which you refer to (i.e. the Italian language version) in your comments.

I will try to answer your questions.

1) All the phenomena that occurred during The Sco

le Experiment appeared to require the presence of two mediums, a married couple, Alan Bennett and Diana Bennett. They are the two mediums who are now carrying on the new work in The Norfolk Experiment. Alan and Diana were ‘inspired’ to set up the Crystal Photographic Experiments in 2005 and we reported on their early results, with new images, in the updated 2006 version of our book. So, the ‘Norfolk Group’ is four people: Alan and Diana Bennett plus the two authors of The Scole Experiment book, Jane Solomon and Grant Solomon. Lots of people who are experienced in physical mediumship say that to have one or more mediums seems to be required for phenomena to occur. Many also say that it is possible to develop the skills/talents of mediumship by practice so that people who start experiments then become mediums.

2) The aim of physical paranormal phenomena experiments is to show everybody that something has happened. To provide physical evidence requires crystal, mirrors, films and the other things you mention. There are plenty of examples of ‘mental’ mediums who provide evidence that ‘communicators’ are communicating but that is a different thing.

3) Orbs are an interesting phenomenon reported by many people but it may be better to ask people with more knowledge than our group.

4) There was a lot of material in the book, ‘The Scole Experiment’, and also in the scholarly ‘Scole Report’ – written by the scientists who attended Scole sessions – in which many of the the ‘communicators’ tried to provide evidence that they had once lived a life on Earth, died, and found themselves in ‘another place’ or ‘realm of existence’. It is for readers to decide how good that evidence in the book and in the report is. A very interesting part of the Scole experiments for our new Norfolk Group is that many of the communicators said they had not had a life on Earth. They are alive now, in another dimension or realm of existence. The Norfolk Experiment is in part concerned with opening up communication channels for these communicators as well as those who say they once lived a life on Earth. Some readers may decide that the evidence shows that both your suggestions (and more) are involved. In other words, the experimental results seem to indicate that the mediums have extraordinary mind capacities (that all of us may have if we can tap into them) AND that communicators who are experiencing an ‘afterlife’ are producing the phenomena AND that communicators who are in ‘other realms’ of time and space are producing the phenomena. Some readers may find it interesting to remember that, during The Scole Experiment, there were a number of examples where the ‘afterlife’ team seemed to be working WITH the ‘other realms’ team to produce the phenomena.

5) Perhaps readers of this Facebook Page could contact you in regard to other groups in Italy?

You may like to view the crystal photographic experiment image we’re going to upload today, 13 April 2013, and some of the other images previously uploaded, to see if you agree that some of the communicators appear to of ‘non-human’ appearance.

Hope that helps and kind regards,

Grant Solomon

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Traduzione

Wolfghost

Ciao a tutti! 🙂 Ho letto il vostro libro in lingua italiana (il titolo è “Le prove scientifiche della vita dopo la morte”) e visto il relativo documentario della serie “The afterlife investigations”. Ho anche pubblicato un post sul vostro lavoro: http://www.wolfghost.com/2013/04/07/le-prove-scientifiche-della-vita-dopo-la-morte-il-gruppo-di-scole/ … Sfortunatamente è in italiano 😉

Ho scoperto che stavate continuando il vostro lavoro in un altro gruppo solo dopo aver pubblicato il post; sono stato davvero contento per questo!

Ho alcune domande per voi:

1) Anche nel “Gruppo di Norfolk” ci sono alcune persone che agiscono da medium, vero? Avete mai ottenuto risultati senza alcun medium?

2) Perché gli spiriti o le entità di altre dimensioni trovano che sia spesso più facile mostrare immagini attraverso cristalli, specchi, filmati, trasmissioni radiofoniche o televisive piuttosto che, diciamo, esplicitamente?

3) Cosa pensate a proposito del fenomeno ORBS? Pensate che almeno alcuni degli orbs possono essere legati a spiriti o “entità”? Chiedo questo perché gli orbs sono i soli fenomeni che abbiamo (io e mia moglie) ottenuto fino adesso (non attraverso fotografie ma con videocamere a infrarossi).

