Le prove scientifiche della vita dopo la morte – Il gruppo di Scole

Con questo titolo impegnativo inizia il libro-documentario di Grant e Jane Solomon sul lavoro del gruppo di Scole: persone, tra cui due medium, che si sono date appuntamento due volte la settimana per cinque anni nella cittadina inglese di Scole con lo scopo di provare, davanti a testimoni e scienziati, che la nostra coscienza sopravvive alla morte fisica. Il lavoro venne svolto prevalentemente nella cantina, adattata a prova di luce, di una di queste persone, ma non solo lì, anche a casa di ospiti scettici che volevano evitare il più possibile il rischio di frodi.

I medium contattavano, o meglio venivano contattati, da un gruppo di entità di altre dimensioni – non solo “trapassati” – che avevano anche essi l’obiettivo di dimostrare agli esseri umani ancora incarnati che la morte fisica è solo un passaggio. Anche tra di esse c’erano alcuni scienziati, persone che da vive erano state tali e che, in qualche modo, avevano conservato la curiosità, le conoscenze e lo spirito per tentare di aiutare gli esperti dello… “aldiquà”, chiamiamolo così, ad ottenere prove che non potessero essere messe in dubbio perfino dallo scettico più incallito.

Le prove furono le “solite” testimonianze di defunti ai loro cari – cose che solo loro avrebbero potuto sapere – ma anche apporti (ovvero oggetti fisici apparsi – e rimasti – nella stanza durante le sedute), “voci dirette” (che non arrivano dai medium ma da punti della stanza dove non ci sono persone), luci”intelligenti” fluttuanti per la sala (intelligenti perché “rispondevano” a ciò che veniva loro chiesto), immagini e frasi impresse su pellicole fotografiche sigillate, immagini apparse su video, registrazioni audio… e probabilmente dimentico qualcosa 🙂

Esiste anche un film documentario su questi avvenimenti che includo in chiusura di questo post. Sfortunatamente è in inglese, però è un inglese molto “pulito”: se ne masticate anche solo un poco dovreste riuscire a comprenderlo.

Devo dire che il lavoro svolto da questo gruppo e le prove da esso portate sono molto convincenti, anche se, va da sé, un conto è leggerne il libro-testimonianza o vedere il film ad esso dedicato (che riporta tra l’altro anche l’incontro tra il gruppo di Scole e un noto medium italiano – Marcello Bacci – che usava soprattutto la metafonia diretta, ovvero l’ascolto di voci di defunti provenienti da una vecchia radio) un altro deve essere stato presenziare ai loro esperimenti. E’ sempre molto difficile credere, magari cambiando le proprie convinzioni, ad argomenti delicati e di fondamentale importanza come questo solo grazie a racconti di terzi.

Personalmente l’unica cosa che ho ottenuto è la visione di qualche cosiddetto “orbs” tramite l’uso di telecamere ad infrarossi. Gli “orbs” sono luci statiche che compaiono sulle foto di camere digitali – ovviamente in punti dove non dovrebbero esserci – ma anche luci, seguite o meno da scie, che passano davanti a telecamere agli infrarossi in uno stato di oscurità più o meno spinta. Ovviamente l’interpretazione di cosa siano davvero gli Orbs cambia da persona a persona e da esperto ad esperto. Gli scettici le bollano come riflessi o pulviscolo, o addirittura come malfunzionamenti della circuiteria delle telecamere. Io non posso dire cosa siano, ma escludo che siano sempre riflessi o pulviscolo, poiché a volte si muovono sullo schermo con moto irregolare, cambiando spesso direzione, in un modo che esclude polvere e riflessi nelle condizioni in cui le ho osservate. Sul possibile malfunzionamento, bé, mi domando se sia possibile che tutti coloro a cui accadono di vedere cose come queste abbiano problemi con le loro apparecchiature 🙂 Ma chissà… Tuttavia, ripeto, mi guardo bene dal gridare “all’entità” per questo, è troppo poco, ed altro non ho ottenuto, anche se, a dire il vero, ho provato troppo raramente e non faccio attualmente testo. Se siete interessati a saperne di più sugli orbs, anche l’amica di blog Demetrablu ne ha parlato nel suo blog qualche tempo fa, ecco il suo articolo: Orbs a casa mia. Tra l’altro, se leggete tra i commenti, troverete che ero piuttosto scettico, pur lasciando – sempre – la “porta aperta”.

Tornando e concludendo sul gruppo di Scole, ciò che mi ha lasciato perplesso è stato il modo – frettoloso – con cui si conclusero, mi pare nel ’99, gli esperimenti. Ufficialmente furono le entità delle altre dimensioni a chiederlo perché, a loro dire (a mezzo medium), un’altra entità – dal futuro – aveva trovato il modo di inserirsi nella “porta” tra le dimensioni che era stata aperta, e ciò poteva essere molto pericoloso. Di fatto, tutto venne bruscamente interrotto. Una persona scettica potrebbe pensare che… forse le attività erano ormai così di dominio pubblico da richiamare attenzioni così alte da rischiare che qualcosa che non doveva essere visto venisse scoperto. Peccato, perché fino a quel punto il lavoro prometteva davvero bene…

Al di là di credere o meno, di essere o meno interessati, una cosa mi lascia perplesso: le presunte prove sono davvero tante e piuttosto difficili da smontare; come mai l’eco di questi esperimenti è stato così basso? Come mai quasi nessuno ne ha parlato? Sono cose che comunque avrebbero per lo meno meritato ben’altra attenzione, invece sono passate in sordina. E non è la prima volta che capita. Davvero la maggior parte della gente non è interessata e preferisce guardare “Il Grande Fratello” (con tutto il rispetto per chi lo guarda, eh!)? Forse si ha timore di passare per sciocchi creduloni anche solo a parlarne? O forse ci sono interessi a che tutto questo passi il più possibile inosservato?