4) In chiusura del vostro libro, è scritto che l’improvviso stop degli esperimenti di Scole vi hanno impedito di dire definitivamente se i fenomeni ottenuti erano dovuti a spiriti dell’aldilà o piuttosto a capacità mentali straordinarie dei medium. Avete ottenuto qualche altro risultato per risolvere questo dubbio?

5 – e ultimo) Qualcuno sa se c’è qualche gruppo in Italia che segue esperimenti similari?

Grazie per la vostra attenzione e per il vostro importante lavoro!

Beyond The Scole Experiment

Ciao Francesco,

Grazie per i tuoi commenti.

Mi chiamo Grant Solomon, coautore del libro, “The Scole Experiment: Scientific Evidence for Life After Death” al quale ti riferisci (nella versione italiana) nel tuo commento.

Cercherò di rispondere alle tue domande.

1) Tutti i fenomeni accaduti durante l’esperimento di Scole sembrarono richiedere la presenza di due medium, una coppia sposata, Alan Bennett e Diana Bennett. Sono due medium che adesso stanno portando avanti il lavoro nel nuovo Esperimento di Norfolk. Alan e Diana sono stati “ispirati” a preparare gli esperimenti fotografici con i cristalli nel 2005 e noi abbiamo riportato i loro primi risultati, con nuove immagini, nella versione aggiornata del 2006 del nostro libro. Quindi il “Gruppo di Norfolk” è fatto di quattro persone: Alan e Diana Bennett più i due autori del libro “The Scole Experiment”, Jane Solomon e Grant Solomon. Molta gente che ha esperienza in di medianità fisica dice che avere uno o più medium sembra essere necessario affinché i fenomeni si presentino. Molti anche dicono che è possibile sviluppare le conoscenze e i talenti da medium attraverso la pratica così che gente che inizia a sperimentare diventa poi medium.

2) Lo scopo degli esperimenti dei fenomeni paranormali fisici è di dimostrare a tutti che qualcosa è accaduto. Per fornire evidenza fisica sono richiesti cristalli, specchi, filmati e ogni altra cosa che hai menzionato. Ci sono un sacco di esempi di medium “mentali” che danno evidenza che i “comunicatori” stanno comunicando, ma questa è una cosa differente.

3) Gli Orbs sono un fenomeno interessante riportato da tanta gente ma è meglio chiedere a gente che ha più conoscenze di noi.

4) C’è un sacco di material nel libro, “The Scole Experiment”, e anche nel documento “Scole Report” – scritto da scienziati che parteciparono alle sessioni di Scole – in cui molti dei “comunicatori” cercarono di dare evidenza di aver vissuto una vita sulla terra, di essere morti, e di essersi ritrovati in un “altro posto” o “regni di esistenza”. Sta ai lettori decidere quanto buona sia l’evidenza riportata nel libro e nel report. Una parte molto interessante degli esperimenti di Scole per il nostro nuovo Gruppo di Norfolk è che molti dei comunicatori dicono di non aver avuto una esistenza sulla terra. Essi vivono adesso, in un’altra dimensione o regno di esistenza. L’esperimento di Norfolk in parte riguarda l’apertura di canali di comunicazione per questi comunicatori così come per quelli che dicono che una volta vivevano sulla Terra. Alcuni lettori possono decidere che l’evidenza mostra che tutti i tuoi suggerimenti (e ancora di più) sono coinvolti. In altre parole, i risultati sperimentali sembrano indicare che i medium hanno straordinarie capacità mentali (che tutti noi magari avremmo se noi sapessimo usarle) E che i comunicatori che stanno vivendo in un’aldilà stanno producendo fenomeni E che comunicatori che sono in “altri regni” di tempo e spazio stanno producendo fenomeni. Alcuni lettori possono trovare interessante che, durante l’esperimento di Scole, c’è stato un buon numero di esempi dove il “team dell’aldilà” sembravano collaborare CON i “team di altri regni” allo scopo di produrre i fenomeni.