Vi lascio al film. Per chi è interessato e vuole sfidare l’inglese… buona visione! 🙂

55 pensieri su “Le prove scientifiche della vita dopo la morte – Il gruppo di Scole

  1. It’s really interesting, indeed!
    I mean all your post is, but the video is so impressive and fashinating!
    Non sai cosa significa per me questo tuo post. Ho seguito con interesse per molti anni queste ricerche, e sapevo di questo gruppo sin da ragazzina quando con la mia sorella maggiore avevamo letto e commentato appassionatamente tutto quello che dalla fine degli anni ’50 avevano pubblicato in Italia. Forse tu a quel tempo non c’eri, ma allora se ne parlava. Anzi ora che ci penso meglio, l’ultima volta deve essere stato alla radio, radio2, in una trasmissione del mattino, “Chiamate Roma 31.31” in cui si parlava nell’uso della radio la possibilità di ascoltare le voci dell’aldilà. Anche in televisione ne parlavano spesso facendo vedere qualcosa che è nel video. L’ultima volta risale ad una trasmissione televisiva di Mino D’amato degli anni ’90.
    Non sapevo che avessero smesso, io purtroppo ho perso anche chi mi forniva materiale e dibattito, ora la mia sorella forse ne parla con le altre anime in Paradiso 🙂
    Ti ringrazio per questo bellissimo post, mi ha veramente coinvolta. Peccato che ora non se ne parli più!

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    • Yes, a good documentary, well done, even if a bit too long in my opinion: some scenes are redundant without a proper reason. Probably they had to reach a certain movie-time 😉
      In effetti il lavoro di Marcello Bacci, ad esempio, iniziò già dalla fine degli anni ’40 e c’è chi addirittura sostiene che già Marconi e “soci” si accorsero di voci nelle primissime ricezioni radio che ricevevano (e non essendoci altri trasmettitori era impossibile si trattasse di interferenze) ma che fu imposto loro di non lasciar trapelare nulla. Questo è ovviamente materiale per i “complottisti” 🙂
      La mia idea di tentare qualcosa per conto mio, o al massimo con Lady Wolf, è volta al fatto di evitare qualunque genere di tentativo di frode. Vedi, come scrissi in apertura del mio blog, nell’ormai lontano (bloggariamente parlando) 2007, questi sono argomenti che mi hanno sempre interessato ma che si scontrano contro un nocciolo di scetticismo che, impedendomi di credere facilmente, fa da contropeso al desiderio di credere. Personalmente sono un po’ come San Tommaso: ho sempre avuto bisogno di prove, se di “mio pugno”, ovvero non per letto, sentito dire o visto in un filmato, ancora meglio 🙂
      E’ anche vero però, come scritto da uno degli autori del libro in chiusura dello stesso, che noi crediamo generalmente a tantissime cose che non abbiamo testato personalmente, su questi ed altri argomenti però diventiamo quasi tutti scettici incalliti. A meno di non avere una fede pregressa nell’aldilà. Non è facile trovare un equilibrio, probabilmente un po’ perché si trovano voci pro e voci contro in quasi ugual misura (escludendo chi normalmente non ne parla, che sono poi la grande maggioranza), un po’ perché la posta in gioco è altissima e forse si ha proprio paura di credere perché non si può correre il rischio di… restare poi delusi, diciamo 🙂
      Comunque, cara, ho trovato proprio ieri che benché il gruppo di Scole abbia interrotto, almeno ufficialmente, i propri esperimenti, ci sono altri gruppi che ne stanno seguendo le orme, con al loro interno anche ricercatori che erano presenti nel gruppo originale. Prova a cercare “The Norfolk Experiment”, anche su facebook…

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      • Hai ragione, non è un argomento facile. Si lega strettamente con i tabù medievali, quando vigeva incontestata la regola della comunicazione orale e mai scientifica, anzi era pericolosissimo solo parlarne. Comprensibilmente anche oggi è pericoloso parlarne, certi fatti sono solo per gli appassionati e per chi ama approfondire i fenomeni che esistono ma che la cultura corrente non consente di capire.
        Il video è chiaro e ben fatto, è solo lungo e ridondante, forse per imprimere meglio i fatti. Io già li conoscevo, ma mi è servito a raggruppare tutti i frammenti.
        Buona giornata e un augurio di una splendida settimana

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      • Se sei arrivata in fondo al video, avrai anche ascoltato con interesse la spiegazione di uno dei ricercatori sul perché ci sia molto scetticismo, soprattutto da parte della scienza “ufficiale”. Secondo lui, viviamo in un’epoca dove ci siamo affidati completamente a ciò che la scienza è riuscita e riesce a dimostrare; tutto il resto, cioé tutto ciò che non si può dimostrare, è falso, perfino se a volte appare più insensato non crederci che crederci. Ciò appare evidente dalle parole dell’intervistato della rivista Skeptic Magazine, che semplicemente dice “La scienza dice che il pensiero si estingue con la morte fisica”, punto, nessuna possibilità che ci sia una “forma di pensiero”, di energia, che la scienza non sia semplicemente ancora riuscita a cogliere.
        Se seguissimo questo modo di porsi, saremmo ancora fermi al medioevo.

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      • Ah, anch’io amo le verifiche 🙂 su questo argomento avevo tentato qualche esperimento, ma tranne una buona attività onirica, non è successo nulla. 😉
        Un salutone

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      • Eh, ma ci vuole pazienza e costanza. Nel documentario, gli stessi medium del gruppo di Scole dicono che ci volle molto tempo (se ricordo bene, addirittura anni) prima di ottenere qualche evidente risultato. Sinceramente… chi tra noi avrebbe la costanza e la pazienza di insistere così a lungo senza aver ottenuto almeno qualche tangibile risultato? 😉
        Un caro saluto e grazie per la interessante conversazione 🙂

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      • Bella conversazione sì, ogni tanto ci vuole!:-D
        Bisognerebbe soffermarsi più spesso su questo argomento, la riflessione e il confronto ci riportano alla dimensione umana di cui stiamo sempre più dimenticando il significato.
        Anche il ricordo del sogno in cui mio padre mi venne a salutare poco dopo la sua morte è bello, non è in linea col tema del post, forse interessa altre branche della scienza, ma per me è stato il segno tangibile del nostro legame che non su spezzerà mai.
        Buona serata e che questa sia effettivamente una bella settimana sotto ogni punto di vista ;-).
        Un abbraccio