5) Forse qualche lettore di questa pagina facebook puoò contattarti a riguardo di altri gruppi in Italia…

Ti potrebbe interessare guardare l’immagine dell’esperimento fotografico sul cristallo che abbiamo intenzione di caricare oggi, 13 Aprile 2013, e alcune delle altre immagini precedentemente caricate, per vedere se sei d’accordo che alcuni dei comunicatori appaiono avere apparenza “non umana”.

Spero che queste risposte aiutino, cordiali saluti,

Grant Solomon

 

54 pensieri su “Beyond the Scole Experiment, domande e risposte

  1. a Cuba, la santeria crede nel rapporto con i defunti dopo il passaggio nell’altra dimensione… e vicino alla foto o alle ceneri dei defunti fa mettere sempre un bicchiere pieno di acqua… loro dicono che le anime ci si specchiano e si vedono.
    Io lo faccio da quando è morta mia madre, ma anche se non la vedo, forse così si vede lei.

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    • In generale lo specchio e tutto quanto possa da esso fungere (come l’acqua) ha da sempre avuto un alone di mistero legato alla possibilità di comunicazione con un’altra dimensione. Tra i libri del famoso Raymond Moody, “medico, psicologo e parapsicologo statunitense, noto per i suoi studi sugli stati di premorte” [definizione di Wikipedia], ce n’è uno che riporta i suoi esperimenti per mettere in contatto i suoi pazienti – e non solo – con i cari defunti per mezzo del riflesso dello specchio (mi pare che si tratti di “Ricongiungersi. Incontri con l’aldilà”); sostanzialmente si tratta di rilassarsi in una stanza oscura e di guardare uno specchio fiocamente illuminato da una fonte di luce che però non si deve vedere direttamente nello specchio (così come l’angolazione non deve permettere di vedere la propria immagine). Ricordo che lui sosteneva che quasi tutti, in un tempo variabile da qualche decina di minuti a un paio d’ore, finiscono per vedere un caro defunto. Al di là che sia vero o meno, è interessante il richiamo che viene fatto alla tradizione che ha lanciato questo metodo e che risale – per lo meno – all’antica Grecia. Gli specchi non esistevano ancora, loro però i greci usavano vasche di materiale metallico riflettente ricavandone risultati analoghi. Tale luogo si chiamava Psycomantheum. Metodi simili venivano utilizzati anche più anticamente da altre culture… e anche sfruttando il potere riflettente dell’acqua…
      Nota: quel libro è misteriosamente sparito dalla mia libreria, da anni ormai, e non ho più potuto comprarlo perché, altrettanto misteriosamente, non viene più ristampato nonostante la notorietà dell’autore… 😐

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  2. Ecco, mi viene di iniziare la risposta con “Non so…”
    Sono problematiche troppo complesse e, se da secoli, millenni, uomini comuni e illustri ri interrogano sull’argomento, evidentemente una risposta chiara e certa non si è ancora trovata.
    Troppe tracce fanno pensare che non tutto di noi sparisca ma chissà se è più il nostro desiderio di sopravvivenza che… si materializza!?

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    • Il desiderio di sopravvivere è senz’altro ciò che spinge alla ricerca, tuttavia ci sono persone che si approcciano all’argomento con elevato spirito critico, scientifico direi, persone che non possono essere bollate come creduloni che vogliono credere ad ogni costo. Tra di esse ci sono numerosi ex-scettici che per primi dicono di essersi accostati all’argomento convinti di poter smontare tutto come truffa o con una spiegazione razionale-convenzionale, ma che poi si sono dovuti ricredere.
      Poi tutto può essere vero o falso, ma bollare questi fatti a prescindere senza considerarli seriamente è per me il classico errore della nostra società “illuminista”.
      Un salutone 🙂

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  3. Ancora e sempre molto interessante!
    E’ un discorso che trova molti riferimenti nella lunga storia umana, sempre a mezza strada tra la religiosità e la razionalità. Nei secoli passati non si avevano cognizioni scentifiche e persisteva una paura, forse falso rispetto, per affrontare questo tema così interessante. Penso e spero, che saranno superate molte barriere con le nuove conoscenze e i nuovi metodi scientifici.
    Buona giornata 😀 !