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      • Il fatto è che i sogni sono ancora più personali, non possono essere mostrati né dimostrati esternamente come può essere fatto (seppure con i mille dubbi del caso) con apporti, ectoplasmi, apparizioni, foto e via dicendo. I sogni a volte sono così vividi, realistici e con la possibilità di “agire” in essi, di averne una parte con la nostra consapevolezza, da essere per chi li esperisce più veri di molti dei fatti tangibili sopra citati. Tali sogni vengono chiamati “sogni lucidi”. Per cui, ciò che è vero e ciò che è solo immaginazione, magari indotta dal nostro inconscio a scopo di pacificazione, non può che essere lasciato alla persona che li ha. In altre parole, solo tu puoi “sentire” se quel sogno era vero oppure era fantasia, e nessuno può venirti a dire se hai ragione oppure no.
        In realtà esistono poi i sogni premonitori o chiaroveggenti (la visione a distanza) che in teoria potrebbero anche costituire prove…
        Anni fa’ lessi un libro chiamato “Sogni che diventano realtà”; era molto interessante e te lo consiglierei ma… temo non sia più in produzione, non lo trovo su Internet…

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  2. Anch’io sono un po’ scettica, però lascio sempre la porta aperta! Sono come S. Tommaso, per credere io di solito voglio vedere le cose con i miei occhi. Non sai quanto desidero che sia tutto vero, avrei meno paura della morte e sarei felice di poter un giorno riabbracciare le persone alle quali ho voluto e voglio tuttora bene.
    Non riesco a vedere il video, riprovo domani, certo che l’inglese lo mastico proprio poco …. mi accontenterò di guardare le immagini.
    Ciao buonanotte 🙂

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  3. Allison du Bois …. ci sono tanti video di lei su you tube – è molto conosciuta (come Medium).
    Che argomento interessante Wolfissimo!!!
    Io non so a cosa credere, ma penso che anche molti di coloro che “fanno esperimenti”, tengono il tutto molto riservato proprio per i motivi che anche tu hai citato.
    In una trasmissione, parecchio tempo fa, avevo visto che stanno facendo degli studi sulle onde sonore (dicono che si potrebbe risentire ciò che è stato detto nel corso dei secoli e si potrebbero sentire le voci di personaggi storici e non solo) perchè le onde sonore rimangono nell’aria… Ora io non sono una molto addentro queste cose e quindi, passami il linguaggio che sto usando.
    Un forte abbraccio per augurare a te e Wolfissima una splendida settimana… aggiornaci con questo argomento, mi raccomando 😀

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    • Ma c’è anche lei nel film-documentario, sai? 🙂 Quasi alla fine del film, viene raccontato che uno degli scienziati che seguì gli esperimenti morì e venne chiamata proprio questa medium per vedere se riusciva a contattarlo. Allison raccontò in maniera estremamente accurata come Montague Keen morì lasciando i presenti “astonished”, sbalorditi 🙂
      Le onde sonore e altre vibrazioni di avvenimenti e voci avvenute nel passato che ancora “girerebbero” per la terra sono una delle spiegazioni che tentano gli sciettici per dare un tentativo di spiegazione ad almeno alcuni di questi fenomeni. Sinceramente… mi sembra più fracile credere nell’aldilà che in spiegazioni di questo tipo 😉
      Grazie cara, augurio ricambiato! 🙂

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  4. Come mai Maroni – della Lega – e prima di lui un ministro degli Interni di sinistra, cioè entrambi lontani dalla DC, non scoprirono nulla delle stragi di Stato?
    Come mai l’FBI non approdò a niente circa la morte di J.F. Kennedy?
    E’ evidente che esiste il potere di occultare, e che alcune persone – o meglio – alcuni gruppi assai potenti se ne avvalgono in tutti i modi.
    Questi sono argomenti importanti… certo più delle bamboline da pettinare 😀

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    • Sono sospetti, cara Alessandra 🙂 Sospetti legittimi non tanto per l’opinione di ciascuno che può anche essere diversa dalla nostra, ci sta, ma proprio per lo strano “rifiuto” nell’affrontare l’argomento…

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      • Sono alcuni dei grandi misteri che ci circondano, caro lupo. Ciò che fa rabbia è che gli investimenti sono indirizzati sui cellulari, di cui a me non importa proprio nulla, e non sulla medicina, sullo studio degli Ufo e sull’argomento di questo post.

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      • Bé, soprattutto sulla medicina andrebbe investito molto di più, questo è indubbio. Anche se è vero che spesso anche la medicina trova vantaggio da scoperte fatte in altri campi, come la fisica, che ha permesso l’implementazione di apprecchiature mediche un tempo impensabili.
        Un caro saluto e un buon inizio di settimana 🙂