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    • Mah… recentemente è stata proprio l’eccessiva fiducia nella scienza a creare problemi da questo punto di vista: ogni cosa che non è stata da essa indagata e dimostrata è stata semplicemente… negata. Forse le cose stanno lentamente cambiando e anche una parte dei ricercatori inizia ad essere più aperta, se non a credere, ad almeno prendere in considerazione ciò che prima veniva semplicemente scartato.
      Buona giornata a te 🙂

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      • … e riesaminarli senza pregiudizi, ma solo curiosità ed interesse scientifico.
        Non siamo più illuministi. I nostri metodi e i nostri mezzi di ricerca mi fanno essere più fiduciosa!
        Buona giornata e grazie per le belle riflessioni che mifai fare 😀

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      • Verissimo, lupus!
        Ho discusso aspramente con un medico che rifiutava a priori di credere che una persona di Valmadrera (Lecco) aveva guarito con delle erbe più di un malato definito terminale. (In seguito tale persona collaborò con il centro tumori di Milano).
        Lo stesso medico era “certo” della non esistenza di Dio.
        Certo? 😛

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      • Accidenti, dici? 😮 Su Adottauncucciolo mi è capitato di mettere un annuncio per i cani di una signora ricoverata per tumore ma che era stata bene a lungo grazie alla cura Di Bella che poi, purtroppo, aveva dovuto sospendere a causa degli alti costi, visto che non era passata dalla mutua…

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  4. E’ incredibilmente affascinante.
    Ho un solo dubbio: la personalità del medium.
    Da ragazza partecipai a due sedute spiritiche, con il bicchiere, che si muoveva davvero!
    Però, nella seconda occasione, “lui” rispose esattamente come volevo io 😛
    Forse il bicchiere si muoveva a causa dell’energia trasmessa da varie persone… 😀
    Un salutone, caro lupo 🙂

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    • Molto interessanti i vostri interventi, sia il tuo che quello successivo di Jorkele 😉
      Il tuo dubbio è anche il mio, nel senso che non è semplice, o non so nemmeno se sia possibile, escludere l’ipotesi che in realtà siano eccezionali capacità dei medium a creare i fenomeni osservati. Alla mia espressa domanda Solomon non ha risposto in definitiva, non credo nemmeno avrebbe onestamente potuto farlo. Certo, sarebbe comunque la dimostrazione che il paranormale esiste, ma a cosa sia dovuto non è facile dirlo. Nel libro – o in qualche articolo successivo, non ricordo – si sostiene che non possa essere esclusivamente capacità dei medium perché a volte essi danno risposte su argomenti talmente tecnici e dettagliati – come l’astrofisica dell’universo – da escludere che loro possano avere queste conoscenze. Ma… chi o dove reperiscono queste informazioni i medium? Da entità realmente esistenti anche se in un’altra dimensione o, ad esempio, dallo “inconscio collettivo” di Jung? Oppure dai “campi morfogenici” (avevo scritto un post su di essi) ovvero su una sorta di campo elettromagnetico che pervaderebbe la terra e nel quale resterebbero memorizzati i pensieri di chi ha vissuto. Certo, tutto ciò va comunque oltre ciò che normalmente ricade sotto i nostri poveri cinque sensi 🙂 Ma la risposta resta comunque importante e di fondamentale importanza…
      Un salutone a te! 🙂