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  5. ciao Wolf,io penso che sia vero quello che dice la Scienza e cioè che il pensiero si estingue con la morte fisica del corpo(umano)e questo non perche amo adeguarmi ciecamente,ma perchè ci sono delle teorie precise che lo spiegano.
    Il pensiero “nasce” dalla biologia umana pochi secondi dopo la nascita del bambino,ovvero,appena uscito dal ventre materno la luce che lo colpisce,anche per una frazione di secondo,genera in lui una reazione chiamata “fantasia di sparizione”(*) nel senso che,non potendo tornare-ovviamente-nell’utero materno-il neonato fa “sparire” il mondo circostante attorno a lui,perchè “aggressivo”(luce,freddo,rumori,troppo caldo…) rispetto all’omeostasi e la calma del liquido amniotico nell’utero;chiaramente,questa capacità di”immaginare” la sparizione del mondo circostante,è la prima forma di pensiero di tutti noi esseri umani (se non ci viene rovinata o distrutta dall’ambiente che troviamo una volta nati)Seguiranno le prime immagini dei sogni che continueranno per tutta la vita:è nei sogni il nostro vero pensiero,”conoscibile” e non il contrario,checchè ne abbia detto Freud ed i suoi seguaci che hanno ammorbato il secolo passato,inutilmente. Ti dico questo perchè credo nel confronto con le persone,anche quando si hanno idee diversissime .
    Va da sè,che se il pensiero nasce dalla biologia-e questo è scientificamente provato da avanzatissimi studi sulla neonatologia-una volta che la biologia del nostro corpo si esaurisce come ben sappiamo e quindi,moriamo,il pensiero finisce.
    Restano i ricordi,si spera belli o le opere,gli scritti,le opere d’arte ecc.se uno è stato capace di farle….un libro,un quadro,una musica,un’immagine,possono essere “pensieri” di chi chi non c’è più.
    Anch’io ho avuto dei lutti gravi,ma non ho mai pensato di fare un’altra ricerca.Un pò perchè ci si separa con dolore da una persona cara,e sentirne la voce o altro mi spaventerebbe;preferisco pensare ad un suo riposo e,semmai,farla rivivere dentro di me nel ricordo dei momenti belli vissuti insieme.
    Come racconti anche tu,poi,in questo campo ci sono molte bugie;a volte si approfitta anche del dolore di molte persone che,per fragilità o incapacità,non riescono a farsi una ragione per la perdita di un proprio caro e si affidano a medium inesistenti.
    Una volta,tempo fa,lessi invece una cosa che mi piacque : si diceva che,dopo la morte,lentamente la natura si riappropria della nostra biologia,la riassorbe con gli anni nella terra,e forse,potrebbe succedere che,fiorendo un pesco a primavera,o un fiore nel nostro giardino,potremmo ritrovare o riavere,qualche atomo di qualcuno che abbiamo amato e che ci ha amato;e pensare che siamo circondati da atomi infinitesimali,di persone care,che leggeri si posano accanto a noi,mi fa stare anche bene e,con tutto il rispetto della ricerca di cui tu parli,mi sembra,scientificamente,più verosimile,ciao Wolf e un grande saluto !
    (* la Teoria scientifica della “Fantasia di sparizione” alla nascita,alla quale faccio riferimento, è del prof.M.Fagioli)

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    • Ho letto con molta attenzione il tuo intervento, perché è importante avere il punto di vista di tutte le parti, senza prevenzione alcuna. Quella che riporti è comunque una teoria, non c’è dimostrazione scientifica di ciò, e in ogni caso non sarebbe definitivo. Perché? Ci sono teorie, facilmente reperibili su Internet ma espresse da università, non da “utenti qualunque”, che sostengono che nel nostro cervello avremmo (il condizionale è sempre d’obbligo, perché così come per la “teoria scientifica della fantasia di sparizione”, anche queste sono solo teorie) speciali cellule che fungono da recettori per il “pensiero”, che sarebbe esterno al cervello e non – esclusivamente – al suo interno, e che questo, “semplicemente”, lo traslerebbe all’interno. Purtroppo non ho tempo adesso, sono in ufficio, di cercarti questi articoli, ma se ti interessa lo farò sicuramente.
      Perché dico questo? Perché ho imparato, già trent’anni fa’, che tendenzialmente finiamo sempre per dare ragione all’ultima cosa “convincente” che leggiamo, con teorie scientifiche annesse 🙂 Lo stesso, bada bene, funziona in tanti altri campi, come la politica ad esempio: se non si è prevenuti, essendo molti politici bravi con le parole, alla fine dei loro interventi si rischia sempre di pensare “cavolo, questo ha ragione!”. Poi ascolti il successivo e… pensi la stessa cosa! 😀
      Tu riporti una “teoria scientifica”, ma anche il libro che ho letto porta “prove scientifiche” e tra i partecipanti ci sono scienziati di pari valore con il prof. Fagioli (con tutto il rispetto). Perché uno dovrebbe dare ragione a Fagioli ed affossare gli altri? 😮 Non bisogna essere prevenuti, né da una parte, né dall’altra. E la teoria che ti ho – all’acqua di rose – riportato, tra l’altro avrebbe il pregio di mettere d’accordo entrambe le parti: certamente nel corpo umano il pensiero non esiste prima di un certo momento, come potrebbe essere altrimenti? Si tratta al massimo di stabilire quale sia quel momento. Questo fatto nessuno l’ha mai messo in dubbio. Però si tratta di stabilire se il “pensiero” sia già presente in precedenza all’esterno del corpo (o meglio in assenza di esso), per poi essere da questo “percepito” grazie alle cellule cerebrali preposte. Questo Fagioli non lo ha stabilito. Non credo nemmeno fosse suo interesse farlo. E se mi dici che ti sembra una teoria fantasiosa… bé, ci sono teorie scientifiche che sono molto più fantasiose di questa, pensa solo alla relatività di Einstein o a quella dei quanti, eppure, pur non potendole dimostrare fino in fondo, ad esse crediamo, non è così?
      Nel video che ho proposto, c’è un dibattito finale tra uno scienziato scettico e uno che crede in ciò che ha visto. Si ha l’impressione che il primo non sia veramente interessato all’argomento, quanto esclusivamente a smontarlo dando un colpo di spugna “la scienza dice che non è possibile. Punto”. Il secondo sostiene che siamo in una società che è proprio condizionata dal pensiero “illuminista” del “credo solo in ciò che è dimostrato”, ma dobbiamo ricordarci che se avessimo avuto questo modo di pensare già nel medioevo… ed esso saremmo fermi, perché avremmo rifiutato perfino di pensare a possibilità che fossero escluse dalla scienza dell’epoca.
      Io, guarda, sono e rimango scettico, ma rifiuto il modo di pensare dogmatico che un tempo era appannaggio della Chiesa, e che oggi lo è diventato… non delle scienza in sé, ma di alcuni scienziati. Dato che nemmeno tra loro sono sempre d’accordo.
      Perfino il Dalai Lama ha detto “Il giorno che la scienza dovesse dimostrare che tutto finisce con la morte, anche noi buddhisti tibetani dovremo adeguarci”. Questo è il giusto punto di vista, senza preclusione alcuna. Non “tizio ha detto o scritto così e allora così deve essere”.
      L’ultimo punto: leggo nelle tue parole il timore di essere credulona, di finire per credere in ciò che farebbe piacere credere. E, guarda, questo è stato per anni anche il mio pensiero, e lo è tuttora. Ma, a differenza di qualche anno fa, mi sono reso conto che questo non deve essere una preclusione alla verità, qualunque essa sia. “Ho paura di illudermi, allora mi rifiuto di prendere seriamente in considerazione qualunque cosa mi potrebbe portarlo a farlo”. Questa non è la giusta posizione. Bisogna avere la forza di essere saldi, di andare “a vedere”, e solo dopo, casomai, prendere una decisione.
      Scrivi “con tutto il rispetto della ricerca di cui tu parli,mi sembra,scientificamente,più verosimile”. Più verosimile per… cosa? Secondo quali parametri? Riprendo l’esempio della relatività di Einstein. Nessuno, o pochi, all’epoca avrebbe osato dargli ragione. Era molto più verosimile pensare che la fisica classica non cambiasse a seconda della velocità della luce. Eppure… La verità è che è più verosimile a come sei stata, a come siamo stati, condizionati a pensare da anni di studi a scuola, da anni di “illuminismo” nelle nostre vite. Ma basta “spostarsi” un po’ per accorgersi che c’è molto condizionamento culturale in questo.
      Al momento non credo in nulla, ma conservo ciò che ritengo essere un più che ragionevole dubbio 🙂