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  5. Ciao…affascinante
    Prova a fissare delle piastrelle che non siano a tinta unita, o una superficie sconnessa o anche una porta di legno se hai fervida immaginazione, o una pietra…trova un punto che ti ricordi degli occhi e sposta con l’immaginazione l’ipotetico viso, vedrai quanti personaggi…il più delle volte sono grotteschi…ma sono volti, nelle porte di legno ci ho trovato di tutto 😛 E’ un esercizio di concentrazione….un pò come cercare di vedere un mondo nel mondo, o un coniglio nelle assurde immagini stereoscopiche che impazzavano qualche tempo fa. 😀

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    • Interessante commento, caro Jorkele, infatti la domanda è stata posta anche nella pagina facebook del gruppo di Norfolk e Grant Solomon ha risposto. Il fenomeno che citi si chiama “pareidolia”: “La pareidolia (dal greco είδωλον, immagine, col prefisso παρά, simile) è l’illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale” (Wikipedia). Grant Solomon fa l’esempio più banale e noto: la forma delle nuvole in cui a volte “riconosciamo” ad esempio il muso di un cane, o la forma di un maiale 😀 Tuttavia lui esclude questa spiegazione per i fenomeni che hanno esperito perché statisticamente gli capitano troppo frequentemente, anche parecchie volte in una unica sessione, troppo perché si tratti di casualità. Inoltre in questo post parliamo solo di queste immagini, ma come leggi nel post precedente negli esperimenti non si tratta solo di immagini, c’è molto di più: audio, video, apporti fisici, testimonianze.
      A volte certemente si tratta di pareidolia, ma non può essere solo questo 🙂

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  6. Ciao , è da un pò che non passo dal tuo blog e vedo che è interessante, come sempre.
    Devo ritornare a leggere con più calma perchè questi argomenti mi interessano e mi affascinano molto .
    Un saluto

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  7. Sono molto interessanti queste considerazioni, ma io devo confessare di non credere che abbiano alcuna validità scientifica…penso che sarebbe bello che fossero possibili, ma non c’è nessuna certezza. Ciao 🙂

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    • Al di là che molte persone, ricercatori e perfino scienziati, che hanno partecipato alle sedute che questo gruppo tenne a Scole, credono in ciò a cui hanno assistito, può essere che la certezza non ci sia… e allora? Quante scoperte scientifiche che adesso diamo per scontate un tempo ci lasciavano perfino più scettici di queste?
      Al di là di credere o no… è bene perlomeno prendere seriamente in considerazione quanto questo gruppo – e altri – ha fatto e fa tutt’oggi.
      … a proposito, ma il video nello scorso post… l’hai cìvisto almeno? 🙂

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  8. sai cosa? io credo che il divino, diciamo così, non si manifesti sul piano materiale-terreno…ma che quando ci succede di vedere qualcosa di ultraterreno siamo noi ad essere elevati, ad avere aperto il chakra del cuore 🙂
    Buon weekend
    Laura

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  9. Caro Wolf, mi è impossibile pensare che esista soltanto la dimensione della quale abbiamo esperienza, già il sogno ci permette ogni notte di avvicinarci a situazioni ben differenti, perciò sono convinta che di tanto in tanto avvenga qualche interferenza, che si aprano delle finestre che mettono in contatto le varie dimensioni, quello che lascio sempre da parte è invece la lettura di questi fenomeni come interventi di una divinità celeste o infera che sia… insomma alla fine la beffa più grande di questa vita è che pur avendo la certezza di dover morire, non possiamo sapere un bel niente di quel che ci accadrà dopo la morte…

    a proposito, capita spesso anche a me di non riuscire ad avere la tua pagina aggiornata…
    un abbraccio

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    • Mah… può essere anche che solo fino ad ora non ci siamo riusciti (a sapere cosa c’è dopo), non possiamo sapere cosa accadrà nel domani… Forse le nostre difficoltà non stanno in una barriera “voluta” da Qualcuno, ma solo in un gap di conoscenza che, chissà, magari un giorno colmeremo… 🙂
      La pagina la devi sempre ricaricare: ci vai sopra e la ricarichi. Lo so, è una menata… ma purtroppo qua funziona così 😐
      Abbraccio 🙂

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  10. Forse ciò che sopravvive di noi sono proprio i pensieri o la capacita di pensare,per cui, i campi morfogenetici o l’inconscio collettivo se lo immaginiamo come la somma di tutto il pensato ed il pensabile!
    E poi :” entità realmente esistenti anche se in un’altra dimensione” prima bisognerebbe essere in grado di stabilire cosa si intenda per “realmente esistenti” potremmo,ad es. scoprire che nemmeno noi,siamo “realmente esistenti” ,oppure che tutto lo è,o,meglio ancora che ogni cosa può essere esistente o non esistente rispetto ad un determinato parametro o punto di vista percettivo:di assoluto,a quanto pare,c’è solo l’indeterminatezza.Riguardo al libro di Raymond Moody,ti ho mandato email.
    Notte notte anche al tuo oceano in miniatura.

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    • Io credo che il nostro presente, la nostra vita, sia un dato di fatto, che però è forse solo un minimo barlume di una realtà estremamente più grande che non riusciamo a vedere. Perfino i buddhisti precisano che non è la realtà ad essere “illusione” ma solo la percezione, errata, che di essa abbiamo, ma la realtà esiste eccome 😉
      Grazie, ti ho risposto! 😉

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  11. Wolfissimo!!!
    Da cosa incomincio?
    1) Interessanti le tue risposte all’intervista di Happy e fai i complimenti a Wolfissima per il blog che gestisce 🙂
    2) Complimenti per il tuo inglese!!! WoWWW!!!
    3) Non sapevo della storia dell’acqua che ha raccontato Elisa – per la cura Di Bella, per certi tipi di tumori ormai fa parte di certi protocolli medici. Inoltre ho idea che la fantasia non può andare troppo oltre al conosciuto e che tutto possa essere frutto davvero di esperienze.
    Sei bravissimo!!! Uno splendido pomeriggio domenicale a tuttissimi/e voi!!!

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    • Il mio inglese scritto è decente, ma dovresti sentire quello parlato… anzi, è meglio di no! eheheh 😀
      Davvero la cura Di Bella viene riconosciuta e utilizzata dalla medicina ufficiale per certi tipi di tumore? Sei sicura? 😮 Ne sarei davvero contento… anche se ne sono non poco sorpreso…

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  12. Sinceramente le immagini non mi convincono troppo. Un tempo facevo cose simili con photoshop. Se trovo un po’ di tempo, mi metto seriamente a cercare testimonianze e magari scoprirò degli autentici mortacci. Spero però che non mi contagino. Se sopravviverò avrò tante cose da raccontare.

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    • Eh, Guido, non ti devi fermare a queste immagini, dovresti leggere il libro di cui parlo al post precedente o, almeno, a vedere il film che è in esso citato. Molte persone, e diversi scienziati (anche alcuni prestigiatori), hanno partecipato in passato agli esperimenti del gruppo e tutti hanno escluso la fraudolenza. Quando hai letto il libro, visto le immagini, letto le testimonianze, è difficile, davvero molto difficile, pensare che questa gente si arrangi con photoshop! La sola idea fa sorridere 😛

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  13. Prima di tutto grazie per la traduzione, l’inglese non è il mio forte 🙂
    Mi fa piacere sapere che l’interessante lavoro di ricerca del gruppo di Scole abbia in un certo senso continuato ad andare avanti.
    Per quanto riguarda ciò che ti risponde Solomon nel punto uno mi è un po difficile credere che attraverso la pratica si possa diventare medium, penso che se non ci sia già una dote (anche latente) sia a dir poco arduo farla nascere dal nulla. E’ un po come dire “voglio essere una guaritrice ora mi alleno”, credo che ognuno di noi abbia una sua strada da percorrere per giungere ad una determinata meta, non esistono scorciatoie, per sviluppare certe doti mi chiedo spesso quanta esperienza e vite ci vogliano.
    Per quanto riguarda il punto due i cristalli e gli specchi permettono alle energie di passare dal loro al nostro mondo, se ne servono sia energie positive che negative, sono passaggi attraverso i quali possono anche mostrarsi se vogliono. Per ciò che mi riguarda posso dirti
    che non è il massimo dormire in una camera con specchi puntati addosso e che i cristalli si devono usare con cautela, possono essere di grande aiuto in diverse situazioni.
    Incredibilmente affascinanti le foto che hai postato.
    Buon riposo caro Lupo 😉