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  6. Innanzitutto grazie per avermi citato è un onore, noto che anche tu hai visto qualche Orbs 😉
    Interessantissimo il lavoro che ha fatto il gruppo di Scole, peccato che poi a causa di un’entità siano stati costretti a smettere velocemente il lavoro che stavano portando avanti…anche se questa storia dell’entità mi sembra un po strana, siamo sicuri che non abbiano ricevuto pressioni da qualcuno?
    Per rispondere alle tue domande,in una società dove vige il materialismo (per non dire altro :-)) è un po difficile parlare di cose che sfuggono alla vista. Farebbe molta più notizia una partita di calcio 🙂
    Ci sono poche persone che riescono a notare cose che sfuggono ai cinque sensi, che hanno percezioni più elevate di altri (ma non perchè siano supereroi, è solo questione di karma ;-))allora si apre una porta e da una fessura si può sbirciare “dall’altra parte”.
    Alcuni di loro neanche vorrebbero averle queste percezioni e magari pensano che siamo noi i fortunati a non vedere ne sentire niente..
    E infine si c’è anche questo “O forse ci sono interessi a che tutto questo passi il più possibile inosservato?”. Meno sappiamo e meglio è per chi vuole avere un certo controllo sulla massa, cosa che non sarebbe possibile se si risvegliasse il nostro lato spirituale.
    Un bacio caro Lupo 😉

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    • Sì, indubbiamente se fossimo certi che non è tutto qua e soprattutto che non tutto finisce qua, il nostro approccio alla vita sarebbe decisamente diverso e probabilmente qualcuno avrebbe qualche nostra debolezza in meno da sfruttare 😉
      Un bacio 🙂

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  7. E’ un argomento che da qualche tempo mi affascina. Io credo nella vita oltre la morte, per cui questo tuo post non fa che avvalorare la mia idea. Anch’io leggevo di medium che entrano in contatto con i trapassati che riferiscono particolari che solo loro possono conoscere.
    Andando a far visita ai miei genitori deceduti da qualche anno, ho conosciuto una signora che ha perso la giovane figlia unica, lei mi ha raccontato del suo scetticismo per le cose ultraterrene e che dopo qualche tempo dalla morte della figlia, sotto suggerimento di un’amica, si recò tanto per ad una seduta di un medium, ebbene uscì da quell’incontro con la pace nel cuore e con la consapevolezza della veridicità: la figlia entrata in contatto con il medium, riferì dei particolari che solo la madre conosceva. Quella giovane signora è più serena e sa che deve esserlo: la figlia deceduta ha detto che loro in quel mondo stanno benissimo e non si spiegano la tristezza dei loro cari in terra.
    Grazie per questo post,acquisterò il libro.
    un saluto
    annamaria

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    • Cara Annamaria, la testimonianza della tua amica conferma una mia facile teoria: quello che per noi, che abbiamo sentito queste storie da terzi, è dubbio, per chi l’ha vissuto in prima persona è certezza. Per questo mi piacerebbe avere personalmente qualcuna di queste esperienze… mmhhh… bé, magari non un’esperienza di pre-morte, ecco! 😀
      Sono certo che il libro ti coinvolgerà 🙂
      Un caro saluto!

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  8. Un discorso tanto affascinante quanto impossibile da affermare con certezza. Si hanno tracce più o meno evidenti di realtà altre che sfuggono alla nostra comprensione ma, secondo me, non ci sono prove sicure… Forse non ci sono di proposito, perché altrimenti non servirebbe più avere Fede, basterebbe solo prenderne atto.
    Personalmente ho avuto qualche esperienza con fenomeni paranormali o sovrannaturali, a seconda del punto di vista, ma non posso dire né di crederci né di non crederci.
    Vorrei che fosse vero, ecco, vorrei proprio che ci fosse un’altra vita, questo è sicuro! 😀

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    • Bé, il fatto che non ci sono prove certe perché altrimenti non servirebbe la fede non è che mi convinca granché. Vediamola dal lato opposto: Gesù compì i suoi miracoli per dimostrare che non tutto era in ciò che la gente vedeva e udiva, ma che c’era molto di più; perché avrebbe dovuto farlo se ci fosse un Dio il quale scopo è che l’uomo creda senza prove? 😉
      Credo che per noi quanto riportato nel post e nel libro non siano prove solo perché non siamo stati noi a viverle in prima persona. Leggere o ascoltare delle testimonianze di fatti non ha neanche lontanamente lo stesso impatto che avrebbe l’averli vissuti. Di fatto, che alcuni scienziati cerchino di dirci che, ad esempio, le esperienze di premorte siano solo allucinazioni dovute alle endorfine a alla scarsità di ossigeno nel cervello, non serve a sminuire l’evento nelle persone che ci sono passate e che quelle percezioni hanno avuto personalmente. Loro “sanno” che ciò che hanno visto e udito è vero, punto. Tante chiacchiere le facciamo solo noi perché non ci siamo passati 😉
      Un caro saluto 🙂

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  9. “O forse ci sono interessi a che tutto questo passi il più possibile inosservato?”