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    • Come avrai avuto modo di leggere, il dubbio a riguardo della possibilità di arrivare ad avere capacità da medium, è anche il mio e l’ho fatto presente. C’è da dire tuttavia che che i maestri buddhisti dicono che è possibile, tramite la meditazione, avere visioni di chiarovveggenza o altri fenomeni considerati paranormali, anche se per loro questi non sono condizioni desiderate, anzi loro ritengono che interferiscano con la meditazione stessa e ne farebbero volentieri a meno. Comunque parliamo di maestri e stati di meditazione molto avanzati, che dubito possano essere raggiunti da occidentali come noi che fanno qualche minuto di meditazione al giorno (nemmeno sempre) o “on-demand” e magari restano anche delusi se non arriva qualche risultato 🙂 Insomma, non escludo che certe capacità possano essere coltivate, ma a sensazione credo che i “medium nativi” siano…. altra cosa 🙂
      Sulle energie o entità che possono utilizzare specchi o cristalli per manifestarsi, è interessante notare che questo gruppo e i medium che ne fanno parte non fanno cenno a possibili manifestazioni negative, anzi le escludono. In base a cosa, e se abbiano ragione, non mi è dato di sapere 😛

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  14. Può darsi che durante la meditazione si sveglino alcune nostre capacità che nemmeno sappiamo di avere, ma qualcosa di base ci dovrebbe sempre essere, d’altra parte se siamo esseri eterni qualcosina su cui lavorare la troviamo 🙂
    E’ un bene che il gruppo che sta svolgendo questo tipo di lavoro escluda o non parli di manifestazioni negative, sarebbero per loro solo di intralcio.
    Infatti avevo scritto “per ciò che mi riguarda” non sono cose che si manifestano sempre e con tutti, meglio così 😉

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    • Però mi ricordo di un film – White Noise, molto bello almeno fino a tre quarti – che si conclude con la scritta che una non trascurabile parte delle voci paranormali è di origine negativa. Purtroppo non ricordo la percentuale ma non era bassa, diciamo qualche 10%… In effetti mi ha lasciato perplesso che questo gruppo non si sia mai imbattuto in entità negative, anche se… il motivo per cui avevano interrotto il precedente lustro di esperimenti era perché una fantomatica entità dal futuro stava cercando di intromettersi usando il canale aperto, e questo sarebbe stato molto pericoloso. Se però fosse pericoloso per via dell’entità o per l’interferenza nel presente di qualcosa proveniente dal futuro… non so! 🙂

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  15. Gli argomenti che trascendono il reale mi mettorno sempre in confusione perché, da un lato, ho voglia di crederci e, del resto, personalmente ho avuto esperienze che è pressoché impossibile spiegare razionalmente ma, dall’altro lato, una vocetta birichina mi dice che forse tutto ha una spiegazione anche se ancora non siamo in grado di darla.
    Sono però convintissima che dentro di noi ci siano delle forze e delle capacità non sfruttate adeguatamente, e che la realtà non è solo quella di cui abbiamo percezione.
    …Ecco, sono stata più contraddittoria che mai…

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    • Il punto, cara Happy, è aver voluto creare questa dicotomia: credo a ciò che è dimostrato, ciò che non lo è è falso per definizione. In molti pensano così, eppure la storia ci insegna che tantissime cose sono state dimostrate dalla scienza solo da un certo punto in poi. Questo dovrebbe renderci più possibilisti, eppure continuamo a dire “se non è dimostrato, non ci credo”…

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