    Già…indubbiamente questo è uno di quei tanti aspetti che,chissà perchè??!!!..vengono regolarmente insabbiati..
    Ci potrebbe essere però anche un altro motivo,anzi due.
    Il primo è che,molto semplicemene ogni sapere reale implica un avanzamento del proprio potere altrettanto reale e, per quanto se ne dica tuttti ,a parole vogliamo potere e libertà,ma quando ci troviamo di fronte alla reale possibilità di ottenerla,ne abbiamo una fifa matta!
    Il secondo motivo potrebbe consistere nel fatto che quando si aprono i canali con certe dimensioni,o,oiù esattamente quando ci si allinea a livello vibrazionale con certe dimensioni, per lunghi periodi la possibilità di esporre una sempe più larga fetta dell’umanità a certe influenze diventa gradualmente maggiore,e,francamente ,non possiamo essere certi al mille per mille di che tipo di influenze possano essere per intenderci chiudo con un aforisma di Nietzsche attribuito anche a Poe:”Se guarderai a lungo nell’abisso, anche l’abisso vorrà guardare in te”
    .Complimenti!Stai tirando fuori dei post uno più interessante dell’altro,hai un cappello a cilindro veramente senza fondo!
    Ciao

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    • Mah… non so se sia fifa, cara Antonella… Tutti dicono che la gente si tiene alla larga da questi argomenti per paura e almeno in parte sarà anche vero, tuttavia credo ci siano anche altre componenti, tra le quali, sicuramente, la costanza e l’impegno: non si ottengono quasi mai risultati celermente in questo campo, perfino il “gruppo di Scole” ha dichiarato che prima di ottenere qualcosa di tangibile è passato un sacco di tempo, addirittura anni se ricordo bene. Onestamente, chi di noi, senza risultati evidenti, avrebbe una simile pazienza?
      Sul secondo aspetto, alla fine credo che si colleghi con il primo: la paura che, assieme a qualcuno di “conosciuto”, possa presentarsi qualcuno o qualcosa che non lo è… e che potrebbe essere non del tutto benevolo, diciamo 🙂
      Ma… se davvero la gente non ci credesse… perché dovrebbe avere questa paura? 😉
      Grazie cara, i miei post “seri”, chiamiamoli così, sono piuttosto rari ormai… ma quando posso e quando l’argomento è interessante… 😉
      Un salutone 🙂

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  10. Caro Wolf, ho guardato quasi 10 minuti di film, ma purtroppo tranne qualche parola non capivo nulla, peccato perchè sembra veramente interessante. Se un giorno riesci a trovare questo o altro in italiano fammelo sapere che corro qui 🙂 🙂
    Ciao e buona serata a tutta la famigliola

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    • Bé, ad un certo punto c’è una parte in italiano, dove parlano di Marcello Bacci: le riprese sono fatte in Italia e le interviste anche. Comunque dubito che si trovi l’intero filmato in italiano…
      Grazie, a te invece… una buona notte! 🙂

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  11. Piccolo OT 🙂 Volevo dirti che i tuoi commenti mi sono arrivati tutti (ricordi che ho un doppio blog?) alcuni sono su Logga.me e altri su Iobloggo. Su Logga li devo cercare entrando con il mio account perchè non so come mai hanno bisogno di approvazione per essere visibili mentre su Iobloggo li vedo appena me li scrivi.
    Un bacione e buonanotte caro Lupo 😉

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    • Il fatto che serva l’approvazione dipende dalle impostazioni che hai: se non vuoi che sia così, prova a cercare lì, o chiedi al supporto che è sempre pronto ad aiutare! 😉
      Ciao cara 🙂

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  12. che strano, però, amico Wolf, da tempo non avevo la possibilità di navigare e ricercare interessi della sensibilità e dell’anima, ora che ho ritrovato questo tempo, mi affaccio fra le tue pagine certa di trovare stimoli significativi al mio pensiero accorgendomi che in un certo qualmodo entrambi nell’ultimo post parliamo del mistero della morte
    beh, io credo che per quanti sforzi facciamo esso resterà sempre tale ( pur con spiragli qua e là aperti) finquando non entreremo a farne intima parta
    sempre lieta di leggerti
    serenità
    Ventis

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    • Non è detto… credo che, vista la storia passata che non è stata capace di dimostrare nulla, siamo portati a pensarla così, ma… chissà! La storia è fatta per essere cambiata 🙂
      Grazie, serenità a te! 😉

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  13. Argomento sempre troppo interessante….grazie 🙂
    Spesso fotografo gli ambienti in casa con il mio cell, flashando gli “orbs”. Non posso definirli pulviscoli di polvere che normalmente si vedono tra i raggi di sole che passano attraverso le persiane o i forellini di abbaioni e soffitte. Gli “orbs” sono veloci, e compiono traiettorie decise, talvolta appaiati come se fossero in “formazione”, non fluttuano nell’aria come il pulviscolo…loro sono i padroni dell’etere!!!! :O
    Non ho la più pallida di cosa siano, ma sono sicuro che siano troppo piccoli e veloci per poter essere normalmente visti e studiati. Siamo abituati a vedere radiazioni luminose comprese in un determinato range, esattamente come per le frequenze. Non è detto che “cose” che vibrano a differenze frequenze rispetto alla nostra realtà non siano normalmente presenti nelle nostre vite. Chissà se: presenze, angeli, demoni, anime, alieni o chi per essi…esistano già da sempre a nostro fianco ma su livelli differenti. Di tanto in tanto ci si incontra…ma per tanti motivi, legati principalmente al timore….non se ne parla o ci se ne dimentica. L’inconsapevolezza non è mai una prova di inesistenza.
    Guglielmo

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    • Infatti gli Orbs sono solitamente ripresi da macchine digitali, ancora più che da telecamere. Questo agevola gli scettici nel dire che possono essere riflessi o rifrazioni, o, ancora, difetti della circuiteria delle fotocamere 🙂 I casi diversi, come movimenti particolari visti dalle telecamere… sono semplicemente non presi in considerazione dai suddetti scettici 😉

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  14. Wolfissimo!!! Allison du Bois – avevo scritto di lei proprio perchè l’avevo vista nel video che hai messo 😀
    Ho trovato questo tuo post un po’ una coincidenza per me, perchè da poco avevo “parlato” delle cose che hai scritto con una mia “amica” – ho scritto una super sintesi …

    E … piacerebbe anche a me che tu avessi una possibilità probatoria, ma non di quella “premorte” che penso sia una esperienza troppo brutta.
    Sarebbe bello capire davvero tutto, ma ho idea che mai ci potrà essere concesso

    Un forte abbraccio a tutti/e voi!!!

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  15. Caro Wolf, ho lavorato per anni con fotocamere digitali e posso giurare di non aver mai riscontrato anomalie che non potessero essere giustificate da granelli di polvere o simili. Bastava un granellino per creare striature e per far impazzire il sistema. Per questo si procedeva a pulizie con alcol a 98°. Certo sarà diverso con apparecchi di ripresa per filmati. Comunque, se dovesse apparire pulviscolo, probabilmente si muoverebbe con criteri apparentemente casuali, secondo leggi di flusso che a volte vengono studiate. A livello subatomico i criteri sarebbero probabilistici, Quanto alla persistenza del pensiero (della coscienza individuale) dopo la morte, continuo a ritenerla poco probabile. Esistono certamente forme di energia sconosciuta, su cui i fisici si scervellano da tempo; ma si tratta di ben altro. A parte qualche trucco abilissimo e spesso documentato, non mi pare che le ricerche sulla comunicazione con l’aldilà abbiano finora fornito prove soddisfacenti. Non è escluso che si possano percepire con strumenti o con i nostri sensi onde o particelle di natura sconosciuta, ma probabilmente sarebbero segni provenienti da un altro universo o da aree lontane del nostro universo e non persistenze di qualcosa che è esistito nel nostro mondo. La fisica fornirà prima o poi risposte che ora parrebbero più assurde dell’esistenza dei fantasmi.

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    • Dovresti leggere il libro, o per lo meno vedere il film, prima di dire che non esistono prove della sopravvivenza della coscienza dopo la morte 😉 Che non siano prove certe al 100% forse è vero ma… quente prove che la scienza ci presenta sono tali? Hai mai visto che un elettrone è contemporanemante una particella fisica e una onda elettromagnetica? No, vero? Eppure ci credi perché uno scienziato ti ha detto che così è. Ma quante volte la storia ci ha dimostrato che anche i più eminenti scienziati sbagliavano? Chi avrebbe mai potuto dire che quanto sosteneva Newton non è vero in assoluto ma solo fino ad una certa velocità e probabilmente solo in questa dimensione? A volte trovo che le spiegazioni pseudoscientifiche siano più improbabili di quelle cosiddette paranormali 🙂 Crediamo più facilmente che una voce ascoltata e registrata da una radio a cui è stata tolta l’antenna e addirittura asportate le valvole (guarda il video) sia una voce trasmessa magari decenni fa’ e… rimasta a vagare attorno alla terra da quando è stata trasmessa piuttosto che credere che appartenga ad un defunto. Io mi chiedo il motivo di questo scetticismo, mi chiedo perché esistono innumerevoli club di scettici il cui unico scopo è smontare qualunque fenomeno paranormale perfino sostituendolo con fantasiose teorie scientifiche altrettanto se non più improbabili… Qualcuno dice che è faccenda di cultura; vivivamo in un’epoca illuminista, ci siamo affidati completamente alla scienza ufficiale e scartiamo a priori tutto ciò che non è stato da essa dimostrato, dimenticando che innumerevoli fenomeni che oggi ha dimostrato un tempo li dileggiava. Probabilmente è anche così, ma io credo che ci sia di più… c’è il timore di credere e rimanere poi delusi. Credo che sia più questo…
      Ah… come hanno già detto altre persone che hanno osservato gli stessi fenomeni orbs, puoi dire quello che vuoi, ma sono certo che ciò che ho visto non era pulviscolo. Non so cosa fosse, ma certamente non era polvere.

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    • Nel post c’è un link ad un post del blog di Demetrablu, di titolo “orbs a casa mia”, che spiega cosa sono gli “orbs”. Comunque, in due parole, sono luci, fisse o mobili, che vengono registrate da fotocamere digitali o videocamere, dove in teoria non avrebbero dovuto comparire. Devo dire che se quelle fisse viene facilmente da catalogarle come semplici fenomeni di riflessione, un po’ più diffile è liquidarle quando compaiono su telecamere, spesso a infrarossi, come punti o sfere luminose che si spostano con moto articolato a telecamera fissa, porte e finestre chiuse e nulla di visibile a occhio nudo. Io non traggo conclusioni, eh, anche perché ne ho lette di davvero fantasiose da una parte e dall’altra, dico soltanto che vale la pena di soffermarcisi e tentare di capire cosa realmente sono.
      Ciao, un abbraccio a te! 🙂

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  16. ciao. Ho letto il libro e visto il film. Ho letto molti altri libri sul tema..cmq sapevo che la vita dopo la vita esiste già prima di comminciare a leggere sul argomento. La prima esperienza strana l’ho avuta a sette anni ed era un sogno. Un sogno premonitorio sulla morte del mio nonno. Ma neanche premonitorio..perchè non lo sognato prima ed è morto dopo..il mio nonno è morto la notte stessa che sognavo lui “addormentato” in una bara. Poi negli anni ho sempre avuto esperienze diverse con i defunti..le più frequenti nei sogni , ma cmq non solo…Un’esperienza OBE mentre in coma ( nn so se vale come esperienza premorte o se sono cose diverse) a 16 anni..foto strane..voci registrate…insomma , si ho avuto modo di capire personalmente che la vita non finisce qui. Vorrei tanto provare qualche esperimento anche in compania ,per poter confrontare i risultati e per poter dividere le ore di riascolto e visualizzzazione …ma aparte qualche individuo che ne parla a bassa voce o si ferma a parlarne e basta per paure di vario tipo..beh..per ora non sono riuscita a fare grandi passi. Comunque , grazie per il bello ed utile post, per la meravigliosa conversazione…è stato un piacere passare del tempo qui con voi. Aspetto altri post simili . Un abbraccio , georgiana

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    • Ciao Georgiana 🙂 E’ sicuramente un piacere leggere le dichiarazioni di chi ha esperienza diretta; come scrivo sempre, l’esperienza diretta ha un impatto emotivo, sensoriale e mentale inevitabilmente enormemente diverso rispetto alle letture o agli ascolti che si possono fare, non importa quanto quotati e ben fatti siano questi ultimi. E’ la differenza tra la teoria e la pratica, tra lo “imparare a memoria” e sapere che è così perche lo si è vissuto. Esempi importanti sono ad esempio le esperienze di ipnosi regressiva alle vite precedenti (delle quali ho parlato in altri post, vedi la colonna con l’indice degli argomenti): chi “riesce” ha la vita cambiata, poco importa che gli stessi ipnotisti non sappiano se i ricordi esperiti siano reali o semplici immaginazioni del cervello: funzionano, perché i pazienti che li provano “sentono” che sono veri, c’è poco da aggiungere.
      Tu sei, per inciso, anche la dimostrazione che probabilmente non è tanto questione di “preparazione”, quanto di capacità inconsce innate. Anche se non posso escludere che con la preparazione si possa ottenere qualcosa… sai, finché io stesso non provo seriamente non posso dirlo! 😀
      Le esperienze OOBE sono una cosa diversa, a rigore, dalle esperienze di premorte, ma non sono esclusive una dell’altra, anzi tipicamente l’OOBE è inevitabile nella NDE, nel senso che chi ha una esperienza di premorte tipicamente ha la percezione di lasciare il proprio corpo; ma non è vero il contrario, ovvero possono esserci OOBE non legate alle NDE, come è successo a te. In teoria non vedo motivi per trattarle diversamente. Si dice che i buddisti, ma in generale chiunque faccia un percorso serio di meditazione, possa arrivare ad attraversare stati di OOBE. Budda tuttavia sosteneva che tali stati sono… indesiderati, poiché distolgono l’attenzione del meditante dal vero scopo della meditazione stessa. Sì… lui credeva a priori però, per cui non aveva bisogno di “prove” come i comuni mortali 😉

      Un argomento simile, per certi versi, arriverà tra non molto…
      Grazie per il tuo intervento 🙂

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  17. salve conosco benissimo questi percorsi sono dalla nascita sciamana e della esistenza della vita dopo la morte ne ampiamente consapevolezza , non ho bisogno di oscurità o altro le anime vengono da anche in pieno giorno io non le chiamo mai ,mi occupo di queste cose da tutta la mia vita ho 66 ani e da quando ne avevo 3/4 anni che pratico lo faccio con la semplice foto del defunto/a se volete contattarmi o sulla pagina di Fb SENSITIVI&SCIAMANI GRUPPO DI AIUTO OPPURE AL MIO CELL 347-3779193 GRAZIE SALUTO CON AFFETTO ❤

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  18. Riguardo al poema in tedesco impresso sulla pellicola. Non so se sono l’unico, ma ho trovato la versione completa di questa poesia intitolata “Räthsel” (credo significhi “Enigma”) su questo volume di inizio 1800 (pagina 968). L’unica data di riferimento è 9 ottobre 1819. In calce è portato il nome di “Heinrich S.”
    Questo è il link:
    https://books.google.it/books?id=CLocAQAAMAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false

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    • Interessante, una buona ricerca, complimenti. Non conosco il tedesco, conoscere l’argomento della poesia e qualcosa sul suo autore potrebbe essere interessante per un raffronto con la vicenda narrata nel libro.

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      • Purtroppo neanche io conosco il tedesco e ho fatto fatica anche a trascrivere i versi dai caratteri gotici e confusi, ma per quanto sommario, lascio qui il poema completo (tra parentesi sono le parole indecifrate). Riguardo all’autore, tra le ipotesi non provate c’è quella che l’attribuisce a Friedrich Ruckert o a Justinus Kerner. Su questo volume purtroppo è riportato ben poco: Heinrich S. Troppo poco, e anche cercando velocemente tra gli autori tedeschi del periodo non ci sono corrispondenze soddisfacenti. Ci vorrebbe cmq qualcuno madrelingua per approfondire la ricerca…
        Questi i versi trascritti:

        Ein alter Stamm mit tausendAesten
        Die Wurseln in der Ewigkeit
        Neigt sich von Osten hin nach Westen
        In mancher Bildung weit und breit.

        Kein Baum kann bluthenreicher werden
        Und keines Frucht kann edler seyn
        Doch auch das “Dunkilste” aufErden
        Es reift aufseinem Zweig allein.

        Ein alter Stamm mit tausendAesten
        Die Wurseln in der Ewigkeit
        Neigt sich von Osten hin nach Westen
        In mancher Bildung weit und breit.

        Kein Baum kann bluthenreicher werden
        Und keines Frucht kann edler seyn
        Doch auch das “Dunkilste” aufErden
        Es reift aufseinem Zweig allein.

        Er schlägt mit jedem sungen jahre
        In millionen blüthen aus;
        heut ist er wiege, morgen bahre,
        so gleicht er tod und leben aus.

        Es reist der gröïten thaten samen,
        des welterobererd fühner plan,
        aus diesem stammbaum großer namen,
        und ranft zu seinem ziet hinan,

        er decht mit seinen breiten resten
        der erde herrlichkeiten zu,
        das grab der weisesten und besten,
        und nationen gehn zur ruh.

        Dann tritt die nachwelt aus und schlichtet
        der, meinung streit, der handlung lauf,
        und aus dem grab des (irrthuinß),
        Sie ihren netten (irrthum) aus.

        Geburt und grab sind leere worte,
        ein eroig werden schliesit sie ein,
        und nur durch der erscheirung psorte
        zieht schinerz und freud inß leben ein.

        In scner west ist alleß stille,
        da ist seim borrang, ist sein streit.
        (Nothivendlgteit) ist sreher wille
        im reich der lieb’ und einigselt.

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      • Mia moglie conosce il tedesco, ma questo è un po’… aulico 🙂 Il risultato di Google translator non è granché buono. Comunque è probabile che il senso fosse quello di “trasferire” un messaggio in tedesco – quale che fosse – ai partecipanti della seduta, tra i quali erano presenti ricercatori tedeschi. Una specie di… saluto insomma, un modo di farli sentire accolti. Se poi il mittente fosse proprio l’autore, chissà…

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